Nata da un’idea del sindaco Luca Maria Giuseppetti con l'appoggio della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, e sulle orme di una precedente iniziativa sviluppata qualche mese prima del terremoto del 2016 da un gruppo di caldarolesi, i ragazzi della terza media della scuola De Magistris di Caldarola sono stati entusiasticamente coinvolti in un progetto di approfondimento delle bellezze del loro paese di residenza, realizzato con la guida delle professoresse Mariella Feliziani e Cristina Mozzicafreddo e con il prezioso supporto dell’esperto Mauro Capenti.
I giovani hanno raccolto foto, cenni storici, aneddoti e curiosità su due illustri personaggi che hanno portato il nome di Caldarola fuori dai confini comunali, si tratta del Cardinale Evangelista Pallotta e il pittore Simone De Magistris a cui è intitolata la scuola che frequentano.
Il Cardinale Pallotta, divenuto prefetto della fabbrica di San Pietro sotto il pontificato di Sisto V, ingrandì ed abbellì il castello di famiglia e trasformò radicalmente il centro urbano abbattendo le porte medioevali e alcuni fabbricati circostanti per creare una spaziosa cittadina rinascimentale, secondo i dettami voluti dall'urbanistica sistina.
Per abbellire le residenze di famiglia il Cardinale Evangelista si avvalse dell’arte del pittore De Magistris, allievo di Lorenzo Lotto, che sin da giovanissimo si fece notare per le spiccate qualità artistiche. Faceva parte di una famiglia di pittori di Caldarola e, insieme ai fratelli Federico e Solerzio, svolse l'attività di pittore andando così a dar corpo alla cosiddetta “Scuola di pittura caldarolese”. A lui sono attribuite moltissime opere di importante rilievo come il “transito di San Martino”.
I ragazzi hanno realizzato delle mini-guide su 4 grandi temi caldarolesi: la storia di Evangelista Pallotta; Simone De Magistris il cui incontro con il Cardinale ha permesso di dare una svolta alla sua carriera; la famosa “stanzetta del Paradiso” custodita nel cuore di Palazzo Pallotta, sede del Comune di Caldarola fino al giorno del terremoto, completamente affrescata con scene di caccia; e la tela del “transito di San Martino”.
Al termine della presentazione delle mini-guide, ad opera degli stessi studenti, i ragazzi hanno posto domande al Sindaco Giuseppetti relative, in modo particolare, allo stato di conservazione delle opere che hanno approfondito purtroppo solo attraverso le immagini raccolte on line, poiché non più fruibili dal terremoto.
Il sindaco ha spiegato che è ferma intenzione della Curia, proprietaria di gran parte delle opere citate, ricostruire celermente le Chiese danneggiate da sisma e ricollocare le opere d’arte attualmente custodite nel deposito creato per l’occasione a San Severino. Mentre per quanto riguarda il Palazzo Pallotta e la Stanza del Paradiso, fortunatamente meno danneggiata del resto del palazzo, è già stato individuato lo studio tecnico incaricato di seguire i lavori, con la speranza di non dover attendere troppo per una prossima riapertura.
A Tolentino si respira già aria di festa. Alle 18 di oggi l'amministrazione comunale ha ufficialmente acceso il Natale illuminando le cinque grandi installazioni presenti in centro storico. In piazza della Libertà il grande protagonista è Babbo Natale, con alle sue spalle l'albero, a cui ai aggiungono Minnie e Topolino in via Pace, la stella in piazza San Nicola, Titti e Silvestro in piazza Don Bosco e l'orsacchiotto in via Bonaparte.
Tante le foto e i selfie scattati da famiglie, coppie e giovani che sono tornati ad animare il cuore della città per una novità che ha destato interesse già da una settimana a questa parte, quando le installazioni hanno iniziato a fare capolino in centro. A trasmettere ai cittadini ancor di più il clima natalizio ci ha pensato l’animazione musicale assicurata da MistraFunky Street band e Christmas On Air.
L'accensione delle luminarie va ad aprire il ricco cartellone di eventi che il Comune ha predisposto per il Natale 2021 (leggi qui).
Il Jova Beach Party 2022 arriva anche nelle Marche. Il cantautore toscano ha, infatti, annunciato le date del suo nuovo tour nelle spiagge di mezza Italia, che il 5 e 6 agosto prossimi, toccherà anche il litorale fermano, in un "replay" dell'evento già tenutosi nel 2019.
"Un desiderio, quello di ripetere l'esperienza di due anni fa, nato appena sceso dal palco di Linate (ultima data del tuor ndr) - racconta Lorenzo Jovanotti nella conferenza-show di presentazione del tour, avvenuta a Milano - e poi montato durante la pandemia, sfogliando l'album delle foto di quell'estate di folla, corpi, emozione, musica".
