Ruggero Cruciani è un giovane nato a San Severino Marche nel 1999 e titolare della Società Agricola Cruciani Ruggero & C. Il suo allevamento si trova in località Cagnore a 2 km circa da San Severino, sopra Cesolo. La sua passione per il mondo agricolo è sbocciata fin da piccolo, poi, finita la scuola, la sua vena imprenditoriale l’ha spinto a lanciarsi in questa splendida avventura, sempre in crescita.
Puoi raccontarci la storia della Società Agricola Cruciani Ruggero & C.? Dove si trova?
“La Società Agricola Cruciani Ruggero & C. è un’azienda a conduzione familiare composta da me, mio padre e mia madre. In più abbiamo anche un dipendente. Ho iniziato quest’attività a tempo pieno appena finita la scuola superiore, ho frequentato l’ITIS, indirizzo meccanica, a San Severino Marche. Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per l’agricoltura, in particolare per l’allevamento di bovini. Nel 2020 ho avuto la possibilità di acquistare un allevamento all’asta con varie stalle e ho così iniziato con l’introduzione di alcuni vitelli. Con cinque anni, sono riuscito ad arrivare a circa 80 capi di Razza Marchigiana IGP e Limousine”.
Quali sono i vostri prodotti?
“Oltre all’allevamento ci occupiamo della coltivazione di cereali e foraggio biologici su terreni di proprietà aziendale, la cui produzione è destinata quasi esclusivamente all’alimentazione dei bovini anch’essi in regime biologico. Inoltre produciamo miele, questa è una passione intrapresa fin da piccolo, seguendo i consigli e le visite in apiario con i mie nonni. Abbiamo circa 200 arnie dislocate in vari punti delle campagne settempedane, ed un laboratorio per la produzione, il confezionamento e la vendita di miele. Un’altra nostra attività è la produzione di olio extra vergine di oliva, possediamo circa 500 ulivi secolari, nel 2021 abbiamo aggiunto altri tre ettari di uliveto di varietà autoctone (Piantone di Mogliano ed Orbetana) anch’essa ha un punto confezionamento e vendita in località Patrignolo, insieme al miele, anch’esso biologico. Commerciamo anche la legna da ardere, proveniente dai boschi locali di nostra proprietà”.
La chicca della vostra azienda agricola biologica?
“La chicca potrei dire che è questa: i bovini nascono tutti nella nostra azienda e la destinazione finale, è quella delle macellerie locali”.
Sabato 26 aprile si svolgeranno i funerali del Santo Padre Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Per quanti saranno impossibilitati a raggiungere Roma e vorranno seguire insieme in diretta le celebrazioni attraverso un momento di condivisione e preghiera, la Diocesi di Macerata rende note due iniziative proposte per a Macerata e Porto Recanati.
Nel capoluogo sarà il Cinema Excelsior (in Via Colli di Montalto, 4/6) a proiettare in sala a partire dalle ore 10 le esequie del Pontefice. Stesso appuntamento a Porto Recanati dove i funerali di papa Francesco saranno invece trasmessi presso il salone dell’Oratorio (Via Gardini 8).
Il giorno precedente, veglia di preghiera organizzata dalle parrocchie di Recanati per venerdì 25 aprile, alle ore 21:15, presso la chiesa di San Domenico; analoga iniziativa a Tolentino, ancora venerdì sera, nella chiesa di San Catervo alle ore 21.30.
"Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa - ha affermato il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi -, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera 'Gioia del Vangelo' di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo".
È stato un vero e proprio "sold out" quello registrato nel weekend pasquale a Pieve Torina, dove il Sentiero delle Acque è stato letteralmente preso d’assalto da turisti e visitatori provenienti da tutta Italia. In particolare, il percorso kneipp si conferma una delle attrazioni più amate, capace di richiamare un pubblico sempre più vasto, anche oltre i confini regionali.
A fare il punto sul successo di questi giorni è il sindaco Alessandro Gentilucci: "Il grande afflusso di visitatori premia anni di impegno nella ricostruzione, puntando su un modello di rilancio che passa anche dal turismo e dallo sviluppo economico. Quello appena trascorso è stato il primo vero appuntamento festivo dell’anno, e i numeri ci danno grande fiducia per i prossimi fine settimana lunghi, come quelli del 25 aprile e del 1° maggio".
Tra le novità in arrivo, il primo cittadino ha annunciato l'imminente inaugurazione delle nuove vasche di immersione che andranno ad arricchire ulteriormente l’esperienza kneipp, rafforzando l’offerta benessere del territorio: "Una proposta originale e distintiva che continua ad attrarre migliaia di persone e che intendiamo potenziare con nuovi servizi e sorprese in arrivo".
Il successo pasquale conferma Pieve Torina come una meta in crescita, capace di coniugare natura, salute, cultura e gastronomia. Tra il Museo della Nostra Terra, i percorsi ciclopedonali, le degustazioni di prodotti tipici e le bellezze naturalistiche del territorio, si va delineando un pacchetto turistico completo e attrattivo, con grandi prospettive per le stagioni a venire.
"La gioia è la vostra fortezza". Così Papa Francesco si rivolse ai 73 frati minori Cappuccini della provincia delle Marche, il 10 ottobre 2019, durante un incontro carico di semplicità e fraternità in Vaticano. Parole che oggi, a distanza di anni e in occasione della sua scomparsa, risuonano con emozione anche nella memoria dell’artista maceratese Stefano Calisti, che quel giorno ricevette un onore raro e indimenticabile: vedere una sua opera donata al Pontefice.
Quell’incontro segnò uno dei momenti più intensi della carriera di Calisti. A consegnare il dipinto, realizzato appositamente per l’occasione, fu il Ministro Provinciale Fra Sergio Lorenzini, che lo illustrò al Santo Padre raccontandone la genesi, i colori, l’anima.
