Nella suggestiva cornice delle colline marchigiane, da un piccolo comune chiamato Campiglione, in provincia di Fermo, emerge una storia di ambizione e innovazione che promette di connettere l'Italia e la Cina attraverso la cultura, il turismo e l’economia. Francesca Ferrini, una giovane donna che ha saputo trasformare la sua passione in un'opportunità straordinaria, si sta facendo strada nel cuore del mercato cinese, pronta a portare la bellezza e l'autenticità delle Marche al pubblico asiatico.
Dopo aver completato i suoi studi all’Università Politecnica delle Marche, Francesca ha accolto l'invito di visitare la Cina e ha abbracciato con entusiasmo la sfida di esplorare un mondo così diverso e affascinante. La sua avventura cinese è iniziata con l'apertura di un account su Douyin, l'equivalente cinese di TikTok, dove in meno di un anno ha accumulato oltre 100 mila follower. Il successo di Francesca sui social media ha attirato l’attenzione di numerosi imprenditori cinesi, desiderosi di scoprire e investire nelle Marche, una regione italiana ancora poco conosciuta ma ricca di potenzialità turistiche e produttive.
Il progetto promosso dal Gruppo Panda di Pechino è ambizioso: creare un ponte tra le Marche e la Cina che valorizzi il turismo e l’export dei prodotti marchigiani. Al centro di questo progetto c'è Francesca Ferrini, scelta come testimonial delle Marche in Cina. Questa iniziativa promette di rivoluzionare la percezione delle Marche in Asia, promuovendo i suoi prodotti tipici, le sue bellezze naturali e le sue tradizioni culturali. L’ufficio che verrà aperto a Pechino, per Francesca Ferrini, servirà come base operativa per la promozione del territorio marchigiano.
Durante il suo soggiorno in Cina, Francesca ha avuto l'opportunità di esplorare diverse città, visitare enormi centri commerciali e partecipare a meeting con imprenditori cinesi interessati alle Marche. Queste esperienze l'hanno colpita profondamente, soprattutto per la rapidità con cui la tecnologia si è integrata nella vita quotidiana cinese. "La velocità e l’altissimo sviluppo tecnologico sono sorprendenti," racconta Francesca, "dai pagamenti digitali ai servizi di consegna, tutto è incredibilmente comodo e veloce. Mi trovo bene qui in Cina, e sto apprezzando l'efficienza dei servizi pubblici, la sicurezza nelle città e la ricchezza culturale."
Il mese di settembre potrebbe segnare un nuovo capitolo per Francesca e per le Marche. Il Gruppo Panda, insieme a Francesca, ha in progetto di lanciare l'operazione Marche, una pianificazione che prevede un significativo investimento da parte degli imprenditori cinesi. Questo rappresenta un'importante occasione per la regione, che potrà beneficiare di una maggiore visibilità internazionale e di nuove opportunità di sviluppo economico e turistico.
Francesca Ferrini non è solo un’ambasciatrice delle Marche, ma anche un simbolo di come le differenze culturali possano diventare un punto di forza. "Questa esperienza in Cina non solo mi sta arricchendo professionalmente," sottolinea Francesca, "ma mi sta anche dando la possibilità di creare un ponte culturale tra la mia regione e questo meraviglioso Paese." Attraverso il suo canale su Douyin, Francesca sta costruendo un dialogo aperto e autentico con la Cina, creando connessioni significative che spera possano durare nel tempo.
Con le sue colline pittoresche, i borghi medievali, le spiagge incontaminate e una tradizione culinaria ineguagliabile, le Marche rappresentano una destinazione unica per i turisti di tutto il mondo. Grazie all’impegno di Francesca Ferrini e al progetto del Gruppo Panda, questa affascinante regione italiana ha ora l’opportunità di conquistare un nuovo pubblico internazionale e di mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza e autenticità.
La storia di Francesca Ferrini è un esempio luminoso di come le passioni personali possano trasformarsi in ponti culturali che uniscono paesi e popoli, seguendo il tradizionale collegamento con la cine che luoghi marchigiani come Macerata hanno.
Nel pomeriggio di venerdì 2 agosto si è tenuta un’importante iniziativa di beneficenza che ha coinvolto la pizzeria "Kata" di Matelica. L’evento "Pizza e solidarietà" ha riscosso un bel successo che si è concluso con ben 800 euro raccolti a favore del progetto "Una vacanza indimenticabile" per persone con Alzheimer.
All’iniziativa ha partecipato anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani: "Ringraziamo la famiglia Pecchia della pizzeria da Kata e l’associazione Afam Alzheimer Uniti Marche che da anni si prende cura dei nostri cari che purtroppo sono colpiti da questa lenta e complicata malattia. Fare del bene porta sempre benr, quindi donate!». Si può ancora partecipare alla raccolta fondi sul sito www.unavacanzaindimenticabile.com.
