Per lo shopping di Natale: vai in treno! Non è solo uno slogan quello lanciato da Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali, in collaborazione con Trenitalia, promotore di un'iniziativa natalizia a Macerata e Civitanova Marche nata con l'obiettivo di favorire gli spostamenti in treno durante lo shopping natalizio anche per valorizzare il centro commerciale naturale della città e per riportare le persone a fare acquisti nei piccoli negozi diffusi delle città senza avere l'assillo del posto auto da trovare a tutti i costi.Ai clienti che faranno shopping nei negozi aderenti all'iniziativa, riconoscibili da un'apposita vetrofania affissa in vetrina e elencati con aggiornamenti continui on line nel sito www.confcommerciomarchecentrali.it, e che presenteranno un titolo di viaggio Trenitalia, sarà applicato uno sconto del 5% sulla merce in negozio (del 15% se la spesa supererà i 100€ sempre all’interno dello stesso negozio). Gli sconti saranno applicati dai negozianti nelle giornate di shopping fino al 15 gennaio 2017 (ovviamente tale promozione non sarà cumulabile con altri sconti). Si tratta dunque di un'ulteriore opportunità fortemente voluta da Confcommercio Imprese per l'Italia Marche Centrali che mira ad incentivare gli acquisti di Natale ma che in questo modo dimostra anche un'attenzione importante per la sostenibilità ambientale e per l’inquinamento atmosferico dovuto alle troppe auto.
Si terrà presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Macerata, giovedì 15 dicembre a partire dalle 17,30, il convegno “Dalla ricostruzione, un nuovo modello di sviluppo”, organizzato dalla Compagnia delle Opere Marche Sud, dalla Fondazione San Giacomo della Marca e da Confartigianato Macerata, che affronterà il tema della ricostruzione post terremoto sotto molteplici punti di vista.“Con questo convegno – ha dichiarato Emanuele Frontoni, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud - vogliamo affrontare ed analizzare il tema della ricostruzione non solo “fisica”, cioè degli edifici, ma capire come questa ricostruzione porti anche un modello di sviluppo nuovo sociale ed economico”.Per questo motivo, alla tavola rotonda sono invitati oltre ai sindaci anche imprenditori, operatori del sociale e del turismo, tra cui Angelo Sciapichetti, l’assessore regionale Romano Carancini, il Sindaco Macerata Mario Scagnetti, il Sindaco di San Ginesio, Gianluca Pasqui, il Sindaco di Camerino Paolo Misericordia, l’ingegnere strutturista Herry Gullini, Ingegnere Strutturista, Fabio Fraticelli, Ricercatore UNIVPM, Mauro Panbianco, della Rete d’impresa Edilforyou, Massimo Valentini, Presidente della Fondazione San Giacomo della Marca e Carlo Nardella della Cooperativa GEATra i relatori, l’economista Nomisma Marco Marcatili, l’ingegnere e agibilitatore volontario Luca Papili, il sociologo Massimiliano Colombi ed Elena Stoppioni, la Coordinatrice Nazionale del Forum Edilizia della Compagnia delle Opere, la quale già in occasione del recente Riabita 2016 sottolineò che “da sempre non bisogna aver paura della terra che trema, ma di come abbiamo costruito. Il 70% del panorama costruttivo italiano risale a prima del 1971, il terremoto ha evidenziato la necessità di ripensare le modalità costruttive, che non possono rispondere solo ad esigenze di risparmio energetico o comfort, ma anche preservare le vite umane. La ricostruzione deve partire dall’uomo, dal sociale, dall’anima perché come diceva un famoso architetto, la casa è dimora dell’anima”.Moderatori, il Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud Emanuele Frontoni e Gianluca Ripani. L'Evento supporta l'iniziativa #dajemarche. Per ogni info: g.scipioni@cdomarchesud.it
Dopo quattordici anni Rodolfo Giampieri, attuale presidente dell’Autorità Portuale di Ancona, lascia la presidenza di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali. Di oggi pomeriggio l’ultimo atto da presidente di Giampieri che ha chiuso la propria esperienza al vertice di Confcommercio Marche Centrali, iniziata in qualità di presidente di Confcommercio Provincia di Ancona, certificando l’ulteriore aggregazione in seno all’Organizzazione che ha ufficialmente acquisito il territorio della provincia di Fermo.“Con l’aggiunta di Fermo – le parole di Giampieri giunto evidentemente emozionato all’ultimo appuntamento da presidente –, la nostra Organizzazione diventa ancora più forte. Giunti a questo punto è necessaria una nuova governance che sono convinto continuerà il percorso avviato quattordici anni fa quando è iniziata la mia avventura come presidente di Confcommercio Provincia di Ancona”. “Lascio una struttura solida – ancora Giampieri di fronte ad una folta platea di imprenditori –, che è cresciuta tanto in questi anni e che è in grado di affrontare le sfide che ci attendono nel futuro. Ho cercato di portare avanti il mio incarico con volontà e con passione ma ora non posso più garantire quell’impegno anche perché di fronte a scenari nuovi e a scenari in continuo mutamento servono forze nuove e nuovi protagonisti. A chi mi ha chiesto come mi sento oggi rispondo che sto bene anche se so che mi mancherà qualcosa di molto importante a cui ho voluto molto bene e alla quale mi sono dedicato con sacrificio. Sono certo comunque che lascio Confcommercio in mani solide, la struttura è forte e gli associati possono stare tranquilli perché sono seguiti da una struttura eccezionale: sono convinto che chi mi succederà farà altrettanto bene. In conclusione voglio ringraziare Massimiliano (Polacco ndr) con cui ho lavorato al meglio in questi anni”.Molto emozionato anche il direttore generale Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali prof.Massimiliano Polacco che ha voluto ricordare l’importanza del modello pluriterritoriale rappresentato dall’Organizzazione divenuta un vero e proprio riferimento in tutta Italia. “Ora i territori di riferimento – le parole di Polacco –, sono quelli della provincia di Ancona, di Macerata e di Fermo. Ci attende una grande sfida e siamo pronti a giocarla con una nuova governance ma certi di poter sempre contare sul sostegno e sul supporto di Rodolfo Giampieri che resterà in carica in qualità di presidente onorario Confcommercio Marche Centrali”.Il nome nuovo per la presidenza di Confcommercio Marche Centrali è quello di Giacomo Bramucci attuale presidente della Delegazione di Senigallia Confcommercio Marche Centrali imprenditore senigalliese nel settore dell’abbigliamento distintosi per la sua capacità di interpretare i cambiamenti del mercato. Bramucci al suo primo intervento da presidente ha voluto ringraziare la giunta per la fiducia accordatagli: “E’ una nomina che mi riempie di orgoglio – le sue prime parole –. Sono pronto a dare il mio contributo con lo sguardo proiettato al futuro e alle nuove questioni che toccano direttamente i nostri settori di riferimento. Sono convinto che Confcommercio Marche Centrali potrà continuare a recitare un ruolo da protagonista anche perché la struttura che guiderò è forte e solida”. Oltre al nuovo presidente sono stati nominati i nuovi componenti della giunta Confcommercio Marche Centrali: Moreno Cedroni (presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali), Massimo Di Matteo (presidente Fiva Marche Centrali), Francesco Cinti (presidente Delegazione Ancona Confcommercio Marche Centrali), Mauro Bartolozzi (presidente Delegazione Fabriano Confcommercio Marche Centrali), Francesco Fantazzini (presidente Fnaarc Marche Centrali), Roberto Capriglione (presidente Fimaa Marche Centrali), Massimo Milani (presidente Federalberghi Macerata), Marco Manfredi (presidente Associazione Albergatori Senigallia), Tania Luminari (presidente Delegazione Jesi Confcommercio Marche Centrali), Erica Lorenzini (Terziario Donna) e Renato Frontini (presidente Probiviri).
