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Economia Macerata

Macerata, Resparambia: "Torniamo ad aprire i cantieri della ricostruzione post-sisma"

Macerata, Resparambia: "Torniamo ad aprire i cantieri della ricostruzione post-sisma"

"Una situazione economico/sociale drammatica per tutti". Questa la fotografia scattata dal Presidente ANCE Confindustria Macerata Carlo Resparambia, in merito agli effetti della pandemia di Covid-19. 

"Oggi più che mai in questa situazione difficile occorrono buon senso, determinazione, coraggio ed un pensare collettivo nell’interesse del territorio - afferma Resparambia, al fine di replicare alle recenti esternazioni relative ai pagamenti dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione alle imprese -. E’ indispensabile per cui fare chiarezza su alcuni aspetti per onore della verità".

"I pagamenti che l’Ufficio sta iniziando a corrispondere alle aziende - prosegue Resparambia - non sono nè un premio nè tanto meno un sostegno, ma il corrispettivo dovuto alle imprese che nel frattempo hanno anticipato il costo dell’opera eseguita, garantendo i pagamenti all’intera filiera dei sub appaltatori e fornitori oltreché alle maestranze".

"L'Ufficio Speciale della Ricostruzione sta invero recuperando un ritardo nei pagamenti tipico dell’amministrazione pubblica - continua il presidente ANCE -, la media che occorre per l’erogazione dovuta si attesta su 58 giorni per i SAL intermedi e 115 per il SAL finale a cui devono sommarsi, penalizzando ulteriormente l’impresa, i tempi istruttori degli Istituti di credito. Senza considerare che molte imprese non operano esclusivamente sui cantieri del sisma ma hanno contratti anche con altre Amministrazioni pubbliche (e con i privati) che ad oggi non hanno ancora erogato alcunché".

"Abbiamo scritto al Presidente Ceriscioli per chiedere la riapertura dei cantieri per la prosecuzione della ricostruzione post Sisma 2016 - dice Resparambia -, al fine di garantire tra le altre cose la sopravvivenza del settore ed il lavoro per le maestranze che vi operano. Questo perchè crediamo nel valore profondo del “fare impresa” per il benessere dei nostri collaboratori che è garanzia del bene comune della società. Siamo i primi a sostenere che per la CIG occorrono tempi rapidi e ci “battiamo” affinché ciò avvenga, per rispetto della verità inoltre ci teniamo a dire che la Cassa Edile riconosce al lavoratore delle prestazioni contrattuali i cui importi vengono versati sostanzialmente dalle imprese".

"In questo momento chiediamo alla politica sia come ANCE che come Confindustria di sostenere le imprese nella crisi terribile di liquidità che stiamo attraversando - conclude il presidente -, in quanto ad ora il Decreto Liquidità ha innescato una politica di indebitamento, e di ritornare ad aprire i cantieri nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. La salute è un bene primario da salvaguardare per tutti, le difficoltà si superano solo lavorando insieme con spirito di squadra, come è accaduto nel dopoguerra, abbiamo tutti la responsabilità sociale di costruire il futuro per il nostro territorio".

 

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