Montelago Celtic Festival è entrato nel vivo della sua 21ª memorabile edizione. Aspettando la notte celtica, il Festival folk an plein air più grande d’Italia è sold out da mercoledì, primo dei 4 giorni di festa a Serravalle di Chienti, quando tra gli altri si sono esibiti gli epici Blind Guardian, la potente band tedesca che dagli anni ‘80 sprigiona sui palchi più prestigiosi del mondo un power metal evocativo e lirico, capace di travolgere anche il main stage.
In migliaia sui verdi prati dell’altopiano di Colfiorito - i 10 ettari dell’area camping più colorati e vivi che mai - per godere a pieno di ogni momento di questo lungo e appassionato weekend estivo, tra musica, danze, concerti e jam session, fra attività outdoor, sport, workshop, rievocazione, conferenze e spettacoli.
È il Festival sempre più inclusivo e partecipato, orgogliosamente green, grazie alla certificazione “Ecoevents”, che testimonia una grande attenzione anche ai temi etici più attuali, promuovendo con decisione la sostenibilità ambientale.
Attraverso la decennale collaborazione con gli operatori di Stammibene del Dipartimento dipendenze patologiche dell'Ast e le forze dell'ordine si rinnova l’impegno costante anche alla promozione della salute giovanile per contrastare l’abuso di alcol e l’utilizzo di sostanze stupefacenti. Risuonano i corni, si accendono i falò, il sogno folk di una notte di mezza estate continua.
La corrente trascina nei pressi della riva un grande tronco di 3 metri, una giovane turista si tuffa in mare ed evita spiacevoli conseguenze. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 12:30, nell'area balneabile dello stabilimento Amneris, a Porto Recanati.
Il tronco, di circa 3 metri, è stato avvistato mentre galleggiava verso la riva dove nuotavano alcune persone, tra cui dei bambini. Prontamente, la turista romana Giulia Rainaldi, di 21 anni, si è tuffata per rimuovere il pericolo. Una volta giunta a riva è stata assistita dai bagnini degli stabilimenti 'Amneris' e 'Annito e Figli' per rimuovere il ceppo dell'acqua e collocarlo in sicurezza.
Traguardo raggiunto per i tre giovani volontari che alla fine del mese di luglio hanno terminato l’anno di servizio civile prestando la loro opera nel progetto organizzato dalla Unpli Marche. I ragazzi sono stati sentitamente ringraziati, per l’impegno e il contributo innovativo apportato nelle rispettive attività, dall’amministrazione comunale treiese, dal presidente dell'Associazione Pro Treia Francesco Pucciarelli e da tutti i membri del direttivo.
I volontari sono stati impegnati nel progetto "Viaggio nel gusto della cultura marchigiana", un itinerario enogastronomico attraverso i sapori autentici delle Marche. Un percorso tra le delizie culinarie che passa anche attraverso la cultura, le tradizioni e la valorizzazione dei paesaggi incantevoli della regione Marche.
Un'esperienza assolutamente positiva, che ha trovato il perfetto connubio tra l’attività di volontariato al servizio del territorio, tipica della Pro Loco e lo svolgimento di un impiego dalla grandissima utilità sociale.
Nel corso di questa bella esperienza, i tre volontari, Ylenia Barbatelli, Francesco Gigli e Samuele Paparelli hanno dato un fulgido esempio di disponibilità, gentilezza e positività. Grazie al loro prezioso supporto moltissimi turisti hanno potuto apprezzare le bellezze e i tesori della Città di Treia, borgo medievale noto per la sua storia e per il gioco del pallone con il bracciale.
Il servizio civile rappresenta un’occasione per i giovani dai 18 ai 29 anni che possono dedicare un anno della loro vita nel mettersi a disposizione per l’intera collettività. La Pro Loco Treia ha già dato il benvenuto ai tre nuovi volontari Sofia Raponi, Marco Baldassarre e Riccardo Caracini, già operativi e disponibili nel portare avanti il nuovo progetto per l’anno 2024-2025.
Claudio Tombolini, uno dei fondatori di ORAstudio, è stato eletto nuovo segretario del Chapter Marche di Green Building Council Italia. Succede ad Andrea Valentini, segretario uscente, ed avrà come vice Marco Mancini di Alma Restauri.
Nel suo mandato, Claudio Tombolini svilupperà nel territorio la diffusione delle innovazioni promosse da Gbc Italia tra imprenditori e istituzioni, oltre a promuovere localmente le iniziative volte alla valorizzazione dei temi fondanti dell'associazione.
"Questo incarico in Green Building Council Italia è importante e gratificante per me e per ORAstudio, perché sposa perfettamente la nostra mission: creare e progettare nella direzione del recupero e della rigenerazione urbana, in modo da preservare i caratteri identitari di un luogo", afferma Claudio Tombolini.
