Raggiunge la meritata pensione lo "storico" dottor Pietro Enrico Parrucci.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Perugia, dove ha conseguito anche la specializzazione in Gastroenterologia, giovanissimo, dopo una breve esperienza a Monte San Martino, ha ottenuto una delle due “condotte” di San Ginesio, suo luogo di nascita e di residenza.
“La condotta medica è per definizione “un modello efficace di assistenza sanitaria nel territorio”, e il nostro Dottore ha interpretato questo mandato in senso stretto, in modo competente, sollecito, empatico, quasi amichevole, non lesinando visite a domicilio a qualunque ora e con qualunque tempo atmosferico nei casi che ritenesse necessario seguire dappresso”, scrive il Comune in una nota.
" 'Pierrico', come tutti lo chiamiamo parlando di lui, ha fatto del Giuramento d’Ippocrate la cifra della sua vita professionale, avendo ben presenti i passi salienti del documento che ogni medico chirurgo riceve insieme al Diploma di Laurea: la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza”; la cura dei pazienti prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica”.
E così è stato. Lo si poteva chiamare a casa o sul cellulare, sicuri che avrebbe risposto o che, se impegnato, avrebbe richiamato. Lo si poteva fermare per strada o mentre era in macchina, perché si sapeva che si sarebbe fermato a dare un primo consiglio o a indirizzare alla scelta di un farmaco.
E così faceva perché conosceva tutti, ricordava patologie e situazioni morbiche di tutti i suoi pazienti, tanto che viene spontaneo dire che in molti frangenti il vero “paziente” fosse lui, stemperando con il suo atteggiamento bonario e comprensivo paure e ansie dei suoi assistiti.
Il suo ambulatorio era attrezzato, ben organizzato, con assistenza assicurata per la distribuzione di farmaci, per la prenotazione di visite specialistiche, e anche per altre situazioni complicate di accesso al sistema sanitario centrale.
Anche l’altro suo incarico di Ufficiale Sanitario era svolto con la medesima solerzia e dedizione. Il segreto del suo successo professionale, confermato nei fatti dal cospicuo numero degli assistiti, risiedeva nel suo amore per la sua professione e nel suo piacere di stare tra la gente”.
“Il dott. Parrucci amava e ama anche San Ginesio - sottolinea l'amministrazione comunale - la sua bella cittadina, nel governo della quale si è impegnato come Sindaco in 3 Amministrazioni, 1990 al 1999 e nella quarta, 2003-2008. La sua indole estroversa, la sua intelligenza rapida nel cogliere l’umore del tempo presente lo ha portato a militare in un partito che nasceva tra grandi speranze dell’elettorato in un futuro d’innovazione.
In questa veste ha saputo intrecciare amicizie e legami istituzionali, anche con Istituzioni straniere, tra cui degne di particolare menzione l’accoglienza a San Ginesio dei bimbi reduci dall’esplosione nucleare russa di Chernobyl; oppure il legame duraturo di San Ginesio con diversi diplomatici e ambasciatori dell’Ambasciata della Repubblica della Corea del Sud in Italia; entrambe esperienze costruttive che hanno favorito l’incontro e lo scambio tra culture molto diverse.
Se parliamo delle opere realizzate durante le sue amministrazioni, vale la pena di citare le due salienti, che hanno avuto grandissimo impatto sul ben vivere e l’economia di San Ginesio. Si parla della Foresteria Comunale e della sua conversione d’uso, che negli anni ha permesso di ospitare migliaia di ragazzi praticanti gli sport del tennis, del calcio e della scherma, sotto la guida di campioni delle rispettive discipline sportive, quali Corrado Barazzutti, singolarista del team dell’unica Coppa Davis 1975 vinta dall’Italia; Franco Baresi, calciatore nel ruolo di difensore, poi allenatore e dirigente della squadra del Milan, nonché campione del mondo 1982 e vicecampione 1994 con la nazionale italiana di calcio; Valentina Vezzali, pluricampionessa mondiale e olimpica della scherma.
In quella stessa struttura sono stati alloggiati a lungo i Sanginesini che avevano perso la casa nel sisma 2016-2017, evitando così il disagio e la sofferenza del vivere in un tendone, in promiscuità.
E sempre durante il sisma e poi, ancora di più durante la pandemia da Covid 19 è venuta indispensabile l’altra struttura sanitaria, il Poliambulatorio all’interno dell’ex RSA dell’Area Vasta 3, creata ad hoc per la medicina specialistica sul territorio, da lui Sindaco e Medico fortemente voluta e realizzata. Anche nella spoliazione che politiche cieche regionali hanno operato nei confronti dell’assistenza sanitaria territoriale, la struttura rappresenta un essenziale punto di riferimento e conforto per la popolazione prevalentemente anziana del luogo.
