Da Gian Mario Mercorelli, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Tolentino, riceviamo:Periodicamente, in occasione degli ormai annuali tagli ai servizi sanitari di cui possiamo usufruire, si riaccende il dibattito sulla riorganizzazione della sanità della nostra regione, dibattito in cui si levano le voci sdegnate anche di chi sapeva benissimo da tempo cosa stesse per succedere: la riduzione dei posti letto (portati a 3,7 ogni 1000 abitanti) e la contestuale chiusura dei piccoli ospedali iniziano infatti nel 2012 con il decreto legge 95/2012, quello della “Spending Rewiev” del governo Monti. A seguito di questa legge la regione Marche elabora una riforma generale del sistema sanitario regionale emanando la Delibera di Giunta Regionale 735/2013, in seguito modificata più volte. Di fatto questa riforma regionale non trova alcuna applicazione per due anni (forse perché erano in vista le elezioni regionali? Quanti cittadini avrebbero dato il loro consenso all’attuale amministrazione regionale conoscendo il destino riservato alla sanità?) se non in maniera molto limitata e solo in alcuni territori, ma porta in maniera generalizzata a un impoverimento dei servizi sanitari che mano a mano vengono chiusi in nome della riforma regionale, senza però portare un vero rinnovamento e un’attivazione di servizi territoriali in rimpiazzo dei servizi ospedalieri che vengono soppressi. Nel frattempo, a livello nazionale, a seguito del DL 95/2012, il governo Letta tramite il Ministero della Salute concerta con le regioni il nuovo “Patto della Salute”, un documento di pianificazione triennale sottoscritto dal governo e dalle regioni. Il patto della salute 2014/2016 vede la luce il 1/7/2015 e al suo interno vengono pienamente ribadite le indicazioni del DL “Spending Rewiev”, questa volta con l’impegno delle regioni, quindi anche della Regione Marche, di rispettare e portare a compimento la riduzione dei posti letto e la chiusura delle piccole strutture entro il 2016. Ad esempio, un reparto di cardiochirurgia deve avere un bacino di utenza di 1,5 milioni di abitanti (quindi nelle Marche ne possiamo avere solo uno), un reparto di ostetricia deve avere un bacino tra 150.000 e 300.000 abitanti e via dicendo per tutte le specialità: si deve, in sostanza, per ogni reparto, fornire un numero minimo di prestazioni affinché esso possa rimanere aperto, quindi se tieni un reparto in una struttura sei chiamato a chiuderlo nell’altra. Chi oggi promette di mantenere aperto l’ospedale di Tolentino così come gli altri piccoli ospedali o è disinformato o, peggio, sta spudoratamente mentendo ai cittadini con il solo fine di averne un guadagno dal punto di vista elettorale. Ricordiamo che, all’epoca, l’amministrazione regionale PD guidata dal Governatore Spacca, l’assessore alla Salute Mezzolani, il Presidente V Commissione Consiliare (sociale e sanità) Comi e tutte le opposizioni erano al corrente di tale Patto e delle ripercussioni che avrebbe avuto su tutto il territorio regionale. Ora l’attuale amministrazione PD guidata da Ceriscioli ben si guarda dal prendere le distanze da quanto dovrà andare a regime dal 2016, tanto che recentemente il Direttore del Servizio Salute della Regione Piero Ciccarelli, a mezzo stampa, ha comunicato che entro fine anno tutti i piccoli ospedali verranno trasformati in Case della Salute come previsto dalla DGR 735. L’accelerazione attuale peggiora ancor di più le cose: il nostro territorio è morfologicamente complesso e i collegamenti non sono di certo rapidi (non siamo la pianura padana) e le aree montane e dell’entroterra hanno subito un forte squilibrio a livello di servizi sanitari rispetto alle aree costiere. Le aree interne, di fatto, denotano una carenza di servizi di cui i cittadini si accorgono ogni giorno e che spesso ha fornito alla politica un argomento per fare incetta di voti senza ovviamente mai migliorare la situazione. Sarebbe stato necessaria un’opera di concertazione con i Sindaci per differenziare le offerte dei servizi secondo le esigenze territoriali, perché forse sarebbe stato necessario mantenere qualche struttura ospedaliera o Pronto Soccorso dove oggi vengono chiusi. Ed è mancato un attento studio statistico sull’affluenza e sulle esigenze sanitarie della popolazione tale da permettere di stilare un piano di riordino sostenibile pur mantenendo gli impegni e le esigenze di bilancio. Di fatto il cammino è obbligato per quanto riguarda la chiusura dei piccoli ospedali, ma questo ovviamente non scagiona i governanti dalla colpa di non essere riusciti, negli anni, a mantenere dei servizi adeguati per i cittadini delle aree interne, sopprimendo semplicemente reparti per ottenere un risparmio economico senza sostituirli con servizi non ospedalieri ma territoriali che avrebbero garantito una continuità di assistenza e cure ai cittadini, pur di fronte a un cambio culturale importante. E’ inutile togliere a una struttura la qualifica di ospedale per chiamarla “Casa della Salute” se non nascono contestualmente i servizi necessari ai bisogni della salute dei cittadini: è semplicemente una presa in giro che offende l’intelligenza dei cittadini. Se i medici di medicina generale ( medici di base) o la continuità assistenziale (guardia medica) non verranno riorganizzati e non garantiranno un presidio efficace all’interno delle future “case della salute”, i disservizi e l’obbligo per i cittadini di prendere la macchina e spostarsi verso i poli ospedalieri (che necessariamente si intaseranno) saranno automatici. Per inciso, ci chiediamo se siano stati chiusi gli accordi sindacali con i medici di base proprio nell’ottica di ottenere una loro collaborazione, altrimenti il pericolo è quello procedere alla riorganizzazione navigando a vista e senza avere le risorse necessarie affinché i nuovi servizi funzionino realmente. La già critica situazione sanitaria regionale ha visto negli ultimi anni un decadimento senza precedenti: senza considerare i “deliri” dello Stato centrale (che, tanto per fare un esempio, trova 6 miliardi di euro per costruire una nuova portaerei ma poi taglia gli esami clinici sovvenzionati), l’incapacità locale di fare economia laddove possibile (avete idea di quanti dirigenti siano presenti nella pianta organica della sanità regionale?) e l’assenza di capacità organizzativa e di conoscenza del territorio non garantiscono ai cittadini i servizi e le sicurezze per i quali pagano fior di tasse ma, soprattutto, li mettono in pericolo, perché è vero che i conti devono essere a posto, ma è vero anche che di “malasanità” si può morire.