"Sembrava successo 5000 anni fa e sognavo - dice Jovanotti nel video con cui ha voluto aprire la presentazione - che sarebbe potuto succedere ancora". La motivazione per ripetere quell'esperienza l'ha presa da quella del Nobel a Giorgio Parisi, "per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria", ma la verità è che - come direbbe Flaubert - "Jova beach c'est moi, è la cosa che mi assomiglia di più, come se tutti gli anni avessero portato a questo 'sformato', che difendo e che adoro e che ha un futuro da sviluppare".
"Il mio ruolo è ciò che so fare - spiega ancora Jovanotti - generare un clima per parlare di clima", con la certezza che un messaggio arrivi meglio in un'atmosfera di festa che in una conferenza, e con un impegno vero, declinato insieme al Wwf e a Intesa Sanpaolo, con il progetto "Ri-Party-Amo', che mira a raccogliere 5 milioni di euro per pulire 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali. Non quelli dei concerti, "cui pensiamo noi", come successo nel 2019 "quando - ricorda Lorenzo - le spiagge furono lasciate più pulite di come erano state trovate".
Aleggia ovviamente l'ombra del Covid: "Chiaramente sono preoccupato, tutti lo siamo: Jova beach si fa al 100% della capienza e senza l'obbligo delle mascherine, la speranza fondata è che si possa fare, rispettando tutte le leggi che speriamo favoriscano il ritorno completo al lavoro del settore".
La scuola primaria De Magistris di Caldarola ha aderito alla campagna nazionale dedicata alla Festa dell’Albero, in collaborazione con “gli esperti di natura”, Fabiana e Patrizio Mazzamurelli. I bambini di tutte le classi elementari hanno organizzato diverse iniziative presentate nella mattinata di venerdì presso l’Auditorium della scuola. Canti, disegni, proiezioni di video con immagini satellitari della bellezza dei colori del pianeta Terra e poesie dedicate alla natura e ai suoi doni.
Il tema principale ruotava attorno all’importanza della vegetazione in generale, ma in particolare sul ruolo che gli alberi, nello specifico, hanno nella vita di tutti i giorni. L’iniziativa, insieme ad altri appuntamenti che saranno organizzati nei prossimi mesi, prende spunto dal programma Life Terra, un progetto europeo che si prefigge l’importante obiettivo di piantare 500 milioni di alberi nei prossimi 5 anni (di cui 9 milioni in Italia).
È infatti fondamentale il contributo degli alberi nella lotta alla crisi climatica per 'insostituibile ruolo che svolgono per la tutela dell'intero ecosistema e della biodiversità. Ai bambini del “De Magistris” i Mazzamurelli hanno donato, in segno di buon auspicio, una piccola pianta di quercia della varietà “Pubescens” che rappresenta la forza e il vigore, ampiamente diffusa nelle nostre colline e montagne. La piantina verrà accudita dagli alunni della primaria fino alla definitiva messa a dimora nell’area verde esterna della scuola, la prossima primavera.
Una bella e colorata rappresentazione che ha visto come entusiasta spettatore il primo cittadino Luca Maria Giuseppetti. La sua Amministrazione da sempre è molto attenta alla cura dell’ambiente, non solo nella gestione degli gli spazi verdi dedicati ai concittadini ma anche con tutta una serie di attività finalizzate alla massima riduzione dell’inquinamento.
Percorrendo la strada provinciale 61, tra colline avvolte nella nebbia e foglie bagnate sull'asfalto che con il loro scrosciare disturbano la quiete del silenzio, c'è una casa blu puffo che si erge in lontananza. Quella è la nostra destinazione. Ci troviamo a Mogliano, comune di poco più di 4000 mila anime della provincia maceratese, divenuto punto di riferimento mondiale per l'eccellenza Made in Italy. Qui vive e lavora la famiglia Nardi, conosciuta in tutto il mondo per la lavorazione artigianale dei vimini. Entriamo nella loro bottega. Ci accolgono i Nardi Senior, i figli Dino e Tonino a sua volta accompagnato dalla moglie Morena e dalla giovane figlia. Con loro, tra un cesto di vimini e una borsa, quattro cani, un gatto, un pappagallo e un canarino a rasserenare l'atmosfera e rendere meno pesanti le ore trascorse ad intrecciare capi che rappresenteranno la base per oggettistica e pelletteria delle più conosciute case di moda del mondo.
"Tutto è partito nel 1987 quando mio fratello Dino ha deciso di avviare questa attività - racconta Tonino -, ma le cose non sono sempre andate bene: ci sono stati tanti momenti nei quali il lavoro ha scarseggiato e si è pensato di poter abbandonare questa professione che era stagionale e non equamente retribuita. Da 7 anni a questa parte, ancora non ci rendiamo conto neppure noi del come sia accaduto, tutto è cambiato all'improvviso".
