San Severino, il nome di Giacomo "Jake" Bonci rivive nella solidarietà: doppia donazione all'ospedale
Un significativo gesto di solidarietà è tornato ad essere messo in atto dal comitato Jake Jam, associazione nata nel ricordo di Giacomo "Jake" Bonci, un giovane settempedano morto nel 2021 in un incidente d’auto a soli 33 anni d’età.
La mamma, Catia Carminelli, che del sodalizio è la principale referente, insieme a Daniela Bonci, ad altri familiari e agli amici storici che nel suo nome stanno dando vita in città a una serie di iniziative, hanno deciso di donare l'ultima raccolta fondi legata a una manifestazione benefica per l'acquisto di due carrelli medici che serviranno all’Hospice presso l’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" per le terapie e le medicazioni.
Alla breve ma intensa cerimonia era presente anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha voluto ringraziare pubblicamente per il profondo gesto: "La donazione rappresenta un aiuto concreto e prezioso per il nostro hospice, una realtà fondamentale per il nostro territorio che si occupa con dedizione e amore di persone in situazioni difficili. La memoria di Giacomo Bonci continua a vivere attraverso queste iniziative che, non solo onorano il suo nome, ma rappresentano un esempio di come la solidarietà possa trasformare il dolore in speranza e supporto per gli altri".
A ricevere la donazione per la fondazione Anello della Vita onlus è intervenuto il presidente, l'avvocato Marco Massei, mentre per l’Hospice era presente il direttore della struttura, il dottor Sergio Giorgetti. A rappresentare l'azienda sanitaria territoriale è intervenuto il dottor Alessandro Ranciaro.
I fondi donati sono stati raccolti grazie al contributo dei tanti ragazzi e ragazze che hanno partecipato all’ultima edizione del Memorial in ricordo di Giacomo, all'invito a collaborare all'Ulk festival coadiuvato dal Cammino dei Forti e grazie anche alla somma raccolta dopo l'improvvisa dipartita della nonna di uno dei fondatori del Jake Jam. In passato il sodalizio aveva sostenuto anche le attività delle associazioni "Tutti per l’Emmanuel" e "Sorrisi per l’Etiopia".
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