Economia

La “Ferrero” mette gli occhi su Potenza Picena: in cantiere progetto dedicato al nocciolo

La “Ferrero” mette gli occhi su Potenza Picena: in cantiere progetto dedicato al nocciolo

È stata la Cooperativa Agricola Montesanto, insieme all’Amministrazione Comunale di Potenza Picena, a fare da collegamento tra Regione Marche e l’Impresa agroalimentare Ferrero, per mettere in campo un progetto incentrato sulla coltivazione del nocciolo nelle Marche. Un discorso intrapreso già da qualche tempo con l’interessamento, proprio della Ferrero, alle colline marchigiane e in particolare alla zona del maceratese, con contatti avviati direttamente con la Cooperativa Agricola Montesanto di Potenza Picena. Un interesse che si sta concretizzando e allargando a tutto il territorio regionale: nei giorni scorsi si è tenuto un incontro a cui hanno preso parte il vicepresidente di Regione Marche ed assessore con delega all’Agricoltura Mirco Carloni, l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Potenza Picena Paolo Scocco, il Direttore e il Presidente di CAM Paolo Berardi e Filippo Degli Azzoni, il Presidente del Consorzio Agrario Provinciale di Ancona Alessandro Alessandrini e i rappresentanti della Ferrero.  “Primario interesse di Regione Marche - dichiara Carloni - è far coesistere sostenibilità ecologica ed economica delle nostre Aziende agricole. Per tale motivo è prioritario valorizzare il sapiente lavoro dei nostri agricoltori, valutando con attenzione le opportunità da cogliersi, mantenendo fede ai valori di biodiversità e tutela dell’ecosistema che rappresentano una eccellenza della nostra terra. Regione Marche è fortemente interessata ad approfondire le potenzialità della filiera, valutando con i dirigenti regionali, la possibilità di implementare misure di supporto all’interno del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) in grado di favorire il più ampio sviluppo della progettualità nell’ottica di un coinvolgimento di tutte le aree regionali vocate alla coltura”. Il prossimo mese di settembre ci sarà un nuovo bando regionale per le filiere agricole per il quale lo stesso Carloni ha garantito procedure più snelle e rapide atte a favorire un rilancio concreto dell’agricoltura territoriale. Da parte sua la Ferrero ha ribadito il proprio interesse prospettando un importante piano di investimenti che coinvolgerebbe svariate aree della nostra Regione, selezionate per le proprie caratteristiche vocate a produzioni di alta qualità.

21/04/2021 13:14
Nasce Cna Restauratori: Alessandara Bellucci presidente

Nasce Cna Restauratori: Alessandara Bellucci presidente

Prosegue l’ampliamento dell’attività di rappresentanza che la CNA Macerata sta ponendo in essere sia sui territori sia nei vari settori produttivi. Ultimo tassello in ordine di tempo la creazione del nuovo raggruppamento di mestiere dedicato ai restauratori della provincia di Macerata Si è quindi svolta ieri, in modalità on-line, la prima assemblea elettiva dei restauratori CNA che ha individuato la composizione e le priorità della presidenza provinciale di mestiere. In avvio di conferenza sono stati condivise con gli artigiani presenti le novità riguardanti il protocollo di sicurezza anti Covid per le imprese e le disposizioni in merito alle vaccinazioni in azienda, raccogliendo le necessità e le proposte specifiche del settore. Gli associati restauratori CNA Macerata hanno quindi individuato Alessandra Bellucci come nuova presidente che guiderà il gruppo di lavoro composto, oltre che dalla stessa presidente, da Adriana Malpiedi, Maria Pia Topa e Milko Morichetti. La neo presidente ha esposto le priorità del suo programma per il quadriennio che ha difronte: “dobbiamo riuscire a fare riconoscere alla figura del restauratore tutta la professionalità che incontestabilmente ha. Troppo spesso negli appalti pubblici si tenta di escludere la nostra figura senza badare al valore qualitativo dell’opera. Occorre che le amministrazioni pubbliche tengano sempre conto di questo aspetto se vogliamo mantenere intatte nel tempo le nostre bellezze”. Milko Morichetti ha quindi sottolineato la necessità di fare rete: “come restauratori ci dobbiamo integrare nel sistema economico più ampio presente sul territorio; auspico pertanto la costituzione di una rete con il sistema imprenditoriale che ruota intorno alla ricostruzione post sisma, con le imprese edili, con le amministrazioni pubbliche, con la Curia e con il Sovrintendente. Far parte di reti è anche un requisito indispensabile per non precluderci la partecipazione agli appalti più grandi. Avvertiamo per questo - prosegue Morichetti - la necessità di sviluppare un servizio informativo più efficace e capillare sulle procedure di gare ed appalti in essere”. Il mestiere del restauratore, come è emerso chiaramente dall’assemblea, è strettamente collegato con la cultura e quindi con il settore turistico: “il turismo – ha concluso la neo presidente Alessandra Bellucci -  sarà uno dei motori della ripresa economica post-pandemia; dobbiamo fare in modo che quando i turisti torneranno, trovino il nostro territorio più bello che mai”. I restauratori che vogliono aderire al progetto CNA possono contattare gli uffici dell’Associazione su tutto il territorio provinciale.  

16/04/2021 19:29
Macerata, preoccupa la scadenza delle moratorie bancarie del 30 giugno: l'analisi di Confindustria

Macerata, preoccupa la scadenza delle moratorie bancarie del 30 giugno: l'analisi di Confindustria

Forte preoccupazione per la scadenza delle moratorie bancarie del 30 giugno:  analisi e proposte di Confindustria Macerata:  “In questi mesi abbiamo visto come la pandemia abbia colpito tutto il sistema economico/sociale del Paese, una crisi di proporzione epocale. In particolare a risentire di questa grave difficoltà congiunturale è stato il settore dei servizi e dell’industria,  basti pensare alla filiera della moda e  dell’automotive. Ad esempio nelle Marche il settore calzaturiero ha registrato una forte contrazione dei livelli produttivi - 50% nel secondo trimestre dell’anno (il settore della Moda si è attestato attorno al 25%), in media cioè ha subito nel 2020 una variazione negativa del 21,9, inoltre l’andamento dell’attività commerciale delle imprese regionali rispetto al 2019 vede una flessione delle vendite del 25,5% sul mercato interno e del 25,8% sull’estero.Anche i livelli occupazionali di entrambi i comparti sono in calo (tra -1,5%) ed è invece in forte aumento nel 2020 il ricorso alla CIG: da 2,7 milioni a 12,7 milioni. Nello scorso anno tuttavia i prestiti bancari con garanzie pubbliche hanno attenuato la crisi di liquidità subita dalle imprese per il crollo dei fatturati. Il 30 giugno però scadranno le moratorie sui prestiti ed i fidi sospesi per € 130 mld (nelle Marche € 5 mld); le imprese  dovranno rimborsare i prestiti “emergenziali” assistiti dalle garanzie pubbliche ottenuti dopo l’inizio pandemia. D’altra parte, nel rinnovare i fidi, gli addetti all’istruttoria delle banche si troveranno a valutare bilanci per lo più in perdita a causa dei cali di fatturato registrati nel 2020 e tutto ciò in un contesto economico che permane sfavorevole e che risente pesantemente dei blocchi produttivi, in sintesi la situazione non è cambiata rispetto al 2020 anzi si è aggravata perché risente di più di un anno di enormi difficoltà. La scadenza delle moratorie rischia di fare precipitare una condizione già fortemente a rischio sia per le imprese che per le famiglie, in questo contesto allarmante gravano poi le regole emanate dall’EBA (Autorità Bancaria Europea) che impongono la classificazione automatica dell’impresa in “default” in presenza di una rata insoluta o di uno sconfino protratto per oltre 90 giorni consecutivi  e che rappresenti più dell’1% dell’ esposizione verso la banca, anche se di poche centinaia di euro. Si stima che circa il 20%  dei crediti sospesi è a rischio di classificazione a sofferenza. Confindustria Macerata esprime una forte preoccupazione per gli effetti che potrebbero determinarsi con la fine delle misure di sostegno al credito, un provvedimento che a nostro avviso non è gestito ne’ adeguatamente supportato da interventi istituzionali. La preoccupazione di Confindustria Macerata aumenta con la consapevolezza che se ogni liquidità sarà “assorbita” nella restituzione dei prestiti non ci sarà spazio per gli investimenti nel 2021. Problemi di liquidità si avvertono anche nel settore dell’Edilizia determinati dal fatto che nella ricostruzione cosiddetta “Leggera post sisma” le imprese edili hanno finanziato la riedificazione, ciò a causa di un sistema di stato di avanzamento dei lavori penalizzante che ha determinato importanti ritardi nell’esecuzione degli stessi e appesantimenti finanziari per le imprese stesse. Sono più di 4 anni che chiediamo ai Commissari che si sono avvicendati di porre rimedio a questo sistema di pagamento.Per ovviare a tale situazione di grave crisi è necessario predisporre con il Legislatore ed il Sistema Bancario una strategia condivisa di uscita graduale dal regime delle moratorie che nella nostra proposta si dettaglia nei seguenti punti: - la proroga delle misure in scadenza a giugno e l’estensione della durata dei prestiti garantiti dallo stato superiori a 30 mila euro; - la concessione da parte dell’EBA di maggiore elasticità alle banche nel trattamento dei crediti oggetto di moratoria; - la valutazione da parte delle banche dei dati di bilancio pre-covid, anche alla luce delle proiezioni di settore e ponderando gli aspetti qualitativi delle imprese e dei loro progetti; - il mantenimento dei fidi, acquisendo garanzie statali e con controgaranzia confidi, la previsione di periodi di pre-ammortamento nell’erogazione di nuova liquidità e l’allungamento delle scadenze. Confindustria Macerata chiede l’attenzione della politica regionale e nazionale. Occorre da subito creare i presupposti per non trovarsi impreparati o fuori dai “giochi” nel momento in cui il mercato interno ed estero ripartirà, se ciò dovesse accadere è a rischio un sistema economico, sociale e valoriale che ha caratterizzato per molti anni la nostra comunità determinando il  benessere del territorio.”

