Si è conclusa con successo la tredicesima edizione di Dialettiamoci, la rassegna di teatro dialettale che si svolge al teatro di Caldarola (le premiazioni sono state ospitate nella Sala Tonelli a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento) e organizzata dalla Compagnia teatrale Valenti di Treia e dai Cinque Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.
Una sinergia che quest’anno è stata rimarcata anche dal primo Trofeo dei 5Comuni, assegnato dai rispettivi sindaci alla compagnia Noi del teatrino di Camporotondo con lo spettacolo Mi moje adè un robotte per la regia di Claudio Scagnetti, «Per essere riusciti a mantenere attivo - si legge nella motivazione - un gruppo appassionato, con l’obiettivo di creare insieme momenti di aggregazione e di divertimento in un territorio dove l’attività di teatro amatoriale è sempre stata viva, come dimostrano gli inizi della carriera di Cesare Bocci, nato a Camporotondo, primo testimonial del festival, oggi attore di professione».
Il premio miglior opera è stato invece assegnato al Tiaeffe di Fermo, guidato dal regista Graziano Ferroni, con Sbezzechenne qua e là: «La commedia è riuscita nel duplice obiettivo di rispecchiare in modo divertente il passaggio e la trasformazione da una società agricola a una realtà industriale e, nello stesso tempo, mostrare implicitamente un giudizio storico veramente difficile attraverso una commedia dialettale per sua natura, ma a torto, ritenuta leggera». Alla stessa compagnia assegnati anche i premi di miglior attrice protagonista (Adele Leombruni) e miglior attore protagonista (Loreto Rosati). Il premio per la miglior regia è andato a Rita Papa del Focolare di Loreto con L’Armadietto cinese «Per essere riuscita a rendere un piccolo armadio il centro di una commedia piena di colpi di scena e assolutamente divertente. Ha gestito e guidato con estrema perizia attori, musica, coreografia, costumi e scenografia, riuscendo a coordinare il tutto con abilità». A Rita Papa anche il premio come miglior attrice protagonista (ex-aequo).
Gli altri premi, assegnati dalla giuria tecnica composta dal presidente Gaetano Tartarelli, Giulia Sancricca, Paola Scaficchia e Alberto Cingolani, sono stati assegnati alle seguenti compagnie: migliori costumi, migliore scenografia, miglior attore non protagonista (Mauro Monarca) e miglior attore caratterista (Nadio Beddini) alla compagnia Arca di Trevi con Il morto sta bene in salute; miglior attrice non protagonista e miglior attore non protagonista sono andati rispettivamente a Vittorio Benedetti (ex-aequo) e Ambra Balestra della compagnia Briciole d’Arte di Montefano con Amami Arfreddo… ovvero Viola de Pertecara ecchese lavannara; lacompagnia L’Alternativa di San Severino Marche, con Un matrimonio con sorpresa, oltre ad aver conquistato il premio del gradimento del pubblico con una media di 8.70, ha portato a casa anche la miglior attrice caratterista (Paola Calcabrini) e miglior attore protagonista (ex-aequo) a Graziano Rapaccioni.
I premi consegnati alle compagnie sono stati realizzati espressamente per la rassegna dai ragazzi del progetto Tuttincluso Macerata, coordinato da Scilla Sticchi. Le opere sono nate dalla collaborazione fra l’artista Aurora Paccasassi e i ragazzi del progetto che hanno utilizzato acrilico su multistrato di betulla per gli splendidi omaggi consegnati domenica. Il pomeriggio di varietà ha visto alternarsi i momenti di premiazione con l’esibizione del musicista Francesco Tassoni, campione del mondo di organetto, che ha mostrato come lo strumento della tradizione popolare possa caratterizzarsi anche per la riproduzione di musica pop oltre ai più noti stornelli. Accanto alla musica anche le poesie natalizie interpretate da Antonella Macedoni.
Gli amministratori presenti, i sindaci Giuseppe Fabbroni e Massimiliano Micucci di Caldarola e Camporotondo, i vicesindaci Maria Beatrice Amici Abbati e Gianfilippo Quintili di Serrapetrona e Cessapalombo e il consigliere Carlo Santini di Belforte hanno tutto rimarcato come «La rassegna ha dimostrato come la cooperazione possa generare risultati straordinari, portando a una vera e propria festa della cultura condivisa. Ogni rappresentazione ha saputo raccontare e valorizzare non solo la vivacità del teatro amatoriale, ma anche il patrimonio culturale e le storie dei territori coinvolti, offrendo al pubblico spettacoli di qualità che hanno saputo emozionare e coinvolgere». «Ora dovremmo lavorare - ha detto Fabbroni - a una compagnia teatrale dei Cinque Comuni che possa aggregare e mantenere alti i valori della tradizione locale, partendo soprattutto dai giovani».
A ricordare la longevità del progetto di Dialettiamoci e il valore di una iniziativa tramandata di amministrazione in amministrazione è stato il presidente della compagnia Valenti di Treia e anima della rassegna, Fabio Macedoni: «Non posso non ricordare l’impegno dei primi sindaci con cui è iniziato questo viaggio - ha detto -. Un’iniziativa sposata poi da chi è arrivato dopo e ne ha sempre compreso il valore per l’intero territorio. Il grazie, oltre agli amministratori, va agli sponsor, ai tecnici, al fotografo Nerio Ceccherini e alle mascherine».
La magia ha invaso Castelraimondo in occasione dell’evento "Un Natale da Favola", iniziativa che domenica ha visto un'eccezionale partecipazione di volontari e realtà locali unite dall'obiettivo di creare un Natale speciale, per grandi e bambini. L'evento ha permesso di realizzare un programma ricco di attività, spettacoli, laboratori e momenti di puro divertimento. La comunità si è unita in armonia, per regalare a tutti un'esperienza natalizia indimenticabile.