I prodotti grezzi realizzati dalla famiglia Nardi hanno attirato l'attenzione delle Maison di moda più importanti al mondo: "Sono venuti a trovarci qui nella nostra bottega stilisti importanti sui quali preferiamo mantenere il massimo riserbo, non credevamo quasi ai nostri occhi quando li abbiamo visti entrare nella bottega. Quando abbiamo ricevuto le loro chiamate per prendere un appuntamento abbiamo pensato a degli scherzi telefonici. Invece oggi le borse che produciamo in provincia di Macerata vengono vendute a Parigi e New York".E' stata la mamma di Dino e Tonino ad insegnare ai figli l'arte dell'intreccio dei vimini, una tradizione del Made in Italy andata quasi dimenticata. Gli sguardi fieri della bottega a conduzione familiare profumano di storia e di vita vissuta. Gli animali sornioni cercano affetto e attenzioni, ma qui il tempo è poco e i clienti sono tanti e particolarmente esigenti. Si lavora nel mood della catena di montaggio: Dino e Tonino preparano la base, la mamma dà una mano con la sua esperienza, la figlia di Tonino rifinisce il prodotto sotto lo sguardo vigile del papà e la signora Morena si occupa del controllo qualità.
"Le nostre borse vengono vendute nel mondo anche più di 4000 euro a pezzo. Ma noi ci occupiamo solo di una parte della lavorazione, quella principale, il passaggio successivo avviene però all'interno delle case di moda. Siamo davvero fieri, da maceratesi, di poter essere così tanto riconosciuti e apprezzati per un lavoro che oggi, attraverso apposite scuole, cerchiamo di tramandare ai più giovani per far sì che l'arte e la tradizione non vengano mai abbandonate".
Questa è la storia di una famiglia che è riuscita a tramandare l'arte dell'intreccio nel mondo:
Si chiama Francesca Monti la nuova fidanzata di Mario Balotelli, il centravanti 31enne da pochi mesi calciatore dell'Adana Demirspor, formazione del massimo campionato turco allenata da Vincenzo Montella. Proprio in Turchia l’ex attaccante della nazionale tornato alla ribalta negli ultimi giorni dopo le parole pronunciate dal fratello Enok in risposta alla mancata convocazione di Mario Balotelli da parte del CT Roberto Mancini, ha ritrovato continuità e gol che mancavano da un po’ di tempo dopo le fallimentari esperienze delle ultime stagioni: sono 5 quelli messi a segno nei 12 match disputati sin qui in campionato.
Una ritrovata serenità il cui merito sembra essere di Francesca Monti, 23enne fermana e cameriera del Tucano’s Beach, locale di Porto San Giorgio. La ragazza è estranea al mondo dello spettacolo ed è cresciuta sotto l’ala protettrice della mamma Gabriela, arrivata in Italia dalla Romania ormai parecchi anni fa e oggi impegnata in un centro estetico di Mogliano, in provincia di Macerata. "Abbiamo bisogno di privacy e non vogliamo comparire da nessuna parte", ha spiegato una volta intervenuta ai nostri microfoni.
Via Instagram Story è stato lo stesso ex attaccante di Inter e Milan a svelare il suo nuovo amore postando un biglietto spedito da colei che ha conquistato il suo cuore. Nel biglietto scritto all’ex centravanti della nazionale e da lui condiviso al risveglio in camera, si legge: "Buongiorno amore, sono andata a fare la spesa, chiamami quando ti svegli. Ti amo".
L’indagine condotta da Il sole 24 ore rispetto all’Indice della Criminalità 2020-2021 consacra Macerata fra le città più sicure della Regione Marche. Secondo i dati emersi dall’ultimo report, che coinvolge le 106 maggiori province italiane, la classifica finale premia di fatto Pesaro e Ancona - che si posizionano rispettivamente al 96° e al 92° posto – seguite subito dopo dal Comune maceratese (se si esclude il distretto di Urbino, risultato non classificato), valutato secondo il numero effettivo di denunce raccolte nell’ultimo anno solare (circa 7.148).
Con un’analisi più approfondita, emerge il primato di tutta la Provincia per quel che riguarda il tasso di “Estorsioni” (con 25 denunce) e “Violenze Sessuali” (13 denunce) - a dispetto delle zone circoscritte agli altri Capoluoghi delle Marche – e conquistando un 3° posto relativo all’indice dei “Furti” effettivamente denunciati (2170). Dove Macerata segna purtroppo un risultato negativo, è nelle classifiche legate allo “Spaccio di Stupefacenti” e al “Riciclo e impiego di denaro” (chiudendo in 9^ posizione sulle prime 10 a livello nazionale).
