Cultura

Sarnano, grande successo di pubblico per la rassegna teatrale “Facciamoci quattro risate”

Sarnano, grande successo di pubblico per la rassegna teatrale “Facciamoci quattro risate”

Nonostante il Teatro della Vittoria di Sarnano sia inagibile dal 2016, la rassegna teatrale estiva “Facciamoci quattro risate”, per il secondo anno consecutivo, si apre con un tutto esaurito. La rassegna è iniziata lo scorso sabato 6 luglio con la commedia dialettale “La banda in casa” di Lorenzo Roscioli, diretta da Roberto Tabarretti e messa in scena dagli stessi attori della compagnia del Circolo di Piazza Alta. La rassegna è patrocinata e sostenuta dal Comune di Sarnano e dalla UILT: Unione Italiana Libero Teatro. Presente anche l’autore della commedia, intervenuto a fine spettacolo per ringraziare gli attori e tutta la compagnia che, dopo 15 anni dalla prima rappresentazione, hanno deciso di riproporre “La banda in casa” con un nuovo allestimento. «Veder rappresentato il proprio lavoro in una cornice come quella del centro storico di Sarnano è una bellissima emozione» ha dichiarato l’autore Lorenzo Roscioli «sono onorato che a Sarnano, negli anni, Il Circolo di Piazza Alta abbia messo in scena tutti e tre i miei lavori». L’appuntamento di sabato scorso è stato il primo di una lunga serie di eventi organizzati dal Circolo di Piazza Alta con il patrocinio del Comune di Sarnano al fine di rivalorizzare il centro storico della Città: teatro, cinema, poesia e musica riuniti sotto il titolo “Stasera usciamo”, a sottolineare il desiderio di offrire un servizio di intrattenimento culturale rivolto a residenti e turisti. La rassegna Facciamoci Quattro Risate prosegue per altri tre sabati: il 13 luglio con “Lu matrimonio a casa de Mengrè” di e con Pietro Romagnoli, il 20 luglio con “Lu sequestru” di Giovanni Teobaldelli diretta da Iacopo Cicconofri e il 3 agosto con “La Cenerentola maritata” di Manlio Santarelli con Scilla Sticchi e Francesco Facciolli. Domenica 14 luglio, invece, si aprirà la serie di eventi “Vivere Sarnano”, sempre a cura del Circolo di Piazza Alta, quest’anno accomunate dal tema “Verso l’infinito”. Il primo appuntamento è alla piazzetta di Santa Chiara con la proiezione del classico di Spielberg “E.T. l’extraterrestre”, in collaborazione con FurgonCinema. Si proseguirà poi il 21 luglio con una serata dedicata alla celebrazione del 50° anniversario dell’allunaggio e il 10 agosto con una serata di musica e poesia per celebrare il 200° anniversario dell’Infinito di Leopardi. Inoltre, in collaborazione con l’Università del Tempo Libero, Il Circolo di Piazza Alta organizzerà anche due visite guidate a importanti attrazioni artistiche della zona: i castelli del Comune di Caldarola e il polittico dei Crivelli a Monte San Martino "La nostra associazione ha ormai compiuto 27 anni di attività ed è ancora viva e attiva grazie anche all’impegno e alla passione di moltissimi giovani che credono dell’importanza di costruire un’offerta culturale sul nostro territorio" racconta la presidente dell’Associazione Claudia Pasimeni. "Quest’anno, per la prima volta, abbiamo ricevuto il sostegno di numerosi sponsor privati che hanno apprezzato il lavoro della nostra associazione e hanno voluto contribuire alla realizzazione degli eventi estivi. È anche grazie a loro che, il 27 e 28 luglio, riusciremo a riproporre l’apprezzatissimo evento “Guerrino e il Meschino” dedicato alle leggende dei Monti Sibillini, in una versione completamente rinnovata che regalerà agli spettatori un’esperienza davvero particolare".

08/07/2019 12:23
Civitanova, inaugurata la mostra di Renzo Tortelli (FOTO)

Civitanova, inaugurata la mostra di Renzo Tortelli (FOTO)

In mostra al Lido Cluana, cinquanta stampe originali, in larga parte inedite, dagli esordi degli anni ’50 fino ai lavori più recenti di Renzo Tortelli, fotografo civitanovese che ha vissuto il linguaggio fotografico a cavallo tra documento e arte. Il percorso espositivo mette in luce un fotografo sempre all’altezza delle piccole cose, attento al fluire della quotidianità, dallo stile classico e incredibilmente attuale, dalla serie di agreste a quella di Scanno, dagli scatti all’interno di un centro di cura mentale e per disabili alle incursioni urbane a Milano e Napoli. La mostra inaugurata ieri presso la palazzina sud del Lido Cluana vuole essere il primo di una serie di passi verso la conoscenza (e la riconoscenza) del suo lavoro artistico da parte degli appassionati di fotografia e da parte delle istituzioni locali sensibili al lavoro culturale di un fotografo di prima grandezza capace di restituire lustro non solo alla sua città ma a un territorio intero. “Quella che inauguriamo è una mostra d’arte, perché Tortelli era un artista a tutti gli effetti, nella sua devota e costante ricerca della bellezza in ogni persona e in ogni luogo. E noi oggi noi siamo emozionati nel ripercorrere i suoi scatti e i suoi ricordi come nel primo giorno di scuola: la città gli doveva un riconoscimento come questo” le parole del direttore artistico di Rive Festival Giorgio Felicetti, che ha aperto l’anteprima del Festival con il taglio del nastro di “Verso Tortelli, sopra e sotto la pelle della fotografia”. Un vernissage che ha richiamato molte presenze e che ha visto la partecipazione della famiglia del fotografo civitanovese (i figli Annalina, Lanfranco e Adelisa), dei curatori Claudio Colotti e Simona Guerra, dell’assessore alla cultura Maika Gabellieri dell’assessore alla Cultura Francesco Rotolo di Scanno, insieme a Riccardo Ruggeri e Chiara Crisoliti di Marche Best Way. L’assessore alla Cultura Maika Gabellieri ha sottolineato l’importanza della figura di Tortelli, un artista che merita di essere meglio conosciuto per la grande originalità dei suoi scatti. “Tortelli è un nostro concittadino di cui andiamo fieri, e la sua arte deve parlare anche alle nuove generazioni, perché qui possono vedere la storia della fotografia, nella sua classicità e nella sua avanguardia. Io non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma posso dire di averlo incontrato nell’emozione che mi hanno trasmesso le sue figlie, quando sono venute da me per propormi questa bella iniziativa. La mostra resterà allestita fino al 12 luglio e sarà visitabile dalle ore 18:00 alle 20:00 e nei giorni del festival dalle 17:00 alle 21:00. INGRESSO GRATUITO  

06/07/2019 10:58
Il rettore Adornato all’inaugurazione di “Quirinale contemporaneo”

Il rettore Adornato all’inaugurazione di “Quirinale contemporaneo”

La vita del nostro Paese si arricchisce "continuamente sotto ogni profilo, particolarmente sul versante culturale, artistico". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presentando oggi il progetto "Quirinale contemporaneo” al quale ha partecipato anche il rettore Francesco Adornato, in qualità di presidente della “Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni”, accompagnato dall’artista Giosetta Fioroni che ha fornito due opere della collezione. La mostra, curata da Cristina Mazzantini, dal 2 giugno scorso ha portato nel palazzo sede della Presidenza della Repubblica un significativo innesto di arte contemporanea italiana: 36 opere dei più importanti artisti e 32 oggetti, concepiti da designer italiani e prodotti da aziende italiane, collocati nei cortili, nei saloni e nei giardini. “Dalla convergenza di ruoli istituzionali - commenta il rettore Francesco Adornato - nascono connessioni ancora più feconde tra l’ateneo e i mondi reali dell’arte e della pittura, che si innestano nei percorsi didattici dell’Università di Macerata dedicati allo studio, alla gestione e alla salvaguardia dei beni culturali. Un rapporto da cui possono nascere importanti opportunità di crescita formativa”. 