L’amministrazione comunale porge un ringraziamento speciale a tutte le realtà che hanno reso possibile questa manifestazione, a partire dall’associazione organizzatrice ImmaginArea fino a: Rotellistica Settempeda, Asilo Nido Federica Bartolini, Scuola Materna Paritaria Manfredi Gravina, Centro Primavera, Tympana Raymundi, Università Terza Età Castelraimondo, Scuola Elementare Castelraimondo, Scuola Media Castelraimondo, San Severino Scacchi e Campus Magnolie.
I volti felici di bambini e famiglie sono stati il vero cuore pulsante di questa domenica: "Un Natale da Favola" è stata infatti una festa di condivisione e allegria, che ha portato la magia del Natale nel cuore di Castelraimondo, dando a tutti i partecipanti il ricordo di un evento speciale, indimenticabile e soprattutto condiviso con affetto. Erano presenti anche il sindaco Leonelli, il vicesindaco Pupilli e il consigliere regionale Marinelli, che hanno portato il loro saluto alla comunità, sottolineando l'importanza di eventi che rafforzano il senso di appartenenza e condivisione.
"Grazie a loro, a chi si è travestito da personaggio, ha creato laboratori, organizzato spettacoli e attività, 'Un Natale da Favola' ha preso vita e ha regalato emozioni a tutti i partecipanti – ha aggiunto l’amministrazione comunale di Castelraimondo - Concludiamo con l'augurio di un sereno e gioioso Natale a tutta la nostra comunità, sperando che l’atmosfera di questo evento possa accompagnarci anche nei giorni a venire".
Il Rotary Tolentino promuove il valore del matrimonio tradizionale. E’ stato un evento colmo di spunti di riflessione sul significato del matrimonio tradizionale quello di qualche sera fa organizzato dal Rotary Club Tolentino, in collaborazione con il Rotaract Club Tolentino, al Parco hotel di Pollenza.
Il tema della serata, "L'armonia del noi: riscoprire il significato del matrimonio tradizionale" è stato affrontato da eccellenti relatori: padre Ferdinando Campana, dell’Ordine dei frati minori e Evio Hermas Ercoli. Entrambi hanno proposto un confronto tra il senso spirituale e quello razionale dell’unione matrimoniale, esplorando le sue radici nella tradizione e la sua rilevanza per la società moderna.
Al termine degli interventi, si è aperto un vivace dibattito che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con i relatori e approfondire ulteriormente il tema. Questo appuntamento ha rappresentato un’occasione preziosa per riflettere sul matrimonio tradizionale, non solo come istituzione, ma come fondamento per costruire una società più coesa e armoniosa. Con l’occasione è stato anche celebrato il ventesimo anniversario di matrimonio del presidente del Rotary Tolentino Giuseppe Bocci e Irina con tanto di torta.
Nel corso della serata è stato annunciato dal vice presidente Nicola Comodo il nuovo service del club, approvato poi all’unanimità dai soci, l’acquisto di una stazione di ricarica elettrica Ecoflow pari a 824 euro da donare alla casa famiglia Nazarenko di Kiev, in Ucraina, da utilizzare nelle ore in cui non viene fornita corrente elettrica a causa dei bombardamenti russi, anche per fornire riscaldamento in questi freddissimi giorni invernali.
La casa famiglia ospita attualmente otto bambini orfani dai tre anni in su che rimarranno fino a quando avranno diciotto anni. L’evento è stato aperto con l’inno italiano cantato dalla giovane Brèda Margaret Taylor Herbert che si è esibita anche durante la serata proponendo altri brani.
Non delude le aspettative la quarta edizione dell’evento BCinCin Recanati, il brindisi di Natale, omaggio per soci e clienti, organizzato dalla BCC di Recanati e Colmurano. Tantissime le presenze che hanno animato il loggiato e l’atrio comunale di Recanati, diventati anche quest’anno un mercatino natalizio con stand enogastronomici provenienti da tutto il territorio marchigiano.
Tra le aziende aderenti all’iniziativa: D’Andrea Giovanni, La Cerqua Tartufi, Old Garden, Cantine Saputi, Terre di Serrapetrona, Tenuta Piano di Rustano, I Tre Filari, Oleificio Balloriani, Associazione Le Paccucce, Origine Pizza Piada & Sfizio, Esildo Corradini Sas, Cooperativa Sociale PARS, Azienda agricola Colleghianda, Cantina Tiberi, Salumificio Properzi, La Volpe e il Burro.
L’ atrio comunale ha ospitato la consueta cerimonia di premiazione del “Bonus Cicogna BCC 2024”, presentata dal talentuoso deejay Nicola Pigini. Il presidente della BCC di Recanati e Colmurano Sandrino Bertini, il vicepresidente Paolo Maggini ed il direttore generale Davide Celani, hanno ricordato l’importanza sociale del bonus cicogna, un’iniziativa che premia con un contributo di 300 euro, i neogenitori, soci della Banca, con figli nati, adottatati o affidati nell’intervallo temporale previsto dal regolamento; quest’ anno relativo ai nati dall'01.12.2023 al 30.11.2024.
"Sono intervenuti alla cerimonia di premiazione anche il sindaco Emanuele Pepa e l’assessore alla cultura Ettore Pelati che hanno portato i saluti istituzionali all’evento. L’ intrattenimento musicale è stato curato dal duo di musicisti padre, figlio composto da Dave e Mauro Orlando, i quali hanno saputo coinvolgere ed allietare i presenti con alcune delle più belle hit di tutti i tempi, si legge in una nota dell'Istituto di Credito. Novità dell’edizione 2024 è stata la presenza del delegato sommelier AIS Macerata Cesare Lapadula, che ha presentato le aziende vinicole presenti, descrivendo le caratteristiche dei vini in degustazione ed i vari processi di vinificazione".
"BCinCin entra a pieno titolo tra gli eventi recanatesi più rappresentativi, rafforzando anno dopo anno il concetto di territorialità dei prodotti e valorizzazione del patrimonio enogastronomico marchigiano, valori che rientrano nel codice genetico della BCC di Recanati e Colmurano e delle Banche di Credito Cooperativo".
Passo di Treia si prepara a illuminarsi di magia natalizia con la prima edizione de "Il Natale che ti pare". Una manifestazione aperta a grandi e piccini con una serie di appuntamenti imperdibili all’insegna dello spirito natalizio. Sabato 21 e domenica 22 dicembre, piazza Tarcisio Carboni, si animerà con i suggestivi mercatini di Natale.
