Cultura

Popsophia 2019: il programma della serata finale di domenica 28 luglio

Popsophia 2019: il programma della serata finale di domenica 28 luglio

“Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d'accordo... Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse”. E' uno dei dialoghi leggendari di “Easy Rider”, pellicola cult omaggiata nel corso dell'estate di Popsophia. Il festival del contemporaneo domani, domenica 28 luglio, chiude la sua ultima giornata di programmazione a Civitanova Alta con diversi spunti che indagano proprio la libertà. A volte sognata, a volte desiderata, a volte illusoria.  Del resto, perfino il venerdì è stato consacrato alla libertà. Concetto minacciato dalla perdita di memoria della lingua, come ha espresso Massimo Arcangeli, o dalla parabola di un caso mediatico come quello di Mark Caltagirone, che Salvatore Patriarca ha elevato a minaccia della credibilità.  Intanto domani, domenica, alle 18, Antonio Lucci incomincia il ragionamento sui cinquant'anni di questo straordinario film, “Easy Rider”. In un percorso che trasporta nei “tempi moderni” alla serie tv “Sons of Anarchy”. La motocicletta passa allora dall'identificare la controcultura anti-sistema libertaria, all'estremismo dei valori di un'America reazionaria.  Alle 19.30, Patrizia Giancotti conversa su tutt'altro “road movie”, che di anni ne compie sessanta. L'“Orfeo Negro”. La pellicola è la versione brasiliana del mito antico. Ma c'è un'evidente contrapposizione tra il viaggio su strada di “Easy Rider” e il viaggio proibito negli inferi. La vedremo insieme. Come sempre, alle 19 aprono le mostre di Space Oddity, i laboratori di Contemporanea 2.0 e la WineNight di Fontezoppa. Alle 21 l'ultimo PopCorto di Riccardo Minnucci dà il via all'intervento di Carlo Massarini, che accompagna il pubblico verso un Philoshow su “Il concerto infinito, a cinquant'anni da Woodstock”. Con Alessandro Alfieri, per un appuntamento ideato e diretto da Lucrezia Ercoli. Musiche della Factory. Durante questo spettacolo, rifletteremo sulle influenze del più grande show di tutti i tempi, apoteosi di una stagione di grandi cambiamenti. Chiedendoci: Woodstock, alla fine, è stato consacrazione della libertà o inizio della fine di un'Era?  In parallelo tornano i laboratori di Contemporanea 2.0, il Cine Sted proietta alle 22 “Mad Max, fury road” e la Blue Moon interviene su “La lettrice di Cechov”: il libro di Giulia Corsalini che è presentato dall'autrice con Silvia Bertini e Luca Recchi. Non mancano i telescopi di Alpha Gemini.  Alle 23 chiudiamo l'edizione 2019 con il PopSound e con un ospite di caratura internazionale, giunto appositamente dalla Francia per Popsophia: Francis Métivier. L'autore porta la sua “Rock’n’philo”, concezione da lui stesso creata e che abbina i grandi classici del rock alla storia della filosofia.   

27/07/2019 14:52
Fiastra, domani l'inaugurazione della mostra di beneficenza "Un sorriso per Fiastra"

Fiastra, domani l'inaugurazione della mostra di beneficenza "Un sorriso per Fiastra"

Più di trenta artisti hanno contribuito alla realizzazione delle opere che da sabato 27 luglio, alle 18.00, saranno esposte presso il Centro sportivo e ricreativo di San Lorenzo al Lago. La mostra sarà visitabile fino a domenica 4 agosto, giorno in cui le opere verranno bandite in un’asta di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto al Comune per la realizzazione della nuova scuola.  La mostra, curata da Daniele Taddei e nata dalla collaborazione dell’Art Club Studio di Macerata, il Comune di Fiastra, la Pro Loco e il Museo del Camoscio, è coordinata da Daniela Ripani. La pittrice maceratese, che è anche uno dei trentasei artisti che hanno contribuito con le loro opere alla realizzazione dell’asta, è la vera anima del progetto: ”Un sorriso per Fiastra ha lo scopo di far tornare sul volto dei bambini quel sorriso luminoso, spensierato e nel cuore delle persone quella serenità tipica della gente di montagna. L’arte ancora una volta mostra tutta la sua sensibilità verso quelle persone che hanno perso la bellezza, patrimonio di tutti noi”. Il progetto è frutto della sua passione per la pittura e dell’amore per la valle del Fiastrone: “Ho una casa ad Acquanina, inagibile da dopo il terremoto, dove ho trascorso tutte le vacanze della mia vita e a cui sono legatissima, da tempo volevo fare un’iniziativa benefica legata all’arte in un luogo del cratere. Ho cercato di coinvolgere tutte le realtà locali in questo progetto, per cui devo ringraziare anche gli sponsor privati”.  I locali del centro sportivo e ricreativo saranno aperti dalle 17.30 alle 19.30 fino a domenica 4 agosto, giorno dell’asta di beneficenza.  

26/07/2019 10:22
Popsophia 2019: il programma di venerdì 26 luglio, da Mark Caltagirone a Blade Runner

Popsophia 2019: il programma di venerdì 26 luglio, da Mark Caltagirone a Blade Runner

Popsophia domani, venerdì 26 luglio, si addentra nel suo ultimo week end di programmazione estiva a Civitanova Alta. Già dalle 18 con Riccardo Dal Ferro, che al chiostro Sant'Agostino spiega la filosofia di Philip K. Dick. Dal Ferro ci presenta un ritratto di uno dei padri della fantascienza, autore di opere che hanno poi ispirato film come “Blade Runner” o “Minority Report”. Palesando come in Dick si celi un viaggio costante dentro gli incubi più reconditi e attuali.  Alle 19 vengono aperte le mostre di Space Oddity, ci sono i laboratori di Contemporanea 2.0 e ci si può rilassare sorseggiando un buon calice alla WineNight di Fontezoppa. Alle 19.30 Salvatore Patriarca ci porta a scoprire la “vita” segreta di Mark Caltagirone. Questo personaggio, inesistente, che ha creato negli ultimi mesi un clamore mediatico unico. Generando confusione tra realtà e finzione. Patriarca, agganciandosi a questo caso, riflette sull'era della post-notizia, allargando il campo alla credulità nell'epoca dei social.  Il PopCorto di Riccardo Minnucci apre alle 21.15 in piazza della Libertà la Lectio Pop di Massimo Arcangeli. Il noto linguista trae ispirazione proprio da una frase di Dick. Lo scrittore infatti osserva che per manipolare il futuro bisogna prima manipolare le parole. Subito dopo, Tommaso Ariemma conduce il PhiloShow ideato e diretto da Lucrezia Ercoli (musiche della Factory). Ariemma torna indietro agli anni Ottanta, decade in cui la fantascienza vede in un Terminator l'incubo di un futuro apocalittico. Nel durante ci sono altri laboratori di Contemporanea 2.0 e alle 22.30 la Blue Moon del cortile della Pinacoteca. Ospite l'astrofisica marchigiana Francesca Faedi, che ci racconta del suo lavoro alla scoperta dei pianeti extrasolari. Con aneddoti sulla vita di una ricercatrice. Viene intervistata da Gionni Branchesi. A seguire, i telescopi di Alpha Gemini. Alle 23 chiudiamo con un PopSound con Alessandro Alfieri sulla filosofia di Kurt Cobain, quindi con i Sax Pistons alla WineNight, lo spazio pop-enologico proposto da Cantine Fontezoppa al Chiostro Sant'Agostino.  Popsophia in questi giorni sta celebrando anche i 110 anni dal Manifesto dei Futuristi. Per l'occasione ricordiamo che il Caffè del Teatro Cerolini sta proponendo ogni giorno alcune Polibibite: fantasiose ricette che gli esponenti di questa corrente d'avanguardia avevano inventato all'epoca. Sarà quindi ancora occasione per assaggiare qualcosa di estremamente unico.  In caso di pioggia gli appuntamenti si terranno al chiuso, al Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta. Il programma resterà comunque invariato. Vi terremo aggiornati in tempo reale sui nostri profili social.  