05/07/2019 17:30
Macerata, venerdì 5 l'incontro con l'astrofisico marchigiano Francesco Tombesi

Macerata, venerdì 5 l'incontro con l'astrofisico marchigiano Francesco Tombesi

Tutti pronti a partire per un viaggio alla scoperta del mistero dei buchi neri alla luce delle recenti scoperte. Venerdì 5 luglio, alle ore 21.30, nel Cortile di Palazzo Conventati in Piaggia della Torre a Macerata, la Scuola Popolare di Filosofia, con il Patrocinio del Comune di Macerata, organizza un incontro con Francesco Tombesi. L’astrofisico marchigiano lavora alla NASA dal 2010 in qualità di ricercatore e al Dipartimento di Astronomia dell’Università del Maryland. Premio Aspen 2017 Institute Italia per la ricerca e la collaborazione scientifica tra Italia e Stati Uniti è professore di Fisica all'Università di Tor Vergata di Roma. L’associazione maceratese, che da diversi anni incontra un numero crescente di appassionati ricercatori tra docenti, studenti e cittadini curiosi rispetto alla filosofia e alla scienza, ha invitato il giovane scienziato conterraneo, per capire l'importanza della recente fotografia del buco nero M87. Introduzione del filosofo Prof. Sergio Labate. Al termine seguirà una osservazione astronomica guidata da Cristian Fattinnanzi.  Un appuntamento imperdibile con chi indaga tutti i giorni l'infinità dello spazio, dedicato a tutti noi in quanto “figli delle stelle”, in linea con gli scopi dell’associazione Scuola Popolare di Filosofia: una didattica accessibile a tutti, in cui tutti possano sentirsi partecipi. Ingresso libero. In caso di pioggia l'incontro si svolgerà presso i magazzini UTO.

03/07/2019 13:27
Plauto e Aristofane in scena all'anfiteatro di Urbisaglia

Plauto e Aristofane in scena all'anfiteatro di Urbisaglia

Venerdì 5 e sabato 6 luglio, alle ore 21.30, nell’anfiteatro di Urbisaglia, nell’ambito della XXX° edizione di TAU, si esibiranno, rispettivamente, il Liceo Filelfo di Tolentino ed il liceo Leopardi di Macerata con due opere classiche, rilette e rivisitate, ma di grande efficacia e modernità. Venerdì sarà Pseudolus di Plauto ad andare in scena, in una rappresentazione allestita dal Laboratorio Teatro Classico I.I.S Filelfo Tolentino, per la regia di Gabriella Eleonori. Un libero adattamento in cui il servo-poeta, Pseudolus appunto, ha un estro speciale a predisporre inganni e si dimostra un tale artista nell’invenzione delle beffe, un così astuto “mattatore” dell’intrigo da scommettere perfino sul suo stesso imbroglio e ricavarne un profitto personale. Sabato toccherà ai ventitré ragazzi del Liceo Leopardi di Macerata, un’attività che rientra nel progetto TaS (Teatro a Scuola), portare in scena un altro classico, Ornithes, alla ricerca di un’utopia, liberamente tratto da Aristofane e Ovidio, curato dal regista Francesco Facciolli.  La pièce è la rilettura di un classico che viene riproposto attraverso una messinscena basata sulla comunicazione extra verbale, dove la cura per il linguaggio corporeo e le coreografie sceniche viaggiano di pari passo con la parola scritta. Da sottolineare il laboratorio svolto dagli studenti, guidati dal regista, durante il quale hanno realizzato i propri costumi di scena, coadiuvati da Scilla Sticchi e, da ultimo, la realizzazione delle maschere, che rappresentano altrettanti uccelli, ottenuta con l’intervento del M° Pino Facciolli. “Un’anteprima delle scuole che servirà da prologo per questa trentesima edizione della rassegna – commenta Cristina Arrà, assessore alla cultura del Comune – e che ci apre una strada ulteriore per promuovere la diffusione e la pratica del teatro, soprattutto fra i giovani. Siamo veramente contenti di poter dare la possibilità alle scuole che lavorano in questa direzione una possibilità in più per poter mostrare il proprio lavoro che, sappiamo, costa mesi e mesi di sacrificio e che viene remunerato, esclusivamente, dagli applausi del pubblico”.

03/07/2019 10:06
Belforte Del Chienti, giovedì 4 la presentazione del libro di Vincenzo Varagona

Belforte Del Chienti, giovedì 4 la presentazione del libro di Vincenzo Varagona

Continua l’attività di promozione culturale della biblioteca “Mario Ciocchetti” di Belforte del Chienti. Dopo il successo della presentazione del libro “Dentro una nevicata” che, attraverso la fotografia, ha mostrato il mondo faunistico, sconosciuto ai più, che circonda il nostro territorio, il prossimo appuntamento è per il 4 luglio, ore 21, per la presentazione del libro di Vincenzo Varagona "Grazia e Mistero", Viaggio nel dono e nella missione di Rita Cutolo. La presentazione avverrà nella biblioteca comunale in Via Dell’Arme n° 5 Vincenzo Varagona, giornalista del Tgr RAI, collabora Avvenire, Famiglia Cristiana, ha realizzato reportage nei Balcani in guerra (Croazia 1993, Kosovo 2001), in Medio Oriente (2006) e in Africa (1995, 2004, 2009). autore di tante pubblicazioni tra cui merita una particolare menzione “Il medico della Sars. Carlo Urbani raccontato da quanti lo hanno conosciuto” (2013, edizione in Taiwan, 2015). Il libro “Grazie e Mistero” contiene una ottantina di testimonianze della attività che Rita Cutolo svolge a Tavullia accogliendo nella sua casa persone bisognose anteponendo i bisogni delle persone sofferenti a quelli suoi e della sua famiglia attraverso una energia magnetica alla quale sono state attribuite numerose guarigioni inspiegabili. Questo libro raccoglie le storie di decine di casi, ritenuti spesso senza speranza e di fronte ai quali la scienza si è talvolta arresa, raccontate dalla voce di persone che affermano di avere ritrovato la salute, la serenità, una fede rinnovata e nuovi stimoli per Vivere. Tra le testimonianze raccolte, anche quelle di medici, teologi, personaggi dello spettacolo. Vincenzo Varagona racconta con professionalità e competenza la singolare attività di Rita fornendo una documentazione accurata limitandosi a presentare i fatti corredandoli di sue personali considerazioni con la professionalità del cronista chiamato a raccontare, per mestiere e missione, quanto ha potuto vedere e quanto ha avuto occasione di conoscere. La prefazione è curata da Giovanni D’Ercole Vescovo di Ascoli Piceno. Il Sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, porterà i saluti della comunità belfortese. Dopo l’intervento dell’autore interverrà la psicopterapeuta Paola Donadini che potrà offrire il suo punto di vista sulla narrazione dei casi contenuti nel libro.