Il programma delle due giornate è pensato per accontentare una vasta platea, con un ricco programma che include intrattenimento, artisti di strada, dj set, spettacoli musicali, street food e l’imperdibile villaggio di Babbo Natale. L’Associazione "Passo dopo Passo", patrocinata dal comune di Treia, invita a non perdersi questo importante appuntamento pronto a regalare divertimento ed emozioni a tutta la comunità treiese e non solo.
L’Associazione Nazionale della polizia di Stato, sezione di Macerata, ha organizzato un incontro con il prefetto Isabella Fusiello, che si terrà giovedì 19 dicembre alle ore 18 presso l’auditorium della Banca Macerata, in contrada Acquevive. L’evento avrà come tema l’analisi della situazione della Provincia di Macerata, vista dalla prospettiva del prefetto che potrà avvalersi del privilegiato osservatorio del comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di cui presiede le attività.
L’ingresso all’incontro è gratuito e aperto a tutti i cittadini, che avranno l’opportunità di porre domande al prefetto. Fusiello ha una lunga e qualificata carriera alle spalle, che l’ha vista ricoprire ruoli importanti in diverse città italiane. Ha iniziato il suo percorso a Nuoro, per poi proseguire in località come Padova, Potenza, Roma, Cuneo, Reggio Emilia,Trieste e Bologna, dove ha ricoperto la carica di questore. Il suo arrivo a Macerata, in qualità di prefetto, segna un momento importante per la città e la provincia, in un periodo che richiede un costante impegno nel garantire la sicurezza e il benessere della comunità.
Oltre al pubblico cittadino, sono previsti gli interventi di numerosi esponenti delle istituzioni locali, tra cui consiglieri regionali e comunali, i vertici delle Amministrazioni statali e numerosi sindaci della provincia. Non mancheranno i rappresentanti delle associazioni di categoria, nonché del settore combattentistico e delle forze armate.
L’incontro sarà moderato dal presidente della Sezione Anps di Macerata, Giorgio Iacobone, mentre la giornalista Paola Pagnanelli guiderà il dialogo con la prefetta. Questo evento rappresenta un’occasione importante per approfondire le tematiche legate alla sicurezza e all’ordine pubblico, e per un confronto diretto con i cittadini e le istituzioni locali, che si impegnano quotidianamente per migliorare la qualità della vita nella provincia.
L’obiettivo del prefetto Fusiello, come sottolineato più volte, è quello di rafforzare il rapporto di fiducia tra le istituzioni e i cittadini, perseguendo una politica di trasparenza e apertura. Un incontro che promette di essere un momento di riflessione e di partecipazione attiva per tutta la comunità maceratese.
Un’atmosfera incantata ha accolto sabato pomeriggio la cerimonia di apertura del “Percorso dei Desideri” nel cuore del Comune di Urbisaglia, un evento che ha coinvolto la comunità e i più piccoli in un’esperienza unica. Il Giardino della Pace, trasformato in un luogo magico, ha visto la partecipazione di famiglie, bambini e residenti in una celebrazione che ha unito tradizione e fantasia.
Il “Percorso dei Desideri” è una nuova iniziativa che arricchisce il panorama culturale del Comune, un cammino simbolico che si snoda tra alberi incantati e installazioni artistiche a tema, frutto della passione del Circolo Lana&Filo della Biblioteca di Urbisaglia, a cui vanno a pieno titolo i meriti. L’iniziativa è stata pensata come un omaggio ai nuovi nati della città, un luogo dove i sogni e i desideri di ogni bambino possono prendere vita.
Lungo il percorso, i visitatori sono stati accolti da scenari da favola: alberi adornati di luci, tessuti colorati, e le immagini di elfi e babbi natale che sembrano prender vita tra la vegetazione. Un’atmosfera che ha catturato l’immaginazione di tutti, grandi e piccini, con la possibilità di scrivere i propri desideri su piccole pergamene, da mettere nella cassetta delle lettere di babbo natale alla fine del percorso.
Ogni angolo del giardino è stato curato nei minimi dettagli dal Circolo Lana&Filo di Urbisaglia, che ha contribuito con le sue creazioni manuali, tessuti e decorazioni fatte a mano a dar vita ad un mondo fiabesco.
La cerimonia si è conclusa con un momento speciale dedicato ai nuovi nati della comunità. Genitori e famiglie hanno ricevuto un piccolo dono simbolico: un bavaglino realizzato a mano dal Circolo Lana&Filo e un cofanetto che rappresenta il legame tra il territorio e le nuove generazioni. “Oggi festeggiamo il futuro, celebrando i sogni che ogni bambino porta con sé”, ha dichiarato il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, durante il suo intervento. “Il Percorso dei Desideri vuole essere un augurio di speranza e felicità per tutti i nostri piccoli, ma anche un invito alla comunità a stare insieme, a custodire i valori della tradizione e a nutrire le generazioni future con amore e attenzione".
Il “Percorso dei Desideri” è solo una delle tante iniziative che il Comune di Urbisaglia sta portando avanti per valorizzare il patrimonio culturale e sociale del territorio. Grazie alla sinergia tra le istituzioni locali, le associazioni e i cittadini, eventi come questo contribuiscono a rafforzare il senso di comunità e a dare visibilità alle tradizioni artistiche locali.
L’atmosfera magica di oggi ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante il coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle attività culturali, che rendono Urbisaglia un luogo ancora più accogliente e ricco di significato per tutti.
Il Percorso dei Desideri rimarrà aperto fino alla fine delle festività natalizie, offrendo a tutti l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile in un angolo di pura magia.
Potrebbe essere l’inizio di una favola ma in realtà non è così. Dopo l’8 settembre 1943 Giovanni viene internato in un lager austriaco per diventare “schiavo di Hitler” e soltanto nel maggio del 1945 viene liberato e, al ritorno a casa, porta con sé la cassetta della prigionia. Dopo molti anni il figlio Ernesto apre questo scrigno di memoria e di storia italiana e lo condivide con noi.
