Al via l'organizzazione dell'ottava edizione di GustaPorto, in programma a Civitanova Marche dal 14 al 22 giugno prossimo. Ieri, nella sede di Banco Marchigiano, per gli stati generali della manifestazione si è registrata la partecipazione attiva di tutte le anime cittadine e del territorio, a partire dalle associazioni di categoria insieme a quelle culturali, dei commercianti e dei balneari. Presenti anche i rappresentanti degli albergatori, dei pescatori e dei Moletti, della cantieristica, dell’Università di Macerata e della Capitaneria di Porto.
"La manifestazione, che giunge quest’anno all’ottava edizione, è sempre più un laboratorio permanente che raccorda e valorizza le tante anime della città in relazione ad un territorio vasto", le parole del sindaco Fabrizio Ciarapica che ha sottolineato "la capacità, cresciuta negli anni, di tessere relazioni, di creare format innovativi e di garantire a Civitanova Marche una visibilità costante sui mezzi d’informazione nazionali e locali grazie ad un programma che si estende ormai per tutto l’arco dell’anno".
“Una partecipazione corale – ha evidenziato Angelo Serri, direttore di Tipicità – che alimenta la funzione di co-creazione che GustaPorto ha sempre perseguito per restituire un’immagine della città capace di offrire una fruizione del rapporto mare-terra in tutte le stagioni. Non a caso i media nazionali, ma anche il mondo dei social e del web, seguono costantemente le attività proposte nel corso dell’anno attraverso la piattaforma promozionale di GustaPorto”.
Giornata clou della manifestazione sarà sabato 14 giugno, con un fitto programma di iniziative nell’area portuale. Si parte con il Forum al Mercato Ittico in mattinata per poi dare il via, nel pomeriggio, al villaggio di GustaPorto nell’area dei Moletti, dove le prelibatezze di mare accoglieranno i visitatori, insieme a performance artistiche, momenti ludici e di educazione divertente. Tante le iniziative collaterali, come la rievocazione della pesca con la sciabica, una veleggiata dal Club Vela ed attività nel quartiere di Fontespina.
Poi, fino al 22 giugno, saranno attivi in città i circuiti di accoglienza: "Occhio a li furbi", con i ristoranti che offriranno proposte a base di pesce di stagione; la “GustaPorto week”, con le proposte speciali degli albergatori e delle altre strutture ricettive aderenti; "GustaPorto shopping", per valorizzare le esperienze di acquisto in città, legate anche ad un contest per le vetrine più belle a tema mare.
"GustaPorto è uno strumento importante per valorizzare l’offerta cittadina ed alimenta l’interesse di un ampio pubblico nei confronti di esercenti e dettaglianti che hanno la necessità di essere supportati nella loro quotidianità - ha affermato Massimo Tombolini, direttore generale di Banco Marchigiano -. Abbiamo ospitato volentieri questo importante incontro perché la Banca ritiene determinante aiutare i piccoli operatori con operazioni concrete. In tal senso, infatti, stiamo lavorando ad un progetto che vorremmo far partire prossimamente proprio da Civitanova Marche".
Una serata intensa e suggestiva, quella di martedì 15 aprile, nella splendida cornice del Teatro Romano di Villa Potenza, dove si è svolta la 39esima edizione della rievocazione della Via Crucis. Un evento ormai entrato nel cuore della comunità, che anche quest'anno ha richiamato un pubblico numerosissimo, complice il clima mite che ha reso ancora più piacevole la partecipazione.
Oltre 90 i figuranti coinvolti nella rappresentazione, che ha saputo emozionare e coinvolgere grazie a una narrazione curata e coinvolgente dei momenti salienti della Passione di Cristo: dall'Ultima Cena all'Orto degli Ulivi, dal Palazzo di Caifa fino alla Crocifissione. Ogni quadro è stato impreziosito da nuove scenografie, particolarmente affascinanti, che hanno reso l’esperienza ancora più immersiva.
A firmare la regia di questa edizione è stato Marco Foglia, che ha saputo guidare con sensibilità e precisione un cast numeroso, mantenendo viva la tensione emotiva e la forza simbolica di ogni momento. La rappresentazione, pur nel rispetto della tradizione, ha saputo rinnovarsi con tocchi scenici di grande impatto, ricevendo lunghi applausi da parte degli spettatori.
Un appuntamento che, anno dopo anno, continua a rinnovare il suo valore spirituale, culturale e comunitario, e che si conferma come uno degli eventi più attesi della Settimana Santa nella provincia di Macerata.
Come ogni anno, il Giovedì Santo vede rinnovarsi a Tolentino una delle tradizioni religiose più sentite e partecipate: la visita ai "Sepolcri" da parte dell’Arciconfraternita del Santissimo Cuore di Gesù, noti anche come "Sacconi".
I "Sepolcri" – altari simbolici allestiti nelle chiese in occasione del Giovedì Santo – rappresentano uno dei momenti più intensi del periodo pasquale. In questo giorno, che commemora l'Ultima Cena e l'inizio della Passione di Cristo, i fedeli visitano le chiese in segno di raccoglimento, preghiera e devozione.
Il percorso della confraternita ha avuto inizio dal Monastero di Santa Teresa, proseguendo poi per la chiesa dello Spirito Santo e la chiesa della Sacra Famiglia. Da piazza Martiri di Montalto, la processione si muoverà piedi verso la chiesa di San Giacomo, detta della Carità, facendo una breve sosta di raccoglimento davanti alla chiesa di Santa Maria Nuova, conosciuta come "della Tempesta".
Il cammino spirituale prosegue poi alla Basilica di San Nicola e alla concattedrale di San Catervo, per concludersi intorno alle ore 23 con il rientro alla chiesa del Sacro Cuore, sede dell'Arciconfraternita.