Cucine Lube Banca Marche vittoriosa nella gara di esordio con una rimonta, da 0-2 a 3-2 che ha messo subito a dura prova le coronarie dei tifosi biancorossi. Ora la squadra cuciniera avrà un doppio turno casalingo, contro Piacenza e Latina per rinnovare il feeling con il proprio pubblico ma soprattutto per trovare la giusta omogenità tra i vari reparti. Coach Blengini, ripercorrendo il film della gara vinta al tie break vinto contro Ravenna, quali sono le sue considerazioni? "Siamo stati bravi a vivere con serenità il momento difficile all'inizio della gara. Sotto per 2-0, siamo riusciti a riorganizzarci: questi 5 set sono di più di quelli che abbiamo fatto in termini di volume di allenamento insieme come squadra finora. Stare in campo ci manca, è normale, ma non ci siamo disuniti e abbiamo vinto, un risultato a cui tenevamo molto". La Cucine Lube Banca Marche ha dimostrato già dalla prima giornata di Superlega di poter contare su tantissime alterative. Può essere questa la vostra arma in più? "Abbiamo molte alternative in molti i ruoli. Va dato merito a Gabriele che ha tenuto il campo con grande efficacia ed è stato importante nell'economia della rimonta, così come Fox. In generale tutti prendendo confidenza hanno aumentato il loro ritmo di gioco. Fondamentale non cambiare stato d'animo quando qualcosa non funziona, e così è stato". Si aspettava un Ravenna così combattivo? "Non c'è dubbio che la SuperLega è un campionato molto tosto, e la partita d'esordio ne è testimonianza: per noi non è una sorpresa, è difficile ma bello proprio questo motivo". Da domani, marteì, la squadra civitanovese, maceratese, treiese, nemmeno lo speaker del Palasport di Forlì ad un certo punto domenica sapeva più come chiamare la Lube, si ritroverà all'Eurosuole Forum per mettere nel mirino la gara contro Piacenza. Coach Blengini proverà a recuperare qualche infortunato, in particolare il palleggiatore Christenson, laasciato in panchina per i problemi alla caviglia, e Parodi, uscito anzitempo dal match di Forlì per il riacutizzarsi del dolore al polpaccio sinistro. C'è da aumentare il ritmo e trovare l'amalgama perchè il Piacenza di Papi e Zlatanov sarà un avversario ancor più combattivo del Ravenna. Lo sanno anche i tifosi che non faranno mancare il proprio apporto alla squadra. La società Lube ricorda che già da martedì inizerà la prevendita per il match di domenica, ore 18 all'Eurosuole Forum, che sarà l'esordio della Lube in casa.
Coffee Opera Hipster è stato uno spettacolo messo in scena ieri sera alla Triennale di Milano, con la collaborazione di Nuova Simonelli. L'evento ha celebrato il connubio tra caffè e opera: tra i protagonisti la dj romagnola Nico Note, i cantanti Ivan Defabiani e Tatiana Vanderlei, il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli. Allestimento scenografico con il videomapping che ha riprodotto l’interno dello Sferisterio.
Nel tardo pomeriggio di ieri 25 ottobre, a Civitanova, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, si sono consumati due scippi ai danni di due donne, una 68enne di Corridonia e una 46enne di Potenza Picena, alle quali era stata sottratta la borsa con denaro contante, documenti e telefono cellulare, ad opera di due persone che viaggiavano a bordo di un ciclomotore di colore scuro tipo boxster, che dalla targa rilevata da un testimone è risultato rubato a Civitanova Marche il 15 ottobre scorso, subito dileguatosi.Immediatamente è scattato il piano di ricerca con l’istituzione di una serie di posti di blocco e di controllo delle aree d’interesse operativo. E dopo circa un’ora, presso il parcheggio del complesso condominiale “River” di Porto Recanati, dove in passato sono stati eseguiti diversi arresti e sequestri per stupefacenti, i Carabinieri della locale Stazione, procedevano al controllo di una Fiat Panda con a bordo due persone di cui una con un giubbotto dello stesso tipo e colore di quello di uno degli scippatori. Il controllo è proseguito con la perquisizione dell’autovettura e il rinvenimento delle borse e dei documenti delle due donne scippate poco prima a Civitanova Marche. Le due persone, risultate essere un uomo e una donna, A.M. 32enne di Civitanova Marche e C.S. 27enne di Montelupone, sono state accompagnate presso il locale Comando Stazione dove l’auto veniva perquisita a fondo e dove si rinvenivano ulteriori tracce di ulteriori 8 scippi commessi nell’ultimo mese tra Civitanova Marche (3) e Porto Recanati (5).Veniva anche ritrovato e sequestrato il ciclomotore utilizzato per gli ultimi scippi, lasciato nascosto a Porto Potenza Picena.La coppia oltre ai reati di furto con strappo continuato e ricettazione sono stati denunciati a piede libero anche per aver violato il foglio di via obbligatorio da Porto Recanati.Sono in corso ulteriori accertamenti sul restante materiale rinvenuto (borse e cellulari) per rintracciarne i proprietari, probabili vittime di reati analoghi.
