Macerata, presentazione del film "Non sono quello che sono" col collegamento del regista Edoardo Leo
Nella serata di lunedì, presso il cinema Multiplex 2000, è stato presentato il film "Non sono quello che sono" del regista e attore Edoardo Leo. Il film è la riproposizione dell’Otello di Shakespeare, tradotto in dialetto romano e napoletano. Il punto del film è l’abuso di potere dell’uomo nei confronti della donna nella vita di tutti i giorni, fino ad incorrere, purtroppo, in episodi di violenza.
L’evento è stato organizzato dall’insegnante e consigliera comunale Sabrina De Padova e dalla psicologa Luciana Del Grosso, sempre vicine alle tematiche della violenza sulle donne, in collaborazione con i titolari del Multiplex 2000 Monica e Marcello Perugini.
Ospite d’eccezione, in collegamento da remoto, il regista del film Edoardo Leo. Era presente anche la vice sindaca Francesca D’Alessandro, la quale ha sottolineato l’importanza di eventi come questi e ha ricordato la presenza a Macerata di una realtà come i CUAV, centri per uomini autori di violenza maltrattanti. Inoltre, ha proposto di far visionare il film presso le scuole della città.
"È stato molto emozionante confrontarsi direttamente con l’autore del film, che ringraziamo per la sua estrema disponibilità e sensibilità ad una tematica così importante. Edoardo Leo in questo film ha saputo rappresentare con grande maestria e in modo così reale la tragedia della gelosia e del femminicidio - ha spiegato la consigliera De Padova -. Durante il collegamento ha cercato di farci comprendere che questi film dovrebbero essere fatti visionare alle scolaresche, sottolineando la crudeltà e la sofferenza che deriva dai femminicidi, senza edulcorare la dose".
L’attore e autore del film ha evidenziato che, nonostante i periodi storici diversi, la tragedia di Desdemona, una donna che viene uccisa per gelosia dal suo uomo, si ripete anche nell’attualità. La storia che risale al 1600, periodo in cui Shakespeare scrisse questa duplice tragedia, è una storia attuale.
"Notiamo che la realtà non è molto cambiata, basti seguire i media per venire a conoscenza che molte donne vengono uccise per gelosia dai loro uomini", aggiunge la consigliera. L’attore Edoardo Leo durante il collegamento si è confrontato sulle tematiche del film sia con la consigliera De Padova che la psicologa Del Grosso.
Conclude poi: "In questo film viene riscritto l’Otello in dialetto romano e napoletano, si ripercorrono la violenza, le gelosie, l’anaffettività, il razzismo, il maschilismo, il patriarcato, realtà purtroppo ancora molto attuali. Un film che mette in evidenza dal punto di vista culturale che non ci sono stati i cambiamenti sperati".
"Tutti siamo responsabili ma non coscienti del problema. Dovremmo fermarci per riflettere su come pensiamo, parliamo e agiamo, per metterci in discussione, solo così probabilmente riusciremmo a cambiare qualcosa", ha spiegato Edoardo Leo, parlando del messaggio che vuole lanciare con il suo film. Una serata quindi formativa, che prende l’arte e il cinema per ragionare sulla realtà.
Commenti