Dal confronto effettuato rispetto anche all’ultimo BES 2020 stilato dall’Istat (“Benessere Equo e Sostenibile in Italia”), si consolida di fatto il trend positivo rispetto alla percezione di sicurezza da parte degli italiani, sia rispetto all’ultimo anno sia analizzando i dati di lungo periodo. Migliorano, infatti, tutti gli indicatori, tra cui quello circa la sensibilità al degrado dei cittadini – che include spaccio, prostituzione, vandalismo -, con un tasso del 7,3% (il più basso dal 2010) e quello rispetto alla quota di famiglie che affermano di vivere in zone a medio-alto rischio di criminalità, attestandosi al 22,6% (era il 25,6% nel 2019)*. Più in generale, seguendo la ripartizione geografica nazionale, la Regione Marche si posiziona rispetto alle altre in 8^ posizione, con una percezione del rischio di criminalità pari al 18,1%**.
*La percezione di sicurezza non è uniformemente distribuita nella popolazione, ma varia secondo il genere, l’età e il titolo di studio.
** si intende la percentuale di famiglie che dichiarano molto o abbastanza rischio di criminalità nella zona in cui vivono sul totale delle famiglie. Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana
Pioraco ospite dell'Università Linneuniversitetet di Vaxjo in Svezia nell'ambito del Progetto Europeo LC Districts "Verso distretti urbani a basse emissioni di carbonio attraverso il miglioramento delle politiche regionali". Il progetto è finanziato dal programma Interreg Europe, nel quale la Regione Marche partecipa col ruolo di Project partner, insieme ad altri sei organismi: due spagnoli (Governo della Navarra - capofila - e Navarra de Suelo y Vivienda), uno svedese (Università di Linnaeus), due della Repubblica Ceca (Centro di efficienza energetica degli edifici dell’Università di Praga e l’Agenzia energetica della regione Zlin), uno croato (Agenzia energetica della regione nord occidentale).
Obiettivo del progetto è quello di facilitare la transizione verso i distretti a basse emissioni di carbonio migliorando le politiche e i programmi di sviluppo regionale nelle aree di competenza: ristrutturazione degli edifici e costruzione di edifici ad alta efficienza energetica; creazione e modernizzazione di sistemi di teleriscaldamento; altre azioni di riqualificazione urbana.
Pioraco parteciperà attraverso lo sviluppo di un'azione che prevede l’applicazione combinata dei Protocolli Itaca a scala edificio e a scala Urbana per la riqualificazione energetica dell'edificio scolastico e la riqualificazione urbana dell'area giardini che verrà realizzato il prossimo anno.
"Energia rinnovabile, Green, sostenibilità ambientale e interventi volti alla realizzazione di campus a bassa emissione di carbonio sono le nuove sfide a cui anche piccoli paesi come Pioraco devono puntare per garantire un futuro alle prossime generazioni e una migliore qualità di vita ai nostri cittadini" ha sottolineato il sindaco Matteo Cicconi, che in Svezia è stato accompagnato dall'architetto Lorenzo Federiconi, project manager della Regione Marche.
Cinque targhe del Premio Macerata Più - il riconoscimento simbolico che l’Amministrazione comunale ha istituito per sottolineare il valore dello sport e premiare le eccellenze sportive sia sotto il profilo dei risultati che dell’etica - ad altrettanti atleti maceratesi che si sono distinti, ognuno nella propria disciplina. Un premio che testimonia la vicinanza dell’Amministrazione comunale e assume più valore alla luce del fatto che Macerata è Città europea dello Sport 2022.
A consegnare i riconoscimenti questa mattina nella sala consiliare del Palazzo comunale a Patrizia Magnante, campionessa italiana di Beach Tennis singolo over 40 e doppio over 45, Michele Antonelli campione italiano 35 km di marcia, Stefano Chiappini campione europeo di Football americano, Leonardo Rosetti campione italiano di Kick Boxing e a Elisa Marini campionessa italiana 3 km di marcia under 16, sono stati il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi e l’assessore Paolo Renna.
“Lo sport – ha detto il sindaco Parcaroli – deve essere unico, a 360°. Non esiste uno sport minore rispetto ad altri, tutti sono importanti e belli e deve essere celebrato non solo per chi raggiunge successi in sport rinomati ma anche per chi pratica sport meno celebrati”.
L’assessore allo Sport Riccardo Sacchi, fin dall’insediamento dell’Amministrazione Parcaroli è stato promotore di questo riconoscimento che, ha affermato “vuole essere un grazie della città nei vostri confronti e dare più valore e premiare le eccellenze sportive di Macerata che conta ben 153 associazioni del settore con 10.000 iscritti. Macerata ha nel suo Dna una gran voglia di sport il quale, soprattutto in questo periodo, rappresenta una medicina per il corpo ma anche per la mente non dimenticando che l’attività sportiva è anche una delle forme più efficaci di promozione del territorio. A breve promuoveremo degli incontri con le società che operano nel territorio per mettere a punto un ricco programma in vista del 2022 che vedrà Macerata Città Europea dello Sport”.