Francesco De Gregori si esibirà il 6 settembre a Sferisterio Live, la rassegna del Comune di Macerata che, in collaborazione con l’Associazione Sferisterio, ospita una ricca varietà di eventi che spazia tra i vari generi di spettacolo.
Quest’anno Francesco De Gregori festeggia con un tour che toccherà tutta Italia il 50° anniversario dall'uscita di “Rimmel”, il suo quarto album in studio, pubblicato nel 1975 e divenuto una pietra miliare della musica italiana.
Tante le tappe estive per celebrare il capolavoro che ha segnato intere generazioni con brani indimenticabili come “Pablo”, “Buonanotte Fiorellino” e la stessa “Rimmel”. Il pubblico avrà così l’opportunità di vivere le emozioni dell’album e del vasto repertorio del cantautore in contesti diversi, passando da location uniche, come lo Sferisterio di Macerata, alla magia dei teatri, dalla potenza dei palazzetti, fino all’atmosfera intima dei club che creano una connessione diretta e spontanea tra musicisti e spettatori.
Il tour “Rummel 2025” continuerà con “Teatri Palasport Club” dall’autunno con una serie di concerti nei teatri italiani, in programma tra ottobre e novembre, per poi proseguire nei palasport di Milano e Roma a dicembre dello stesso anno. Per chiudere questo viaggio musicale, a gennaio e febbraio 2026, De Gregori si esibirà nei club, riportando la sua musica in un’atmosfera più intima e raccolta.
I biglietti per assistere al concerto di De Gregori, che in ambito organizzativo vede la collaborazione della Elite Agency Group e Alhena Entertainment (info: 0871 685020), saranno in vendita già da oggi, mercoledì 16 aprile, alle ore 16 su www.ticketone.it e alla Biglietteria dei Teatri in piazza Mazzini, 10 a Macerata.
Questi i prezzi (diritti di prevendita inclusi): Platino 92,00 euro, Oro 89,00 euro, Verde 82,00 euro, Blu 79,00 euro, Rosso 75,00 euro, Giallo 70,00 euro, Balconata in piedi 60,00 euro.
Treia si conferma protagonista nel panorama letterario nazionale con la quarta edizione del Premio “Dolores Prato – Città di Treia”. Il concorso, nato per celebrare la scrittrice che ha legato il suo nome alla città, si sta imponendo sempre più nel settore, attirando l’attenzione di grandi case editrici e autrici affermate.
Quest’anno il Premio ha raggiunto numeri mai registrati prima: ben 55 opere in concorso, provenienti da autrici pubblicate da alcune delle più prestigiose realtà editoriali italiane. Un segnale inequivocabile della crescente rilevanza dell’iniziativa, che non è più una novità, ma un appuntamento consolidato nel panorama culturale.
Il prestigio del Premio è testimoniato anche dall’attenzione di nuove case editrici che hanno scelto di partecipare per la prima volta, oltre a diverse scrittrici che, avendo già concorso nelle passate edizioni, hanno deciso di ripresentarsi.
Un altro elemento di crescita è rappresentato dall’ampliamento della giuria popolare, che quest’anno conta 67 membri. Non più solo lettrici del territorio, ma anche appassionati provenienti da fuori provincia e fuori regione, grazie a un’adesione spontanea stimolata dagli annunci pubblicati sulle pagine ufficiali del Premio. Inoltre, la partecipazione si è aperta anche ai lettori uomini, segno di un coinvolgimento sempre più ampio e inclusivo.
«Vorrei ringraziare tutte le singole case editrici, gli uffici stampa, i lettori e le lettrici che ci hanno accompagnato e ci hanno permesso di raggiungere questo importante risultato – ha commentato Lucrezia Sarnari, la curatrice del Premio - Le 55 opere candidate sono un sintomo della buona salute del Premio che speriamo cresca sempre di più e, soprattutto, che anche quest’anno dia una rappresentazione puntuale di quella che è la scrittura delle donne in questo momento storico e apra la solita interessante riflessione su un punto di vista che in quanto, appunto, femminile è unica».
Ora la parola passa alla giuria popolare, chiamata a decretare la cinquina finalista, che sarà annunciata entro il 7 giugno.