25/07/2019 12:25
Sarnano, il mito della Sibilla raccontato attraverso spettacoli teatrali, mostre e conferenze

Sarnano, il mito della Sibilla raccontato attraverso spettacoli teatrali, mostre e conferenze

Sabato 27 e domenica 28 luglio il centro storico di Sarnano sarà teatro di un’originale manifestazione dedicata al mito della Sibilla dell’Appennino. L'evento, curato dall’Associazione Il Circolo di Piazza Alta, è nata nel 2015 come spettacolo itinerante nel centro storico. "Il testo è ispirato al Guerrin Meschino di Andrea da Barberino, a Le Paradis de La Reine Syibille di Antoine de La Sale e ai racconti popolari dei Sibillini" racconta Isabella Tomassucci, una delle ideatrici. "Non volevamo limitarci a far conoscere queste storie, ma cercare di farne emergere il senso profondo: l’importanza di tramandare il patrimonio culturale della nostra comunità. Dopo il terremoto questa esigenza è diventata ancora più forte e ci ha spinto ad ampliare il format dell’evento. Quest’anno lo spettacolo, sempre diretto da Francesco Facciolli, si svolge tutto in Piazza Alta. Abbiamo abbandonato l’ambientazione medievale per creare un’atmosfera surreale, fuori dal tempo, che ben si addice al mondo fantastico di cui parla la leggenda. Si tratta di un’operazione di riscrittura del mito che, senza snaturarlo, cerca di indagarne l’essenza più intima". L’aspetto itinerante della manifestazione, che è stato tanto apprezzato nelle edizioni precedenti, verrà comunque mantenuto grazie alla mostra di installazioni artistiche dedicata ai quattro elementi naturali, allestita per tutto il centro storico. "Aria, acqua, terra e fuoco sono alla base del pensiero alchemico medievale e la grotta della Sibilla è stata a lungo meta di pellegrinaggio degli alchimisti" continua Isabella Tomassucci. "Da qui, l’idea di un viaggio simbolico tra i vicoli del centro storico di Sarnano che conduce gli spettatori allo spettacolo finale e, idealmente, alla meravigliosa grotta della Sibilla. La mostra sarà interattiva: i visitatori potranno limitarsi a osservare le installazioni luminose oppure, utilizzando i loro smartphone, potranno attivare dei contenuti sonori. L’ideatore, Simone Porfiri, ha aggiunto un ulteriore livello di significato e, attraverso il percorso, ha voluto toccare anche il tema della ricostruzione post-sisma: le installazioni, infatti, sono realizzate con materiali edili e raccontano una sorta di cantiere itinerante". La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sarnano ed è stata realizzata anche grazie al contributo di molte aziende del territorio. Anche moltissime attività commerciali di Sarnano hanno espresso grande interesse nei confronti della manifestazione: i ristoranti hanno aderito ideando menù a tema e molti negozianti esporranno nelle loro vetrine delle pergamene con brani tratti dal romanzo del Guerrin Meschino, costruendo un percorso che unisce simbolicamente il presente al passato e introduce gli spettatori nel mondo fantastico e surreale dello spettacolo. Entrambe le giornate si aprono con un momento divulgativo e prevedono due conferenze per approfondire la conoscenza del mito sibillino e delle leggende di questo territorio: gli ospiti della manifestazione sono la dottoressa Tea Fonzi, iconologa e divulgatrice, il dottor Diego Mecenero, giornalista e autore per ragazzi, e Marco Squarcia, autore della raccolta di racconti “Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al Mare Adriatico”. Un weekend dedicato alle storie più belle dei Monti Sibillini, ma soprattutto un evento che testimonia la volontà delle comunità locali di preservare la propria identità, la propria storia e la propria cultura. Credit: Guerrino e il Meschino edizione 2018 - Foto di Fausto Mezzelani e Mirta Principi

23/07/2019 11:40
San Severino, al via i "Notturni settempedani": doppia visita guidata ai monumenti della città

San Severino, al via i "Notturni settempedani": doppia visita guidata ai monumenti della città

“Notturni Settempedani” è il titolo di due visite guidate serali ai principali monumenti della Città di San Severino Marche promosse dalle Guide turistiche abilitate con il patrocino della Pro Loco. La prima delle due visite si terrà mercoledì prossimo (24 luglio), con ritrovo alle ore 21,30, e interesserà il Museo archeologico “G. Moretti” e l’area di Castello al Monte. Il mercoledì successivo (31 luglio) tour alla Pinacoteca civica “P. Tacchi Venturi” e al teatro Feronia. Costo della partecipazione alle singole visite di 5 euro, gratuita per i bambini fino a 10 anni. È obbligatorio prenotarsi entro il giorno prima dell’evento. I singoli eventi si terranno soltanto col raggiungimento del numero minimo di 20 partecipanti.

22/07/2019 15:50
Civitanova, un successo la prima settimana di Popsophia: si riparte giovedì con Marcello Veneziani (FOTO)

Civitanova, un successo la prima settimana di Popsophia: si riparte giovedì con Marcello Veneziani (FOTO)

Popsophia 2019 ha chiuso ieri, domenica 21 luglio, la sua iniziale sessione di ragionamento. Ora, tre giorni per riposare le menti, poi si riparte giovedì 25 luglio con un nuovo susseguirsi di spettacoli, istallazioni e ospiti fino al 28 luglio, quando si chiuderà l'estate del festival del contemporaneo.  Intanto ieri, a Civitanova Alta, il primo punto è stato messo con uno spettacolo filosofico musicale incentrato sui significati che si celano dietro ai prodotti Disney/Pixar, focalizzandosi proprio su quel motto di Toy Story che è guida di questa edizione. Occasione per guardare fuori dai confini dell'ignoto. Un ragionamento, quello di Popsophia 2019, partito giovedì 18 luglio da una lectio magistralis di Umberto Curi, che ha suggerito le visioni del passato e la volontà degli antichi greci di indagarsi senza aver troppa paura del limitato. Si è andati spediti con Giuliano Ferrara e la sua interpretazione di un presente in cui il noto giornalista non si riconosce, ricercando poi con Philippe Daverio cosa è rimasto del Futurismo.  Avanguardia che risuona molte volte nella manifestazione, impreziosita dalla presenza dell'opera “Treno in corsa” di Ivo Pannaggi. Il sabato è stato invece opportunità per un grande omaggio, i cinquant'anni dal primo uomo sulla Luna. Luca Beatrice ha fatto capire ai presenti  quanto il nostro satellite sia stato d'ispirazione prima e dopo quel “piccolo passo”. Viaggio immaginario da una parte, viaggio reale dall'altra. Con lui sul palco Simone Regazzoni ha posto dubbi sulla relazione che abbiamo con l'alieno, visto proprio come l'altro.  Popsophia è anche animata da molti contenitori. Tra questi Blu Moon, la rassegna che fa sognare con gli occhi al cielo, e il PopSound, con Alessandro Alfieri e Massimo Donà che hanno trasportato nei grandi miti della musica. Entrambi sono stati momenti davvero partecipati e sentiti dal pubblico.   “Siamo orgogliosi del viaggio culturale della prima settimana – ha commentato la direttrice artistica Lucrezia Ercoli -. È emersa l’unicità del nostro festival, che produce contenuti inediti su temi nuovi, oltre il format consueto delle conferenze. Popsophia, parafrasando Hegel, è il nostro tempo appreso con il pensiero. Il pubblico ha premiato la nostra sperimentazione, affollando gli appuntamenti. Di questo siamo molto contenti”.  “Siamo partiti alla grande – ha detto l'assessore Maika Gabellieri -, con  Philippe Daverio che ha incantato il pubblico e la suggestiva giornata dedicata all'allunaggio. Continuiamo in questa bellissima avventura che è Popsophia”.  Giovedì 25 luglio allora si riparte. Ospite, alle 21.30, Marcello Veneziani.        

22/07/2019 15:15
Civitanova, Popsophia: il programma di domenica 21 luglio, dalla Disney ai Beatles

Civitanova, Popsophia: il programma di domenica 21 luglio, dalla Disney ai Beatles

Domani, domenica 21 luglio, si conclude a Civitanova Alta la prima settimana di programmazione di Popsophia 2019.  Alle 18.30 inaugura la giornata il filosofo belga di fama internazionale, Laurent de Sutter, esperto di pop'philosophie francese.  Sarà lui a raccontare come la pop filosofia viene declinata persino Oltralpe, connettendola con il nostro ragionare. Una linea di congiunzione che ribadisce il respiro mondiale di questo genere. Ad intervistarlo, Simone Regazzoni con la traduzione di Sylvie Lighezolo. Ci sono poi Space Oddity, mostra esperienziale, i laboratori di Contemporanea 2.0 e WineNight. Alle 19.30 il tanatologo Davide Sisto parte dal suo ultimo saggio “La morte si fa social”, per spiegare il desiderio di una vita infinita, superiore al confine ultimo. Sullo sfondo, una domanda: la vita digitale ci renderà immortali? Alle 21 il PopCorto di Riccardo Minnucci dà il via alla LectioPop di Andrea Tagliapietra sul principio profondo dei cartoni animati. Che si collega a tutto tondo con il Philoshow delle 21.30 sulla filosofia Disney/Pixar, con Riccardo Dal Ferro. Prodotti che in realtà sono dei veri viaggi di formazione, iniziatici, che segnano passaggi cruciali dall'infanzia all'adolescenza, quindi all'età adulta. Ci si muoverà dai classici fino agli ultimi capolavori. Come sempre con la direttrice Lucrezia Ercoli e le musiche della Factory. In parallelo alle 21.30 ci sono i laboratori per giovanissimi (5-12 anni) di Contemporanea 2.0 e alle 22 Cine Sted con Toy Story, pellicola che è linea guida di Popsophia 2019.  Alle 22.30 a Blu Moon  l'attrice Silvia Bertini e Luca Recchi  accompagneranno gli spettatori  nel mondo della letteratura con “Per amica silentia lunae” e a seguire l’osservazione del  cielo con i telescopi di Alpha Gemini. Alle 23 si chiude la prima settimana di programmazione in musica. Da PopSound con i Beatles e l'intervento di Massimo Donà, che condurrà  nella stupenda sperimentazione (anche d'animazione) che alberga in “Yellow Submarine”. Dalla WineNight di Fontezoppa con i Sax Pistons. Popsophia riposerà la mente per alcuni giorni , poi ripartirà giovedì 25 luglio con ospite Marcello Veneziani. Sono previste navette per raggiungere l’evento (info su www.popsophia.it)  .      