14/04/2021 16:12
Marche, 15 milioni per i settori messi in ginocchio dal Covid: “Fino a 7500 euro a dipendente”

Marche, 15 milioni per i settori messi in ginocchio dal Covid: “Fino a 7500 euro a dipendente”

Sarà pubblicato domani 15 aprile sul Bollettino Ufficiale l’Avviso per i contributi a fondo perduto che la Regione destinerà alle aziende dei settori messi più in difficoltà dalla crisi sanitari. Ben 15 milioni di contributi per il 100% a fondo perduto destinati alle aziende marchigiane localizzate nelle aree di crisi industriale e del sisma per un intervento che mira alla continuità occupazionale post-Covid, nonché alla ripartenza dell’attività aziendale delle micro, piccole e medie imprese locali. Requisito base affinché l’impresa ottenga il contributo, infatti, è la stabilità per almeno tre mesi dei propri dipendenti. L’intervento, fortemente voluto dall’assessore con deleghe alla Ricostruzione e alle Aree di crisi industriale Guido Castelli, d’intesa con il presidente Francesco Acquaroli, dà attuazione alla Delibera di Giunta (n.328) del 22 marzo 2021 e si avvarrà delle risorse del Por FSE 2014/2020 con l’obiettivo di dare continuità alla rete di sostegno che, grazie agli ammortizzatori, la normativa Covid ha fornito alle imprese a partire dal febbraio 2020. “Con questi fondi – spiega Castelli – la Regione punta a dare concreto respiro a tutte quelle piccole e micro attività di territori già svantaggiati messe ancor più in difficoltà dalla crisi economica provocata dal Covid. Interi comparti, come il commercio al dettaglio, la cultura, lo sport e la convegnistica, hanno dovuto fare i conti con lunghi periodi di chiusura o forte limitazione con conseguenze economiche drammatiche”. Nello specifico, l’avviso è destinato a micro, piccole e medie imprese del commercio, delle attività ricettive, dei servizi alla persona e alla produzione, delle attività culturali, creative, sportive e di intrattenimento, della filiera della convegnistica e organizzazione di eventi, oltre a tanti altri. Ogni azienda potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto per ciascun lavoratore che, nel periodo dal 23 febbraio 2020 fino alla data di presentazione della domanda (tramite piattaforma Siform), ha fruito di ammortizzatori sociali ordinari o in deroga, con causale Covid-19, per almeno tre mesi anche non continuativi, è rientrato in servizio da almeno 6 mesi, anche in questo caso non continuativi, e che risulta ancora in forza all’azienda. L’agevolazione sarà di importo forfettario, parametrata alla tipologia di contratto a tempo indeterminato, full time o part time non inferiore al 30%, e compresa, per ogni lavoratore, tra un minimo di 2.250 ed un massimo di 7500 euro, fino ad un importo complessivo di 50.000 euro per ogni azienda. “Per dare una risposta tempestiva alle imprese che avranno diritto - continua l’Assessore - la procedura sarà valutativa a sportello e articolata in tre finestre di presentazione delle domande: la prima partirà il 26 aprile e durerà fino al 15 luglio, la seconda dal 16 luglio al 15 settembre, l’ultima dal 16 settembre al 30 novembre 2021”. Condizione essenziale per beneficiare dei fondi, data dallo scopo dell’Avviso di salvaguardare la continuità occupazionale, è il mantenimento per ulteriori tre mesi da parte dell’impresa dei lavoratori per i quali hanno ricevuto il contributo.

14/04/2021 13:00
Confcommercio Marche alza la voce e chiede le riaperture: "Nel 2020 persi oltre 4 miliardi di euro"

Confcommercio Marche alza la voce e chiede le riaperture: "Nel 2020 persi oltre 4 miliardi di euro"

"Una data certa per le riapertura delle attività della ristorazione e della somministrazione, delle imprese dell’intrattenimento da ballo, delle imprese balneari e delle imprese che operano nel catering e banqueting" E’ la richiesta forte e chiara emersa nel corso della manifestazione Confcommercio Marche-Fipe (la Federazione dei Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio) che si è tenuta questa mattina, sotto una pioggia che via via si è fatta più insistente, nel piazzale della Sede Direzionale Confcommercio Marche Centrali di Ancona in via Sandro Totti luogo individuato per motivi di sicurezza. La mobilitazione, di carattere nazionale, è stata indetta per protestare contro i provvedimenti del Governo che oltre a non sostenere adeguatamente il settore sta tentennando pericolosamente sul tema delle riaperture come ha ricordato il Direttore Confcommercio Marche prof.Massimiliano Polacco presentando l’iniziativa: “La crisi generale che sta colpendo la categoria non è più sostenibile – le sue parole –. Per questo siamo qui a richiedere un impegno preciso al Governo e alla Politica: vogliamo una data certa per ripartire in sicurezza”. Il cuore della manifestazione nazionale è stato Roma dove hanno parlato il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli e il Presidente Fipe-Confcommercio, nonché Vice Presidente Vicario di Confcommercio, Lino Stoppani che hanno ribadito le ragioni di una protesta civile ma determinata. All’ ‘Assemblea in piazza’, come è stata denominata questa mobilitazione, di Ancona hanno partecipato anche alcuni rappresentanti istituzionali per supportare le richieste di Confcommercio Marche. Presenti il Vice Presidente della Regione Marche Mirco Carloni, il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e il Presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini che hanno dato il loro contributo esprimendo il sostegno al mondo dell’imprenditoria. Poi la parola è passata agli imprenditori e ai collegamenti diretti con le città e tra queste Ancona oltre a Genova, Napoli, Firenze. “Abbiamo voluto dare voce a tutte le Imprese che sono rappresentate dalla Fipe-Confcommercio – ha detto lo Chef stellato Moreno Cedroni Presidente di Confcommercio Marche-Fipe –, per dare un segnale forte al Governo. Per noi #ILFUTURONONsiCHIUDE, per questo Vogliamo riaprire subito in sicurezza!”. Nel corso della manifestazione sono stati resi noti alcuni dati regionali inerenti il settore. Un quadro drammatico se si pensa che secondo l’Ufficio Studi Confcommercio Marche nel 2020 sono stati persi 4 miliardi E 700 mila euro , con una flessione del -12% del PIL. Solo il comparto della ristorazione ha perso 1 miliardodi euro di PIL. Il crollo dell’occupazione nel territorio è di 65.000 unità di cui 38 mila del settore Turismo e Ristorazione. (anno 2020). Per i primi 3 mesi del 2021 si ipotizza una perdita di 2 miliardi di euro (per il settore Terziario) nel territorio delle Marche (i saldi e la Pasqua incidono pesantemente in tutto il settore commercio e ristorazione, in particolare per il comparto Abbigliamento Moda). La ristorazione nelle Marche ha perso oltre 450 milioni di euro nei primi 3 mesi del 2021. Dati che definire allarmanti è riduttivo, per questo l’appello del Presidente Confcommercio Marche Centrali Giacomo Bramucci è sembrato una vera e propria esortazione alla Politica: “E’ necessario – ha detto Bramucci a chiusura della mobilitazione –, far ripartire l’intero comparto del Terziario definendo e programmando le aperture in maniera chiara e definitiva”.