Anche in questi intollerabili limiti il dott. Parrucci e la sua collega, titolare della seconda condotta medica, dott.ssa Lattanzi, hanno saputo arginare i contagi della prima ondata di questo subdolo virus sconosciuto, pur nella mancanza di informazioni e di presidi sanitari. Di più. La Casa Protetta degli anziani ospitati a Sant’Angelo in Pontano, da lui assistita, non ha avuto non solo nessun morto, ma nemmeno un caso di Covid, mentre altrove, in situazioni analoghe gli anziani ricoverati si contagiavano e morivano, soli, e nella modalità disumana che tutti conosciamo.
Che dire infine, se non che tutti sappiamo che il dott. Parrucci è irripetibile e che di fronte alla diversità che verrà, sogneremo tutti, nostalgici, la sua “condotta”. Questo, detto ovviamente, mentre auguriamo a lui e alla sua famiglia una meritata serenità da pensionato”.
Ha fatto tappa a Caldarola il coloratissimo e bizzarro Taxi, Milano 25, di Zia Caterina, al secolo Caterina Ballandi. Una simpatica signora bionda, esagerata, estrosa, stravagante e rumorosa ma con alle spalle una grande storia d’amore, una storia nata da una sofferenza trasformata nel tempo in spirito di donazione e altruismo.
Nella tappa caldarolese Zia Caterina ha presentato il suo libro, scritto da Alessandra Cotoloni, dove racconta dall’inizio come è nata l’avventura del suo colorato taxi, lasciato in eredità dal compagno Stefano, il grande amore della sua vita scomparso prematuramente, ma che aveva espresso il desiderio di non lasciar morire con sé la grande passione per il suo Taxi “Milano25”.
La serata di lunedì 27 settembre è stata dedicata agli adulti, mentre martedì mattina Zia Caterina ha incontrato i bambini della scuola De Magistris.
Con le sue parole, ma soprattutto con i gesti, zia Caterina vuole trasmettere a tutte le persone la forza che l’amore incondizionato verso il prossimo dona anche a noi stessi. Con il suo taxi, quando non è in servizio per le vie di Firenze, accompagna i bambini negli ospedali, spesso aiutandoli ad affrontare con un sorriso e con tutta l’energia dell’Universo terapie difficili da sopportare o interventi lunghi e dolorosi. Il fine ultimo è quello di lasciare, in un momento di grande sofferenza, un ricordo allegro e colorato.
Purtroppo molti sono stati anche i bambini che non ce l’hanno fatta, per ognuno di loro ha creato un personaggio a fumetti e li conserva tutti su libricini che dona ai bambini e su colorati stickers con cui ha addobbato il suo taxi.
Anche i bambini della scuola primaria le hanno voluto regalare un momento emozionante, in poco tempo sono riusciti ad imparare due canzoni, per zia Caterina molto importanti perché dedicate a bambini che non ci sono più, cantate al suo arrivo all’interno dell’aula magna.
“Leggere il libro fa riflettere sulle vere sfide che la vita ti mette di fronte” ha dichiarato il Sindaco Luca Maria Giuseppetti “zia Caterina spiega come è riuscita a convertire il dolore per un lutto in azioni a disposizione del prossimo. Sono rimasto colpito dal capitolo in cui lei spiega ai suoi Supereroi, i bambini che accompagna in ospedale, la differenza che una vocale e una consonante possono fare sul significato di una frase. Quando qualcuno muore non si deve dire andato in cielo, ma nato in cielo, perché si nasce una seconda volta su una stella. Sarebbe un libro da rileggere almeno una volta l'anno per capire che ci lamentiamo per cose futili in confronto alle vere difficoltà che la vita mette di fronte ad alcuni di noi”
A fare da anello di congiunzione tra Zia Caterina e l’Amministrazione Comunale di Caldarola è stata l’imprenditrice emiliana Giorgia Rossi, titolare insieme alla famiglia della ditta FOl.Vez più volte sostenitrice di iniziative benefiche in favore dei caldarolesi dopo il terremoto. “Seguo il Taxi Milano 25 ormai da diversi anni ed ho voluto che zia Caterina, conosciuta in tutta Italia e all’estero, arrivasse anche nei centri più piccoli, periferici, per far conoscere la sua missione fatta di amore verso il prossimo”
“La mia è una rivoluzione gentile” ha affermato Zia Caterina “l’obiettivo simbolico del taxi è trovare una via per raggiungere la strada migliore, e a volte essere diversi è la chiave per fare la differenza, ma in fin dei conti ognuno ha il diritto di essere come vuole anzi, più si è diversi e più si è unici. Con le famiglie di questi bambini, che hanno conosciuto direttamente cosa è la sofferenza, piantiamo ogni giorno i semi di nuova speranza, sicuri che germoglieranno in mezzo a noi e doneranno amore a tutti, perché la morte non è la fine ma la trasformazione di quello che eravamo in amore ovunque, invisibile solo a chi non lo vuole vedere.”