Tantissima gente, a Camerino, per il primo fine settimana di apertura del Christmas Park, il villaggio di Natale fortemente voluto dall’amministrazione comunale per ridare alla cittadinanza una “piazza”, un punto di aggregazione per vivere assieme questo periodo natalizio nonostante il dramma del terremoto.Sotto l’albero di Natale allestito al centro dell’area urbanizzata di Madonna delle Carceri, di fronte al quartiere di San Paolo, si sono riuniti così i cittadini di Camerino e tanta gente venuta da fuori, che hanno voluto essere presenti per l’inaugurazione quello che a tutti gli effetti rappresenta il nuovo inizio per la città. Oltre 50 i commercianti e le attività che hanno voluto prendere parte all’iniziativa, la maggior parte delle quali non ha più potuto lavorare a seguito delle scosse di ottobre, perché il sisma ha reso inagibili le strutture e distrutto il centro storico, oggi zona rossa presidiata dall’esercito. Così, su iniziativa del Comune di Camerino, si è voluto allestire il Christmas Park, dotandolo di casette di legno e tensostrutture per far sì che le attività ricominciassero a guardare al futuro con speranza e determinazione. Per questo, per l’enorme lavoro svolto nell’allestimento del villaggio, l’amministrazione comunale intende ringraziare i tantissimi volontari delle associazioni che hanno collaborato e i commercianti stessi che non si sono arresi alla forza tremenda della natura. Un grazie speciale va anche e soprattutto alla Croce Rossa Italiana che ha messo a disposizione le diverse tensostrutture e in prima linea ha partecipato fattivamente al montaggio e all’allestimento del villaggio di Natale. A rendere perfetta l’inconfondibile atmosfera natalizia si è voluto anche posizionare al centro del Christmas Park una pista di pattinaggio sul ghiaccio che sarà aperta tutti i giorni dalle 16,30 alle 19,30.
A un mese e mezzo dalle scosse del 26 e del 30 ottobre, di chiaro, francamente, c'è ancora poco. La stragrande maggioranza dei cittadini che si è procurata una autonoma sistemazione attende ancora di vedere un centesimo dopo aver improntato cifre inevitabilmente alte per traslochi improvvisi e inaspettati, così come tante strutture ricettive, molte delle quali ospitano gli sfollati fin dalla scossa del 24 agosto. Fra dieci giorni o poco più sarà Natale, ma sarà un Natale strano, inevitabilmente dimesso, soprattutto per l'aspetto economico che dopo il terremoto per tante famiglie è diventato ancora più stringente.
Poi ci sono le analogie e le differenze con altri eventi simili in Italia. Ad esempio, il Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74 recante “Interventi urgenti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e il 29 maggio 2012” convertito dalla Legge n. 122 dell'1 agosto 2012 contiene la disciplina della c.d. ricostruzione nei territori delle regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia colpiti dal terremoto nel 2012.
In questa sede cercheremo di individuare le differenze rispetto alle disposizioni che riguarderanno la nostra regione.
A un primo colpo d’occhio, una differenza notevole rispetto ai decreti 189 e 205 del 2016 che regolamentano la situazione nelle nostre realtà da poco investite da ben tre terremoti: un decreto a fronte di uno, con la metà di articoli. Il tutto nell’ottica della politica emergenziale che giustifica interventi rapidi e semplificati.
In secondo luogo l’esigenza di ritornare alla normalità, soprattutto “ in termini di indotto economico” emerge con evidenza nelle disposizioni della disciplina:
All’articolo 1 “Ambito di applicazione e coordinamento dei Presidenti delle Regioni” al comma 2 si legge che “Ai fini del presente decreto i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto operano in qualità di Commissari delegati.
I presidenti delle Regioni sono direttamente nominati commissari delegati, e non un commissario esterno che non conosce il territorio e la sua realtà.
Inoltre il comma 11 dell’articolo 3 stabilisce che “ I Direttori regionali, rispettivamente, dell'Agenzia regionale di Protezione civile della Regione Emilia-Romagna, della Direzione generale di Protezione civile, polizia locale e sicurezza della Regione Lombardia, nonché dell'Unità di progetto di Protezione civile della Regione Veneto, provvedono, anche per il tramite dei Sindaci, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree pubbliche e private occorrenti per la delocalizzazione totale o parziale, anche temporanea, delle attività. Qualora per l'esecuzione delle opere e degli interventi di delocalizzazione sia richiesta la valutazione di impatto ambientale ovvero l'autorizzazione integrata ambientale, queste sono acquisite sulla base della normativa vigente, nei termini ivi previsti ridotti alla metà”.
Espropriazioni consentite senza privilegiare quelle di suolo pubblico rispetto al privato, come invece previsto per il sisma del 2016.