La testimonianza più forte di questo approccio è Interno Marche, il nuovo hotel di Tolentino di cui ORAstudio ha curato il progetto architettonico e di interior design, che ha ottenuto una doppia certificazione livello Platino, sia per quanto concerne LEED v4 for Hospitality (primo Hotel in Italia e terzo nel mondo), che per quanto riguarda Gbc Historic Building (primo edificio in assoluto al mondo).
"Essere parte della più grande organizzazione internazionale attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili è un riconoscimento ma soprattutto uno stimolo affinché il nostro settore vada sempre di più verso criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto", conclude Claudio Tombolini.
Nei giorni scorsi il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha raccolto l’invito della Fondazione Padre Matteo Ricci ed ha accolto in città un gruppo di studenti cinesi laureandi in architettura. La delegazione è giunta a Tolentino su interessamento del presidente della Fondazione Dario Grandoni e dell'Università Politecnica delle Marche.
La Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci è stata costituita nel 2003 con lo scopo di promuovere e sostenere le relazioni internazionali, gli scambi sociali, religiosi, linguistici e culturali con l’Est asiatico e specialmente con la Cina, nell'ambito dell'opera missionaria di Padre Matteo Ricci.
I giovani studenti hanno visitato il centro storico di Tolentino, apprezzandone le peculiarità costruttive medievali e hanno potuto conoscere i monumenti più importanti tra cui il complesso monumentale della Basilica di San Nicola con il suo trecentesco ciclo di affreschi "Cappellone".
Grazie al tour organizzato dal sindaco Sclavi hanno potuto toccare con mano l'evolversi storico dell’urbanistica in un centro storico come quello di Tolentino, traendo molti spunti per le loro tesi, in corso di elaborazione in vista della loro discussione di laurea in architettura.
La mattinata si è conclusa presso il nuovo Hotel Interno Marche dove hanno potuto ammirare la bellezza di tanti oggetti di design made in Italy e la qualità dei manufatti realizzati dai maestri artigiani nelle grandi aziende di Tolentino, in un binomio di grande particolarità stilistica.
"In particolare - ha evidenziato il Sindaco Sclavi - i nostri ospiti, in poche centinaia di metri hanno potuto apprezzare direttamente e non su un tablet o uno smarthphone, la bellezza di una cattedrale, il profumo di un viale alberato di tigli, gli edifici di inizio ‘900 e la straordinaria trasformazione di un antico opificio in boutique hotel con oltre 400 oggetti di arredamento di grandi architetti e designer".
La delegazione cinese è rimasta favorevolmente colpita da questo breve ma intenso interscambio culturale che ha consentito loro di valutare direttamente, dal punto di vista urbanistico, l’antico concetto di centro storico che è mutato, nei secoli, in base ai cambiamenti sociali ed economici che hanno interessato le nostre città che hanno cambiato la propria immagine e distribuzione degli spazi.
Un incontro cha ha rafforzato i rapporti di reciproca conoscenza tra due realtà che seppur diverse sanno sempre scambiarsi esperienze positive che vanno ad arricchire il bagaglio culturale e professionale di chi le sa vivere. In particolare gli ospiti hanno apprezzato Interno Marche che si presenta proprio con un luogo simbolo del migliore design italiano e non solo.
Mirco Ciavattini e Civitanova Marche nel libro Viaggiare, raccontare, curiosare e divagare di Eno Santecchia.
Un libro che affronta il mare, i suoi posti, le sue storie e le persone che lo abitano. Un libro che in qualche pagina racconta anche della storia di Civitanova Marche, raccontata dagli occhi di Mirco Ciavattini, titolare dello chalet Il Veneziano.
“Lo scrittore è un amico di un mio cliente storico. Un giorno ha voluto fare questa conversazione con me. Il tema era lo sviluppo turistico della città. Dopo un anno, ha scritto questo libro in cui in qualche pagina riporta la mia visione” spiega Ciavattini.
“Gli ho raccontato l’evoluzione della città di Civitanova Marche, che io ho vissuto anche da editore del giornale La Citta Nuova. L’intento di questo di questo giornale era quello della ricomposizione del tessuto sociale. -continua poi raccontando il suo apporto al libro - Civitanova da sempre ha vissuto due realtà. Una realtà è quella storica civitanovese, composta da pescatori, lavoratori ferroviari, commercianti e contadini, soprattutto nella città alta. Nel 1967 quando è stato inaugurato il piano di edilizia economica e popolare, la città è raddoppiata, passando da 20000 a 40000 abitanti. Questi nuovi cittadini venivano o dall’entroterra maceratese o dalle campagne del fermano”.
