Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da Confartigianato Macerata
"Con l’inizio del nuovo anno gli autotrasportatori addetti ai trasporti eccezionali si ritrovano impossibilitati a svolgere il loro lavoro per problemi burocratici e rimpalli di responsabilità tra i vari enti interessati. Infatti con il passaggio di competenze dalle Province all’Anas di diversi tratti stradali, dal 1° gennaio il transito dei mezzi per il trasporto eccezionale risulta bloccato a causa del mancato rilascio delle necessarie autorizzazioni.
Mezzi fermi nei piazzali quindi in attesa del “nulla osta” dell’Anas che tarda però ad arrivare in quanto non ha ancora preso effettivamente in carico i tratti stradali e non può dichiararli autorizzabili o meno. Dall’altra parte le Province si vedono impossibilitate al rilascio di tali autorizzazioni perché non più di loro proprietà.
Di questa gravissima situazione, denunciata da Confartigianato Imprese Macerata di concerto con la Federazione Regionale, ne stanno facendo le spese tutte le imprese di autotrasporto il cui blocco di settore ha inevitabili ripercussioni su tutti i cantieri, in un periodo poi come quello della ricostruzione post sisma, in cui la celerità delle operazioni sappiamo essere di vitale importanza.
“Tutte le autorizzazioni per convogli eccezionali che interessano tratti di strada con ponti o cavalcavia sono bloccate – dichiara il Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti, Emanuele Pepa - e nessuno si sta prendendo la responsabilità di firmare un atto autorizzativo che interessi il passaggio di ponti o cavalcavia sia per autorizzazioni singole/multiple, sia periodiche”.
Un colpo pesante all’economia della nostra Regione al quale si aggiungono i nuovi e preoccupanti costi a carico delle imprese e dell’utenza. Se le autorizzazioni per il transito infatti tardano ad arrivare, non si può dire lo stesso per le comunicazioni relative al nuovo listino prezzi per ogni singolo parere, da rilasciare agli enti che ne faranno richiesta. Infatti l’Anas ha già trasmesso tale listino che, diviso in 3 tipologie di verifiche per la portabilità di ponti e cavalcavia (livello 1 da 250€, livello 2 da 500€, livello 3 da 1000€ per ogni singolo ponte), comporterà un innalzamento dei costi che andranno a ricadere ingiustamente sulle aziende di trasporto, le quali ricordiamo sono già tenute a pagare gli indennizzi di usura strada.
Confartigianato sta valutando con i propri legali una azione di risarcimento danni e si riserva di decidere tempestivamente una manifestazione di protesta portando in piazza i mezzi eccezionali che sono fermi sui piazzali, con o senza le autorizzazioni per la circolazione degli stessi.
Vista la gravità della situazione si confida in un intervento tempestivo del Prefetto di Macerata e delle autorità competenti affinché almeno in questa fase transitoria di passaggio delle competenze dalle Province all’Anas, ci possa avvalere dei dati già in possesso delle società proprietarie delle infrastrutture per il rilascio delle autorizzazioni che potranno far ripartire uno dei settori più strategici per lo sviluppo del territorio come quello dell’Autotrasporto".
In questi giorni la responsabile CNA gare e appalti, dott.ssa Michela Rossi, è stata, e sarà a lungo impegnata nell’attività di assistenza alle imprese nella compilazione della richiesta per l’iscrizione nella c.d. “white list”.
Si tratta di un adempimento obbligatorio per qualsiasi attività coinvolta nelle azioni post sisma, nello specifico imprese edili, impiantisti in genere, idraulici, pavimentisti... fino ad arrivare ai produttori e rivenditori di infissi e porte.
Si tratta cioè dell'anagrafe degli operatori detta anche White List Sisma.
Il decreto 189/2016 convertito poi dalla legge 229/2016 all’articolo 30 comma 6 stabilisce che:
“Gli operatori economici interessati a partecipare, a qualunque titolo e per qualsiasi attivita', agli interventi di ricostruzione, pubblica e privata, nei Comuni di cui all'articolo 1, devono essere iscritti, a domanda, in un apposito elenco, tenuto dalla Struttura e denominato Anagrafe antimafia degli esecutori, d'ora in avanti "Anagrafe”.
La normativa prevede la compilazione e l'invio telematico dell'istanza di iscrizione alla predetta anagrafe e autorizza l'impresa e formulare preventivi e aggiudicarsi lavori di messa in sicurezza e di primi interventi di ristrutturazione per danni lievi.
E' impegno dell'associazione CNA portare a conoscenza, di tutte le imprese interessate a lavorare sulla ricostruzione,delle procedure per la redazione e l'invio della domanda.
Non c'è una scadenza temporale per la presentazione delle domande e la ricevuta di consegna della Posta Certificata funge da autorizzazione.
E’ importante precisare che non ci si riferisce soltanto alla messa in sicurezza degli edifici ma anche ai lavori della c.d. ricostruzione leggera.
Ad oggi circa 50 imprese grazie all’aiuto della CNA hanno già potuto inviare l'istanza e, essendo in possesso della ricevuta di consegna, sono in grado di presentare preventivi e iniziare i primi lavori di ristrutturazione leggera.
La CNA invita pertanto le imprese ad attivare l’iscrizione alla White List Sisma in modo da poter iniziare a lavorare sugli edifici con danni lievi favorendo così il rientro degli abitanti in casa e compiendo un primo passo verso un progressivo ritorno alla normalità nelle zone colpite dal terremoto. Per informazioni la CNA mette a disposizione i suoi contatti: 0733 279532 e mrossi @mc.cna.it.
Come in buona parte d'Italia, anche nelle Marche la giornata del 5 gennaio ha significato il via ufficiale ai saldi invernali.
Abbiamo fatto un giro, per vedere come si è svolta la giornata in alcuni negozi del Cuore Adriatico di Civitanova Marche. Dal negozio di articoli sportivi King, in cui risulta evidente un grande afflusso di clienti, ci fanno sapere che le vendite sono state buone e la clientela ha risposto bene al richiamo degli sconti. Tuttavia, nel confronto con lo scorso anno, non si sono raggiunti gli stessi livelli.