All’articolo 3 “Ricostruzione e riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo; contributi a favore delle imprese; disposizioni di semplificazione procedimentale”, comma 5 si dice chiaramente e senza tanti giri di parole che “5. Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari ed il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei comuni interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, nelle more che venga completata la verifica delle agibilità degli edifici e strutture ordinari effettuate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 maggio 2011, i soggetti interessati possono, previa perizia e asseverazione da parte di un professionista abilitato, effettuare il ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”. Già nelle more dunque del completamento della verifica di agibilità si può procedere ai lavori.
Inoltre il comma 7 aggiunge che
“ Al fine di favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali condizioni di vita e di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate, nei comuni interessati dai fenomeni sismici iniziati il 20 maggio 2012, di cui all'allegato 1 al presente decreto, nonché per le imprese con sede o unità locali al di fuori delle aree individuate dal presente decreto che abbiano subito danni a seguito degli eventi sismici, accertati ai soli fini di cui al presente comma sulla base delle verifiche effettuate dalla protezione civile o dai vigili del fuoco o da altra autorità od organismo tecnico preposti alle verifiche, il titolare dell'attività produttiva, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni, deve acquisire, nei casi di cui al comma 8, la certificazione di agibilità sismica rilasciata, a seguito di verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti (cap. 8 - costruzioni esistenti, del decreto ministeriale 14 gennaio 2008), da un professionista abilitato, e depositare la predetta certificazione al Comune territorialmente competente. I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate. Le asseverazioni di cui al presente comma saranno considerate ai fini del riconoscimento del danno”.
Il professionista certifica l’agibilità sismica e l’attività riparte.
Il comma 7-bis. Precisa poi che “In relazione a magazzini, capannoni, stalle e altre strutture inerenti alle attività produttive agroalimentari, adibite alla lavorazione e conservazione di prodotti deperibili oppure alla cura degli animali allevati, eccetto i prefabbricati, è necessaria e, sufficiente, ai fini dell'immediata ripresa dell'attività, l'acquisizione della certificazione dell'agibilità ordinaria e ancora sul punto il comma 8 bis “ Ai fini della prosecuzione dell'attività produttiva o per la sua ripresa, nelle more dell'esecuzione della verifica di sicurezza effettuata ai sensi delle norme tecniche vigenti, in via provvisoria, il certificato di agibilità sismica può essere rilasciato dal tecnico incaricato, in assenza delle carenze di cui al comma 8 o dopo che le medesime carenze siano state adeguatamente risolte, attraverso appositi interventi, anche provvisionali”.
La verifica di sicurezza ai sensi delle norme vigenti dovrà essere effettuata entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto (comma 9).
Sui crediti vantati dalle imprese l’articolo 7 bis introduce un’altra importante novità:
“1. La pubblica amministrazione, inclusi le regioni, gli enti locali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, provvede al pagamento dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dalle imprese fornitrici di beni e servizi o esecutrici di opere pubbliche, ubicate nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 di cui all'allegato l al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 1° giugno 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno 2012, entro il termine di sessanta giorni, fermo restando il rispetto dei saldi di finanza pubblica e, per gli enti territoriali, compatibilmente con i vincoli derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno”. Articolo inserito dalla legge di conversione 1° agosto 2012, n. 122.
Interessante è poi l’articolo 19 bis introdotto dalla legge di conversione che parla di “zone a burocrazia zero”:
“In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici dei giorni 20 e 29 maggio 2012, si applica, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la disciplina delle zone a burocrazia zero prevista dall'articolo 43 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 12”. .
Infine da notare la tempistica degli interventi sul sisma:
Il sisma si è verificato nei giorni 20 e 29 maggio 2012 ed il Governo ha emanato il D.P.C.M. del 21 maggio 2012 con cui è stato dichiarato il rischio di compromissione degli interessi primari, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 245/2002. Con tale D.P.C.M. è stato disposto il coinvolgimento delle strutture operative nazionali del Servizio nazionale della protezione civile ed al Capo del Dipartimento della protezione civile è stato dato l'incarico di Commissario delegato per l'adozione di ogni indispensabile provvedimento su tutto il territorio interessato dal sisma per assicurare ogni forma di assistenza e di tutela degli interessi pubblici primari delle popolazioni interessate, nonché ogni misura idonea al superamento del contesto emergenziale e per la salvaguardia delle vite umane.
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 22 maggio 2012 è stato quindi dichiarato lo stato di emergenza in ordine agli eventi sismici nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova della durata di 60 giorni, a partire dal 22 maggio 2012, ovvero fino al 21 luglio 2012 (art. 1).
Per tutta la durata dello stato di emergenza, viene attribuita al Capo Dipartimento della Protezione Civile la funzione di emanare ordinanze per l’attuazione degli interventi finalizzati a: organizzare e coordinare i servizi di soccorso ed assistenza alle persone colpite dagli eventi; soddisfare le prime necessità delle popolazioni colpite attraverso la realizzazione di interventi provvisionali; ripristinare e reintegrare i beni di pronto impiego utilizzati nelle zone terremotate, per garantire l’operatività del Servizio nazionale di protezione civile in caso di future emergenze. Tali provvedimenti sono emanati d’intesa con le regioni interessate, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi dell’ordinamento giuridico (art. 2). Allo scadere dello stato di emergenza, le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia provvedono, ciascuna per la propria competenza, a coordinare in via ordinaria gli interventi per il superamento della situazione emergenziale in atto (art. 3).
Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, lo stato di emergenza è stato esteso territorialmente alle province di Reggio Emilia e Rovigo e temporalmente fino al 29 luglio 2012 ed è stata disposta la delega al Capo del Dipartimento della protezione civile ad emanare ordinanze in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Successivamente lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 maggio 2013 (art. 1, comma 3, del decreto legge n. 74 del 2012).
Seguono:
il D.M. Economia e finanze 1° giugno 2012 , la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, la Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2012, il D.P.C.M. del 9 agosto 2012, il D.M. Economia 24 agosto 2012 , la proroga, al 30 novembre 2012, la delibera del Consiglio dei ministri del 16 ottobre 2012, la delibera del Consiglio dei Ministri 4 luglio 2012, il D.P.C.M. 16 ottobre 2012, la delibera del 31 gennaio 2013, il D.P.C.M. 8 febbraio 2013, la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013 ed il D.P.C.M. 28 dicembre 2012.