01/07/2019 15:24
Taglio del nastro a Recanati: "L'Infinito" di Leopardi nell'arte

Taglio del nastro a Recanati: "L'Infinito" di Leopardi nell'arte

A Recanati proseguono le celebrazioni per il bicentenario dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi. Inaugurato il 29 giugno, nel giorno del compleanno del poeta recanatese, il secondo ciclo di mostre che animeranno la programmazione culturale cittadina nella stagione estiva che terminerà il 3 novembre. A Villa Colloredo Mels due mostre che ruotano intorno all’espressione dell’infinito nell’arte in un percorso sensazionale dall’epoca romantica ad oggi: “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli. Dopo la fotografia di Mario Giacomelli e la poesia, con l’esposizione straordinaria del manoscritto del 1819 de L’Infinito, l’arte torna ad essere protagonista a Villa Colloredo Mels, aprendo una porta dopo l’altra verso un mondo visibile e infinito. In mostra grandi artisti, come Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto. Alla presentazione sabato mattina a Villa Colloredo Mels erano presenti il sindaco di Recanati Antonio Bravi, l’assessore Turismo e culture Rita Soccio, Gianluca Bellucci di Sistema Museo e i curatori delle mostre, Emanuela Angiuli e Marcello Smarrelli. L’indagine sull’infinito comincia in età romantica con la pittura del paesaggio che riflette lo stato emotivo dell’artista osservatore e torna di relativa attualità nell’arte contemporanea, seguendo la necessità di staccarsi dalla quotidianità alla ricerca della propria spiritualità. A duecento anni dalla stesura de L’infinito di Leopardi la mostra vuole essere una riflessione sull’infinitezza nell’arte, un viaggio attraverso opere straordinarie con lo sguardo “al di là della siepe”. “Infinito Leopardi” è un progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario de L’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), con la partecipazione di Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale Studi Leopardiani, Casa Leopardi, Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, Università degli Studi di Macerata e Sistema Museo. "Gli eventi che sono stati messi in cantiere per celebrare L’Infinito di Leopardi - ha detto il sindaco Bravi - , con mostre, incontri, momenti dedicati alle arti aperti alla cittadinanza, rappresentano un’importante occasione promozionale per Recanati. Un impegnativo lavoro di valorizzazione del territorio, dove la cultura, di qualità e di grande spessore, assume un ruolo importante. Un percorso che vede Recanati affermarsi più che mai come città della cultura e un luogo straordinario in grado di accogliere il visitatore facendogli vivere un’esperienza immersiva fatta di arte, poesia e musica.  Tutto questo è stato possibile grazie a tutti coloro che, con passione e tenacia unita alla professionalità, hanno lavorato insieme per raggiungere una visione comune: quella di una Recanati proiettata nel futuro". "Dopo il grande successo dell'esposizione straordinaria del manoscritto autografo de L'Infinito - ha commentato l'assessore Soccio - unitamente all'interpretazione fotografica di Mario Giacomelli, sono particolarmente lieta di presentare, questa nuova sfida che raccoglie opere e installazioni di artisti di epoche diverse nell'intento di evocare nel visitatore un personale e intimo infinito. Il 2019 è l'anno de L'Infinito, un idillio universale che vogliamo celebrare attraverso i diversi linguaggi dell'arte, un bene immateriale che ha mosso e continua a muovere ancor oggi milioni di pensieri, emozioni, inquietudini, visioni, pensiero filosofico ed energie esistenziali". Le mostre “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” Nella sezione a cura di Emanuela Angiuli “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” il percorso della mostra si svolge nella rappresentazione della natura, disegnata nei luoghi della campagna, sulle rocce, lungo il mare, nei giardini, paesaggi come scenari di molteplici e variegate espressioni. Vestendosi sempre più di note liriche, le vibrazioni dei colori e della luce diventano stati d’animo, spesso luoghi di sogni densi di simboli. La pittura del sublime, scaturita dalla creatività della cultura romantica che in Giacomo Leopardi trova un’eco nei versi dell’Infinito, nel corso dell’Ottocento cede ad una sensibilità che ha perso il senso del divino perché nuovo è il sentimento del tempo, nella narrazione letteraria come nell’arte. L’infinito è diventato tempo dell’istante. La natura si fa paesaggio, nasce ormai dal “carpe diem” di un mondo secolarizzato: il divino è in ogni attimo dell’esistenza, nella mutevole bellezza del giorno e delle stagioni. I pensieri della natura nascono dal sentimento della campagna lungo le vie della pittura en plein air che in questa mostra tenta di rintracciare, per strade diverse di luoghi e figure, movimenti e tendenze, una sorta di infanzia invasa di luce e d’aria viva, un mosaico del mondo come palcoscenico di comunità all’aperto. L’infinito si è fatto luce. La luce che segna il farsi e il disfarsi del giorno, ne cadenza il ritmo, fissa i gesti, accompagnando bambini nel gioco dell’infanzia, le donne nei campi, la bella borghesia di fine secolo nei giardini e sui prati dove l’incontro si fa malinconia, sogno, attesa, breve felicità. Le opere di Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito e molti altri pittori presenti è natura stessa in cui sulla scena dell’arte, fino al primo Novecento con Giuseppe Pellizza da Volpedo, scorrono nel «fiume della vita» come in un racconto che trasforma paesaggi e ritratti in un teatro delle emozioni in cui realtà, colore e immaginazione concorrono all'espressività pittorica dei sentimenti. “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” La mostra “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto”, a cura di Marcello Smarrelli, si propone di sondare alcuni riflessi che la questione dell’infinito ha prodotto nell’arte contemporanea, attraverso due protagonisti assoluti della scena artistica italiana e internazionale: Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934) e Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933). Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, i due artisti sono stati riuniti dal critico Germano Celant, insieme ad altri artisti oggi molto noti come Mario Merz o Giuseppe Penone, nell’ambito dell’Arte Povera. Praticando un atteggiamento di totale apertura, questa tendenza artistica ha rinnovato l’attenzione nei confronti del mondo naturale e di determinati aspetti come i fenomeni fisici, l’energia, i processi di crescita naturale, i mutamenti chimici della materia. All’interno di questa vasta gamma d’interessi, l’infinito ha rappresentato una delle questioni che hanno maggiormente sollecitato il lavoro dei poveristi. Invitati a rinnovare la riflessione sul tema per questa occasione così speciale, Anselmo e Pistoletto presentano alcune delle opere realizzate nel decennio a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta. La mostra prende avvio da “Metro cubo d’infinito in stanza specchiante” di Pistoletto. L’installazione, realizzata specificamente per gli spazi di Villa Colloredo Mels, propone una nuova lettura di un’opera storica dell’autore, “Metro cubo d’infinito” (1966). Parte degli Oggetti in meno – una serie di lavori concepiti fra il 1965-66 e caratterizzati da grande eterogeneità – consiste in un cubo formato da sei lastre specchianti la cui superficie riflettente è rivolta verso l’interno, producendo un effetto di rispecchiamento infinito. «Un corpo finito che contiene l’infinito». Nell’ultimo decennio, in rare occasioni, Pistoletto ha riallestito l’opera all’interno di un ambiente specchiante che ne moltiplica all’infinito i riflessi, coinvolgendo il visitatore in un’esperienza percettiva che sfida i limiti umani. L’infinito è uno dei temi centrali nella poetica di Anselmo, che presenta tre fra le maggiori opere del suo corpus di lavori, dedicate all’argomento. Riflessione che, dalla fine degli anni Sessanta, si è declinata in un ampio catalogo di materiali e soluzioni formali. Parte di una serie condotta dal 1969 al 1975, “Particolare di Infinito” si compone di numerosi disegni a grafite che riproducono frammenti della parola “infinito”, tentativo utopistico di conferire visibilità e misurabilità al concetto. I due successivi lavori impiegano una delle tecniche più note nella produzione dell’artista, la proiezione. In “Infinito” (1971), una diapositiva recante la scritta “infinito” è proiettata da un apparecchio collocato a terra di fronte alla parete: il proiettore ha tuttavia impostato la messa a fuoco a infinito, rendendo la scritta illeggibile. Sull’altare della cappella del palazzo verrà allestita una delle opere più celebri di Anselmo, “Particolare” (1972). Anche questa si serve della proiezione che, in questo caso, interessa la scritta del titolo: la parola “particolare” sarà leggibile sul corpo dello spettatore che avvicinandosi sarà investito dal fascio di luce, conferendogli una qualifica che ne interroga la sua dimensione cognitiva, facendolo diventare parte di un tutto universale.