Stesso discorso nel negozio di intimo Tezenis dove, nonostante le buone vendite, il confronto con lo scorso anno risulta perdente. Abbiamo sentito anche le sensazioni di un negozio di calzature, The Shoe Shop, dove ci danno una versione diversa: c'è stato una grossa affluenza al mattino ma tutto sommato poca gente nel pomeriggio, ipotizzando che il fatto sia legato alle condizioni meteo, particolarmente avverse nella provincia con forti raffiche di vento e neve fino al livello del mare. Anche nel parcheggio del centro commerciale, c'erano diverse auto innevate, probabilmente proventienti dai paesi limitrofi. Nonostante la giornata da lupi, comunque siamo solo al primo giorno e ci sarà tempo fino ai primi di marzo per approfittare delle tante offerte proposte in giro per le Marche dai commercianti.
Quest’anno le calze della Befana appese nelle case italiane portano un carico record di giochi e giocattoli stranieri, con una netta prevalenza di prodotti made in China.
Confartigianato ha calcolato che il 2016 segna il picco storico delle nostre importazioni di giocattoli: ne abbiamo acquistati per 1.082 milioni di euro, con una crescita dell’1,8% rispetto al 2015. E la Cina fa la parte del leone: dal Paese del Sol Levante sono arrivati in Italia giochi e giocattoli per un valore di 470 milioni di euro, pari al 45,3% del totale del nostro import di queste tipologie di prodotti.
Ma a riempire le calze della Befana sono anche la Francia che ci fornisce prodotti per 141 milioni, la Repubblica Ceca (107 milioni), la Germania (78 milioni), i Paesi Bassi (59 milioni) e la Spagna (50 milioni).
A tenere alta la bandiera del giocattolo italiano c’è però un piccolo esercito di 380 imprese nazionali, con 2.959 addetti e un fatturato di 598 milioni di euro, che si battono sui mercati esteri dove esportano la qualità dei nostri prodotti per un valore che negli ultimi dodici mesi si è attestato a 444 milioni di euro.
Confartigianato raccomanda di fare attenzione alla sicurezza dei prodotti comprati per i regali ai bambini. Giochi e giocattoli sono infatti tra i prodotti a maggiore rischio contraffazione. In Italia tra il 2008 e il 2015 sono stati effettuati complessivamente 1.896 sequestri di giochi e giocattoli per 44.893.548 pezzi e un valore complessivo di 185 milioni di euro: la media è di 15.375 pezzi sequestrati al giorno.
Soltanto nel 2015, per numero di prodotti sequestrati dalle autorità doganali dell’Unione europea, i giochi e giocattoli, con 4.085.693 pezzi, risultano al secondo posto, dopo le sigarette. Nella classifica dei Paesi di provenienza, il 70,3% dei giochi e giocattoli sequestrati proviene dalla Cina, il 21,2% dalla Malaysia e un ulteriore 4,2% da Hong Kong.
“Nel corso del 2015 – dichiara il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori - sono aumentati del 14% gli articoli taroccati di tutti i generi sequestrati dalle autorità doganali dell'UE e il fenomeno è decisamente più accentuato in Italia dove il numero dei prodotti sequestrati è cresciuto addirittura del 57%. La contraffazione penalizza pesantemente il 20% delle nostre imprese artigiane manifatturiere. Il nostro consiglio per i consumatori è quindi di prestare particolare attenzione agli oggetti venduti a basso costo, di controllare sempre le etichette che devono indicare la provenienza e la composizione del prodotto, le istruzioni per l’uso, la conformità alle norme europee di sicurezza”.
Nelle Marche i saldi partiranno il 5 gennaio e termineranno il primo marzo. Secondo la Confcommercio, nella regione il valore delle vendite di fine stagione sarà pari a 110 milioni di euro: un'opportunità economica per le imprese che dopo gli acquisti natalizi possono sfruttare la possibilità degli sconti sulla merce per ammortizzare le difficoltà di mesi notoriamente difficili come quelli di gennaio e febbraio.Secondo le stime dell'associazione, ogni famiglia spenderà in media 303 euro, contro i 344 euro a livello nazionale, con un acquisto medio di 132 euro a persona. Circa 360 mila le famiglie marchigiane che approfitteranno dei saldi. L'indotto dovrebbe essere inferiore dell'1,5% alla media nazionale. "La speranza - osserva il direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco - è che i saldi, anche se una vasta parte della regione è in grossa difficoltà per via del sisma, diano una spinta alla ripresa''. (Ansa)
Il mercato della pasta dell'uovo perde quote di mercato ma La Pasta di Camerino, il prodotto artigianale realizzato dalla Entroterra Spa, continua a crescere. Secondo le rivelazioni di IRI Data che monitora i dati di vendita e di consumo dei prodotti alimentari in Italia, il settore della pasta all'uovo segna il passo, con -4% complessivo in un mercato che vale complessivamente 180 milioni di euro. L'azienda fondata a Camerino nel 2002 da Gaetano Maccari, stacca dati di vendita in controtendenza rispetta al settore. Nel 2016 il marchio chiude le vendite con un +16% rispetto all'anno precedente, con un fatturato di 16,5 milioni di euro. L'aumento dei volumi di produzione che supera i 300 quintali di pasta all'uovo al giorno ha consentito all'azienda di assumere nel solo anno in corso altre 13 persone, portando l'azienda a 49 addetti per la maggior parte donne, ed a progettare la realizzazione di un nuovo impianto adiacente a quello esistente, quindi sempre a Camerino, che sarà pronto per la primavera 2017 e nel quale saranno impiegato almeno altre 20 nuove risorse. La crisi del settore è ascrivibile alle mutate abitudini alimentari degli italiani, da un consumatore sempre più orientato alle novità, l'invecchiamento progressivo della popolazione che conduce al consumo di pasti sempre più ipocalorici, e l'aumento del 400% negli ultimi 20 anni di popolazione straniera in Italia, era l' 1,5% nel 1995 è del 4,2% quella censita nel 2015 e che culturalmente non consuma pasta all'uovo. La vendita di riso basmati, ad esempio, è cresciuta esponenzialmente in Italia.Il successo invece del marchio La Pasta di Camerino lo spiega il Direttore Federico Maccari. “Siamo nati e cresciuti in questo territorio che rispettiamo ed amiamo. Siamo convinti che la qualità con la quale riusciamo a produrre la nostra pasta derivi proprio dal fatto che la produciamo a Camerino, tra questi monti, con questa aria. Il mercato ci sta dando risposte importanti non solo in Italia ma anche all'estero. Quest'anno sui mercati di Germania e Usa siamo cresciuti del 18%.”Il sisma ha colpito pesantemente il territorio circostante mentre la sede di produzione della Entroterra Spa non ha avuto alcun danno perché è stata realizzata secondo criteri antisismici rigorosi. “La mia famiglia è vissuta 4 anni in un container dopo il sisma del 1997 – insiste Federico Maccari, 25 anni - e sappiamo quindi molto bene cosa significhi convivere col disagio di perdere la propria casa”. La produzione dell'azienda non si è mai arrestata.Oggi, La Pasta di Camerino, ha ricevuto anche la visita dell'onorevole Emanuele Lodolini. "16 milioni di euro di fatturato, 250 quintali di pasta all’uovo prodotta ogni giorno, 50 dipendenti, 20% della produzione totale esportata in Germania e in Usa. Ma non sono questi numeri ad avermi colpito: è stato Federico, la sua passione in quello che fa e il legame forte con il territorio e la nostra regione. Lui e suo padre credono in questa terra e sono pronti ad investire continuamente nonostante le difficoltà. Apriranno un nuovo stabilimento produttivo per ridare speranza al territorio".
