CNA Macerata, dopo aver ascoltato quotidianamente le esigenze delle micro imprese e delle aziende colpite dai sismi degli ultimi due mesi, chiede immediati decreti attuativi per sbloccare i 5.000,00 euro per il 2016 e la concessione di contributi per 18.000,00 euro per il 2017. Inoltre chiede una concessione di provvidenze per il mancato reddito per i prossimi mesi.“Una richiesta – dice il Direttore Provinciale Luciano Ramadori - che rivolgeremo ai parlamentari del nostro territorio, perché i nostri imprenditori non possono aspettare lungaggini burocratiche”.La provincia di Macerata, con le sue 970 attività economiche inattive, ha subìto un vero e proprio terremoto economico, di entità esponenziale, se questi numeri vengono confermati , di 20-30 volte superiore alle province limitrofe.Cesare Spuri, Capo del Dipartimento di Protezione Civile delle Marche lo scorso sabato, nell'ambito di un'iniziativa CNA, ha incontrato il Presidente CNA di Macerata Giorgio Ligliani:“E' stato un colloquio molto positivo, avvenuto a poche ore dalla firma del secondo decreto post terremoto da parte del Governo, rispetto al quale accogliamo con favore l'inserimento di alcune delle osservazioni presentate dalla CNA. Tuttavia per la CNA di Macerata è una priorità assoluta l’emanazione di decreti attuativi riferiti ai decreti legge post terremoto, perché troppi provvedimenti restando sospesi e di difficile interpretazione. La CNA inoltre chiede l'aumento fino a 300.000 euro della soglia di attestazione SOA, per favorire l'azione delle imprese locali, sempre nel rispetto della trasparenza e della legalità. Inoltre chiede di chiarire e di semplificare la procedura di accesso alle cosiddette 'white list' per gli interventi di immediato ripristino”.Giorgio Ligliani ha ribadito all'ingegner Spuri quanto già fatto presente in sede di confronto regionale e locale, ricordando come la nostra associazione di categoria si sia messa a disposizione dei cittadini e delle istituzioni: “ Tutti gli uffici CNA sono aperti e operativi, con i funzionari che possono dare la propria consulenza sul fronte fiscale, tributario, della gestione del personale, del credito, oltre che riguardo alle pratiche di cassa integrazione e sugli affitti, altro aspetto su cui c'è bisogno di essere supportati”. Il Presidente ha proposto a Spuri la creazione di un tavolo di coordinamento permanente dedicato al mondo della piccola e media impresa artigiana, a cui prendano parte l'assessorato regionale alle Attività Produttive e quello alle Politiche per la montagna e le aree interne, la Protezione Civile e le associazioni di categoria: “Necessario – dice – per discutere in maniera concreta delle problematiche del settore manifatturiero e artigiano del territorio”.Aggiunge il Direttore Provinciale Luciano Ramadori: “CNA Macerata è parte della task force attivata a livello regionale con funzionari dedicati alla raccolta delle segnalazioni delle imprese e all'assistenza nella compilazione delle schede necessarie. Al momento emerge forte la necessità di poter condividere spazi, laboratori e servizi: per questo abbiamo attivato sul sito www.mc.cna.it lo sportello “emergenza terremoto”, attraverso il quale gestiamo le richieste e le offerte, sia per ospitare la produzione o la vendita o per concordare il conto lavorazione”. Aggiunge inoltre che sono state programmati incontri in tutto il territorio provinciale interessato dal sisma.”