Rimonta nel segno di Osmany Juantorena per la Cucine Lube Banca Marche che sotto di due set si affida alla classe cristallina dei suoi gioielli ed in particolare sulla verve di gran trascinatore dello schiacciatore italo-cubano che si fa carico di firmare la rimonta dei cucinieri che con la vittoria al tie break guadagnano due punti che potrebbero pesare in classifica. A fine match il tabellino di Juantorena racconta di 33 punti realizzati, 60% in attacco, 3 muri personali e 2 aces. Ottima la prova del catalizzatore di palloni, il libero Jenia Grebennikov. Positiva anche la prova di Gabriele chiamato a sostituire un generoso Parodi finchè il polpaccio non l’ha costretto alla resa, sul 17 pari del secondo set. Affidabile il duo al centro, Podrascanin e Stankovic con Corvetta e Fei che hanno dimostrato di essere dei “vecchietti” terribili. Ma che grinta e cuore questa Lube targata “Chicco” Blengini. Dal canto suo Ravenna ha tenuto botta finchè ha potuto facendosi rimontare dopo il buon avvio nel primo set e lottando punto a punto nel secondo set ma riuscendo comunque a portare a casa i primi due parziali. Dal terzo non è riuscita a controllare l’uragano Juantorena ben supportato dai suoi compagni. La prima Cucine Lube Banca Marche gioca con: Corvetta in cabina di regia, Sabbi schiacciatore opposto. Al centro Podrascanin e Stankovic, schiacciatori ricevitori: Parodi e Juantorena, libero Grebenniov. La formazione di “Chicco” Blengini è inevitabilmente contratta ad inizio match e si trova subito a dover rincorrere. 12-8 per i padroni che trascinati dal duo Torres- Van Garten, si porta sul 17-12. La Lube non ci sta e con Stankovic, al servizio inizia la rimonta. Sabbi è un po’ in ombra tanto che sul 19-20 Blengini si affida a Fei. 20 pari firmato da Podrascanin. Ravenna annulla il set ball ai cucinieri e chiude con il neo entrato Boawinkel, abile nel realizzare il mani e fuori. Secondo set giocato punto a punto dalle due formazioni. L’ace di Torres, sul 20-18 permette ai padroni di ottenere un mini break che la Lube non riesce ad annullare. La Lube continua a mantenere lo stesso ritmo serrando ancor di più le fila in difesa ed a muro. Juantorena firma il punto del 6-2 suonando la carica ai compagni. Podrascanin continua ad essere incisivo con il servizio mentre Gabriele viene coperto molto bene in ricezione da Grebennikov potendosi così dedicare al gioco in attacco ed a muro. L’ex ravennate è molto incisivo anche al servizio e la Lube con il passare del tempo si trova sempre meglio in campo. Stesso copione del terzo anche nel quarto parziale aperto da Fei e Gabriele che mandano in confusione i padroni di casa. 12-7 per i cucinieri che subiscono il tentativo di rimonta dei romagnoli sul turno di servizio di Ricci che con le float fa saltare la ricezione di Juantorena. Svantaggio dimezzato da Ravenna che prova ad agganciare la Lube. 19-18 per i cucinieri che però riprendono il ritmo chiudendo in proprio favore anche il quarto set. Tie break nel segno di Osmany Juantorena che realizza ben 9 punti smorzando qualsiasi ambizione dei romagnoli. Domenica alle 18 l’esordio della Cucine Lube Banca Marche all’Eurosuole Forum sarà contro il Piacenza di Giuliani. Comprensibile la soddisfazione dei biancorossi, festosi sotto la curva dei tifosi di Lube nel cuore. Alessandro Fei due punti importanti? « All’inizio siamo scesi in campo un po’ tesi. Pian piano abbiamo trovato il gioco. Siamo molto contenti per la vittoria. Siamo un cantiere aperto e dovremo sfruttare molto bene la settimana di lavoro sia per migliorare l’intesa che per recuperare gli infortunati ».