“Montecosaro rappresenta una parte importante delle radici della nostra Banca. E l’Opera Pia Gatti è una delle eccellenze di Montecosaro. Va da sé che non possiamo non essere vicini a questa bella realtà”.Il vice direttore generale della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, Fabio Di Crescenzo, saluta così la Casa di riposo montecosarese, il presidente dell’Opera Pia Gatti, Luigi Talamonti, e la direttrice Ornella Rotilio, durante la tradizionale visita in cui la Banca civitanovese ha fatto gli auguri di Natale agli operatori e ospiti della casa di riposo montecosarese e ha consegnato agli ospiti il consueto contributo annuale.Con Di Crescenzo, presenti anche l’amministratore Bcc Maria Tiziana Pepi e Stefano Morganti, titolare della filiale di Montecosaro centro storico.L’iniziativa è stata anche l’occasione per rappresentare le future iniziative e progetti dell’Opera Pia Gatti e per commentare alcuni dati di pre consuntivo che fotografano lo stato di salute della Banca.Si chiude, infatti, un 2016 che pone la Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro a livelli di assoluta qualità.Certamente tra i dati più significativi quello patrimoniale (CET1) che si colloca intorno al 22%, ben al di sopra della media dell’industria bancaria nazionale pari al 12,4%.Ottima anche la qualità del credito: il complesso delle posizioni deteriorate si attesta al 16,9% del totale degli impieghi, contro il 25% medio delle BCC nazionali e il 19,8% del sistema Italia.La prudente gestione del credito non ha comunque rallentato il buon andamento degli impieghi che, contrariamente al dato nazionale risultato in flessione, sono saliti del 4%, attestandosi a 307 milioni di euro e con buone prospettive di ulteriore crescita, perfettamente in linea con gli obiettivi della BCC di sostegno all’economia locale.La raccolta complessiva si posiziona sostanzialmente sugli stessi livelli dello scorso anno, pari a 620 milioni di euro (di cui la diretta 473, indiretta 147), così come programmato.L’utile lordo si colloca, anch’esso in linea con le aspettative, fra i 3 e i 3,5 milioni di euro, in un panorama complessivo bancario, invece, non privo di forti criticità e di instabilità, sia per la forte riduzione dei tassi di interesse, sia per l’andamento dei mercati finanziari.Molto positivi i target conseguiti nell’attività di servizi rispetto allo scorso anno: il transato Pos è cresciuto di oltre il 17%,, così come sono cresciute le carte bancomat distribuite alla clientela (+ 17,7%), e le carte di credito (+ 14,7%).Ottima anche l’attività nel comparto assicurativo in crescita di oltre il 25% e nel credito al consumo, centrando perfettamente i budget di inizio anno.Il quadro complessivo che ne deriva è quello di una banca in ottima salute, fra le primissime in campo nazionale.