20/07/2019 16:50
Trionfo di eleganza per la prima di Carmen allo Sferisterio di Macerata (FOTO E VIDEO)

Trionfo di eleganza per la prima di Carmen allo Sferisterio di Macerata (FOTO E VIDEO)

Una prima con i fiocchi (rossi) quella che è andata in scena ieri allo Sferisterio. Un’atmosfera magica ha caratterizzato il debutto del Macerata Opera Festival 2019 con la Carmen di Bizet. Nelle prime file il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Questore Antonio Pignataro, il primo cittadino Romano Carancini, il Presidente della Provincia Antonio Pettinari, i comandanti provinciali dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza, l’imprenditore Adolfo Guzzini (che ha partecipato al progetto dell’illuminazione dello Sferisterio) accompagnato dalla famiglia, Gianluca Pesarini, Presidente di Confindustria Macerata, la Presidente di Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, la Direttrice Artistica Barbara Minghetti e molte altre personalità. Una Carmen che si sta avvicinando al sold-out anche per la seconda replica. Oggi in scena la prima del Macbeth.

20/07/2019 14:30
Civitanova, Popsophia: taglio del nastro per la mostra "Space Oddity". Sabato si "sbarca sulla Luna" (FOTO)

Civitanova, Popsophia: taglio del nastro per la mostra "Space Oddity". Sabato si "sbarca sulla Luna" (FOTO)

A Civitanova Alta si inizia a galleggiare in uno “spazio strano”, lo Space Oddity. Come l'astronauta di David Bowie che fluttua nel vuoto, lo spettatore di Popsophia è stato ieri, giovedì 18 luglio, scagliato all'interno di questa mostra urbana esperienziale, che vuole superare il cordone rosso che ha da sempre ingiustamente diviso fruitore e oggetti esposti. Con situazioni che non solo si vedono, ma si provano con mano. Il progetto, allestito fino al 28 luglio nei giorni del festival del contemporaneo, prende proprio in prestito il nome dal capolavoro del Duca Bianco, che ha festeggiato i suoi cinquant'anni dall'incisione. Space Oddity è allora occasione per articolare tutto il ragionamento sull'esaltazione della velocità. Del resto, 110 anni fa venne pubblicato il Manifesto dei Futuristi, con la “sfida alle stelle” marinettiana. E la sfida di Popsophia è partita dallo Spazio Multimediale San Francesco, dove scorre su uno schermo gigante l'impresae sagerata del regista Claude Lelouch, che si lanciò premendo sull'acceleratore attraversando Parigi all'alba. La folle corsa (“C'etait un rendez vous”, il nome) è stata ripresa nel 1976, diventando un corto. Velocità reale da una parte e velocità immaginaria invece in una serie di simulatori di Formula 1 che sono disposti a pochi metri di distanza. Con il pubblico che si può mettere alla prova, salendo pure su una monoposto. Rossa, avvicinandosi poi ad un altro inchino, quello di Mauro Cicarè a Niki Lauda. E la velocità viaggia persino sui binari, ricordando la locomotiva “Satana su rotaia”, come è stata definita da Giosuè Carducci. Così “Il treno in corsa” di Ivo Pannaggi, in assoluto uno dei capolavori di riferimento del Futurismo italiano, si fa ammirare a Popsophia accompagnato da suggestioni visual di Riccardo Ruggeri e le composizioni musicali di Matteo Moretti. All'Auditorium Sant'Agostino invece si ergono come statue su piedistalli alcune delle motociclette che hanno fatto l'iconografia della cultura massmediale internazionale, con l'ex chiesa che si trasforma in Tempio della Meccanica. Primeggia su tutte la Captain America, l'Harley Davidson Hydra Glide chopper di Easy Rider, pellicola che compie i suoi primi 50 anni, affiancata ad altre due ruote storiche del cinema. La Triumph Thunderbird portata da Marlon Brando ne “Il Selvaggio”, l'Harley Davidson Big Twin di “Sherlock Jr”, diretto da Buster Keaton, fino alla Indian Scout Special carenata su cui Anthony Hopkins ha vestito i panni del motociclista Burt Munro. Non mancano video istallazioni, disseminate ovunque. “Abbiamo voluto sviluppare fino in fondo il Manifesto del Futurismo – le parole di Evio Hermas Ercoli, ideatore delle mostre con il supporto di Pietro Cardarelli e Riccardo Minnucci -. Un inno che ha rotto con il passato sfidando l'estetica. Il bello non è più geometrico e di prospettiva, ma meccanica e movimento, dinamica e velocità”. All'inaugurazione erano presenti l'assessore alla Cultura del Comune di Civitanova Maika Gabellieri, Gianni Fermanelli, segretario generale della Fondazione Carima (fondazione che ha gentilmente concesso “Il treno in corsa”) e la dirigente Antonella Marcatili a nome dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Di seguito il programma completo di sabato 20 luglio  Il 20 luglio del 1969 l'astronauta Neil Armstrong posò il suo piede sul suolo lunare. Quel “piccolo passo”, grande traguardo per l'umanità, è fulcro nel programma di domani, sabato 20 luglio, di Popsophia. L'intera giornata è infatti votata alla celebrazione dei cinquant'anni esatti di questo evento epocale. Lo zenit ci sarà alle 21.30 in piazza della Libertà, con il Philoshow “Fly Me to the Moon – Viaggi nello spazio e incontri alieni”, ideato e diretto dalla direttrice di Popsophia Lucrezia Ercoli. Tra gli ospiti, il critico d'arte Luca Beatrice e il filosofo Simone Regazzoni. Proprio Beatrice ha effettuato uno studio su opere che raccontano l’influenza dell’astro d’argento sull’arte. “A Popsophia porterò l'esperienza di questo lavoro – ha anticipato Beatrice -, che parte dal Romanticismo e arriva al 1969 per rivelare come l'arte ha vissuto questo sogno del viaggio (prima immaginario, poi reale) sulla Luna. Riportando elementi di pittura, Avanguardia e cultura popolare”. Ma cosa ha rappresentato questo Allunaggio? “Negli anni Sessanta – ha aggiunto – c'era uno straordinario momento in cui si credeva al futuro. Anni del boom economico, anni in cui la tecnologia stava facendo la sua parte. Basta considerare che questo è stato uno dei primi eventi condivisi davvero da milioni di persone. Tutti sulla Terra, nello stesso momento, hanno guardato la luna in televisione”. Quindi il filosofo Simone Regazzoni connetterà il percorso al suggestivo incontro con l'extraterrestre, percepito proprio come figura che va fuori dalla nostra sfera personale. La Terra vista dalla Luna diventa perciò dicotomia di come gli esseri umani vengono percepiti dall'alieno. Si tratta pur sempre di un Philoshow, e tra i riferimenti musicali si ascolteranno brani che spaziano da “Blue Moon” di Billie Holiday, “Fly me to the Moon” di Frank Sinatra fino allo “Starman” di David Bowie. Ecco, Blue Moon: la rassegna del cortile della Pinacoteca vede alle 22.30 “La notte della Luna”, in cui Claudio Bernacchia  farà rivivere quel “primo passo”, con gli intramezzi musicali dalla pianista Madeleine Pianesi. Prima però, il pomeriggio si apre alle 18.30 con Luciano De Fiore che parlerà dell'Allunaggio come naufragio nel Mare della Tranquillità. Alle 19.30 poi Ivo Germano ci riporta al mondo dei mass media, e come questi hanno trasfigurato il viaggio nello spazio costruendo il nostro immaginario fantascientifico. Come sempre apre dalle 19 Space Oddity, mostra urbana esperienziale, e ci sono in programma diverse rassegne e laboratori. Alle 23 invece sarà la volta  del PopSound più incline al 2019 di Popsophia, con Alessandro Alfieri e la musica della Factory che ricordano il grande David Bowie.   Il programma completo è su www.popsophia.it #popsophia2019