Servivano continuità di risultati e conferme sulla marcata personalità dimostrata nelle ultime settimane. E' arrivata una vittoria all'ultimo respiro, con un eurogol di Francesco Orlando al 93'. Un risultato che permette alla Rata di sbancare il Franchi di Siena, ma, soprattutto, di inviare un forte segnale sul carattere indomabile della Maceratese di Cristian Bucchi. Terza vittoria consecutiva sul campo di una delle favorite del torneo, secondo posto in classifica consolidato e gruppo biancorosso che, da rivelazione, passa a realtà.Prima frazione di gioco all'insegna dell'equilibrio, con una Maceratese pronta a rispondere colpo su colpo alla Robur con personalità. Sono Buonaiuto e D'Anna sulle fasce a tenere alto il baricentro dei ragazzi di Bucchi, facendo crescere la Maceratese alla distanza. Dopo diciotto minuti, è l'avanti Mendicino a farsi vivo dalle parti di Forte con un diagonale a fil di palo, in seguito ad un'insistita e pregevole azione in serpentina sulla sinistra. Risponde appena un minuto dopo Fioretti, raccogliendo un chirurgico cross dalla destra di D'Anna: colpo di testa telefonato e nessun problema per l'estremo senese Montipò. Al 22', ancora Siena pericoloso sulla destra con lo slovacco Opiela. Il cross in mezzo all'area costringe Forte all'uscita in tuffo di pugno, Mendicino è rapido a girare verso la porta biancorossa ma impreciso. La Rata capisce che c'è margine e prende campo. Al 36', occasione d'oro per la testa di bomber Giordano Fioretti. E' sempre D'Anna a proporsi sulla fascia destra, altro traversone al bacio per l'attaccante romano classe 1985 che trova il tempo giusto per schiacciare a rete. Movimento da manuale ma forza impressa alla palla insufficiente: cuoio al lato della porta dei padroni di casa e occasione che sfuma. A ribadire il generale equilibrio al Franchi nel primo tempo, speculari opportunità da entrambe le parti negli ultimi minuti. Al 45', un Masullo padrone della fascia sinistra invita Bonazzoli al tiro da limite che, però, spara alto; sul capovolgimento di fronte, l'invincibile Kouko sugli scudi: discesa sulla mancina fino all'area bianconera, potente fendente di destro che attraversa tutto lo specchio della porta di Montipò senza fortuna. Si va negli spogliatoi per un tè caldo.Pronti via e, nel secondo tempo, è ancora Maceratese. Passano appena un paio di minuti e, dopo un erroneo disimpegno della difesa di casa, Fioretti scambia perfettamente con la spalla Buonaiuto che, a due passi dall'area del portiere, scarica un diagonale di sinistro in precario equilibrio sfiorando di un metro il bersaglio grosso. La risposta dei ragazzi di Gianluca Atzori si fa attendere appena una manciata di minuti. Il neo-entrato De Feo, sostituto di Bastoni, ci prova dai venti metri. Il tiro è basso ma angolato, Forte si distende e blocca con sicurezza nonostante il rimbalzo ravvicinato. Atzori capisce che è il momento di mettere ancora mano al reparto offensivo, togliendo il poco servito Mendicino con Libertazzi. Il numero 14 bianconero sfrutta subito un'opaca respinta della retroguardia maceratese, ma il suo tiro-cross da distanza ravvicinata ad attraversare tutta l'area piccola è più potente che pericoloso. L'allenatore della Robur evidentemente non gradisce e toglie anche Bonazzoli, in versione ectoplasma, per Mastronunzio. La vipera non solo non morde, ma va ad ingrossare con caparbietà le fila degli improbabili protagonisti delle anonime sortite offensive del Siena. Il solo Libertazzi cerca di mantenere viva l'attenzione al Franchi, con una girata al volo su invito di Burrai. L'esecuzione è apprezzabile e coraggiosa, il tiro destinato agli spettatori sulle tribune. Quando la partita sembra destinata a decretare l'ennesimo pareggio senese, ecco la risolutiva stoccata della Maceratese. L'arbitro Mainardi di Bergamo concede tre minuti di recupero; sufficienti alla Rata per esibire il proprio carattere. In ripartenza, palla al solitario Orlando nella metà campo senese, un paio di perentorie falcate verso la porta di Montipò e spettacolare sinistro da venticinque metri che va a concludere la sua parabola nel sette sotto la curva di casa. L'esterno tarantino ex Chieti classe 1996, subentrato da venti minuti ad un esausto D'Anna, firma il suo primo gol tra i professionisti con un gesto tecnico spettacolare. I festeggiamenti sotto il settore opposto dei cento tifosi maceratesi presenti al Franchi precedono l'ultimo, disperato tentativo in rovesciata di Libertazzi verso la porta di Forte. Ormai, però, non c'è più nulla che possa impedire la terza vittoria consecutiva della Rata e il consolidato secondo posto in classifica alle spalle della capolista Spal. Giù il cappello di fronte agli inarrestabili ragazzi di Cristian Bucchi.SIENA (4-3-1-2): Montipò; Masullo, Celiento, Portanova, Avogadri; Opiela, Burrai, Bastoni (46' De Feo); Piredda, Bonazzoli (71' Mastronunzio), Mendicino (62' Libertazzi). A disposizione: Bindi, Paramatti, Ficagna, Boron, Silvestri, La Vista, Torelli, D’Ambrosio, Yamga. All. Atzori.MACERATESE (4-4-2): Forte; Imparato, Faisca, Fissore, Karkalis; D’Anna (71' Orlando), Foglia, Carotti, Buonaiuto; Kouko, Fioretti. A disposizione: Di Vincenzo, Altobelli, Clemente, Alimi, Belkaid, Giuffrida, Sarr, Ganci. All. Bucchi.ARBITRO: Mainardi di BergamoAMMONITI: Opiela, Kouko, Foglia, PireddaNOTE: RECUPERO 1', 3'. ANGOLI 7-1MARCATORE: 93' OrlandoLe altre gare dell' 8a giornata di Lega Pro girone B Santarcangelo - Lucchese 2-1; Teramo - Prato 3-2; Spal - Lupa Roma 4-1; Pontedera - Arezzo 1-1; Pistoiese - Tuttocuoio 0-0; L'Aquila - Carrarese 2-1; Ancona - Savona 2-0. 26/10/2015Pisa - Rimini ( ore 20.00).La classificaSpal 20; Maceratese 17; Ancona 16; Pisa 13*; Carrarese 12; Pontedera 12; Pistoiese 10; Robur Siena 9; Arezzo 9; L'Aquila (-1) 9; Rimini 8*; Santarcangelo 8; Tuttocuoio 7; Prato 6; Lucchese 5; Teramo (-6) 4; Savona (-6) 1; Lupa Roma 1.*una partita in meno