L’azienda Tigamaro appartiene alla tradizione del distretto pellettiero di Tolentino fin dal 1982, anno della sua fondazione. In trent’anni di attività si è cercato di sviluppare ricerca della qualità e della tecnologia capace di poter portare avanti progetti dalla scelta della materia prima, alla lavorazione fino al picking del prodotto finito.Proprio attraverso questa filosofia di lavoro, la Tigamaro è diventata leader nel settore della pelletteria di lusso, mettendo a disposizione il proprio il know how alle grandi firme, come Prada e Miu Miu, per produrre i loro prodotti.Dal 2015 la Tigamaro ha un nuovo “capitano di ventura”: Luca Bortolami. Originario del Veneto, fondatore di ICM Immagine Integrata, Concessionaria di pubblicità. Nel 2005 debutta nel panorama della videocomunicazione out of home con la creazione del progetto ANSA Airport TV, network presente nei sei maggiori aeroporti d'Italia di cui all'inizio del 2009 ne acquisisce la totale titolarità denominandolo ICMoving Channel. Luca Bortolami è stato Presidente della sezione Servizi Innovativi e Tecnologici per Confindustria Vicenza.Grazie alla nuova guida la Tigamaro ha rafforzato il suo ruolo nel settore grazie al connubio “amore per ciò che si fa e amore per la propria azienda con l’accettare le nuove sfide che il mercato pone di fronte”.Dopo il terremoto del 30 ottobre, Bortolami ha aperto le porte della sua azienda alle famiglie dei propri lavoratori. Il 95% dei dipendenti è rappresentato da donne e l’imprenditore veneto ha creato un welfare naturale interno all’azienda con asilo e foresteria per i lavoratori e le lavoratrici che non avevano più una casa o la scuola dove portavano i propri figli. Collegare famiglia, lavoro e azienda è il cavallo di battaglia che sta portando avanti Bortolami e il rapporto che costruisce con ciascuno dei suoi collaboratori.https://www.youtube.com/watch?v=A3O45B6YTl0
"Grande preoccupazione e massima attenzione per le vicende che riguardano la Tombolini ed il futuro dei suoi dipendenti" . Con queste parole Irene Manzi- parlamentare del Partito Democratico- commenta le notizie relative al fallimento dell'azienda ed i conseguenti rischi connessi alla perdita dei posti di lavoro dei dipendenti e dell'indotto legato al gruppo."In questi giorni costanti sono stati i contatti con i Sindaci dei Comuni di Colmurano ed Urbisaglia e con le rappresentanze dei lavoratori nel seguire lo sviluppo della vicenda. L'obiettivo primario di tutti è la tutela e la salvaguardia dei lavoratori in in territorio già colpito dalla crisi economica e messo ulteriormente alla prova dagli effetti del sisma. Dobbiamo scongiurare la perdita di posti di lavoro e proprio per questo- prosegue la Manzi- ho deciso di depositare un'interpellanza, sottoscritta anche dai colleghi marchigiani del Pd, rivolta al Ministero del Lavoro per sollecitare impegno ed attenzione da parte del Governo per un epilogo positivo della vicenda, salvaguardando le sorti dei lavoratori".
Il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, in piena sintonia con i sindaci e i parroci di Colmurano e Urbisaglia, si unisce convintamente a quanti auspicano una positiva accoglienza della istanza presentata al Tribunale di Macerata dalla proprietà della ditta Tombolini di Urbisaglia."E’ necessario compiere ogni sforzo per garantire i 150 posti di lavoro diretti e il migliaio nell’indotto" dice il vescovo Marconi "anche perché sembrerebbe miope e privo di qualsiasi ragionevole convenienza impedire la prosecuzione almeno temporanea della produzione a fronte di “un consistente portafoglio di ordini”, e di “un impegno della proprietà di prendere in carico a titolo oneroso dipendenti e beni strumentali” come attesta la Confindustria locale. Nel difficile momento determinato dal terremoto, con tante altre realtà produttive, soprattutto nel turismo ed agricoltura, che potrebbero entrare in seria crisi, appare particolarmente preziosa la collaborazione di tutti per cercare di salvare questi posti di lavoro e un marchio storico affermato, patrimonio per l’intero territorio".
Confindustria Macerata esprime una forte preoccupazione rispetto alle conseguenze economiche, sociali, occupazionali innescate con la dichiarazione di fallimento della Tombolini, azienda storica di Urbisaglia che ha contribuito in modo importante a fare del nostro territorio un polo industriale d’eccellenza, con il suo marchio prestigioso, offrendo lavoro e prospettive a 150 dipendenti e ad oltre 1000 persone dell'indotto. Confindustria Macerata ritiene che sia indispensabile garantire la continuità dell'esercizio anche perché l'impresa vanta un consistente portafoglio ordini. Ci si attende quindi massima disponibilità dagli organismi chiamati ad autorizzare le soluzioni individuate. Quanto è accaduto aumenta la fragilità della situazione attuale dei cittadini Maceratesi, che si trovano a vivere sia sotto il profilo economico che psicologico un’emergenza continua dovuta al sisma.L’Associazione degli Industriali di Macerata manifesta perplessità e infiniti interrogativi per l'origine e l'attivazione del fallimento: l'istanza dell'Inps. E si interroga chiedendosi se sono stati esperiti tutti i tentativi per evitare queste conseguenze oppure ci si è attenuti al solito burocratico formalismo. Una domanda a cui ci si augura si possa dare una risposta chiara e concreta nel più breve tempo possibile nell’interesse ed a difesa del territorio iniziando con la immediata ripresa dell'attività produttiva.