L'Osservatore Romano, che dedicò spazio e attenzione a quell'opera, ne descrisse i dettagli, valorizzando quella cifra stilistica che rende il lavoro di Calisti unico, riconoscibile, immediatamente emozionante.
Ma fu la reazione personale di Papa Francesco a rendere tutto ancor più straordinario: "Quando mi è arrivata sul cellulare la prima foto del Pontefice con il mio quadro - ricorda Calisti - la gioia è stata immensa. Ma quando ho visto quella in cui scriveva di suo pugno una dedica sul mio catalogo, mi sono commosso fino alle lacrime".
Una dedica breve, affettuosa, sincera: "Caro Stefano, grazie tante, che Dio ti benedica e non dimenticarti di pregare per me". Parole che l’artista conserva ancora oggi come un tesoro. "Non avrei mai pensato di arrivare fino al Papa - confessa -. I miei quadri hanno girato il mondo, tra ambasciatori, prelati, attori, poeti, ma mai avrei immaginato un momento simile".
Stefano Calisti è considerato uno dei più rappresentativi artisti marchigiani contemporanei. La sua opera, fatta di luce, colore e spiritualità, continua a viaggiare tra collezionisti e istituzioni, ma è in quel giorno di ottobre del 2019 che l'arte e la fede si sono incontrate nel modo più autentico.
"Oggi che salutiamo Papa Francesco - afferma Calisti - voglio ricordare quel momento non solo come un privilegio personale, ma come un tributo che ho potuto offrire a nome di tutti i miei concittadini, dei marchigiani e della mia terra. Quel gesto divenne nostro. E la sua benedizione, un dono che porterò sempre con me".
Settimana speciale alla casa di riposo "Casa Amica" di Camerino. Nei giorni che precedono la Pasqua, infatti, gli ospiti hanno ricevuto due visite particolare per allietare il periodo che porta alle Festività.
Martedì è stato il momento della visita della Associazione Alpini, che ha donato delle colombe, graditi omaggi per gli ospiti di "Casa Amica". Presente al momento della consegna l’assessore ai Servizi Sociali di Camerino, Antonella Nalli, insieme al presidente della Fondazione "Casa Amica", Angelo Montaruli. Giovedì, invece, è stato il turno del Lions Club Camerino Alto Maceratese, che ha consegnato presso la struttura camerte le uova di Pasqua.
"Ringrazio, a nome mio e di tutto il Consiglio di amministrazione, l’Associazione Alpini e il Lions Club per la sensibilità dimostrata – spiega il presidente di Casa Amica, Angelo Montaruli – Come ogni anno abbiamo consegnati i doni agli ospiti per allietare il periodo delle festività Pasquali".
"Grazie per l’invito al presidente Montaruli e all'Associazione Alpini – dice il vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, Antonella Nalli – come ogni anno, insieme abbiamo fatto gli auguri agli ospiti della nostra casa di riposo per una Santa Pasqua. Si ringrazia sempre la presenza, la collaborazione e l'attenzione degli Alpini verso le categorie più fragili, colgo l'occasione per fare gli auguri di Buona Pasqua".
La città di San Severino Marche ha celebrato con orgoglio uno dei suoi esempi più virtuosi di impresa familiare e innovazione industriale: i fratelli Graziano e Daniele Marcantonelli, titolari dell’azienda Artigianvetro, hanno ricevuto un importante riconoscimento dall’Assemblea Legislativa delle Marche, conferito dal presidente Dino Latini e dal vicepresidente Gianluca Pasqui, per il valore economico, sociale e ambientale che l’azienda rappresenta nel panorama produttivo regionale. Presenti anche i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Maurizio Mangialardi.
Alla cerimonia ha preso parte il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha espresso parole di grande stima e riconoscenza verso l’azienda: "Artigianvetro è la dimostrazione concreta di come passione, competenza e spirito di squadra possono generare eccellenza, contribuendo non solo allo sviluppo economico del territorio ma anche alla sua identità più profonda".
Alla cerimonia di conferimento del premio hanno assistito anche Nicola Marcantonelli e Maddalena Marcantonelli. Fondata nel 1985 da Graziano Marcantonelli, e poi cresciuta con l’ingresso del fratello Daniele e di altri membri della famiglia, l'azienda è oggi un punto di riferimento nella lavorazione e posa del vetro piano, operando in un moderno stabilimento di 5mila metri quadrati dotato delle più avanzate tecnologie.
Artigianvetro si distingue per l’alto livello di qualità, sicurezza, sostenibilità ambientale e per il rispetto di un rigoroso codice etico aziendale. Grazie a un percorso di costante crescita l’impresa ha saputo unire artigianalità e tecnologia, affermandosi come marchio sinonimo di affidabilità e innovazione.
Si è svolto ieri mattina a Palazzo delle Marche un momento di grande valore simbolico e istituzionale. Nel corso di una cerimonia ufficiale, l'Assemblea legislativa delle Marche ha conferito nuovi encomi a realtà imprenditoriali che rappresentano l’identità, la forza e le eccellenze del territorio regionale.
In Sala Ricci, il Presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha accolto i rappresentanti delle ventuno aziende premiate, insieme ai vicepresidenti Gianluca Pasqui e Maurizio Mangialardi, al consigliere segretario Pierpaolo Borroni e al consigliere regionale Giacomo Rossi.
"Le aziende che oggi premiamo - ha dichiarato il Presidente Latini - sono la testimonianza di un territorio che non si arrende, sa reinventarsi e riesce ad affrontare con dignità e spirito di iniziativa le sfide di un’economia in continua evoluzione. Con questi encomi celebriamo il valore umano e sociale dell’impresa. Siete per noi esempi di identità, forza e tradizione".