In anteprima nazionale Ernesto Detto presenta il suo romanzo biografico “Giovanni nella fabbrica di Goering. Il racconto dell’Internato n° 31478” (Ventura edizioni, 2024) dentro la rassegna culturale e storica “Potenza delle Parole” (giunta alla VIª edizione), ideata e curata dallo scrittore Roberto Marconi e organizzata assieme all’ANPI sezione “Scipioni e Cutini” di Potenza Picena, col patrocinio del Comune di Potenza Picena e con il contributo dell’associazione dei commercianti e artigiani “i Piceni” sempre di Potenza Picena. A dialogare con Ernesto ci sarà Catia Ventura, libraia, giornalista ed editrice stessa
L’autore è un ingegnere elettronico e ha insegnato materie tecniche nelle scuole superiori. Si è sempre interessato della storia della prima metà del XX secolo, con particolare attenzione agli eventi della frontiera orientale, per comprendere l’esperienza della guerra e della prigionia vissuta dal padre. Questo libro vuole essere anche l’inizio di un progetto, concordato con l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci Prigionia, Internamento, Guerra di Liberazione e loro familiari) per promuovere la memoria degli Internati Militari Italiani nelle Marche. Di concerto in questo periodo è passata alla Camera dei Deputati la proposta di istituire una giornata di celebrazione degli IMI.
L'appuntamento con tale libro (che conclude la rassegna di quest’anno dopo la piacevole venuta, negli incontri passati, di Annalisa Cegna e di Adrian Bravi) è per questo venerdì 20 dicembre alle ore 21,15 presso la Sala comunale delle esposizioni “Umberto Boccabianca”, in via Trento,1, di Potenza Picena, con ingresso libero.
La serata sarà anche l’occasione per potersi iscrivere all’Anpi locale (c’è stato già un buon riscontro nei venerdì precedenti), così da conoscere i molti progetti futuri, e per salutarsi con un brindisi.
Grande successo per le Terre del Tartufo a Pieve Torina. "Anche quest'anno, con i tanti eventi proposti e l'expo al palazzetto dello sport, abbiamo centrato l'obiettivo: promuovere il territorio e la sua bellezza attraverso i prodotti tipici affidando al tartufo un ruolo d'eccellenza".
Il sindaco, Alessandro Gentilucci, così sintetizza il significato di una manifestazione che sempre più sta ricavandosi uno spazio importante sul piano della valorizzazione turistica del territorio a livello nazionale.
"Con gli amici del Molise, ospiti di questa edizione, abbiamo completato il percorso della dorsale appenninica che ci vede insieme alle altre capitali del tartufo, Alba e San Miniato, in un percorso ideale in cui la marca camerte e Pieve Torina sono al centro. La montagna e le aree interne hanno bisogno di iniziative come questa per rilanciarsi e costruire opportunità di sviluppo futuro".
Dal temporary restaurant ricavato all'interno del Museo della nostra terra al forest bathing lungo il sentiero delle acque, dalle degustazioni guidate con abbinamenti vari tra tartufo e altre specialità all'agorà di approfondimento sui temi della cura del territorio e presidio della montagna per evitare i rischi idrogeologici, tanti i temi affrontati nell'arco della settimana passata con il clou sabato 14 e domenica 15 a Pieve Torina.
"Oltre 1500 i visitatori del festival, senza contare coloro che si sono recati a vedere l'albero e le luci di Natale lungo il percorso kneipp, altra grande attrattiva che abbiamo messo in disponibilità" prosegue Gentilucci.
"Questa è la chiave che possiamo e dobbiamo giocare per il rilancio economico, sociale e culturale del territorio: far scoprire a un pubblico sempre più ampio che la montagna ha tanto da offrire, e farlo in una logica di sistema perché il 'mare inizia dalla montagna' come recita il leit motiv di questa edizione delle Terre del Tartufo: ecco perché abbiamo avuto ospiti i ristoratori di Civitanova Marche e operatori turistici del Conero, per creare sinergie con la costa, per offrire ai turisti che scelgono il nostro mare una opportunità in più completando la loro esperienza delle Marche con un tuffo non sull'Adriatico bensì sui Sibillini".
Tanti gli espositori presenti al Palazzetto dello Sport così come tanti i ristoranti aderenti al circuito del festival, per una fruizione del tartufo lungo tutto il corso dell'anno, secondo la stagionalità. "Abbiamo scelto questo prezioso fungo ipogeo come ambasciatore delle nostre terre affidandogli il compito di rilanciare, insieme alle altre produzioni tipiche, le aree interne. Finalmente" conclude Gentilucci "stiamo raccogliendo i frutti di questo lavoro. La strada è ancora lunga ma noi siamo tenaci e l'apprezzamento che riscontriamo per il nostro impegno ci stimola e ci spinge a proseguire. E poi… ci saranno altre sorprese!"
Sala consiliare gremita per il noto conduttore de la Zanzara Giuseppe Cruciani, ospite ieri a Civitanova, della rassegna culturale Filosofarte, ideata dal consigliere comunale Gianluca Crocetti. Affiancato dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dall'assessore Giuseppe Cognigni e dal Generale Stefano Cosimi, il noto speaker radiofonico e giornalista, ospite qualche giorno fa di Del Debbio a Dritto e Rovescio, ha presentato il suo libro “Via Crux – contro il politicamente corretto”, edito da Cairo.
"Ringrazio ancora una volta Civitanova per l'accoglienza - ha detto Cruciani - La sala consiliare è un luogo importante per diffondere idee e cultura. Abbiamo parlato di tante cose, dai no vax alle multe fino al politicamente scorretto. Mi piace - dice - l'idea di poter organizzare la prossima l’estate, un mini festival dedicato alla libertà di pensiero con ospiti di varia estrazione politica e culturale così che Civitanova possa diventare ancor più un centro culturale di diffusione di idee, come lo è per il turismo".