Dopo la visita nei centri maggiormente colpiti dal sisma, il vice presidente della Camera, l’Onorevole Simone Baldelli, ha voluto vedere, in forma ufficiale e da vicino, lo stabilimento cartario di Pioraco, del Gruppo Fedrigoni. C’è da ricordare infatti che in occasione della violenta scossa del 26 ottobre nella fabbrica del piccolo centro dell’alta valle del Potenza, è crollato tutto il tetto che è poi rovinato sugli impianti produttivi danneggiandoli gravemente.Accompagnato dal Prefetto, Roberta Preziotti e dal sindaco Luisella Tamagnini, il parlamentare di Forza Italia è entrato all’interno della cartiera e si è recato in prossimità di tutti e due gli impianti produttivi dove ha potuto verificare i gravissimi danni che essi hanno subito.Poi, dai dirigenti della Fedrigoni presenti all’incontro, si è fatto spiegare le dinamiche del crollo e di come solo la condizione fortunata dello scambio di battute tra il personale – a causa di un sisma precedente - durante il cambio turno, abbia fatto sì che non ci fosse nessuna vittima. Diversamente poteva essere una strage. Baldelli è rimasto molto colpito sia da questa circostanza che dalla gravità della situazione ed ha chiesto lumi ai dirigenti sulle modalità di ricostruzione e sulla tempistica necessaria alle necessarie riparazioni. Infine si è soffermato con i lavoratori, presenti in fabbrica per gli auguri di Natale, promettendo di tornare in occasione del riavvio dei macchinari. Baldelli ha proseguito poi alla volta di Camerino dove è stato ricevuto presso la sede di Contram Spa, per un confronto sulla situazione e per toccare con mano le problematiche della città. L'incontro, a cui ha partecipato anche l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, è stato per l'onorevole Baldelli anche occasione per augurare buon Natale "ad un sindaco, ma soprattutto - come ha tenuto a sottolineare lo stesso Pasqui - ad un amico di vecchia data come Gianluca, e a tutta la città di Camerino, alla quale sono particolarmente affezionato perché qui mi sono laureato, in un periodo sicuramente difficile, ma dal quale sono certo che i camerti sapranno rialzarsi per costruire, insieme anche alle istituzioni, un grande futuro".Per quello che riguarda gli aggiornamenti sulla situazione di Camerino, c'è da registrare che Vigili del Fuoco, tecnici e Comune stanno lavorando senza sosta per ridurre ulteriormente la zona rossa. Dopo i terribili giorni di ottobre siamo riusciti già sei volte a rivedere i confini della zona rossa e a “riguadagnare” pezzi di centro storico. Dopo il Piazzale della Vittoria, saremo in grado di restituire alla città altre vie. Si sta lavorando, infatti, su tre fronti per la messa in sicurezza di via Antinori, via Ridolfini e via Viviano Venanzi. Per il tratto che va da Piazza San Venanzio a Piazza dei Costanzi (esclusa) l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato ultimato proprio in queste ore; per il tratto che va dal monumento Vitalini a Piazza dei Costanzi gli interventi sono in corso di esecuzione e dovrebbero terminare nei giorni immediatamente successivi al Natale; per via Venanzi, infine, è in corso l’intervento di messa in sicurezza di Porta Boncompagni, terminato il quale si affronterà la criticità relativa alla facciata dell’ex chiesa di Santa Caterina.Tutte operazioni, queste, che saranno completate, salvo imprevisti, in circa due settimane e che permetteranno, al netto dei collaudi da parte del Dicomac, di far rientrare in abitazioni già dichiarate agibili a seguito di sopralluogo circa quaranta famiglie che risiedono in quella zona.Contestualmente si sta lavorando per la messa in sicurezza dell’edificio dell’ex chiesa di San Domenico, (un intervento che, considerata la mole del danno provocato dal sisma, i Vigili del Fuoco hanno stabilito effettuando controlli più approfonditi di affidare ad una ditta specializzata) ma ad oggi non è possibile indicare una tempistica certa. Infine, essendo ormai ultimata la demolizione del palazzo di Via Sant’Agostino, anche questo tratto stradale tornerà transitabile nei prossimi giorni. Il sogno è quello di poter ritornare nella centralissima Piazza Cavour, visto che ci sono già due progetti in itinere per la messa in sicurezza dei campanili del Duomo, da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, e per la messa in sicurezza dell’abside della stessa cattedrale, con un progetto a cui sta lavorando il Mibact. Le opere, come già accennato, saranno presumibilmente completate nei primi mesi del 2017 e permetteranno una ulteriore riduzione della zona rossa, con il conseguente rientro di diverse famiglie negli edifici dell’area che saranno dichiarati agibili a seguito di specifici sopralluoghi.Più complesso è invece il quadro sul versante opposto, quello di Piazza Umberto Primo, dove insiste la chiesa di Santa Maria in Via e dove il sopralluogo del GTS (Gruppo Tecnico di Supporto) ha rilevato serie criticità anche su diversi edifici nell’intorno della chiesa.Sopralluogo del Gruppo tecnico di Supporto avvenuto invece ieri pomeriggio per Viale Seneca, nel tratto che va da Piazza Neghelli a Via Aldo Moro, nell’immediata periferia di Camerino, a ridosso delle antiche mura. L’intenzione è quella di riaprire quanto prima l’intero tratto al traffico così da consentire anche alle attività commerciali presenti nell’area di superare anche le ultime difficoltà, dopo gli sforzi già fatti nei giorni dell’immediata emergenza per scongiurare la chiusura. Sempre relativamente a questo tratto di strada è in corso di realizzazione un progetto per la messa in sicurezza del così detto Palazzo dei Carabinieri e di Palazzo Paoletti e a breve si procederà alla cantierizzazione.