Si alza il sipario, dopo ben sei mesi, sulla settantunesima stagione del campionato di pallavolo con la Cucine Lube Banca Marche che esordirà al PalaCredito di Romagna di Forlì per affrontare la CMC Romagna. Il match inizierà alle 17 con diretta Tv su Rai Sport. Si inizia con pochissimi dati di riferimento per giocatori e tecnici dal momento che la lunga stagione estiva delle nazionali ha costretto la Federvolley a comprimere il calendario del campionato. Sono tantissimi i giocatori che hanno raggiunto il club di destinazione tra martedì e giovedì scorso per cui il tempo per assemblare le squadre è stato veramente pochissimo. Come dice coach Blengini anche le partite serviranno per rodare la squadra. La Lube sarà seguita da oltre cento tifosi, si presenta al via con l'incognita legata alle condizioni fisiche di Parodi e Christenson che proveranno fino all'ultimo a stringere i denti per scendere in campo. Dragan Stankovic, come interpretere la prima di campionato? "Sarà subito una sfida complicata per vari fattori. Giochiamo in trasferta e la squadra si è riunita soltanto pochissimi giorni prima dell'esordio. Serviranno dunque grande determinazione e cercare il massimo dalle proprie risorse da parte di chi scenderà in campo per questo primo incontro, contro una squadra interessante come la CMC Romagna. L'obiettivo, infatti, è partire con il piede giusto in una stagione che sarà ricca di impegni, praticamente si gioca ogni tre giorni, tra campionato e Champions League". E' contento di essere rimasto alla Lube? "Sono orgoglioso di poter vestire ancora una volta la maglia biancorossa, e inizieremo domani insieme questo percorso dove dovremo remare tutti nella stessa direzione per raggiungere il successo nelle competizioni in cui scenderemo in campo".MEDIA: Picchionews seguirà il match della Lube. Pr chi ama la poltrona di casa il match sarà trasmesso in diretta Tv su Rai Sport 1, ed in Radio sulle frequenze di Radiocuore con la storica voce di Lorenzo Ottaviani. SUPERCOPPA ITALIANA Dopo una lunghissima maratona la Supercoppa Del Monte è stata vinta da Modena, detentrice della coppa Italia, su Trento, campione d'Italia in carica, per 3-2... festeggiano i tifosi biancorossi perchè notoriamente chi vince la Supercoppa poi fa difficoltà nella stagione. Chiedere a Giuliani (ex allenatore della Lube lo scorso anno) per conferma.
Una maxi operazione dei carabinieri è in corso in queste ore fra le province di Macerata e Fermo. I militari della Compagnia di Civitanova, in collaborazione con i colleghi di Fermo, avrebbero sgominato una banda di malviventi dedita a furti e rapine nelle abitazioni. Sarebbero cinque le persone tratte in arresto. Al momento non sono stati forniti elementi ufficiali, ma gli arrestati in questo momento vengono interrogati nella caserma di Civitanova. Tutti gli arrestati sono di origine albanese.Ulteriori dettagli saranno forniti dalle forze dell'ordine nelle prossime ore.
Coach Blegnini si vuol coccolare ed indottrinare lontano da occhi indiscreti i suoi giocatori tanto svolgere la seduta tecnica del sabato direttamente al Pala Bcc di Forlì, che domani sarà teatro dell'esordio dei biancorossi in campionato, piuttosto che all'Eurosuole Forum. La Cucine Lube Banca Marche ha svolto nel pomeriggio l'allenamento tecnico in Romagna provando a mettere ordine in un sestetto che rischia di essere privo di un paio di pedine importanti proprio nella gara di esordio. Fuori capitan Miljkovic, in attesa del tesseramento, gli infortunati Cebulj e Kovar, lo staff sanitario della Lube sta concentrando le proprie forze per rimettere in sesto sia Parodi, problemi a un polpaccio, che Christenson, distorsione alla caviglia. Il duo sta provando a stringere i denti ma dal momento che domani inizierà una stagione molto compressa con impegni ravvicinati, difficilmente lo staff tecnico deciderà di forzare i ritmi degli infortunati. Ipotizzando il sestetto che scenderà in campo diverse sono le soluzioni che avrà a disposizione coach Blengini. La versione "italiana" in regia con Corvetta, uno dei tanti ex, in regia. Schiacciatore opposto Sabbi, al centro Podrascanin e Stankovic, schiacciatori di mano: Juantorena e Gabriele, libero Grebennikov. In pre allarme sia Cester che Fei che avendo svolto tutta la preparazione con Corvetta avranno acquisito maggiori automatismi con il palleggiatore ravennate d'origine ma cresciuto nella Lube. Sarebbe tutta un'altra Lube con Christenson e Parodi in campo ma vale la pena di rischiare la prima di campionato?
