Bonaccini e Mangialardi insieme a Civitanova, appello agli indecisi: "Non regaliamo le Marche ai sovranisti" (FOTO)
"Bisogna recuperare chi ci ha abbandonato e chi non ci vota più. La rimonta è possibile, non guardate ai sondaggi, io non avrei dovuto nemmeno correre". Così Stefano Bonaccini si rivolge alle circa 700 persone presenti al Varco sul Mare di Civitanova Marche per l'evento conclusivo della campagna elettorale del candidato governatore del centro-sinistra Maurizio Mangialardi. L'obiettivo è chiaro: cercare di convincere gli indecisi.
"Alle persone dico di pensare alle loro famiglie, al loro lavoro e alle loro imprese. Non è la stessa cosa se a governare saremo noi o saranno gli altri. Bisogna avere il coraggio di andare a parlare anche con gli elettori del Movimento Cinque Stelle e della destra. Ogni voto che recupererete sarà utile a Maurizio" aggiunge il presidente dell'Emilia Romagna.
L'appello ai Cinque Stelle è continuo per tutta la serata: "Non hanno voluto allearsi, in maniera abbastanza incomprensibile dato che governiamo insieme il Paese. Ma li rispettiamo. In Emilia Romagna i loro elettori hanno fatto una scelta ponderata votando chi poteva vincere. A loro, quindi, dico: se avete valori più vicini a quelli come noi, visto che non vincerete mai, prendetevi le vostre responsabilità perché in caso contrario sarete i migliori alleati della destra. Non venite a lamentarvi, perché dovrete vergognarvi".
Inevitabile è anche pensare al difficile momento che stiamo vivendo, per via del coronavirus. Gli ingressi al comizio, infatti, sono contingentati con misurazione della temperatura e mascherina obbligatoria per tutti gli intervenuti. "La pandemia ci ha travolti - dice Bonaccini -, ma il nostro governo l'ha affrontata nel modo migliore: siamo uno dei Paesi più sicuri tra le democrazie occidentali. Perché Meloni e Salvini non parlano più degli amici Trump e Bolsonaro? Nei paesi dove regna il populismo il coronavirus è una tragedia".
Punto forte del discorso del governatore emiliano è l'importanza di mantenere sanità e scuola pubbliche ("Il Mes bisogna portarlo a casa, serve per investire sulla medicina territoriale e per l'assunzione di nuovo personale sanitario" dice).
"Ho voluto la chiusura della mia campagna qui a Civitanova fortemente" esordisce Mangialardi "Sembrava impossibile stare insieme a sinistra, ma ci siamo riusciti. Nella nostra coalizione ci sono anche i 5 Stelle con Maggi. A dimostrare che valgono le marchigiane e i marchigiani, non i giochi di prestigio".
"I sovranisti non possono governare questa Regione - aggiunge in maniera infervorata il candidato governatore -, non pensano all'interesse delle nostre imprese e dei nostri cittadini ma a come picchettare il Governo. A me interessa di ognuno di voi, Salvini e Meloni invece non hanno nulla a che vedere con noi. Lo stesso Salvini oggi era a Jesi, ma per lui era come essere stato a Jesolo. Non c'è alcuna differenza".
Ribadita, come fatto per tutta la sua campagna, anche l'importanza dei 209 miliari arrivati col Recovery Fund: "Una cifra che non ha eguali. Il candidato presidente del centrodestra ha votato per non avere questi soldi. Io, invece, ho chiesto un incontro al ministro dell'Economia Gualtieri già il 23 luglio. Se mi voterete arriveranno 8 miliardi per svoltare, mentre coi sovranisti non si sa. Non conosciamo le loro idee".
Altro tema caldo è la sanità: "Abbiamo gestito l'emergenza Covid come nessun altro in Italia. La destra ci accusa di aver privatizzato, ma qualcuno può dire ai sovranisti che non possono parlare di sanità nelle Marche? Hanno privatizzato ovunque governano. Nelle Marche abbiamo l'8,21% di sanità privata contro il 50% della Lombardia e il 21% del Veneto" .
Mangialardi non dimentica nemmeno le aree interne: "Bisogna portare la fibra e i servizi nei territori martoriati dal terremoto. Territori che altrimenti rischiano di essere cancellati. In 5 anni voglio ricostruire tutte le case dei terremotati e far partire da subiti i cantieri".
A scaldare il pubblico prima dell'intervento dei due leader politici ci sono stati lo show comico di Giobbe Covatta e il monologo del giornalista Rai Maurizio Blasi.
Tra il pubblico si vedono il coordinatore della campagna elettorale di Maurizio Mangialardi nonché sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili; il sindaco di Pesaro Matteo Ricci; il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli; il consigliere civitanovese Giulio Silenzi, con smartphone in mano per riprendere integralmente la diretta dell'evento; i candidati consiglieri regionali Flavio Corradini, Loredana Riccio, Francesco Micucci, Roberta Pennacchioni; l'assessore regionale uscente Angelo Sciapichetti; l'onorevole Anna Morani e il consigliere comunale maceratese David Miliozzi.
Il Varco sul Marche sancisce il patto tra Pd emiliano-romagnolo e Pd marchigiano: la corsa verso la "rimonta possibile" di Mangialardi parte da qui.
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