Banco Marchigiano, utile netto triplicato rispetto a giugno 2020: è la migliore semestrale di sempre
“Raccogliamo il frutto di anni di lavoro intenso e finalizzato a costruire una realtà regionale che oggi vanta performances e indicatori da indiscusso punto di riferimento per il territorio”. Il Dg del Banco Marchigiano, Marco Moreschi, è molto soddisfatto della semestrale appena approvata.
Un utile netto pari a 6,2 milioni di euro (più che triplicando il risultato netto rilevato a giugno 2020), NPL Ratio netto al 2% e tutti i principali indicatori patrimoniali in crescita con 60 milioni di euro di nuovi mutui erogati.
“Siamo una Banca che in quattro anni ha raddoppiato masse e sportelli e ridotto a meno di un terzo il credito non performing traguardando una semestrale 2021 da record”.
Veniamo ai numeri dei risultati patrimoniali: il totale dei mezzi amministrati, ormai abbondantemente oltre il miliardo, segna un incremento del 7%, con la raccolta indiretta che cresce del 14,7% grazie al contributo della forte dinamica positiva del comparto gestito e assicurativo in crescita di oltre il 22,3%.
Gli impieghi netti, pari a 549 milioni di euro sono in crescita del 5,7%, e sono caratterizzati da una crescita sia della parte a vista dell’1,7% che della parte a scadenza del 6,2%; gli impieghi a scadenza, in particolare, hanno visto l’erogazione di 60 milioni di euro di nuovi mutui. Armonica e decisa, pertanto, la crescita di tutte le componenti legate all’attività caratteristica.
Prosegue la politica estremamente rigorosa nella gestione dei crediti deteriorati: la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 62,5%, con le sofferenze coperte all’83% e le inadempienze probabili al 41%. Su tale fronte si sottolinea l’ulteriore significativo sensibile miglioramento dell’indice NPL ratio: già sceso al 6,15% a dicembre 2020, è ulteriormente diminuito a 5,48%. Considerando l’NPL ratio netto, il valore tocca il 2,15%.
Da evidenziare inoltre l’indicatore principe dello stato di salute del Banco sui crediti deteriorati, il Texas ratio, che si attesta al 32,5% tra le banche “best in class” del panorama nazionale.
I principali risultati economici: il margine d’interesse, pari a 7,6 milioni di euro è in aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. In forte incremento rispetto allo scorso anno risulta anche la componente dei ricavi da servizi che si caratterizza per una variazione positiva dell’11,6% e rafforza ulteriormente la redditività caratteristica del Banco.
Il margine di intermediazione presenta un andamento fortemente positivo con un delta del 14,6% rispetto al valore del 2020.
I costi operativi presentano un’incidenza sul margine d’intermediazione, rappresentata dal cost income ratio, del 60,3% in forte recupero rispetto all’indicatore dell’anno precedente pari al 67,6%.
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