Tra le imprese premiate spicca il Balneare Il Faro della Famiglia Scalabroni di Porto Recanati, "per il merito di rappresentare da cento anni una realtà imprenditoriale marchigiana di pregio nel settore turistico e della balneazione". Un encomio che ha suscitato l’orgoglio e la soddisfazione dell’intera città, legata a doppio filo a uno stabilimento che fa parte della memoria collettiva e della storia turistica locale.
A ritirare il riconoscimento è stato Diego Scalabroni, attuale titolare dello stabilimento e presidente della neo-costituita associazione dei balneari di Porto Recanati, figura di riferimento per l’intero comparto. Il suo impegno per la valorizzazione della costa e del turismo balneare rappresenta un tassello importante nella promozione dell’identità marchigiana.
Nel corso della cerimonia, Scalabroni ha voluto condividere un sentito pensiero: "Voglio precisare che, sebbene io abbia avuto l’onore della passerella e della rappresentanza del nostro Balneare, questo premio è soprattutto dei miei predecessori. In particolare, il merito del traguardo del centenario è dei miei genitori, Beatrice Mignanelli e Mauro Scalabroni. Sono stati loro ad avere il coraggio imprenditoriale e la lungimiranza di ricomprare Il Faro – a caro prezzo e con enormi sacrifici – dopo che, per una brevissima parentesi, era passato sotto la gestione di un’altra famiglia, mantenendo però sempre il suo nome storico".
"Il nome del balneare, infatti, deriva dal fatto che fino agli anni ’70, in quel tratto di concessione demaniale, esisteva il fanale di segnalamento per le imbarcazioni da pesca del paese, poi rinominato ‘Faro’ da tutta la comunità porto recanatese. La giornata di oggi ci ha reso molto felici e siamo orgogliosi della nostra storia", ha concluso Diego Scalabroni.
Si chiama "Val di Fiastra, paesaggi e civiltà del fare" il progetto presentato dai comuni di Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano e Ripe San Ginesio che è stato finanziato con il bando regionale “Borgo Accogliente”. La presentazione si è tenuta stasera al Teatro Comunale di Loro Piceno, capofila dell’iniziativa, alla presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli e dei sindaci dei tre Comuni: Robertino Paoloni di Loro Piceno, Vanda Broglia di Sant’Angelo in Pontano e Paolo Teodori di Ripe San Ginesio, con la partecipazione del consorzio Marchingegno, ideatore del progetto e di Paola Marchegiani, dirigente del Settore Turismo.
"Abbiamo stanziato 110 milioni di euro per ridare vita a luoghi straordinari come questo, che rappresentano l’anima più autentica della nostra identità. Questi borghi non sono solo simboli del passato, ma possono diventare un potente motore di attrazione per tutta la nostra regione. Le Marche sono, a pieno titolo, la Regione dei Borghi: è questo l’elemento che ci definisce e ci distingue - ha detto il presidente Acquaroli -. In primavera, poi, questi luoghi si mostrano in tutta la loro bellezza e diventano ancora più attrattivi".
"Con ulteriori interventi, potremo restituire piena vitalità e dinamicità a queste comunità, rafforzando così la competitività del territorio non solo in chiave turistica. Sempre più viaggiatori, italiani e stranieri, si innamorano di questi paesaggi, della storia e dell’autenticità che li caratterizzano - ha proseguito Acquaroli -. Quello di oggi è un primo passo verso il superamento dei campanilismi, un esempio concreto di sinergia virtuosa. Qui il privato ha un ruolo attivo, e la collaborazione tra Regione, privati e comuni diventa un vero moltiplicatore di risorse: a partire dai 110 milioni investiti, si attiva un circolo virtuoso capace di generare molto di più".
Il progetto, da realizzare in 18 mesi, nasce con l’obiettivo di trasformare i borghi di Loro Piceno, Ripe San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano in un’unica destinazione turistica integrata, puntando su esperienze legate all’artigianato, all’enogastronomia, al benessere e al turismo sportivo. Finanziato con 1 milione di euro dalla Regione Marche, la progettualità messa in campo ha saputo intercettare un cofinanziamento per oltre 937 mila euro da comuni e privati, per un investimento totale di quasi 2 milioni di euro, e prevede interventi diffusi per migliorare la ricettività, riqualificare spazi pubblici e promuovere il patrimonio culturale.
Accanto agli investimenti pubblici, sono stati finanziati 14 progetti privati che spaziano dal turismo rurale alla mobilità sostenibile, contribuendo alla creazione di un’offerta turistica autentica e strutturata, in grado di generare impatto economico e sociale sul territorio.
A Loro Piceno verrà realizzato un info point turistico all’interno di Palazzo Mastrocola, un edificio storico danneggiato dal sisma del 2016 e ora in fase di recupero, e potenziata l’accoglienza con nuovi posti letto e iniziative legate alla valorizzazione dei prodotti locali come il celebre vino cotto e l’olio.
A Ripe San Ginesio sarà attivato un hub dell'artigianato e riqualificata l’area verde della fonte storica con percorsi ciclopedonali e servizi per i visitatori. A Sant’Angelo in Pontano si interverrà sulla Torre Civica e sul Belvedere, con azioni mirate a esaltare il paesaggio e l’identità storica del borgo, oltre al rafforzamento dell’offerta ricettiva e del turismo del benessere. Il progetto prevede, trasversalmente, la promozione digitale della vallata, la creazione di pacchetti turistici tematici, il potenziamento di servizi smart, come la connettività mobile e l'illuminazione intelligente.
L’intervento di ogni sindaco è stato anticipato dalla proiezione di un video promozionale del proprio comune. Paoloni, sindaco di Loro Piceno, ha sottolineato come "i comuni abbiano sempre lavorato in sinergia perseguendo obiettivi comuni. L’Unione Montana di 15 comuni è sempre stata unita, ma soprattutto è stata fondamentale la grande partecipazione di privati e attività".