13/04/2021 16:40
Il titolo Tod's continua a volare in Borsa: è ancora "effetto Chiara Ferragni"

Il titolo Tod's continua a volare in Borsa: è ancora "effetto Chiara Ferragni"

Segnano ancora un forte rialzo le azioni Tod's che a Piazza Affari al momento passano di mano intorno al +8% a 35,6 euro per azione. Il titolo è sotto i riflettori dall'annuncio, lo scorso 9 aprile, dell'ingresso in cda di Chiara Ferragni. Rispetto al valore della chiusura in Borsa alla vigilia, l'8 aprile, gli acquisti sul titolo hanno portato ad oggi ad un rialzo intorno al 24%. Già nel 2017 Chiara Ferragni aveva lavorato con Tod's per una mini-collezione (#chiaralovestods) dedicata all'estate in cui aveva reinterpretato due dei campioni d’incassi del gruppo. Ma la capsule collection dai toni del rosa cipria non era bastata, da sola, a risollevare i conti. Tod's, infatti, è passata dai 963 milioni di vendite del 2017 con utile netto di 71 milioni e una posizione finanziaria positiva per 9,3 milioni, ai 940 milioni di ricavi del 2018 con un utile di 47,1 milioni, fino a chiudere il 2020 con 637 milioni di fatturato (-30% sul 2019), un rosso di 73 milioni (46 milioni di profitti un anno prima) e un debito di 124,9 milioni (escludendo i 396,4 milioni delle passività per i contratti di affitto dei negozi). Ecco, quindi, che quattro anni dopo, per l’imprenditrice ed influencer  si è spalancata la porta dei vertici di Tod's. (Fonte Ansa) 

13/04/2021 13:41
CNA Macerata, il nuovo presidente del settore autotrasporto sarà Nazzareno Latini

CNA Macerata, il nuovo presidente del settore autotrasporto sarà Nazzareno Latini

L'assemblea territoriale della CNA FITA di Macerata, alla conclusione della parte convegnistica intitolata provocatoriamente “In attesa dei droni, ascolto e confronto sui problemi del trasporto merci e persone” ha eletto presidente di mestiere del settore autotrasporto per il nuovo quadriennio associativo, Nazzareno Latini imprenditore autotrasportatore di Appignano. Il gruppo di lavoro che per l'occasione si è costituito in affiancamento al nuovo presidente vede la presenza di Simone Antolini, già portavoce provinciale della categoria per il quadriennio appena concluso ed ora anche designato delegato all'assemblea regionale FITA Marche, Paolo Cardarelli titolare dell'impresa di autotrasporti con sede a Sant'Angelo in Pontano e Mattia Camilli operatore del trasporto merci di Civitanova Marche. L'assemblea, che si è svolta congiuntamente alle CNA di Fermo ed Ascoli Piceno, ha visto gli interventi del presidente regionale della CNA e Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, del portavoce regionale trasporto persone della CNA Marche Simone Magellano, di Riccardo Battisti responsabile regionale del settore autotrasporto della CNA, di Massimo Capriotti, direttore territoriale del confidi Uni.Co. All'evento, seguitissimo on-line da imprenditrici e imprenditori del settore, sono intervenuti il professor Stefano Pollastrelli direttore del dipartimento di giurisprudenza dell'università di Macerata e docente ordinario di diritto della navigazione e dei trasporti, l'assessore regionale Guido Castelli coinvolto nella sua molteplicità di deleghe ed in particolare quelle riferite ai trasporti e alle reti regionali di trasporto, bilancio e credito. La presenza dell’Assessore Castelli è stata occasione per la CNA di rappresentare approfonditamente le difficoltà specifiche del settore, problemi che la pandemia ha esasperato. Il neo presidente Nazzareno Latini ha fatto il punto della situazione del settore: “Il trasporto persone è fermo da ben prima del lockdown di marzo 2020, con i viaggi di istruzione sospesi sin dall’inizio del vecchio anno scolastico ed inoltre poco ha funzionato l’integrazione con il complessivo del Trasporto Pubblico Locale. Pochi e modesti i ristori che, peraltro, non possono rappresentare la soluzione per la sopravvivenza delle imprese. La CNA, con l’occasione, ha ribadito la richiesta di esonero della tassa di possesso per le imprese di trasporto persone”. Anche sul versante del trasporto merci la situazione non è molto diversa: “siamo in continua contrazione nel numero di imprese – sottolinea Latini - con diminuzione superiore alle medie degli altri settori economici; qui si scontano anche tutte le difficoltà che il rallentamento complessivo dell’economia territoriale sta registrando e che si aggiungono a quelle logistiche della carenza di infrastrutture, di minaccia ai bilanci aziendali derivante dagli aumenti incontrollati del costo del gasolio. Speriamo solo di non dover ricordare anche la sciagura, perché tale sarebbe, dell’azzeramento dei rimborsi delle accise sul gasolio stesso”. L’attenzione che l’Assessore Castelli ha riservato alla vasta e molteplice rassegna di criticità e problemi lascia ben sperare nel fattivo sostegno dell’azione sia politica, sul fronte delle scelte strategiche per porto, aeroporto e rete di viabilità nazionale e locale, sia amministrativa con la verifica di decontribuzioni per il settore. Riccardo Battisti, responsabile regionale del settore autotrasporto della CNA, apre il grande tema dei rinnovi dei piani di trasporto pubblico: “Sarà interessante proseguire nell’offerta di contributi ed idee per cogliere, nella ridefinizione degli obiettivi e modalità, alcune possibilità di miglioramento e redistribuzione del servizio ai cittadini marchigiani riavvicinandoli a trasporto collettivo”.  