Da Paolo Francesco Giubileo (Sindaco di Urbisaglia) e Ornella Formica (Sindaco di Colmurano) riceviamoNei giorni scorsi il Tribunale di Macerata - con un provvedimento provvisoriamente esecutivo - ha dichiarato fallite due aziende del Gruppo Tombolini sulla base di un’istanza presentata dall’INPS.Questi nella loro cruda essenza i fatti, ma l’effetto che questo provvedimento sta avendo nei nostri comuni è dirompente.L’azienda è profondamente radicata nel territorio, dove opera da più di cinquant'anni, è la principale fonte di occupazione, in particolare femminile della nostra realtà, è un imprescindibile cardine dell’economia dell’intera valle del Fiastra.La decisione del Tribunale ha comportato l’immediata sospensione dal lavoro per i centocinquanta dipendenti. Ognuno può immaginare cosa significhi per loro e per le loro famiglie. In questi anni indubbiamente la Tombolini ha avuto difficoltà economiche, che sono state affrontate anche facendo ricorso alla disponibilità delle maestranze: per non compromettere il proprio futuro i lavoratori hanno sottoscritto contratti di solidarietà, hanno accettato ferie forzate, hanno sopportato ritardi nei pagamenti dello stipendio.Tutti questi sacrifici potrebbero essere stati inutili. Il rischio vero è che il futuro dei lavoratori, delle loro famiglie, del nostro territorio potrebbe essere irreparabilmente compromesso.Tanto più in questo momento dopo la distruzione operata dal terremoto. E’ come se alla scossa del 30 ottobre ne fosse seguita una più forte, che non ha colpito gli edifici ma le persone, i loro progetti di vita, le loro aspirazioni, i loro sogni. Chi ha vissuto il trauma di una forte scossa di terremoto lo capisce: improvvisamente tutto trema e la paura e l’angoscia ci stringono il cuore. La dichiarazione di fallimento è stata una scossa di terremoto di magnitudo molto grande per la vita di molti nostri concittadini.Non possiamo accettare che i nostri comuni cosi duramente colpiti dal sisma subiscano un’ulteriore calamità. Se vogliamo ricostruire non possiamo riferirci solo agli edifici, ma al tessuto economico e sociale che garantisce una vita dignitosa a quanti ci abitano. Che senso avrebbe riaprire le chiese, se poi non vi entrerà nessuno o peggio se vi entrasse un popolo avvilito e disperato. In questo momento siamo vicini all’azienda, ai lavoratori e alle loro famiglie; non faremo mai mancare loro il nostro sostegno; ci adopereremo perché questa situazione possa cambiare; saremo sempre al loro fianco. In questo momento riteniamo però importantissima una ripresa della produzione. Invitiamo tutti a darela più grande disponibilità per consentire che a brevissimo possa ripartire l’attività. Sarebbe un segnaledi speranza per tutti.
E’ iniziato il confronto tra Ghio (e le sue liste in appoggio alla Candidatura a Sindaco di Civitanova Marche) con le associazioni di categoria.Giovedì si è tenuto il primo incontro con la Confcommercio di Civitanova Marche ed in tale occasione si sono trattati i problemi che maggiormente interessano le attività del terziario/commercio. Si sono condivisi alcuni temi che vedono la centralità del progetto di un centro commerciale naturale e lo sviluppo di un unico brand che possa essere meglio speso nel contesto del territorio regionale e la valorizzazione del mercato settimanale. Si è altresì condivisa la necessità di una maggiore valorizzazione dello sviluppo del commercio nei quartieri che debbono essere garantiti nei servizi e nello sviluppo della loro microeconomia. Nuovi centri commerciali che tendono a desertificare i centri (come città e come quartieri) non possono essere protagonisti di un programma di sviluppo della città.Oggi si è tenuto il primo incontro con la CNA di Civitanova Marche. Anche in questo caso sono emerse delle emergenze tra le quali spiccano la necessità di una manutenzione più efficiente delle vie di accesso e delle aree pubbliche, per rendere almeno vivibili, se non appetibili, le aree industriali di Civitanova Marche, oltre alla necessità di investimenti infrastrutturali quali ad esempio la connessione con Internet. Si è altresì discusso della necessità di intervenire sulla semplificazione amministrativa e sulla necessaria riconversione delle aree industriali che paiono oggi sovradimensionate rispetto alle prospettive di sviluppo per i prossimi anni.Le aziende artigiane come le aziende che operano nel terziario/commercio rappresentano l’ossatura dell’economia locale che nonostante la crisi sembra ancora essere la più importante del nostro territorio marchigiano.Nell’ottica della valorizzazione delle energie e delle idee seguiranno i successivi appuntamenti per addivenire alla definitiva stesura del programma di governo per Civitanova Marche.I prossimi giorni si terranno incontri con le altre associazioni, i quartieri e con coloro che vorranno condividere i contenuti di un progetto in realizzazione e che interesserà tutta la città a prescindere dagli orientamenti politici ed alle sensibilità culturali.