Roberto Muscolini non è più il segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Muscolini ha rassegnato le proprie dimissioni nella giornata di giovedì, comunicando la sua decisione ai vertici regionali del partito. "E' stata una scelta sofferta, ma inevitabile. Ci ho riflettuto per circa due mesi, dopo dieci anni esatti di militanza nel partito. In questo momento della mia vita, sentivo di non poter più portare avanti l'incarico di segretario provinciale con lo stesso slancio e con gli stessi stimoli di prima. Sono fermamente convinto che quando iniziano nuove fasi politiche è bene che a guidarle siano persone diverse da quelle che lo hanno fatto fino a quel momento. La politica attiva mi ha insegnato tante cose, mi ha fatto conoscere tante persone e mi ha arricchito molto, sia con esperienze positive che negative. In questo periodo ho imparato di più di quello che avrei potuto apprendere facendo qualunque altra cosa. Qualcosa avrò fatto bene, altro avrò sicuramente sbagliato. Ho cercato sempre di fare quello che mi sembrava più giusto. Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me questa meravigliosa ma anche faticosa esperienza e da militante continuerò, per quanto mi sarà possibile, a fornire il mio contributo".
Si chiama Coffee Opera Hipster lo spettacolo che domani alle 22, il Macerata Opera Festival, insieme alla Nuova Simonelli, porta alla Triennale di Milano. Un evento che unisce due piaceri e due prodotti Made in Italy: l’opera e il caffè. Lo Sferisterio è il testimonial che racconta questo strano connubio tra due ricette antiche, quella del caffè e dell’opera, che non perdono mai la loro attualità e trovano molteplici forme per rinnovarsi. Niente di meno che Johann Sebastian Bach ha composto La cantata del caffè, di argomento umoristico, nella quale il padre rimprovera la figlia per il suo terribile vizio di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, non le permetterà di sposarsi (“Oh, che dolce gusto ha il caffè, più amabile di mille baci, più soave del moscato!”).Nell’anno di Expo, il Macerata Opera Festival e Nuova Simonelli non potevano non dare vita a uno spettacolo inserito all’interno del progetto Nutrire l’Anima, che quest’anno ha portato oltre 30mila spettatori allo Sferisterio. La protagonista di Coffee Opera Hipster è un’amica della stagione lirica che, gli scorsi anni, ha fatto ballare migliaia di persone durante la Notte dell’Opera. È Nico Note: artista eclettica e versatile, concentrata sulla ricerca vocale ed espressiva. La dj romagnola è pronta a sorprendere ancora una volta, con una performance sonora ricca di elettronica, liricità e caffeina.Lo spettacolo Coffee Opera Hipster viene realizzato nell'ambito del progetto di Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche S.IN.C - Spettacolo Innovazione Creatività del Consorzio Marche Spettacolo.
Torna a riunirsi l'Assemblea provinciale del PD maceratese, lunedì alle ore 21.00 presso i locali dell'ex Circolo cittadino ad Appignano.Sarà l'occasione per illustrare la nuova road map del partito ai delegati provinciali che prevede una maggiore vicinanza ai circoli, attraverso incontri e momenti di ascolto delle realtà locali, a partire dai Comuni che andranno al voto nella prossima primavera. Tesseramento e maggiore coinvolgimento dei circoli sono, infatti, due elementi essenziali della nuova segreteria, non a caso da questo incontro il PD prenderà la buona abitudine di di assemblee itineranti in tutto il territorio provinciale.Si discuterà anche delle nuove sfide che attendono la politica locale non più riviabili, due su tutte: la gestione integrata del servizio idrico e la nuova legge regionale di riordino degli AATO e la trasformazione della Provincia in ente di secondo livello
"Da venticinque anni siamo sulla scena e anche se è mancato qualche risultato a livello sportivo siamo la continuità nel mondo della pallavolo". Simona Sileoni, presidente della Cucine Lube Banca Marche ribadisce un concetto chiaro e forte di pari entità di quello lanciato, nel giorno della presentazione della squadra a tifosi ed addetti ai lavori, dall'amministratore unico Fabio Giulianelli: "Siamo la Lube, la squadra deve essere l'immagine sportiva dell'azienda che è leader nel settore delle cucine componibili. Quest'anno non ammetteremo alibi: taglieremo chi non è da Lube, non esistono scuse, vogliamo essere protagonisti". Messaggio recepito dai presenti e dai giocatori che nel giro di due giorni hanno avuto modo di riascoltare, anche in pubblico, quanto detto loro da Giulianelli in separata sede. I primi ad entrare in campo davanti agli sponsor schierati nel parterre sono stati i componenti lo staff anche quest'anno vestiti dallo sponsor Coltorti che propone una Lube in abito elegante. I giocatori sfilano ad uno ad uno uscendo dalla pancia dell'Eurosuole Forum ed andandosi a prendere i cori degli oltre trecento tifosi presenti per una serata emozionante. In prima fila c'erano le Autorità istituzionali e sportive della Regione e, naturalmente, locali. A fare gli onori di anche il sindaco di Civitanova, Tommaso Corvatta che ha lanciato una sorta di pace cromatica: "Siete stupendi - ha detto il primo cittadino civitanovese rivolto ai festanti tifosi di Lube nel Cuore - vorrei abbracciare tutti i tifosi biancorossi, questo sogno non deve finire". Civitanova ha i colori rosso blu, che sono ripresi sulle tute della Lube, che gioca in casacca biancorossa, i colori aziendali ma anche di Macerata e la storia ci dice che in altre discipline sportive non corra buon sangue ma il la pallavolo è lo sport delle famiglie e senza barriere nei palasport, gente di differente cultura. Il sogno evocato dal primo cittadino civitanovese è stato il filo conduttore degli interventi dei presenti. Più che sogno la Lube è realtà perchè da venticinque anni sta sul pezzo. Ci sono anche gli avversari per cui non sempre i risultati sono quelli auspicati dagli appassionati. Da domani si ricomincia. Con la Lube che, sempre nel segno della continuità, ritrova "ù capità". Ivan Miljkovic sarà il capitano di una squadra che è un mix di esperienza, qualità e gioventù con chioccie in ogni ruolo. Il Dream Team è pronto per accendere i motori e scaldare la sua folla in crisi di astinenza da emozioni da quel 22 Aprile in cui il Latina di Blengini, attuale coach della Lube, eliminò ai quarti i biancorossi di Giuliani dalla corsa scudetto. Da domani si volta pagina augurandosi che, come spesso accaduto negli anni pari (2006,2012,2014 gli anni dello scudetto vinto dalla Lube), il sogno diventi realtà, senza tralasciare l'Europa.