12/04/2021 14:53
Regione Marche mette sul piatto 1,5 milioni di euro. Carloni: "Oltre ai ristori, puntiamo sugli investimenti"

Regione Marche mette sul piatto 1,5 milioni di euro. Carloni: "Oltre ai ristori, puntiamo sugli investimenti"

La Regione Marche investe 1,5 milioni di euro per rilanciare il settore del commercio nel 2021. Su proposta del vicepresidente Mirco Carloni, la Giunta regionale ha approvato e trasmesso alla competente Commissione consiliare dell’Assemblea legislativa, per il previsto parere, il programma di utilizzo delle risorse. “La situazione che stiamo vivendo e affrontando è veramente difficile. Tra i comparti più colpiti dalle restrizioni imposte dal Covid-19 figura sicuramente quello del commercio che vogliamo sostenere e rilanciare con tutte le opportunità disponibili – afferma il vicepresidente - Oltre ai ristori, previsti da altri provvedimenti, con il Programma 2021 puntiamo anche sugli investimenti. Nostro intendimento è quello di aumentare ulteriormente le risorse nel corso dell’anno, in modo da favorire più imprese commerciali possibili in questa operazione di rilancio post pandemia”. Il Programma si articola in cinque settori di intervento. I primi due finanziano le piccole e medie imprese commerciali che realizzano ristrutturazioni, ampliamenti e acquisto di attrezzature. A disposizione avranno 1,3 milioni di euro a fondo perduto, parte dei quali riservati alle attività svolte nei comuni sotto i cinquemila abitanti. Il terzo interviene, sempre con contributi a fondo perduto, rafforza la sicurezza delle attività sottoposte al rischio di criminalità con l’installazione di sistemi antintrusione. Il quarto e il quinto intervento promuovono, da un lato, il settore fieristico e, dall’altro, la diffusione dei negozi di vendita dei prodotti sfusi e alla spina. Sono queste attività che valorizzano, in particolare, le produzioni biologiche, naturali e da filiera corta, con una trasparenza dei prezzi sempre apprezzata dai consumatori. L’ultimo intervento prevede contributi alle attività iscritte nel registro regionale del commercio equo e solidale per adeguare gli spazi di vendita.

12/04/2021 12:46
Bandi per la creazione di impresa: come partecipare, incontro tra i sindaci e Cna

Bandi per la creazione di impresa: come partecipare, incontro tra i sindaci e Cna

Nonostante la forte crisi economica in atto, sono molti i beneficiari che negli ultimi mesi hanno presentato domanda per aprire una nuova partita iva. Giovani e meno giovani residenti in diversi territori e con diverse idee imprenditoriali in testa, usufruiranno del contributo a fondo perduto di almeno 15.000 euro per avviare la loro impresa. Pochi i requisiti richiesti da questi bandi che individuano come beneficiari i disoccupati iscritti regolarmente ai Centri per l’impiego, residenti in alcune zone specifiche della nostra regione. Le aree geografiche incluse nelle varie pubblicazioni del bando “Creazione di impresa” sono di volta in volta cambiate: dalla già citata Area di crisi complessa fermano-maceratese, ai Comuni della Regione Marche ricadenti nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) o nei Comuni capoluoghi di provincia individuati come aree di ITI (Investimenti Territoriali Integrati). Tutte le disponibilità di risorse destinate alle diverse aree sono state impiegate rapidamente, tranne quelle riservate ai Comuni ricadenti nella Strategia Nazionale Aree Interne, che ammontano a 270.000 euro ed un nuovo bando per la creazione di impresa riservato ai residenti disoccupati nell’area di “Crisi AdP Merloni”. Per illustrare le modalità di partecipazione a questi bandi, la CNA Macerata ha organizzato un incontro on-line in programma sulla piattaforma zoom e in diretta tv sul Canale 14 Marche, lunedì 12 aprile alle ore 19:15 (collegamenti zoom dalle 19,00). A presentare il bando sarà il direttore del confidi regionale Uni.Co. di Macerata Massimiliano Moriconi. Ospiti dell’incontro saranno: Alessandro Gentilucci, Presidente dell’Unione montana Marca di Camerino e Presidente capofila per l’area SNAI di Macerata, Luca Piergentili Sindaco di Sarnano, Giuliano Ciabocco Sindaco di San Ginesio, Matteo Pompei Sindaco di Monte San Martino, Stefania Cardinali vice a Penna San Giovanni. Per partecipare all’iniziativa su zoom è necessario scrivere le proprie generalità via mail all’indirizzo comunicazione@mc.cna.it, mentre sul sito internet di CNA Macerata www.mc.cna.it è disponibile l’elenco completo dei Comuni i cui residenti posso presentare domanda.  

11/04/2021 15:25
Autotrasportatori Cna a convegno: appuntamento per il prossimo 10 aprile

Autotrasportatori Cna a convegno: appuntamento per il prossimo 10 aprile

La Fita, storica sigla della Cna nel mondo dell’autotrasporto, si dà convegno per il prossimo 10 aprile per fare un “pit stop” sul settore del trasporto merci e persone e per rinnovare le cariche sociali dei direttivi di mestiere nelle rispettive realtà territoriali delle CNA di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Un evento congiunto on line, come ormai di questi tempi anche gli autotrasportatori si sono abituati a fare, per un appuntamento che vuole rappresentare, al di là degli adempimenti statutari, un’opportunità di incontro da parte di imprenditori alle prese con problemi vecchi e nuovi nel trasporto di persone e cose. “In attesa dei droni, ascolto e confronto sui temi dell’autotrasporto merci e persone”: è il titolo in parte provocatorio che verrà affrontato negli interventi di Luciano Barattini, Portavoce nazionale Fita CNA trasporto merci e Riccardo Battisti, responsabile regionale della Fita CNA delle Marche; è previsto l’intervento dell’assessore regionale Guido Castelli che, tra le altre deleghe, ha quella ai trasporti e reti regionali di trasporto. Un’occasione per condividere situazioni che, sempre più esasperate, caratterizzano il settore e per cercare insieme la ragionevolezza di proposte ed azioni in grado di affrontare alcuni dei nodi che la categoria quotidianamente si trova ad affrontare. La preoccupazione generale è quella che, nel vedere i camion in attività, si possa pensare che, alla fine, il settore stia reggendo. Non è così, purtroppo: viaggiare con autocarri vuoti per metà o del tutto nei viaggi di rientro non solo è diseconomia, ma diventa fallimento; vedere la risalita vertiginosa del costo del gasolio che si scarica tutto sul trasportatore è una rimessa continua che si evidenza ancora di più con il lavoro, se e quando c’è, ridotto al lumicino; la paralisi del traffico per cantieri ed inefficienze del sistema della viabilità autostradale ed ordinaria è un ulteriore elemento che concorre ad appesantire un’impresa di trasporto con il rischio che, quando si parla di futuro in poche potranno vederlo. I dati sono rappresentativi di una realtà di impresa che, se da un lato ha bisogno di ammodernamenti, dall’altro non riesce a programmare il futuro e gli investimenti. Se poi si dovesse eliminare il recupero delle accise, un parziale rimborso del maggior costo, oltre il costo industriale, che mette l’Italia ai primi posti per il prezzo di gasolio in Europa, allora sarebbe la disfatta per la maggior parte delle imprese. Le tre realtà provinciali sono tutte caratterizzate, come la regione Marche, dal segno meno nel confronto dei dati al 28 febbraio 2021 rispetto alla stessa data del 2011: un periodo di osservazione di 10 anni che non lascia troppo spazio alla fantasia e che ha dinamiche negative differenti nei tre territori provinciali osservati. C’è una perdita di peso specifico del segmento trasporto nel quadro delle singole economie provinciali che va ben indagata per garantire la tenuta di un settore che resta fondamentale per far girare l’economia. Al termine della parte convegnistica, anche la Fita Cna di Macerata con il suo presidente del settore procederà al rinnovo dei quadri dirigenti e dei rispettivi gruppi di lavoro territoriali, come previsto dal rinnovato statuto della CNA. Per partecipare alla parte pubblica, le credenziali di accesso vanno richieste a mezzo mail a: comunicazione@mc.cna.it.                  