Soddisfazione per il sindaco Fabrizio Ciarapica. "In una serata di grande partecipazione e interesse - ha detto - la nostra sala consiliare ha ospitato un evento di spessore culturale che ha saputo attrarre un folto pubblico. Cruciani ha stimolato un confronto vivace e costruttivo, dimostrando come la cultura e il dialogo siano strumenti fondamentali per la crescita della nostra comunità. Ringrazio Cruciani, tutti coloro che hanno partecipato a questo evento e auguro a Gianluca Crocetti di proseguire con successo la sua iniziativa, contribuendo a rendere Civitanova un centro vibrante di cultura e confronto. Accolgo – conclude – con grande piacere l’idea di Cruciani di organizzare a Civitanova un festival dedicato alla libertà di pensiero e siamo pronti a sostenere questa iniziativa. Sarà un evento che rappresenterà un'importante occasione di confronto e dibattito, ma anche un momento di celebrazione dei valori fondamentali della nostra società, quali la tolleranza, il rispetto delle diversità e la promozione del dialogo”.
Cruciani ha catturato l'attenzione di un pubblico interessato, dimostrando quanto sia importante avere spazi di confronto e discussione su temi di attualità. "La rassegna Filosofarte - dice l'ideatore Crocetti - nasce proprio con questo intento: promuovere il dialogo e la riflessione critica su questioni rilevanti, e l'incontro di ieri è stata un'ulteriore conferma della necessità di affrontare temi controversi con apertura e senza pregiudizi. Sono grato a tutti i presenti per aver partecipato attivamente a questa serata e ringrazio Giuseppe Cruciani per aver accettato il nostro invito, portando, di nuovo, la sua voce e il suo pensiero anche a Civitanova".
Ieri sera al Teatro Lauro Rossi di Macerata, si è tenuto il “Concerto di Natale” eseguito dalla Vienna Royal Orchester. Un evento unico che ha portato la grande musica classica nella città.
L’orchestra, formata da 9 elementi e diretta dal violinista Michal Hudack, è composta dai migliori musicisti delle orchestre viennesi più prestigiose, tra cui la Wiener Philharmoniker, la Wiener Symphoniker e l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna.
Si sono esibiti sulle note dei grandi maestri della musica, eseguendo brani della tradizione natalizia, per dare un assaggio del grande concerto di capodanno che si svolge nella prestigiosa Opera di Vienna.
”Siamo stati invitati a Macerata , una città storica con una grande tradizione musicale. Siamo onorati di essere qui e di partecipare alle festività natalizie della città. Veniamo da Vienna, cercheremo di portare la nostra musica, i brani dei più grandi compositori viennesi e i migliori brani natalizi per alietare il pubblico che ci è venuto ad ascoltare” ci racconta l’impresario musicale Adrian Fejzulahi prima del concerto, a cui fanno eco le parole di Cornelia Süss, responsabile delle pubbliche relazioni internazionali: “Il pubblico italiano ci ha accolto col cuore aperto e abbiamo avuto il piacere di suonare per loro. Siamo qui a Macerata, in questa bellissima città, e ci sentiamo gli ambasciatori di Vienna nel Mondo. Speriamo di farvi avere una serata piacevole con la musica di natale e viennese, con balletto e danza”.
“È un piacere poter offrire alla comunità l’opportunità di poter ascoltare un’orchestra importante come la Vienna Royal Orchester, nello splendido Teatro Lauro Rossi, con musicisti di qualità e grande esperienza” Aggiunge l’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta del comune di Macerata.
Una serata unica quindi, in compagnia della musica di Wade, Vivaldi, Mozart, Schubert e molti altri grandi autori, eseguite dai nove elementi accompagnati da danzatori e cantanti di primissimo livello.
Un modo diverso per augurare un buon natale alla città di Macerata
Si è svolta nel pomeriggio del 12 dicembre la presentazione del libro in dialetto cingolano “Parla cumumagni”, raccolta di proverbi e detti provenienti dalla cultura tradizionale popolare.
La sezione di Cingoli dell’AVIS ha voluto promuovere la stampa di questo volume come segno di sensibilizzazione della comunità e condivisione degli ideali di solidarietà che animano l’associazione.
L’evento si è svolto presso l’Auditorium cittadino alla presenza del Sindaco di Cingoli, Michele Vittori, e dell’Assessore alla Cultura Jacopo Coloccioni. Ha coordinato la serata la presidente dell’AVIS, Floriana Crescimbeni che ha sottolineato il valore dell’incontro dove molti dei relatori, dei lettori e dei partecipanti, compreso il Sindaco, sono dei donatori di sangue: questa è la testimonianza che il coordinamento di più soggetti produce iniziative che hanno valenza etica.
Hanno partecipato il comitato di redazione (Annamaria Colombi, Aurelia Ottaviani, Ilde Maggiore e Vittoria Bravi), gli animatori della lettura (Enrico Borsini e Giovanni Sbergamo) che hanno proposto in maniera dialogica, coinvolgendo anche il pubblico presente numeroso in sala, la recitazione di alcune parti, tra le più interessanti e divertenti. Il pomeriggio è stato arricchito dalle relazioni del Direttore degli Istituti Culturali di Cingoli, Luca Pernici che ha intrattenuto con la storia dell’uso del dialetto fin dal XVI secolo nella produzione poetica di eruditi del territorio, mentre il professor Mirko Montecchiani ha messo l’accento sulla saggezza popolare mutuata nella forma del proverbio.
Le illustrazioni sono state realizzate dalle classi III A e III D della Scuola Secondaria di Primo Grado sotto la direzione del prof. di Arte Daniele Duranti, mentre la Dirigente dell‘ Ist. Comprensivo di Cingoli-Apiro Emanuela Tarascio ha salutato i presenti, complimentandosi con gli studenti per la capacità interpretativa dei messaggi proposti dai proverbi.
È stato un incontro davvero “speciale” quello che si è tenuto il 13 dicembre tra la Union no Limits, squadra di calcio Paralimpica della società Union Picena Calcio e la 114ª Squadriglia Radar Remota dell’Aeronautica Militare di Potenza Picena.