L’Adriatic start-up school dell'Università Politecnica delle Marche ha lanciato una "call for ideas" indirizzata a giovani studenti/imprenditori provenienti dall'area adriatico - balcanica per la partecipazione al progetto Ecapital Culture-Adriatic Start-Up School 2016.L’obiettivo principale del progetto è quello dello sviluppo economico/culturale della Macro Regione, attraverso la creatività ed il talento di giovani futuri imprenditori che, grazie il percorso formativo offerto da Ecapital, avvieranno start-up nel settore della cultura, valorizzando il patrimonio culturale dell’Area.“Guardiamo con interesse alle proposte che investono sulla formazione e sullo sviluppo di lavoro e di impresa nella valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale – afferma il vicesindaco Stefania Monteverde -. Diamo tutta la disponibilità dell’amministrazione a collaborare con i giovani creativi perché le idee progettuali innovative possano concretizzarsi in progetti imprenditoriali. Nel buon rapporto tra pubblico e privato cresce lo sviluppo”Il progetto, rivolto a giovani di età inferiore a 40 anni, con un’ottima conoscenza della lingua inglese e provenienti da Albania, Bosnia&Herzegovina, Croazia, Grecia, Italia - con bando a parte per la le Marche - Montenegro, Serbia, Slovenia.I 35 giovani selezionati - la scadenza delle candidature è fissata al 15 settembre - potranno partecipare gratuitamente a un corso di formazione di 2 mesi, dal 17 ottobre al 16 dicembre di quest’anno, in un contesto internazionale stimolante presso la Mole Vanvitelliana di Ancona con l’opportunità di presentare progetti al mondo istituzionale e finanziario della regione adriatico-ionica per la loro realizzazione.Il progetto è sostenuto, oltre che dalla Fondazione Marche, dalla Camera di Commercio di Ancona, dal Comune di Ancona e dall’Università delle Marche.Info: aim@ecapital.it , http://startupschool.ecapital.it/
Interessante tavola rotonda quella organizzata dalla FILLEA-CGIL nella mattinata di giovedì 22 a Muccia, presso la tensostruttura adibita anche a mensa. “Radici da ricostruire” era il titolo ed ovviamente si parlava della prossima ricostruzione dei territori seriamente danneggiati dagli innumerevoli eventi sismici. L’iniziativa è stata presa appunto dal sindacato di categoria della CGIL che si occupa dei lavoratori del legno, dell’edilizia e delle attività estrattive, guidato, a livello provinciale, da Massimo de Luca, che ne ha aperto i lavori.Vi hanno partecipato Lara Ricciatti, parlamentare marchigiana di Sinistra Italiana, Daniele Salvi, capo di gabinetto della Presidenza del Consiglio delle Regione Marche, Claudio Pettinari, prorettore di Unicam, Antonio Barboni, dirigente del servizio di prevenzione Asur della zona 10, Fabio Montanini, dirigente del dipartimento lavoro della Regione Marche e Mario Baroni sindaco di Muccia. Moderatore il nostro Fabrizio Cambriani. Assente giustificata, perché influenzata la parlamentare maceratese del PD Irene Manzi. Ha tirato le fila di quanto emerso dal dibattito Graziano Gorla della segreteria nazionale FILLEA.Molti gli spunti e le idee che i relatori hanno condiviso così da poter affrontare, nel migliore dei modi possibili, il momento delle ricostruzioni non solo materiale dei centri montani. Unanimemente riconosciuto da tutti il valore e l’efficacia della ricostruzione immediatamente posteriore al sisma del ’97, che ha evitato, in queste sia pur sfortunate circostanze, il doloroso prezzo di vite umane. Un modello, quello del ’97, che dovrebbe essere ripreso – sia pure con i necessari miglioramenti – come esempio da seguire. Un monito, in questo senso, è stato lanciato dall’organizzazione sindacale per tutta la fase della ricostruzione. Che cioè, non si abbiano a verificare nei tantissimi cantieri che saranno presto allestiti, vittime di infortuni sul lavoro.Ma il filo comune che in qualche maniera ha tenuto tutti uniti è stato quello della rilevanza sul mantenimento della vitalità nei piccoli centri montani. Non avrebbe senso – si è detto - una ricostruzione senza una realizzazione di infrastrutture, non solo materiali, ma anche di ordine sociale e ricreativo.Il pericolo che la montagna possa spopolarsi, in questa occasione, è realmente serio e fondato, per cui le istituzioni e gli attori sociali devono, ciascuno per le proprie competenze e capacità, mettere in piedi immediatamente azioni e risorse economiche adeguate affinché lo si possa scongiurare.Si è trattato, come ha sottolineato Daniel Taddei, segretario generale provinciale della CGIL, di uno dei tanti incontri di cui il sindacato vuol farsi promotore nei territori, soprattutto per ascoltare le voci di chi in montagna ci vive e ci lavora.
Individuare nuovi strumenti per competere con successo nei mercati più difficili e rendere più incisive ed efficaci le strategie in quelli ove già si è presenti, è l’obiettivo perseguito dalle imprese del territorio e da Confindustria Macerata che da diversi anni, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Macerata ed alla collaborazione con le Università, finanzia diverse borse di studio nell’ambito del progetto Incoming, per l’inserimento di giovani talenti stranieri, cinesi, russi e indiani presso le aziende associate, al fine di favorirne la penetrazione commerciale soprattutto nei grandi mercati emergenti. Le Università favorite dalle relazioni con gli atenei di importanti Paesi e dalla capacità di attrarre nella provincia tanti giovani stranieri, divengono pertanto strategiche per l’internazionalizzazione delle imprese; grazie al progetto Incoming di Confindustria Macerata si formano professionalità che costituiscono dei validi punti di riferimento nei rapporti fra aziende locali ed i Paesi esteri dove già ci sono o si vogliono intraprendere rapporti commerciali. Le borse sono erogate a giovani stranieri, opportunamente selezionati (oltre 60 negli ultimi 10 anni), che frequentano presso l’Università di Macerata il corso di laurea magistrale - interamente tenuto in lingua inglese – Master’s degree in International Politics and Economic Relations - all’interno del quale Confindustria Macerata sostiene anche l’insegnamento di un modulo dal tema “Doing Business in China”. Attività analoghe coinvolgono anche l’Università di Camerino soprattutto con il Progetto Eureka grazie al quale numerosi dottorati hanno la possibilità di svolgere Progetti di Ricerca presso le aziende del territorio. L’Ateneo rappresenta infatti una preziosa fonte di conoscenza e professionalità, i cui dipartimenti si interfacciano costantemente con molte imprese del territorio in particolare nel campo della ricerca scientifica, del miglioramento dei processi e dei materiali. A questi progetti si affianca poi una rete di servizi specializzati per l’assistenza sui mercati esteri costituita da Confindustria Macerata fra i quali, un network internazionale di esperti per affrontare le complesse dinamiche dell’export, i desk per l’assistenza diretta a Mosca, Shanghai, New York e Bucarest, il Business and Career Day realizzato all’Ente fiera di Civitanova Marche che lo scorso ottobre ha portato sul territorio oltre 80 operatori economici provenienti da tutto il mondo, le attività formative, l’organizzazione di Focus Paese, il ciclo di seminari sull’E-commerce e Web Marketing tenuti nel mese di novembre e dicembre e la gestione dei percorsi formativi di specializzazione per giovani diplomati e laureati IFTS e ITS - Istituti Tecnici Superiori di Recanati - Ancona e di Fermo – Civitanova Marche.