Conclude poi ricordando l’intento del giornale da lui edito, La Città Nuova: “Non c’è stata mai una vera ricomposizione di queste due realtà. Il tentativo del mio giornale, La Città Nova, era quello sa una parte di far conoscere a queste nuove genti, he oramai erano cittadini di fatto dopo trent’anni, la realtà civitanovese come si era sviluppata dall’inizio del secolo ad oggi. Dall’altra parte rendere edotti gli abitanti storici di questa nuova anima che andava a sommarsi alla nuova realtà. Questa storia è confluita in questo bel libro di viaggi e racconti del mare. È stato un grade piacere portare la mia visione in questa sommatoria di racconti e di esperienze, anche sociopolitiche dello sviluppo delle realtà locali”.
Storie di borghi e luoghi e delle loro evoluzioni sociali e politiche, attraverso gli occhi di chi quelle storie le ha vissute e raccontate.
Il presidente del Consiglio regionale Dino Latini ha ricevuto a Palazzo delle Marche Claudio Tombolini e Cristiana Antonini, due dei progettisti che hanno curato la realizzazione di "Interno Marche", l'hotel di Tolentino, inaugurato lo scorso 20 giugno, nato dalla completa riqualificazione di Villa Gabrielli, storico opificio della Nazareno Gabrielli.
"Un simbolo di ricostruzione di alta qualità - ha affermato il presidente Latini - frutto di un progetto illuminato e rispettoso del patrimonio storico, architettonico, sociale ed economico di un territorio. Quello che oggi è possibile ammirare come esempio di design - ha aggiunto il presidente Latini - è il risultato di un attento lavoro che ha saputo coniugare egregiamente la ricostruzione post terremoto ad una ricostruzione maggiormente connessa alla storia e al tessuto sociale”.
Interno Marche è, in sostanza, una sorta di casa museo del design che rende omaggio all’estro e alla creatività italiana, ma con una decisa impronta di marchigianità che emerge ad ogni angolo delle trenta stanze dedicate a maestri e correnti dell’architettura. "Questo - ha concluso Latini - è il motivo del nostro doveroso riconoscimento a chi ha saputo recuperare e restituire alla collettività un luogo simbolo di Tolentino e delle Marche".
Dopo le importanti donazioni ricevute dal comune di Macerata in occasione delle mostre dedicate a Sante Monachesi e a Luigi Bartolini allestite presso i musei civici di Palazzo Buonaccorsi negli anni 2023 e 2024, l'amministrazione comunale ha ricevuto oggi, nella sala consiliare, coloro che hanno scelto di far dono al comune di Macerata di opere d’arte e di documentazione storica, contribuendo così ad arricchire il già corposo patrimonio artistico-culturale cittadino.
Nel corso della cerimonia, particolarmente apprezzata dai presenti, l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta e l'assessore Silvano Iommi, hanno omaggiato i donatori Alessandro Fogo, vincitore della VI edizione del Premio Pannaggi/Nuova Generazione; gli eredi dell’artista maceratese Sirio Reali recentemente scomparso; la famiglia Cacciamani; il maestro urbinate Carlo Iacomucci che, nella città di Macerata, ha a lungo lavorato riscuotendo successi e riconoscimenti; la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata; Lucio Del Gobbo e Viviana Pianesi, consegnando loro una simbolica pergamena di ringraziamento per la generosità e il vivo interesse mostrato verso il patrimonio culturale della città di Macerata.
Oggetto delle donazioni sono opere di varia natura tra le quali troviamo una scultura in bronzo, opera di Ermenegildo Pannocchia, dedicata al comandante dei carabinieri di Macerata, il maggiore Pasquale Infelisi e donata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata.
Numerose e pregevoli opere di Carlo Iacomucci donate dallo stesso artista; dipinti su tela come le opere di Sirio Reali Acqua 22 e il ritratto di Lida Cacciamani di Cesare Perruzzi, donate rispettivamente dagli eredi Reali e Cacciamani; un olio su lino realizzato dal vincitore della VI edizione del Premio Pannaggi, Alessandro Fogo dal titolo Ritratto di Madonna Nera con omaggio al Crivelli e, infine, numerosi documenti storici donati da Lucio del Gobbo e Viviana Pianesi, fondamentali per la ricostruzione del contesto artistico maceratese novecentesco che potrà essere quindi oggetto di studi futuri.
"È con profonda riconoscenza che abbiamo il piacere di ringraziare, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, coloro che hanno deciso di compiere un gesto prezioso e generoso, come la donazione di opere d’arte, che rappresenta un arricchimento non solo per il nostro patrimonio culturale cittadino ma anche nel rapporto tra istituzioni e artisti - hanno detto il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Katiuscia Cassetta -. Ci auguriamo che queste donazioni possano rappresentare un esempio per tanti altri e nuovo e importante punto di riferimento storico e culturale per i visitatori, per i cittadini e per le giovani generazioni".
