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Civitanova, il femminile, l’amore, la morte. Rocksophia racconta la vita

Civitanova, il femminile, l’amore, la morte. Rocksophia racconta la vita

I tre nuovi philoshow in programma dal 28 al 30 luglio a Civitanova indagano la dimensione filosofica di fenomeni potenti della storia della musica. Dalle donne del rock italiano, icone femminili capaci di rivoluzioni potenti, passando per l’educazione sentimentale delle canzoni di Lucio Battisti, e infine, la parabola di eccesso, distruzione e morte che ha accomunato la genialità dei musicisti del “Club 27” i giovani talenti morti di autodistruzione a 27 anni.

 ROCK AL FEMMINILE – VENERDÌ 28 LUGLIO, VARCO SUL MARE

C’è chi ha detto che “Nessuno la può giudicare”, chi ha sdoganato un tabù come l’autoerotismo puntando il dito contro una società moralizzatrice che soffoca istinti e libertà e chi rivendica con orgoglio di “non essere una signora” abbattendo clichés e stereotipi. Le donne del rock italiano parlano di emancipazione e indipendenza e hanno contribuito con le loro canzoni a cambiare la società in anni in cui il fermento del femminismo stava lievitando fra le varie classi sociali.

La musica non è da meno nell’interpretare quelle spinte che dal basso stanno modificando la struttura di quelle istituzioni immobili come la famiglia. E anzi le amplificano e con le loro parole diffondono universalmente la voce e il grido delle donne, non più “bambole” da far girar e buttare giù, ma capaci di dire addio dopo una notte d’amore, magari “telefonando”.

Lo spettacolo, in programma venerdì 28 Luglio al Varco sul mare di Civitanova, ideato dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli, è costruito come un percorso musicale con le  esecuzioni live della band Factory e le riflessioni della giornalista Claudia Bonadonna e della filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari attraverso i brani che hanno cambiato la percezione del rock al femminile, da Patti Pravo a Gianna Nannini, da Loredana Bertè a Caterina Caselli fino alle nuove generazioni di donne musiciste come Elisa e Madame.

 AMARSI UN PO’ – SABATO 29 LUGLIO, VARCO SUL MARE

Lo scopriremo solo vivendo…

Quante volte è capitato di dirlo in circostanze legate alla vita di tutti i giorni, alla prova con le incertezze del futuro. Una frase di una canzone diventa tessuto del nostro quotidiano. Succede quando la musica e le parole di una canzone collaborano a costruire l’identità fino ad entrare nel nostro linguaggio. E a Lucio Battisti dobbiamo gran parte del nostro vocabolario. Le sue canzoni immortali hanno accompagnato la nostra educazione sentimentale fino a diventare inni intimi e collettivi al tempo stesso. “Tu chiamale se vuoi emozioni”.

Nel philoshow che Popsophia dedica all’anniversario per gli 80 anni di Lucio Battisti si celebra la filosofia dell’amore nei versi immortali scritti dal cantante assieme al paroliere Mogol. A raccontare la fenomenologia del sentimento dell’amore, tema di quasi tutte le canzoni di Lucio Battisti sarà il filosofo Marcello Veneziani “Battisti non è un filosofo, non è un poeta – ha detto – ma si avvicina a quel chiarore che precede la poesia e la filosofia e che si chiama mito”.

Lo spettacolo, in programma sabato 29 Luglio al Varco sul mare di Civitanova, ideato dalla direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli, è costruito come un percorso musicale e filosofico tra le emozioni suscitate dalle esecuzioni live della band Factory, attraverso i brani che hanno segnato la nostra educazione amorosa: dall’immancabile “Emozioni” a “Con il nastro rosa”, da “Dieci ragazze” fino a “Io vivrò (senza te) e “Mi ritorni in mente”.

MALEDETTE ROCKSTAR – DOMENICA 30 LUGLIO, VARCO SUL MARE

Ci sono vite che come fiamme sono destinate a bruciare velocemente. Ma in quella breve fiammata riescono a fare luce per i decenni a venire. Sono così le vite degli artisti e musicisti accomunati da una drammatica e fatale coincidenza, quella di morire a 27 anni, all’apice della carriera, in una spirale di autodistruzione. “Dionisi” dell’arte che fra eccessi, sostanze, ma anche musica come catarsi e via per l’infinito hanno saputo “spalancare le porte della percezione” attraverso paradisi artificiali.

Ne sono esempi Jim Morrison, il dolore di Kurt Cobain divenuto inno di una generazione in preda a noia e disgusto, Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin fino ad Amy Winehouse. Miti eterni, in eterna lotta, che hanno incarnato con la loro musica eccessi, follia, trasgressione, ribellione, ma che sulla loro pelle hanno vissuto la bruciatura di un contatto ravvicinato con la fiamma dell’arte e della conoscenza. A raccontare le parabole delle loro vite entrate nel mito e “le premonizioni” dei loro testi carichi di significati e presagi oscuri Carlo Massarini che torna a Civitanova domenica 30 Luglio per il philoshow “Maledette rockstar” ideato da Lucrezia Ercoli con la band Factory che riproporrà i brani più emblematici di questi artisti dalla breve vita terrena, ma eterni perché entrati nel mito.

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