L’ evento si è concretizzato in una visita conoscitiva del Reparto potentino e delle sue articolazioni nell’ambito della quale i ragazzi della società di calcio di Potenza Picena ed i rispettivi genitori hanno avuto modo di toccare con mano le attività svolte quotidianamente dal personale militare e di conoscere i sistemi e gli uomini che contribuiscono alla difesa dello spazio aereo nazionale e NATO. Successivamente, l’evento solidale si è spostato presso le strutture sportive della Union Picena dove le due compagini si sono cimentate in una partita integrata di calcio a 7.
Al termine della visita si è tenuto un momento conviviale in cui il personale dell’Aeronautica Militare ha donato alcuni gadgets ai ragazzi i quali a loro volta hanno voluto celebrare l’evento lasciando al Reparto potentino un pallone con le firme di tutti i tesserati. Il comandante della Squadriglia, capitano Luciano Speranza, nel ringraziare la responsabile della Union Picena, Laura Grandinetti, ha espresso profonda gratitudine verso i ragazzi e i loro genitori che hanno permesso la realizzazione di un evento che unisce sport e inclusione, valori cardine della nostra società.
È stato presentato il 12 dicembre nella sala conferenze della Biblioteca statale di Macerata il libro intitolato “Terremoto 2016/17 - Nelle Marche i beni storico-artistici allo sbaraglio. Un buon esempio di cattivo governo”
Autore del volume è l’architetto Pierluigi Salvati, funzionario del Ministero della Cultura per quarant’anni, di cui trentacinque come funzionario responsabile nelle aree colpite dal terremoto del 2016.
Il prof. H. Ercoli e l’architetto B. Baiocco, durante la presentazione, hanno messo in evidenza l’unicità dei contenuti del libro che si può definire, attraverso il riferimento puntuale a documenti amministrativi e normativi, come l’altra faccia della ricostruzione. Un percorso di analisi e di comprensione del post terremoto basato unicamente su fatti concreti e su atti ufficiali della pubblica amministrazione che rappresentano in modo eloquente lo smarrimento di una intera comunità, impreparata per affrontare il gravoso impegno della fase della ricostruzione. Nella relazione dell’architetto Salvati è stato evidenziato, attraverso le parole e i pensieri di Giovanni Spadolini, la metamorfosi del Ministero della cultura che in cinquant’anni di vita ha cambiato in modo radicale la propria azione e i propri comportamenti: causa principale dello “sbaraglio” a cui sono stati mandati i beni storico artistici.
Il libro è un grido di dolore e di denuncia verso le demolizioni massive che hanno interessato il tessuto edilizio storico non formalmente vincolato: il carattere autentico degli insediamenti e dei luoghi dell’appennino colpiti dal terremoto. Il richiamo alle norme e alle regole del vivere civile, annientate da una proliferazione bulemica delle ordinanze commissariali che le hanno cannibalizzate è uno dei tanti argomenti trattati nel libro. La figura egemone del Commissario straordinario nominato dalla politica, secondo il pensiero dell’architetto Salvati, ha eroso ambiti importanti della democrazia rappresentativa.
Anche la Corte dei conti in una ordinanza del dicembre 2021 ha posto il quesito della fine della gestione commissariale a cui, ad oggi, nessuno ha saputo dare una risposta. Il libro individua la possibilità emancipativa dei territori nella sola condizione di perseguire un intervento conservativo di ogni più piccola realtà, dell’architettura tradizionale, delle tecniche costruttive storiche con un richiamo alla valorizzazione della tradizione e a rifuggire dalla tentazione di voler percorrere, nei territori della tradizione, innovazioni modaiole del nostro tempo. Un libro che apre un dibattito ed un confronto al di fuori del conformismo che sembra essere il carattere dominate della cultura contemporanea.
Taglia il traguardo del quarto di secolo di vita il Presepe Vivente morrovallese. La manifestazione tornerà ufficialmente nella consueta doppia collocazione del 26 dicembre e 1° gennaio, ma si prepara già a vivere il suo prologo. Domani, infatti, sarà una giornata di festa nel centro storico, con al mattino (dalle 9 alle 13) il Mercatino natalizio in piazza Garibaldi e il pomeriggio, a partire dalle 16, il Presepe Vivente dei bambini.
Sarà un modo per scaldare i motori in vista delle due giornate clou dell’evento, nelle quali, per due pomeriggi, il borgo antico si trasforma in un meraviglioso villaggio d’altri tempi dove riscoprire antichi mestieri e abitudini del passato grazie al lavoro certosino degli oltre 100 figuranti. Le vie del centro storico si popolano di fabbri, falegnami, ciabattini, mercanti, pastori e altro ancora, come una grande teatro a cielo aperto con centinaia di figuranti. Il percorso si articola lungo tutto il reticolo di piazze e vicoli del salotto buono della città, tra raffigurazioni in costume e punti di ristoro con bruschette e vin brulè, fino ad arrivare alla capanna della Natività, animata dai personaggi e dagli animali della tradizione.
L’intero percorso dura circa 1 ora e per il ritorno al punto di partenza è a disposizione un bus navetta. Ad impreziosire le due giornate altrettanti concerti alla chiesa di San Bartolomeo: il 26 dicembre alle 17.30 il Concerto di Natale del corpo bandistico Giuseppe Verdi, il 1° gennaio alle 17 il Concerto d’organo per la pace. In tutte e tre le giornate (15 e 26 dicembre, 1° gennaio) sarà inoltre possibile visitare il Museo internazionale del presepe “Don Eugenio De Angelis” in vicolo Boarelli, uno scrigno che nei suoi sei ambienti accoglie circa 800 presepi provenienti da tutto il mondo, un unicum a livello mondiale.
Macerata - Un incontro speciale ha avuto luogo oggi presso la redazione di Picchio News, dove due importanti rappresentanti dell’Orchestra Reale di Vienna (Wiener Royal Orchester) hanno fatto visita al team del quotidiano online maceratese. L’impresario Adrian Fejzulahi e Cornelia Süss, responsabile delle pubbliche relazioni internazionali, sono stati accolti dal fotografo e direttore del giornale, Guido Picchio, che ha fatto loro da cicerone.