Giornata di volontariato organizzata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini al lago di Pilato per salvare il Chirocefalo del Marchesoni. È quanto organizzato dall'ente lo scorso 26 luglio, con l'obiettivo di allestire una delimitazione lungo l’intero perimetro del bacino che, a causa delle scarsissime precipitazioni nevoso dell’ultimo inverno, in questi giorni si è completamente prosciugato, mettendo a rischio la riproduzione del chirocefalo del Marchesoni, il piccolo crostaceo rossiccio che in tutto il mondo vive solo nelle acque di questo bacino.
All’attività hanno preso parte i tecnici del Parco, alcune guide del Parco, il nucleo dei carabinieri forestali di Montemonaco, dieci volontari del CAI Marche e Umbria, i ricercatori dell’Università di Perugia e due muli, addetti al trasporto del materiale lungo il percorso impervio e impegnativo che da Castelluccio conduce al piccolo bacino di origine glaciale, situato a 1940 metri di quota.
Il monitoraggio condotto dal Parco tramite l’Università di Perugia sin dal 2018 ha evidenziato che il lago di Pilato sta assumendo nel corso del tempo un crescente carattere di temporaneità, soprattutto successivamente al 2016.
Il progressivo innalzamento delle temperature e le scarse precipitazioni nevose invernali sembrano rappresentare fattori chiave negli eventi di precoce prosciugamento del lago, a cui contribuirebbero anche fenomeni di aumento della permeabilità del suolo conseguenti agli eventi simici del 2016/2017, come ipotizzato dal rapporto Ispradel luglio 2020.
Nel corso dei millenni il chirocefalo del Marchesoni ha comunque evoluto una strategia riproduttiva che gli consente di sopravvivere in condizioni ambientali estreme e instabili; il suo ciclo biologico è molto rapido e le uova, denominate “cisti”, possono resistere per oltre un anno in uno stato di quiescenza tra la ghiaia anche in assenza di acqua; tuttavia, il ripetersi per più anni consecutivi di condizioni di siccità precoce, potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della specie.
Inoltre, le sue uova risultano particolarmente vulnerabili a danni meccanici come quelli causati dal calpestio sulla ghiaia in cui sono deposte. Per questo motivo, le misure di conservazione del Parco non consentono l’avvicinamento al lago oltre la linea di massimo livello, ora chiaramente indicata dalla delimitazione, la quale è stata allestita a mano, per una lunghezza di circa 800 metri, con paletti bianchi alti 90 centimetri, e un solo filo molto resistente; si tratta di un intervento "leggero", facilmente rimovibile e che non altera in alcun modo lo straordinario contesto paesaggistico circostante, in quanto visibile solo dalle sue immediate vicinanze.
"Ora confidiamo nella sensibilità e responsabilità degli escursionisti che si recano al lago di Pilato, luogo simbolo dei Sibillini", dichiara il direttore del Parco, Maria Laura Talamè, "affinché contribuiscano alla sopravvivenza del chirocefalo del Marchesoni mediante il rigoroso rispetto delle misure di conservazione".
"Intendo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte a questa giornata di volontariato e in particolare il Cai Marche e Umbria, nonché il Comune di Montemonaco, con cui è stata concordata l’iniziativa", dichiara il presidente del Parco, Andrea Spaterna, sottolineando che "l’intervento, realizzato in urgenza e con costi molto bassi, riveste una rilevante importanza per la salvaguardia di uno dei più preziosi gioielli biologici dell’area protetta".
Di nuovo insieme a 58 anni dal diploma. Si sono dati appuntamento lunedì 29 luglio, presso il ristorante "Duilia" di Sant'Angelo in Pontano gli ex studenti dell'istituto "Gentili" di San Ginesio. L'occasione, come consueto, è stata quella del "ritorno a casa" di Gianna Baldassarri, residente in Australia dal lontano 1967.
Altri ex compagni di classe sono arrivati da altri comuni marchigiani e anche da Milano. "Sebbene inizino, purtroppo, ad aumentare le assenze di chi non c'è più o di chi non può essere presente a causa degli acciacchi dell'età, cerchiamo sempre di rinnovare periodicamente questa buona abitudine", sottolineano gli organizzatori.
Nel corso della cena conviviale sono stati ripercorsi episodi ed avvenimenti lontani (con un pizzico di nostalgia) e più recenti, chiacchierate che hanno all'improvviso azzerato l'indice anagrafico. All'evento erano presenti Gianni Baldassarri, Alfonso Peretti, Andrea Scorolli, Benedetto Zamponi, Gabriele Pazzarelli, Giannina Salvucci, Blandina Tirabasso, Nadia Blasi, Giuseppe Mancinelli. Ospiti Giorgio Sancricca (ex preside) e Mario Baldassarri (professore e musicista).