Riceviamo e pubblichiamo"In esito ad istanza proposta dall’INPS, quale unico creditore, e relativa ad un credito rateizzato dalla società attraverso accordo raggiunto con la concessionaria Equitalia, il Tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della Tombolini Industrie srl e della Eugenio Tombolini SpA.La sentenza è pervenuta ieri in maniera del tutto inattesa: si ritiene infatti che l’intervenuta rateazione del credito con la Concessionaria Equitalia S.pA. abbia eliminato il presupposto (l’esistenza di un debito scaduto) necessario ed indispensabile per qualsivoglia dichiarazione di fallimento.Una decisione che ha portato alla emissione dei suddetti provvedimenti con la chiusura delle aziende in un momento di massima produzione, con le linee produttive sature fino a fine febbraio di ordini da dover consegnare, con il rischio della perdita di oltre 150 posti di lavoro, più un indotto rilevante, con il rischio della perdita di affidabilità e di immagine sia della famiglia che delle società.Le società stanno già predisponendo il reclamo che verrà depositato entro pochissimi giorni con istanza di sospensiva della predetta sentenza.Allo stesso tempo la Tombolini Industrie srl formulerà richiesta ai Curatori perché si autorizzi, nei termini di legge, la continuazione temporanea dell'impresa al fine di garantire piena tutela ai fornitori, ai dipendenti, ai clienti e da ultimo alla stessa Tombolini Industrie come impresa che opera da 50 anni i cui asset aziendali ed il cui avviamento non possono e non devono esser comunque pregiudicati.Le aziende, i sindacati CGIL, CISL e UGL, i Sindaci di Urbisaglia e Colmurano e Confindustria Macerata auspicano che tale vicenda possa trovare al più presto un epilogo positivo attraverso l’immediato accoglimento della richiesta di continuazione temporanea dell’attività d’impresa".(foto da http://favenue.ru/data/wysiwyg/%D0%A4%D0%B0%D0%B1%D1%80%D0%B8%D0%BA%D0%B0-Tombolini.jpg)
Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”.
Visso si gemella con Recanati, nel nome di Giacomo Leopardi, che dal Colle dell'Infinito vedeva la montagna ora devastata dal terremoto. Presente il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo e il primo cittadino di Visso Giuliano Pazzaglini hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per progetti culturali e turistici tra le due realtà. A Visso fra l'altro sono conservati un centinaio di manoscritti leopardiani, fra cui gli autografi dell'Infinito e Alla Luna. "Viviamo giorni difficili, nei quali i marchigiani sanno dare il meglio di sé - ha detto Ceriscioli -. Ho trovato sindaci di grande forza di fronte all'emergenza e città come Recanati che hanno subito offerto aiuto''. L'idea del gemellaggio è sostenuta dall'azienda IGuzzini e da Adolfo Guzzini. A Natale, ha annunciato, ''porteremo qui la luce della speranza: una luce pulsante che dalla piazza principale del paese si leverà al cielo per far veder che a Visso ci sono vita, cuore e anima''.