09/04/2021 15:25
Chiara Ferragni entra nel Cda della Tod's: "Sua conoscenza del mondo dei giovani sarà preziosa"

Chiara Ferragni entra nel Cda della Tod's: "Sua conoscenza del mondo dei giovani sarà preziosa"

“Ritenendo sempre più importante occuparsi di impegno sociale, della solidarietà verso il prossimo e della sostenibilità nel rispetto dell'ambiente e del dialogo con le giovani generazioni, il gruppo Tod's nomina Chiara Ferragni membro del Cda": Lo hanno annunciato, attraverso una nota,  i vertici dell’azienda. "Mi fa molto piacere che Chiara Ferragni sia entrata nel Cda di Tod's", commenta Diego Della Valle: "La conoscenza di Chiara del mondo dei giovani sarà sicuramente preziosa. Inoltre, insieme, cercheremo di costruire progetti solidali e di sostegno per chi ha più bisogno, sensibilizzando e coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni in operazioni di questo tipo". "Siamo certi - commenta il gruppo Tod's - che la conoscenza di Chiara del mondo dei giovani, unita all'esperienza dei membri del Cda, possa costruire un gruppo di pensiero dedicato a progetti focalizzati alla solidarietà verso gli altri, con forte attenzione al mondo giovanile che, mai come in questo momento, ha bisogno di essere ascoltato".  "Ringrazio Diego Della Valle per la fiducia e il rispetto che ha nei miei confronti come donna e manager", dice Chiara Ferragni : "Unirmi al gruppo Tod's significa dare voce alla mia generazione con una delle eccellenze dell'Italia nel mondo". (Fonte Ansa)

09/04/2021 11:56
Tra le 42 imprese più competitive e affidabili d'Italia ci sono 5 aziende di Macerata

Tra le 42 imprese più competitive e affidabili d'Italia ci sono 5 aziende di Macerata

Sono 42 le top imprese insignite dell’Alta Onorificenza di Bilancio del Premio Industria Felix, di cui 12 dell’Emilia Romagna, 17 delle Marche e 13 dell’Umbria per competitività, affidabilità finanziaria e talvolta per sostenibilità.  Premiate 5 aziende di Macerata: Eli, Geax, Lube Holding, Lube Industries, Società Automobilistica Potentina. La cerimonia di conferimento dei premi, che sino allo scorso anno si è svolta a Bologna a Palazzo Re Enzo, si è tenuta questa mattina in modalità digitale dopo un’inchiesta giornalistica condotta su 90mila bilanci di società di capitali con sede legale nelle tre regioni, realizzata da Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved.  In fase pre-Covid crescevano il fatturato e il numero addetti nelle Marche: 1,5% sui ricavi e 3,9% sugli addetti. Macerata ha un tasso di crescita del fatturato di 1,4% e un tasso di crescita degli addetti di 4,1%. Il trentunesimo evento Industria Felix, organizzato dal trimestrale IFM, è stato moderato dal direttore responsabile Michele Montemurro e dal giornalista e vice direttore di Rai 1 Angelo Mellone, realizzato in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, con i patrocini di Confindustria, Simest, le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Lidl Italia, Sustainable Development. Durante l’evento sono intervenuti il vicepresidente di Confindustria e co-portavoce del Comitato scientifico di Industria Felix Vito Grassi, il responsabile dell’Ufficio studi di Cerved Guido Romano, l’ad di Simest Mauro Alfonso, il direttore di Askanews Paolo Mazzanti, per Banca Mediolanum il senior manager dell’Investment Banking Marco Gabbiani e i wealth advisor Monica Lanzi e Massimo Cupillari e il senior manager Francesco Tei, il partner di Ria Grant Thornton Sandro Gherardini, per Sustainable Development l’amministratore unico Michele Chieffi e il consulente Francesco Lenoci, mentre le conclusioni sono state affidate al docente di Economia industriale dell’Università Luiss e co-portavoce del Comitato scientifico di IF Cesare Pozzi.           

08/04/2021 17:20
Un patto per costruire il Distretto biologico unico delle Marche: "Sarà il più grande d'Europa"

Un patto per costruire il Distretto biologico unico delle Marche: "Sarà il più grande d'Europa"

Uno strumento chiave per incentivare l’economia locale, un alleato essenziale per l’equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la salute, un modello socio-economico del tutto nuovo.  Sono queste le caratteristiche fondamentali della produzione Bio ma anche le finalità di quello che sarà il Distretto Biologico unico delle Marche più grande d’Italia e d’Europa. Con la firma del patto per il biologico, avvenuta oggi a Palazzo Raffaello tra il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e i rappresentanti regionali di Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative , Copagri, Legacoop , Uecoop, Unci E Camera Di Commercio , le Marche , infatti ,puntano per la prima volta alla creazione di un unico e grande distretto del biologico forte di numeri, progetti e obiettivi importanti . “ La Regione Marche crede fortemente alle potenzialità di questo settore – ha evidenziato Carloni -  come traino per molti altri comparti e cerniera di uno sviluppo sostenibile anche a livello turistico-ambientale. Per questo oggi la firma di questo patto sigilla la volontà – tutti insieme – di andare verso la realizzazione di un distretto biologico e del cibo che può diventare il più grande d’Europa, caratterizzato da un forte brand territoriale che identifichi le Marche come regione Bio per eccellenza, attraverso un incisivo marketing territoriale, una promozione spinta che valorizzi il prodotto in termini di qualità e competitività sui mercati interni ed internazionali. Il biologico, forte di una tradizione radicatissima nella nostra regione,  è un valore aggiunto fondamentale che vogliamo inserire e far crescere in un ampio progetto di sostenibilità che integra ambiti culturali, per esempio con la Legge sui borghi; il Turismo con il progetto “ Albergo diffuso” ma anche gli operatori turistici, le amministrazioni locali, le associazioni e tutti i privati che abbiano in comune la stessa visione: rendere il brand Marche leader del biologico in Europa e quindi Regione sinonimo di qualità di vita . Consapevoli pertanto che un’immagine univoca e organica è molto più “spendibile” e credibile all’estero, oltre a rafforzare tutto il sistema e a contrastare le debolezze. “     “Apprezziamo ed appoggiamo convintamente una iniziativa fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura nel nostro territorio – afferma Gino Sabatini - Camera di Commercio sarà a fianco della Regione nel sostenere il distretto unico del biologico delle Marche” “E’ uno strumento nuovo questo Distretto Biologico – ha concluso Carloni -  a cui abbiamo lavorato con molto impegno in questi mesi per mettere insieme, per la prima volta, tutte le realtà, piccole medie e grandi, spesso scollegate fra loro, per dare la stessa forza di penetrazione nei mercati e le stesse opportunità a tutti. Partendo da esperienze virtuose già consolidate, come le filiere biologiche e gli accordi agroambientali d’area, e valorizzando iniziative più recenti, come i biodistretti e i distretti biologici locali appena costituiti o in via di costituzione, puntiamo a costruire insieme il futuro di una regione sempre più biologica. “ Carloni ha anche informato che la Regione Marche intende investire nella promozione del biologico in tutti i settori e sarà inserito nella parte dedicata alle Marche nella sezione “Food” di Expo 2020 Dubai.  Tra gli obiettivi principali del patto siglato questa mattina, incrementare la superficie agricola utile (SAU) coltivata a biologico, passando dall’attuale 20% al 100% nelle aree Natura 2000 nei prossimi 10 anni; potenziare la ricerca, la sperimentazione e la formazione nel settore del biologico per migliorare la qualità e la produttività delle coltivazioni; tutelare e valorizzare la nostra biodiversità in alternativa agli OGM ; favorire e consolidare le filiere del biologico di prodotto e di territorio; estendere la certificazione del biologico fino alla tavola dei consumatori; promuovere il consumo dei prodotti biologici nelle mense e nei circuiti commerciali; promuovere le Marche come regione biologica con una elevata qualità della vita, al fine di accrescere la sua attrattività turistica. La nostra regione vanta imprese in continua crescita per numero e qualità della produzione e una solida storia di filiera per cui in alcuni ambiti è leader in Italia , tanto da essere definita “culla dell’agricoltura biologica italiano “. Siamo tra le regioni con la crescita più alta nel numero di operatori: il 32% in più rispetto all’anno precedente. Numeri positivi sia per quanto riguarda i dati strutturali legati alla produzione, sia per quelli economici legati al mercato. Tanto che la Superficie Agricola Utile ( SAU)  marchigiana, gestita con metodo biologico, ha raggiunto i 104.567, superando del 20% la SAU media nazionale. Il numero dei nostri operatori si avvicina a quota 4.000, così articolati: 3.126 produttori, 283 preparatori, 10 importatori e 499 preparatori e importatori

