“Il salame Casserotto di Montecosaro- afferma Flavio Vai, Delegato per la Regione Marche di ONAS, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi- è un salume di cui avevo sentito parlare da tempo, riportato nel “Il Buon Paese” di Slow Food 1994 e nelle “Le Marche nel Bicchiere 2013-AIS” di Piergiorgio Angelini, ma che ho avuto modo di conoscere ed assaggiare solamente nel settembre 2024, nella bella cornice di Montecosaro con Adino Fontana professionista e grande appassionato di salumeria. Il nostro lavoro in ONAS è rivolto anche alla riscoperta, valorizzazione e promozione della salumeria storica delle Marche che rischia di perdersi definitivamente. L’incontro con Fontana mi ha confermato che una caratteristica del Salame Casserotto di Montecosaro nella fase di insacco, riportava alla tradizione storica marchigiana".
"Come ONAS MARCHE- prosegue lo stesso- abbiamo tra gli scopi quello di promuovere, far conoscere e valorizzare i salumi e ci siamo impegnati in questi anni sulla salumeria storica marchigiana. In questo contesto abbiamo presentato, fatto conoscere e assaggiare il Casserotto di Montecosaro a TIPICITA’ 2024 di Fermo e alla 1° Rassegna della Salumeria Marchigiana 2024 organizzata da AMAP e dalla Regione Marche all’Abbadia di Fiastra. A fine estate presenteremo alla Regione la pratica per inserire il Salame di Montecosaro tra i PAT Prodotti Agroalimentari Tradizionali delle Marche. sarebbe un giusto riconoscimento per questo interessante salume.
Dal 2021 sono impegnato personalmente in questo lavoro di ricerca, catalogazione e valorizzazione di salumi storici delle Marche, abbiamo fatto inserire nei PAT della Regione Marche la Salsiccia di Senigallia, la Coppa di Pianello Vallesina con il Pecorino e il salame Morsetto di Fiuminata. Lo scorso marzo abbiamo presentato la pratica per l’inserimento della Salsiccia del Fermano e a breve presenteremo la pratica per l’inserimento del Casserotto di Montecosaro. Nel 2025 chiederemo l’inserimento di altri 2 salumi. Questo lavoro lo stiamo portando avanti con il servizio agricoltura della Regione Marche, in particolare con Ferruccio Luciani, che vorrei qui ringraziare per la sua professionalità e disponibilità".
Sull'importanza dei salumi storici e sconosciuti nelle Marche, Flavio Vai ha affermato: " Sono tanti, noi stiamo lavorando solo sui salumi che hanno caratteristiche di unicità anche a livello nazionale. I salumi che le ho elencato hanno tutti caratteristiche di unicità che, nel corso di presentazioni a Convegni, a Tipicità e alla 1° Rassegna sulla Salumeria delle Marche e sulla stampa anche on line, abbiamo avuto modo di far conoscere".
Sul Casserottto di Montecassiano, prosegue il Delegato per la Regione Marche: " Mi rifaccio al racconto di Adino Fontana: il Salame Casserotto prende il nome dalla parte più elevata del centro storico di Montecosaro, un luogo dove vennero edificate delle strutture difensive già prima dell’anno 1000. L’esistenza di una rocca è confermata anche dal ricordo degli anziani del luogo che, fino agli inizi del ‘900, potevano vedere i ruderi dei torrioni collegati fra loro da mura poderose. Il possente manufatto ha ora completamente perduto le sue strutture perimetrali.
Il Salame Casserotto ha una storia di circa 40 anni, iniziata nei primi anni ‘80 del secolo scorso quando Adino Fontana titolare di un piccolo salumificio, ha cominciato a far cucire a mamma Amelia (oggi novantenne ed in perfetta forma), gli involucri di tela di forma rotondeggiante, in sostituzione del tradizionale budello naturale di suino o bovino normalmente utilizzato per l’insacco dei salami. La forma rotondeggiante ricordava quella della parte più’ alta di Montecosaro, da qui il nome di Casserotto".
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