19/07/2019 13:20
Macerata Opera Festival 2019: sabato 20 luglio la prima di Macbeth allo Sferisterio

Macerata Opera Festival 2019: sabato 20 luglio la prima di Macbeth allo Sferisterio

Secondo titolo del Macerata Opera Festival 2019 #rossodesiderio è Macbeth di Giuseppe Verdi, in un riallestimento ideato propio per lo Sferisterio di una celebre e premiata produzione, realizzata dall’istituzione marchigiana con il Teatro Regio di Torino e il Teatro Massimo di Palermo con la regia di Emma Dante. Il debutto sabato 20 luglio alle ore 21: sul podio della Filarmonica Marchigiana Francesco Ivan Ciampa, le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino, la coreografia di Manuela Lo Sicco e le luci di Cristian Zuccaro. Nata due anni fa al Teatro Massimo di Palermo, città natale di Emma Dante, ripresa al Regio di Torino e al Festival di Edimburgo (dove ha vinto il premio Herald Angel come uno degli spettacoli più interessanti e innovativi in programma), questa edizione del Macbeth verdiano ha subito, relativamente alla versione musicale di volta in volta eseguita, numerosi interventi. In ogni circostanza ha assunto una forma diversa: a Palermo, omesse le danze del terzo atto ma aggiunto, prima del coro finale “Macbeth, Macbeth, ov’è?…”, il monologo di Macbeth morente, “Mal per me che m’affidai”, estrapolato dalla redazione originaria dell’opera, quella commissionata, nel 1847, dal Teatro della Pergola in Firenze; a Torino con il ballo e con il monologo, ma senza il citato inno corale introdotto nel 1865, quando Verdi rifece di sana pianta per Parigi una metà circa dell’opera; a Macerata si seguirà l’esempio palermitano, via le danze e dentro il monologo."Non faccio moltissime regie d’opera, non sono una specialista – sottolinea Emma Dante - le poche che accetto hanno sempre una valenza forte nel mio percorso di teatrante. Lavorare sul Macbeth di Verdi è stato molto bello, e che il soggetto provenisse dal teatro di parola, dalla tragedia di Shakespeare, mi è stato di grandissimo aiuto, una cosa benedetta. Ovviamente, il luogo, ogni luogo, influisce sullo spettacolo; questa, oltretutto, è la prima volta che curo la regìa di un melodramma en plein air. Per ragioni professionali non ho potuto seguire la prima fase delle prove, che ho affidato al mio aiuto (Giuseppe Cutino) e alla coreografa (Manuela Lo Sicco): sono loro ad aver apportato le varianti necessarie dietro mia indicazione, varianti in certi casi macroscopiche, basti pensare che allo Sferisterio, per ovvie ragioni, il palcoscenico non è dotato di una soffitta alla quale appendere la scenografia. Comunque, l’arena maceratese è un luogo affascinante; mi piacerebbe pensare uno spettacolo apposta per questo spazio totalmente assurdo e fuori da ogni canone usuale. Non importa il titolo, lo Sferisterio lavorerebbe insieme a me alla sua metamorfosi". In scena per questo spettacolo che sembra nato per i colori e lo spazio maceratese un cast di star con Roberto Frontali nel ruolo del titolo, Saioa Hernandez come Lady Macbeth, Alex Esposito al debutto di Banco e il giovane tenore Giovanni Sala che torna allo Sferisterio dopo il successo nel 2018 come Pamino. Completano il cast Fiammetta Tofoni (Dama di Lady Macbeth), Rodrigo Ortiz (Malcolm), Giacomo Medici (Medico), Cesare Kwon (Domestico/Sicario/Araldo), Bruno Venanzi e Giulia Gabrielli (Apparizioni). In scena anche il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani (Massimo Fiocchi Malaspina, altro maestro del Coro) e la Banda “Salavadei”.Lo spettacolo è sopratitolato in italiano e inglese e sarà trasmesso in diretta su RAI Radio3 e nel circuito internazionale Euroradio.

19/07/2019 13:17
Macerata, “Bauhaus 100: imparare fare pensare" : inaugurata a Palazzo Buonaccorsi la mostra evento

Macerata, “Bauhaus 100: imparare fare pensare" : inaugurata a Palazzo Buonaccorsi la mostra evento

