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Curiosità Montefano

Montefano, torna la magia del presepe meccanizzato con oltre 70 personaggi

Montefano, torna la magia del presepe meccanizzato con oltre 70 personaggi

Gli abitanti di Montefano hanno imparato a sospirare per il loro presepe. Patrimonio della comunità intera, per i suoi trentasette anni di vita, che se non suona preciso ogni Natale, è una sottrazione alle emozioni dispensate dalla vita di paese. E quando con la festa della Madonna Immacolata il curatore, e costruttore appassionato del presepe Rolando Donnini,  ha iniziato a posizionare le frecce che ne indicano la direzione, i montefanesi hanno tirato quel sospiro di sollievo che annuncia un gradito ritorno.

Dopo due anni d’interruzione, dovuti dapprima al Covid e poi a problemi logistici aumentati dal prolungarsi dell’emergenza epidemica, il presepe meccanizzato torna a mostrarsi al pubblico.

I settanta e più personaggi, pazienti, hanno atteso le mani creatrici di Rolando per i due anni di pausa forzata, come ibernati nei loro spazi tradizionale e custoditi dagli ambienti ricreati da Rolando. La fiducia è stata reciproca loro ì personaggio del presepe nell’attesa fiduciosa di ritornare a vivere per la gioia dei visitatori e Rolando con l’ansia di farli vivere e con loro, attraversare il periodo natalizio nell’esperienza che non gli può mancare.

Degli acciacchi dell’età, Rolando ne racconta senza distinguerli dalle fatiche necessarie a reggere l’impalcato del suo allestimento della Natività. Descrive le difficoltà per i movimenti che è costretto a fare per raggiungere i punti estremi del profilo della scena realizzata, paragonando le sue a certi inciampi dell’orografia paesaggistica di carta pesta, cartone e marchingegni. Con la sua tuta da lavoro addosso, nonostante tutto, riesce a far funzionare alla perfezione ogni ingranaggio e predisporre ogni accuratezza urbana e morfologica, nonostante due anni di sosta.

Anche Rosalia, la moglie, non ha potuto che allargare le braccia alla forza del ritorno alla normalità del presepe, e lo ha aiutato, per quello di cui ha un’abilità straordinaria: lavori ad uncinetto e tombolo, découpage e merletti, che al marito servono per l’allestimento.

Un presepe è sempre diverso da un altro ed ogni anno cambia anche se ad allestirlo è sempre la stessa persona. Non serve Eduardo De Filippo a ricordarcelo, basta visitare la Natività di Montefano.

Nei personaggi del presepe c’è tutta la semplicità e la concretezza del mondo rurale e artigianale marchigiano, rappresentato nei suoi momenti più caratteristici ed evocativi. Circa settanta personaggi, dai sessanta degli anni scorsi, distribuiti, secondo la genuina sensibilità di chi conosce i mestieri manuali, in scene di vita quotidiana, che si sviluppano lungo l’alternarsi del tempo dei diversi lavori, fra giorno e notte.

Questa’ anno si sono aggiunti una anziana contadina che infastidisce con una verga il cane lupo che ha addentato un grande topo; la donna che spacca la legna; un cammello ed un piccione che si alza in volo calla chiome di un abete; altri personaggi e modifiche ai presidenti. Sono ben rappresentate le scene di vita domestica: la massaia che prepara la colazione, la ricamatrice, la donna che esegue la tostatura dell’orzo, la materassaia; le animazioni dei lavori agricoli e artigianali, il falciatore, il bottaio, lo stagnino, il fornaio, il mastro muratore e il cestaio e così via.

I collegamenti fra le diverse scene animate sono poi affidati al mulino ad acqua con la ruota che aziona il meccanismo di macinatura del grano, all’osteria, la cantina, dove l’oste prepara il suo vino, poi a rappresentazioni di scene di vita quotidiana.

La prospettiva dello sguardo, prende sempre avvio dalla rappresentazione della Sacra Famiglia e dai personaggi dell’iconografia classica dei presepi di tradizione: come a volere sottolineare, fede e passione, non subordinate alla meraviglia. Stupore che comunque non mancherà, come ogni anno, di sorprendere i visitatori. È suo carattere, l’avvicinare il visitatore, ad un’esperienza che raccorda al piacere delle cose fatte con le mani che modellano oggetti e manufatti.

Una visita, quella al presepe meccanizzato di Montefano, da non perdere per gli appassionati e per le famiglie. Negli anni, l’evento ha richiamato tanti visitatori da tutta la regione, riempiendo di soddisfazione e orgoglio il promotore (padre) dell’iniziativa, che sempre con più difficoltà e sacrificio, riesce a realizzare il suo atto d’amore, che a sua volta produce amore e spirito civico, con la devoluzione in beneficenza delle offerte dei visitatori.

Dopo l’anteprima per la Festa dell’Immacolata, giorno di presentazione del programma natalizio curato dal Comune e dalle Associazioni locali, il presepe rimarrà aperto nei locali di via Roma (cortile delle case popolari): festivi dal 25 dicembre al 15 gennaio, soltanto nei pomeriggi dalla ore 15 alle 20.

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