Benvenuti a Camerino, anzi a "Garderobe": le tragicomiche traduzioni della campagna "Open to meraviglia"
Ennesima topica per la campagna "Open to meraviglia", la campagna di promozione dell’Italia nel mondo lanciata nei giorni scorsi dal Ministero del Turismo ed Enit con il contributo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio.
Dopo le polemiche suscitate per la scelta di 'ingaggiare' la Venere di Botticelli come testimonial e la registrazione di alcune immagini dello spot in Slovenia, arriva il turno delle traduzioni "esilaranti".
A segnalare un ulteriore svarione è la giornalista Selvaggia Lucarelli, all'interno di un articolo uscito quest'oggi per "Il Fatto Quotidiano". Non è sfuggito alla giornalista che alcune traduzioni sul sito ufficiale della campagna del Ministero (http://italia.it), soprattutto quelle verso il tedesco (ora non più disponibile all'interno del sito), abbiamo riguardato anche il nome delle città turistiche italiane.
Accade così che la città di Brindisi diventa "Toast" (che in tedesco significa brindisi, ma quello che si fa con il vino), Prato diventa il letterale "Rasen" (prato in erba) così come Cento diventa "Hundert" (centinaio).
Tra le traduzioni più tragicomiche si segnalano anche quelle di due comuni marchigiani: Fermo che diventa "Stillstand" (fermo in quanto arrestato) e Camerino che è tradotto letteralmente "Garderobe" (guardaroba).
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