Ieri pomeriggio le porte del Musei civici a Palazzo Buonaccorsi si sono spalancate per l’inaugurazione della mostra “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare”, promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Macerata, Macerata Musei e organizzata da Sistema Museo e curata da Aldo Colonetti,  Presenti alla cerimonia il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, il curatore Aldo Colonetti, l’archistar Italo Rota, Maria Grazia Mattei presidente del MEET centro internazionale per la cultura digitale,  Gildo Pannocchia presidente dell’Istituzione Macerata Cultura, Gianluca Trequattrini Capo del Servizio Segreteria particolare del Direttorio e comunicazione della Banca d’Italia, Gianluca Bellucci  direttore Sistema Museo e Paolo Baldessarri architetto del progetto espositivo.  A cent’anni dalla fondazione della scuola che ha rivoluzionato il design e l’architettura, a Palazzo Buonaccorsi arriva una mostra che vuole recuperarne la memoria storica e ripensarne le influenze nel futuro. “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” desidera individuare ciò che è rimasto di quello spirito rivoluzionario e interrogarsi se è ancora possibile progettare mettendo al centro “le idee” e non “le cose”.  Macerata è il luogo ideale: uno dei pochi italiani che hanno frequentato il Bauhaus negli anni Trenta è Ivo Pannaggi, artista maceratese, poliedrico innovatore. Dal 19 luglio al 3 novembre nel museo civico di Palazzo Buonaccorsi, Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, e la biblioteca comunale Mozzi Borgetti, la mostra animerà il centro storico cittadino con esposizioni e attività ed eventi collaterali.  Il progetto culturale vuole essere non solo una ricostruzione dei fatti e degli avvenimenti. Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” vuole essere un dibattito di idee nell’organizzazione e nella definizione della “cultura materiale”, ovvero tutto ciò che rende possibile un’esistenza più razionale, senza dimenticare il ruolo fondamentale del pensieri e delle arti, strumenti necessari per tentare di disegnare il futuro. Una mostra diffusa tra più sedi che presenta sullo stesso livello le collezioni storiche e le installazioni di artisti che guardano al futuro. “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” è promossa dalla Regione Marche, dal Comune di Macerata, Macerata Musei ed è organizzata da Sistema Museo con la collaborazione di ADI Associazione per il Disegno industriale – Delegazione Marche, Abruzzo, Molise, Centro Studi Pannaggi, Comune di Esanatoglia, Confindustria Macerata, Confindustria Marche, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, MEET, centro internazionale per la cultura digitale di Milano con il supporto di Fondazione Cariplo, Associazione Culturale Il Paesaggio dell’Eccellenza.  "Questa mostra poteva nascere solo a Macerata – ha detto l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde introducendo gli interventi dei presenti - la città che ha dato i natali a Ivo Pannaggi, l'artista poliedrico che nel Novecento fu uno dei pochissimi italiani che frequentarono il Bauhaus da cui trasse ispirazioni innovative e le cui opere sono conservate ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Con questa mostra vogliamo dare un'opportunità per conoscere una straordinaria epoca di innovazione artistica nel Novecento e allo stesso tempo fare un omaggio a chi continua a sperimentare l'innovazione libera e coraggiosa nelle idee e nel fare. Saranno molti gli appuntamenti durante l'apertura della mostra per scoprire lo spirito delle nuove imprese creative e del nuovo artigianato 4.0,”.  “Macerata celebra i 100 anni dalla nascita del Bauhaus con il coraggioso spirito di sperimentazione che connota la sua indole di città creativa – ha affermato invece il sindaco Romano Carancini -. La propensione alla ricerca e l’attitudine a varcare terreni inediti ci permettono oggi di saggiare un percorso che proietta il presente verso il futuro. Il valore di questa scelta, di allestire una mostra dedicata al Bauhaus, il più famoso esperimento nel campo dell’educazione artistica che si sia compiuto in epoca moderna, si sposa con la politica culturale che l’Amministrazione comunale ha portato avanti in questi dieci anni. E non è una scelta casuale ma legata a Ivo Pannaggi, al suo rapporto con la città ed è un’occasione per ricordare che una sezione dei Musei civici è dedicata a lui e alla sua arte. Pannaggi incarna l’indole di questo territorio che è poliedrico, curioso, laborioso e attento alle esigenze del vivere umano, dove l’industria non tradisce i tratti essenziali degli antichi mestieri, si aggiorna e progredisce. Non celebriamo oggi il centenario di una scuola ma un modello, la forza di un’idea che vive, che continua, si rigenera prendendo spinta dal passato e guardando al futuro. Nel percorso di crescita della città di Macerata un aspetto fondamentale è stato la partecipazione, la condivisione il fare rete nelle idee e nelle visioni e la partecipazione era un elemento fondante della didattica del Bauhaus: l’unione delle arti, non più divise tra loro, si fa simbolo ed espressione di un’unica volontà creatrice. Macerata, città creativa, ancora una volta diventa scenario di un’inedita esperienza che consiste nel sapere recuperare le buone idee del passato per riportarle al presente dando loro un nuovo respiro”.   La parola è passata poi al presidente dell’Istituzione Macerata Cultura Gildo Pannocchia  che per primo ha lanciato l’idea di allestire una mostra dedicata al Bauhaus “L’idea da sola – ha detto – non dice nulla se non cade in un terreno fertile. Nel nostro caso il consiglio di amministrazione dell’Istituzione l’ha fatta sua e ha iniziato a lavorare per realizzarla. Il progetto ha così preso forma, ma per dare l’impronta abbiamo chiamato Aldo Colonetti”.    Il sindaco Romano Carancini ha ringraziato Gian Luca Treequattrini per il ruolo che ha svolto nel rapporto con la Banca d’Italia, per fare in modo che Palazzo Pellicani Silvestri potesse essere un’altra sede della mostra diffusa: “Da un punto di vista personale Macerata per me ha rappresentato un tuffo nel passato  - ha detto Trequattrini- perché in questa città ci sono nato. Macerata per Banca d’Italia è una connessione forte, ha un significato particolare legato soprattutto alla figura di Carlo Azelio Ciampi che ha vissuto qui 10 anni. La vicinanza di Banca d’Italia con questo territorio, vittima del sisma, è forte. Ha fatto molto e ha in animo di fare altro. La sede di Macerata è stata una delle,prime a chiudere e ci è sembrato doveroso e importante mettere il palazzo a disposizione della città”.   A raccontare le genersi e i contenuti della mostra è stato il curatore: “La mostra Bauhaus 100: imparare, fare, pensare non è soltanto una ricostruzione storica della più importante scuola di progettazione del XX secolo in occasione del centenario. Rappresenta un grande viaggio nell’utopia, dalla Germania al mondo, fino ad arrivare a Macerata – ha detto Aldo Colonetti-, dove è nato Ivo Pannaggi, un protagonista delle arti applicate italiane, viaggiatore eclettico tra le Marche, la Germania e il Nord Europa. E’ in questo spirito indiziario che è nato il progetto; dai documenti originali, provenienti dalla straordinaria collezione storica di un architetto come italo Rota che, fino dall’inizio di questa avventura, ha colto pienamente questo viaggio nelle avanguardie nel suo significato più attuale, ovvero da dove veniamo e soprattutto dove andremo. Ecco allora, dopo i materiali storici, mai come oggi vivi e fondamentali per disegnare il futuro, l’incontro con la cultura digitale, attraverso la collaborazione con Maria Grazia Mattei e il MEET, con quattro installazioni di artisti e progettisti che, in una realtà solo apparentemente virtuale, ci raccontano di un linguaggio che non può far a meno di dialogare con la grande avventura “analogica” del Bauhaus. Le radici della nostra modernità risiedono nel dialogo tra saperi diversi e, soprattutto, tra l’intelligenza delle mani e un pensiero che si sviluppa “facendo le cose”. Palazzo Buonaccorsi ospita, nei suoi straordinari spazi, questo doppio percorso, per approdare poi, direttamente nelle stanze di Pannaggi, alle quali si arriva, vedendo per la prima volta, alcune opere rare del terzo italiano, insieme a Augusto Cernigo, Alfredo Bortoluzzi che hanno esperimentato direttamente le aule e i laboratori della scuola. Ma Bauhaus significa anche contemporaneità, in particolare per quanto riguarda due capolavori del design industriale che ancora oggi sono presenti nelle nostre case: la sedia Wassily di Marcel Breurer e la poltrona Barcellona di Mies van del Rohe, per testimoniare  che il passato è tra noi, anche se spesse volte, non ne siamo consapevoli, travolti come siamo dalla contingenza di un presente che ha annullato il futuro. La mostra continua, sviluppandosi nella città antica, con altre due tappe: Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, dove protagonista è il territorio delle Marche, fotografato da una serie di autori, coordinati da una grande maestro, Gabriele Basilico, che amava questa terra, interpretando così un concetto che potremmo definire di derivazione “Bauhaus”. Ovvero, come scriveva Giorgio Fuà, “un’industrializzazione senza fratture”, dove il paesaggio mantiene la sua funzione unitaria e riconoscibile. L’altro protagonista di questa seconda tappa è l’opera di Alberto Meda, realizzata in scala reale per la prima volta, “Lightness”: la leggerezza affidata a una composizione dove le  parole diventano architettura. E’ il simbolo più coerente e rappresentativo di un’idea di Bauhaus in grado di segnare una direzione progettuale nel segno della sostenibilità. Il percorso si conclude con la terza tappa ospitata nella Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti è rappresentata da una serie di copertine della rivista culturale “La Lettura” de Il Corriere della Sera che ha deciso di dedicare l’immagine di ogni numero ad artisti, architetti, grafici, illustratori, designer, fotografici, in sostanza rimettendo al centro, oggi, l’idea fondamentale da cui nel 1919 nacque il Bauhaus. Come scriveva Giulio Carlo Argan nel suo “Walter Gropius e la Bauhaus”, “l’arte come perenne volontà di coscienza, è l’antitesi di ogni brutale volontà di potenza, spirito di pace contro spirito di guerra, virtù contro furore”. Parole attuali come non mai: abbiamo bisogno ancora di tanto Bauhaus, perché nei suoi indizi, sparsi nel mondo, nella vita di tutti i giorni, possiamo ritrovare il nostro destino, senza nostalgia né gratuiti storicismi”.   “Raccontare le radici del nuovo è questa una delle missioni di MEET, centro internazionale per la cultura digitale nato a Milano nel 2018 con il supporto di Fondazione Cariplo. Abbiamo aderito con grande gioia alla “chiamata” di Aldo Colonetti perché Bauhaus 100: imparare, fare, pensare guarda al passato come innesco del futuro – ha affermato Maria Grazia Mattei presidente MEET - .A cento anni dalla sua nascita, la scuola tedesca voluta da Gropius ispira e plasma il lavoro di artisti e creativi di tutto il mondo, come raccontiamo nella sezione Digital Landscapes. Attraverso quattro progetti molto diversi fra loro viaggiamo per il mondo, da Hong Kong a Berlino, passando per Miami e Rimini, rintracciando parallelismi ed eredità che ibridano i codici del Bauhaus con i linguaggi e i processi dell’era digitale. Citando Gropius, potremmo dire che il “nuovo edificio del futuro” ha nella Digital Disruption un elemento fondante. Questa mostra consente di accoglierlo ed interpretarlo come ingrediente culturale di un processo di cambiamento globale e paradigmatico”.  A chiudere la serie di interventi è stato Gianluca Bellucci, direttore di Sistema Museo: “Abbiamo lavorato molto per questa mostra, l’abbiamo pensata, progettata e costruita. Raccontare un oggetto complesso come Bauhaus non è facile, speriamo di esserci riusciti”.  Nell’aprile del 1919 un volantino annunciava la fondazione di una nuova scuola con l’obiettivo di unificare l’Accademia delle Belle Arti e la scuola di artigianato artistico di Weimar. Dopo 100 anni, l’insegnamento del Bauhaus rimane vivo, soprattutto nella sua vocazione di relazionarsi con il sistema produttivo e le sue dimensioni politiche e sociali.   Le Marche rappresentano un grande laboratorio unico sul piano territoriale. In particolare quel modello di sviluppo economico che Giorgio Fuà ha analizzato, descritto e reso noto in tutto il mondo e che, con le sue parole, potrebbe definirsi “industrializzazione diffusa senza fratture” dove le Marche e soprattutto Macerata non dimenticano mai la funzione fondamentale delle arti, dalla pittura all’architettura, dal teatro all’opera.  Il progetto espositivo è curato da Baldessari Baldessari. La mostra si articola in tre momenti, tra il museo civico di Palazzo Buonaccorsi, la Biblioteca comunale Mozzi Borgetti e Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia.  l museo civico di Palazzo Buonaccorsi ospita un percorso che parte da una suggestiva installazione luminosa ispirata ai colori del Bauhaus e curata da iGuzzini illuminazione, sponsor tecnico, e propone al primo piano i documenti fondativi originali del movimento, selezionati dalla preziosa collezione di Italo Rota, che ne è anche curatore. In mostra le storiche testimonianze per raccontare come il Bauhaus si è presentato al mondo per riuscire nella sua missione innovatrice.  Al secondo piano, sei opere di Alfredo Bortoluzzi, artista impegnato alle origini del Bauhaus, che introducono in un suggestivo confronto con la sezione permanete dedicato a Ivo Pannaggi, pittore e architetto maceratese che ha frequentato la scuola di Walter Gropius fino alla sua chiusura voluta da Hitler nel 1933.   Nelle Sale dell’Eneide e di Ercole è allestita la sezione curata da Maria Grazia Mattei di MEET, centro internazionale per la cultura digitale di Milano, e intitolata “Digital Landscapes Corpo linguaggio azione”. Attraverso quattro installazioni di altrettanti creativi internazionali si indaga la relazione tra analogico e digitale che la scuola tedesca ha saputo intuire. Il percorso rintraccia alcune caratteristiche fondative comuni che legano il movimento artistico nato nel 1919 alla contemporaneità digitale, come interdisciplinarità, sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e ibridazione di competenze tecnologiche e umanistiche con finalità non solo creative, ma anche produttive.   A Palazzo Pellicani Silvestri, ex sede della Banca d’Italia, è protagonista il paesaggio dell’industria marchigiana, in un percorso fotografico, curato dall’associazione culturale Il Paesaggio dell’Eccellenza, a cura di Alessandro Carlorosi, che racconta per immagini la relazione stretta tra industria e territorio. Da metà settembre il palazzo ospiterà “Lightness”, una grande installazione di Alberto Meda con la collaborazione di Francesco Iorio,  con una serie di progetti di giovani designer della regione, curata in collaborazione con Adi, associazione per il disegno industriale – delegazione Marche, Abruzzo, Molise.  di tutte le attività creative e progettuali, per cui la sua filosofia fa riferimento alla lezione del Bauhaus. Sono presenti, tra gli altri, disegni di Renzo Piano, Patti Smith, Mimmo Jodice, Mario Bellini, Mimmo Paladino, Brian Eno, John Berger, Alessandro Mendini, il tutto proprio nello spirito della scuola tedesca.  Durante la mostra è previsto un ricco programma di eventi e appuntamenti culturali sulla storia dell’arte, del design, dell’architettura, sull’artigianato 4.0, sulle media arts e sulla ricerca di modelli espressivi di nuova generazione, in collaborazione con le scuole, le università, l’Accademia di Belle Arti, le associazioni culturali, le associazioni di categoria. Ci sarà anche un concorso, una call per selezionare prodotti della manifattura artigianale che saranno poi i protagonisti di una mostra.     