Ecco l'elenco completo delle 55 opere in concorso per la quarta edizione del Premio Letterario "Dolores Prato – Città di Treia", con autrice e casa editrice:
"52 MILIONI DI PAROLE. ELEONORA DUSE RACCONTA DI SÉ", Matilde Tortora, Graus edizioni; "A SCUOLA NON SI MUORE", Gaja Cenciarelli, Marsilio; "AUTOBIOGRAFIA CLITORIDEA", Teresa Cinque, Longanesi; "COME L'ARANCIO AMARO", Milena Palminteri, Bompiani; "DI VENTO E D'ACCIAIO. ORME DI LEVRIERI E OMBRE D'ANDALUSIA", Tiziana Pompili Casanova, Drakon edizioni; "DONNE DI TIPO 1", Roberta Casasole, Giangiacomo Feltrinelli Editore; "DRAMA", Annina Vallarino, Neo edizioni; "GLI ISTRICI", Valentina Di Cesare, Caffèorchidea; "HOTEL MADRIDDA", Grazia Verasani, Marsilio; "IL BATTITO PERIODICO DELLE PALPEBRE. TUTTA LA LUCE CHE I TUOI OCCHI VEDRANNO", Elisa Origi, Giacovelli editore; "IL CIELO SU VIA PADOVA", Daria Colombo, Sperling & Kupfer; "IL CORREDO", Patrizia Rinaldi, Piemme; "IL MANUTENTORE DI ANIME", Laura Pisani, Morellini editore; "IL NOSTRO REGNO", Linda Ferri, Gramma Feltrinelli; "IN TRASPARENZA L'ANIMA", Beatrice Sciarrillo, 66thand2nd; "INVOLUZIONE", Fulvia Castelli, Albatros; "LA BAMBOLAIA", Giuseppina Manin, La nave di Teseo; "LA CERTEZZA DI ESSERE VIVA", Amara, Baldini + Castoldi; "LA LEVATRICE DI NAGYRÉV", Sabrina Zuccato, Marsilio; "LA PAROLA CHE NON C'È", Rebecca Trabalza, Idrovolante edizioni; "LA POLVERE CHE RESPIRI ERA UNA CASA", Eleonora Daniel, Bollati Boringhieri; "LA STANZA DI NATALIA", Monica Gentile, Giunti Editore; "LA VERITÀ QUANDO ARRIVA È UNA TEMPESTA", Flavia Gasperetti, Bompiani; "LA VITA PROFONDA", Martina Faedda, Nottetempo; "L'ABBANDONO", Valentina Durante, La nave di Teseo; "L'AGAVE DELLA REGINA VITTORIA", Laura Calosso, Aboca Edizioni; "LE CICOGNE DELLA SCALA", Silvia Montemurro, Edizione e/o; "LE CIRCOSTANZE FRAGILI. L’OMBRA DI PIRANDELLO", Virginia Asaro, Navarra Editore; "LE FAVOLE DEL COMUNISMO", Anita Likmeta, Marsilio; "LE MIE COSE PREFERITE", Susanna Tartaro, Marsilio; "LE PAROLE CHE MI HAI LASCIATO", Giulia Baldelli, Ugo Guanda editore; "LE SORELLE DELLA NOTTE", Antonella Forte, Piemme; "LENA. SABATO ARRIVA BASTIANA", Maricla Di Dio Morgano, Laruffa editore; "L'IRA DI DIO", Costanza Diquattro, Baldini + Castoldi; "LUNA", Laura Girini, Affiori; "L'UOMO CHE PARLAVA ALL'UNIVERSO. IL FIGLIO DELL'ANIMA", Cinzia Perrone, Atile edizioni; "MA I LIBRI LO SANNO. QUANDO ARRIVA IL MOMENTO DI COMPAGINARE IL DESTINO", Roberta Corradin, Giunti Editore; "MALOTEMPO", Veronica Galletta, Minimum Fax; "OLTRE LA PORTA SOCCHIUSA", Lucia Guida, Arkadia editore, "PAOLINA LEOPARDI ALL'OMBRA DEL POETA", Francesca Monaco, Morellini editore; "PIATTI ROTTI", Esther Bondì, Giulio Perrone editore; "POLIFEMA", Gabriella Cinti, Edizioni Progetto Cultura; "POLVERE D'ARGENTO", Rossella Rosa Gregorio, Edizioni Montag; "PORTAMI A NAPOLI. MARIA AMALIA DI SASSONIA. DUE REGNI E UNA CITTÀ NEL CUORE", Nadia Verdile, Maria Pacini Fazzi editore; "PUCUNDRIA", Maria Rosaria Selo, Marotta & Cafiero editori; "ROSY", Alessandra Carati, Mondadori; "SEDIA A SDRAIO ABBANDONATA LUNGO IL LAGO", Anna Vincitorio, Venilia Editrice; "SENZA CORNICE", Lucia Guglielmi, 0111 edizioni; "SORELLE SPAIATE", Lucia Esposito, Giunti Editore; "TAROTS. LA VERSIONE DELLA BAGATTA", Ilaria Boria, All around; "TUTTA LA VITA CHE RESTA", Roberta Recchia, Rizzoli; "TUTTE LE VERSIONI", Elisa Pulcini, Albatros; "UN'ALLEGRIA DI TROPPO", Francesca Tumiati, Giangiacomo Feltrinelli Editore; "UNO, DUE, TRE", Sara Merialdi, Golem edizioni; "VERDISSIME", Daniela Gambaro, Nutrimenti.
Si è svolta lo scorso venerdì 11 aprile, alle ore 21:15, presso il Salone del Centro di Aggregazione Giovanile di Corridonia la presentazione del volume "David Fermani. Il mistero di un uomo" scritto da Modestino Cacciurri. Il libro è frutto di importanti ricerche storiche per ricostruire la vita e le gesta di una delle più importanti figure di Corridonia, benefattore e anima della vita politica della città.
Oltre all’autore, nel corso della serata sono intervenuti il sindaco Giuliana Giampaoli, l'assessore alla cultura Massimo Cesca e Lara Pierantoni, presidente dell’Associazione Culturale “La Margutta”, che ha supportato tecnicamente gli eventi.
Per ricordare ed omaggiare David Fermani, infatti, a novembre scorso (in occasione dei 130 anni dalla sua morte) presso il Teatro Velluti è andato in scena lo spettacolo della Compagnia della Marca “David un dramma ottocentesco”, con drammaturgia originale e regia di Fabiana Vivani e Roberto Rossetti. Un racconto che ha sviscerato l’uomo David e la sua condizione negli ultimi giorni di vita tra mistero, dolore e angoscia. In quell’occasione, prima dello spettacolo, si è tenuta una conferenza sulla figura di Fermani tenuta proprio da Modestino Cacciurri.
Al termine della presentazione del libro, venerdì scorso, è stato proiettato un breve video con alcuni momenti dello spettacolo di novembre scorso. Il sindaco di Corridonia Giuliana Giampaoli commenta così l’opera di Modestino Cacciurri: «David Fermani è stato benefattore, Sindaco, uomo dall’intelligenza vivace, regista e protagonista delle intricate vicende politiche del suo tempo. Abbiamo colto con convinzione la possibilità di riportare alla luce e all’attenzione dei suoi concittadini la figura di un personaggio illustre che tanto ha dato alla nostra città. L’opera di Modestino Cacciurri è la sintesi di uno studio accurato, scrupoloso e raffinato.»