Il singolo "Resto nell'Home" segna il ritorno de "I Brema", la giovane band di Camporotondo di Fiastrone che amalgama un folk-rock energico con testi sentiti e impegnati. Dietro i "Brema" ci sono i volti di Tobias Giacomazzi (voce solista, chitarra ritmica e synth) e Michele Grottesi (chitarra, solista e seconda voce).
"Resto nell’Home" è un viaggio a parole che, seguendo il filo conduttore di una relazione tra due persone, va a toccare e a riflettere su tutte quelle stranezze che hanno caratterizzato questo ultimo periodo storico, con una risposta musicale rivolta però a una voglia di spensieratezza e speranza per il futuro.
"Un diario ha preceduto questo singolo, e da quel diario, il singolo ha chiesto di uscire - racconta Tobias Giacomazzi, voce della band -. Insieme a Michele, il mio compagno di viaggio, siamo stati esploratori di un nuovo mondo chiamato Quarantena: una dimensione fatta di stranezze, mura, pensieri e silenzi. La sua straordinaria assurdità mi ha portato a scrivere un diario di viaggio nel flusso dei miei pensieri, dove ogni cosa apparentemente normale come potrebbe essere una qualunque relazione, può trasformarsi in una bizzarra storia da raccontare".
Ecco il video della canzone:
Nel dicembre 2017 i Brema rilasciano il loro primo disco auto-prodotto, "NessunDove", un viaggio nella loro visione del mondo. Il progetto trova fin da subito un notevole apprezzamento, permettendo al gruppo di varcare i confini regionali suonando in importanti contesti in giro per l’Italia e collezionando tra il 2018 e il 2019 un tour con più di 50 date che li porta ad aprire i concerti di band come: Pinguini Tattici Nucleari, Bandabardò, Selton, Bud Spencer Blues Explosion, Lorenzo Kruger (voce dei Nobraino), Meganoidi, Africa Unite, Eva Poles (Prozac+), Rezophonic e tanti altri.
A Febbraio esce il brano: “Il Gioco del Vino” (leggi qui), al quale segue l’uscita del loro ultimo singolo “Resto nell’ Home”.
Grande festa in Contrada Collevago per i 100 anni di Bice Camertoni, nata a Treia il 21 settembre 1921 che dopo aver vissuto due guerre, messo al mondo due figli, con estrema lucidità, alla domanda “Come hai fatto ad arrivare a questo traguardo?” risponde: “ Mi sono sempre accontentata, sono stata fortunata ad avere sempre la mia famiglia vicino”.
Ed infatti i suoi amati figli, nipoti e pronipoti non sono mancati ai grandi festeggiamenti così come i vicinati che, come accade spesso in queste occasioni nelle zone rurali, hanno partecipato a questa bellissima giornata di festa ed insieme hanno ricordato i numerosi momenti di una lunga vita passata.
L’anziana ha anche ricevuto la visita del Sindaco di Treia Franco Capponi e dell’Assessore Tommaso Sileoni che, a nome dell’Amministrazione comunale, hanno donato alla festeggiata una pergamena e un presente raffigurante la Città di Treia.
“È una festa particolare – sottolinea il Sindaco Franco Capponi – perché i nostri centenari danno un segnale di speranza a tutti. In più, essendo vaccinata, la signora è anche fiduciosa per gli anni che ancora ha davanti. Cerchiamo sempre di imparare dai nostri anziani, che rappresentano una preziosa risorsa per l’intera comunità”.
La bussola di "Una gita fuoriporta" punta di nuovo all’alto maceratese. In arrivo un nuovo episodio martedì 28 settembre alle 22.30 su Sky della terza stagione della serie tv original ideata e condotta da David Romano (in onda su Sky canale 511 BFC Forbes, visibile anche sul canale 61 della piattaforma tivùsat ed in live streaming).
