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Festival del Folklore, le Marche si aprono al mondo: otto giorni di musica, danza e cultura popolare

Festival del Folklore, le Marche si aprono al mondo: otto giorni di musica, danza e cultura popolare

Dal 16 al 23 agosto, le Marche si preparano ad accogliere la 31ª edizione del Festival Internazionale del Folklore – Incontro di Cultura Popolare, un appuntamento che da oltre tre decenni unisce comunità, generazioni e continenti sotto il segno della cultura, della tradizione e del dialogo.

Ideato e promosso dal Gruppo Folklorico “Li Pistacoppi” – Città di Macerata, fondato nel 1979, il Festival è oggi una delle manifestazioni folkloriche più longeve e significative del panorama regionale, con un impatto che travalica i confini geografici per diventare un vero e proprio simbolo di apertura e fratellanza tra i popoli.

Negli anni, il Festival ha ospitato artisti da ogni parte del mondo, contribuendo alla costruzione di un linguaggio universale fondato sul rispetto, la bellezza e la valorizzazione delle differenze. Un patrimonio immateriale che si rinnova ogni estate nelle piazze marchigiane grazie a una rete preziosa di collaborazioni, istituzioni e volontari. 

“Il Festival Internazionale del Folklore – Incontro di cultura popolare rappresenta non solo un momento di festa, ma anche un'importante occasione di valorizzazione delle nostre tradizioni e della nostra identità culturale e ci permette di rivivere i valori fondamentali dello scambio gratuito: amicizia, cultura e servizio reciproco – interviene l’assessore al Turismo e agli Eventi Riccardo Sacchi -. Grazie a questo festival, infatti, ogni anno a Macerata incontriamo popoli e tradizioni da tutto il mondo. Nel folclore riconosciamo la cultura popolare come spazio di dialogo e di apertura per superare barriere e riconoscerci tutti parte della stessa umanità. Inoltre, il Festival Internazionale del Folklore è un’occasione unica per la città e per farla conoscere oltre i confini nazionali, per apprezzare le tradizioni, gli usi e i costumi delle tante popolazioni del continente, attraverso la loro musica e i loro balli tradizionali. Grazie al festival e alla permanenza a Macerata dei gruppi partecipanti la città vive un’atmosfera internazionale e si assiste a un esempio di integrazione, di dialogo interculturale e di conoscenza reciproca tra tanti giovani che attraverso il linguaggio universale della musica e della danza stringono legami tra loro, coinvolgendo anche la città in un clima di fratellanza, allegria e spensieratezza. Un clima che solo la musica, la danza e tutto ciò che è arte e folklore sanno regalare”.

Quest’anno saranno oltre 120 gli artisti internazionali coinvolti, provenienti da Brasile, Panama, Kenya e Georgia: quattro Paesi, quattro aree culturali straordinarie che rappresentano l’America Latina, l’Africa orientale, il Caucaso e l’area centroamericana. Ognuno di loro porta con sé danze, musiche, costumi e rituali che raccontano storie secolari e valori condivisi. Un viaggio attraverso il mondo che, per otto giorni, animerà il cuore delle Marche con spettacoli, sfilate, danze, costumi e musiche tradizionali.

Il Festival attraverserà sette Comuni, trasformando ogni piazza in un luogo di incontro e scoperta. Il programma prevede a Macerata sabato 16 agosto alle ore 19 nella chiesa del Buon Pastore a Collevario  la celebrazione di una messa presieduta dal vescovo Monsignor Nazzareno Marconi, con la partecipazione dei gruppi folkloristici internazionali mentre gli appuntamenti sono domenica 17 agosto a Treia in piazza della Repubblica, lunedì 18 agosto a Urbisaglia nel centro storico, martedì 19 agosto a Mogliano sul piazzale Massimo Girotti, mercoledì 20 agosto a Macerata in piazza della Libertà, giovedì 21 agosto a Loreto in piazza Papa Giovanni XXIII, venerdì 22 agosto a Morrovalle in piazza Vittorio Emanuele II e infine sabato 23 agosto a Cupra Marittima al parco Martiri delle Foibe.

Ogni serata, ad ingresso gratuito, sarà preceduta dalla sfilata tradizionale dei gruppi ospiti, che in abiti tipici percorreranno le vie principali dei centri storici, offrendo al pubblico un’anteprima del proprio patrimonio artistico.

“Il Festival Internazionale del Folklore non è soltanto un appuntamento estivo: è una celebrazione profonda del patrimonio culturale immateriale dei popoli - afferma la presidente dell’associazione Li Pistacoppi Caterina Bonfigli - Ogni edizione rappresenta un’opportunità preziosa per avvicinarsi a culture lontane, per scoprire forme d’arte radicate nella memoria collettiva e per valorizzare ciò che ci rende umani: la capacità di trasmettere valori, gesti e storie attraverso la danza, la musica e il costume. Questo Festival ci insegna ogni anno che l’identità culturale non è chiusura, ma dialogo. Non è conservazione statica, ma trasformazione consapevole. Le nostre piazze diventano spazi d’incontro autentico, luoghi in cui la diversità è vissuta come ricchezza e la tradizione come strumento di conoscenza reciproca. È qui che nasce la meraviglia: quando il pubblico non guarda semplicemente uno spettacolo, ma partecipa, con rispetto, a un racconto più grande.  Dietro a ogni serata ci sono volti, mani, energie silenziose. Il lavoro dei volontari è la vera anima di questo Festival. Ringrazio profondamente i Comuni che ci accolgono con calore, visione e spirito di condivisione. Con altrettanta riconoscenza desidero ringraziare i nostri sponsor. In particolare i main sponsor – Oro della Terra, Allianz Assicurazioni Pizzichini, Banco Marchigiano - e tutte le altre realtà che ci sostengono. Infine, un pensiero agli artisti, a coloro che viaggiano per migliaia di chilometri per condividere con noi non solo la loro arte, ma anche un pezzo del loro cuore. Il folklore è la voce dei popoli. È la musica della storia. È l’abito della memoria. Finché ci saranno piazze aperte al mondo, finché ci sarà rispetto per chi viene da lontano, finché ci sarà qualcuno disposto ad ascoltare con curiosità e meraviglia, il nostro Festival continuerà a vivere, a crescere e a raccontare la bellezza dell’incontro tra culture”. 

Il Festival fa parte del circuito CIOFF® – Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d’Arts Traditionnels, organismo partner ufficiale dell’UNESCO per la salvaguardia delle espressioni culturali immateriali. Questo riconoscimento garantisce l’autenticità, la qualità artistica e l’impegno etico dei gruppi partecipanti.  

 

Il Festival è reso possibile, oltre alla collaborazione e al sostegno dei Comuni di Treia, Urbisaglia, Mogliano, Macerata, Loreto, Morrovalle e Cupra Marittima, anche grazie alla generosità e alla fiducia degli sponsor e di oltre 30 imprese del territorio, che ogni anno rinnovano il loro impegno a favore della cultura, del volontariato e della valorizzazione del folklore internazionale.

 

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