«Quello che a noi giustamente rimane di David Fermani – ricorda Modestino Cacciurri, autore del libro - è la sua generosità e la sua filantropia. David però, come tutti, è stato molto altro: un integerrimo amministratore sensibile all'educazione dei giovani, un capace imprenditore, uno scaltro politico, un uomo con le sue passioni ed i suoi amori. Dopo la sua tragica morte e le intricate vicende processuali penali e civili, la città ha voluto quasi rimuovere questa scabrosa vicenda relegando tutto in un profondo oblio. Un mistero che ho cercato di riportare alla luce e che in fondo rimane tale viste le risultanze contrastanti del processo penale e civile. Lascio a chi legge decidere il finale del dramma sperando in una piacevole lettura».
«Siamo orgogliosi di aver sostenuto il progetto ideato dall’associazione La Margutta – dichiara l'assessore alla cultura Massimo Cesca - che non ha solo creato emozioni occasionali, ma ha posto le basi per mantenere viva nel tempo la memoria di David Fermani. Il grande lavoro di ricerca fatto con esemplare passione dal Dott. Modestino Cacciurri, documentato in un interessantissimo libro, consentirà di non perdere la memoria storica di fatti e personaggi che hanno profondamente inciso in quello che oggi noi siamo ed ha consentito ai bravissimi Fabiana Vivani e Roberto Rossetti di realizzare un’opera teatrale di grande intensità ed impatto scenico, che ha consentito di divulgare i contenuti delle ricerche fatte dal Dott. Cacciurri ad un pubblico molto più ampio dei lettori di libri. Siamo molto soddisfatti sia dei risultati sia del metodo seguito».
L’iniziativa rientra nel programma dell'amministrazione comunale per sostenere la valorizzazione della storia e della cultura locale dei personaggi più importanti che hanno caratterizzato la vita di Corridonia.
Si è rinnovato domenica scorsa, in occasione della Domenica delle Palme, lo storico gemellaggio tra il Comune di Civitanova Marche ed Esine, che coinvolge anche le rispettive Avis e le scuole.
La delegazione civitanovese ha portato in Lombardia, come tradizione, i ramoscelli di ulivo da benedire e a dicembre gli amici di Esine sceglieranno per Civitanova l'abete di Natale da addobbare in piazza XX Settembre.
Il vicesindaco Claudio Morresi, accompagnato dalle consigliere comunali Paola Campetelli e Paola Fontana e da una rappresentanza dell’Avis di Civitanova Marche con il presidente Giuseppe Paci ha portato i saluti del sindaco Fabrizio Ciarapica e di tutta la città.
"Abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa e splendida come sempre – ha riferito Morresi – grazie ad un legame che le due comunità hanno saputo rendere autentico e ricco di significato. Ringrazio per l’ospitalità il Sindaco e tutta l’amministrazione di Esine, l’Avis e gli amici che ci hanno accolto in questa due giorni all’insegna della pace e della fratellanza".
Un'autentica folla di fedeli ha preso parte, in un clima di raccoglimento e spiritualità, alla celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme accolta nella suggestiva cornice di Piazza Del Popolo, a San Severino Marche.
A presiedere la solenne liturgia, che ha segnato l’ingresso nella Settimana Santa, è stato monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino – San Severino Marche, affiancato dal vicario don Donato De Blasi e da tutti i sacerdoti della Vicaria.
La celebrazione, fortemente sentita dalla comunità, ha rappresentato un momento di profonda condivisione e riflessione in preparazione alla Pasqua, e ha visto la partecipazione attiva di tantissimi cittadini, famiglie e bambini, riuniti in un gesto corale di fede.
Numerose anche le autorità civili e militari presenti: il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, il vicesindaco e assessore Vanna Bianconi, gli assessori Jacopo Orlandani e Michela Pezzanesi, e il consigliere Alberto Capradossi.
Hanno preso parte alla cerimonia anche il comandante della stazione dei Carabinieri e il comandante della Polizia Locale. Il rito ha avuto inizio con la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo, simbolo di pace, e si è svolto in un’atmosfera intensa e partecipata, confermando il forte legame tra la città e le sue tradizioni religiose.
A Treia il Primo Maggio è sinonimo di Magnalonga. Fervono i preparativi per l’attesa passeggiata enogastronomica non competitiva adatta per ogni età. La manifestazione giunta alla decima edizione, abbina le bellezze del territorio treiese al gusto dei prodotti tipici.
Durante il percorso a tappe sarà possibile gustare pietanze locali allietati da gruppi musicali che intratterranno la camminata in un contesto suggestivo e reso ancora più pittoresco dai colori primaverili. Il ritrovo è previsto alle ore 10:00, a Treia, di fronte al Teatro Comunale e al termine della passeggiata si terrà il consueto Concerto del Primo Maggio con i “Radiophonix” a fare da protagonisti.
Il percorso è composto da 6 tappe ristoro, che si snoderanno in circa 8 chilometri, in ognuna delle quali sarà possibile apprezzare cibi differenti e godere delle bellezze offerte dal territorio. Lungo il tragitto ad animare la giornata ci saranno anche i gruppi “I Compagni di viaggio”, “Starlight Duo” e Luciano Carletti con il suo organetto.
Il modulo di iscrizione per partecipare alla decima edizione della Magnalonga è disponibile sul sito e sui canali social ufficiali della Pro Loco Treia. Ai partecipanti viene consigliato di indossare scarponcini da trekking o, in alternativa, scarpe da camminata con suola adeguata.
L’Associazione Pro Treia, con il patrocinio del Comune di Treia, invita a non perdersi questo tradizionale appuntamento che da sempre è garanzia di divertimento per tutta la cittadinanza.
Sabato 12 aprile, complice una serata dalla temperatura mite e al chiaro di luna, più di mille persone hanno preso parte da spettatori alla ventunesima edizione della Sacra Rappresentazione Popolare della Passione di Cristo in contrada Bura.