30/06/2019 10:55
Macerata, il Museo di Storia Naturale nell'ex casa del custode ai giardini Diaz

Macerata, il Museo di Storia Naturale nell'ex casa del custode ai giardini Diaz

La rete museale di Macerata, Macerata Musei, si appresta ad arricchirsi di un ulteriore contenitore culturale che andrà a impreziosire il già ricco patrimonio culturale della città: si tratta del Museo di Storia Naturale che verrà riallestito con una nuova veste nella ex casa del custode dei Giardini Diaz, una costruzione risalente al 1888 eseguita all’epoca dall’ingegnere Giuseppe Tambroni. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di restauro dell’edificio, di interesse storico – culturale, affidati all’architetto Luca Schiavoni e all’ingegnere Diego Cesaretti. Il progetto riguarda tutti i lavori edili e impiantistici per la nuova sede e comprende tutte le opere necessarie al restauro dell'edificio, con l'eliminazione delle partizioni e finiture interne incongrue, il restauro delle facciate, delle coperture e di tutti i serramenti, il consolidamento statico delle murature e dei solai in funzione del nuovo uso e il miglioramento antisismico, l'istallazione degli impianti elettrici e di sicurezza, di riscaldamento e raffrescamento, idrici, antincendio e antintrusione. Per ottenere con il recupero dell'immobile un organismo funzionalmente idoneo alla nuova destinazione, rendendo accessibili al pubblico tutti gli ambienti dell'edificio, il progetto prevede anche il collegamento interno, oggi non presente, tra il piano terra e il piano seminterrato da realizzare, unitamente all'istallazione di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche all'interno della ex torretta Enel, con la realizzazione di un volume esterno contenente nella parte interrata anche i servizi igienici. Per l'abbattimento delle barriere architettoniche tra il piano terra e il piano primo dell'edificio principale è stata prevista una piattaforma elevatrice. Nell’edificio troverà posto il Museo di Storia naturale con il suo ricchissimo patrimonio, costituito da reperti fossili, minerali, farfalle, coleotteri, reperti di zoologia, conchiglie, piante e acquari, che lo ha fatto entrare tra i musei scientifici di interesse regionale e che conta migliaia di visite l’anno. È un investimento già approvato e previsto nell’ambito del programma ITI - Innova Macerata finanziato dal POR FESRMarche 2014-2020 per un importo di € 1.270.000,00.

29/06/2019 15:37
"Antrhopomorphosis. Nella forma del legno", domani l'inaugurazione dell'artista Rocchetti

"Antrhopomorphosis. Nella forma del legno", domani l'inaugurazione dell'artista Rocchetti

Sarà inaugurata domani, domenica 30 giugno, alle ore 18.00, una esposizione di maestose sculture dell’artista Marchigiano ormai saluto alle cronache internazionali. Il lavoro e la maestria delle sue mani e la particolare tecnica del fuoco per i suoi quadri ha reso unico il valore dei suoi legni di ulivo e le espressioni che l’artista riesce a far trasparire e comunicare. In una cornice di rara bellezza, come quella offerta dai Monti Sibillini (leopardianamente oggi chiamati Monti Azzurri), dal 30 giugno al 30 agosto, nell'Arena all'aperto di Ripe San Ginesio, si potranno ammirare le sculture monumentali dell'eclettico artista marchigiano Nazareno Rocchetti. Intitolata "Antrhopomorphosis. Nella forma del legno", la mostra, a cura di Marilena Spataro e con l'intervento critico di Alberto Gross, è promossa da Unione Montana Monti Azzurri, con il patrocinio del Comune di Ripe San Ginesio e in collaborazione con Associazione culturale LOGOS e Acca edizioni di Roma. Nel centro di Ripe Sa Ginesio resteranno per i due mesi estivi alla libera visione dei turisti e appassionati che verranno attratti dagli eventi del Borgo che già è in fermento per l’arrivo di grandi personaggi intrattenuti da pubblici dibattiti organizzati nell’ambito del festival Borgo Futuro iniziando dal presidente Slowfood Paolo Petrini. 

29/06/2019 12:52
Taglio del nastro all’Abbadia di Fiastra: inaugurata la mostra fotografica "Obiettivo sul fronte"

Taglio del nastro all’Abbadia di Fiastra: inaugurata la mostra fotografica "Obiettivo sul fronte"

Alla presenza di Sua Eccellenza Monsignor Nazzareno Marconi, è stata inaugurata ieri sera all’Abbadia di Fiastra la mostra "Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra", organizzata dal Centro Studi “Carlo Balelli” per la Storia della Fotografia in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata e la Fondazione Giustiniani Bandini e con il patrocinio dei Comuni di Macerata, Tolentino e Urbisaglia. A tagliare il nastro è stata la signora Giovanna Balelli, moglie di Carlo che, insieme alla figlia Emanuela, custodisce e perpetua la memoria e la preziosa eredità del marito e dei suoi avi: un patrimonio di 25.000 unità che in parte sono confluite nei fondi fotografici della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e della Biblioteca Statale di Macerata e in parte appartengono alla collezione privata della Famiglia Balelli. Ha preso dunque il via questa suggestiva esposizione che racconta il primo conflitto mondiale in 250 immagini, seguendo un percorso cronologico che va dal 1914 al 1919. La mostra si apre con un focus su Giuseppe e Sigismondo Giustiniani Bandini - ultimi rappresentanti di questa nobile casata, che lasciò il proprio patrimonio alla Fondazione omonima perché lo preservasse - le cui vite furono profondamente segnate dalla guerra. Come ricordato dalla Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, infatti, Giuseppe si arruolò volontario e morì in battaglia nel 1916, ricevendo anche la medaglia d’argento conferitagli dal Ministero della Guerra, mentre Sigismondo si spense il 4 novembre, giorno in cui fu proclamata la fine della prima guerra mondiale. Così scrive Giuseppe al fratello minore Sigismondo poco prima di cadere al fronte: “…prima tra tutte le mie aspirazioni è la grandezza della Nazione e secondo il maggior lustro della nostra casa: null’altro mi spinge alla guerra…”. È dunque forte e ancora vivo il legame che intercorre tra l’evento espositivo e lo straordinario luogo che la ospita; un legame che contribuisce ad attualizzare e valorizzare il tema della rassegna. La mostra termina con alcune significative foto, che sono il frutto della permanenza di Carlo Balelli nella Commissione Delimitazione Confini, tra cui l’immagine della posa della bandiera italiana sulla Vetta d’Italia, che coincide con la firma del trattato di pace con l’Austria. La rassegna, quindi, se da un lato conclude le commemorazioni per il centenario della prima guerra mondiale, dall’altro celebra la figura e l’opera di Carlo Balelli nella duplice veste di fotografo e di uomo. Come ha sottolineato Emanuela Balelli, che ricopre anche la carica di Presidente del Centro Studi intitolato al padre, Carlo fu sia fotografo militare e dunque soldato tra i soldati, sia uomo tra uomini e si deve proprio a questo binomio il valore documentario delle sue fotografie ma al tempo stesso la loro intensità espressiva e profonda umanità. L’evento inaugurale è stato animato dalla presenza del Coro Sibilla CAI Macerata, che ha allietato la serata con alcuni brani a tema. La mostra resterà aperta fino al 4 novembre e sarà visitabile tutti i giorni dalla 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 con ingresso libero.

28/06/2019 13:25
Il pittore Marco Sciame dedica la tela "L'Opera dei campioni" alla Lube Volley

Il pittore Marco Sciame dedica la tela "L'Opera dei campioni" alla Lube Volley

Un ringraziamento al pittore Marco Sciame, amico della Lube Volley, che ha voluto celebrare con un dipinto la spettacolare doppia impresa della nostra squadra in campionato ed in Europa. Dal titolo "L'Opera dei campioni", la tela misura 80x120 e presenta una tecnica mista di acrilici e chine. Marco Sciame, già conosciuto come vincitore del Premio Arte e Premio Biffi, è anche l'autore di D'Annunzio a fumetti distribuito dal quotidiano Il Giornale. Pittore noto in Italia, nel quadro dedicato alla nostra squadra ha unito la sua conoscenza del disegno d'autore con le sue frammentazioni pittoriche realizzate nell'originale tecnica del divisionismo lineare. La Lube Volley diviene con questo omaggio anche soggetto artistico, che consacra storicamente ed eccezionalmente, un'annata indimenticabile. Il dipinto potrà essere visionato dal vivo durante la festa dei tifosi di "Lube nel Cuore" che si terrà il 1 luglio al ristorante La Serra di Civitanova Marche. In tale occasione, per tutte le info ed un eventuale acquisto dell'opera, si potrà parlare direttamente con Marco Sciame, presente alla manifestazione. "L'Opera dei campioni" sarà altresì riprodotta in un numero limitato di serigrafie, che potranno essere prenotate durante la serata.