08/04/2021 16:43
Dal futuro post-Covid al bonus Ecosisma: parla il direttore generale Bcc Recanati e Colmurano Fabio Di Crescenzo

Dal futuro post-Covid al bonus Ecosisma: parla il direttore generale Bcc Recanati e Colmurano Fabio Di Crescenzo

Con la Regione Marche tornata da ieri in fascia arancione, che ha di fatto allentato alcune delle limitazioni che costrigenvano molte attività commerciali a tenere le serrande abbassate, diventa ancor più centrale il ruolo del sistema bancario italiano per fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalle ultime chiusure. Abbiamo chiesto a Fabio Di Crescenzo, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano, di raccontarci come la BCC si prepara ad affrontare una eventuale ripartenza, considerndo anche la tempistica della campagna vaccinale in atto, e di spiegarci quali sono le misure intraprese a sostegno di imprese e famiglie messe duramente alla prova oramai da quasi più di un anno. Direttore considerando l’evolversi della pandemia, quando pensa che si potrà parlare di ‘ripresa economica’ soprattutto per quanto riguarda una parte delle piccole imprese costrette a subire limitazioni tali da interrompere la normale attività lavorativa? "La campagna vaccinale ha avuto un inizio lento e travagliato ma ora le prospettive sono migliori: io credo che grazie soprattutto ai vaccini, ed aiutati dalla stagione calda, si può immaginare una estate con una discreta ripresa del turismo e di tutte le attività collaterali (ristorazione nelle sue varie forme, luoghi d’arte e di culto, ecc…), ed un ritorno alla normalità per il prossimo autunno.  Dobbiamo essere ottimisti" Quali sono gli strumenti di medio e lungo termine che un istituto di credito può fornire ad un’azienda per un futuro riposizionamento finanziario dopo che l’emergenza sarà passata? "In questo ambito è stato molto utile, anzi, direi decisivo, il supporto dello Stato che con misure straordinarie che vanno dalle moratorie, ai finanziamenti garantiti (in gran parte dal Mediocredito Centrale) ha aiutato in misura notevole le Banche a fornire alle aziende il sostegno di cui hanno avuto ed avranno bisogno". Quali sono le realtà economiche che non riusciranno a rialzarsi da questa crisi innescata dalla pandemia? "Tutti ci facciamo l’augurio e coltiviamo la speranza che tutte le aziende, grandi e piccole, possano in qualche modo riuscire a superare questo lungo e difficile periodo. Purtroppo sappiamo che non sarà così perché in alcuni settori, quelli pesantemente e maggiormente colpiti, il recupero sarà difficile; così come sarà molto complicato il percorso per quelle aziende che sono arrivate alla pandemia già con qualche carenza o deficit strutturale. E non facciamo l’errore di dimenticarci dei singoli lavoratori. Le aziende in questo periodo hanno ricercato e sperimentato, per necessità e per spirito di sopravvivenza, l’efficientamento in vari ambiti, penso ai processi produttivi, al sistema di relazione con clienti e fornitori, allo smart working, ecc…, tutti cambiamenti che determineranno, direttamente o indirettamente, una minore necessità di “forza lavoro” e di “acquisto di servizi” che in passato sembravano insostituibili". Considerando tale scenario, quale pensa sia il quadro generale relativo alle aziende a conduzione familiare? "Le aziende familiari, che nelle analisi socio-economiche rappresentano la parte debole del tessuto imprenditoriale, scontano certamente i limiti della ridotta dimensione. Ma d’altro canto beneficiano di un “costo di struttura” più contenuto per il consistente apporto “a costo zero” dei vari componenti il nucleo familiare di riferimento, elemento che le connota con una caratteristica di maggiore resilienza". Siamo in una fase di transizione ma quanto è difficile gestire la stessa? "Nella prima fase abbiamo avuto tutti grandi difficoltà. Ormai, a distanza di oltre un anno, siamo riusciti a mettere a punto meccanismi di convivenza con la pandemia che ci consentono, quantomeno, di limitarne gli effetti più negativi. In attesa del ritorno alla normalità, che ci auguriamo imminente". Come è andato il primo trimestre del 2021? E’ pensabile ipotizzare un rilancio anche per quanto concerne una economia di tipo familiare? "Il primo semestre del 2021, anche per effetto delle manovre espansive della Banca Centrale Europea e delle misure economico-sociali di contrasto alla pandemia, è andato abbastanza bene. Il futuro presenta molte incognite ma ci aiuta ad essere ottimisti l’anelito largamente diffuso di ricominciare a vivere una vita normale, una sensazione che ci fa pensare ad un periodo di forte ripresa per tutti gli operatori economici una volta superata l’emergenza sanitaria". Sono in molti a chiedere dei prestiti per aprire delle nuove attività? "Il momento non è propizio, il comparto delle nuove attività non si è ancora riattivato ed il saldo fra nate e cessate è certamente negativo. Speriamo di poter vedere presto l’inversione di questa tendenza". Quanto pensa sia importante Ecosisma bonus 110%? Come si districa l’impegno di una banca per sostenere chi vorrà cogliere questa occasione? "Il meccanismo è molto complesso e la scadenza troppo ravvicinata. Ma l’idea è assolutamente valida e vincente. Con alcune modifiche, a cominciare da un provvedimento di proroga che dia a tutti (cittadini e imprese) il tempo di organizzarsi e di attivarsi nella direzione di una riqualificazione del patrimonio immobiliare, l’ecosisma bonus potrà essere il vero motore della ripresa. Quanto al ruolo delle Banche, dopo una prima fase di analisi e di studio, sembra ormai in fase di decollo il “mercato dei crediti di imposta” e le Banche sono ormai attrezzate a sostenere imprese e privati nel dare avvio ai progetti di ristrutturazione in chiave di efficientamento strutturale ed energetico degli edifici". Riguardo all’accesso al credito pensa che cambieranno le regole per la valutazione di merito? "In un periodo in cui era già in atto un inasprimento delle regole e dei sistemi di valutazione del merito di credito e di gestione e smaltimento dei prestiti deteriorati (NPL) è arrivata la pandemia con il suo pesante carico di problemi sia per le famiglie che per le imprese. Le banche si trovano nel mezzo, strette fra 2 opposte istanze: da un lato, adottare rigidi criteri di selezione del merito di credito e, dall’altro, porre in essere politiche anticicliche di aiuto all’economia in una fase che presenta caratteristiche di enorme debolezza e di prospettive a dir poco incerte circa il futuro di tanti operatori economici. L’augurio è quello che i regolatori dell’attività bancaria sappiano trovare gli strumenti più adeguati affinché tutti o almeno la maggior parte dei soggetti interessati possano riuscire a superare questo difficile momento che dura ormai da oltre un anno. E mi riferisco anche al tema delle “moratorie” che, a mio avviso, dovrebbero essere mantenute per un periodo successivo rispetto al ritorno alla normalità, penso ad un arco di tempo di 12 mesi, al fine di dare modo alle imprese ed alle famiglie di ricostruire e ritrovare un adeguato equilibrio produttivo, finanziario e reddituale". Crede che dal periodo pandemico possano anche generarsi delle nuove opportunità oppure i numeri negativi del 2020 hanno precluso ogni tipo di strada alternativa? "La pandemia porterà importanti mutamenti nelle abitudini di tutti noi, in tutti i settori della nostra vita e come sempre accade nei momenti di grande trasformazione, vincerà chi saprà approcciarsi al nuovo con spirito innovativo ed aperto e perderà chi rimarrà ancorato ad un passato, che, bello o brutto che sia stato, non esiste più. E quindi, il consiglio che mi sento di dare a tutti è quello di guardare in faccia la nuova realtà e pensare a quello che potrà essere il futuro, anticipando, se possibile, le novità, i cambiamenti e le evoluzioni che questa iattura inevitabilmente determinerà".            