Il settimo episodio sarà dedicato all’incantevole Centro Italia con due imperdibili borghi: Sarnano nelle Marche e San Gemini in Umbria.
Natura, arte e storia in un mix perfetto per scoprire percorsi naturalistici e nuove forme di turismo sostenibili come ciclovie, sentieri ed attività all’aria aperta.
L’episodio che ha come protagonista Sarnano inizierà all’interno delle mura cittadine con David e Luca Piergentili, Sindaco di Sarnano, per esplorare poi i caratteristici vicoli, i famosi saliscendi, la Pinacoteca civica e il panorama mozzafiato che circonda questo meraviglioso comune in provincia di Macerata.
Ci si immergerà nella rigogliosa natura sarnanese con l’itinerario delle Cascatelle Perdute dove, con il Vicesindaco Franco Ceregioli, si scoprirà questo affascinante percorso lungo il fiume Tennacola.
Non mancherà una strabiliante escursione in alta quota a circa 1.500 metri sulla vetta di Pizzo Meta. Un’attenzione particolare sarà riservata ai sapori autentici del territorio, uno su tutti il Ciuascolo, in un’imperdibile degustazione con Katia Monterotti nell’Azienda Monterotti Pacioni.
Il viaggio terminerà, all’insegna del benessere, nelle antiche Terme di San Giacomo, con il Direttore Sanitario Paolo Maria Del Giudice.
Sulle emozionanti note di Ennio Morricone, Il Volo celebra i 50 anni dalla scoperta delle Grotte di Frasassi, sabato 25 settembre a Genga, con la presentazione del cortometraggio diretto dal Maestro Vittorio Storaro (tre volte Premio Oscar per Reds, Apocalypse Now e L’ultimo imperatore) che vede protagonisti i tre tenori tra le favolose forme calcaree delle Grotte, proiettato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia al Filming Italy Best Movie Award.
Nel ventre della terra, tra le grandi stalattiti e stalagmiti della meravigliosa scenografia delle Grotte di Frasassi, Piero, Gianluca e Ignazio de Il Volo con gli ospiti presenti, celebreranno l’Anniversario della scoperta dello straordinario complesso ipogeo italiano ubicato nella catena montuosa degli Appennini marchigiani.
Duilio Giammaria, giornalista e Direttore di Rai documentari, conduce il viaggio in immagini e a ritroso nel tempo per ripercorrere i passi degli speleologi che 50 anni fa, il 25 settembre del 1971, si calarono per la prima volta nelle viscere della terra portando alla luce il meraviglioso universo sotterraneo delle Grotte di Frasassi.
La scoperta verrà celebrata con la ripetizione dell’acrobatica discesa di oltre 110 metri dal bordo del pozzo sino al fondo della grotta. Il Gruppo Speleologico Marchigiano compirà nuovamente il percorso sotterraneo e l’interminabile discesa nei maestosi spazi, nel tempo ammirati da centinaia di migliaia di persone.
Con oltre 30 chilometri di intrecci di cunicoli e caverne su varie profondità le Grotte di Frasassi, uniche per la loro spettacolarità, sono ad oggi uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
"Un momento storico e assai importante per Frasassi - commenta il Sindaco di Genga Marco Filipponi - che vogliamo incastonare nel tempo attraverso una giornata interamente dedicata al valore naturalistico-ambientale, turistico, culturale e scientifico che questo territorio rappresenta".
Infatti la giornata di oggi si è aperta con il primo Convegno Nazionale dei Geologi che sarà ospitato nella Sala Consiliare del Comune di Genga, a partire dalle 9:30. E a seguire, dalle 18:30 l’appuntamento all’interno delle Grotte di Frasassi nella Sala Abisso Ancona, rivolto in forma strettamente riservata ai partecipanti rigorosamente su invito per via delle ristrettezze in tema di sicurezza sanitaria.
La cerimonia, diretta dal regista Gabrio Marinelli, sarà diffusa in diretta streaming sulla pagina Facebook Grotte di Frasassi e sul sito ufficiale frasassi.com.
"Il cammino che ha portato a questo appuntamento celebrativo parte da lontano - spiega il Vicepresidente del Consorzio Frasassi, l’ingegnere Lorenzo Burzacca - da quando abbiamo rivolto al pubblico italiano l’augurio di buon Natale direttamente dalle Grotte con la splendida voce del Maestro Andrea Bocelli. Passando poi per la visibilità nazionale della tappa del Giro d’Italia e giungendo fino ai scorsi con il premio al Festival del Cinema di Venezia ricevuto dal cortometraggio del regista Storaro. Collaborazioni che confermano il prestigio di un luogo inerpicato nel cuore delle Marche, ma soprattutto la preparazione di scelte strategiche compiute dal Consorzio in concertazione con l’amministrazione comunale di Genga".