28/06/2019 12:30
Recanati, al via le Celebrazioni Leopardiane del 221° Anniversario della nascita di Giacomo Leopardi

Recanati, al via le Celebrazioni Leopardiane del 221° Anniversario della nascita di Giacomo Leopardi

Si apre oggi a Recanati la tre giorni di poesia, cultura e musica dedicata alle celebrazioni Leopardiane per i festeggiamenti del 221° anniversario della nascita del celebre poeta Giacomo Leopardi (29 giugno 1798). “Quest’anno le Celebrazioni Leopardiane assumono un significato particolare – ha dichiarato Fabio Corvatta, Presidente del Centro Studi Leopardiani -  in quanto coincidono con il Bicentenario della scrittura de “L’infinito”, riconosciuto con un decreto del Ministro Bonisoli con l’istituzione di un comitato nazionale per le celebrazioni. L’iniziativa del 29 giugno fa parte di un ricco programma di eventi già avviati che si terranno in Italia e nel resto nel mondo con la partecipazione delle Ambasciate e degli Istituti di cultura”. Tra le iniziative, oggi, venerdì 28 giugno alle 12,30 è previsto l’arrivo nel Colle de L’Infinito del cammino  “Il cuore dell’Italia”  partito da  Piazza Santa Croce a Firenze il 9 giugno scorso,  con oltre cento  persone al seguito,  ha attraversato i territori della Toscana dell’Umbria e delle Marche. Sarà affidata allo scrittore italiano Antonio Moresco la tradizionale prolusione che si svolgerà sabato 29 giugno alle ore 18, nell’Aula Magna del Comune di Recanati. Le Celebrazioni Leopardiane, inaugurate dall'orazione memorabile di Giosue Carducci nel primo centenario della nascita del Poeta, il  29 giugno del 1898, ogni anno, richiamano l’attenzione di studiosi e appassionati da tutto il mondo. Il tema che lo scrittore Antonio Moresco affronterà è  “Leopardi insurrezionale”. Al termine della conferenza a Moresco verrà assegnato il Premio Leopardi perché, come si legge nella motivazione, “è, tra tutti gli scrittori italiani contemporanei, il più leopardiano." Nei suoi libri, Leopardi è presenza costante: nominato e citato assai spesso, è interlocutore privilegiato e diventa persino personaggio. Leopardi è "il primo e l'ultimo amore", come si legge ne Lo sbrego...". Le celebrazioni continueranno la sera alle ore 21,15 nella Piazzuola del Sabato del Villaggio con l’attore e regista Sergio Rubini che si esibirà in un  recital sulle opere di Giacomo Leopardi.

28/06/2019 10:00
Biglietto unico: Recanati fa rete con le altre "città Lottesche"

Biglietto unico: Recanati fa rete con le altre "città Lottesche"

Si è tenuto nei giorni scorsi a Recanati l'incontro delle "Città Lottesche", per fare il punto sul "biglietto unico" che permette ai tanti appassionati e turisti che ogni anno si recano nella nostra Regione, di poter ammirare e conoscere le opere di Lorenzo Lotto e le località che le ospita.  "Fare squadra con gli altri comuni è stata una priorità che abbiamo perseguito con forza in questi ultimi anni"-  Afferma Rita Soccio Assessore alle Culture e Turismo di Recanati che aggiunge - "Quello delle "Città Lottosche" è l'ultimo in ordine temporale dei tanti progetti già avviati come La Via Lauretana, La Riviera del Conero, La marca Maceratese ed altri, tutti con lo stesso obiettivo condiviso di valorizzare e promuovere il nostro territorio. Per i prossimi mesi saranno avviate azioni congiunte fra i Comuni della Rete con il supporto della Regione Marche, per comunicare e pubblicizzare questo nuovo percorso culturale che prevede anche concerti ed eventi mirati. Questa modalità delle Città in Rete, trasforma la nostra Regione in un grande museo diffuso dove turisti e appassionati potranno scoprire, oltre ai capolavori del Lotto, anche paesaggi ed eccellenze che si celano in ogni angolo dei nostri territori". Per la rete delle "Città Lottesche" la Regione Marche oltre ad appoggiare da subito l'idea, ha stanziato per le due annualità 2019-2020 un finanziamento di 30.000 euro che nella riunione recanatese si è deciso di dividere in tre aree: una parte sarà utilizzate per la comunicazione cartacea e social, un'altra per i servizi con particolare attenzione alla didattica e l'ultima all'organizzazione di eventi. Tutte le opere del grande Maestro rinascimentale si possono ammirare oltre ai Musei Civici di Villa Colloredo Mels di Recanati, alla Pinacoteca Civica di Ancona, Musei Civici di Palazzo Pianetti di Jesi, il MASM-Museo Arte Sacra di Mogliano, Sala degli Stemmi del Palazzo Comunale di Cingoli. Il costo del biglietto unico è di 10 euro (prezzo ridotto 7 euro). Le opere del Lotto conservate presso il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto e presso la chiesa di Santa Maria in Telusiano di Monte San Giusto sono visitabili gratuitamente.

27/06/2019 15:09
Al via la nuova edizione di "Non A Voce Sola": calendario e programma completo