Taglio del nastro per il nuovo punto vendita della Rema Tarlazzi - Gruppo Comet nella città di Avezzano. Con questa operazione il Gruppo Comet, per mezzo della sua controllata RemaTarlazzi SpA, consolida la sua presenza nella Regione Abruzzo dove opera già a Pescara, Mosciano Sant’Angelo, L’Aquila e Vasto.La nuova struttura composta da cinque persone e condotta da Fabio Antifora e Maurizio Quaranta, è ora in grado di fornire servizi alla clientela ancora più completi sia in termini di disponibilità di materiale che nell’assistenza pre-post vendita, grazie anche allo staff Tecnico/Commerciale/Logistico presente negli altri 4 Punti Vendita operativi in Abruzzo.La RemaTarlazzi concluderà l’anno 2016 con altre due imminenti inaugurazioni programmate per il 12 e 26 novembre prossimi, rispettivamente ad Orvieto, dove è stato trasferito il punto vendita esistente in un altro nuovo immobile, e Foligno, dove è stato realizzato un nuovo e moderno show room di illuminazione.Grazie a questi ultimi investimenti ed alla indiscussa capacità di “fare squadra”, la RemaTarlazzi SpA consolida ancora di più la sua posizione di leader nel suo settore di appartenenza nella regioni dove opera, sostenuta anche dal trend di crescita del volume d’affari che si attesta al +10% rispetto il 2015.
ICA è l’azienda più attrattiva del Centro Italia per retribuzione e benefit. La società civitanovese della famiglia Paniccia vanta questo invidiabile primato, secondo la ricerca effettuata da Randstad, secondo player al mondo nei servizi per le risorse umane, sulla base della più importante indagine indipendente di employer branding.La ricerca ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende dell’Italia centrale da parte dei potenziali dipendenti, ovvero quanto e per quali fattori sono capaci di “attirare l’attenzione” di chi cerca lavoro o vuole cambiarlo.ICA, azienda leader mondiale della produzione di vernici per legno, è risultata la migliore per quanto riguarda il livello dei compensi e il benefit, a conferma di quanto la direzione stia investendo sul welfare aziendale. “La nostra azienda da anni attira i talenti - afferma la responsabile delle Risorse Umane, Vittoria Rita, che ha ritirato il premio -. Qui si investe su di loro e contribuiamo con la nostra ricerca e sviluppo ad evitare la fuga dei cervelli dall’Italia”.Lo studio è stato condotto fra aprile e maggio 2016, intervistando 4.000 persone fra studenti, lavoratori e disoccupati, di età compresa fra 18 e 65 anni, suddivisi per genere, fasce di età e livello di istruzione. Sono state analizzate 100 imprese con un numero di dipendenti compreso fra 200 e 999, attive in 10 settori merceologici.Il Regional Randstad Award Centro, giunto alla sua seconda edizione, è una ricerca indipendente (nessuna azienda può iscriversi o pagare per partecipare), che considera la percezione dell’opinione pubblica rispetto alla capacità di employer branding delle imprese. Uno spin off dell’indagine globale commissionata da Randstad in 25 Paesi, che coinvolge complessivamente oltre 200.000 persone.I principali fattori considerati dai potenziali dipendenti per valutare un’azienda e un impiego sono retribuzione & benefit e sicurezza del posto di lavoro, indicati da oltre metà del campione (53%), seguiti da atmosfera piacevole del posto di lavoro (51%), work-life balance (45%) e solidità finanziaria (43%).Intanto, proprio in questi giorni, ICA Academy sta organizzando la seconda edizione dell’International Career Master al fine di incontrare e formare giovani talenti che ambiscano ad entrare nell’area Ricerca & Sviluppo. L’obiettivo del master è formare qualificati tecnici di laboratorio con mentalità internazionale.Per candidarsi occorre mandare entro il 18 novembre un curriculum all’azienda e, volendo, anche un breve video di 2 minuti con la propria presentazione.
Il terremoto non ha prodotto danni strutturali nella fabbrica dell'Arena a Tolentino, l'azienda che produce abbigliamento sportivo e costumi hi-tech e veste la nazionale azzurra di nuoto.''La struttura - si legge in una una nota - è stata costruita alla fine degli anni '90, progettata e costruita secondo criteri antisismici. Dopo un sopralluogo tecnico, possiamo confermare che l'immobile non presenta danni strutturali. Ha ripreso la sua normale attività''. L'Arena, 350 dipendenti, uno dei marchi del Made in Italy, era stata visitata nel luglio scorso dal premier Matteo Renzi (ANSA).