Gli scatti foto-cinematografici realizzati dal Maestro Vittorio Storaro, durante i giorni di riprese del cortometraggio con i tenori de Il Volo all’interno delle Grotte di Frasassi, saranno visibili in una mostra permanente al Museo Arte Storia Territorio del Castello di Genga.
La Vittorazi Motors vola oltre le nuvole e con il motore ‘Cosmos 300’ raggiunge il record mondiale di massima quota raggiunta con parapendio, arrivando a 7027 metri di altitudine sul livello del mare, siglato dal pilota Ramon Morillas, in Spagna, che ha battuto il precedente record dei 6377 metri, realizzato in Polonia da Aleksander Hirszttrit.
Un record fortemente voluto dall’azienda di Morrovalle per mettere immediatamente alla prova il Cosmos300, portato sul mercato solo da qualche mese. Un’impresa straordinaria, che coniuga e declina le eccellenti prestazioni di un motore ideato, progettato e collaudato interamente dalla Vittorazi Motors, per essere al servizio dell’uomo, del suo talento fatto di coraggio e vocazione per il parapendio e per il volo. Il raggiungimento di questo record del mondo altro non fa che testimoniare l’eccellenza data dall’affidabilità del Cosmos300 che è decollato da terra ad una temperatura di 25° ed è arrivato in quota a meno 20° Celsius impiegando circa un’ora di salita, con una prestazione costante ed elevate performaces.
Un record mondiale, quindi, che sottolinea ancora una volta la professionalità e lo spirito della Vittorazi, oggi diretta dai fratelli Matteo e Andrea Orazi che hanno dimostrato nel tempo di avere nel proprio Dna ereditato dal padre Vittoriano, la lungimirante passione per i motori.
Proprio Vittoriano Orazi, nel 1986 fu l’inventore e il primo creatore delle minimoto da velocità in Italia, creando contemporaneamente un prodotto industriale e uno sport, rivelatisi entrambi propedeutici e formativi per ragazzini appassionati di moto, diventati i grandi campioni italiani di motociclismo: uno su tutti, Valentino Rossi. La stessa passione per i motori e le sue potenzialità da sviluppare attraverso tecnologia, ricerca e innovazione, è stata applicata al parapendio, settore nel quale la Vittorazi Motors, in vent’anni ha conquistato i mercati mondiali, divenendo leader di affidabilità e reputazione a garanzia delle prestazioni performanti in volo.
<Questo record è il traguardo che esprime al meglio le potenzialità di ‘Cosmos 300’ – commenta Matteo Orazi – raggiunte grazie alla passione e alla determinazione di tutto il team Vittorazi. Una grande soddisfazione professionale per tutta la nostra azienda che ci ripaga di tutte le energie che abbiamo impiegato per lo sviluppo del motore. Un ringraziamento speciale va a Ramon Morillas, uno dei nostri piloti ufficiali, per il coraggio, la fiducia ed il talento che ci hanno resi fieri>.
Lo avevano promesso e hanno mantenuto la parola: gli scalatori treiesi sono tornati sulla cima del Gran Sasso dopo l’esperienza del settembre dello scorso anno. Si tratta di (“lupo”) Alberto Cristofanelli, Giuseppe Rastelletti, Enrico Fermani, Lauro Spurio e Gianfranco Rossetti.
A un anno di distanza e con un compagno di viaggio in più, il gruppo ha percorso ancora una volta l’Appennino abruzzese e raggiunto i 2912 metri del Corno Grande. Partiti da Campo Imperatore di buon mattino, prima dell’alba, dopo circa tre ore di salita (e altrettante per riscendere) i cinque, stavolta, “vecchietti”, come si erano definiti nella scalata del 2020 (leggi qui), hanno immortalato l’impresa sportiva e la loro passione senza età per la montagna con una foto ricordo.
«Gli ultimi 300 metri, tutti rocciosi e in gran pendenza, sono stati faticosi - hanno detto -, ma valeva la pena ritornare».
Tornano a rombare i motori delle vespe nel centro storico di Macerata. Nella giornata di oggi il capoluogo di provincia ha accolto tra i suoi vicoli più suggestivi gli appassionati e i migliori piloti provenienti da tutta Italia per la seconda edizione della Gran Circuito Città di Macerata.