“Tutto bisogna sacrificare, tutto bisogna osare”. È questa la citazione di Filippo Corridoni impressa negli striscioni che i militanti di CasaPound Italia hanno affisso in 80 città italiane per commemorare il centenario della morte del sindacalista.Patriota e convinto interventista, partito volontario per il fronte allo scoppio della Grande Guerra benché malato di tisi, Corridoni si distinse al fronte per la totale dedizione all'Italia, che lo portò il 23 ottobre 1915 a cadere colpito dal fuoco nemico mentre assaltava la Trincea delle Frasche.“Filippo Corridoni – spiega Cpi – è l'esempio di un uomo che seppe donare se stesso per fare la patria più grande, da ricordare in un'epoca in cui troppi preferiscono fare il contrario. Ma è anche l'esempio di un uomo che seppe coniugare nazione e lavoro: oggi che in Italia si fa largo una crescente voglia di sovranismo, è bene ricordare che la battaglia nazionale e la battaglia sociale vanno sempre combattute insieme”. Lo striscione posizionato a Corridonia
Tragedia nella notte a Castelraimondo. Massimo Pampanini, vigile del fuoco di 51 anni, è stato trovato morto senza apparente motivo mentre si trovava a casa di amici. L'uomo, M. P., era andato a cena nell'abitazione di alcuni conoscenti e finito di mangiare, si è allungato sul divano e si è addormerntato. Gli amici non lo hanno disturbato per un po' pensando che avesse bisogno di riposare, ma poi si sono invece resi conto che l'uomo non respirava più. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo. Come da prassi in casi come questi sono interventuti anche i carabinieri e su disposizione del Magistrato di turno hanno dato il consenso alla rimozione della salma di Pampanini e al suo trasferimento nell'obitorio dell'ospedale di Camerino, dove domani o dopodomani sarà effettuata l'autopsia per scoprire le cause del decesso che al momento sembrano non avere spiegazioni. Pampanini aveva svolto servizio nel comando dei vigili del fuoco di Macerata, ma da qualche tempo era a riposo per malattia.
Visita, non solo di cortesia, per la Cucine Lube Banca Marche che, al gran completo, ha trascorso la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio in azienda. a Treia. Accolti dalle maestranze, i giocatori sono stati ricevuti dai signori Lube: Luciano Sileoni, presidente, e Fabio Giulianelli, amministratore unico del gruppo aziendale leader nel mondo delle cucine. Sorrisi di rito a parte, Fabio Giulianelli, in jeans e camicia, ha cercato di portare staff tecnico e giocatori, immediatamente nella realtà Lube. " Come ho già avuto di spiegare più volte - ha detto l'amministratore unico e primo tifoso - la A.S. Volley Lube rappresenta una vera e propria ala del nostro Gruppo Industriale, e come tale auspichiamo da sempre che la sua filosofia gestionale si immedesimi con quella dell’azienda. E questo vale naturalmente anche sotto il profilo agonistico, quindi per chi va in campo. Nei suoi quasi 50 anni di storia la nostra realtà è riuscita a conquistare la pole position nel settore del mobile grazie alla fatica, alla dedizione ed alla costanza con cui tutti ci dedichiamo quotidianamente al nostro lavoro. E vogliamo che sia lo stesso anche per la nostra squadra di pallavolo. Siamo i primi nella produzione di cucine componibili e lottiamo ogni giorno per continuare ad esserlo ". Cosa è la Lube volley per la Lube, azienda? " Con questa rosa ambiamo legittimamente ad essere i primi anche nello sport che ci vede protagonisti. Perché la nostra squadra scende in campo portando sulle maglie un marchio che non è fine a se stesso. Noi, al contrario di molti altri, ci siamo da 25 anni, consecutivamente. La Lube è dunque una certezza, e da questo punto di vista è unica. Sul campo non sempre siamo riusciti ad ottenere i risultati sperati, è vero, ma le scelte fatte sono sempre state finalizzate a migliorarci. Proprio la certezza relativa a questo aspetto dovrà spingervi ancor di più ad onorare al meglio ciò che rappresentate giocando con la Lube, e centrare l’obiettivo di essere i primi, come la nostra azienda. Non dovranno esistere alibi o scuse per giustificare una sconfitta. Gli infortuni o i disagi dettati dai viaggi e dagli impegni ravvicinati dovranno fungere da stimolo ulteriore, e chi non riesce a sopportare lo stress non può rimanere in questa squadra, perché diventerebbe solo un peso per il gruppo. Abbiamo scelto prima gli uomini e poi anche i bravi giocatori. Dovremo rispettare gli avversari, ma soprattutto fare in modo che ci temano, perché conoscono le nostre grandi potenzialità, e saranno consapevoli come noi del fatto che non molliamo mai di un centimetro".