“Terremoto non ci fai paura!”. E’ questo il titolo del convegno che la Copagri, in collaborazione con l’Agenzia di sviluppo rurale e la Camera di Commercio di Macerata, ha organizzato per la giornata di oggi all’Hotel 77 di Tolentino.L’appuntamento servirà per fare il punto a quasi quattro mesi dalla prima forte scossa di terremoto che ha cambiato la vita ad una intera comunità. È un evento che vuole essere di vicinanza a tutte le persone, le aziende, agricole e non, colpite dal sisma. “Terremoto non ci fai paura!” è la risposta di un territorio che è ripartito e che vuole tornare ad essere protagonista. “L’appuntamento – afferma Andrea Passacantando, presidente Copagri Macerata – è stato fortemente voluto dalla Copagri per parlare di ricostruzione in un comune come quello di Tolentino al centro del cratere ed alla luce delle nuove disposizioni normative con esperti ed operatori.” Tante sono le personalità presenti agli appuntamenti del mattino e del pomeriggio, tra le quali anche il presidente di Copagri Marche, Giovanni Bernardini. Per il pomeriggio sono previsti, con inizio alle 15.30, tre seminari. Alle 13, infine, è in programma un aperitivo, nonché un brindisi augurale.Una giornata quindi ricca di molti appuntamenti in cui si confronteranno esperienze di rilancio del territorio nate in questi ultimi periodi. L’agricoltura è così protagonista della ricostruzione del tessuto socio–economico nei territori colpiti dal sisma. Per l’occasione Copagri, Regione Marche, Camera di commercio e Università, aziende si uniranno per un rilancio sempre più forte, segno che, realmente, il “Terremoto non ci fa più paura.”
Inaugurata la nuova sede della filiale di Porto San Giorgio della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro. Il taglio del nastro si è tenuto in via A. Costa 293/295, dove la Filiale si è trasferita, dalla precedente sede adiacente. “La Filiale – dice il Presidente Sandro Palombini – si trasferisce così in un immobile di proprietà della Banca perché crediamo in questo territorio e intendiamo garantire lungo sviluppo”. La benedizione è stata impartita da don Vinicio Albanesi che ha ricordato alcuni simpatici aneddoti legati alla Banca ed ha sottolineato come si tratti di “una banca di questo territorio, saggia e attenta”.“Siamo banca di relazione – ha detto il Dg Giampiero Colacito – amiamo il rapporto diretto e personale con i nostri clienti. E lo facciamo anche in controtendenza con il mercato che vede sempre meno ingressi in banca e sempre più operazioni fatte a distanza. Noi vogliamo incontrare le persone”.Sottolineata poi l’attenzione ai disabili con l’innovazione tecnologica del drive-in per fare le operazioni senza scendere dall’auto.Altra innovazione l’apparecchiatura che, oltre ad essere bancomat, consente anche di fare versamenti di contante, assegni e pagare bollettini. Intervenuto anche il presidente del Consiglio Comunale del Comune di Porto San Giorgi: “Come amministrazione comunale siamo lieti di questo passaggio che sancisce l’ulteriore radicamento di questa Banca nel nostro territorio”.La direzione della Banca si è poi complimentata con l’architetto Andrea Sopranzi e con le 34 aziende del territorio che vi hanno lavorato. Ricordiamo la squadra che lavora nella Filiale: il titolare Raffaele Nicolai, la sua vice Raffaela Raffaeli, e poi Roberta Marzialetti ed Emilio Trobbiani.Con questa inaugurazione si chiude un 2016 che pone la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro a livelli di qualità con i dati di pre consuntivo 2016 che fotografano l’ottimo andamento della Banca. Certamente tra i dati più significativi quello patrimoniale (CET1) che si colloca intorno al 22%, ben al di sopra della media dell’industria bancaria nazionale pari al 12,4%.Ottima anche la qualità del credito: il complesso delle posizioni deteriorate si attesta al 16,9% del totale degli impieghi, contro il 25% medio delle BCC nazionali e il 19,8% del sistema Italia.La prudente gestione del credito non ha comunque rallentato il buon andamento degli impieghi che - contrariamente al dato nazionale risultato in flessione - sono saliti del 4%, attestandosi a 307 milioni di euro e con buone prospettive di ulteriore crescita, perfettamente in linea con gli obiettivi della BCC di sostegno all’economia locale.La raccolta complessiva si posiziona sostanzialmente sugli stessi livelli dello scorso anno, pari a 620 milioni di euro (di cui la diretta 473, indiretta 147), così come programmato.L’utile lordo si colloca, anch’esso in linea con le aspettative, fra i 3 e i 3,5 milioni di euro, in un panorama complessivo bancario, invece, non privo di forti criticità e di instabilità, sia per la forte riduzione dei tassi di interesse, sia per l’andamento dei mercati finanziari.Molto positivi i target conseguiti nell’attività di servizi rispetto allo scorso anno: il transato Pos è cresciuto di oltre il 17%,, così come sono cresciute le carte bancomat distribuite alla clientela (+ 17,7%), e le carte di credito (+ 14,7%).Ottima anche l’attività nel comparto assicurativo in crescita di oltre il 25% e nel credito al consumo, centrando perfettamente i budget di inizio anno.“In sintesi dicono il Direttore Colacito e il suo Vice Fabio Di Crescenzo - il quadro complessivo che ne deriva è quello di una banca in ottima salute, che la colloca fra le primissime in campo nazionale, frutto di un costante e professionale impegno di tutti i collaboratori, al quale va rivolto uno speciale ringraziamento anche da parte degli esponenti aziendali, perché hanno saputo fare “squadra” e perché tanto apprezzamento riescono ad avere dai soci e clienti appartenenti al territorio della Banca”.