Oltre l'80% delle strutture agricole e zootecniche delle zone terremotate marchigiane presenta danni che andranno certificati poi dai tecnici abilitati Aedes.Il dato si riferisce alla metà delle 125 verifiche in corso, che hanno evidenziato l'urgenza di disporre di strutture di emergenza. I controlli si riferiscono alle sole segnalazioni finora pervenute dai Comuni, mentre appare evidente che il quadro complessivo delle devastazioni possa risultare maggiore.I dati sono stati riferiti dalla vicepresidente e assessore all'Agricoltura Anna Casini che - al servizio decentrato Agricoltura di Macerata - ha riunito i componenti del Tavolo politico strategico del settore agricolo. Erano presenti i rappresentanti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci Marche, Legacoop Marche, Unici Marche, Confcooperative e Uecoop. "Abbiamo le risorse per ripartire, non svendiamo il bestiame a chi non si fa scrupoli di lucrare su un'emergenza. Tutto sarà ripristinato e l'entroterra non verrà abbandonato", ha detto Casini (ANSA).
Laboratorio inagibile, negozio distrutto, ma soprattutto un magazzino-caveau dove erano a maturare decine di prosciutti di altissima qualità, realizzati con maiali allevati in stato brado, nei boschi, alimentati in modo naturale e sano.Per questo Giulio Cianconi, titolare della rinomatissima Norcineria Alto Nera si rammarica che ''siano andati via quei bravissimi vigili del fuoco aquilani che mi avevano promesso che mi avrebbero aiutato a recuperare il materiale. C'è un muro pericolante, ora non so se i nuovi vigili presenti possono darmi una mano. Certo, fosse per me sarebbe meglio che tornasse quella squadra di vigili aquilani''. Per fortuna la norcineria ha un magazzino a Osimo per la commercializzazione dei prodotti e molte cose salvate sono state trasportate a Osimo, ''ma è chiaro che il cuore dell'azienda è lassù, e lì vogliamo tornare a lavorare''. (Ansa)
Il terremoto rischia di cancellare le circa 220mila presenze turistiche che si registrano ogni anno nella zona dei Monti Sibillini, tra le province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Perugia, devastate dal sisma.A lanciare l'allarme è la Coldiretti, sulla base di un rapporto Unioncamere-Minambiente, con le scosse che hanno determinato una vera e propria fuga di turisti, disdette delle prenotazioni, presenze praticamente azzerate e previsioni ovviamente disastrose in vista delle festività natalizie. Secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat, nel versante marchigiano delle aree colpite dal sisma sono attivi circa 180 agriturismi. La maggior parte, 120, si trova in provincia di Macerata, mentre una trentina di strutture sono in ciascuna delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Proprio gli agriturismi rappresentano il fulcro dell'attività ricettiva in queste zone, assieme a B&B e alberghi, prevalentemente a 3 stelle.
Anche la storica Distilleria Varnelli lancia un messaggio legato al terremoto. Sono parole di gratitudine, miste a preoccupazione e speranza quelle che si leggono sulla pagina Facebook della Distilleria Varnelli."A seguito del grave sisma che ha colpito l'alto maceratese, anche la nostra sede operativa di Muccia è in attesa di essere sottoposta alle necessarie verifiche di agibilità. Contiamo di ripartire entro pochissimo tempo con tutte le attività. Grazie per la vicinanza che da sempre ci dimostrate. Oggi desideriamo condividere con l'intera comunità, così gravemente provata in questi giorni, il calore della vostra solidarietà, della vostra comprensione e del vostro sostegno. Torneremo molto presto a gioire tutti insieme della meraviglia dei Monti Sibillini" In attesa di tornare ad essere pienamente operativi entro pochissimo tempo, la Distilleria ha deciso di lanciare un segnale che ribadisca la vitalità e la tenacia che da sempre contraddistinguono il nostro territorio. Si è così deciso che la finale della "Varnelli & BarTales cocktail competition", inizialmente prevista presso la sede di Muccia per lunedì 31 ottobre, è stata confermata individuando come nuova location l'hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. La decisione di rimanere nell'ambito della provincia di Macerata ha trovato supporto nella sensibilità espressa dai bartenders attesi da varie parti d'Italia, i quali hanno dimostrato immediata solidarietà rispetto all'obbiettivo di reagire con determinazione dinanzi alle criticità provocate dal sisma. Protagonista indiscusso del contest sarà il Varnelli anice secco speciale, unico e versatile, che diventa ingrediente distintivo nella moderna mixology. Tutti i concorrenti saranno chiamati ad utilizzare il Varnelli anice secco speciale nelle proprie preparazioni, rispondendo all'invito espresso dallo slogan identificativo del contest "Shall We Mix?"