Inaugurate questa mattina le due aree cani attrezzate sulla spiaggia libera di Civitanova, una a sud tra lo stabilimento Flamingo e la concessione numero 5 bis (Surf Club) e l’altra a nord tra lo stabilimento Aloha e Ippocampo. Presenti il sindaco Fabrizio Ciarapica insieme alla sua Perla, l’assessore Roberta Belletti con Lulu’ e gli amici a quattro zampe dell’associazione Cluana Dog, oresieduta da Andrea Arbuatti.
"Siamo contenti di offrire un ulteriore servizio a cittadini e turisti particolarmente richiesto - ha detto il sindaco - per la prima volta, anche Civitanova, si dota di aree, sulla spiaggia libera, per i nostri amici a quattro zampe e questo è sicuramente un ulteriore passo verso una città che vuole essere sempre più accogliente. E’ un servizio sperimentale al quale saranno apportate delle migliorie a partire dal prossimo anno".
"Si tratta di un altro passo in avanti per una delle località turistiche più importanti delle Marche - dichiara l’assessore Roberta Belletti -. Un servizio con il quale confermiamo l’attenzione nei confronti di tutto coloro che desiderano vivere anche la spiaggia libera in compagnia dei loro cani nel rispetto delle regole. Ricordo che a Civitanova ci sono anche molti stabilimenti balneari che già offrono questa opportunità".
Le due aree sono sempre aperte e accessibili durante la giornata, sono dotate di recinzione avente un'altezza pari a un metro, di un punto acqua e doccia e di una zona per l’ombreggiamento. Inoltre è attivo uno specifico servizio di pulizia e controllo quotidiano.
All’ingresso è apposto un cartello con su scritte le regole per l’utilizzo: è consentito l'accesso esclusivamente ai cani identificabili mediante microchip o altro documento idoneo ai sensi della normativa vigente in materia; il proprietario o il detentore deve munirsi di idonea copertura assicurativa per danni a terzi relativa al cane e di certificazione sanitaria in corso di validità (vaccinazioni, esame parassitologico negativo etc..); è obbligatorio l'utilizzo del guinzaglio di lunghezza massima pari a un metro e mezzo nelle aree attrezzate comuni.
Inoltre è vietata sempre la balneazione per i cani, fatta eccezione per i cani-guida per i non vedenti ed i cani in possesso di brevetto per il soccorso in acqua riconosciuto dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI); il proprietario o il detentore del cane devono avere al seguito un idoneo sistema per la raccolta degli escrementi che, in nessun caso, devono essere lasciati sulla spiaggia; è vietato l'accesso dei cani in altre aree della spiaggia libera fuori dalla delimitazione dell'area attrezzata.
In questi giorni, su invito del sindaco di Valfornace Massimo Citracca, il Cosmari ha incontrato i bambini e le bambine del centro estivo comunale. Presenti l'assessore Domenico Iori e le educatrici, il capoarea Paolo Domizi ha spiegato ai piccoli le buone pratiche della raccolta differenziata.
I bimbi, seppur in età da scuola materna, si sono dimostrati molto attenti e sensibili ai temi ambientali e hanno fatto molte domande su come poter effettuare correttamente la differenziazione dei rifiuti e hanno avuto tante curiosità sui mezzi utilizzati.
Con l'occasione è stato anche proiettato il nuovo video aziendale che illustra con immagini molto suggestive tutte le attività inerenti la gestione integrata dei rifiuti e l’igiene pubblica, oltre all’impiantistica utilizzato per il recupero dei vari materiali.
Continua con questa iniziativa la sinergia tra Cosmari e il Comune di Valfornace che, dopo gli incontri pubblici riservati alle famiglie, ha voluto coinvolgere i cittadini più piccoli, educandoli sui temi dell’economia circolare e in particolare della raccolta differenziata.
Nuova avventura on the road per i “Temerari” questo è il nome Whatsapp dei vespisti recanatesi che ogni anno, ormai dal lontano 2006, organizzano un tour su due ruote per le strade italiane e anche oltre confine.
Dopo la pausa forzata per un lustro, e gli scorsi anni a causa del Covid-19, come non ricordare, in sella alle due ruote, i percorsi in lungo e in largo delle strade alpine dal Veneto alla Valle d’Aosta, il Centro Italia con i tour dell’Abruzzo e della Toscana, la puntata all’estero in Austria e in Croazia, la costiera amalfitana e lo scorso anno l’Isola d’Elba, questa volta i nostri “Friends On Vespa” hanno puntato verso la Slovenia.
Partiti nei giorni scorsi da Recanati, di buon mattino, dieci i mezzi all’appuntamento equipaggiati da: Gildo, Baiocco, Giancarlo Barelli, Gabriele Fontanelli, Sandro Guardabassi, Domani Lorenzetti , Sandro Magnarelli, Roberto Mazzieri, Valentino Pianaroli, Antonio Tacconi, Valter Tomassoni.