Già dalla scossa del 24 agosto la Cna è scesa in campo a sostegno delle piccole imprese e artigiani. La situazione è poi drasticamente peggiorata per la provincia di Macerata dopo le terribili scosse di ottobre e nonostante il tempo si è ancora in una situazione di emergenza, sia a livello di comunità sociale e a livello economico. Particolare attenzione, nella conferenza stampa di questa mattina, sull'argomento dei beni culturali patrimonio fondamentale per l'economia e la bellezza della provincia. Purtroppo molte opere dopo le scosse sono state portate fuori dal territorio e c'è la proposta della sovrintendenza a portare le opere alla Mole Vanvitelliana di Ancona per conservarle e restaurare. Tutto ciò, come sostenuto da tutti i presenti, impoverisce il nostro territorio e non aiuta la ripresa dell'economia maceratese. Grazie al lavoro e all'impegno di Milko Morichetti, porta voce dei restauratori, l'attenzione sui beni culturali maceratesi è diventata di dominio pubblico a livello nazionale: "siamo ancora in emergenza e non si sta facendo abbastanza - dichiara Morichetti - l'economia di questo territorio che si basa sui beni culturali non serve ad Ancona, serve al nostro territorio. Bisogna creare dei magazzini visitabili dai cittadini in ciascun comune, possibilmente, dove poter mantenere vivo l'interesse grazie a piccolo eventi che rispecchiano le anche comunità locali. Il terremoto ha creato danni anche a opere restaurate dopo il '97 quindi ci siamo resi conto che le tecniche utilizzate nel ricreare lo stesso materiale non sono valide. Se ricostruiamo di nuovo siamo sicuri che non verrà nuovamente lesinato con un altro sisma? Il terremoto ha aperto enormi problematiche e bisogna fare delle scelte condivise e consapevoli". "La tempistica è l'altro grande problema - interviene Federica Carosi di Cna - c'è bisogno di avere risposte precise, capiamo la burocrazia ma ci sono persone le persone fuori di casa e i beni da recuperare. Purtroppo ancora non ci sono le reali risposte di cui questo territorio ha bisogno". Presente al tavolo dei relatori anche l'assessora Stefania Monteverde per ringraziare la Cna e appoggiare il lavoro che stanno portando avanti, ma soprattutto per sostenere questa battaglia del territorio: "Il nostro territorio è stato ferito qui, si soffre qui e qui bisogna ripartire. Ogni comune vuole ripartire e cercare di avere un futuro, la cultura è fondamentale per la nostra economia. Per questo abbiamo sottoscritto il Manifesto della Marca Maceratese, per difendere i beni culturali, gli artigiani e i tecnici che possono ridare loro una nuova vita, una nuova casa. Dobbiamo ripartire da questo, siamo vivi e operativi nonostante tutto e vogliamo avere i nostri tesori sul nostro territorio". Anche il presidente della Cna Ligliani e il direttore Ramadori hanno sostenuto l'importanza di sviluppare un piano strategico che possa salvaguardare il futuro economico e culturali di un territorio fortemente ferito e che avrà bisogno di tempo per ripartire, ma che soprattutto ha bisogno di normative chiare e semplici che diano il giusto impulso alla ripartenza.
Continua e si completa l’attività di consegna degli aiuti da parte di Banca Mediolanum a favore di clienti e Family Banker che hanno riportato danni materiali a seguito del sisma del Centro Italia del 24 agosto, 26 e 31 ottobre scorsi. Giovanni Pirovano, vicepresidente di Banca Mediolanum incontrerà mercoledì 21 dicembre alle ore 10.30 presso il Fermo Forum di Fermo clienti e Family Banker per consegnare loro liberalità per un importo di 2.655.500 euro.Le cerimonie di consegna degli aiuti proseguiranno poi al Grand Hotel de la Minerve di Roma giovedì 22 dicembre alle ore 19.30 per un importo di 202.500 euro. A sostegno di questa calamità Banca Mediolanum ha stanziato complessivamente la somma di 5 milioni di euro a fondo perduto.Dal 2008 il totale delle erogazioni liberali per calamità finanziarie e naturali destinato da Banca Mediolanum ai propri clienti e Family Banker raggiunge oggi 229.581.018 euro.Grazie alla raccolta fondi attivata sin da subito, sul Conto Corrente “Emergenza Terremoto Centro Italia” (IBAN: IT74L0306234210000001801801) intestato a Banca Mediolanum S.p.A sono stati raccolti 529.000 euro, di cui 400.000 già consegnati il 26 ottobre scorso da destinare a un progetto di ricostruzione sul territorio di Fondazione Caritas Ambrosiana Onlus.
"Radici... da ricostruire." E' questo il titolo dell’iniziativa, promossa Fillea Cgil Marche, che si svolgerà giovedì 22 gennaio a Muccia (Mc), a partire dalle ore 9, presso la tensostruttura-mensa.Oggetto dell’incontro sarà la prossima ricostruzione post sisma. I lavori saranno aperti dalla relazione di Massimo De Luca, segretario Fillea Cgil Macerata, che farà il punto della situazione, quindi si proseguirà con una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, gli onorevoli Irene Manzi e Lara Ricciatti, il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, i sindaci del “cratere” e l’Unicam.Le conclusioni, intorno alle ore 11,30, sono affidate a Graziano Gorla, segretario Fillea Cgil nazionale
Nei primi 9 mesi del 2016 le imprese marchigiane hanno visto crescere le esportazioni del 5,6%, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso si era registrato un calo del 3,2%. In Italia la crescita si è fermata allo 0,6%.Un exploit, quello marchigiano, realizzato grazie ai prodotti farmaceutici, il cui export è cresciuto del 40,6%, pari a 420,3 milioni di euro in più. Emerge dalle elaborazioni dei Centri Studi Confartigianato e Cna su dati Istat. L'export manifatturiero è passato da 8,3 a 8,8 miliardi di euro ma senza i farmaci l'incremento sarebbe stato appena dello 0,6%. L'export marchigiano è quasi esclusivamente manifatturiero (98,5%) e nei primi 9 mesi ha raggiunto 8,9 miliardi, tornando sui valori pre crisi. A crescere sono anche le esportazioni delle imprese della meccanica (+6,4%), plastica (+9,5), carta (+13,7) e alimentare (+8,9). Le esportazioni di mobili restano pressoché invariate mentre a preoccupare è il calo dell'export calzaturiero (-5,6), dell'abbigliamento (-2,6) e del tessile (-1,5). (ANSA)
