“Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d'accordo... Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse”. E' uno dei dialoghi leggendari di “Easy Rider”, pellicola cult omaggiata nel corso dell'estate di Popsophia. Il festival del contemporaneo domani, domenica 28 luglio, chiude la sua ultima giornata di programmazione a Civitanova Alta con diversi spunti che indagano proprio la libertà. A volte sognata, a volte desiderata, a volte illusoria.
Del resto, perfino il venerdì è stato consacrato alla libertà. Concetto minacciato dalla perdita di memoria della lingua, come ha espresso Massimo Arcangeli, o dalla parabola di un caso mediatico come quello di Mark Caltagirone, che Salvatore Patriarca ha elevato a minaccia della credibilità.
Intanto domani, domenica, alle 18, Antonio Lucci incomincia il ragionamento sui cinquant'anni di questo straordinario film, “Easy Rider”. In un percorso che trasporta nei “tempi moderni” alla serie tv “Sons of Anarchy”. La motocicletta passa allora dall'identificare la controcultura anti-sistema libertaria, all'estremismo dei valori di un'America reazionaria.
Alle 19.30, Patrizia Giancotti conversa su tutt'altro “road movie”, che di anni ne compie sessanta. L'“Orfeo Negro”. La pellicola è la versione brasiliana del mito antico. Ma c'è un'evidente contrapposizione tra il viaggio su strada di “Easy Rider” e il viaggio proibito negli inferi. La vedremo insieme.
Come sempre, alle 19 aprono le mostre di Space Oddity, i laboratori di Contemporanea 2.0 e la WineNight di Fontezoppa.
Alle 21 l'ultimo PopCorto di Riccardo Minnucci dà il via all'intervento di Carlo Massarini, che accompagna il pubblico verso un Philoshow su “Il concerto infinito, a cinquant'anni da Woodstock”. Con Alessandro Alfieri, per un appuntamento ideato e diretto da Lucrezia Ercoli. Musiche della Factory. Durante questo spettacolo, rifletteremo sulle influenze del più grande show di tutti i tempi, apoteosi di una stagione di grandi cambiamenti. Chiedendoci: Woodstock, alla fine, è stato consacrazione della libertà o inizio della fine di un'Era?
In parallelo tornano i laboratori di Contemporanea 2.0, il Cine Sted proietta alle 22 “Mad Max, fury road” e la Blue Moon interviene su “La lettrice di Cechov”: il libro di Giulia Corsalini che è presentato dall'autrice con Silvia Bertini e Luca Recchi. Non mancano i telescopi di Alpha Gemini.
Alle 23 chiudiamo l'edizione 2019 con il PopSound e con un ospite di caratura internazionale, giunto appositamente dalla Francia per Popsophia: Francis Métivier. L'autore porta la sua “Rock’n’philo”, concezione da lui stesso creata e che abbina i grandi classici del rock alla storia della filosofia.
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