Prima tappa: Venezia “La Serenissima”, la città lagunare, con il suo fascino antico e struggente con le sue 118 isole ed oltre 400 ponti, per la cena ed il pernottamento, e ripartire al mattino con destinazione oltre confine e precisamente a Pirano/Portorose splendida località slovena sul mare, nota per il suo lungo molo e per l’architettura veneziana.
Il terzo giorno direzione Lubiana, la capitale della Slovenia conosciuta tra l’altro per i suoi spazi verdi , dove i “Friends on Vespa” hanno soggiornato due giorni, avendo modo, oltre di visitare la città, di ammirare nei dintorni il lago di Bled, di origine glaciale ed il castello di Predjama suggestiva costruzione, risalente al XIII secolo, in quanto incastonata nella roccia. All’indomani la partenza per il rientro con tappa a Ravenna , visita e pernottamento nella storica città e dopo circa 1.400 km l’arrivo a Recanati.
Mica male per i “temerari, archiviata questa avventura per i “Friends On Vespa”, spenti i motori, hanno subito acceso le loro idee per le nuove mete del 2025, ritrovandosi per un simpatico convivio in un noto ristorante cittadino insieme a famigliari e amici per mostrare foto e video e i racconti del loro tour.
"È con immensa gioia e un pizzico di sano orgoglio che annunciamo, dopo un lungo iter per sottoporre la nostra attività alla verifica dei requisiti di idoneità al regolamento, di aver ricevuto l'ok per l'avvio alla concessione dell'emblema del Parco Nazionale dei Monti Sibillini alla nostra attività agricola". Così Silvia Bonomi, titolare dell'azienda "La Sopravissana dei Sibillini", in un post pubblicato su Facebook.
Il decreto numero 335 del 23 luglio testualmente riconosce che l'azienda agricola "La Sopravissana dei Sibillini" è in possesso dei requisiti per ottenere "la concessione d'uso del logo e della denominazione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dell'emblema "oro" del Parco Nazionale dei Monti Sibillini per le aziende che effettuano attività zootecniche e di trasformazione".
"Con queste parole così cariche di significato per il nostro percorso di allevamento, che ricordiamo esser nato esclusivamente dalla nostra volontà di recupero del patrimonio storico di biodiversità della razza ovina sopravissana, annunciamo - scrive Silvia Bonomi che, con il suo compagno Riccardo Benedetti porta avanti una tradizione altrimenti scomparsa - che seguiremo fedelmente le condizioni e il procedimento per il fattivo rilascio dell'emblema, che speriamo di poter presto apporre sulle nostre meravigliose trapunte sopravissane in qualità di prodotto storico, legato alla tradizione del luogo in cui viviamo ed assolutamente rispettoso dell'ambiente grazie ad una certificata gestione ecologica della materia prima: la nostra bellissima e pregiata lana sopravissana".
"Ringraziamo - conclude Silvia Bonomi - naturalmente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per la fiducia e per questa grandissima opportunità di valorizzazione del nostro lavoro".
Dal palco della mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia a quello della rassegna estiva "Una Piazza da Cinema". Serata d’autore "in casa" in arrivo per Giovanni Moschella, attore cinematografico, televisivo e teatrale che vive a San Severino.
La rassegna di cinema sotto le stelle giovedì 1 agosto presenterà "Finalmente l’Alba", del regista Saverio Costanzo, un vertiginoso viaggio nel cuore della Hollywood sul Tevere, tra citazioni e omaggi ai grandi del cinema, dove un’aspirante giovanissima attrice, negli studi di Cinecittà degli anni ’50, vive ore memorabili che segneranno il suo passaggio all’età adulta.
Nel cast figura anche Moschella che al cinema è già stato diretto da Francesco Calogero in diverse produzioni tra cui “Metronotte” con Diego Abatantuono. Inoltre ha preso parte a diverse pellicole: “Il consiglio d’Egitto” con Silvio Orlando, “Io che amo solo te” con Cesare Bocci, “Viola di mare” con Valeria Solarino, Ennio Fantastichini, Maria Grazia Cucinotta, Lucrezia Lante Della Rovere, “Il giovane favoloso” di Mario Martone con Elio Germano.
In tv ha lavorato, tra le altre, alle serie “La voce del sangue” con Giorgio Pasotti, “Salvo D’Acquisto” con Beppe Fiorello, “L’ultima trincea” con Flavio Insinna, Neri Marcorè, Ambra Angiolini, ne “Il commissario Montalbano” con Luca Zingaretti. Alla fine dell’anno festeggerà 40 anni di carriera.