07/04/2021 19:55
CNA Macerata incontra la montagna: "DL sostegni umiliante. Non arriverà nemmeno un euro"

CNA Macerata incontra la montagna: "DL sostegni umiliante. Non arriverà nemmeno un euro"

La CNA Macerata ha incontrato Sindaci ed imprenditori montani per capire, nelle more del recente Decreto Sostegni, quante risorse spetterebbero alla nostra montagna. Luciano Ramadori, Direttore CNA Macerata, fa emergere una drammatica realtà: “È umiliante constatare che, interpretando quanto riportato nel DL Sostegni, per i Comuni e per gli operatori sciistici privati delle nostre montagne, Sarnano, Bolognola, Ussita, alla fine non arriverà nemmeno un euro. Questo perché – sottolinea il Direttore CNA – nel testo approvato si individuano come beneficiarie le zone dove sono presenti ‘comprensori sciistici’ che nella nostra regione non esistono”. Ramadori punta il dito sulle categorie individuate per il riparto dei fondi: “Noi abbiamo solo stazioni sciistiche singole, non comprensori; se interpretiamo alla lettera il Decreto, non dovremmo quindi rientrare per nulla tra i beneficiari. Inoltre – prosegue – anche i rimborsi previsti sulla base degli skypass emessi nella scorsa stagione invernale ci vedrebbero fuori da qualsiasi graduatoria in quanto nel 2019 sul nostro Appennino non ci fu neve”. Sembrerebbe, quindi, che la base di riparto degli aiuti escluderebbe del tutto la montagna marchigiana, sia i municipi che gli operatori privati: “Vogliamo immaginare che l’intenzione del legislatore non sia stata quella di escludere in toto le piccole realtà e che vorrà porre rimedio a questo immotivata discriminazione. Come Associazione di categoria proponiamo di allargare la platea dei beneficiari a tutti coloro che hanno subito un calo degli introiti, prescindendo dalle dimensioni delle imprese, delle stazioni sciistiche e dei Comuni”. “La nostra montagna – conclude in Direttore CNA - da anni sta affrontando emergenze su emergenze con poche e sporadiche risorse; così non si riesce a programmare ed a porre le basi per una reale ripartenza. Governo e Regione coinvolgano stakeholder e parti sociali per mettere a punto un Piano strategico più ampio e concreto”.    

06/04/2021 12:46
Federalberghi Marche, Pasqua all'estero ma no a spostamenti tra Regioni. Polacco: "Assurdo"

Federalberghi Marche, Pasqua all'estero ma no a spostamenti tra Regioni. Polacco: "Assurdo"

Confcommercio-Federalberhi commenta il provvedimento con il quale si permettono viaggi all'estero a Pasqua a fronte della chiusura per gli spostamenti tra Regioni: "La beffa oltre il danno, è necessario aprire alle persone con tampone negativo." A Pasqua si potrà viaggiare all'estero ma non in Italia. L’apertura dei viaggi all’estero per le vacanze pasquali "assume i contorni del paradosso ed è un sintomo del cortocircuito normativo che sta creando problemi enormi alle imprese italiane in particolare a quelle del comparto turistico" affermano da Confcommercio. L’ultima decisione di consentire i viaggi all’estero con la gran parte delle regioni chiuse e in zona rossa suona come una presa in giro per le aziende turistiche marchigiane rappresentate da Confcommercio-Federalberghi Marche, che si unisce al coro di protesta levatosi a livello nazionale: “Gli alberghi e il sistema della ricettività della nostra regione sono fermi da mesi – spiega il prof.Massimiliano Polacco Direttore Confcommercio Marche e Segretario Regionale Federalberghi Marche –, per il divieto di spostamento tra regioni". Prosegue Polacco con tono scettico :"Non si comprende il via libera ai viaggi all’esterno mentre in Italia non ci si può muovere: tutto questo è veramente incomprensibile e illogico se basato tenendo conto del basso rischio di contagio delle persone vaccinate o con tampone negativo. Se vale all’estero deve valere anche per l’Italia e per tutti i settori del comparto ricettivo”. Confcommercio-Federalberghi Marche chiede dunque che “si adotti – dice Emiliano Pigliapoco presidente Confcommercio - Federalberghi Marche –, subito un provvedimento che ‘liberi’ le persone vaccinate, dotate di apposita certificazione, quelle che risultino negative al tampone molecolare o antigenico (effettuato non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio) o abbiano il risultato di un test sierologico che dimostrino di essere guarite dalla malattia”. Attacca il provvedimento anche Federico Scaramucci Presidente Inside Marche Live l’Associazione dei Tour Operator marchigiani per l’incoming nella Regione Marche e in Italia: “E’ assurdo – spiega –, permettere i viaggi fuori Italia e lasciare il nostro Paese e la nostra Regione, luogo ricco di bellezze e vero polo attrattore per il turismo internazionale, in una situazione nella quale non è permesso il transito tra regioni. Se è possibile uscire dall’Italia non capisco perché non si può passare da una regione all’altra e normalizzare la situazione soprattutto per chi certifica il proprio stato di saluti rispetto al Covid-19. L' obiettivo è cercare di risollevare il Turismo facendo rete e fronte comune ma serve coerenza e serietà per darci modo di far tornare il settore sul piano che gli compete senza dimenticare la drammaticità di un dato emblematici, Scaramucci prosegue: "l’attuale emergenza sanitaria ha causato al settore turistico dell’incoming con la cancellazione del circa 90% delle prenotazioni estere!”. 

31/03/2021 10:10
Avvio di start up nei comuni dell'alto Maceratese: al via un bando per nuove attività

Avvio di start up nei comuni dell'alto Maceratese: al via un bando per nuove attività

È stato recentemente pubblicato, in attuazione dell’accordo di programma quadro dell’area interna alto maceratese nell’ambito del progetto SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne), un bando della Regione Marche finalizzato all’avvio di start up. Con questo strumento s’intende finanziare imprese di nuova costituzione o studi professionali che vogliano avviare la propria attività nell’area alto maceratese ricomprendendo in essa i 17 Comuni che ne fanno parte. “Azioni di sostegno economico come queste, rivolte ai territori montani, sono fondamentali. In una fase contingente così complessa, in cui l’occupazione stagna e molti giovani non sanno dove orientarsi, è importante fornire loro dei ponti verso un futuro di concretezze. Un futuro per chi crede nelle aree interne, e qui vuole restare e investire, nonostante tutto, facendo tesoro delle sue peculiarità. Come soggetto capofila delle aree interne, insieme a tutti i sindaci ci stiamo impegnando per creare opportunità di crescita in questi territori straordinari sotto tanti punti di vista. Il bando costituisce un incentivo per la creazione di imprese, sia che esse ricadano nel settore turistico, del commercio, culturale o altri servizi” dichiara Alessandro Gentilucci, Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino. “Mi auguro che quanti più giovani vogliano restare in questi territori puntando sullo sviluppo locale: vi è spazio per buone idee e creatività, in un contesto che diverrà nel tempo sempre più appetibile grazie allo sforzo collettivo che stiamo portando avanti”. La dotazione del bando ammonta a 270.000 euro. I soggetti che possono presentare domanda di finanziamento devono, oltre a risiedere nei Comuni dell’area interna alto maceratese, risultare disoccupati ed essere iscritti al centro per l’impiego. Non sono previsti limiti d’età per partecipare. Ciascuna attività imprenditoriale può accedere ad un finanziamento per un importo massimo di 35mila euro. La scadenza per la presentazione delle domande è il 31.07.2021, salvo esaurimento delle risorse.   