Vanda Broglia ha ringraziato la Regione per aver capito che "i borghi sono gioielli e che credere nei borghi significa credere nei loro prodotti e nelle loro attività, portando ad una inversione di tendenza". Infine, Teodori ha sottolineato come il bando abbia rappresentato un’occasione importante "non solo per superare i campanilismi, ma soprattutto per valorizzare le numerose attività artigianali che producono eccellenze spesso non adeguatamente promosse per la mancanza di tempo o risorse".
La strategia regionale per i borghi, che si avvale del nuovo logo "Marche Regione dei Borghi", beneficia di un finanziamento complessivo 110 milioni di euro, di cui 80 di premialità e riserve nei bandi per le imprese, e 30 milioni destinati specificamente alla misura "Borgo Accogliente".
Il bando, illustrato da Paola Marchegiani, ha avuto l’obiettivo di stimolare un approccio integrato prevedendo un contributo massimo di 1 milione per i comuni in forma aggregata e di 500 mila euro per i comuni in forma singola e, tramite il meccanismo del cofinanziamento, favorisce una sinergia pubblico-privato nello sviluppo dei progetti. Significativa la vivacità del territorio con ben 146 comuni che hanno partecipato.
Con il primo stanziamento di 24 milioni, sono stati finanziati 26 progetti che coinvolgono 66 comuni, tra cui "Val di Fiastra, paesaggi e civiltà del fare" primo in graduatoria. Le strategie messe in atto hanno già prodotto risultati concreti, come un aumento del flusso turistico nei borghi marchigiani a due cifre rispetto al periodo pre-Covid, con una crescita anche della presenza di visitatori stranieri. Forte anche l’attrattività del territorio dal punto immobiliare in particolare relativamente al crescente interesse da parte di stranieri ad investire nel territorio e soprattutto nei borghi.
Il Mind Festival alza il volume e arricchisce il programma di uno dei suoi giorni più attesi. Venerdì 25 luglio il palco del Campo Sportivo Mariotti di Montecosaro Scalo ospiterà due tra i nomi più rappresentativi del panorama musicale contemporaneo italiano: Psicologi e 999999999 (NineTimesNine).
Gli Psicologi: la voce di una generazione
Il duo formato da Drast e Lil Kvneki, conosciuto come Psicologi, salirà sul palco del Mind per presentare l'ultimo lavoro discografico, "DIY", un album che conferma la loro capacità di raccontare senza filtri il mondo emotivo dei giovani di oggi.
Testi intensi, beat sospesi, emozioni crude e autentiche: i due artisti portano in scena un live diretto, senza maschere, capace di toccare corde profonde tra disagio, amore, identità e desiderio di libertà. Un concerto attesissimo, per un pubblico che si riconosce nel linguaggio, nei suoni e nell'attitudine di una delle realtà più significative dell’itpop italiano.
999999999: la techno che brucia i confini
Sempre nella stessa serata, il Mind si prepara a cambiare completamente pelle con l’arrivo dei 999999999 (NineTimesNine), il duo italiano diventato un’icona globale della scena hard techno.
Dai rave berlinesi ai templi della club culture come Awakenings, Possession e Fabric, la loro è una musica acida, viscerale, senza compromessi, pronta a travolgere il pubblico con un set che promette energia allo stato puro. Un’aggiunta esplosiva alla line-up, che trasforma la notte del 25 luglio in un viaggio sonoro senza limiti, dal cuore all’adrenalina.
Con questi nuovi annunci, il Mind Festival si conferma anche quest’anno come uno degli eventi estivi più variegati e ambiziosi delle Marche, capace di spaziare tra generi e generazioni.In programma anche i già annunciati concerto di Lucio Corsi e Il Teatro degli Orrori, per un mix che accontenta gli amanti del cantautorato, del rock alternativo e dell’elettronica estrema.
Il 21 aprile, giorno di Pasquetta, Porto Recanati si trasformerà - come ormai da tradizione - in un cielo di colori, fantasia e leggerezza grazie alla quarta edizione di 'Aquiloniamo', la festa degli aquiloni che ogni anno incanta residenti e visitatori. Dalle 9 del mattino fino alle 8 di sera, il lungomare diventerà il palcoscenico ideale per centinaia di aquiloni che voleranno sopra l'acqua, portando con sé sogni, desideri e allegria.
L'evento, diventato un appuntamento fisso del Lunedì dell’Angelo, animerà il tratto compreso tra Largo Porto Giulio e metà del Lungomare Centro, offrendo una giornata ricca di emozioni e attività per tutta la famiglia. Organizzato da MyLove Eventi con il patrocinio del Comune di Porto Recanati, 'Aquiloniamo' è l’occasione perfetta per vivere la Pasquetta all’aria aperta, in un’atmosfera festosa e coinvolgente.
Il programma della giornata prevede esibizioni spettacolari in spiaggia, con aquiloni di ogni forma e dimensione che danzeranno nel cielo, e laboratori creativi per bambini, dove i più piccoli potranno costruire e far volare il proprio aquilone personalizzato. A completare l’esperienza ci sarà il Mercatino 'Mylove', con bancarelle piene di artigianato, sapori locali e curiosità tutte da scoprire.
'Aquiloniamo' non è soltanto una festa: è un momento per tornare bambini, per rallentare e lasciarsi incantare dal vento. È un invito a guardare in alto e a ritrovare la bellezza nei piccoli gesti, come far volare un aquilone nel cielo blu di primavera. Per chi desidera una Pasquetta diversa dal solito, tra mare, sorrisi e creatività, Porto Recanati è il posto giusto. Il 21 aprile, tutti con il naso all’insù: il cielo vi aspetta.
L'incantevole territorio di San Severino Marche, comune tra i più estesi dell’intera regione con i suoi quasi 194 chilometri quadrati, torna sotto i riflettori grazie a un affascinante reportage pubblicato sull'edizione online del periodico "Dove" del Corriere della Sera, tra le più autorevoli testate che si occupano del mondo dei viaggi.