Supportata nel tempo anche dal sostegno dell'amministrazione comunale di Tolentino, di cui gode del patrocinio insieme a quello della Unione Montana dei Monti Azzurri, la manifestazione è promossa e organizzata dall’Associazione Don Primo Minnoni. Molto soddisfatto il presidente Giovanni Ciarapica, figurante insieme a diversi membri del gruppo che mesi prima è impegnato nella complessa organizzazione di un evento dalle caratteristiche uniche: gli spettatori percorrono parallelamente ai figuranti-narratori la strada che accoglie le ultime scene della Passione di Gesù, guidati dalle voci narranti e da una colonna sonora e accolti da un'ambientazione naturale valorizzata da una studiata illuminazione.
"È stato un momento magico, apprezzato da un fiume di persone che sono rimaste rapite da una manifestazione estremamente suggestiva. Da quando partecipo non ricordo una affluenza simile". Parole del sindaco Mauro Sclavi che ha aggiunto: "Un'organizzazione complessa per una rappresentazione che ha un grande valore spirituale".
Presente anche l’assessore al turismo del comune di Tolentino Diego Aloisi: "Questa rievocazione merita tanto, ecco perché siamo al fianco dell'Associazione Don Primo Minnoni per contribuire alla sua valorizzazione nella maniera più ampia possibile, anche aderendo al progetto nazionale e internazionale di valorizzazione delle manifestazioni e riti della Settimana Santa che si ricollegano ad Europassione per l'Italia, finalizzato ad una candidatura Unesco. Questo sarebbe un enorme vanto che darebbe ancora più valore a questa grande opera".
Soddisfatta la regista Ada Borgiani: "I nostri figuranti sono stati veramente bravi, li devo ringraziare perché hanno ascoltato il consiglio che gli ho dato per entrare dentro questa Passione in maniera personale e questo credo sia passato, perché quando il pubblico rimane silenzioso, vuol dire che sta apprezzando ed è colto da quelle emozioni che abbiamo cercato di far passare".
Quest'anno record di presenze anche tra i figuranti, oltre 240. Dal 2016 a vestire i panni di Gesù è Riccardo Tartuferi che si cala perfettamente nel ruolo, donando agli spettatori ma anche ai figuranti, grandi emozioni e commozione.
"Mi preparo giorni prima a livello spirituale - dice Tartuferi -. Cerco di offrire quanto più pathos possibile, in modo da essere il più realista e coinvolgente possibile. Ascolto i consigli della regista. Per me è anche un bel momento di riflessione. Siamo vicini alla Pasqua, quindi è tempo di bilanci anche spirituali. La manifestazione della Bura spinge a questo".
Anche quest'anno il Cai di San Severino Marche nel giorno della rappresentazione ha effettuato un’uscita in notturna con gli iscritti al Club Alpino verso le colline della Bura, grazie anche alla partecipazione dell’Avis settempedano. 23 persone in passeggiata hanno ammirato la bellezza di un territorio che ha molto da offrire.
Archiviata questa bellissima edizione che si è svolta nell'anno giubilare, l’associazione ringrazia i figuranti, l'amministrazione comunale di Tolentino, gli sponsor, la regista, i tecnici, chi ha offerto e guidato le navette e tutte le persone che hanno contribuito in tanti modi a realizzare l’evento.
(Photo Credits: Daniele Ballini)
Il Comune di Pollenza ha ospitato l'evento di lancio del progetto TRAMA (Tutela, Rete, Aiuto, Memoria, Anziani), un'iniziativa che si propone di trasformare il panorama dei servizi per gli anziani fragili e le persone con demenza nei Comuni di Pollenza, Treia e Appignano.
Il progetto, promosso da Afam Alzheimer Uniti Marche Odv e Cambiamenti Impresa Sociale in collaborazione con i tre Comuni, mira migliorare la qualità della vita degli anziani e delle loro famiglie, attraverso l'integrazione di servizi locali e l'attivazione di nuove iniziative sul territorio, si concentra su un aspetto fondamentale: accompagnare la presa in cura personalizzata e specifica per gli anziani fragili e le persone con demenza.
Persone particolarmente vulnerabili che spesso incontrano difficoltà nell'accesso a servizi adeguati.
Durante l’evento di lancio, i relatori hanno sottolineato l’importanza di un approccio multi-professionale e multi-disciplinare, in cui i medici, gli assistenti sociali, gli operatori delle strutture residenziali, le famiglie e i volontari possano interagire e collaborare, mettendo al centro le necessità specifiche delle persone fragili.
Il percorso personalizzato è fondamentale per garantire che ogni anziano riceva le cure adeguate alle proprie esigenze fisiche, cognitive, familiari e sociali.
Il termine memoria nel nome del progetto non è casuale.
Il progetto TRAMA non si limita a rispondere ai bisogni immediati, ma intende preservare e valorizzare anche la memoria storica e culturale degli anziani, un patrimonio immenso che spesso viene dimenticato o trascurato.
In questo senso, la costruzione della rete si articola anche attraverso attività che favoriscono il mantenimento delle capacità cognitive, l'inclusione sociale e la partecipazione alla vita comunitaria.
Le attività proposte nel progetto includono laboratori creativi, iniziative di socializzazione, ma anche percorsi di sensibilizzazione per la comunità, per costruire una cultura di accoglienza e di attenzione verso gli anziani e le persone con demenza.
L'evento di lancio ha visto la partecipazione di amministratori locali, professionisti del settore sanitario e sociale, famiglie e cittadini, tutti uniti dalla volontà di contribuire al successo di questo importante progetto.