19/07/2019 10:09
Civitanova, si alza il sipario su "Popsophia": primi ospiti Giuliano Ferrara e Philippe Daverio

Civitanova, si alza il sipario su "Popsophia": primi ospiti Giuliano Ferrara e Philippe Daverio

Domani, venerdì 19 luglio, Popsophia inizia ad animare Civitanova Alta già dal pomeriggio, nella seconda giornata di “Verso l'infinito e oltre”. Alle 18.30, per PopIsm, Giuliano Ferrara viene intervistato da Michele Silenzi al chiostro Sant'Agostino. Il popolare giornalista si immergerà nella contemporaneità più assoluta, affrontando il concetto tra filosofia e attualità. Alle 19 aprono Space Oddity, mostra urbana esperienziale, i laboratori di Conteporanea 2.0 al giardino dell'ex liceo classico (si ripetono anche alle 21.30) e la WineNight delle Cantine Fontezoppa, al chiostro di San Francesco. Saranno alle 21 le suggestioni del videomaker Riccardo Minnucci ad introdurre piazza della Libertà al Philoshow delle 21.30. Lo spettacolo filosofico musicale vede Philippe Daverio tener banco sull'anniversario dei 110 anni del Manifesto dei Futuristi. Il critico d'arte riscopre la “sfida alle stelle” marinettiana, tema che Popsophia raccoglie in questa sua estate 2019, facendo vedere cosa rimane di questa grande Avanguardia italiana. Con lui sul palco l'ensemble Factory. Alle 22.30, alla vigilia del cinquantesimo dallo sbarco sulla Luna, si va  sulla Blu Moon del giardino della Pinacoteca con “The race -  da Jules Verne a Von Braun fino alle Missioni Apollo”. Il direttore scientifico della rassegna Claudio Bernacchia  porterà i presenti in viaggio nella corsa allo spazio, con osservazioni al telescopio a cura dell'associazione astrofili Alpha Gemini. Alle 23 il chiostro Sant'Agostino dà il bentornato a PopSound, luogo che ripercorre la storia dei grandi miti della musica, curato da Alessandro Alfieri. La prima serata è dedicata alla filosofia di Madonna. Come sempre ci si emozionerà con la musica della Factory. Per salutarce il pubblico ci sarà anche la performance musicale Sax Pistons, sempre alle 23 al chiostro Sant Francesco.  Sabato invece sarà una giornata tutta incentrata sul primo uomo sulla Luna. Si parlerà di quel “piccolo passo”, raccontandolo sotto diverse angolazioni. Il programma completo di “Verso l'infinito è oltre” è su www.popsophia.it #popsophia2019. Per raggiungere l'evento a Civitanova Alta sono anche previste da venerdì, e per tutto il fine settimana, navette gratuite. Il primo bus parte da Cristo Re (cadenza ogni 35 minuti), il secondo collega i parcheggi del cimitero e dell'Itcg con la città alta.

18/07/2019 17:21
Potenza Picena, al via la rassegna "BelvederE BuonaletturA": ospite del primo incontro Saverio Raimondo

Potenza Picena, al via la rassegna "BelvederE BuonaletturA": ospite del primo incontro Saverio Raimondo

Nuova rassegna culturale al Pincio di Potenza Picena che prevede incontri con autori e presentazioni di libri.  Amministrazione Comunale, Pro Loco di Potenza Picena, Biblioteca Comunale ed Associazione Centro Culturale insieme per lanciare i quattro appuntamenti di BelvederE BuonaletturA. Ad inaugurare la manifestazione martedì sera alle 21:30  sarà Saverio Raimondo con il suo libro “Stiamo calmi. Come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’ansia” (Feltrinelli). "Un'azione sinergica ci ha permesso di proporre quattro serate con personaggi di livello che vanno ad impreziosire la stagione estiva della Città" - afferma Tommaso Ruffini - assessore al Turismo e Cultura. Su Saverio Raimondo ed il suo libro: Abbiamo sempre pensato all’ansia come ad un problema, un qualcosa che peggiora le nostre vite e quelle degli altri. Ma se non fosse così? Saverio Raimondo è un comico, o meglio, uno stand-up comedian (recentemente il suo spettacolo è stato trasmesso da Netflix) che in passato ha lavorato anche - tra gli altri -  con Serena Dandini, i fratelliSabina, Caterina e Corrado Guzzanti, Gianluigi Paragone (“La Gabbia” su La7) e Massimo Gramellini  (“Le Parole della Settimana” su Rai 3  con la sua rubrica satirica sugli oggetti della settimana). Ma prima ancora è una persona. Ansiosa. Figlio di madre ansiosa, che a tavola esortava il suo appetito di bambino con l’invito: “Mangia che stai morendo”. Dopo esser cresciuto nell’ansia altrui, Saverio in età adulta ne ha sviluppata una sua, personale. E ha imparato non solo a conviverci e a scherzarci su, ma anche a riconoscervi una forza motrice che lo spinge a migliorarsi. Da questa sua esilarante prospettiva rivoluzionaria, scrive il suo personale elogio dell’ansia: in essa individua uno dei massimi fattori evolutivi dell’uomo nel corso dei secoli; rilegge in chiave “ansiosa” alcuni dei principali avvenimenti e dei personaggi più stressati della storia; rivaluta il senso di colpa come baluardo della civiltà; affronta con umorismo e ironia tutte le principali fonti di ansia del mondo contemporaneo. Mescolando autobiografia, speculazioni filosofico-umoristiche e applicazioni pratiche surreali, Saverio Raimondo - che nel 2016 è stato insignito del “Premio Satira Politica della TV” a Forte dei Marmi - produce un arguto e divertentissimo ribaltamento cardinale: non bisogna farsi paralizzare dall’ansia, ma lasciarsi ispirare e guidare da essa.  

