Si è chiusa con successo la "Festa della Burla" di 𝐂𝐢𝐧𝐠𝐨𝐥𝐢, il terzo evento di"Marche culla dei Cappuccini": il percorso quinquennale per le celebrazioni dei 500 anni dei Cappuccini organizzato e curato dalla Provincia Picena dei Frati Minori Cappuccini delle Marche, con il patrocinio e il sostegno della Regione Marche, e in collaborazione con alcuni comuni della Regione, tra cui appunto Cingoli.
«Il Comune di Cingoli – ha dichiarato il Sindaco Michele Vittori – è stato onorato e grato di accogliere la proposta dei PP. Cappuccini della Provincia Picena della Marche, e di ospitare in città un evento di tal prestigio, all’insegna di un legame di lunga, lunghissima data quale quello tra la comunità del Balcone delle Marche e i padri Cappuccini».
«E’ stata una vera gioia – il commento invero di fra Sergio Lorenzini, ministro provinciale dei PP.Cappuccini - condividere insieme a Cingoli, una delle culle del nostro Ordine, questa due giorni, ricreando insieme tessuti buoni di comunità per il bene di tutti».
«L’evento – ha quindi aggiunto l’assessore al turismo Cristiana Nardi – che ha registrato un grande interesse in città e per la nostra città, è stato attuato anche grazie ai fondi del progetto "Emozioni sensoriali fra le Valli del Musone e del Potenza”: progetto per l’attuazione di interventi di promozione e valorizzazione turistica e territoriale, frutto della sinergia e della collaborazione tra i comuni di San Severino Marche (quale ente capofila), di Cingoli, di Treia e di Apiro.»
"E’ stata una due giorni di vera e partecipata festa – ha quindi continuato il ministro provinciale, ripercorrendo i momenti salienti della “Festa della Burla” di Cingoli - ricca di eventi e di incontri. Con tanti giovani delle scuole e del catechismo, parlando dell’attualità del messaggio di san Francesco e della vicenda dei Cappuccini.
Nel convegno storico, con l’intento di far conoscere la storia dei Cappuccini, con particolare riferimento agli eventi di Cingoli e alla nostra presenza cinquecentenaria nel “Balcone delle Marche”; rivisitando insieme ai giovani e agli chef dell’Istituto Alberghiero le ricette antiche dei Cappuccini, in una serata gustosissima non solo per il buon cibo ma anche per le gioviali e curiose narrazioni che hanno allietato la serata".
"E poi ha dichiarato sempre fra Sergio Lorenzini- camminare e pedalare insieme, frati e pellegrini, frati e ciclisti, verso l’Eremo di S.Angelo, custode fedele di un singolare evento delle origini dei Cappuccini, dove avvenne la “burla” che ha dato il titolo alla festa. Stare in mezzo alla natura, scoprire la storia, la flora e la geologia dei paesaggi e farlo insieme, con semplicità francescana, è cosa di grande bellezza".
E, ancora "tornare a riempire il convento di Cingoli, in cui non siamo più presenti da 15 anni, ma a cui siamo tutti profondamente legati, non solo i frati ma anche le tante persone accorse, celebrando lì la messa, ascoltando chi quel luogo lo ha vissuto e da cui sono nati l’“Associazione calcistica San Francesco 93”, il “Teatro Liolà” e l’“Associazione letteraria Sala Rosa”, allestendo una mostra fotografica con foto d’epoca, facendo festa con la Banda di Villa Strada e con una merenda conclusiva per ringraziarci a vicenda di quanto vissuto insieme in questo evento".
Un’intensa due giorni dunque, quella della Festa della Burla di Cingoli, che si è conclusa con la simpatica foto, scattata dinanzi alla chiesa cingolana dei Cappuccini, con i padri Cappuccini a bordo di una Cinquecento… “in Cinquecento verso i 500 anni dell’Ordine”.
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