La presenza del Sindaco di Pollenza, dei Sindaci e degli Assessori dei Comuni di Treia e Appignano, e delle realtà locali coinvolte, ha dato un forte segnale di impegno collettivo verso la costruzione di una comunità più inclusiva e solidale, in grado di rispondere in modo efficace alle sfide demografiche e sociali legate all'invecchiamento della popolazione.
Il progetto TRAMA rappresenta una vera e propria sfida di comunità, un'opportunità per tutti di agire concretamente nella costruzione di un sistema di welfare territoriale che metta al centro la persona, valorizzando le risorse locali e garantendo un supporto continuativo e qualificato.
Invitiamo tutti a partecipare ai prossimi appuntamenti:
LUNEDI’ 28 APRILE 2025 a POLLENZA alle ore 17.00 presso Sala Convegni P.zza della Libertà, 16
MARTEDÌ 29 APRILE 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via dei Caduti, 14 Chiesanuova di Treia
GIOVEDI’ 8 MAGGIO 2025 alle ore 16.30 presso Oratorio Via D. Alighieri, 3 Appignano
Folta partecipazione ieri, domenica 13 aprile, in occasione della domenica delle Palme, in Piazza Enrico Mattei, per la messa congiunta di tutte le parrocchie della Città di Matelica. Le celebrazioni liturgiche si sono tenute dalle 10.30, a partire dalla Cattedrale di Santa Maria, con la tradizionale benedizione dei rami d’ulivo e la processione a cui era presente l’amministrazione comunale di Matelica. È cominciata così la Settimana Santa, un tempo dunque di riflessione ma anche di rinnovamento spirituale.
Per il secondo anno consecutivo il Comune di Macerata ha organizzato per i bambini dei nidi comunali Opera baby il progetto che prevede la messa in scena di uno spettacolo di canto, movimento e musica dal vivo, dedicato ai piccoli dai 6 ai 36 mesi, ispirato a un’opera lirica.
A ospitare i bambini, accompagnati dai loro genitori, venerdì e sabato scorsi è stato il Teatro Lauro Rossi, dove, tutti insieme, hanno assistito alla messa in scena di “Patatrac! Le burle di Falstaff,” liberamente ispirato a Falstaff di Giuseppe Verdi. Lo spazio antistante il teatro e il foyer del Lauro Rossi pieni di carrozzine e passeggini e la felicità dei genitori di vivere l’esperienza formativa insieme ai loro figli a dimostrazione di quanto l’iniziativa sia stata partecipata e ben accolta.
Per loro una prima esperienza artistico sensoriale grazie allo spettacolo con la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini e la regia di Beatrice Baruffini che ha visto in scena due performer i quali, come personaggi della fiaba musicale, hanno coinvolto il pubblico in accompagnamenti alla musica e al canto tramite l’uso della voce e la percussione del corpo. L’ideazione musicale è stata tratta dall’opera lirica verdiana di cui sono stati enfatizzati gli elementi chiave dello svolgimento e i motivi delle arie più celebri.
Opera baby si rivolge ai bambini in età prescolare, un’età in cui recenti studi neuro-cognitivi dimostrano che la musica può avere un ruolo fondamentale nella crescita del bambino, delle sue capacità motorie, dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo.
L’iniziativa, organizzata dall’ufficio Scuola del Comune di Macerata rientra tra le molteplici proposte promosse dall’Amministrazione per la prima infanzia e che trovano posto nel più ampio progetto della Città dei bambini e delle bambine, finalizzate al benessere dei piccoli e delle famiglie anche attraverso un’offerta culturale di qualità.
Si è conclusa con successo al Teatro di Monte San Martino la rassegna dialettale Dialetti a Confronto, promossa dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) e sostenuta dall’Unione Montana Monti Azzurri. Un appuntamento molto atteso che ha saputo valorizzare non solo il teatro popolare e le espressioni dialettali del territorio, ma anche l’identità culturale dei borghi dell’entroterra maceratese.
Durante la serata finale si sono svolte le premiazioni, che hanno visto protagoniste numerose compagnie teatrali locali. Il riconoscimento per il miglior testo è andato a Fluido Marchigiano, scritto da Mirko Eleonori e portato in scena dalla Filodrammatica Sangiustese, mentre il premio per la miglior regia è stato assegnato a Fabio Campetella della compagnia CFD Caldarelli di Macerata. Nella categoria dei migliori interpreti, Daniela Calcinelli della compagnia “Dieci Donne Mamme Matte” di Camerino si è distinta come miglior caratterista, mentre Mauro De Luca, sempre della CFD Caldarelli, ha ricevuto il premio come miglior attore. Nella stessa compagnia femminile di Camerino, Carla Casadidio è stata premiata come miglior attrice.
Il premio più atteso, quello per il miglior spettacolo, è stato conferito alla compagnia “La Torre che Ride” di Civitanova Marche per "Scene de strada e de cantina" (e "Vranco de Matti"), che ha conquistato pubblico e giuria per la vivacità e la fedeltà alla tradizione.
Alla fine della serata, il presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della manifestazione, sottolineando come queste iniziative rappresentino un’opportunità preziosa per far vivere i teatri storici del territorio — ben otto nel comprensorio — e al tempo stesso per promuovere l’arte, le tradizioni locali e le eccellenze enogastronomiche che rendono unici i borghi dell'entroterra marchigiano.
La rassegna si chiude quindi con un bilancio decisamente positivo, lasciando spazio a nuove prospettive per la promozione culturale e turistica dell’area montana.
In occasione della Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di Organi e Tessuti, il gruppo comunale Aido Montelupone “Lorenzo Moretti”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha aderito alla campagna nazionale con un gesto simbolico e di forte impatto visivo: l’illuminazione in rosso del palazzetto del podestà e l’esposizione di uno striscione sotto le logge storiche del paese.
L’iniziativa, dal titolo “Illuminiamo i nostri monumenti per sensibilizzare alla Donazione degli Organi”, ha voluto coinvolgere la cittadinanza con un segnale tangibile, per richiamare l’attenzione su un tema tanto delicato quanto essenziale: la donazione degli organi come atto di solidarietà e responsabilità civile.