Al via la nuova edizione di "Non A Voce Sola": calendario e programma completo

È al via la decima edizione di Non a Voce Sola, e con essa le celebrazioni del decennale dell'originale festival al femminile nato e cresciuto in terra marchigiana. La Rassegna con cadenza annuale ed itinerante coinvolge fin dalla sua origine ben 12 Comuni e tutte le province marchigiane da Pesaro ad Ascoli Piceno, e prevede anche quest’anno ben 12 appuntamenti e una trentina di ospiti. Il 15 luglio del 2010 iniziava il cammino di Non a Voce Sola con l'idea di creare uno spazio franco di discussione su concetti come identità, desiderio, potere, genere, sesso, felicità, libertà, tutto al vaglio del principio della differenza.  Tutte le più grandi intellettuali e artiste italiane sono passate sul palco del festival discettando di forza, potenza, ordine simbolico, impossibile, corpo politico delle donne, spudoratezza, genealogia femminile. Tutte hanno rigorosamente riaffermato la necessità di un punto di vista femminile sulla realtà, tutte sono state concordi nel riconoscimento della necessità di far agire una esperienza femminile spesso silenziosa, messa al margine, considerata subordinata rispetto al pensiero dominante ancora androcentrico e patriarcale, e tutte hanno presentato la stessa consapevolezza del bisogno di luoghi al femminile dove pensarsi e pensare il mondo. All'alba del suo decimo compleanno, la rassegna torna alle origini, torna là dove si era iniziato il cammino con la filosofa che più di ogni altra ha determinato il percorso della rassegna, Luisa Muraro. Sarà l'insigne filosofa ad aprire a Macerata, sabato 29 giugno, alle ore 18, nella splendida cornice di Palazzo Conventati, la decima edizione della Rassegna Non a Voce Sola con una lectio dal titolo Al mercato della felicità e sarà la scrittrice Lucia Tancredi a introdurre l'autorevole ospite, già come dieci anni or sono. Sulla scia di Luisa Muraro è stato scelto il fil rouge della intera manifestazione, Al mercato della felicità, una ennesima sfida a riaffermare l'importanza del desiderio nella vita di ogni donna e uomo sulla terra. Al mercato della felicità vuole  mettere in evidenza la centralità del desiderio nella vita di ogni essere vivente, intendendo per desiderio quello che Luisa Muraro, indica con il termine di Himmat, l'anelito di colui che cerca, anche se sa che le sue forze sono insufficienti a compiere l’impresa.  Dopo l'apertura maceratese il calendario si presenta ricco di grandi eventi e grandi personalità, dal 4 luglio a Mondolfo con Tiziana Ferrario e la sua lectio all'insegna di Jane Austen dal titolo, Orgoglio e Pregiudizi, all' 11 luglio a Numana con Paolo Crepet e il suo libro Passione. Sarà poi la volta di Riccardo Iacona e del suo intervento Se questi sono gli uomini a Mondolfo il 17 Luglio, seguito il 07 agosto, nella splendida cornice dell'Orto dei Frati di Palazzo Comunale di Montecosaro, dall'intervento di Loredana Lipperini e Lucia Tancredi. Doppio appuntamento a Porto Sant'Elpidio con Barbara Alberti e Antonella Prenner  il 5 settembre a Villa Baruchello e il 19 Settembre con Paolo Crepet al Teatro delle Api, mentre è per il 12 settembre a Porto Recanati nella Pinacoteca Comunale,  l'intervento della direttrice di Donna Moderna, Annalisa Monfreda, dal titolo Come se non fossi femmina. Si tornerà nell'entroterra a parlare d'amore con il filosofo Umberto Galimberti, a Sarnano il 21 settembre con una lectio su Le cose dell'amore a cui seguirà una serata dedicata alla poesia a Montegranaro, il 26 settembre, alle ore 21.15, con Franco Arminio e il suo libro Resteranno i Canti. La penultima serata verrà ospitata a Sant'Elpidio a Mare con Lucia Tancredi e il suo booklive Gargano negli occhi. E, all'insegna della circolarità, l'ultimo appuntamento sarà a Macerata, il 28 settembre alle ore 18, al Teatro della Filarmonica, con la presentazione dell'ultimo libro di Elisabetta Rasy, Le disobbedienti.  L'autrice sarà accompagnata nella conversazione da due ospiti d'eccezione: la scrittrice Lucia Tancredi e il rettore dell'Università di Macerata Francesco Adornato.  Un programma di grande interesse che costituisce la degna celebrazione di un decennio di successi in tutta la Regione Marche e nelle regioni limitrofe.  Calendario 29 giugno, Macerata  Luisa Muraro Al Mercato della Felicità Palazzo Conventati ore 18.00 4 luglio,  Mondolfo  Tiziana Ferrario  Orgoglio e Pregiudizi  Giardini della Rocca ore 21.15  11 luglio, Numana Paolo Crepet  Passione Piazza del Santuario ore 21.15 17 luglio, Mondolfo Riccardo Iacona Se questi sono gli uomini  Giardini della Rocca ore 21.15 7 agosto, Montecosaro Loredana Lipperini e Lucia Tancredi Magia Nera  Orto dei frati Palazzo comunale, ore 21.15 5 settembre, Porto Sant'Elpidio, Villa Baruchello, ore 21.15 Antonella Prenner Tenebre  Barbara Alberti  La disobbedienza  12 settembre, Porto Recanati Annalisa Monfreda  Come se tu non fossi femmina  Pinacoteca/Anfiteatro Natale Mondo Corso Matteotti, ore 21.15  19 settembre, Porto Sant'Elpidio  Paolo Crepet Passione Teatro delle Api  ore 21.15 21 settembre, Sarnano Umberto Galimberti  Le cose dell'amore  Le logge di Via Roma, ore 17.30 26 settembre, Montegranaro  Franco Arminio Resteranno i Canti Sala del Consiglio ore 21.15 Sant'Elpidio a Mare, Lucia Tancredi, Il Gargano negli occhi, sete di Quota CS Sport, strada Pozzetto, 3 28 settembre, Macerata, Francesco Adornato, Lucia Tancredi ,  Elisabetta Rasy Le disobbedienti   La  Filarmonica  ore 18.00    

27/06/2019 11:49
XXX Edizione del Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”: come partecipare

XXX Edizione del Concorso di Poesia “Città di Porto Recanati”: come partecipare

Giunge alla trentesima edizione il noto Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati” che venne ideato e fondato dal poeta, scrittore e saggista, prof. Renato Pigliacampo (1948-2015). Pigliacampo era nato nella città di Leopardi nel 1948 e proprio nella terra di Marca soffrì, in giovanissima età, la perdita dell’udito a causa di una grave forma di meningite. Si era laureato all’università “La Sapienza” di Roma, specializzandosi in Psicologia, e dedicando particolare attenzione all’insegnamento della Lis (Lingua Italiana dei Segni) di cui molto parlò anche nelle sue poesie. All’interno dell’universo audioleso ricoprì anche vari incarichi importanti quali quello di Consigliere del Direttivo ENS (Ente Nazionale Sordi) e di Presidente Regionale ENS Marche. Parallelamente a un’intensa attività saggistica sulle problematiche dell’audioleso nei vari ambiti della società si dedicò alla poesia, forma di espressione con la quale narrò il suo disagio esistenziale, la sua rabbia dinanzi alle idiosincrasie del mondo e l’ingiustizia della società. La sua prima raccolta organica di versi, datata 1967, si intitolava “Anni, anni che vanno”, opera alla quale nel corso del tempo ne seguirono numerose altre, tra cui “Canti del mio silenzio” (1973), “Dal silenzio” (1981), “Adobe” (1990) con la quale sembrava risoluto nell’abbandonare la poesia salvo poi tornare a ripercorrere le sue strade e pubblicare “Canto per Liopigama” (1995) e i più recenti “L’albero di rami senza vento” (2006) e “Nel segno del mio andare” (2013). Nel 2016 il critico Lorenzo Spurio ha dato alle stampe il volume “Nella sera che cala sul litorale. Percorso antologico nella poesia del Guerriero del Silenzio”. In esso Spurio ha raccolto, in base a una sua selezionata scelta dell’ampio materiale, testi che appartenevano a tutte le opere di Renato Pigliacampo, disponendoli in ordine cronologico ad offrire al lettore un vero e proprio itinerario, tra i mutamenti sociali e lo scorrere del tempo, dell’ars poetica di Pigliacampo. Il concorso, patrocinato dal Comune di Porto Recanati e dalla Provincia di Macerata, è uno dei più longevi dell’intera Regione Marche. Negli anni esso ha raccolto testi poetici di pregevole fattura e di elevato valore civile, frequentemente incentrati sulle difficoltà sociali, sulla disuguaglianza, sulla denuncia delle ingiustizie e sul riscatto degli oppressi, tematiche centrali dell’impegno umano del suo fondatore. COME PARTECIPARE È possibile partecipare al premio con massimo due poesie (in italiano o in dialetto) ciascuna non dovrà superare i 50 versi di lunghezza. Sebbene il tema sia libero si consiglia vivamente di trattare tematiche relative alle problematiche sociali, alle discapacità sensoriali, alle diseguaglianze, alla disabilità, alla povertà, alla solitudine degli anziani, all’odissea dei migranti e dei profughi, ecc., tematiche per le quali fu istituito il Premio. Per partecipare è richiesto un contributo di partecipazione di 20€ e, assieme alle poesie con le quali si intende partecipare, è richiesto l’invio dei propri dati personali. Le iscrizioni dovranno pervenire esclusivamente a mezzo mail poesia.portorecanati@gmail.com entro il 25 luglio 2019. La Commissione di Giuria, presieduta dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio e composta dai poeti Rosanna Di Iorio, Rita Muscardin, Emilio Mercatili e Loretta Stefoni, decreterà il suo giudizio a fine agosto. Sono previsti premi in denaro: 500€ al primo vincitore, 300€ al secondo e 200€ al terzo, oltre a targhe, eventuali coppe e diplomi. La cerimonia di premiazione avrà luogo nell’affascinante Pinacoteca Civica “Attilio Moroni” di Porto Recanati nel pomeriggio del 14 settembre 2019.