La valigia è sempre pronta per gli imprenditori calzaturieri che cercano con la qualità dei prodotti di vendere paia di scarpe e di scoprire nuovi mercati. Sei mesi di fiere in giro per il mondo, sei mesi su cui i vertici di Assocalzaturifici, sia nazionali (Annarita Pilotti) che regionali (Giampietro Melchiorri per Fermo, Salina Ferretti per Macerata e Valentino Fenni per Ascoli Piceno), hanno discusso ieri, venerdì 28 ottobre, all’Hotel Cosmopolitan durante l’assemblea congiunta delle sezioni calzaturiere di Confindustria Marche. E l’hanno fatto partendo dai dati.“A livello nazionale – spiega la presidente di Assocalzaturifici, Annarita Pilotti – domina la parola stabilità. E non è poco, a fronte di un contesto economico e politico molto complesso. L’export del comparto calzaturiero dopo i primi sei mesi si è chiuso con un +4,9% e vale 4.4 milioni di euro. Purtroppo però quelli del nostro territorio non seguono questo andamento positivo, visto che il nostro distretto paga il suo essere manifatturiero, un settore più di altri legato ai consumi. Essendo calato il potere di acquisto in Italia e anche nel mondo, come Regione soffriamo più delle altre”.Durante l’incontro Salina Ferretti, vicepresidente di Assocalzaturifici e presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Macerata, ha invitato gli imprenditori a essere protagonisti delle scelte associative: “L’11 novembre a Roma ci sarà una assemblea nazionale chiave. La presidente Pilotti ci ha chiesto di aderire in massa in modo da confrontarci e valutare miglioramenti. Dobbiamo restare uniti per trovare le migliori soluzioni anche in tema di investimenti: dobbiamo rafforzare la promozione sui mercati tradizionali come Europa e Usa, dando sostegno alle piccole imprese calzaturiere che rischiano altrimenti di essere escluse da un mercato che punta spesso sul prezzo”.Al suo fianco Giampietro Melchiorri, presidente di Confindustria Fermo: “Stiamo lottando per restare competitivi su un mercato sempre più attratto dal prezzo. Ma non possiamo essere competitivi sul prezzo. Per questo, anche a livello europeo, subiamo la nostra burocrazia e fiscalizzazione”.L’andamento del settore degli ultimi 15 anni vede un costante calo di imprese, passate dalle 2.400 di inizio millennio alle 1.655 di oggi. “A questo si aggiunge un aumento della cassa integrazione. Eppure, non ci fermiamo, forti della nostra qualità che ha bisogno di essere supportata dalla legislazioni, a cominciare dal riconoscimento in Europa del marchio made in Italy” ribadiscono i presidenti sottolineando l’impegno dell’associazione, anche attraverso incontri b2b come quello che a Civitanova pochi giorni fa ha riunito 80 imprese.Durante l’assemblea congiunta con le territoriali di Macerata e Ascoli si è affrontato il nodo mercati per le imprese marchigiane. Mercati a due velocità. “La Russia continua a perdere, inutile negarlo, ma sappiamo che è un mercato da non abbandonare perché fondamentale per più della metà dei nostri associati. Di contro, cresce con forza la Corea del Sud, +32% per 13.85 milioni di euro, e torna a camminare l’Ucraina, passata da 6.13 a 8.07 milioni di euro per un +31,6%”.Di fronte a questo quadro internazionale, durante l’assemblea che ha unito le territoriali, Melchiorri, assieme alla Ferretti, ha puntato con forza proprio su una parola: unità. “Soffriamo, ma dobbiamo guardare avanti. L’unione fa la forza. E lo dimostra l’incontro che abbiamo avuto in Regione il 27 ottobre con l’assessore Manuela Bora, che ringrazio. Assieme ad Annarita Pilotti, noi imprenditori di Confindustria abbiamo presentato compatti le nostre esigenze e soluzioni. E il risultato è già arrivato, con la Regione che viaggerà al nostro fianco verso il rinnovamento dell’Obuv. Se facciamo sistema, se portiamo le politiche nazionali e regionali a sostegno delle scelte di Assocalzaturifici raggiungeremo l’obiettivo: ritornare a crescere. Ma per farlo, bisogna stare insieme, fare sistema”.