Ad essere iscritti circa 140 equipaggi, che hanno fatto sfoggio del loro mezzo, uno dei simboli del boom economico del nostro Paese.
L'evento sarà dedicato alla memoria di Giovanni Carancini, socio fondatore del Vespa Club Macerata. Proprio in suo omaggio il circuito di partenza da piazza della Libertà forma una lettera G.
La partenza c'è stata attorno alle ore 14:30 con il via dato al primo concorrente che, partendo dal circuito di piazza della Libertà, percorrerà un tracciato di circa 45 chilometri con tappa anche a Montelupone, dove i partecipanti potranno rifocillarsi e anche visitare gratuitamente il teatro "Nicola degli Angeli", uno dei piccoli gioielli delle Marche.
Verso le 18:00 è previsto il ritorno in piazza a Macerata, poco prima del carosello dei Re Magi alla Torre civica.
A seguire si svolgerà la cena presso la sede del Vespa Club Macerata con conseguente premiazione: il primo premio sarà offerto dalla rivista Officina del Vespista.
Di seguito la nostra fotogallery dell'evento:
Il campione di nuoto pesarese Filippo Magnini ha visitato nei giorni scorsi lo stabilimento Fileni di Cingoli. Ricevuto dalla famiglia Fileni e dal management dell'azienda, Filippo ha scattato un numero impressionante di selfie divertendo tutti i dipendenti che si sono fermati a salutarlo.
Magnini, dopo una carriera in vasca ricca di successi ottenuti, oggi è un popolare volto televisivo e una voce radiofonica ma è soprattutto al mondo dei giovani che si rivolge, con i suoi quasi 400mila follower raggiunti sui social, con post ricchi di consigli sullo sport e sull'alimentazione.
Per questi motivi da più di un anno lo sportivo marchigiano è ambassador di Fileni e promuove l'utilizzo delle carni biologiche nell'alimentazione durante l'attività agonistica e dopo lo sport.
L'incontro ha rafforzato il percorso comune che azienda Fileni e il nuotatore stanno percorrendo a favore del mangiare sano. La visita non poteva non concludersi ai fornelli, supportato dal giovane chef Max Santoni, Filippo ha preparato uno stuzzicante piatto a base di pollo che è stato spazzolato via dai commensali a tempo di...record.
Sfiorata una vincita storica alla ricevitoria del bar-pizzeria "Dal buon gestore" di via Garibaldi, a Montecassiano. Un fortunato giocatore del Superenalotto è andato vicino a sbancare il jackpot da 81 milioni di euro. A separarlo dal "6" un solo numero.
La schedina è comunque valsa all'anonimo vincitore un "cinque", 1 "quattro", due "tre" e quattro "due" per un valore complessivo di quasi 30mila euro (29.700 euro). La nostra regione si conferma, così, particolarmente baciata dalla Dea bendata in questo 2021 dopo la storica vincita del "6" da oltre 156 milioni avvenuta lo scorso 22 maggio a Montappone (leggi qui).
"Non ho idea di chi possa essere stato il fortunato vincitore - ci dice il titolare Francesco Antinori -, mi trovo in un luogo di passaggio quindi potrebbe anche essersi trattato di un avventore non abituale. Una vincita del genere non capitava da parecchi anni ormai. Dopo tante disgrazie, a Montecassiano finalmente viviamo anche una gioia".
San Ginesio rappresenterà l’Italia nella prima edizione del bando “Best Tourism Villages”, indetto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO).
Il borgo maceratese, già Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e tra i Borghi Più Belli d'Italia dal lontano 2002, è stato scelto dal Ministero del Turismo per rappresentare a livello mondiale i borghi rurali come esempio di perfetta sintesi tra sviluppo sostenibile e capacità della comunità locale di preservare l’ambiente, le sue bellezze naturalistiche, ma soprattutto la sua identità.
“Ringrazio il Ministero del Turismo per aver scelto San Ginesio a rappresentare l’Italia – dichiara il Sindaco Giuliano Ciabocco – e non può che essere motivo di fortissimo orgoglio per tutta una comunità che non ha mai smesso di reagire di fronte alle difficoltà. Finalmente oggi, anche grazie al forte impulso dato dalla Regione Marche e dal Governatore Francesco Acquaroli, si assiste a un reale rilancio dei Borghi quali luoghi ideali e autentici che rappresentano un tassello importante per l’intero sistema turistico regionale e nazionale. San Ginesio è un luogo simbolo ricchissimo di storia, cultura e tradizioni con uno sguardo rivolto al futuro e che oggi dimostra di poter ritornare a splendere più di prima”.