26/06/2019 11:50
Estate a Recanati, i musei ampliano l’orario di apertura

Estate a Recanati, i musei ampliano l’orario di apertura

Cambio d’orario nei musei civici e all’Ufficio Iat di Recanati. In vista dell’estate, per offrire un servizio ai tanti turisti che raggiungeranno Recanati per scoprirne le bellezze, il Comune e Sistema Museo hanno deciso di estendere l’orario di visita delle strutture che gestiscono. Estensione degli orari anche in concomitanza con l’inaugurazione il 29 giugno del secondo ciclo di mostre per omaggiare i duecento anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi: "La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” a cura di Emanuela Angiuli e “Interminati spazi e sovrumani silenzi. Giovanni Anselmo e Michelangelo Pistoletto” a cura di Marcello Smarrelli. Un viaggio sensazionale dall’epoca romantica ad oggi. Dal 1° luglio al 13 settembre 2019 gli orari di apertura dei musei civici di Recanati rispetteranno i seguenti orari tutti i giorni: – Ufficio Iat-Tipico.tips: 9-19 – Museo Civico di Villa Colloredo Mels e museo dell’emigrazione marchigiana: 10-19 – Torre del Borgo: 11-13 – 16-19 – Museo Beniamino Gigli: 11-13 – 16-19 Tutti i giorni, alle ore 11, 12, 16, 17 e 18, comprese nel biglietto unico Recanati Musei, partono le visite guidate alla Torre del borgo e al museo Beniamino Gigli della durata di 30 minuti.

26/06/2019 10:30
Abbadia di Fiastra, giovedì 27 l'inaugurazione della mostra sulla Grande Guerra di Carlo Balelli (FOTO)

Abbadia di Fiastra, giovedì 27 l'inaugurazione della mostra sulla Grande Guerra di Carlo Balelli (FOTO)

Giovedì 27 giugno verrà inaugurata all’Abbadia di Fiastra la mostra Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra, organizzata dal Centro Studi “Carlo Balelli” per la Storia della Fotografia in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata e la Fondazione Giustiniani Bandini e con il patrocinio dei Comuni di Macerata, Tolentino e Urbisaglia. Il percorso espositivo, allestito presso l’ex Ospizio dei Pellegrini, proporrà un suggestivo racconto per immagini del primo conflitto mondiale dal 1914 al 1919 attraverso 250 fotografie realizzate da Carlo Balelli, che fu impegnato in prima linea al fronte nelle squadre fotografiche del Regio Esercito.  Con il suo obiettivo ha infatti narrato i momenti e i temi più significativi della Grande Guerra cogliendone i molteplici aspetti, dalle situazioni più drammatiche alle scene di vita quotidiana: l’organizzazione militare, le città bombardate, i prigionieri, le truppe alleate, le battaglie decisive, ma anche gli svaghi dei soldati, la vita della popolazione civile, i panorami alpini, i bambini che giocano a fare i soldati. Al tempo stesso ha testimoniato l’importante attività documentaria svolta dalle squadre fotografiche militari – con la predisposizione delle stazioni di ripresa, le attrezzature utilizzate e il lavoro di telefotografia, fotografia panoramica e fotogrammetria – che hanno restituito il conflitto bellico da una prospettiva inedita. Queste le parole di Emanuela Balelli, figlia di Carlo e Presidente del Centro Studi intitolato al padre: “Attraverso le immagini che si fanno documento conserviamo la memoria. Immagini capaci di restituire intatti i momenti, i volti, i paesaggi, di fermare in uno scatto lo scorrere del tempo. Frammenti di storie, nella Storia”. Carlo Balelli ha dunque lasciato un’eredità di grande valore storico-artistico, che oggi costituisce un unicum nel suo genere in ambito nazionale e che continua a dare lustro alla città di Macerata e al maceratese tutto. Le fotografie presenti in mostra provengono difatti dalle fototeche della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti e della Biblioteca Statale di Macerata, nonché dalla Collezione privata della Famiglia Balelli. “La Fondazione Carima – ha dichiarato la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – ha fortemente voluto questa mostra all’Abbadia di Fiastra sia per arricchirne l’offerta turistico-culturale nel periodo estivo, sia per coinvolgere gli istituti scolastici provinciali dopo la riapertura a settembre, nella certezza che rappresenti un evento di sicuro interesse tanto per i visitatori quanto per gli abitanti del luogo e altresì per gli studenti”. “L’iniziativa espositiva – ha spiegato il Presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti – si inserisce perfettamente nel contesto che la ospita, al quale si lega tramite la figura di Sigismondo Giustiniani Bandini, l’ultimo duca di questa nobile famiglia che morì proprio il 4 novembre 1918, giorno in cui venne dichiarata la resa degli austriaci, e che perse in guerra il fratello maggiore Giuseppe”. La mostra resterà aperta fino al 4 novembre e sarà visitabile tutti i giorni dalla 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 con ingresso libero. Per informazioni contattare la Meridiana ai seguenti recapiti: 0733/202942 – info@meridianasrl.it.

24/06/2019 16:30
Musicultura 2019, Angelique Kidjo fa ballare lo Sferisterio sulle note di "Pata Pata" (FOTO e VIDEO)

Musicultura 2019, Angelique Kidjo fa ballare lo Sferisterio sulle note di "Pata Pata" (FOTO e VIDEO)

Arena Sferisterio gremita per la serata finale di Musicultura 2019. A far ballare il pubblico maceratese, prima della proclamazione del vincitore dell'edizione di quest'anno, ci ha pensato Angelique Kidjo proponendo l'intramontabile "Pata Pata" della cantante sudafricana Miriam Makeba. Gli oltre 2500 spettatori dell'Arena non hanno resistito al ritmo trascinante della canzone e si sono alzati in piedi per scatenarsi nelle danze.  Quella dell'artista beninese è stata l'ultima esibizione prima dell'incoronazione di Federico Lettieri come vincitore del Festival, così come annunciato da Enrico Ruggieri. Il cantautore napoletano, visibilmente commosso, ha ricevuto il premio di 20 mila euro offerto da Ubi Banca sul palco dello Sferisterio.  In precedenza il pubblico era stato incantato da Daniele Silvestri e dal rapper Rancore: guarda qui  Ecco il video della performance di Angelique Kidjo allo Sferisterio di Macerata: 

24/06/2019 13:32
Francesco Lettieri è il vincitore di Musicultura 2019: le emozioni della finale (VIDEO)

Francesco Lettieri è il vincitore di Musicultura 2019: le emozioni della finale (VIDEO)