A firmarlo è la giornalista Eleonora Lanzetti, che accompagna il lettore in un itinerario suggestivo alla scoperta del cosiddetto "Tibet delle Marche", un angolo sospeso tra cielo e terra che trova il suo cuore pulsante nel borgo di Elcito, a 821 metri di altitudine.
Il percorso, proposto nello speciale online del magazine, parte da San Severino Marche e si snoda lungo le strade che conducono verso Apiro, passando per la frazione di Castel San Pietro. È un invito rivolto a viaggiatori, appassionati di trekking e bike, ma anche a chi cerca un contatto autentico con la natura e con un'Italia ancora intatta.
"Elcito è un microcosmo fuori dal tempo, abitato da appena sei anime, che si articola in una manciata di case in pietra adagiate su un crinale ventoso, affacciato sull'altopiano di Canfaito, il Monte San Vicino e i resti dell’antica Abbazia di Valfucina. Il piccolo borgo silenzioso si raggiunge dalla vicina San Severino Marche...Gli amanti di bike e trekking scopriranno un posto magico - scrive Lanzetti - in un racconto che restituisce tutta l'emozione di un luogo dove la modernità si dissolve tra i sussurri del vento".
"Pochi ma essenziali i presidi di accoglienza: tra questi 'Il Cantuccio', ristoro semplice e genuino gestito da Roberta Cuomo e Nicola Gianfelice, che accolgono i viandanti con crescia, pecorino stagionato, primosale, prosciutto crudo e coppa di testa al finocchietto selvatico - si legge ancora nell'articolo -. E poi 'Il Rifugio dell'Asino', dove il vero lusso è dormire sotto le stelle, senza segnale telefonico, cullati dai suoni della natura. 'Il telefono non funziona, il wifi non prende, ma si può dormire sotto le stelle cullati dal canto delle cicale', raccontano i due gestori. Una scelta controcorrente, che fa di Elcito una destinazione d’anima, perfetta per chi cerca autenticità e silenzio".
Questo viaggio straordinario si svolge all'interno della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, un'area protetta di rara bellezza, ancora poco conosciuta al grande pubblico, ma capace di regalare emozioni autentiche a ogni passo. L'articolo completo è disponibile sul sito 'Dove' al link: leggi qui.
Poco dopo mezzogiorno, in contrada Molino nel comune di Pollenza, un cane di media taglia è finito nelle acque del fiume Potenza. L’allarme è scattato alle ore 12:40, quando i vigili del fuoco di Macerata sono stati chiamati per un intervento di soccorso animale.
Sul posto è intervenuta una squadra operativa supportata dal personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), specializzato in operazioni in ambienti complessi e difficili da raggiungere. Le operazioni di recupero si sono rivelate delicate a causa della corrente e della posizione dell’animale lungo l’argine.
Con l’utilizzo di tecniche di discesa e attrezzature specifiche, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il cane e a riportarlo in salvo. L’animale, spaventato ma in buone condizioni, è stato affidato al proprietario.
L’intervento si è concluso senza complicazioni, grazie alla prontezza e alla professionalità dei vigili del fuoco, sempre attenti anche alla salvaguardia degli animali.
La storica Filarmonica, cuore pulsante della città di Macerata e simbolo di eccellenza culturale, ha fatto da suggestiva cornice alla Festa di Primavera, un evento che ha saputo fondere con raffinata armonia cultura, eleganza e valorizzazione del territorio.
La serata, pensata come un omaggio alla primavera e al dialogo tra mondi apparentemente distanti ma profondamente connessi, è stata aperta dal presidente Enrico Ruffini. Con parole calorose ha accolto gli ospiti e le rappresentanze istituzionali, introducendo l’atteso momento della serata: la presentazione della nuova Capsule Collection dell’azienda Delsa, storica realtà del territorio.
Protagonista indiscussa della serata, Delsa ha incantato il pubblico con alcune creazioni di abiti da cerimonia e uno splendido abito da sposa, pensato per il matrimonio civile. Una proposta innovativa che, come ha raccontato Anna Cristina Salvucci, rappresenta "un modo di leggere il cambiamento: abiti leggeri, eleganti, pensati per una nuova idea di cerimonia".
Durante un’intervista condotta dallo stesso presidente Ruffini, Salvucci ha ripercorso la storia e l’evoluzione dell’azienda, sottolineando il legame profondo con il territorio e una visione rivolta al futuro: "Siamo orgogliosi delle nostre radici e del territorio che ci ha dato tanto. Il futuro? Innovazione, sostenibilità e bellezza, sempre".
A portare il saluto istituzionale è stata la vicesindaco di Macerata, Francesca D’Alessandro, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nella promozione culturale e nella valorizzazione degli spazi cittadini. "Eventi come questo dimostrano quanto la cultura e le realtà associative siano fondamentali per il tessuto sociale e artistico di Macerata".
Le creazioni Delsa sono state valorizzate da modelle d’eccezione, donne che nella vita si distinguono per talento e stile, e che hanno saputo interpretare con grazia lo spirito della nuova collezione: Alessandra Pauri, attrice; Clara Suru, hair stylist; la stessa Anna Cristina Salvucci, referente di Delsa per marketing e consulting; Annabella Marucci, consulente d’immagine; e Melissa Dignani, manager del Quadrilatero.
Il Comune di Camerino vorrebbe ripopolare al più presto il centro storico di Camerino, messo in ginocchio dal sisma che ha colpito il centro Italia nel 2016. Nel 2021, il "Noè Errante" di Noè Roberto Frifrì è stata la prima attività ad essere tornata nel cuore della città camerte, è praticamente l’unico locale aperto tra i molteplici cantieri.