Lo aveva presentato in anteprima durante il concerto al Rossini di Civitanova e oggi, finalmente, è stato diffuso in rete. Si tratta del video del nuovo singolo di Raf, “Arcobaleni”, estratto da “Sono Io”, l’ultimo album dell'artista pugliese registrato tra l’America e l’Italia. Il video è stato proposto oggi da Fanpage.it e Youmedia in anteprima esclusivahttp://youmedia.fanpage.it/video/af/ViiUKuSwVuP9TXD3Il video di "Arcobaleni" è stato interamente girato sulla spiaggia di Civitanova: segna il sorprendente debutto alla regia della figlia Bianca e vede proprio Raf come protagonista.
Giovanni Torresi, assessore provinciale della Giunta Pettinari, da qualche tempo sta conducendo una battaglia contro l'utilizzo indiscriminato degli autovelox da parte dei Comuni e, in particolare, contro quelli posizionati dalle polizie municipali sulla superstrada che da Civitanova arriva a Colfiorito. Secondo una sentenza del giudice di pace di Camerino, non si possono fare multe in superstrada, neanche con l'autovelox. Infatti, le strade extraurbane principali sono da equipararsi alle autostrade e pertanto su di esse le multe possono essere elevate solo dalla Polizia di Stato e non dai vigili urbani. Il che vale anche se il tratto di strada su cui è posizionato l'autovelox rientra nel territorio del Comune cui afferisce la polizia, come nel caso di una superstrada che tagli in due la città. A questo proposito, una recente sentenza del Tar ha alzato la paletta sul ricorso di un Comune dell'Emilia-Romagna, Sant'Agata Feltria, che prevedeva di installare un autovelox sulla E45 dopo che l'Anas aveva revocato la precedente concessione. I giudici, infatti, alla fine della sentenza dichiarano che sulle superstrade spetta solamente alla Polizia Stradale posizionare gli autovelox fissi e al prefetto sovrintendere a questa attività. I sindaci non posso più in maniera autonoma, inviare sulla E45 le loro pattuglie della municipale per la "caccia grossa". Entusiasta della sentenza, che conferma le tesi che da tempo sostiene, Giovanni Torresi ha esternato la sua soddisfazione attraverso un post su Facebook: "Dopo aver condotto una battaglia personale quasi fosse "contro i mulini a vento" stavolta potrebbe essere la volta buona! Speriamo che coloro che hanno le competenze in materia e i conseguenti poteri decisionali prendano in mano la situazione e pongano fine a questo ignobile modo per fare cassa da parte delle polizie municipali nella nostra superstrada!".
"Giù le mani da chi si difende" Questo è lo slogan della Lega a sostegno di Francesco Sicignano, pensionato 65enne che ha sparato e ucciso un ladro nella sua villetta di Vaprio d’Adda (Milano) e ora è indagato per omicidio volontario. Il caso in poche ore ha scatenato (e diviso) l’opinione pubblica. A questo proposito, oggi parte una grande mobilitazione da parte della Lega Nord: contemporaneamente in tutte le regioni del Nord dalle 17.30 militanti ma anche cittadini si raduneranno davanti ai principali tribunali.Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini sarà davanti al tribunale di Milano (Corso di Porta Vittoria).Ecco i principali presidi:PIEMONTE - Torino - Tribunale - Corso Vittorio Emanuele;VENETO - Vicenza - Tribunale - Via Ettore Gallo 24;LIGURIA - Genova - Largo XII ottobre;FRIULI Trieste - Tribunale - Foro Ulpiano; Udine - Tribunale - Largo Ospedale vecchio; Pordenone - Tribunale - Viale Franco Martelli; Gorizia - Tribunale - Via Nazario Sauro;TRENTINO ALTO ADIGE - Trento - Tribunale - Largo Luigi Pigarelli;TOSCANA - Firenze - Tribunale - Viale Guidoni;EMILIA - Bologna - Tribunale - Via Farini;ROMAGNA - Rimini - Via Carlo Alberto Dalla Chiesa;UMBRIA - Perugia - Tribunale - Piazza Matteotti;MARCHE Pesaro - Tribunale - piazzale Giosuè Carducci; Ancona - Tribunale - corso Giuseppe Mazzini; Macerata - Tribunale - via Pesaro;VALLE D'AOSTA - Aosta - Tribunale - Via Ollietti.
"Ideologia gender:.no grazie": Fratelli d’Italia - Alleanza nazionale di Tolentino esprime la sua completa contrarietà all’insegnamento "gender" nelle scuole."Ricordando che in base all'art 26 terzo comma della dichiarazione dei diritti dell uomo, ”i genitori hanno il diritto e la priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”, il regolamento dell'autonomia scolastica del 1999 indica chiaramente che le istituzioni scolastiche devono rispettare la libertà di scelta educativa delle famiglie e devono intervenire in base alla domanda delle famiglie. Poichè la scorsa giunta regionale" spiega il consigliere Francesco Colosi "aveva emesso una delibera che approva e consente, finanziandola, la diffusione dell‘ideologia gender nelle scuole marchigiane, si vuole portare a conoscenza dei genitori di Tolentino la possibilità che questo avvenga anche nelle nostre scuole cittadine.Abbiamo saputo che molte famiglie non sono assolutamente d’accordo e per ovviare a questa possibilità" dice ancora Colosi "si consiglia di comunicare al preside della scuola appartenente la non disponibilità ad insegnamenti gender di qualsiasi tipo al proprio figlio.Ribadiamo che riconoscere la diversità tra uomini e donne non significa discriminare: il vero principio dell uguaglianza non nega l’esistenza delle differenze, non le azzera ma le valorizza.Per quanto detto sopra appoggiamo con tutte le forze la mozione del nostro consigliere regionale Elena Leonardi contro l’ insegnamento gender nelle scuole".