È Francesco Lettieri il vincitore della trentesima edizione di Musicultura: a lui vanno i 20mila euro offerti come premio dalla Ubi Banca. Ad aprire la serata finale della trentesima edizione di Musicultura Enrico Ruggeri con una emozionante interpretazione di "Quello che le donne non dicono". "Io c'ero 30 anni fa alla prima di Musicultura e sono contento di esserci ancora oggi perché questa è una cosa importante per la musica italiana" ha esordito Ruggeri, un conduttore che ha sempre saputo tenere alta l'attenzione della platea dello Sferisterio, gremito in ogni ordine di posti, accompagnato da Natasha Stefanenko.  Il primo a salire sul palco è stato proprio il vincitore della finale Francesco Lettieri con "La mia nuova età", poi Lavinia Mancusi con "Ninù". L'attrice Carlotta Natoli ha poi interpretato il monologo "Guerra" di Achille Campanile del 1933. Un saluto, dalle prime file dello Sferisterio, anche da Mirkoeilcane, vincitore della 28esima edizione di Musicultura. "Mi è venuta la pelle d'oca stando qui - il commento del cantautore romano -. Ho sentito le prime due canzoni e sono bellissime: complimenti ragazzi e beati voi che state li, vorrei esserci io".  A salire sul palco è stato poi Francesco Sbreccia con "Tocca a me" e infine Gerardo Pozzi con "Badabum". È stata poi la volta di Daniele Silvestri. Il cantante, con i suoi oltre 25 anni di carriera, di impegno e di coraggio ha portato sul palco di Musicultura "Le navi" e "La mia casa". "Parliamo di vite affidate al male e alla disperazione in questi testi - ha esordito -. La prima canzone l'ho scritta anni fa, quando parlare di migranti non era un atto politico ma umano. Dobbiamo sentire il mondo come un'unica casa, non costruiamo muri."  Silvestri ha infine salutato il pubblico dello Sferisterio con il suo nuovo brano "Prima che".  "La musica deve essere aperta e deve sapersi reinventare: dobbiamo rompere le regole e creare sempre qualcosa di nuovo" così Rancore ha salutato l'arena maceratese dopo aver cantato due suoi brani e "Argento vivo", il pezzo che si è aggiudicato ben tre premi nell'ultima edizione del Festival di Sanremo, con Daniele Silvestri.  È stata l'artista Angelique Kidjo a scaldare il palco e la platea dello Sferisterio, che non ha affatto declinato l'invito a danzare, con le sue hit. La cantante stata poi premiata dal Rettore Unicam, Claudio Pettinari e da Pamela Lattanzi dell'Unimc perché "una cosa è declamare in astratto i valori universali della musica, un'altra cosa è condividerli. Angelique rappresenta l'Africa che invita alla condivisione dei sentimenti e dei destini". Kidjo ha ringraziato per il riconoscimento spiegando che "le nostre differenze sono le nostre ricchezze." È stato Enrico Ruggeri a decretare il vincitore, premiato dalla platea dello Sferisterio, della trentesima edizione di Musicultura. Francesco Lettieri, con il brano "La mia nuova età", si è aggiudicato il premio di 20mila euro messi in palio della Uno Banca.  A Enzo Savastano, con il suo brano "Le mogli dei cantanti famosi" è andato il premio della critica. Il primo cittadino di Macerata, Romani Carancini, ha annunciato, nel corso della serata, che le prossime audizioni di Musicultura si svolgeranno al Lauro Rossi.

24/06/2019 00:30
"Anthropomorphosis. Nella forma del legno": a Ripe San Ginesio la mostra dell'artista Nazareno Rocchetti

"Anthropomorphosis. Nella forma del legno": a Ripe San Ginesio la mostra dell'artista Nazareno Rocchetti

In una cornice di rara bellezza, come quella offerta dai Monti Sibillini (leopardianamente oggi chiamati Monti Azzurri), dal 30 giugno al 30 agosto, nell'Arena all'aperto di Ripe San Ginesio, si potranno ammirare le sculture monumentali dell'eclettico artista marchigiano Nazareno Rocchetti. "Intitolata Antrhopomorphosis. Nella forma del legno", la mostra, a cura di Marilena Spataro e con l'intervento critico di Alberto Gross, è promossa da Unione Montana Monti Azzurri, con il patrocinio del Comune di Ripe San Ginesio e in collaborazione con Associazione culturale LOGOS e Acca edizioni di Roma. L'evento espositivo, che inaugura, domenica 30 giugno, alle 18:30, nell'Arena all'aperto di Ripe San Ginesio, vedrà in mostra oltre 10 opere in legno, molte delle quali inedite e tutte di grandi dimensioni, che dialogheranno con le architetture e con i magnifici paesaggi dell'antico Borgo marchigiano. Afferma al riguardo il presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti: "Il minuscolo centro storico di questo nostro bel borgo da anni convive felicemente e orgogliosamente con opere d'arte di cui sono costellati angoli e strade, così ponendosi come luogo di una comunità dalla grande sensibilità nei confronti dell'arte contemporanea. Questa mostra di scultura dell’amico Nazareno Rocchetti è l'ennesima prova della vocazione e dell'attenzione di Ripe San Ginesio per le arti figurative, in particolare per la scultura”. “La stravagante vena artistica di Nazareno Rocchetti ci fa, inoltre, molto riflettere sul valore delle mani nel loro rapporto con l'estro creativo dell’uomo, capace di infondere, in un atto che molto ha del divino, un soffio carico di energia vitale, persino cosmica, a dei “legni” all'apparenza già morti - prosegue Feliciotti, che conclude -. Un'attraente immagine di un paese le cui bellezze naturali, paesaggistiche e ambientali, fanno da raffinata cornice a una serie di pregiate figure scultoree intagliate nel legno, in specie del familiare ulivo, è lo spettacolo che la mostra "Anthropomorphosis. Nella forma del legno”, oggi regala al nostro sguardo". Nazareno Rocchetti, marchigiano doc, è un artista eclettico, dalle mille sfaccettature. Pittore, scultore, ceramista, performer, si è affacciato nel mondo dell'arte negli anni della maturità, tuttavia affermandosi in brevissimo tempo. Ad oggi è considerato l'unico erede del grande artista spagnolo Josè Guevara, per aver adottato la tecnica della pittura del fuoco appresa, appunto, da questo maestro e amico. Come scultore realizza, in genere, opere di grande formato lavorando su tutti i materiali, con una predilezione per il legno, specie quello dell'ulivo. “Dietro alla dura corteccia - sostiene l'artista - gli ulivi nascondono dei tesori che non tutti possono vedere: si coprono per non far vedere, come appunto fanno tutti gli esseri umani, io ho la possibilità di spogliarli questi ulivi, questi alberi, per vedere le bellezze che ci sono dentro e vedendole cerco di esaltarne la natura scolpendo delle figure che sento appartenere a loro così come all'intera umanità. Tali figure le “forgio” per farle parlare di amore, di abbracci, della sacralità del vivere”. I lavori monumentali che Rocchetti esporrà a Ripe San Ginesio sono tutti in legno e tutti improntati a un profondo sentimento “della sacralità del vivere”, sentimento che caratterizza buona parte delle sue opere di grande formato, e che si coglie anche nel suo commovente Cristo delle Marche, intensa opera scultorea, di circa tre metri dove un Cristo senza croce da un'altura che spazia tra terra, mare e cielo, abbraccia le Marche e con esse l'universo intero. Come sottolinea il critico d'arte Alberto Gross nel testo di presentazione al catalogo della mostra“Il legno è elemento antico, primordiale: nelle sue venature si riconosce il pulsare vivo della natura, nella sua linfa il cuore dell'universo. L'artista Nazareno Rocchetti penetra questo elemento alla ricerca delle pieghe più nascoste, delle insenature che custodiscono al loro interno storie di storie, luoghi, persone, uomini. Ed è proprio nella vicenda umana che affonda le radici il principio fondante la mostra: Anthropomorphosis cerca la forma dell'uomo “ab origine”, la storia del paradiso terrestre con l'intero suo coté iconografico prende vita in maniera insolita e personalissima ma quantomai icastica ed efficace. Rocchetti scava e cava fuori dal legno nuovi equilibri in cui figure archetipiche rappresentano un progressivo processo di sintesi e ricostruzione di un ipotetico ordine naturale. Attraverso la doppia lusinga di un fluire armonico delle forme e di suggestioni mentali che affiorano, estetiche e percezioni si dipartono e terminano in una complessità spirituale di conoscenza e riflessione, la scultura torna ad essere campo dinamico di forze, luogo d'eccellenza entro il quale rispecchiare il tempo, l'uomo e la sua storia. All'inaugurazione del prossimo 30 giugno saranno presenti: Giampiero Feliciotti, Presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri, Paolo Teodori, Sindaco di Ripe San Ginesio, l'artista Nazareno Rocchetti, la curatrice Marilena Spataro, il critico d'arte Alberto Gross. Il catalogo è di Acca Edizioni di Roma ed è a cura di Marilena Spataro con testo critico di Alberto Gross.

22/06/2019 17:08
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