15/07/2019 17:30
Stefano Calisti in esposizione a Positano nella galleria Giancarlo Angeloni

Stefano Calisti in esposizione a Positano nella galleria Giancarlo Angeloni

Dopo l'esposizione nella magnifica isola greca di Santorini, ancora una volta l'artista maceratese Stefano Calisti espone le sue opere in uno dei posti più suggestivi del mondo, la pittoresca e splendida Positano. Situata lungo ripidi pendii della costiera Amalfitana, Positano è una sofisticata meta turistica dove approdano personaggi famosi e turisti da tutte le parti del pianeta. Questa volta ad ospitare il Maestro marchigiano è la famosa galleria Giancarlo Angeloni situata a pochi passi dalla celebre Chiesa di Santa Maria Assunta nota per la sua bellissima cupola in maiolica. Per l'occasione Calisti ha voluto omaggiare la perla della costiera Amalfitana con alcuni dipinti senza rinunciare ai suoi sfavillanti colori. Molti i turisti che hanno apprezzato le opere che rimarranno esposte fino a fine ottobre.

15/07/2019 16:40
Potenza Picena, restaurate quattro statue del 1600 grazie all'Art Bonus

Potenza Picena, restaurate quattro statue del 1600 grazie all'Art Bonus

Grazie all’Art Bonus, ovvero al credito d’imposta a favore di cittadini che effettuano erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura, il Comune di Potenza Picena ha potuto restaurare quattro reliquari a statua in legno scolpito dorato del 1600 presenti nella Pinacoteca Comunale. Le preziose statue, che rischiavano di essere rovinate irrimediabilmente dal tempo, sono state affidate alle cure della restauratrice pesarese Letizia Bruscoli. Dopo alcuni mesi di lavoro i reliquari rappresentanti San Giacomo Maggiore, San Giacomo Minore, San Filippo e Sant’Andrea sono stati riconsegnati in Municipio nel corso di una cerimonia a cui hanno preso parte il Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi, il Consigliere Comunale Michele Galluzzo e i due finanziatori del restauro Roberto Domenichini e Franco Senigagliesi. “Si tratta delle prime quattro delle dieci statue lignee ricoverate nella nostra Pinacoteca inserite nell’elenco dell’Art Bonus – ha detto l’Economo dell’Ente, Simona Ciasca – sono pezzi scolpiti a mano del ‘600 italiano. Confidiamo nella sensibilità dei nostri concittadini per poter restaurare anche i restanti sei pezzi”.

15/07/2019 14:52
Macerata, venerdì 19, al Nino Caffè, la mostra sull'artista Renato Spagnoli

Macerata, venerdì 19, al Nino Caffè, la mostra sull'artista Renato Spagnoli

Al Nino Caffè in via Roma a Macerata, venerdì 19 luglio, a partire dalle 19:00, si terrà l'inaugurazione della mostra dell'artista Renato Spagnoli, morto nel marzo di quest'anno. L'artista toscano aveva già esposto a Macerata nel 1981 con la presentazione di Luciano Caramel ed Elverio Maurizi. La Pinacoteca di Palazzo Bonaccorsi ha inoltre ben tre opere donate da Spagnoli che, nella sua carriera, ha anche effettuato un sapiente restauro su un lavoro con componenti in plexiglass. L'evento di venerdì sarà reso possibile anche grazie alla Galleria Gian Marco Casini.

14/07/2019 16:25
Alla scoperta delle bellezze di Macerata: tutti gli appuntamenti estivi con i tour tematici

Alla scoperta delle bellezze di Macerata: tutti gli appuntamenti estivi con i tour tematici

A spasso con il naso all’insù in una delle città più affascinanti delle Marche: Macerata. Perdersi nei suoi vicoli e percorrere le vie del centro storico per poi ritrovarsi ad ammirare la Torre dell’Orologio in piazza della Libertà. Anche in estate i musei civici di Macerata sono pronti ad accogliere visitatori e turisti per far ammirare le proprie bellezze artistiche e culturali. Grazie al biglietto unico è possibile vedere il circuito museale cittadino di cui fanno parte i musei civici di Palazzo Buonaccorsi, con il museo della Carrozza la Galleria dell’Eneide e le sezioni di Arte antica e moderna, l’Arena Sferisterio e il museo di Palazzo Ricci e partecipare al City tour. Tra le novità dell’estate cittadina, la possibilità di visitare ogni giovedì sera Palazzo Buonaccorsi (20.30-22.30) e Palazzo Ricci (solo con visite guidate 20.30/21.15/21.45). “L’estate in città è sempre piena di occasioni per uscire e non stare soli – interviene l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde - e i musei sempre aperti per grandi e piccoli. Non dimenticate di prendere la card McCult! Tutti i residenti di Macerata e in tutti i comuni della provincia di Macerata con McCult entrano gratis nei musei ogni volta che vogliono, anche tutti i giorni. E allora questa estate dai musei di Macerata destinazione Marca Maceratese!”.  Tour tematici  Per chi invece ha voglia di scoprire Macerata e il suo enorme patrimonio culturale e artistico ma non sa da dove iniziare, esiste la possibilità di partecipare ad alcuni tour tematici e attività dedicate a bambini e ragazzi. I City tour sono una visita accompagnata che vi condurrà nei luoghi più interessanti della città: dalle splendide sale storiche della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, con i soffitti decorati e le pareti coperte di libri antichi, all’affascinante Teatro Lauro Rossi, prezioso esempio di teatro all’italiana. Infine raggiungeremo il primo piano della Torre dell’Orologio per scoprire il sistema di ingranaggi che governa l’originale orologio astronomico. Gli orari? Luglio e agosto tutti i giorni alle 10.30 e alle 16.30. Per conoscere Palazzo Buonaccorsi c’è il tour “Una notte mitica”: lasciatevi guidare dalla voce di un narratore e dalla luce di una torcia per scoprire le mille storie e i miti raffigurati sul soffitto della Galleria dell’Eneide. Ogni invitato alle Nozze di Bacco e Arianna ha una storia da raccontare e lo farà solo per voi a luci spente. Come? A luci spente con il naso all’insù, sdraiati per terra con asciugamano (che portate voi) e un tappetino (che vi forniamo noi).  Quando? A luglio il giovedì dalle 21.45, prenotazione obbligatoria. È dedicata agli amanti dei viaggi la visita “In carrozza!”. Inizieremo con una visita nelle antiche scuderie di Palazzo Buonaccorsi per ammirare la strepitosa collezione di carrozze che vi è conservata. Curiosando tra i veicoli, saliremo su una carrozza virtuale per vivere  l’esperienza di viaggiare a bordo di un mezzo d’epoca. Luglio e agosto tutti i giovedì alle 20.45, prenotazione obbligatoria. I più curiosi potranno partecipare allo “Sferisterio tour”: 30 minuti per scoprire 190 anni di questo luogo simbolo della città. Un luogo affascinante ed insolito, ricco di storie e personaggi da raccontare: da arena per spettacoli ludici, anche sanguinari, a teatro all’aperto, unico al mondo per la presenza di palchetti.  Luglio e agosto, lunedì, giovedì e domenica alle 11, mercoledì, venerdì e sabato alle 15.30.  Bimbi e ragazzi al museo  Tre le proposte ideate per i bambini e i ragazzi alla scoperta dei musei civici di Macerata. Quale modo migliore di scoprire il Museo della Carrozza se con una visita interattiva? “Signori si parte ...e io modestamente lo party!”, pensato per il bambini dai 6 ai 12 anni,  sarà possibile inventare un itinerario e un ipotetico bagaglio! Consigliata dai 6 ai 12 anni. Quando? Sabato 13 luglio, 16,30  A Palazzo Buonaccorsi due attività collegate alla mostra “Bauhaus 100: imparare, fare, pensare” che inaugurerà il 18 luglio. Il laboratorio “Bauhaus per i piccoli” è composto da momenti ludici per guardare il mondo con gli occhi dei ragazzi speciali della scuola Bauhaus. Attività consigliata per bambini/e e ragazzi/e fino ai 12 anni. Tutti i martedì, mercoledì, sabato ore 11. In attesa dell’inaugurazione della mostra “Bauhaus 100” nell’attività “Aspettando Bauhaus 100: Ivo Pannaggi” i più piccoli potranno scoprire, attraverso le sue opere e i suoi progetti, la figura di Ivo Pannaggi, originale architetto, scenografo, pittore e designer maceratese simbolo di un’epoca. Tutti i martedì e domenica ore 17, il venerdì ore 11.

