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Civitanova, Popsophia: taglio del nastro per la mostra "Space Oddity". Sabato si "sbarca sulla Luna" (FOTO)

Civitanova, Popsophia: taglio del nastro per la mostra "Space Oddity". Sabato si "sbarca sulla Luna" (FOTO)

A Civitanova Alta si inizia a galleggiare in uno “spazio strano”, lo Space Oddity. Come l'astronauta di David Bowie che fluttua nel vuoto, lo spettatore di Popsophia è stato ieri, giovedì 18 luglio, scagliato all'interno di questa mostra urbana esperienziale, che vuole superare il cordone rosso che ha da sempre ingiustamente diviso fruitore e oggetti esposti. Con situazioni che non solo si vedono, ma si provano con mano.

Il progetto, allestito fino al 28 luglio nei giorni del festival del contemporaneo, prende proprio in prestito il nome dal capolavoro del Duca Bianco, che ha festeggiato i suoi cinquant'anni dall'incisione. Space Oddity è allora occasione per articolare tutto il ragionamento sull'esaltazione della velocità. Del resto, 110 anni fa venne pubblicato il Manifesto dei Futuristi, con la “sfida alle stelle” marinettiana. E la sfida di Popsophia è partita dallo Spazio Multimediale San Francesco, dove scorre su uno schermo gigante l'impresae sagerata del regista Claude Lelouch, che si lanciò premendo sull'acceleratore attraversando Parigi all'alba. La folle corsa (“C'etait un rendez vous”, il nome) è stata ripresa nel 1976, diventando un corto. Velocità reale da una parte e velocità immaginaria invece in una serie di simulatori di Formula 1 che sono disposti a pochi metri di distanza. Con il pubblico che si può mettere alla prova, salendo pure su una monoposto. Rossa, avvicinandosi poi ad un altro inchino, quello di Mauro Cicarè a Niki Lauda. E la velocità viaggia persino sui binari, ricordando la locomotiva “Satana su rotaia”, come è stata definita da Giosuè Carducci. Così “Il treno in corsa” di Ivo Pannaggi, in assoluto uno dei capolavori di riferimento del Futurismo italiano, si fa ammirare a Popsophia accompagnato da suggestioni visual di Riccardo Ruggeri e le composizioni musicali di Matteo Moretti.

All'Auditorium Sant'Agostino invece si ergono come statue su piedistalli alcune delle motociclette che hanno fatto l'iconografia della cultura massmediale internazionale, con l'ex chiesa che si trasforma in Tempio della Meccanica. Primeggia su tutte la Captain America, l'Harley Davidson Hydra Glide chopper di Easy Rider, pellicola che compie i suoi primi 50 anni, affiancata ad altre due ruote storiche del cinema. La Triumph Thunderbird portata da Marlon Brando ne “Il Selvaggio”, l'Harley Davidson Big Twin di “Sherlock Jr”, diretto da Buster Keaton, fino alla Indian Scout Special carenata su cui Anthony Hopkins ha vestito i panni del motociclista Burt Munro. Non mancano video istallazioni, disseminate ovunque.

“Abbiamo voluto sviluppare fino in fondo il Manifesto del Futurismo – le parole di Evio Hermas Ercoli, ideatore delle mostre con il supporto di Pietro Cardarelli e Riccardo Minnucci -. Un inno che ha rotto con il passato sfidando l'estetica. Il bello non è più geometrico e di prospettiva, ma meccanica e movimento, dinamica e velocità”.

All'inaugurazione erano presenti l'assessore alla Cultura del Comune di Civitanova Maika Gabellieri, Gianni Fermanelli, segretario generale della Fondazione Carima (fondazione che ha gentilmente concesso “Il treno in corsa”) e la dirigente Antonella Marcatili a nome dell'Ufficio Scolastico Provinciale.

Di seguito il programma completo di sabato 20 luglio 

Il 20 luglio del 1969 l'astronauta Neil Armstrong posò il suo piede sul suolo lunare. Quel “piccolo passo”, grande traguardo per l'umanità, è fulcro nel programma di domani, sabato 20 luglio, di Popsophia. L'intera giornata è infatti votata alla celebrazione dei cinquant'anni esatti di questo evento epocale.

Lo zenit ci sarà alle 21.30 in piazza della Libertà, con il Philoshow “Fly Me to the Moon – Viaggi nello spazio e incontri alieni”, ideato e diretto dalla direttrice di Popsophia Lucrezia Ercoli. Tra gli ospiti, il critico d'arte Luca Beatrice e il filosofo Simone Regazzoni. Proprio Beatrice ha effettuato uno studio su opere che raccontano l’influenza dell’astro d’argento sull’arte.

“A Popsophia porterò l'esperienza di questo lavoro – ha anticipato Beatrice -, che parte dal Romanticismo e arriva al 1969 per rivelare come l'arte ha vissuto questo sogno del viaggio (prima immaginario, poi reale) sulla Luna. Riportando elementi di pittura, Avanguardia e cultura popolare”. Ma cosa ha rappresentato questo Allunaggio? “Negli anni Sessanta – ha aggiunto – c'era uno straordinario momento in cui si credeva al futuro. Anni del boom economico, anni in cui la tecnologia stava facendo la sua parte. Basta considerare che questo è stato uno dei primi eventi condivisi davvero da milioni di persone. Tutti sulla Terra, nello stesso momento, hanno guardato la luna in televisione”.

Quindi il filosofo Simone Regazzoni connetterà il percorso al suggestivo incontro con l'extraterrestre, percepito proprio come figura che va fuori dalla nostra sfera personale. La Terra vista dalla Luna diventa perciò dicotomia di come gli esseri umani vengono percepiti dall'alieno.

Si tratta pur sempre di un Philoshow, e tra i riferimenti musicali si ascolteranno brani che spaziano da “Blue Moon” di Billie Holiday, “Fly me to the Moon” di Frank Sinatra fino allo “Starman” di David Bowie.

Ecco, Blue Moon: la rassegna del cortile della Pinacoteca vede alle 22.30 “La notte della Luna”, in cui Claudio Bernacchia  farà rivivere quel “primo passo”, con gli intramezzi musicali dalla pianista Madeleine Pianesi.

Prima però, il pomeriggio si apre alle 18.30 con Luciano De Fiore che parlerà dell'Allunaggio come naufragio nel Mare della Tranquillità. Alle 19.30 poi Ivo Germano ci riporta al mondo dei mass media, e come questi hanno trasfigurato il viaggio nello spazio costruendo il nostro immaginario fantascientifico.

Come sempre apre dalle 19 Space Oddity, mostra urbana esperienziale, e ci sono in programma diverse rassegne e laboratori. Alle 23 invece sarà la volta  del PopSound più incline al 2019 di Popsophia, con Alessandro Alfieri e la musica della Factory che ricordano il grande David Bowie.

 

Il programma completo è su www.popsophia.it #popsophia2019

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