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Economia Macerata

Cna, boccata d'ossigeno per le imprese del settore moda: credito d'imposta sulle rimanenze

Cna, boccata d'ossigeno per le imprese del settore moda: credito d'imposta sulle rimanenze

Tra le attività manifatturiere principali delle Marche la fabbricazione di calzature e pelletterie è il settore che ha perso imprese più intensamente tra il 2020 e i primi 6 mesi del 2021, con l’export calzaturiero marchigiano che non brilla affatto. Ecco perché il “bonus moda”, un credito di imposta per le rimanenze di magazzino, messo a disposizione dal MiSE rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese del settore, come spiega Giuliana Bernardoni, Presidente dei pellettieri di CNA Macerata: “l’export calzaturiero marchigiano segna un -11,7%, che risulta ancor più grave se paragonato con i trend addirittura in crescita in altre regioni come Veneto, Umbria e Toscana”. “Inoltre – ricorda la Presidente CNA - nel sistema moda la diminuzione di ricavo più marcata nel corso del 2020, secondo i dati di TrendMarche, ha riguardato proprio i principali settori presenti nella nostra provincia, cioè l’abbigliamento (-28,8%), il tessile (-12,7%) e pelli-calzature (-9,0%)”.

Da qui il positivo accoglimento dell’agevolazione del Ministero per lo Sviluppo Economico: “Il credito d’imposta – commenta Giuliana Bernardoni - non risolverà di certo la crisi del settore ma tiene conto di un aspetto particolarmente importante come le rimanenze di magazzino. Con questo bonus, moda, tessile, calzaturiero e pelletteria possono usufruire di un credito d’imposta del 30% per contenere gli effetti negativi dell’invenduto, aumentato a causa dell’emergenza Covid”. CNA ricorda che per l’incentivo il Mise mette a disposizione 95 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022. Il credito d’imposta diventerà operativo con un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che definirà i termini e le modalità per usufruire dell’agevolazione. “Per il Sistema moda – conclude Giuliana Bernardoni – restano fondamentali gli investimenti sulle politiche attive del lavoro, volte alla defiscalizzazione e ad agevolare nuovi ingressi professionali per una crescita delle competenze. Su questo attendiamo risposte importanti dal governo e dalla Regione prima che sia troppo tardi”.

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