Corridonia festeggia i 100 anni di Delia Pietrella. Signora elegante, raffinata e piena di interessi, Delia nella sua vita ha collaborato con il marito Ernesto nell'azienda di famiglia, attiva nel settore trasporti. Oggi pomeriggio il vice sindaco di Corridonia Manuele Pierantoni, a nome del sindaco, dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, ha donato a Delia una pergamena con la dedica: "Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere la vita, ma anche nel sapere per che cosa si vive" (Dostoevskij).
Oggi la neo centenaria ha festeggiato il suo compleanno contornata dall'affetto dei figli Giampaolo ed Elsa, dei nipoti, pronipoti e parenti.
C’è anche un miele del Parco Nazionale dei Monti Sibillini tra quelli premiati nell’ambito del concorso per la selezione dei migliori mieli dei Parchi dell’Appennino. Si tratta del Millefiori di Sergio Corridoni da Montefortino, in provincia di Fermo, che si è classificato al terzo posto. “Considerando che è la prima volta che, come Parco, aderiamo a questa manifestazione legata alla tutela della biodiversità e in particolare degli insetti impollinatori, è un bel risultato che testimonia come sia possibile coniugare intelligentemente natura e attività antropiche nel contesto di aree protette” sottolinea il presidente dell’Ente, Andrea Spaterna.
Ricordiamo che il concorso, finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica e che vede collaborare insieme i Parchi dell’Appennino centrale e settentrionale nell'ambito delle direttive "biodiversità", ha lo scopo di selezionare i mieli più pregiati prodotti all'interno di queste aree protette. Il miele raccolto quest’anno, nonostante un’estate particolarmente calda e siccitosa, è risultato di ottima qualità soprattutto nella tipologia millefiori: merito questo della ricchezza di ambienti e fioriture che rendono unici questi luoghi in ogni stagione. È stato possibile così premiare tutte le categorie in concorso: i mieli millefiori (raccolti fino a 800 metri di altitudine), i millefiori della montagna (raccolti oltre gli 800 metri di altitudine) e i mieli particolari, ovvero uniflorali.
“Questa edizione” spiega il Responsabile Tecnico del Concorso e Funzionario del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Giorgio Davini, “è un primo tentativo di unire le aree protette appenniniche anche dal punto di vista delle eccellenze gastronomiche. L’apicoltura rappresenta un ponte tra la natura e le nostre attività antropiche. Niente di meglio, quindi, che partire dal miele per far comprendere l’importanza della biodiversità e il ruolo svolto dagli insetti impollinatori”.
Fiori d’arancio in casa Bonaventura. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, dopo aver unito in matrimonio, nell’agosto dello scorso anno, l’ex giocatore del Milan, oggi centrocampista della Fiorentina e della Nazionale Italiana, Giacomo “Jack” Bonaventura, convolato a nozze con la sua fidanzata storica, Federica Ziliani (leggi qui); ha celebrato, con rito civile, anche il matrimonio di Marianna Bonaventura, anche lei nata a San Severino Marche, con Giacomo Banchini, classe 1983, export manager della Greci Industria Alimentare, discendente di una delle famiglie di maestri cioccolatieri più note di Parma, città dove la coppia vive e lavora.
Testimoni di nozze proprio il fratello della sposa, Giacomo Bonaventura, e il fratello dello sposo, Alberto Banchini. La cerimonia di nozze si è tenuta nella suggestiva cornice di Villa Teloni, a Cesolo di San Severino Marche, luogo di intimità scelto anche nell’agosto dello scorso anno dalla famiglia Bonaventura per salutare il lieto evento.
La Giunta comunale di Monte San Giusto ha approvato un piano di controllo per limitare i danni dovuti all'eccessiva presenza di colonie di piccioni in città. "Nel corso delle prossime settimane - ha annunciato il sindaco Andrea Gentili -, verranno effettuati degli interventi mirati attraverso l’ausilio di un falco addestrato per disincentivare lo stazionamento dei volatili presso gli edifici".
"Ricordiamo che tali attività comportano un onere per il comune e hanno maggiore efficacia se vengono supportate da alcuni corretti comportamenti - ha aggiunto Gentili -. In particolare, si raccomanda di provvedere alla chiusura di tutti gli spazi, anfratti e finestre rotte da parte dei proprietari degli edifici in modo da evitare possibilità di nidificazione dei volatili. Inoltre è fatto divieto di alimentare i piccioni attraverso pane, briciole e mangimi, nelle pubbliche vie e piazze. Verranno effettuati controlli da parte della polizia locale".