Durante la visita, i due ospiti hanno avuto l’opportunità di esplorare la redazione di Picchio News e di conoscere da vicino il lavoro quotidiano che supporta la pubblicazione online. A suggellare l’incontro, i rappresentanti dell'Orchestra sono stati omaggiati con due libri fotografici realizzati dallo stesso Guido Picchio, un gesto simbolico che ha unito l’arte della fotografia con quella della musica. Questa visita ha preceduto l’attesissima esibizione dell'Orchestra Reale di Vienna al Teatro Lauro Rossi di Macerata, l'appuntamento è per questa sera (sabato 14 dicembre alle 21).
La Wiener Royal Orchester: un'esibizione da non perdere. L'Orchestra, diretta dal violinista Michal Hudack, è composta dai migliori musicisti delle orchestre viennesi più prestigiose, tra cui la Wiener Philharmoniker, la Wiener Symphoniker e l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna. Con 150 artisti tra musicisti, cantanti e ballerini, la Wiener Royal Orchester è celebre per la sua abilità nell’offrire esibizioni mozzafiato, caratterizzate da una coreografia unica che rende ogni concerto indimenticabile.
Il programma musicale che verrà proposto a Macerata è di grande respiro e diversità. Oltre ai brani classici del repertorio natalizio come Adeste Fideles e Bianco Natale, l'Orchestra presenterà anche composizioni celebri della storia della musica classica, tra cui il primo movimento dell’Inverno dalle Quattro Stagioni di Vivaldi. Particolarmente emozionante sarà l’esecuzione della Marcia Turca di Mozart, trascritta per pianoforte e orchestra, e la Danza Ungherese n. 5 di Brahms, che promettono di incantare il pubblico con la loro energia travolgente.
A completare la serata, si esibiranno il soprano Anna Ryan, già apprezzata al Teatro La Scala di Milano, e il mezzosoprano Christina Baader, accompagnati al pianoforte dalla pianista internazionale Merita Rexha Tershana, una delle stelle della scena musicale europea.
Quella di oggi è stata una visita che ha unito il giornalismo e la musica in un’atmosfera di scambio culturale ricco e affascinante. Non solo musica, ma anche danze viennesi e momenti di grande intensità emozionale sono previsti per il concerto di stasera. Un evento che si preannuncia imperdibile per tutti gli amanti della grande musica a Macerata.
Applausi ieri sera alla Mole Vanvitelliana di Ancona per “Il mio canto libero”, il philoshow tra Einaudi e Black mirror. Un coinvolgente ed emozionante viaggio nel concetto di libertà, una serata speciale che ha unito mondi apparentemente lontani in un unico linguaggio: un pensatore liberale come Luigi Einaudi ad un tema senza tempo come quello della libertà.
Lo spettacolo, per la regia di Riccardo Minnucci, ha coniugato la musica dal vivo, con brani iconici eseguiti dalla band Factory come “I Want to Break Free” dei Queen, Karma Police dei Radiohead e “Resistance” dei Muse, a frammenti visivi tratti da serie distopiche come Black Mirror a classici del cinema e della letteratura come Arancia Meccanica e 1984. Le citazioni filosofiche hanno arricchito il dialogo: dal pensiero libertario di Einaudi alle riflessioni di Platone su La Repubblica confrontate con l’immaginario distopico di Divergent.
“Questi brani non sono solo il grido di una generazione, ma un desiderio senza tempo – ha esordito Lucrezia Ercoli – È possibile ripercorrere la storia dell’uomo come un percorso di liberazione dalle catene verso la libertà”. Le suggestioni offerte da serie tv distopiche e dal cinema hanno saputo offrire spunti di riflessione attorno al tema ogni volta differenti. E c’è stato spazio anche per un accostamento fra il pensiero di Platone sulla società ideale de La Repubblica riletto da Karl Popper. “Secondo Popper tre filosofi sono antagonisti della libertà e sono Platone Hegel e Marx. Il governo dei migliori non consente l’alternanza. Il filosofo re assomiglia ad un dittatore moderno.
Alla fine l’idea di costruire un mondo conforme ad un modello comprime le libertà di tutti – sottolinea Ercoli - e rende impossibile l’elasticità che l’individuo necessita. Ogni società chiusa dà vita ai peggiori incubi totalitari. Portiamo con noi l’elogio del dissenso e della critica come citava Einaudi perché la libertà non è una conquista stabile, ma un desiderio che deve rimanere attivo come bussola delle nostre azioni individuali e collettive”.
A dividere il palco con Lucrezia Ercoli il segretario della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini: “Tra gli uomini di Stato del suo tempo solo Luigi Einaudi ha avuto fiducia nei giovani. Ritenne di mettere al centro di tutto la persona. Lo sviluppo di una società dipende dallo sviluppo degli individui e non il contrario come si ritiene spesso oggi. Il metodo einaudiano “Conoscere dibattere deliberare” è la chiave per l’analisi dei fenomeni complessi e chi ha responsabilità pubbliche ha il dovere di dedicare tempo e risorse mentali allo studio dei fenomeni”.
La serata si era aperta con i saluti istituzionali dell’assessore regionale al bilancio Goffredo Brandoni che ha sottolineato come dopo il debutto a Palermo lo spettacolo non poteva non fare tappa ad Ancona, dell’assessore alla cultura Anna Maria Bertini che ha ricordato i tanti appuntamenti con Popsophia nel corso del 2024, da quelli natalizi a dicembre 2023, alla giornata della memoria, arrivando al festival nazionale di marzo e all’inaugurazione della riapertura dell’anfiteatro romano. L’assessore al turismo Daniele Berardinelli ha anticipato inoltre come nel 2025 lo spazio predisposto per gli appuntamenti di Popsophia saranno più capienti per consentire a tutti di partecipare.
Dalle prenotazioni emerge infatti un pubblico sempre più variegato proveniente da ogni angolo della regione Marche ma sono solo: ieri sera erano presenti spettatori dall’Abruzzo, dal Veneto, dalla Toscana, dall’Umbria e dal Lazio, a dimostrazione del fatto che gli spettacoli del festival sono non solo appuntamenti culturali, ma un volàno turistico capace di attrarre pubblico e presenze.