Gli scambi commerciali tra Macerata e Taicang, la città cinese con cui da gennaio la città di Macerata ha avviato una serie di relazioni internazionali, oggi sono stati al centro di un incontro promosso da Exit, azienda speciale della Camera di commercio, nella sala consiglio dell’ente camerale insieme alle aziende del territorio. Hanno incontrato Sue Su, presidente della viaSoccer LLC, società che cura i rapporti tra le due città, con cui sono stati toccati i temi dell’impatto che la relazione può avere nell’economia e nella crescita del territorio.Presenti all’incontro il sindaco Romano Carancini, gli assessori alla Scuola e al Turismo, allo Sport e alle Attività produttive rispettivamente Stefania Monteverde, Alferio Canesin e Paola Casoni, il vice presidente della Camera di commercio Francesco Fucili, il presidente dei Giovani imprenditori Simona Reschini e il vice presidente di Exit, azienda speciale della Camera di commercio, Andrea Passacantando."E’ una grande opportunità per il territorio maceratese – ha detto il sindaco Romano Carancini salutando tutti gli intervenuti - per concorrere allo sviluppo di tutte le nostre imprese attraverso la commercializzazione delle nostre eccellenze di qualità. Abbiamo aperto un canale molto concreto che ora dobbiamo percorrere insieme per il benessere di tutti"."La storia di amicizia in soli dieci mesi ha prodotto grandi risultati – ha detto l'assessore Monteverde - la firma del patto di amicizia a Taicang a gennaio, oltre 20 responsabili del governo di Taicang in visita nel nostro territorio, 25 bambini sono venuti a Macerata per i campus estivi sul calcio, altri 25 per frequentare campus sulla cultura con il Liceo artistico e quello Linguistico della nostra città, 15 studenti del Liceo linguistico di Macerata hanno fatto un viaggio studio a Taicang a settembre e ora tutte le scuole medie maceratesi partecipano a un progetto interculturale con quelle della città cinese. Sul fronte sportivo, grazie alla società viaSoccer, in 10 mesi gli scambi tra le due realtà hanno permesso la formazione di 70 allenatori. In maniera molto concreta abbiamo creato una rete di relazioni. Ora la prossima sfida è il turismo, un’opportunità per la cultura e per l’economia".Andrea Passacantando e Simona Reschini hanno presentato le occasioni di investimento per le imprese e le aziende in un territorio molto ricco e appassionato di made in Italy.Su Sue, responsabile per il progetto per il governo di Taicang, ha presentato le cifre dello sviluppo di Taicang, un’opportunità grazie alla politica fondata su innovazione, sviluppo sostenibile e qualità. Le aziende, ha detto, hanno l’occasione di vendere i loro prodotti in un centro commerciale specializzato in made in Italy e ha sottolineato come in Cina sia in crescita una classe media che è interessata al made in Macerata che comprende bei prodotti, cultura, musica e arte, buon cibo e qualità della vita.Un focus specifico è stato dedicato al turismo con un invito specifico rivolto ai proprietari di hotel, agriturismi e fattorie. La sfida per il territorio maceratese, è stato detto, è qualificare la capacità ricettiva perché ci sono milioni di cinesi che desiderano fare un viaggio nel made in Italy e le Marche sono il meglio della qualità del nostro Paese e possono offrire un’esperienza gratificante.
Sale il conto dei danni nelle campagne delle zone terremotate con altre due stalle crollate, con gli animali esposti ai rischi del ritorno del freddo e dei predatori.Lo dice la Coldiretti di Macerata. Nell'area epicentro del sisma ci sono oltre 900 aziende agricole, attive soprattutto nell'allevamento di mucche e pecore al pascolo, con la produzione di carne e formaggio. Il terremoto ha fatto venir giù stalle e fabbricati rurali e lesionato caseifici, strutture aziendali e agriturismi, che peraltro devono far fronte a disdette e cancellazioni da parte degli ospiti.Oltre all'emergenza abitativa, con gli agricoltori e gli allevatori che non possono lasciare le loro aziende per l'impossibilità di abbandonare gli animali, si aggrava il problema dei ricoveri per il bestiame, tanto più in vista dell'arrivo delle temperature più rigide, oltre all'annoso problema dei lupi. Ma c'è anche la necessità di evitare che il latte vada buttato, con i laboratori di trasformazione lesionati (ANSA).