26/03/2021 15:23
CNA Macerata, gli acconciatori ad Acquaroli: "velocizzi i vaccini e ristori ad hoc per i nostri saloni"

CNA Macerata, gli acconciatori ad Acquaroli: "velocizzi i vaccini e ristori ad hoc per i nostri saloni"

Iniziativa degli esasperati acconciatori aderenti alla CNA di Macerata che scrivono direttamente al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Tre le richieste: velocizzare con i vaccini, prevedere ristori regionali e far riaprire i saloni. Ecco il testo integrale della lettera inviata all’indirizzo personale del Governatore in data odierna, a firma di Loretta Genangeli, Portavoce CNA Acconciatori Macerata "Gentile Presidente, preferiamo scriverLe anziché chiedere un appuntamento ed esporre a maggior rischio Lei ed i nostri rappresentanti in questo momento così difficile e delicato. Le nostre richieste d'altronde sono alquanto puntuali e crediamo facilmente condivisibili, oltre che comprensibili e attuabili. Tre i punti che sottoponiamo alla Sua attenzione. Il primo riguarda tutta la comunità marchigiana ed è una netta velocizzazione della campagna vaccinale. A tre mesi dall’inizio delle vaccinazioni, registriamo nella nostra regione troppe persone appartenenti alle fasce deboli ancora in attesa di esser vaccinati. Sappiamo che la nostra Associazione di categoria, come anche altre, è in attesa dei Protocolli regionali per avviare autonomamente la gestione di hub vaccinali destinati ai propri associati ed ai loro dipendenti; diamo al più presto concretezza a questo accordo in modo che, non appena ci sarà un congruo numero di vaccini disponibili, potremmo immunizzarci. Una seconda richiesta che Le sottoponiamo riguarda i ristori. Il recente Decreto del governo esclude gran parte delle imprese dal sostegno pubblico. Così come aveva fatto la precedente amministrazione regionale, seppur con risorse insufficienti, è opportuno prevedere ristori specifici e immediati per le imprese marchigiane che l’anno scorso e quest’anno sono in difficoltà a causa delle chiusure. Ultima istanza che Le chiediamo accoratamente è di farsi portavoce ai tavoli del governo nazionale affinché si comprenda che la nostra specifica attività può essere svolta in modo sicuro e senza timore di contagi. La lentezza con cui la curva dei contagi sta scendendo nonostante sia passato quasi un mese dall’istituzione della zona rossa e dalle nostre chiusure, in parte lo dimostra. Vogliamo ricordarLe che noi lavoriamo solo su appuntamento, proporzionando i clienti allo spazio delle nostre sale e quindi senza creare alcun assembramento. Noi rispettiamo alla lettera tutti i Protocolli di sicurezza che gli esperti hanno stabilito per la nostra attività e che impediscono scientificamente il contagio; abbiamo anche speso risorse e denaro per adeguarci nel migliore dei modi, in un periodo certamente avverso per qualsiasi tipo di investimento. Il servizio che noi acconciatrici ed acconciatori offriamo non sarà certo essenziale come quello del panettiere ma ci permetta, signor Presidente, di poter riaprire la nostra attività e quindi di poter essere a nostra volta clienti del panettiere. Auspicando il positivo accoglimento delle nostre richieste, inviamo i nostri più sinceri auguri di buon lavoro"-  

25/03/2021 13:10
CNA, come gestire i propri risparmi: domani il primo incontro in rete aperto a tutti

CNA, come gestire i propri risparmi: domani il primo incontro in rete aperto a tutti

È stato presentato questa settimana il progetto “Fabi Educational”, la campagna con la quale la Federazione Autonoma Bancari Italiani aderisce alla nona edizione della Global money week dell’Ocse. Il progetto ha permesso di realizzare una miniserie di otto clip dedicate ad altrettanti argomenti rivolti sia alle scuole sia a chi intende avvicinarsi al complesso mondo della finanza. La CNA Macerata propone un Webinar di educazione finanziaria. Sarà un incontro con la FABI aperto a tutti per presentare il progetto informativo e per dare qualche consiglio su come gestire i risparmi con consapevolezza. L’appuntamento web è per venerdì 26 marzo alle ore 19 sulla piattaforma zoom, con diretta sul Canale 14 Marche dalle ore 19,15. Interverranno nella rubrica “…fino alle 20 con CNA” Mattia Pari, Segretario nazionale della FABI e Massimiliano Moriconi direttore del Confidi regionale Uni.Co. di Macerata. Nel corso dell’iniziativa saranno trasmessi alcuni videoclip della serie educational: “L’amico risparmio”, “Rischi e rendimenti, cosa c’è dietro”, “Le 7 regole antitruffa su Internet” e “Impariamo a pianificare”.

25/03/2021 10:07
Confidi Marche, 80 milioni di euro per 1391 imprese: "grande risultato in sinergia con banche e Regione”

Confidi Marche, 80 milioni di euro per 1391 imprese: "grande risultato in sinergia con banche e Regione”

"Fino ad oggi, Uni.Co ha finanziato 1391 imprese marchigiane per un valore, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, pari a 80 milioni di euro”. Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co, il confidi delle Marche, sottolinea con forza la rilevanza che ha avuto la Legge 13 sul tessuto economico marchigiano. Attivo da un anno e prorogato fino al 30 giugno 2021, questo strumento si sta rivelando fondamentale per risolvere le criticità connesse alla mancanza di liquidità sofferta dalle aziende marchigiane, strette nella morsa pressante della pandemia. Stringendo i numeri in mano, il direttore Mariani, oltre a fotografare lo scenario attuale, mette a fuoco la prospettiva più immediata: “Considerato che Uni.Co ha ricevuto più del 60% delle risorse stanziate delle quali abbiamo ancora una discreta disponibilità, pensiamo di poter soddisfare, fermo il merito del credito, ulteriori 1300 richieste circa che si sostanziano in un importo, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, per un valore pari a 105 milioni di euro”. “Un effetto domino straordinario che ha permesso, e che può permettere tuttora, al sistema delle PMI marchigiane di reggere l’urto della pandemia. Non a caso, sia la Legge 13 sia la recente approvazione della Legge 47, che prevede finanziamenti fino a 10 mila euro con la copertura totale degli interessi da parte della Regione per gli esercizi colpiti da lockdown totali o parziali, sono delle leve incredibilmente efficaci confermate nella loro valenza per il tessuto produttivo da parte della Giunta Regionale grazie alla proroga ed al nuovo innesto delle norme sopra citate”. Per Paolo Mariani questa strategia, basata sul Win/Win, è stata vincente ed ha avuto il merito di mettere in relazione tutti i protagonisti in un rapporto dialettico e proficuo. “In questo circolo virtuoso - chiosa Mariani -, il cliente è soddisfatto, il mondo bancario, affiancato dal Confidi, ha la disponibilità di uno strumento efficace per finanziare le aziende, grazie a un provvedimento normativo posto in essere dalla Regione Marche che ha favorito in tal modo la risposta alle necessità di migliaia di imprese”. “Siamo confidenti che il sistema bancario confermi la fiducia in questo strumento così importante per alleviare il peso degli oneri finanziari che gravano sulle aziende. Auspichiamo, infine, che la legge 13 e la legge 47 possano essere i contenitori di nuove misure finalizzate alla ristrutturazione ed all’allungamento del debito, dato che le imprese non hanno solo l’esigenza di nuova finanza, ma hanno altresì la necessità di rivedere i propri impegni finanziari per renderli più adeguati e sostenibili al nuovo contesto che si è venuto a creare con la crisi pandemica”.

24/03/2021 14:20
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.