Il colore rosso, scelto per l’illuminazione, è simbolo di vita e di amore, e diventa in questo contesto un richiamo visivo forte e immediato al valore di un semplice gesto che può salvare esistenze.
«Il gruppo Aido di Montelupone esprime gratitudine all’Amministrazione Comunale per il sostegno e rivolge un appello a tutti i cittadini affinché si informino, riflettano e prendano posizione. Registrare la propria volontà alla donazione è possibile presso l’anagrafe comunale o online: un “sì” può davvero fare la differenza».
Cerimonia per la consegna dei diplomi dell’anno scolastico 2023-24 all’Ipsia Pocognoni sabato mattina,12 aprile. Presente il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore Barbara Cacciolari, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco Vanna Bianconi di San Severino Marche, la preside dell’istituto comprensivo di Matelica Roberta Carboni, il preside dell’Ipsia Sandro Luciani, Giancarlo Mariani in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionali, il capitano dei carabinieri Angelo Faraca, Matteo Parrini per la Fondazione Il Vallato ed altri imprenditori locali.
Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha sottolineato l’importanza di questo prestigioso istituto: “L’Istituto Professionale ‘Don Enrico Pocognoni’ di Matelica è di fondamentale importanza per tutto il territorio poiché tra l’altro ha anche due sedi staccate, una a Camerino ed una a San Severino Marche. L’obiettivo di tutti pertanto, unendo le forze, è quello di potenziare ancora di più questo istituto che è una grande eccellenza e risorsa per tutto l’entroterra”.
Il 1° Concorso Fotografico intitolato “Gagliole in uno scatto” organizzato dal Comune di Gagliole e dal Circolo fotografico “Progetto Immagine” di Camerino ha preso il via oggi, sabato 12 aprile.
L’assessore all’Istruzione, alla Cultura, al Turismo e ai Servizi Sociali del Comune di Gagliole Catia Eliana Gentilucci ha così commentato l’iniziativa, sottolineandone lo scopo: “Gli appassionati di fotografia o coloro che visiteranno Gagliole nel corso degli eventi, potranno scattare ed inviare foto per il contest. È un modo per promuovere a livello turistico il nostro territorio”.
Le sezioni previste sono: natura, urban landscape, eventi ma anche tema libero. Le fotografie dovranno essere inviate entro il 9 settembre 2025 (poi si terrà la premiazione), alla mail eventi.gagliole@gmail.com. L’iscrizione è gratuita. Gli scatti potranno essere utilizzati per creare prodotti (non a scopo di lucro) i quali hanno soltanto l’obiettivo di promuovere le bellezze del Comune di Gagliole. Le fotografie potranno inoltre essere esposte alla mostra “Il Novecento a Gagliole”.
Riapre oggi al culto, dopo i lavori per riparare i danni del terremoto del 2016, la chiesa dei Cappuccini a Macerata, uno degli edifici religiosi più importanti del territorio. Dopo anni di chiusura a causa dei gravi danni subiti con il sisma, la struttura è stata completamente restaurata e messa in sicurezza grazie a un intervento del valore complessivo di 1,39 milioni di euro.
Il complesso, di proprietà della provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini, si trova in via largo Cappuccini e ospita una parrocchia molto attiva nel contesto della diocesi di Macerata. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, Fra Sergio Lorenzini ministro della Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini, il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, il rettore di Unimc John Mc Court, la vicesindaco di Macerata Francesca D’Alessandro, l’architetto Rosella Bellesi per la Soprintendenza, Fra Fabio Furiasse.
Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli: «Oggi è una giornata di festa, che segna la riapertura di un luogo caro alla comunità. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli con cui lavoriamo ogni giorno per il bene del territorio, l’Usr, i Frati Minori Cappuccini che hanno realizzato una ricostruzione di grandissimo valore. Vivo profondamente il valore simbolico di questa chiesa: un luogo che ci ricorda l'importanza della bellezza, della luce e dello sguardo rivolto in alto, come insegna lo stile gotico. Nelle Marche ci stiamo occupando di ricostruire oltre 600 chiese e negli ultimi due anni abbiamo svolto 188 Conferenze dei servizi. Lavoriamo a testa bassa perché sappiamo bene che una chiesa che riapre è un tassello della nostra storia e della nostra identità che torna al suo posto».
Il ministro della Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini Fra Sergio Lorenzini: «Una giornata meravigliosa per tutta la comunità dei Cappucini, per tutti i parrocchiani, l'occasione di poter riavere finalmente il nostro luogo di culto, di incontro per tutta la comunità, che è stato rimesso a nuovo, è stato anche direi trasformato, cercando di recuperare quella che era l'intenzione originaria dell'architetto e che oggi viene restituita ai fedeli. Una chiesa bella, luminosa, accogliente, calda e certamente la gioia di tutti i parrocchiani è grande perché l'attesa è stata molto lunga e per cui oggi siamo veramente felici di questa opportunità».
Il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: «L’importante collaborazione tra le Istituzioni, in particolare con l’USR e il commissario Castelli, continua in questo anno giubilare a offrire segni di speranza – ha detto - e tanti altri arriveranno. Fra alcuni anni le persone potranno affermare che si è andati nel verso giusto della ricostruzione dopo il dramma del terremoto. Potremo dire che da quel male è venuto un bene che oggi celebriamo qui alla chiesa dei Cappuccini, dove c’è un evidente spirito di attaccamento da parte della comunità, grazie anche alla capacità dei frati di stare in mezzo alla gente e di ribadire sempre una delle loro qualità migliori che è l’accoglienza».