Ad un anno dall’arrivo di Popsophia nel capoluogo dorico il bilancio è di soddisfazione culturale e di gratitudine per la città di Ancona. Il 2025 annunciato da Lucrezia Ercoli sarà ancor più coinvolgente e prevederà l’approdo di Popsophia in uno spazio culturale più capiente per consentire a tutto l’affezionato pubblico del festival di partecipare.
Taglio del nastro, al palazzo Vescovile di San Severino Marche, per la mostra “Il peso del vuoto", un evento che arricchisce ulteriormente le tredici sale espositive del MARec, il Museo dell’arte recuperata. La cerimonia ha visto la partecipazione di sua eccellenza l’arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, monsignor Francesco Massara, del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, del vicesindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e del rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Graziano Leoni.
Curata da Giacomo Guidi e Barbara Mastrocola, direttrice del MARec, la mostra “Il peso del vuoto” propone un percorso che mette in dialogo l’arte contemporanea con i grandi maestri del passato, offrendo ai visitatori una riflessione sui legami tra storia, materia e tempo.
“L’arte è tutta contemporanea perché arrivata a noi anche se viene dal passato, è nel nostro tempo dove passa e dove ogni artista rappresenta una ciclicità - ha dichiarato Giacomo Guidi, sottolineando la volontà di creare una narrazione che si sviluppa attraverso vicinanze cromatiche, materiali e semantiche, per aggiungere - Questo è un invito ad approfondire ciò che non è apparente in un tempo che con troppa velocità cancella le cose. L’arte, in questo percorso, serve a condurre oltre l’arte stessa”.
Barbara Mastrocola ha espresso il proprio ringraziamento a monsignor Francesco Massara per aver accolto l’idea di portare l’arte contemporanea all’interno del museo, accanto ai capolavori recuperati dalle chiese devastate dalle scosse di terremoto del 2016 e che già rappresentano un patrimonio inestimabile per la comunità.
“Questo percorso – ha aggiunto la Mastrocola - fornisce un’aria nuova all’esposizione, già visitata da migliaia di persone, creando nuove chiavi di lettura e arricchendo ulteriormente l’offerta culturale del MARec”.
L’evento culturale, promosso in collaborazione con la galleria d’arte Contemporary Cluster, presenta le opere di otto giovani artisti contemporanei: Elisa Capucci, Cristiano Carotti, Nicola Ghirardelli, Giuseppe Lo Cascio, Lorenzo Montinaro, Jacopo Naccarato, Maria Positano e Jonathan Vivacqua.
“Il peso del vuoto” mira a esplorare le sinergie profonde tra arte sacra e contemporanea, promuovendo un’esperienza espositiva e concettuale in cui tradizione e innovazione si incontrano in un'unica piattaforma visiva. Questo incontro tra elementi apparentemente distanti permette di reinterpretare e valorizzare l’importanza storica e sociale dell’oggetto artistico sacro, abbattendo le barriere tra passato e presente e aprendo nuove dimensioni all’interno del contesto museale.
A supportare il progetto la Regione Marche, il Comune di San Severino Marche e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata.
La mostra sarà visitabile fino ad aprile 2025.
The show must go on. Un guasto all’impianto di riscaldamento del teatro comunale costringe l’amministrazione di Caldarola e la Compagnia Valenti a riorganizzare l’ultimo appuntamento di Dialettiamoci. Lo spettacolo di varietà con le premiazioni delle compagnie in programma per domani (domenica 15 dicembre) alle 17.15 non si terrà al teatro comunale, come era previsto e come tutti gli altri eventi del festival, ma si trasferirà alla Sala Tonelli.
Una decisione presa - come si diceva - a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento del teatro che ha reso necessario individuare una soluzione alternativa per garantire il comfort dei partecipanti e del pubblico. Il sindaco Giuseppe Fabbroni e il presidente della Compagnia Valenti Fabio Macedoni si scusano per il disagio: «Invitiamo il pubblico a partecipare - dicono - per celebrare insieme l’arte del dialetto e premiare le compagnie che da ottobre hanno portato in scena a Caldarola le tradizioni locali e la cultura popolare, sempre con divertimento e spunti di riflessione».
Lo spettacolo di varietà di domani prevede la partecipazione del musicista Francesco Tassoni, campione del mondo di organetto, oltre agli attori delle compagnie che porteranno un contributo artistico dialettale a tema natalizio. Saranno assegnati i premi decisi dalla giuria tecnica: per le migliori opera, regia, scenografia, costumi, attrice protagonista, attore protagonista, attrice non protagonista, attore non protagonista, attrice caratterista e attore caratterista. E si assegnerà il premio di gradimento del pubblico e il Trofeo 5Comuni al miglior lavoro teatrale assegnato dai sindaci.
La tredicesima edizione del festival nazionale di teatro dialettale è organizzata dalla Compagnia Teatrale Valenti e dall’Amministrazione comunale di Caldarola, unitamente ai comuni di Belforte Del Chienti, Camporotondo Di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona. Ha il patrocinio di: Regione Marche, Unione Montana Monti Azzurri; Uilt Marche e Pro Loco Caldarola.
Ha il sostegno di: Assm Tolentino, Oro Della Terra, Valbeton Mariotti, Rhutten, Imperatori Scavi, Infissi Design, Tec di Luca Pelacani, Cosci Industria, Porzi Ezio Elettricista, Efi Srl, Lead Time, Ricca Associati, Malagrida, Mobilificio Pontoni, Impianti Mancini, Bcc Banca di Credito Cooperativo dei Sibillini e R.G. di Gratani Roberto
Ultima lezione del 2024 dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri.
Martedì 17 dicembre ci sarà Michele Fofi, direttore artistico del Civitanova Film Festival, che terrà una lectio dal titolo Dagli anni Settanta ad oggi. I miti del Cinema americano. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
I Martedì dell’Arte torneranno a gennaio 2025.Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.