Nel nuovissimo film "Finalmente l’Alba" è al fianco di Willem Dafoe, Lily James, Rebecca Antonaci, Joe Keery, Sofia Panizzi, Rachel Sennott e Alba Rohrwacher. Nato a Messina, Moschella ormai trapiantato nelle Marche da 30 anni vive a San Severino con la moglie Gabriela Eleonori, anche lei attrice e regista.
La rassegna di cinema settempedana proseguirà giovedì 8 agosto con “Pare parecchio Parigi” di Leonardo Pieraccioni con Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua, Nino Frassica, Massimo Ceccherini. L’ingresso agli spettacoli è libero.
È estate anche per i nostri amici a quattro zampe. Molte sono le località turistiche che si organizzano, attraverso permessi, per consentire l'accesso agli chalet e alla spiaggia ai cani. A Porto Recanati, poco fuori dal centro della cittadina marittima, c’è una spiaggia adibita proprio a questo servizio, in modo da permettere ai padroni di potersi godere una giornata in riva al mare con il proprio animale.
Questa spiaggia è quella del Pineta Beach, struttura ricettiva che si trova appunto davanti alla storica pineta di Porto Recanati. Il Pineta Beach è gestito da Matteo De Luca e dalla madre Elena Zorzi.
"Questo posto è nato più di dieci anni fa, davanti alla storica pineta. Era una zona trascurata. Non c’era nulla. Noi siamo friulani, e quando siamo venuti qui abbiamo voluto sfruttare le potenzialità di questo posto, un piccolo angolo di natura, lontano dalle dinamiche turistiche. È un posto con molto potenziale, dove anche altri privati potrebbero investire” ci spiega Matteo.
La zona, quindi, attraverso l’iniziativa privata di Elena Zorzi e le migliorie pubbliche degli ultimi anni è stata riqualificata. Da due anni hanno poi deciso di aprire questa "Dog Beach". “Siamo amanti degli animali e ci siamo resi conto che molte persone venivano a camminare in pineta con il loro cane. Tra l’altro qui vicino c’è un’associazione che fa addestramento animali. - continua il titolare - Era una zona già frequentata da questo pubblico, con una richiesta specifica. Poter far vivere la spiaggia ai propri cani”.
"Da Senigallia a Civitanova Marche, non c’era una spiaggia attrezzata per questo tipo di servizio. Ora la sensibilità è più alta - spiega Elena parlando delle caratteristiche del posto -, qui però c'è il vantaggio di essere immersi in un posto magico e naturale, con 140 metri di spiaggia e il parco a due passi. Una situazione perfetta per gli animali. Vogliamo sviluppare sempre di più questo posto con nuovi servizi. Si sta spargendo molto la voce e mi sto impegnando a far conoscere questo posto come la dog beach più bella della riviera”.
Un paradiso quindi per gli animali, con ombrelloni posti a sei metri di distanza per permettere ai cani di non stare ammassati e avere uno spazio vitale, una doccia solo per loro e altri servizi ad hoc. "Sono venuta qui tre anni fa dopo aver girovagato per l’Italia in cerca di un posto così. Il mio cane è la mia famiglia e senza posti del genere non potevo vivermi una vacanza come volevo. Questa soluzione è un colpo di fortuna che ho avuto. Spero che questa idea prenda più piede" ci racconta Sonia, una cliente affezionata. E così in questo spazio nascosto della riviera portorecanatese i cani possono fare i "turisti" in tranquillità, senza risultare di troppo.
Nella giornata di oggi, in occasione della festa di Santa Maria Maddalena, alle ore 11:30 il parroco don Vitantonio Zecchino ha presieduto il rito di benedizione per l’apertura del cantiere di lavoro presso i locali pastorali e la casa canonica della Parrocchia dello Spirito Santo di Tolentino.
L'intervento prevede la riparazione dei danni prodotti dal sisma del centro Italia del 2016 e, parzialmente, lavori di efficientamento energetico. Progettati dall'ingegner Daniele Menghi in collaborazione con l'ingegner Aldo Tuzio e il geometra Endrio Cesca, col coordinamento dell'ufficio sisma della diocesi di Macerata, i lavori saranno eseguiti dalla ditta 2P di Paoloni Enrico e C. srl.
L'intervento è finanziato tramite un'ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma del centro Italia 2016. La durata prevista per il completamento dei lavori è di 8 mesi.
Dopo il messaggio dell'amministrazione per cui la corrente sarebbe stata staccata dalle 15:00 alle 23.00, Simone Jualé, il proprietario del bar “Le Logge”, ha deciso di consolare i suoi concittadini con un'iniziativa che è stata particolarmente gradita: ha deciso di offrire i pasticcini a tutti i passanti.
E così, con un vassoio di dolci in mano, si è messo davanti al suo bar in attesa di passanti che, sorpresi e con una certa acquolina, non hanno potuto che accogliere questo gesto di generosità, gustando i vari dolci, tra una chiacchiera e l'altra.
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