E' arrivata stamattina la firma ufficiale del contratto integrativo aziendale di Eurosuole. Tra le misure più importanti previste c'è un'importante accellerata verso il welfare dei dipendenti. Welfare che innazittutto prevede per i lavoratori uno screening a scelta tra quello senologico, quello prostatico e quello cardiopolmonare. Le novità, presentate stamattina da Germano Ercoli, titolare delle aziende di Civitanova e Porto Potenza, partono da un accordo con il gruppo Villa dei Pini - Santo Sefano che consentirà ad ogni dipendente di effettuare lo screening per la prevenzione, ma anche di avere scontistica e tempi di prenotazioni nella struttura sanitaria molto ridotti validi anche per i familiari.L'attenzione verso la salute dei dipendenti passa anche attraverso una serie di nuove normative introdotte dal contratto, prima fra tutte il divieto di fumo in tutto il perimetro dell'azienda e quello di utilizzo dei telefoni cellulari."Queste sono delle accortezze - spiega Germano Ercoli - che oltre a tenere conto della salute dei nostri dipendenti, sono mirate ad aumentare il grado di sicurezza nel quale i lavoratori operano, ma anche il loro livello di concentrazione e di conseguenza la qualità del lavoro. La nostra azienda, infatti, non sta mettendo in atto questa serie di normative perché è un'isola felice, ma per un preciso dovere morale nei confronti dei dipendenti. Quello che ci aspettiamo è però un riscontro positivo in termini di attaccamento al lavoro e rispetto delle regole".Un aspetto importante del contratto riguarda anche la formazione che nel 2017 ruoterà intorno alla sicurezza dei lavoratori"All'interno dell'azienda - continua il patron Ercoli - è stata creata un'aula permanente dove si farà formazione continua perché crediamo fermamente nel fatto che i dipendenti debbano essere formati al meglio non solo su quelli che sono gli impianti, ma anche sugli strumenti a loro disposizione in termini di sicurezza e prevenzione sul lavoro".Importante anche l'aspetto solidale che ha riguardato i recenti e tragici eventi sismici. Le aziende Eurosuole e Goldenplast, infatti, hanno rinunciato in accordo con i lavoratori alla tradizionale cena aziendale e, con l'apporto di un ulteriore contributo, si è destinata la cifra di 50mila euro al comune di Ussita che verrà utilizzata dal sindaco Marco Rinaldi per la ricostruzione di uffici e servizi per i cittadini.Apprezzamenti espressi anche da parte della rappresentanza dei sindacati dei lavoratori presenti all'incontro di stamattina.
La proprietà della RemaTarlazzi insieme a 316 suoi collaboratori, ha festeggiato ieri sera al ristorante Orso di Civitanova Marche la chiusura dell'anno 2016 con una grande cena.La serata ha compreso, oltre ai riconoscimenti per i trenta anni di anzianità di ben cinque collaboratori ed alla consueta lotteria a premi, la piacevole partecipazione del trio canoro tutto al femminile "Miss Fever" che ha proposto un repertorio di musica swing.Un particolare e toccante ricordo è stato fatto, dedicando un minuto di silenzio, ai due lutti che hanno colpito la RemaTarlazzi nel 2016: la perdita del trentunenne Francesco Paoloni collaboratore della filiale di Porto San Giorgio, e della mamma del socio ed amministratore delegato Mauro Mancigotti.L'azienda si appresta a chiudere un anno di ottimi risultati sia in termini di fatturato che di rendimento, il tutto ottenuto grazie ad un grande lavoro di squadra, inoltre il Gruppo Comet a cui appartiene la RemaTarlazzi SpA, grazie alle recenti acquisizione ed aperture operate da tutte le consociate, è divenuto in Italia il numero uno del settore della distribuzione organizzate del materiale elettrico ed illuminazione.
Continuano a giungere in Ateneo importanti manifestazioni di sostegno al progetto Unicam #ilfuturononcrolla, volto alla costruzione di nuovi spazi e alloggi per studenti, nuovi spazi per la didattica e la ricerca, ampliando così i servizi per tutti i nostri iscritti.Nel pomeriggio di oggi è infatti giunto in Rettorato l’Amministratore Delegato della Banca Agricola Commerciale di San Marino dott. Luca Lorenzi, accompagnato dal Responsabile Marketing dott. Andrea Ghiotti, che pochi giorni dopo il sisma hanno contattato il Rettore Unicam Flavio Corradini manifestando la loro vicinanza all’Ateneo e la volontà di dare un concreto segno immediato di sostegno ad Unicam, che fin da subito ha intrapreso una serie di iniziative volte a far ripartire le attività didattiche.In particolare, per cercare di colmare il disagio degli studenti che si sono trovati improvvisamente senza alloggio e sono impossibilitati a frequentare in presenza, alla didattica frontale è stata affiancata quella in modalità telematica.Iniziativa che è stato possibile migliorare ed implementare anche grazie alla donazione della Banca Agricola Commerciale, che ha permesso l’acquisto di attrezzature specifiche, ossia 20 speciali webcam con funzioni di lavagna didattica e di lampada, investendo una somma pari a 5.000 euro.Nel corso dell’incontro il dott. Lorenzi ha consegnato l’assegno direttamente nelle mani del Rettore Corradini e del Prorettore Viacrio Claudio Pettinari.“Ringrazio davvero di cuore, anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha dichiarato il Rettore Unicam Flavio Corradini – la Banca Agricola Commerciale di San Marino per averci voluto sostenere in questo momento così difficile per l’intero nostro territorio. Per avviare al meglio la didattica in modalità telematica è stato necessario acquistare 30 webcam con funzioni particolari: se Unicam ha quindi potuto riprendere regolarmente le attività e gli studenti stanno avendo l’opportunità di seguire le lezioni con questa modalità è dunque anche grazie al prezioso contributo della BAC”.“Oggi siamo qui non tanto per volontà della Banca quanto per quella dei suoi 148 dipendenti. Tutti insieme ci siamo chiesti se fosse opportuno proseguire con le consuete strenne natalizie, visto il momento di difficoltà che stanno vivendo territori a noi vicini. Abbiamo quindi scelto di puntare sull’Università di Camerino, prestigioso Ateneo, e sul suo innovativo progetto di ripartenza e di rilancio. Oggi che sono qua sono ancora più convinto di aver fatto la scelta giusta. Il prossimo 20 dicembre organizzeremo poi una serata conviviale alla quale parteciperà il cantante Mario Biondi, nel corso della quale proporremo una raccolta fondi per Unicam. Sono davvero onorato che il Rettore abbia accettato l’invito e presenzierà alla serata”.https://www.youtube.com/watch?v=gj4a13HOacs