Il sisma aveva provocato gravi lesioni alle murature, agli archi e alle volte, con danni strutturali accentuati dall’interazione con il corpo annesso al convento, anch’esso lesionato. Le criticità riguardavano anche il campanile a vela, che presentava profonde fratture orizzontali sui montanti. L’intervento ha previsto un importante lavoro di consolidamento strutturale e miglioramento sismico: realizzati collegamenti con tiranti in acciaio, rinforzi con reti in acciaio basalto e geomalta, consolidamenti delle volte e delle murature, oltre alla demolizione e ricostruzione del corpo annesso per interrompere le interferenze statiche. Sono stati eseguiti anche lavori di restauro estetico, con intonaci e tinteggiature a base di calce nel rispetto della sobrietà storica dell’edificio.
Taglio del nastro per quella che sarà, a tutti gli effetti, la prima struttura ricettiva nel cuore del borgo di Montecassiano. Questa mattina il sindaco Leonardo Catena è stato presente all'apertura al pubblico de "La Dimora del Borgo", gestita da Luca Luzi. Il primo cittadino augura alla nuova attività il meglio per il futuro, con la convinzione che una struttura di questo tipo possa permettere a un numero ancora più grande di turisti di scoprire Montecassiano e di pernottare al centro di uno dei Borghi più belli d'Italia. «Queste iniziative contribuiscono a potenziare la nostra ricettività in centro storico e si collocano nel solco della promozione turistica portata avanti in questi anni dall’amministrazione comunale con tante iniziative e riconoscimenti».
Tutto è nato da un’idea del giovane gestore Luca Luzi, che ha pensato di offrire ai numerosi turisti che visitano il paese uno spazio di accoglienza degno della sua storia e con una attenzione anche alle persone che arrivano nel territorio per motivi di lavoro. Un meticoloso progetto di riqualificazione che ha aperto gli spazi interni ed il cortile privato di una delle più caratteristiche abitazioni del centro storico, utilizzata in passato anche nell’ambito della nota rievocazione del Palio Dei Terzieri.
«Si tratta di una vera e propria dimora storica, parzialmente distrutta dai bombardamenti del 1945, ristrutturata nel tempo apportando le modifiche necessarie affinché oggi possa essere utilizzata per l’ospitalità in una cornice che rimanda immediatamente al tardo medioevo, pur essendo ispirata alla contemporaneità negli spazi interni con i più moderni servizi – spiega Luca Luzi, il giovane imprenditore gestore de La dimora del Borgo, che ne ha curato personalmente la ristrutturazione – destinata ad accogliere turisti e viaggiatori che avranno voglia di scoprire Montecassiano attraverso la visita dei tanti luoghi caratteristici del nostro paese o che vorranno assistere alle numerose manifestazioni organizzate nell’arco dell’anno».
La struttura si trova proprio di fronte all’ingresso della residenza municipale in via Rossini e a due passi da piazza Unità d’Italia, luogo che ospita anche la pinacoteca comunale, il cine-teatro Camillo Ferri, la Chiesa Collegiata, la chiesa di San Marco, il Palazzo dei Priori ed altri spazi caratteristici di Montecassiano veramente meritevoli di essere visitati.
Sala gremita e grande entusiasmo ieri sera al Cineteatro Cecchetti per la presentazione ufficiale del progetto Parole che fanno bene, promosso dall'assessorato alle Politiche Giovanili e dal Tavolo per la Salute e il Benessere dei Giovani del Comune di Civitanova.
Al centro della serata il lancio del glossario digitale disponibile su parolechefannobene.it: uno strumento pensato per tutta la comunità educante, con l’obiettivo di favorire un linguaggio condiviso e consapevole su temi come la salute, il benessere e la crescita delle nuove generazioni. Non si tratta solo di trovare parole giuste da usare, ma di riconoscere i significati che stanno alla base di un’educazione responsabile, capace di accompagnare davvero chi cresce.
La serata è stata condotta dalle giovani Caterina Potalivo e Veronica Pozzi del Collettivo Giovani Unirà, con gli interventi di alcuni membri del Tavolo: la dottoressa Flavia Trabalzini, che ha coordinato il progetto, Don Emilio Rocchi, parroco di Santa Maria Apparente, e Paolo Nanni, del Dipartimento Dipendenze Patologiche AST Macerata.
Presente anche l’Assessore alle Politiche Giovanili Francesco Caldaroni, che ha ribadito il sostegno dell’Amministrazione al Tavolo, definendolo “uno spazio permanente e autorevole di confronto tra scuole, enti, professionisti e associazioni”. Ha espresso soddisfazione per il lavoro di squadra che ha portato alla nascita del glossario, prima azione concreta di un percorso condiviso, e ha sottolineato l’importanza di una città capace di coinvolgere i giovani come veri protagonisti.
Molto applaudito l’intervento del filosofo e performer Cesare Catà, che ha restituito centralità e potere al linguaggio, ricordando con ironia e forza comunicativa che le parole non sono mai neutre, ma strumenti di trasformazione. In un’epoca in cui si assiste a un progressivo impoverimento semantico, Catà ha riabilitato la parola come azione, come atto educativo, come chiave di relazione autentica.
A chiudere la serata, il coordinatore del Tavolo, dottor Andrea Foglia, con una riflessione intensa e partecipata: “Ogni giorno siamo immersi in un flusso continuo di parole, ma quante di esse generano davvero senso? Quante costruiscono relazioni, orientano scelte, creano comunità? Parole che fanno bene nasce per restituire peso e direzione al nostro linguaggio quotidiano. Un glossario di cento parole circa per educare ed educarci, per abitare le parole con cura e consapevolezza. Una parola ogni tre giorni, un gesto ogni settimana: in un anno può nascere una città nuova. Il glossario Parole che fanno bene rappresenta il primo passo di un cammino partecipato verso una Civitanova più educata, educante, più vicina ai bisogni delle nuove generazioni”.