13/07/2019 10:42
Macerata Opera Festival 2019, nuovo accordo tra lo Sferisterio e l'Università di Macerata

Macerata Opera Festival 2019, nuovo accordo tra lo Sferisterio e l'Università di Macerata

Da quest’anno il Macerata Opera Festival e l’Università degli Studi di Macerata stringono una partnership più organica e iniziano un comune percorso di collaborazione. Una nuova esperienza che coniuga diverse esigenze dell’Ateneo: la formazione umanistica, la costruzione di percorsi formativi condivisi anche al di fuori delle aule, la costante attenzione alla sinergia con il territorio e con le sue iniziative culturali. Il primo frutto di questo accordo è lo spettacolo "Macbeth Rooms: Viaggio nel cuore di tenebra", guidati da Maria Paola Scialdone, docente di Letteratura tedesca, in veste di coordinatrice e responsabile scientifica, e dai registi David Quintili e Antonio Mingarelli, direttori artistici di Utovie teatrali, studenti di ogni dipartimento, anche stranieri, riuniti in una compagnia teatrale di Ateneo, hanno costruito una performance nata dall’approfondimento del testo shakespeariano e inserita nel calendario del Macerata Opera Festival 2019."Macbeth Rooms", in scena il 15 luglio alle ore 21:00 e in replica alle ore 22:00 nella sede storica dell’Università di Macerata (piaggia dell’Università 2), rappresenta un “incubo” costruito da frammenti di un misterioso inconscio. Un vecchio edificio nel centro storico, aule vuote: c’è una lezione che è stata interrotta. Di cosa si parlava prima che la luce andasse via, che la radio smettesse di trasmettere, che il mondo piombasse nell’oscurità? Echi di violenza, terrore, bagliori di morte e forze oscure sembrano attraversare le pareti, si rispondono da una stanza all’altra. Coordinati da Marcello La Matina, docente di semiotica del testo, da Lucia Rosa, dell’Associazione Amici dello Sferisterio e dall’Associazione Culturale CTR, in occasione delle Anteprime per i giovani in programma il 16, 17 e 18 luglio alle ore 21:00, alcuni studenti UniMC presenteranno le tre opere al pubblico dei coetanei con piccoli trailer raccontati dal vivo un’ora prima di ogni spettacolo all’interno di Sferisterio Lounge in piazza Mazzini. Gli studenti coinvolti sono per UniMc Giorgia Casali, Lisa Giostra, Noemi Pellegrino, Maria Rogante e Linda Schiavi e, per la compagnia CTR, Leonardo De Bastiani e Francesco Cicarilli. Lo Sferisterio regalerà loro un biglietto per assistere alla prova dell’opera che hanno studiato. L’accordo con l’Associazione Sferisterio permetterà quindi agli studenti UniMC di acquistare i biglietti per le Anteprime Giovani al costo di 10 euro, mentre i laureandi della sessione di luglio potranno, invece, richiedere un biglietto omaggio a scelta fra le tre opere e altri due biglietti cortesia per amici e parenti. La collaborazione tra l’Ateneo e l’associazione Sferisterio si estenderà anche alle attività del coro di UniMc, ritenuto una significativa risorsa ricreativo-culturale. L’obiettivo è quello di rafforzare l’attuale collaborazione anche in vista di una esibizione pubblica all’interno della Notte dell’Opera. Questi nuovi impegni consolidano un progetto decennale dello Sferisterio, portato avanti dalla docente di UniMc Elena Di Giovanni, “InclusivOpera” dedicato ai progetti di accessibilità per non udenti e non vedenti c’è ha fatto del Macerata OperaFestival un pioniere in questo campo.

11/07/2019 13:26
"Racconti dal mare", a Civitanova il "Premio Letterario Unitre"

"Racconti dal mare", a Civitanova il "Premio Letterario Unitre"

Giovedì 18 luglio, alle ore 18:00, presso la Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti" di Civitanova Marche, si terrà la seconda edizione del “Premio Letterario Unitre Civitanova” dal tema “Racconti dal mare”. Il mare rappresenta l’origine della vita sulla Terra e, come sosteneva Jung: “Il mare è il simbolo per eccellenza dell’inconscio, la madre di tutto ciò che vive”. Il mare è fatto di acqua, un elemento fondamentale per noi essere umani, perchè rappresenta la vita, il nostro liquido amniotico e, come tale, si rapporta con gli aspetti primordiali della nostra specie, i nostri istinti e i ricordi più profondi. Il mare è una meta di viaggio, sia fisica che spirituale. Il mare divide e/o unisce i territori, a seconda delle aspettative con cui si parte. Il mare è anche un gigante maltrattato e abusato dall’uomo, con lo sfruttamento intensivo delle sue risorse. Il mare rappresenta, in alcuni contesti, la sopravvivenza dell’ uomo, in certi periodi della vita, il porto sicuro o, al contrario, può rappresentare anche un elemento di morte: chi ha visto la forza del mare sa che, in certi momenti, può essere davvero qualcosa di terribile e creare grosse devastazioni. Un mare che, però, occorre affrontare – in un modo o in altro – perché solo al di sotto o al di là di esso si troverà la tanto ricercata pace. Il mare esprime, altresì, un bisogno fondamentale dell’uomo di andare al di là dell’orizzonte visibile, di scoprire nuovi mondi fisici e interiori. Il mare come fonte di vita e sostentamento per l’uomo: una distesa acquatica che crea nuovi orizzonti simbolici. Questo elemento, così particolare, così in grado di veicolare messaggi, informazioni, elementi vitali. Viaggiare “nell'acqua” e “sull'acqua”, in questo caso, ci apre davvero nuovi universi di consapevolezza e di conoscenza. Il concorso è stato organizzato, con valido e lodevole impegno, dalla struttura locale di Unitre e realizzato con il patrocinio del Comune di Civitanova Marche, Regione Marche e Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” e con la gentile sponsorizzazione di Banco Credito Marchigiano, Atac e Grafiche Fioroni. L’iniziativa di Unitre, rientra tra le numerose proposte che questa associazione, ogni anno, offre alla comunità civitanovese, attraverso un calendario ricco di eventi, di attività didattiche e culturali, dimostrando, ancora una volta, la volontà di aprirsi alla società ed al territorio, attraverso la sua intensa attività di promozione, ricerca, studi e iniziative culturali, nell’interesse degli associati e della cittadinanza tutta. La giuria tecnica, composta dal poeta Umberto Piersanti, dallo scrittore e giornalista Valerio Calzolaio e dal Prof. Giuseppe Rivetti, premierà i primi tre classificati con delle pregevoli incisioni, opera del Maestro Incisore urbinate Carlo Iacomucci. Sicuramente, va espresso un grande apprezzamento nei riguardi dell’iniziativa culturale portata avanti dalla sede Unitre di Civitanova e dalla sua Presidente Marisa Castagna, che costituisce un valido punto di riferimento in città, potendo anche contare su circa 100.000 associati in tutta Italia e, ultimo, ma non ultimo, un doveroso ringraziamento al Presidente della Biblioteca Paolo Giannoni e all’Assessore alla Cultura Maika Gabellieri.

11/07/2019 11:35
"Tutte tranne lei", romanzo d'esordio del civitanovese Alessandro Pomili venerdì al Lido Cristallo

"Tutte tranne lei", romanzo d'esordio del civitanovese Alessandro Pomili venerdì al Lido Cristallo

Scheggia, Sentenza, Salma e Giannelli cercano di fare il grande salto con la loro musica. A complicare le cose però interviene un braccio ingessato e la necessità di sostituire il chitarrista della band. Con l’arrivo di Giovanna nulla sarà più come prima, ma si aprono per il gruppo delle Interferenze Mentali la possibilità di ambire a più alti traguardi così come il rischio di sciogliersi per sempre. La sfida sarà di trovare un difficile equilibrio tra i sogni di gioventù e la vita vera, rimanendo amici. Con queste premesse si apre “Tutte tranne lei” (Scatole parlanti editore), romanzo d’esordio del civitanovese Alessandro Pomili (classe 1980), che verrà presentato il prossimo venerdì 12 luglio al Lido Cristallo a Civitanova alle ore 21:30. Un romanzo rock, che sul filo di una colonna sonora in crescendo, segue le vicende di cinque protagonisti non più adolescenti ma che continuano a coltivare i loro sogni da ragazzi. Finché la vita non si mette in mezzo e scompiglia ogni illusione, per lasciarli a fare i conti con la realtà. Motore del cambiamento sarà Giovanna, chitarrista di talento ma con idee poco chiare sull’amore, che darà fuoco alle tensioni che la quotidianità porta a galla nel percorso dei quattro membri della band. Con una scrittura fresca, spigliata e ironica, Alessandro Pomili mostra il lato nascosto dei sogni e la difficoltà di realizzarli, ma anche la necessità di trovare una propria strada quando tutto intorno sembra crollare. Una lettura rinfrescante e brillante, per stemperare le temperature estive. Alessandro Pomili lavora come programmatore, collabora con diversi blog come redattore e attualmente cura il sito a quattro mani Mal di testo (www.malditesto.it).

09/07/2019 10:02
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