Il bando individuerà, in ultima selezione, un borgo unico a livello mondiale, una eccellenza assoluta: una destinazione turistica rurale che, con risorse proprie, promuove e preserva valori, prodotti e stili di vita e che si caratterizza anche per un forte impegno per l’innovazione e la sostenibilità in tutti gli ambiti, che mettano a frutto le potenzialità del turismo per salvaguardare le piccole comunità e creare nuove opportunità, per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
In questa esperienza San Ginesio si trova con Rocca Pietore (Veneto) e Gerace (Calabria). Questi tre borghi sono, dunque, i candidati di questa prima edizione del premio internazionale che verrà attribuito in occasione della 24^ sessione dell’Assemblea generale dell’UNWTO, che si svolgerà a ottobre a Marrakech, in Marocco.
Nozze di diamante per Elio e Dalmazia.
Il 14 settembre 1961 Elio Zenobi e Dalmazia Andreani si sposarono nella chiesa di sant’ Ubaldo a Passo di Treia. Oggi, a distanza di 60 anni dal fatidico sì, hanno festeggiato le nozze di diamante, con un' intima cerimonia presieduta da Padre Luciano Genga, presso il Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia.
“L’amore è totale e quando si ama si ama fino all’estremo” , come dice Papa Francesco .
I figli e i nipoti li ringraziano per questo esempio di amore costruito insieme.
Tanti auguri!
Partirà a Tolentino il progetto di pubblica utilità a cui parteciperanno i soggetti che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. In particolare, in base anche a quanto deciso dal comitato dei sindaci dell’Unione Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, il Comune si è attivato per la predisposizione di importanti opportunità per la collettività locale.
Nello specifico si tratta della pulizia del Centro di Accoglienza Giuseppe Belli e dell'area container, di attività di supporto all'Emporio della Solidarietà, custodia e apertura del cimitero, custodia e apertura dei giardini John Lennon, assistenza e cura delle aree verdi cittadine, accoglienza e accesso agli atti della ricostruzione.
Si prevede una spesa di circa 8 mila euro, assicurazioni comprese.
Le aquile di Mandello Lario, quelle che hanno fatto la storia del motociclismo classico dell’ultimo secolo, si sono posate in una delle piazze più belle d’Italia, quella di San Severino Marche, per celebrare i 100 anni dalla fondazione della Moto Guzzi.
L’evento ha voluto salutare, insieme, lo speciale compleanno ma anche ricordare il dramma che ha colpito, nel 2016, il centro Italia devastato dal sisma.
Cento motociclisti uniti sotto le insegne del Registro storico, l’associazione che raggruppa i proprietari e gli appassionati delle due ruote del glorioso marchio, tutti insieme in piazza Del Popolo per dare vita a uno spettacolo unico.
Presente, tra gli altri, la signora Elena Bagnasco, nipote di Giorgio Parodi e presidente dell’associazione che ne porta il nome, i vertici dell’Automotoclub Storico Italiano, insieme ai produttori del docufilm “Il coraggio di andare oltre”, proiezione inedita per le Marche, sulla storia della Guzzi. In piazza poi, ovviamente, i più grandi collezionisti italiani.
Nell’anello simbolo della città di San Severino Marche, in bella mostra, la fiammante e nuovissima V100 ma anche pezzi unici, come un Guzzino da corsa originale, e poi i motori della Normale, delle Sport, delle 4 valvole, la C2V e molti altri di quei modelli che, in questi primi 100 anni dell’Aquila, hanno reso famosa la Moto Guzzi nel nostro Paese e nel mondo.
Ieri, 12 settembre, ha compiuto 100 anni la signora Lina Bordolini. A festeggiare questa nuova “nonnina” della Città di Tolentino anche il Sindaco Giuseppe Pezzanesi che ha consegnato alla festeggiata una pergamena a ricordo dello “speciale” compleanno.
Alla festa di compleanno hanno partecipato familiari e amici che hanno sottolineato come la signora Lina sia da esempio per aver vissuto questi cento anni sempre nel rispetto dei più alti valori osservanti la famiglia.
La dottoressa Elga Angelini va in pensione e saluta tutti i colleghi nel suo “My retirement party”.
Dopo 41 anni di servizio maturati il 31 agosto 2021, Elga Angelini va in pensione per dedicarsi ai suoi hobby e alle sue passioni. Lascia la scrivania dell’Ufficio gare e contratti del comune di Civitanova Marche, ma non abbandona certo il sorriso e l’allegria che l’hanno sempre contraddistinta anche nelle giornate più grigie di palazzo Sforza.