Sotto invece le ordinanze:
ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (O.C.D.P.C.) n. 1 del 2012 del 22 maggio , l'O.C.D.P.C. n. 2 del 2 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 3 del 2 giugno 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 9 del 15 giugno 2012, l'O.C.D.P.C. n. 15 del1° agosto 2012 , l'O.C.D.P.C. n. 29 del7 dicembre 2012 che ha così novellato l'art. 3 dell'O.C.D.P.C. n. 15 del 1° agosto 2012., l'O.C.D.P.C. n. 42 del 24 gennaio 2013.
Ciò che emerge è un intervento normativo rapido e diretto a livello di governo centrale che ha ridotto l’esigenza da parte del Capo Dipartimento della Protezione civile di ricorrere allo strumento emergenziale per eccellenza: le ordinanze di protezione civile.
A oggi invece nelle zone colpite dal sisma di ottobre e novembre 2016 non abbiamo ancora un decreto convertito in legge ma già una decina di ordinanze emergenziali.
Fra queste, quella del commissario straordinario Errani sulla "riparazione dei danni lievi". Manca, però, il provvedimento con il cui il Commissario “d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze” definisce “i criteri e le modalita’ attuative” del contributo pubblico “anche per garantire uniformita’ di trattamento e un efficace monitoraggio sull’utilizzo delle risorse disponibili, e assicurare il rispetto dei limiti di spesa allo scopo autorizzati”. E deve essere ancora emanato il prezziario, ovvero il provvedimento che stabilisce “la metodologia di calcolo del contributo basata sul confronto tra il costo convenzionale al metro quadrato per le superfici degli alloggi, delle attivita’ produttive e delle parti comuni di ciascun edificio e i computi metrici estimativi redatti sulla base del prezzario unico interregionale”, che deve essere “predisposto dal Commissario straordinario d’intesa con i vice commissari nell’ambito del cabina di coordinamento di cui all’articolo 1, comma 5, tenendo conto sia del livello di danno che della vulnerabilità”.
Lo sfogo di un professionista maceratese la dice lunga sul sentore che c'è... "Dopo aver letto e riletto l'ordinanza 17 novembre 2016 (Riparazione immediata di edifici e unita' immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e successivi, temporaneamente inagibili) del Commissario Errani, elenco i miei dubbi principali: 1. possibile che per i paesi tipo Tolentino per cui non sono state avviate le procedure fast, bisognerà attendere le schede Aedes per iniziare i lavori di riparazione dei danni lievi, nonostante una ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti? 2. possibile che i lavori di pronti intervento/messa in sicurezza (mai nominati nell'ordinanza) non saranno ammessi al contributo? 3. possibile che un cittadino che abbia voglia di effettuare i lavori di messa in sicurezza / riparazione dei danni lievi prima della certificazione dei tecnici Aedes dei danni, a fronte di un'ordinanza di non agibilità temporanea / agibilità con provvedimenti, non avrà diritto di accedere ai contributi? A questo punto mi è venuto in mente di andare a cercare l'ordinanza dello stesso Commissario Errani ai tempi del sisma in Emilia (Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012) ed ho trovato le risposte che cercavo: 1. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 2, comma 2: il contributo può essere richiesto purchè il comune abbia emesso un'ordinanza di inagibilità temporanea, parziale o totale. La scheda o una valutazione effettuata dai tecnici comunali o regionali è necessaria per stabilire la tipologia del danno e le modalità di intervento. 2. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 3, comma 4: le opere di pronto intervento e per la messa in sicurezza dell'edificio rientrano nel costo dell'intervento ammesso a contributo. 3. Ordinanza n. 29 del 28 agosto 2012, art. 9, comma 1bis: anche gli interventi eseguiti senza scheda AeDES subito dopo il sisma, prima della pubblicazione o entrata in vigore delle ordinanze, è sufficiente una perizia asseverata di un professionista che dichiara di aver effettuato gli interventi per recuperare l'agibilità dell'immobile, purchè abbia tenuto traccia (documentazione fiscale e documentazione fotografica dei danni subiti e correlati al sisma). A questo punto mi chiedo: come mai le ordinanze sono diverse nonostante il Commissario sia lo stesso e (presuppongo) sia i marchigiani che gli emiliani-romagnoli sono comunque cittadini italiani?". Ce lo chiediamo tutti.
Si è svolto ieri, domenica 11 dicembre, presso l’Auditorium della sede Provinciale dell’Associazione il convegno organizzato dalla Confartigianato di Macerata per presentare agli imprenditori e alle aziende del settore degli autotrasporti, presenti in gran numero, le misure introdotte dalla recente Legge di Stabilità.Molti sono stati gli argomenti di interesse trattati, quali pensione anticipata per i padroncini, maxi e iper ammortamento per l'acquisto di nuovi beni strumentali, contabilità per “cassa”, proroga Sabatini–ter e contributi conto interessi per acquisto beni strumentali, divieti di circolazione per il 2017, premi produttività e Welfare aziendale, nuova imposta sul reddito d'impresa, decontribuzione previdenziale per i conducenti che effettuano trasporti internazionali, misure antidumping sociale e regime fiscale sui premi di produttività.Il presidente provinciale Confartigianato settore trasporti Emanuele Pepa ha parlato con realismo e consapevolezza, giudicando che il 2017 non sarà un anno positivo per il settore, affermando però che: "a questo proposito misure quali conferma del maxi ammortamento per l’acquisto di nuovi beni strumentali, così come le altre per le contribuzioni previdenziali, sono boccate d’ossigeno per il nostro settore che soffre la concorrenza nazionale, e su questo la nostra Associazione chiede norme antidumping". Le misure introdotte dalla Legge di Stabilità, nelle parole del presidente, sono utili anche per garantire efficienza e presenza nel momento della ricostruzione post-sisma: "nel nostro territorio dopo il sisma possono arrivare nuove commesse, che non interpretiamo di certo come una opportunità, data la gravità della situazione, ma piuttosto stiamo lavorando affincheé la categoria sappia garantire i servizi necessari al momento presente e poi per la ricostruzione".
Un album fotografico lanciato su Facebook per lanciare un messaggio positivo.I commercianti di Corso della Repubblica di Macerata, sempre in prima linea in attività di promozione del centro storico della città, dopo il sisma hanno deciso di unirsi per lanciare nuovamente un messaggio di positività."NOI CI SIAMO! Dopo la crisi, dopo il terremoto, noi commercianti di Corso della Repubblica siamo sempre qui, appassionati e ottimisti come sempre, a far vivere il centro storico! Vogliamo la rinascita, la vita, e questa in primis non può che avvenire attraverso la nostra storia, le persone, i piccoli esercizi, quelli dove trovi entusiasmo, particolarità, diversità. Noi non siamo soltanto negozi, siamo anche e soprattutto persone felici di vivere e vogliamo farlo anche grazie a voi, a tutti voi, che ci scegliete oggi, e continuerete a sceglierci domani. #lanimadellacittà (fotografie di Fabrizio Centioni ArtigianoFotografo. Da un'idea dei commercianti di Corso della Repubblica e di Valentina Salvatori di Vale's secrets: segreti per uno shopping perfetto)".
Dagli incontri svolti dalla CNA sul territorio emerge una situazione critica per quanto riguarda le attività commerciali dei comuni colpiti dal sisma: coloro che hanno le strutture agibili non stanno lavorando affatto a causa della mancanza di clienti e turisti.Nulla di non prevedibile, considerato che la maggior parte degli ex abitanti dei comuni terremotati sono attualmente collocati in strutture alberghiere sulla costa. Da Sarnano a Pieve Torina a Muccia, Camerino e San Ginesio dalla fine di ottobre, e molti anche da fine agosto, hanno visto i propri guadagni scendere a picco fino a toccare il fondo. Senza considerare che oltre al mancato guadagno devono sostenere i costi per l’attività, dal pagamento delle utenze ad affitti rimasti invariati nonostante l’emergenza terremoto.Di oltre 150 aziende tra commercianti ed artigiani intervistate, più del il 50% si trova in questa preoccupante situazione. E anche laddove i sindaci abbiamo provveduto a fornire strutture provvisorie a chi ha il proprio negozio o ufficio inagibile i problemi sono gli stessi. Parliamo di 2000/3000 euro di media di mancato guadagno tanto che in molti hanno già valutato di chiedere la propria attività.Pur di lavorare sarebbero disposti a spostarsi temporaneamente nelle località limitrofe meno colpite dal sisma, come ad esempio Macerata. Nessuno invece ha mostrato disponibilità a trasferire anche solo per un breve periodo l’attività sulla costa, ritenendo ciò contrario ad un progetto di rinascita dei comuni terremotati oltre che logicamente impensabile laddove si abiti in territori che distano più di un’ora d’auto dalla costa.La CNA ogni settimana vuole dare voce a chi ha scelto di restare nel proprio territorio ed è ora in difficoltà. Come il negozio Skisport di articoli sportivi di Sarnano o il ristorante pub Fronte del Palco di Passo San Ginesio di suo fratello. Due giovani che hanno investito nel loro territorio con attività che si basano sul turismo locale e sulla voglia della gente di vivere i territori in cui sono ubicati.Queste persone non possono essere lasciate sole e vanno pensate iniziative razionali e fattibili per far circolare persone nei territori spopolati dell’entroterra: ad esempio pulman gratuiti dalla costa che portino gli ex residenti o anche gli abitanti delle zone costiere direttamente nei luoghi colpiti dal terremoto per degustare specialità, acquistare prodotti di vestiario, oggettistica soprattutto in vista del Natale.Un turismo solidale fatto sui luoghi del terremoto e vicini ai commercianti, artigiani ed imprese del territorio.
Siglato a Macerata dal sindaco Romano Carancini e dal collega della città cinese di Taicang, Shen Mi, un accordo per accrescere e consolidare le attività di cooperazione nei settori cultura, scuola, ambiente ed economia, con uno sguardo rivolto in particolare ai giovani.Tratti comuni alle due città - è stato sottolineato - sono la qualità della vita e l'attenzione all'ambiente e all'agricoltura, settori in cui c'è l'interesse reciproco a collaborare. Su fronte della cultura, Carancini ha proposto l'allestimento di uno spettacolo di musica o di arti marziali cinesi prodotto da Taicang per la prossima edizione del Macerata Opera Festival, che sarà incentrato proprio sul tema dell'Oriente. Già avviati proficuamente gli scambi nel settore della tipicità, con l'immissione diretta sul mercato cinese dei prodotti enogastronomici del maceratese, mentre è in programma un evento dedicato al food e prodotti maceratesi da organizzare per il 2017 a Taicang (ANSA).
Nonostante i forti e ripetuti movimenti tellurici che si sono verificati nei comuni di Montegallo, Montemonaco e Comunanza, le strutture operative di Patasibilla avanzano arricchendo il proprio mosaico progettuale di un ulteriore pezzo: un capannone concesso in affitto all'Associazione da un noto imprenditore di Comunanza, Arnaldo Amici, molto sensibile alle problematiche connesse allo sviluppo territoriale inteso nella sua più ampia accezione sociale, culturale, economico, e politico. Qui è stata allestita una linea per la sterratura, calibratura, spazzolatura, cernita ed insacchettamento delle patate acquistata dalla ditta Carlotti di Bologna.Patasibilla, lo ricordiamo, nasce per riportare sulla tavola i sapori di una volta attraverso il riavvio nella zona pedemontana dei Sibillini di produzioni agricole autoctone che tengano in grande considerazione la biodiversità ed il rispetto dell'ambiente.Il baricentro del progetto è costituito dalla pataticoltura poiché si ritiene che opportunamente sviluppata con sforzi sinergici tra agronomi, agricoltori, imprenditori e strutture pubbliche, si possano raggiungere livelli produttivi e qualitativi idonei a garantire reddito agli operatori e creare nuove opportunità di sviluppo che favoriscano il ripopolamento del territorio messo, per ultimo, a dura prova anche dal terremoto.Le iniziative produttive debbono svilupparsi in una prospettiva di continuità futura, quindi non arrestarsi neanche di fronte a fenomeni naturali violenti e devastanti come quelli che si stanno vivendo nelle zone in cui operano le aziende che costituiscono Patasibilla.A parte i visibili danni materiali, la perdita di quote di mercato è l’aspetto meno evidente ma indubbiamente più grave che le aziende si trovano a dover fronteggiare. In questa situazione, senza piangersi addosso, con la dignità che deve caratterizzare ogni essere umano, bisogna rimboccarsi le maniche e guardando avanti, ripartire il più in fretta possibile.A tutti gli agricoltori e imprenditori che si riconoscono nel progetto e nei valori di Patasibilla: ad maiora semper.
Il terremoto in questi mesi ha messo a dura prova le Marche ma lo spirito dei marchigiani proprio non molla, anzi guarda avanti. È con questo spirito positivo e ottimista che nasce un breve media tour a sostegno di cinque borghi della provincia di Macerata.Belforte del Chienti, Caldarola, Cessapalombo, Camporotondo e Serrapetrona sono i comuni che ospiteranno sabato 10 Dicembre un gruppo di Bloggers e Instagramers marchigiani che abitualmente si occupano di turismo ed enogastronomia.Un viaggio e due itinerari per condividere l’essenza dei borghi delle Marche: accoglienza, enogastronomia, ricchezze storiche e paesaggistiche e tutto ciò che rende unici questi luoghi.Il primo itinerario dedicato al Gusto e all’Ospitalità vedrà i nostri bloggers e instagramers gironzolare tra Camporotondo e Cessapalombo alla scoperta di due eccellenze del territorio. Il secondo, dedicato alla Cultura e al Paesaggio, li porterà a Belforte, Serrapetrona e Caldarola.L’iniziativa nasce dall’idea di chi vive ogni giorno la quotidianità di questi comuni. Erika Carassai, con l’aiuto di Chiara Palmieri (Instagramers Macerata), e il fortissimo sostegno delle amministrazioni pubbliche e di aziende private hanno dato vita al media tour #5borghidascoprire, che teniamo a sottolineare è a budget zero. Bloggers e instagramers viaggeranno con mezzi propri e le strutture offriranno gratuitamente il loro apporto, questo è un esempio di come la comunità dei social può fare qualcosa di concreto per chi in questo momento è in forte difficoltà. Vi invitiamo a seguire quest’avventura e condividerla affinchè abbia il maggior impatto possibile.Strutture e Organizzazioni coinvolte:Comune di Belforte del ChientiComune di SerrapetronaComune di CaldarolaComune di CamporotondoComune di CessapalomboAzienda Agricola Luigino MauriziB&B Al Respiro nel boscoCaseificio Di PietrantonioMIDAC (Museo di arte contemporanea) – Belforte del ChientiPer maggiori informazioni: igersmacerata@gmail.com
Oltre 600 progetti arrivati da tutta Italia per la prima edizione del Premio Cambiamenti ideato dalla CNA Nazionale e rivolto alle start up.Tra questi c'è anche quello della Visionar, azienda di Montefano degli ingegneri Antonio Ranalli e Andrea Andreucci, candidata al concorso tramite la CNA Provinciale di Macerata, che il 30 novembre ha partecipato alla finale nazionale del premio a Roma nella categoria imprese Innovative e Tecnologiche.Un bel risultato per la start up maceratese che è entrata nel gruppo delle 22 imprese finaliste, selezionate da una giuria specializzata presieduta dal professor Stefano Micelli, da sempre vicino al mondo dell'artigianato e della piccola industria.“Siamo orgogliosi che la Visionar sia tra le finaliste del Premio Cambiamenti – commenta il Direttore Provinciale Luciano Ramadori – un'idea nata nel nostro territorio, che rappresenta il nuovo corso del mondo artigiano, che oggi non può prescindere da caratteristiche di innovazione e integrazione con la tecnologia. Facciamo i nostri complimenti agli ingegneri Ranalli e Andreucci che hanno calcato un palco importante, quello del Premio Cambiamenti, potendo presentare ad una platea di esperti la propria start up e farla conoscere”.Nel registro delle start up innovative dal 2013, la Visionar, come nel migliore stile “silicon valley”, è nata nel garage degli ingegneri di Montefano. Obiettivo: realizzare una moto elettrica a due ruote motrici. E il sogno è diventato realtà, con due modelli all'attivo, tre moto prodotte e circa cinquanta pre-ordini arrivati da tutta Europa. E' la prima moto elettrica a due ruote motrici al mondo in commercio, è equivalente a un125, 4 tempi ma con prestazioni effettivamente superiori.“Io e Andrea avevamo in comune la passione per le moto – racconta Ranalli, ingegnere meccanico con un dottorato di ricerca all'Università Politecnica delle Marche – è da lì che è nato tutto. Abbiamo così sviluppato una moto elettrica, due ruote motrici e un'interfaccia smartphone: un veicolo in grado di assicurare stabilità e tenuta di strada, quindi divertimento, ma anche intelligente. L'app che abbiamo ideato, infatti, è installata in uno smartphone che fa da cruscotto e dialoga bluetooth con la centralina, per scattare foto e registrare il percorso fatto, sul quale poi vengono sovraimpressi i dati telemetrici della moto. Tutto condivisibile su web, ovviamente”. Sotto il brand “Armotia” vengono prodotti i modelli Due X (fuori strada) e Due R (strada e città): “Secondo la nostra road map tecnologica – dice Antonio Ranalli – vorremmo produrre entro il 2024 la moto che sta in piedi da sola, considerando anche che il trend di crescita della moto elettrica di fascia alta è del 34% annuo. Ringraziamo la CNA e Massimiliano Moriconi, il direttore del confidi Fidimpresa Marche di Macerata, per aver avuto la possibilità di partecipare ad un contest importante come il Premio Cambiamenti”.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Confesercenti Provinciale:Passata una prima fase di emergenza dal sisma del 30 ottobre lo scenario economico ed il livello dei danneggiamenti delle zone colpite si è notevolmente modificato e a rischio per le moltissime attività che pur non avendo subito danni calcolabili, per effetto domino sono state messe in ginocchio e rischiano serie difficoltà, come mette in luce la Confesercenti a seguito delle segnalazioni ricevute dal comparto turistico e commerciale. Alcune professioni quali guide turistiche, ambulanti e commercianti, infatti pur non avendo subito danni strutturali sono state fortemente depotenziate nell’aspetto economico accusando perdite di fatturato significative a causa del blocco totale o parziale delle attività sospese temporaneamente o definitivamente nelle zone colpite per motivi di sicurezza.Ne è un esempio l’associazione Guide delle Marche che conferma come già a partire dalle scosse del 24 agosto ed ora ancor di più, si sono visti annullare moltissimi viaggi e soggiorni nelle Marche e a tal proposito si è attivata, con il supporto della Confesercenti di Macerata, per stilare e pubblicare nei vari siti web e social, un primo elenco dei luoghi sicuri e visitabili della regione al fine di rendere attrattiva l’offerta turistica marchigiana verso agenzie di viaggio e tour operator.La professionalità e il costante impegno dei professionisti del turismo nel divulgare la conoscenza e l’immagine della regione creando, anche in via sperimentale, dei network tra turismo e commercio, hanno favorito una crescita costante di turisti in visita alle città marchigiane con conseguente ricaduta economica verso il territorio. Al fine di proseguire in tale direzione, le guide delle Marche hanno formalmente chiesto al MIBACT la pubblicazione, nel sito istituzionale, delle località visitabili in maniera tale da promuovere correttamente l’immagine di una regione che è in grado di accogliere i visitatori fornendo loro i servizi turistici che richiedono.Daniela Perroni- guida turistica dell’Associazione Guide della Marche- ribadisce con forza quanto ultimamente chiesto dai sindaci dei comuni del Maceratese e dell’ascolano circa la fondamentale importanza di far restare le opere d’arte degli edifici lesionati, nel territorio per cui sono state concepite, sottolineando quanto chiaramente espresso dall’assessore Monteverde durante l’intervista del TGR, circa l’opportunità lavorativa che l’arte offre agli operatori del comparto culturale e turistico. Ad appoggiarla la direttrice della Confesercenti di Macerata Lucia Biagioli, che prevede sul tema l’organizzazione di attività tra gennaio e febbraio 2017 con l’obiettivo di fare un bilancio circa la situazione presente e futura del patrimonio artistico e ambientale della provincia di Macerata, territorio che, se pur con una grande ferita da rimarginare, offre ancora delle attrattive turistiche e risulta essere una meta ricca di tesori che vale la pena visitare.
A poco più di un mese dall’ultima grande scossa di terremoto del 30 ottobre riaprono la filiali Nuova Banca Marche di Cingoli e Pieve Torina, quest’ultima in via provvisoria ospiterà anche la filiale di Visso.Si tratta delle prime filiali Nuova Banca Marche che riaprono nei locali lesionati dal terremoto e resi di nuovo agibili grazie a lavori straordinari di messa in sicurezza. A seguire, entro la metà di dicembre, riaprirà la filiale di Pioraco mentre per Camerino, Caldarola, Fiastra e Muccia sempre nel mese di dicembre si provvederà ad installare quattro container che fungeranno da filiale, vista l’impossibilità di recuperare i vecchi locali nel breve periodo. A Camerino il container sarà collocato nel parcheggio di via Santoni, mentre il container situato a Muccia ospiterà provvisoriamente anche la filiale di Pievebovigliana. Per le filiali di San Ginesio, Ussita, Castel Sant’Angelo sul Nera e Monte San Vito sono in corso le valutazioni per la soluzione più idonea.Nuova Banca Marche ha anche stanziato un plafond da 20 milioni di euro per prestiti a condizioni agevolate a favore di famiglie e imprese colpite dal terremoto. Una quota di 5 milioni del plafond è riservato alle aperture di credito in conto corrente con procedura di istruttoria semplificata e poteri delegati ai direttori delle agenzie per fornire risposte rapide alla clientela. Fra i prodotti di finanziamento proposti ci sono linee di credito per esigenze di liquidità e per i primi interventi di riparazione e ricostruzione.Per avere tutte le informazioni riguardo l’operatività delle filiali inagibili e i finanziamenti agevolati per le popolazioni terremotate è operativo un numero verde (800 605 501) a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 16.30.
A Marina Palmense si è tenuta la conferenza organizzata dal Comitato Salviamo il Verde mare, campeggio che come noto, è stato posto sotto sequestro con l’accusa di lottizzazione abusiva. Il Comitato, che nato da meno di un mese e grazie alla volontà del suo direttivo oggi conta oltre 230 iscritti e gode dell'appoggio e del favore di esercenti e commercianti di centri cittadini limitrofi, ha potuto contare sulla presenza alla manifestazione, oltre a campeggiatori, negozianti ed esercenti della zona e di lavoratori del campeggio, anche della presenza del vicesindaco di Fermo, Francesco Trasatti, in rappresentanza del sindaco, che ha ribadito la volontà del Comune di ascoltare le difficoltà provenienti dal turismo, e dell'assessore regionale al Turismo, Moreno Pieroni che, oltre a portare i saluti del presidente Luca Ceriscioli, ha dichiarato che "è piena preoccupazione della Regione Marche quanto sta accadendo al Campeggio Verde Mare, in quanto tutto il turismo all'aria aperta della regione è connotato dalle stesse condizioni e tipologie turistiche, e che pertanto, i problemi che ora toccano al Verde Mare, e le contestazioni mosse dalla procura di Fermo, se non dovessero trovare una soluzione, interesserebbero tutta la costa marchigiana, comportando ad effetto domino, la chiusura di tutti i campeggi, con enormi conseguenze sul sistema economico della regione.Toccante anche l'intervento di un rappresentante dei lavoratori che, ha messo in evidenza che il sequestro del Verde Mare ha creato una situazione paradossale, dove una azienda florida è costretta a chiudere in forza di un provvedimento, neppure definitivo della magistratura, sottolineando quindi che lavoratori che avrebbero il loro lavoro si trovano in cassa integrazione, togliendo risorse e diritti a queli lavoratori che invece non hanno più lavoro perchè le loro aziende sono state distrutte dal terremoto. Il presidente del Comitato Fulvio Riccio, residente a San Severino dove, come ha detto, vive quotidianamente in uno “stato di guerra” dopo il terremoto, ha ribadito : «Qui è tutto il turismo che rischia, e nemmeno per l’emergenza terremoto è stato possibile utilizzare le roulotte, richiesta che è stata rigettata". Il presidente ricorda che sull'appello avverso il provvedimento del Tribunale di Fermo, la Cassazione dovrebbe esprimersi presumibilmente nel mese di gennaio, ma che, comunque, anche in caso di accoglimento, la questione non può dirsi ancora risolta, fino alla decisione del giudizio di merito. All'incontro era anche presente il legale del signor Chiesa, direttore del campeggio, avv. Savino Piattoni che ha ribadito l'assoluta certezza della infondatezza dell'accusa mossa contro il suo assistito e la certezza che presto la giustizia trionferà, ed ha invitato Pieroni affinchè solleciti la Regione a dare una interpretazione autentica della norma regionale in modo tale che vengano dissipati una volta per tutte interpretativi che hanno dato luogo al procedimento da parte della Procura di Fermo.
La solidarietà di questi duri mesi post sisma passa anche attraverso piccoli gesti di condivisione. Sono tanti i commercianti di Camerino, così come degli altri comuni colpiti dal terremoto, che hanno visto i loro negozi distrutti o gravemente danneggiati. In molti non si sono arresi ed hanno cercato immediatamente locali alternativi presso cui ripartire con l’attività: impresa indubbiamente complicata data la carenza di locali agibili, i divieti della zona rossa ed il boom delle richieste.È a questo punto che è scattata la solidarietà da parte di alcuni dei commercianti meno colpiti che si sono resi disponibili a condividere i propri locali con i colleghi meno fortunati. E' successo a Cinzia Braghetti, titolare del negozio di abbigliamento 0-16 SKJ Line, completamente distrutto dal crollo della torre di Santa Maria in via, ora attivo a fianco di Pop Informatica in via D’Accorso 25/27 (ex locali MIPS). I ragazzi di Pop Informatica hanno accettato senza esitazioni la proposta di condivisione dei locali per dare un segnale forte di fiducia nella ripresa dell’economia della città, soprattutto in vista delle festività natalizie.“Abbiamo pensato che in una situazione di emergenza come questa, essere solidali è fondamentale.” Afferma Francesco Maccari, responsabile di Pop Informatica. “Camerino deve tornare a vivere con tutte le sue attività aperte e funzionanti. Solo così possiamo richiamare i tanti che sono ancora fuori città e che stentano a rientrare. Siamo felici che Cinzia si sia appoggiata da noi e le facciamo un grandissimo in bocca al lupo per ripartire alla grande”.Un bell’esempio di condivisione, una storia sincera di solidarietà.
I recenti eventi sismici hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.Da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; dal 25 agosto giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l'acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l'obiettivo di promuovere l'acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è "Ci ritorNiAmo" perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle CNA territoriali di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, consultare l'elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, CNA Macerata promuove cesti regalo solidali realizzati in collaborazione con il Circuito Marchex e con il portale web Marca Camerino: per informazioni www.mc.cna.it oppure 0733/27951.
Non è solo uno dei geologi più preparati d'Italia, ma è anche sindaco di uno dei paesi dell'entroterra maceratese devastato dal terremoto. Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo di Fiastrone, lancia tramite i social network un'idea per provare a far ripartire le zone colpite dal sisma."Consiglio alle varie app sui terremoti" scrive Tondi sul proprio profilo Facebook "di inserire, nelle varie località che ci stanno facendo conoscere (almeno per nome), i tanti ristoranti, osterie e agriturismi che ce la stanno mettendo tutta per andare avanti e non abbandonare questi fantastici territori".Un'idea che dopo pochi minuti essere stata lanciata ha già raccolto numerosissimi consensi e che, visto il successo ottenuto, potrebbe trovare presto riscontro nelle tante app che praticamente ognuno di noi ha scaricato sul proprio smartphone.
Il Consiglio di Amministrazione del “Confidi Macerata soc. coop. per azioni” guidato dal Presidente Dott. Claudio Cristalli, in relazione al dramma del sisma che ha colpito il nostro territorio, per dimostrare la vicinanza ed un aiuto concreto alle tante aziende della zona, ha deciso di rendere attuativi i seguenti provvedimenti: azzerare tutte le commissioni di garanzia per le operazioni di finanziamento tredicesima mensilità/acconto tributi richieste dalle aziende colpite dal sisma, ossia operanti nei comuni individuati dai decreti legge 189/2016 e 205/2016; annullare le commissioni per il prolungamento della garanzia relative alle operazioni di sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti, previste dai decreti d’urgenza anzidetti. Il Confidi ricorda inoltre che il “Fondo di Garanzia per le PMI Legge 662/96” ha previsto delle misure agevolate in favore delle PMI danneggiate dal terremoto. L’intervento del Fondo è concesso: a titolo gratuito e con priorità di istruttoria e delibera sugli altri interventi; per un importo massimo garantito per singola impresa di € 2,5 milioni (rispetto ai € 1,5 milioni); per gli interventi di controgaranzia, la percentuale massima di copertura è pari al 90 per cento dell’importo garantito dai confidi.
Domani sabato 3 dicembre dalle ore 9 ritorna al “N. Degli Angeli” di Montelupone il “Premio Qualità Miele Marchigiano 2016”. Saranno premiati i migliori mieli marchigiani prodotti nel 2016 e non solo: infatti, l’incontro regionale al “Nicola Degli Angeli” vale anche come Seminario di Aggiornamento, con crediti, sugli “Aspetti fiscali e sicurezza in apicoltura”. Si parlerà di inquadramento legislativo, fiscale, previdenziale dell’apicoltore e della normativa sulla figura dell’apicoltore alimentarista.Il programma del convegno, promosso dalla Regione Marche, dall’Assam e dal Comune di Montelupone, prevede alle ore 9 il saluto del sindaco Rolando Pecora, alle 9.30 l’intervento di Gianni Buccolini – servizio ambiente e agricoltura Regione Marche – su Normativa e interventi finanziari nel settore apistico.Dalle ore 10, il seminario di aggiornamento su Aspetti fiscali e sicurezza in apicoltura condotto da Luigi palmieri, consulente, esperto apistico.Alle ore 12, Mariassunta Stefano, dell’Assam Centro agrochimico regionale, presenterà i risultati-classifica del Premio Qualità Miele Marchigiano 2016.Seguirà la consegna di targhe ai vincitori e di attestati ai partecipanti.