La pandemia non ferma il concorso per l’olio nuovo di San Severino, organizzato da oltre 15 anni da un gruppo di appassionati settempedani. La formula è rimasta la stessa, privati provenienti da tutte le Marche inviano ad un panel di esperti i campioni dell’olio, i giurati li assaggiano uno ad uno, determinandone le caratteristiche salienti e dando un punteggio, la sera di San Martino viene svelata la classifica generale.
Tra i concorrenti anche l’ex numero uno della Protezione civile Guido Bertolaso, con un campione di olio prodotto nella sua tenuta marchigiana, che ha regolarmente preso parte alla serata al Ponte dei Canti con la moglie. Quest’anno la raccolta è stata inferiore agli altri anni e molti frantoi sono in perdita per la bassa qualità di olive macinate, ma gli olivicoltori hanno partecipato numerosi al concorso.
Al primo posto fuori concorso, l’olio del settempedano Luigi Zura Puntaroni, prodotto in località Pieve di San Severino: un mix di orbetana, coroncina e piantone di Mogliano. Al secondo posto l’olio di Andrea Marrocchi prodotto in località Cerquetana di Cingoli, al terzo posto l’oro verde di Luisa Ciarapica, da B.Paterniano di Potenza Picena, al quarto l’azienda agricola Fiordoliva di Montefano, al quinto posto l’olio di Manuela Foresi da Montecanepino di Potenza Picena, tutti hanno avuto un punteggio superiore ad otto.
Spiega Zura Puntaroni: «La stagione ha condizionato la raccolta delle olive che si presenta sotto la media, ma nel complesso è un’annata di qualità, perché l’estate asciutta e secca ha fatto in modo che non ci sono stati la mosca o i parassiti, con un raccolto di qualità assoluta. Il problema si presenta per i frantoi, i cui proprietari hanno investito nel rinnovo degli impianti, che quando non riescono a macinare nemmeno 3mila quintali di olive, vanno in perdita. Il settore dell’olio è sempre stato condizionato dalla stagionalità, con alti e bassi».
Quella che manca, secondo il produttore di olio settempedano, è la consapevolezza tecnica di come trattare gli ulivi: «Molti piantano ulivi in modo disorganizzato, quando qualche anno dopo si va a fare la raccolta, se sono messe in una zona scomoda le olive sono difficili da raccogliere. Se gli ulivi non si trovano in una zona adatta, rendono poco. Manca una cultura professionale nel settore dell’olio, come invece si registra in altre zone, probabilmente arriverà anche qua. A volte nella promozione del territorio legata a prodotti dop o igp ci sono tante dichiarazioni d’intenti, ma poca sostanza. Negli ultimi anni abbiamo cercato di alzare il livello di chi produce, indipendentemente dalle etichette, noi parliamo di un prodotto di base di assoluta qualità, poi arriva l’estimatore della qualità. La qualità che si sostanzia nel prodotto porta poi alla consapevolezza del suo valore, anche in termini di mercato. Il territorio ed i ristoranti beneficiano di questo valore aggiunto».
La siccità ha avuto riflessi sulla consistenza dell’olio nuovo, spiega Zura Puntaroni: «L’olio di quest’anno ci ha un po’ deluso, probabilmente a causa della siccità, nonostante questo abbiamo raccolto 140 partecipanti, con la collaborazione del frantoio Fratoianni, presenta meno sapore, meno profumo, meno amaro, meno piccante, questo dappertutto, pensiamo che sia dovuto alla stagione, altrimenti non si spiega». Durante la serata è stata esposta una copia di un documento di archivio del Comune di San Severino Marche, che riporta i dati ed il numero di piante dei 642 olivicoltori allora esistenti nella realtà settempedana.
Si è svolto domenica scorsa presso un ristorante di Monte San Giusto il pranzo organizzato, da colleghi ed amici per salutare il comandante della polizia locale di Pollenza Tiziano Fattori dal 2 novembre ufficialmente in pensione.
Nell’occasione sono intervenuti anche i carabinieri di Pollenza ed il sindaco Mauro Romoli i quali hanno testimoniato il forte legame di collaborazione instauratosi nonostante Fattori abbia preso servizio solo a settembre 2019 dopo oltre 30 anni passati al Comune di Macerata .
Nutrita la presenza dei colleghi molti dei quali oggi rivestono ruoli apicali nei vari Comuni del maceratese dopo aver iniziato questo lavoro proprio grazie agli insegnamenti ricevuti da Fattori, sicuramente un segno di stima e riconoscenza verso un uomo che si è che contraddistinto per lealtà e senso del dovere.
Marche, anche i grandi brand sfruttano il Covid. Protagonista, stavolta, una ditta non nuova a slogan irriverenti (spesso di dubbio gusto), vale a dire "Taffo" l'impresa funebre che recentemente ha aperto una propria sede ad Ancona.
In un momento storico difficile come quello che stiamo ancora attraversando, scontrarsi con le leggi di mercato diventa una pura questione di punti di vista. Molti, infatti, sono i brand commerciali che in Italia hanno sfruttato a loro modo l'eccezionalità del dramma Covid-19 per operare una ripartenza economica o riconfermare il proprio ruolo, a seconda dei settori di appartenenza. Anche nelle Marche, in questo senso, sembra aver preso piede nelle ultime settimane una manovra di comunicazione sempre più legata ai temi di interesse nazionale, in primis l'emergenza sanitaria.
Basti pensare all'episodio avvenuto a Pesaro ad inizio novembre, quando la cittadinanza si è svegliata una mattina sotto l'ombra di veri e propri manifesti pubblicitari con tanto di slogan no vax firmati dal gruppo cittadiniliberipesaro.org: “Obbedisci perché finisca, ma è perché obbedisci che non finirà mai”. Un'affissione nel pieno rispetto delle regole, a detta dell'azienda Ica che l'ha autorizzata e per la quale la posizione volontariamente prescelta rimane su un piano neutrale, senza discriminazione alcuna.
Quasi in contemparanea, sui social è apparso un nuovo, esilarante slogan pubblicitario ad opera del rinomato servizio di onoranze funebri, Taffo Funeral Services: "Non vaccinatevi. Siamo pronti anche ad un'epidemia". Una frase che, per sponsorizzare dalla propria sede di Ancona l'attività aperta in tutta la regione Marche, vuole deliberatamante provocare e sollevare polemiche. Un po' come, del resto, è sempre accaduto da parte del noto brand rispetto a tutto ciò che in Italia fa notizia. Si pensi all'occasione colta subito dopo l'affossamento del ddl Zan avvenuto lo scorso 27 ottobre, e per il quale lo schieramento è stato netto, attraverso il messaggio di condoglianze: "Ddl Zan. Ne danno il triste annuncio la comunità Lgbtqi+ e le persone di buon senso tutte".
Quattro mamme marchigiane protagoniste del calendario dell’anno 2022 di “Miss Mamma Italiana Evergreen". Il concorso, giunto alla sua 29° edizione e ideato da Paolo Teti, è il primo in Italia ad essere dedicato alla bellezza e simpatia delle mamme.
Ad essere ritratte negli scatti del calendario 2022, eseguiti dalla fotografa Gloria Teti, sono state le anconetane Ginetta Carrubba (insegnante 59enne di Osimo e mamma di David ed Elisa), a cui è stato affidato - in quanto vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Romantica 2021” - il mese di febbraio e Liliana Maiani (centralinista 61enne di Polverigi e mamma di Gabriele e Cristian), titolare della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Fashion 2021”, che ha posato per il mese di giugno.
Aprile è stato, invece, il mese assegnato alla maceratese Vittoria Caponi (vincitrice della fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen Eleganza 2021”), 63enne operatrice sanitaria di Corridonia e mamma di Alessio. È stata, infine, fotografata in tutta la sua bellezza, per il mese di ottobre, Marina Marchionni (vincitrice della fascia "Miss Mamma Italiana Evergreen Glamour 2021"), 63enne commessa di Montegranaro e mamma di Maicol.
Resta intrappolata nella rete di un campo da basket: una beccaccia liberata dai vigili del fuoco questa mattina, a Pesaro.
La squadra di soccorso presente sul posto, per recuperare il volatile, ha utilizzato la tecnica della scala controventata (una scala tenuta dalle funi e non appoggiata a una parete ndr). La beccaccia è stata poi consegnata alla protezione animale, che la sottoporrà a tutte le cure del caso prima del rilascio.
Ha preso il via a ottobre la terza edizione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni. Macerata, con un campione di 1.200 famiglie, è tra i 4.531 Comuni italiani che partecipano al censimento, strumento che permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socio-economiche della popolazione italiana, e di confrontarle con quelle del passato e degli altri Paesi.
È importante sottolineare che partecipare al censimento è un obbligo di legge e che la mancata o incompleta risposta ai questionari comporta una sanzione da un minimo di 206 euro a un massimo di 2.065 euro. Due sono le modalità di rilevazione campionaria: areale e da lista.
RILEVAZIONE DA LISTA - Fino 12 dicembre ogni famiglia potrà compilare online il questionario, utilizzando le credenziali di accesso riportate nella lettera informativa ricevuta. In alternativa, la famiglia si può recare presso il Centro Comunale di Rilevazione (CCR), che rimarrà attivo per tutta la durata dell’operazione censuaria, dove potrà compilare il questionario via web in maniera autonoma su una postazione con accesso a internet o usufruendo dell’aiuto di un operatore comunale.
Dall’8 novembre le famiglie che non hanno provveduto autonomamente saranno contattate per effettuare l’intervista o telefonicamente o presso il proprio domicilio con il rilevatore al fine del recupero delle mancate risposte. Tuttavia, fino al 12 dicembre sarà comunque possibile compilare il questionario online.
Dal 13 dicembre, invece, l’intervista sarà svolta unicamente tramite rilevatore. Le famiglie a quel punto potranno solo essere contattate telefonicamente da un operatore comunale per compilare il questionario oppure ricevere a casa un rilevatore, anche su appuntamento, che effettuerà l’intervista faccia a faccia utilizzando il proprio tablet. La rilevazione si chiude il 23 dicembre 2021.
RILEVAZIONE AREALE - La rilevazione areale coinvolge le famiglie individuate dall’Istat tramite un campione di indirizzi ricavato su base territoriale ed è condotta da un rilevatore incaricato dal Comune, che si reca presso le famiglie che rientrano nel campione e somministra loro il questionario digitale.
Dall'uno al 13 ottobre le famiglie coinvolte sono state avvisate attraverso una locandina affissa su androni, cortili dei palazzi, abitazioni e hanno ricevuto nella cassetta della posta una busta non nominativa contenente una lettera ufficiale, firmata dal Presidente dell’Istat e un pieghevole informativo.
Fino al 18 novembre la famiglia potrà ricevere a casa la visita del rilevatore munito di tesserino che le somministra direttamente il questionario tramite tablet oppure recarsi presso il CCR per effettuare l’intervista presso gli uffici comunali con l’ausilio del rilevatore.
Il centro comunale di rilevazione è stato istituito all’ufficio Statistica del Comune, in viale Trieste, 24 (piano terra) aperto il martedì e il giovedì dalle 14 alle 16. Per appuntamento contattare i seguenti numeri: 0733 256 269 – 0733 256 420, e mail statistica@comune.macerata.it .
I vini settempedani delle cantine Fattoria Colmone della Marca dal cuore del sisma al tavolo del G20 che ha riunito, a Roma, i grandi della terra, tra cui capi di Stato e di Governo ma anche rappresentanti di alcuni Paesi invitati e quelli delle principali organizzazioni internazionali.
La presenza di uno dei prodotti tipici del territorio di San Severino Marche si è fatta non solo notare, ma anche apprezzare. Agli speciali commensali è stato servito un prezioso nettare, il “1,618” in edizione limitata, prodotto nella più piccola Doc d’Italia, I Terreni di San Severino Moro, azienda della famiglia Meschini che unisce la tradizione alla conoscenza che Piero ha saputo trasmettere ai suoi figli, Giovanni e Pierluigi.
“Unoseicentodiciotto è un’edizione da collezione speciale come il raccolto che ci ha permesso di produrlo, quello del 2021, regalatoci dalla nostra meravigliosa terra che è unica perché nasce dall’equilibrio perfetto tra il miracolo della natura e il cuore degli uomini, tra il favore degli astri e il duro lavoro delle mani - spiega Giovanni Meschini, che prosegue - Abbiamo voluto donare a questo vino un nome particolare, un numero che rappresenta un intero mondo, fatto di equilibrio, armonia, perfetta proporzione. Un mondo che possiede tutte le caratteristiche ideali di un buon vino".
"Perché 1,618 è il numero del phi, della regola a proporzione aurea studiata dal matematico Leonardo Fibonacci nel XIII secolo e applicata da numerosi artisti e scienziati, a partire da Leonardo da Vinci. Nel mondo naturale esistono tanti esempi di questa proporzione, chiamata per questo anche “proporzione divina”: nelle conchiglie i cerchi della spirale sono distanziati tra loro in base al numero phi. Ma anche nei fiori i petali sono presenti in base alla successione di Fibonacci e molte delle galassie sono a forma di spirale e il movimento delle stelle al loro interno avviene in base alla regola aurea".
"Il rapporto della nostra altezza – spiega ancora Giovanni Meschini presentando il suo straordinario vino – e la distanza da terra dell’ombelico corrisponde al numero aureo così come la scala musicale si basa sulla successione di Fibonacci".
"Insomma questo vino, con il suo nome, vuole essere un omaggio a tutto ciò che la natura, e quindi la terra, ci ha donato e continuerà a donarci. E vuole rendere omaggio – aggiunge il produttore con riferimento proprio al G20 – all’uomo che quando mette nelle sue mani la conoscenza e la passione, il rispetto della natura e l’orgoglio del lavoro, riesce a realizzare grandi sogni, talmente grandi sa sembrare divini".
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, si è complimentata con la famiglia Meschini per l’importante riconoscimento raggiunto: “Abbiamo portato al G20 uno dei prodotti più esclusivi del nostro territorio che ben ci rappresenta perché unisce tipicità, tradizione e innovazione, ma soprattutto attaccamento alle nostre zone e che rappresenta la vera voglia di fare di tantissimi settempedani”.