Frifrì si reputa molto fortunato a poter essere nel luogo da lui scelto per il suo locale, da domani (lunedì 14 aprile) offrirà un nuovo servizio alla comunità, ovvero quello che riguarda il bar: "Dalle 7 offrirò la possibilità di fare colazione, un servizio utile agli operai della ricostruzione e agli studenti. Ci sarà sia salato che dolce: tramezzini, panini, teglie di pizza, caffè con cornetti".
(Credit Foto: Profilo Fb Noè Roberto Frifrì)
Domenica 6 aprile, al Teatro Vaccaj di Tolentino, è andata in scena la VIII edizione dell’evento "Città in Danza", organizzato dalla Uisp di Macerata con il patrocinio del comune di Tolentino e la direzione artistica di Martina De Felice, coordinatrice del Comitato UISP Territoriale di Macerata.
Si tratta di un concorso che rientra in un circuito nazionale che si svolge durante l'anno accademico in tutta Italia. Le coreografie presentate dalle scuole partecipanti, hanno visto sul palco oltre 400 ballerine e ballerini che hanno proposto diversi stili di danza: classico, moderno, hip-hop e contemporaneo, divisi in base alle fasce di età.
Il Cantiere DanzArte ASD di Tolentino ha partecipato con tre gruppi e un assolo, in due categorie, riuscendo ad ottenere straordinari riconoscimenti: nella Categoria Junior con "Connessioni", stile danza contemporanea, coreografia di Beatrice Castelli, interpreti le ragazze del gruppo intermedio, ottenuta una Borsa di studio per lo "Stage di danza di Mezza Estate" a Ceva (CU).
Nella Categoria Open: con "Deep", stile danza contemporanea, coreografia di Beatrice Castelli, interprete Emidia Cacciani, sono stati ottenuti i premi: miglior assolo, premio tecnica, premio espressività e la borsa di studio "Dance UISP Project".
Con "Anfitrite", stile danza contemporanea, coreografia di Beatrice Castelli, interpreti le ragazze del gruppo avanzato, ottenuti i seguenti premi: Premio Città in Danza - Tolentino 2025; Premio Miglior coreografia; Borsa di Studio per "Salerno Danza d'aMare", conquistando così tutti i premi in palio. Infine con "You & Me", stile hip hop, coreografia di Johara Castellucci, interpreti le ragazze del gruppo avanzato, ottenuta la Borsa di studio per l'evento "XM Hip Hop Camp" a Senigallia.
Grande la soddisfazione per l’associazione e per la sua direttrice artistica, la fondatrice Vanessa Orlandi, che ha così commentato il risultato raggiunto: "E’ stato per noi uno straordinario successo. La nostra realtà nasce nel 2008 a Tolentino e in breve tempo è diventata un punto di riferimento nel territorio per lo studio della danza. Tantissimi sono i riconoscimenti e i traguardi raggiunti negli anni ma l'obiettivo più importante, che da sempre segna la rotta di ogni scelta, didattica e artistica, è la consapevolezza di voler offrire uno spazio dove chiunque, a prescindere da età, preparazione e aspettative, possa avere modo di esprimere se stesso, trovare il proprio linguaggio, e lasciare che la danza diventi uno strumento per entrare in contatto con la propria autenticità. È stato un successo corale. Un grazie a tutti gli insegnanti, alla struttura e soprattutto agli allievi per i quali ogni giorno ci prodighiamo per dare seguito alle loro passioni e al loro percorso formativo”.
Paolo Liberati da 45 anni abita a Padova, ma ha sempre nel cuore il suo paese d’origine, Pioraco. Fin da piccolo insieme a suo padre Nelson, ammirandolo, ha imparato ad usare il traforo per costruire delle miniature. Per l’artista ogni angolo del paese dell’entroterra maceratese regala una splendida cartolina.
Recentemente, Paolo Liberati, ha terminato gli ultimi lavori, la Chiesa di San Vittorino (dove si è sposato nel 1979) e la casa parrocchiale con l’Istituto Sacro Cuore. Qualche giorno fa, proprio ciò è stato portato al Museo della Carta, della Filigrana e dei Fossili di Pioraco, dove è possibile ammirare tutte le sue meravigliose riproduzioni.
Li Matti de Montecò hanno fatto proprio colpo lo scorso febbraio nella prima edizione di Casa Sanremo Performer. Così tanto da essere già stati selezionati per il bis. L'associazione di Montecosaro sarà nuovamente protagonista nella manifestazione nazionale andata in scena prima del Festival al PalaFiori, anzi per la seconda edizione potrà godere di una vetrina migliore.
Il direttore artistico Ermanno Croce e il coreografo Domenico Primotici (ex della trasmissione "Amici") sono nuovamente venuti in città nei giorni scorsi per assistere dal vivo all'esibizione dei bambini del gruppo folk e, a distanza di qualche mese, hanno ribadito il grande apprezzamento. Anzi, alla presenza del sindaco Lorella Cardinali, hanno chiesto espressamente l'esibizione pure dei membri adulti.
Come accennato la seconda volta sarà ancora più bella. Lo scorso febbraio l'associazione si è recata in Liguria esibendosi con otto ballerini di saltarello più un suonatore di organetto (tutti tra i 9 e i 10 anni di età), questa volta potrà giovarsi di uno spazio diverso e maggiore. Li Matti de Montecò beneficeranno di mezz'ora tutta per loro e potranno aggiungere anche momenti esclusivamente canori nonchè sketch in dialetto.
Da sottolineare infine che l'edizione 2026 di Casa Sanremo Performer avrà una durata doppia, arrivando a 15 giorni. "Era già stato motivo di orgoglio partecipare alla prima edizione come unico gruppo folk nazionale - dichiara l'insegnante Monia Scocco - e sarà ancora più bello tornare tra qualche mese anche perchè il formato è stato arricchito. Sul palco del PalaFiori avremo modo di raccontare meglio le nostre tradizioni popolari marchigiane. La nuova chiamata ci riempie di soddisfazione e ci fornisce nuovo slancio per proseguire la nostra attività di salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni. Sarà anche una promozione per tutta Montecosaro".