Da funzionaria comunale, sul posto di lavoro ha portato la sua professionalità, ha ricevuto gratificazioni, ma si è anche battuta per il riconoscimento professionale dei colleghi.
Venerdì sera, nel giardino dello stabilimento balneare La Contessa, vestita di verde smeraldo, colore della pensione scelto anche per i confetti che ha distribuito, ha voluto accanto a sé i familiari e i colleghi del suo inizio, il 1995, come Antonella Sopranzi e Mariella Giacometti e quelli dell’ultima ora, indistintamente.
Tra i presenti, una inossidabile Alberta Campanari, ex dirigente del Comune che si è ritrovata con i dirigenti Giacomo Saracco, Franco Capozucca, Maria Palazzetti, il comandante Daniela Cammertoni. Tra gli amministratori, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del Consiglio Claudio Morresi, l’assessore al Personale Roberta Belletti e il capogruppo Pd Giulio Silenzi passati per un saluto.
Elga ha ringraziato gli intervenuti e non ha mancato di sottolineare il lavoro che silenziosamente i dipendenti comunali svolgono per la città: “è anche grazie a voi se Civitanova è così cresciuta, dovete esserne orgogliosi”.
Un ricordo commosso al marito Ugo Sabatucci, compagno di vita prematuramente scomparso nel 2007 che fu presidente del Consiglio, che la strappò alla sua Tolentino per sposarla e portarla a Civitanova. Si dedicherà al volontariato per salvare i gatti che tanto ama e gli animali d’affezione e allo studio delle lingue straniere, ai viaggi turistici e culturali insieme al compagno Paolo.
I colleghi le hanno consegnato un regalo accompagnato da un “contratto di mantenimento dei contatti”.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ringraziato Elga con un post sui social: "Una bella e gioiosa festa per salutare Elga Angelini, funzionaria del comune, andata in pensione il 1 settembre dopo ben 41 anni di servizio. Un caloroso e sentito ringraziamento per i tanti anni di lavoro svolto con competenza e dedizione, il suo contributo umano e professionale resterà un prezioso patrimonio per tutti coloro che hanno collaborato con lei. Buona pensione cara Elga e buona vita!"
È stata inaugurata ieri, 11 settembre, la nuova attività di gastronomia e pasta fresca "Classica & Sfiziosa", a Piediripa di Macerata.
Dopo la benedizione del sacerdote, il nastro, tagliato dal sindaco Sandro Parcaroli, ha dato inizio ad un percorso che si auspica proficuo e soddisfacente sia per le esercenti Luisella e Romina che per i palati sopraffini dei consumatori di Piediripa e delle zone limitrofe; luoghi, in cui l'impegno, la passione, caparbietà e la voglia di lavorare trovano spazio e nuova linfa anche in un momento così critico e delicato per l'economia.
Un ulteriore segnale di rivitalizzazione dell'appettibilità commerciale del capoluogo, che negli ultimi tempi sta vedendo nuove persone investire sulla città Macerata: proprio questo era stato uno dei primi punti del programma elettorale dell'attuale amministrazione comunale.
La redazione di Picchio News fa grande in bocca al lupo alle titolari per la loro nuova avvenutura.
Una serata da ricordare quella di ieri al ristorante Parco Hotel, dove famiglia e amici hanno festeggiato il padrone di casa, lo chef e imprenditore pollentino Giuseppe Giustozzi, amministratore unico del gruppo Giustozzi Hotels, per il suo compleanno.
Pur con le cautele richieste dal persistente stato di emergenza Covid, allegria, brindisi e affetto sincero per il festeggiato hanno animato la festa, con a capo la moglie Orietta e i figli Luca e Samuele.
Un traguardo tondo quello raggiunto da Giuseppe, quello dei 70 anni (nonostante sulla torta sia comparsa la goliardica dicitura '69+1').
Maria Verdicchio ha tagliato il traguardo dei 100 anni.
Classe 1921, ieri 07 settembre, Maria Verdicchio di Appignano ha avuto la visita del primo cittadino, Mariano Calamita che le ha portato gli auguri, in occasione di questo importante traguardo, da parte di tutta l’Amministrazione Comunale e di tutta la cittadinanza. Scrive il Sindaco: “Ho voluto porgere personalmente gli auguri di buon compleanno alla nostra cittadina, una persona umile ma ancora vigorosa che certamente, ancor più in questo particolare contesto storico, può dare un segno di speranza all’intera comunità. Auguri per i suoi 100 anni alla signora Maria”.