Ance Macerata e sindacati, c'è la firma dell'accordo fino al 2026: più garanzie per 5mila lavoratori edili
Convergenza tra Ance Macerata e organizzazioni sindacali di categoria (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil): c’è la firma dell'accordo integrativo provinciale per i dipendenti delle imprese edili del Maceratese. Sarà valido sino al 31 luglio 2026.
L'ultimo bilancio approvato dalla Cassa Edile di Macerata registra, rispetto all'anno precedente, una crescita di circa il 30% nel settore della massa salariale denunciata, del numero di imprese, del numero dei lavoratori iscritti e delle ore denunciate.
Forte crescita dovuta alle risorse allocate nel territorio provinciale per far fronte all’esigenza di ricostruire un patrimonio immobiliare, privato e pubblico, fortemente lesionato dal sisma del 2016 nonché per l’effetto trainante degli incentivi fiscali e del superbonus 110% introdotto a seguito degli eventi pandemici del 2020 e, infine, per le risorse stanziate dal Pnrr e Fondo Complementare Sisma.
L'accordo siglato, e presentato oggi presso la sede di Confindustria Macerata, prevede una serie di incrementi di natura contrattuale ed extracontrattuale ai lavoratori. Le parti hanno prioritariamente riconosciuto la necessità di sostenere i lavoratori con una politica economica che, unitamente agli incrementi riconosciuti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore, potesse mitigare gli effetti del forte incremento del costo della vita degli ultimi due anni, soprattutto a seguito della crisi pandemica iniziata nei primi mesi del 2020 e del conflitto russo-ucraino.
Rincaro che non ha lasciato indenne neanche la classe imprenditoriale, che pur avendo un'offerta di lavori (privati in particolare, ma anche pubblici) molto ampia, ha dovuto fronteggiare innumerevoli problematiche, che ne hanno ostacolato l’attività. Ci si riferisce ai gravi problemi connessi alla irreperibilità di mezzi, materiali e manodopera con conseguenti ritardi sia nell'esecuzione dei lavori che nella riscossione dei propri crediti.
A ciò si aggiungano i forti incrementi dei prezzi delle materie prime che hanno di molto ridotto le marginalità dei guadagni e le forti limitazioni normative relative agli incentivi fiscali e agli incentivi fiscali potenziati (superbonus 110%) che hanno completamente ingessato le operazioni di cessione del credito e sconto in fattura, esponendo le Imprese del settore edile a gravi problemi di liquidità.
"Abbiamo rilanciato sulla sicurezza e sulla formazione di quanti entrano in cantiere. Sarà richiesta una formazione di almeno 16 ore per i lavoratori che entrano per la prima volta in cantiere. Verrà inoltre riconosciuto un abbattimento dell’aliquota contributiva mensile Cassa Edile dell'1%", puntualizza Matteo Ferretti, segretario generale Fillea Cgil, a margine dell'accordo, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Carlo Resparambia, presidente Ance Macerata, e Filomena Palumbo, responsabile territoriale Feneal Uil.
"Questo contratto impatterà sulla vita quotidiana di 5mila lavoratori edili e di 580 aziende in questa provincia, a sottolineare l'importanza della contrattazione territoriale - precisa Jacopo Lasca, responsabile territoriale Filca Cisl -. Il 66% di questi lavoratori proviene da fuori provincia, per cui il primo grande problema è quello delle ore di viaggio. Rispetto al vecchio contratto provinciale, abbiamo introdotto l'indennità per una fascia chilometrica in più che vale 24,50 euro al giorno (lavori oltre 120 km, ndr). È una risposta di indennizzo rispetto a un disagio".
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