Il 'no' della Lipu al Jova Beach Party 2022: "Non sono discoteche, ma luoghi da proteggere"
“Le spiagge sono un ambiente delicato: farne un luogo di concerti è sbagliato materialmente e culturalmente”. La Lipu-BirdLife Italia esprime così la propria preoccupazione e contrarietà per il nuovo Jova Beach Party, il tour di Jovanotti in programma nel 2022 sulle spiagge italiane.
Il coordinatore Regionale Lipu Marche Stefano Quevedo sottolinea l’assurdità di riproporre un evento così impattante nello stesso luogo del 2019, la spiaggia di Casabianca di Fermo, che è stata successivamente oggetto di un progetto di rinaturalizzazione, portato avanti dalle associazioni ambientaliste di Fermo e promosso dalla Amministrazione comunale stessa, anche "con utilizzo di denaro pubblico". "Luogo che continua a vedere la presenza, ancora in questi giorni, di diversi esemplari di fratino" aggiunge Quevedo.
La decisione di ripetere il tour del 2019 sulle spiagge, per il quale la Lipu aveva già manifestato una forte contrarietà e invitato l’artista a rinunciarvi o a spostare in alcuni casi la location dei concerti, porterà di nuovo, nell’estate del 2022, decine di migliaia di spettatori ai concerti sulle spiagge. “Una scelta sbagliata – afferma Giorgia Gaibani, responsabile Difesa del territorio e Natura 2000 della Lipu - che mette a rischio un ambiente delicatissimo, con habitat e specie spesso molto sofferenti, come ad esempio il fratino, monitorato e tutelato in Italia dal Comitato nazionale conservazione fratino, e la tartaruga comune caretta caretta. Un ambiente, quello delle spiagge, che va curato e preservato, e nel quale le attività turistiche e la fruizione più in generale deve essere sostenibile”.
“Tutto ciò, peraltro – prosegue Giorgia Gaibani - accade nelle settimane in cui l’Italia ha avviato il lavoro di recepimento della nuova Strategia europea per la biodiversità, che mette in evidenza la crisi in cui versa la biodiversità e chiama ad azioni ineludibili e non rimandabili, tra cui l’aumento delle aree protette, la protezione rigorosa di almeno il 10% del territorio nazionale, il ripristino e la protezione degli habitat, l’attenzione alle specie animali e vegetali.
“Un artista come Jovanotti, sempre dichiaratosi attento a tali temi, non può ignorare la contraddizione cui sta dando vita e che non si risolve con dichiarazioni di principi e messaggi di buone intenzioni. I principi e le intenzioni non bastano. Servono scelte chiare e coerenti. Per tutte queste ragioni – conclude Gaibani - rivolgiamo a Jovanotti, come e più che nel 2019, il nostro forte e sentito appello: ci ripensi. Porti la musica nei luoghi adatti alla musica e lasci tranquille le spiagge”.
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