Mai stato così pop! Tra risate e provocazioni il Liceo Classico Filelfo di Tolentino trionfa alla Notte Nazionale con un’esplosione di comicità, genio e creatività: un successo straordinario per lo spettacolo andato in scena lo scorso 4 aprile al Teatro Spirito Santo, in occasione dell’XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico che si è svolta in contemporanea in 350 Licei italiani e in 17 licei stranieri.
Un'apoteosi di divertimento, passione, talento e originalità ha stupito un teatro sold out fin dal primo annuncio dell’evento. Dopo un originale e ironico cortometraggio introduttivo, girato tra Firenze, Roma e la nuova stazione "Tolentino campus", al grido "il classico si ama", sono saliti sul palco in perfetto stile sanremese, “fil rouge” della serata, i due sfolgoranti presentatori dello spettacolo, gli ex studenti Tommaso Foresi e Leonardo Cruciani, veri showmen che, con la loro conduzione esilarante, fresca e spesso spiazzante, con la battuta sciolta e la sicura presenza scenica, hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare ai presentatori professionisti.
Tra una frizzante gag comica e l’altra, un susseguirsi di esibizioni ha travolto e incantato il pubblico in ogni momento dello spettacolo: dall’intensa performance canora del Coro giovanile dell’Istituto "Filelfo", che si è ricostituito ed è tornato per la prima volta dopo sei anni a cantare sotto la direzione del maestro Fabiano Pippa, all'Olimpovision song contest, emozionante coreografia danzata con la quale gli studenti del biennio, per una sera Dei dell'Olimpo, hanno catapultato gli spettatori nel cuore della mitologia greca, facendo brillare una volta di più la bellezza della cultura classica.
L’apice della serata è stato senza dubbio l'attesissima rappresentazione della commedia Lisistrata Smile, liberamente ispirata alla celebre opera Lysistrata di Aristofane, messa in scena per la prima volta nell'Atene del V secolo a.C.. La rivisitazione moderna della commedia aristofanea ha conquistato il pubblico per la sua assoluta e sorprendente originalità, di un’attualità inaspettata e coinvolgente.
A partire dalla spassosa, fresca e irriverente rappresentazione di una classe durante una lezione di greco, la storia segue poi le vicende della testarda Lizzy, che, animata da un carattere focoso e dalla voglia di fare giustizia, trascina le sue amiche e le donne dell’intera città in una particolare protesta per la conquista di potere e dignità: uno sciopero del sesso. Contro di lei si schiererà l’ingegnoso Eros, ragazzo armato di grande fermezza d’animo e spirito d’iniziativa, che si cimenterà in un elaborato contrattacco per la difesa dei suoi diritti e di quelli di tutti gli uomini.
Il brillante spettacolo, che ha spiccato per la sua indiscussa comicità oltre che per la sfrontatezza con cui sono stati messi in scena argomenti a volte piccanti, nasconde anche significati e messaggi profondi, quali la demistificazione delle maschere e degli stereotipi di genere, la ricerca e riscoperta di sé stessi e della propria identità, la voglia di crescere e diventare adulti prima del tempo e l’effetto dei mass media sulle vite degli adolescenti; un notevole accento è posto su un tema al giorno d’oggi importantissimo, il desiderio di emergere dalla massa e di essere ammirati, che nel corso della pièce teatrale è stato analizzato sotto ogni suo aspetto, con tutti i personaggi volti a cimentarsi in una profonda analisi della loro personalità e della loro volontà di trovare qualcuno che li apprezzi per ciò che sono.
I giovani studenti-attori, accompagnati dalle coreografie di un talentuoso corpo di danza, sono riusciti in modo trascinante a trasmettere le forti emozioni provate dai loro personaggi e, con la genuinità delle loro azioni, hanno saputo intrattenere e divertire il pubblico in sala che si è profuso in elogi e apprezzamenti, a partire dal dirigente scolastico, Donato Romano, particolarmente soddisfatto per la dedizione, le doti creative ed espressive che hanno condotto a un risultato tanto straordinario.
A vincere sul palco la bravura e il coinvolgente lavoro di squadra, al quale ognuno ha contribuito con il proprio talento e la propria energia, assaporando cosa significhi far parte di una realtà dove la passione e la motivazione si traducono in un'esperienza condivisa e memorabile. Ogni gesto, ogni battuta, ogni movimento sembrava raccontare il profondo legame creatosi tra i ragazzi stessi, i docenti e la passione che li unisce.
Indiscussi i meriti del regista e coreografo Fabio Bacaloni che ha saputo realizzare con attori così giovani, molti dei quali per la prima volta sulla scena, uno spettacolo senza pari. "Questa esperienza teatrale non è solo un modo per veicolare la profondità e la bellezza della cultura classica, è qualcosa di unico, un viaggio che va dritto al cuore", ha detto commossa e orgogliosa dei ragazzi la professoressa Claudia Canestrini coordinatrice del Liceo Classico, che insieme alle colleghe Laura Dionisi, Laila Boldorini e Marcella Borgiani ha ideato e curato lo spettacolo.
"Non è solo un atto creativo, è un atto d’amore. Quello che conta davvero è intrecciare un tessuto di condivisione, in cui ciascuno si sente apprezzato per quello che è, senza maschere, senza giudizi. Ma soprattutto, ciò che rende speciale e costituisce il vero valore di questa esperienza è il fatto che ci si emoziona insieme, ci si diverte insieme. Quando succede questo, la scuola non è più solo un luogo di impegni e fatiche, ma diventa un percorso di felicità, dove ogni passo è fatto con passione, con gioia e con il desiderio di crescere insieme nella consapevolezza della propria unicità e del proprio essere speciali", ha concluso Canestrini.
