Alla casa di riposo del Comune di Loro Piceno è iniziato “Musica con i nonni”, un progetto che coinvolge gli anziani della casa di riposo e i bambini delle famiglie degli operatori del centro gestito dalla cooperativa sociale Pars onlus.
“Da alcuni mesi, tutti i lunedì, gli anziani partecipano con entusiasmo al progetto di Musicoterapia - spiega la referente Pars, Silvia Cruciani -. La musica apre le porte ai ricordi e alle emozioni. C’è chi preferisce i canti della tradizione popolare, chi ama ascoltare le canzoni che parlano della mamma e fanno rafforzare la gioia e il dolore di una maternità interrotta troppo presto, chi ama i ritmi più rock, ricordo di un passato da musicista amatoriale, c’è chi non ha preferenze particolari ma è comunque felice. Vedendo quanto la musica è apprezzata dagli anziani, abbiamo pensato di fare un passo in più con il progetto musica con i bambini delle famiglie degli operatori che lavorano in casa di riposo, con la musica per favorire uno scambio intergenerazionale”.
Così al lunedì con la “Musicoterapia”, si è aggiunto anche il giovedì con la “Musica con i nonni”, entrambi i corsi sono a cura di M° Tiziana Muzi. Questo progetto didattico- terapeutico non prevede solo un ascolto passivo, ogni anziano ha il suo strumento preferito e con questo ripropone ritmi diversi, tenendo allenati anche la mente e le braccia e l'attività si svolge con un gruppo di bambini di 4/6 anni.
Il programma delle due lezioni è ovviamente congiunto, in modo da far sì che un'attività sia la prosecuzione dell’altra con l’obiettivo di realizzare un piccolo concerto di primavera che veda nonni e bambini uniti sul palco. Con l'arrivo dei bambini si è aggiunto anche il movimento corporeo e chi può si cimenta anche in qualche semplice balletto. Gli anziani aspettano con ansia l'arrivo di questi piccoli musicisti che strappano molti sorrisi e emozioni, i bambini sono contenti di aiutare tutti questi nonni a ballare e a suonare.
“È bello vedere bambini molto piccoli, suonare e cantare canzoni che appartengono a tempi molto lontani e diversi da quelli in cui sono nati. Un'opportunità anche per ricordare e raccontare un modo di vivere che appartiene al passato - conclude la Cruciani -. Questo progetto mette in moto il corpo perché si suona e si balla, stimola la memoria perché suscita ricordi, allena il linguaggio con il canto e attiva le emozioni. I bambini contribuiscono ad accentuare tutti questi aspetti, potenziandoli attra-verso la vivacità e l'energia che portano con sé”.
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