(Credit foto: Giacomo Palmieri, Lucrezia Palmieri e Silvia Sciapichetti)
Tra le tante novità che hanno animato l'edizione 2025 del Vinitaly a Verona, una proposta innovativa e affascinante ha attirato l'attenzione di distributori e importatori italiani ed esteri: si tratta di BEVOSOBRIO, giovane e dinamica realtà marchigiana con sede a Civitanova Marche, che sta riscuotendo un grande interesse tra gli operatori del settore.
L’azienda ha saputo distinguersi grazie a un'offerta originale e di alta qualità: bevande analcoliche pensate come eleganti alternative a spumanti e cocktail tradizionali, ma con il plus di essere pronte da servire. Una scelta che unisce gusto, salute e convivialità, nel segno del motto che accompagna BEVOSOBRIO: "Bere senza compromessi".
La proposta di BEVOSOBRIO risponde a un trend sempre più diffuso: il desiderio di bere responsabilmente senza rinunciare al piacere del brindisi o dell’aperitivo. Ideali per chi è in gravidanza, per chi guida o per chi semplicemente ha scelto uno stile di vita senza alcol, le bevande dell’azienda si rivolgono a un pubblico attento, moderno e consapevole.
I prodotti BEVOSOBRIO nascono da uve provenienti da vitigni selezionati con cura, trasformate in bevande sofisticate e dal gusto inconfondibile. Ma non è solo il palato a essere soddisfatto: l’azienda ha scelto di operare nel rispetto dell’ambiente, con pratiche sostenibili e imballaggi riciclabili al 100%.
Nel corso delle giornate veronesi, l'azienda BEVOSOBRIO ha avuto il piacere di incontrare numerosi professionisti italiani e stranieri, attratti dalla novità del concept e colpiti dalla qualità del prodotto. Curiosità, degustazioni e contatti commerciali si sono susseguiti con ritmo serrato, confermando il crescente interesse verso il mercato delle bevande analcoliche premium.
"Siamo entusiasti dell’accoglienza ricevuta a Vinitaly - afferma Luca Biondi, ceo di BEVOSOBRIO - il grande interesse dimostra che c’è spazio per un bere diverso, più consapevole ma altrettanto gratificante. Continueremo a lavorare per innovare nel rispetto della qualità, della salute e dell’ambiente".
Che si tratti di un aperitivo con gli amici, di una cena elegante o di un semplice momento di relax, BEVOSOBRIO offre la soluzione giusta per chi vuole brindare senza compromessi, con gusto e responsabilità.
Il Vinitaly si conferma dunque non solo una vetrina internazionale, ma anche un laboratorio di tendenze, dove realtà come BEVOSOBRIO possono farsi conoscere e contribuire a scrivere un nuovo capitolo nella cultura del beverage. E questa è solo la prima bollicina.
Grande partecipazione e ottimi riscontri per il Career Day organizzato il 3 aprile dalla famiglia Panatta presso la sede dell’omonima azienda ad Apiro, leader nella progettazione di attrezzature per il fitness e il bodybuilding.
L'iniziativa, nata per selezionare 23 nuove risorse da inserire in tre realtà in espansione – Parco Acquatico Eldorado, Hotel Eldorado e la nuova palestra Il David di Monte Roberto – ha raccolto l'interesse di oltre 140 candidati. L'evento si è configurato come un’occasione concreta per valorizzare il capitale umano del territorio, con una particolare attenzione alle fasce più giovani: era infatti possibile candidarsi già a partire dai 16 anni.
I partecipanti sono stati suddivisi in base alla posizione desiderata e hanno sostenuto un primo colloquio conoscitivo con i referenti delle varie strutture. La selezione si è svolta senza necessità di prenotazione, nel segno dell'accessibilità e dell'inclusività.
Il Career Day ha coinvolto tre progetti strategici per la famiglia Panatta. Il nuovo Hotel Eldorado, in apertura a giugno, ha ricevuto 75 candidature – prevalentemente femminili – per ruoli di front office, servizio colazioni e pulizie. La fascia d’età media si colloca tra i 25 e i 40 anni, a conferma dell’interesse da parte di giovani professionisti in cerca di opportunità nel settore turistico-ricettivo.
Al Parco Acquatico Eldorado, in vista della stagione estiva, si ricercano 10 addetti tra cui 2 risorse per biglietteria e cassa, 2 operatori alle pulizie, 4 bagnini e 2 animatori. I 21 candidati (soprattutto donne) si sono mostrati motivati, con un’età compresa tra i 16 e i 45 anni.
Particolarmente significativo il riscontro ottenuto dalla nuova palestra "Il David" di Monte Roberto, il fitness club che aprirà a settembre: 53 i profili valutati, con una buona rappresentanza maschile (31 uomini e 22 donne). Il ventaglio delle posizioni ha spaziato tra consulenti commerciali (24), istruttori di sala pesi (20) e di corsi (9), con età prevalente tra i 25 e i 50 anni.
La ricerca è orientata verso profili qualificati, preferibilmente laureati in scienze motorie o affini, con competenze tecniche e relazionali. "Sono venute persone da tutta la regione, molti giovani e donne - spiega Angela Panatta, presidente di Panatta Srl - e questo ci rende estremamente soddisfatti dell'iniziativa. Era la prima volta che organizzavamo un Career Day e abbiamo avuto la dimostrazione dell'appeal delle nostre aziende nei confronti sia ci chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro, sia di chi ricerca una situazione lavorativa migliore per prospettive di crescita professionale e qualità della vita".
L'iniziativa, oltre a rispondere a un'esigenza occupazionale immediata, si inserisce in una visione di lungo periodo orientata alla valorizzazione delle risorse locali, all'attrazione di giovani talenti e al potenziamento dell'offerta turistica e sportiva della zona. Un segnale importante per contrastare lo spopolamento e promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio.