La musica non si ferma di fronte la pandemia, Musicultura ha aperto ieri la XXXII edizione del Festival con la prima di dieci serate consecutive dedicate alle Audizioni Live dei 63 artisti selezionati su oltre 1000 iscritti in concorso 2021.
Il Festival della musica popolare d’autore riaccende la musica dal vivo dal Teatro Lauro Rossi di Macerata in diretta streaming sulla pagina Facebook di Musicultura, ogni sera fino a domenica 28 marzo, dove si esibiranno le 12 band e i 51 solisti selezionati di cui 23 ragazze e 28 ragazzi da tutta Italia per un totale di 250 artisti e oltre 50 maestranze all’opera.
Ad inaugurare la prima serata di ascolti live La Rappresentante di Lista, già finalista di Musicultura nel 2014, reduce dal grande successo del Festival di Sanremo con la canzone Amare: “Sul palco di Sanremo crediamo di aver mantenuto la nostra coerenza, di aver raccontato un'altra visione delle relazioni, della musica, un altro modo di stare in scena che non necessariamente è migliore o peggiore ma sicuramente e’ il nostro, è quello che abbiamo costruito in questi 10 anni di carriera in cui Musicultura ha fatto tanto, ci ha sempre seguito nel percorso da quando siamo nati, grazie di esserci stati perche se siamo qui è anche grazie a voi.” Ha detto Dario Mangiaracina in collegamento via streming con Veronica Lucchesi che ha raccontato le difficoltà di “gestione” del grande abito di scena con cui si è esibita a Sanremo “ Abbiamo dovuto prendere una stanza in albergo solo per il vestito, tanto per farvi capire l’imponenza dell’abito… è stato molto divertente portare un pò di varietà nell’esibizione, una cosa che a noi piace sempre fare.”
Per tenere vivo il ricordo di una generazione che è scomparsa o che ha sofferto molto in questo difficile periodo di pandemia, toccante è stato l’intervento della cantautrice e attrice Margherita Vicario nel ricordare la figura della nonna Rossana Podestà.
“C’è sicuramente vivo in me il ricordo di una nonna che non c’è piu nella mia vita già dal 2013, tra l’altro proprio l’anno in cui sono stata finalista a Musicultura - ha raccontato Margherita Vicario - ho avuto la fortuna di sublimare mia nonna con una canzone, un brano che racconta il dialogo tra nipote e nonna sulle pene d’amore di.. entrambe.”
Una grande serata di musica dal vivo dove si sono esibiti i primi cinque artisti in programma tutti autori ed esecutori della propria musica, all’insegna della biodiversità di genere peculiarità del Festival, in un emozionante viaggio live nella musica italiana. A Luk, al secolo Enzo Colursi, napoletano classe '91 che ha presentato i brani Il centro di Bologna e Lune storte dove punta a fondere la musica elettronica e la canzone d'autore è andato il premio del pubblico che ha votato le migliori esibizioni dei concorrenti sui social, la Targa Banca Macerata consegnata dal Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
Si sono esibiti sul palcoscenico del Festival anche Elasi la cantautrice e produttrice di Alessandria con Voli pindarici e Valanghe, canzoni in cui il pop e l’elettronica si fondono con suoni di strumenti etnici provenienti da tutto il mondo; Bebbe Gambetta virtuoso chitarrista di Genova al suo debutto come cantautore con i brani Dove Tia O Vento e La Musica Nostra; Sara Rados di Firenze con un set acustico ha proposto le canzoni Carapace e Firenze, gli occhi d’aprile e Giulia Dagani di Cremona con Lato B e Ditemi dove andate, una canzone sul post lockdonw dello scorso anno.
Questa sera saliranno sul placoscenico del Festival Il gruppo salentino dei Kalascima, Henna di Sondrio, Caterina di Trento, Alan Rossi di Verbania, Sudestrada di Forlì e Ill Aereo di Teramo, esibizioni visibili sempre in diretta sulla pagina Facebook di Musicultura e sulla televisione ètv Marche.
Domani sera domenica 21 marzo sarà la volta delle audizioni live di: Gaia Gentile di Bari, Ciao sono Vale di Bergamo, Brugnano di Napoli, Cranìa di Brescia e Gabriele Mvsa di Roma.
Recanati celebra la Giornata mondiale della poesia 2021 con le frasi di Alda Merini, Charlie Chaplin, Italo Calvino e il video messaggio di Umberto Piersanti.
Ai tradizionali versi delle poesie di Leopardi esposti nelle vie del centro di Recanati, che conducono i visitatori alla scoperta della bellezza della città dell’infinito, da oggi si aggiungono le frasi celebri sulla poesia dei tre grandi autori per mettere in luce la forza e l’importanza della poesia nella vita quotidiana.
Ad affiancare l'iniziativa sarà un video messaggio per i social del poeta e scrittore Umberto Piersanti, Presidente del Centro mondiale della poesia Giacomo Leopardi di Recanati e nel 2005 candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
“Con questa iniziativa vogliamo lanciare un messaggio di attenzione e di speranza verso la poesia e in generale verso il mondo della cultura - ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio - la giornata mondiale della poesia è un’occasione per celebrare e sostenere i poeti di tutto il mondo e per la nostra città assume un significato ancora più intimo e profondo. La poesia come tutte le forme d’arte specialmente in questo periodo è un’ancora di salvezza per il corpo e l’anima. Ringrazio il poeta e amico Umberto Piersanti per la sensibilità e l'affetto che dimostra verso la nostra città.”
“La poesia non ci rende più buoni, la poesia non ci insegna ad affrontare le difficoltà del mondo, i poeti non sono dei veggenti non capiscono sul piano politico sociale filosofico più dei comuni mortali - ha affermato nel video messaggio Umberto Piersanti- la poesia va nel profondo del nostro sentire e del nostro percepire, in un mondo fatto di parole spesso leggere anche un po’ vuote, in un mondo dove immagini e parole si consumano con una velocità spaventosa, la poesia interroga la vita, il tempo la morte, l’ inquietudine e affronta quegli archetipi che sono universali nella vita dell’uomo. La poesia più che un valore sociologico ha un valore antropologico, un popolo che non conosce la poesia è un popolo a cui manca decisamente qualcosa.”
Accordare la sospensione dei pagamenti arretrati vista la difficile situazione causata dall'epidemia. Non si tratta di una richiesta degli anni Venti di questo nuovo Millennio, ai tempi del Covid 19, bensì degli inizi dell'Ottocento, quando la popolazione doveva fare i conti con il tifo. Ed è il contenuto di un documento che il Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia, guidato dal Tenente Colonnello Guido Barbieri, ha riconsegnato al Comune di Urbisaglia. A riceverlo è il sindaco Paolo Francesco Giubileo, alla presenza dell'agente della Polizia municipale Alessandra Spurio Deales e del Comandante della locale stazione dei Carabinieri Rosario Cianci. Il materiale
«La lettera - si legge nella nota - è stata scritta nel 1821 da tale Morichetti che informa il Gonfaloniere di Urbisaglia, un magistrato dell'epoca che si occupava di controversie, di aver ricevuto comunicazione dall'Amministrazione generale di Sali e Tabacchi (ai tempi centro in cui si pagavano le tasse) che non è stato saldato il conto del sale consumato dalla popolazione locale negli anni 1816, 1817, 1818, 1819 e in parte nel 1820 e che il Comune procederà contro di lui. Lo stesso Morichetti suggerisce al Gonfaloniere di sentire il Tesoriere e di chiedere all'Amministrazione comunale di voler "accordare la sospensione della leva arretrata" per due anni poiché nel 1816 e nel 1817 la popolazione era in una situazione "miserabile" a causa di una "orribile carestia e lo spaventevole e sterminatore flagello del tifo"». «Purtroppo non sappiamo come andò a finire questa vicenda - aggiunge il sindaco di Urbisaglia Giubileo -, ma ci dimostra come nonostante siano passati duecento anni la storia sembra essere molto attuale e da essa dobbiamo prendere insegnamento. Ringrazio il Tenente Colonnello Guido Barbieri del Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Perugia per averci riconsegnato questo importante documento, che conserveremo nell'archivio storico del comune».
In uscita per la casa editrice Pendragon il nuovo libro della giornalista Donatella Pazzelli: da giovedì 25 marzo in libreria e negli store online.
LA TRAMA - Flavia Colforti è una ragazza in gamba, proveniente da una famiglia unita, onesta e benestante che è stata sempre la sua forza e il suo esempio. Purtroppo, una serie di eventi minano fortemente la sua serenità e quello “scrigno dorato”, che la proteggeva dal mondo esterno, pian piano si sgretola totalmente.
Rimasta sola, dopo l’inaspettato suicidio di Livia, la sua sorella gemella, e la scomparsa della madre malata di cancro, si aggrappa al suo fidanzato, Carlo, accettando un amore insipido e passivo, e un mondo di pura formalità e illusoria perfezione. Lo sposa per paura della solitudine, pensando sia la cosa giusta da fare.
Dopo vent’anni di matrimonio, però, si trova a fare i conti con dure verità nascoste che riguardano il passato: tradimenti, ipocrisie e soprattutto violenze taciute che svelano le vere ragioni della morte di Livia. E tutta la sua vita viene messa irrimediabilmente in discussione…
Un romanzo che rivela, sotto una spessa patina di conformismo e perbenismo, una storia di grande sofferenza femminile e di abuso – come quelle che tristemente capitano nella vita vera – raccontata con passione e grazia.
Donatella Pazzelli, classe 1969, è nata, vive e lavora a Camerino. Una grande e bella famiglia alle spalle, una laurea in giurisprudenza, un’abilitazione alla professione di avvocato e dal 1993 è iscritta all’ordine dei giornalisti delle Marche. Ama il teatro e scrive per passione. Con Pendragon, nel 2015, ha già pubblicato il romanzo Gli ulivi di Albanella.
La città di Recanati sarà tra i principali protagonisti della grande mostra “Dante. L”a visione dell’arte, da Giotto a Picasso che si terrà, non appena l’attuale emergenza sanitaria lo consentirà, nei prestigiosi spazi dei Musei San Domenico di Forlì, fino al 12 luglio 2021.
Il celebre dipinto di Lorenzo Lotto la “Trasfigurazione” custodito nel Museo cittadino di Recanati, Villa Colloredo Mels, sarà infatti presente nella mostra “Dante. La visione dell’arte da Giotto a Picasso”.
La prestigiosa opera verrà prelevata domani dal Museo civico recanatese da una ditta specializzata nel trasporto di opere d’arte e trasportata direttamente a Forlì all’interno dei Musei di San Domenico sede dell’esposizione.
L’attesa mostra è l’ultimo frutto in ordine di tempo della collaborazione tra la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e le Gallerie degli Uffizi: il progetto nasce infatti da un’idea di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Gianfranco Brunelli, Direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. I curatori della mostra sono il Professor Antonio Paolucci e il Professor Fernando Mazzocca. L’esposizione è inserita nel programma delle celebrazioni nazionali dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l’anno 2021, e con il prestito dell’opera di Lorenzo Lotto “Trasfigurazione”, una delle quattro del Maestro rinascimentale custodite presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels, Recanati non solo potrà beneficiare di una vetrina internazionale per la promozione del proprio patrimonio culturale, ma anche ricevere un contributo economico con il quale nei prossimi mesi si procederà a riallestire in maniera più funzionale per il visitatore la preziosa Bolla Aurea dell’Imperatore Federico II di Svevia. La Bolla Aurea conservata con il sigillo d’oro di Federico II di Svevia, nato a Jesi nel 1194, rappresenta il documento più pregiato della collezione archivistica del Comune di Recanati, e sancisce l’inizio di una nuova vocazione commerciale, un privilegio che l’Imperatore concesse alla città nel 1229, in cambio degli appoggi ricevuti nella lotta per le investiture, per permettere la costruzione di un porto esente da dazi tra le foci dell’Aspio e del Potenza, ovvero l’odierna Porto Recanati.
Per valorizzare l’importante documento verrà infatti progettata e allestita un’intera sala tematica che consentirà ai visitatori di poter fruire di una ricostruzione del contesto storico dell’epoca, e di arricchire l’esperienza di visita con contenuti multimediali di forte e immediato impatto.
L’importante esposizione di Forlì, che è stata città dantesca, in questo particolare momento intende anche essere un simbolo di riscatto e di rinascita del nostro Paese tramite l’arte e la cultura. La qualità ben nota delle grandi mostre forlivesi - questa è la sedicesima - testimonia una passione profonda per l’arte e un approccio di ampio respiro ai temi trattati. In questa occasione arriveranno nella città romagnola, oltre all’opera di Lotto, opere di grandi nomi della storia dell’arte come Pontormo, Michelangelo, Federico Zuccari, Vasari, Giotto, Botticelli, Veronese, Tintoretto, Canova, Boccioni, Previati, Rodin, Picasso, ecc…, prestate da alcuni tra i più importanti musei italiani e di tutto il mondo.
Oggi, 17 marzo, in occasione della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, il Comune di Macerata illuminerà lo Sferisterio con il tricolore.
La ricorrenza è stata istituita come festività civile il 23 novembre del 2012 con la legge n. 222, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.
A causa della pandemia, in un momento di grande incertezza, l’anniversario per i 160 anni dell’Unità d’Italia verrà celebrato attraverso questo segno simbolico che vuole essere un momento di riflessione e contemporaneamente un richiamo all’unità per superare questo difficile periodo tutti insieme, all’insegna della condivisione delle idee e degli obiettivi.
Alla “Guida Inclusiva al Museo della Carrozza” è andato il Premio Inclusione 3.0 nell’ambito della quarta edizione della Settimana dell'Inclusione 2021 indetta dall’Università degli Studi di Macerata.
Il progetto è stato premiato ieri, lunedì 15 marzo, nel corso di una manifestazione on line alla quale hanno partecipato, per il Comune di Macerata, il sindaco Sandro Parcaroli, il vice sindaco e assessore ai Servizi sociali Francesca D’Alessandro e l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta.
La “Guida Inclusiva al Museo della Carrozza” - premiata come si legge nella motivazione perché “propone una traduzione intralinguistica (italiano-italiano) ed intersemiotica (dal codice visivo a quello verbale-acustico) della guida cartacea “Museo Della Carrozza. Musei Civici. Palazzo Buonaccorsi” (edizione 2020). Grazie alla guida, il Museo diventa una realtà accessibile anche per i visitatori con disabilità, che possono partecipare attivamente attraverso modalità di fruizione personalizzate” - si basa sul principio di inclusione, nell’ottica di rendere condivisibile lo spazio e l’esperienza museale prevedendo il coinvolgimento di ogni tipo di utenza, sia quella relativa alle diverse fasce di età, sia quella con età con esigenze specifiche.
“Si tratta di un lavoro partecipato – ha affermato l’assessore alla Cultura Cassetta dopo aver ringraziato dell’importante riconoscimento l’Università di Macerata - a partire dalla sua progettazione curata dall’Ufficio Musei diretto da Gianluca Puliti, grazie all’intuizione e alla passione di Giuliana Pascucci e Rosaria Cicarilli, in collaborazione con Elena Di Giovanni e Francesca Raffi ed è stato realizzato grazie alla partecipazione di Alina Pulcini e Valeria Angeletti dell’UIC e accompagnata dalla voce di Corrado Villa”.
“Fare cultura in modo inclusivo è un’attività che i Musei civici di Macerata - ha proseguito la Cassetta - coltivano sin dal riallestimento del Museo della Carrozza e della Pinacoteca Civica a Palazzo Buonaccorsi”.
“I risvolti di questo approccio sono tutt’altro che teorici, impattano tanto sull’identità e sul ruolo sociale dell’istituto quanto sugli aspetti della gestione culturale – ha detto ancora l’assessore alla Cultura - . La nuova Guida Inclusiva si pone a completamento e a coronamento dei servizi esistenti ma allo stesso tempo dà avvio ad una serie di iniziative allo scopo di rendere sempre più partecipata e accogliente l‘esperienza di visita ai musei. Il difficile momento di pandemia che stiamo affrontando impone anche agli istituti culturali un ripensamento nella gestione dei propri servizi e della comunicazione. I musei di Macerata hanno trovato naturale affrontare questa emergenza insistendo sul concetto di inclusività. Ed è per questo che la Guida sarà seguita da altre edizioni dedicate al patrimonio cittadino e da una serie di offerte educative che valorizzeranno progettualità inclusive, non solo presso i musei ma ci auguriamo anche in Biblioteca ed in tutti i luoghi della cultura e dell’educazione. Un museo accessibile non è solo un museo che abbatte le barriere fisiche, ma un museo che rende comprensibili i suoi beni, rendendo fruibili a tutti le storie che racconta. Un museo inclusivo - ha concluso la Cassetta - è dunque un museo prima di tutto comprensibile, cioè un luogo in cui ambienti, percorsi e contenuti siano chiari a tutti, decifrabili, intellegibili nelle forme in cui sono espressi”.
Per sostenere la piena inclusione anche delle persone con disabilità, i Musei hanno tessuto una rete di rapporti e collaborazioni con vari enti e associazioni come l’AFAM - Associazione Familiari Alzheimer Macerata, l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti, IRCR, ANFFAS, Centro di Ascolto e di prima accoglienza e i vari service club cittadini. Collaborazioni che hanno permesso di progettare e mettere in atto servizi e attività mirati come materiale esplicativo in braille, modelli tattili, visite guidate con personale formato, audio descrizioni video descrittivi in LIS e tablet di sala con accesso facilitato.
La Guida Breve al Museo della Carrozza è un’edizione di Macerata Musei, realizzata grazie al progetto del Comune di Macerata I.T.I. “IN-NOVA MACERATA (Azione 4) del Programma Operativo FESR 2014-2020 finanziato dalla Regione Marche.
Sabato 6 marzo, in occasione dell'Assemblea dei soci dell'Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia (A.R.D), svoltasi online per motivi sanitari, la presidente Sig.ra Flavia Cogliati ,la Vice Presidente Sig:ra Maria Carla Tarocchi, nonché tutto il Consiglio Direttivo, hanno conferito a Carlo Iacomucci il titolo di "Socio onorario" per la sua opera di diffusione e di conoscenza della distonia e dell'associazione.
Nel 2018 il Maestro è stato ospite e apprezzato testimone al convegno nazionale dell’A.R.D. che si è tenuto a Firenze e fin da subito si è instaurata una gradita e proficua collaborazione a favore di A.R.D, grazie alla quale Iacomucci ha rilasciato una serie di interviste sulla distonia e gli sono anche stati dedicati articoli sulle pregevoli opere create dalla sua “mano ribelle”.
Siamo a conoscenza di vari libri sulla distonia, ma finora, nessuno dei tanti era stato ideato con disegni eseguiti da un artista con distonia della mano e, con questa opera, Iacomucci ha voluto lasciare una testimonianza nella storia delle distonie che, nello specifico, si riscontrano in categorie di artisti quali gli scrittori, i musicisti e gli incisori.
Questa particolare patologia rientra tra le malattie rare ed è conosciuta ai più come “crampo dello scrivano” e produce una non corretta comunicazione tra il cervello e la mano, che di conseguenza, agisce da sola e non esegue a dovere gli ordini, come ci si aspetterebbe in condizioni normali.
Con il volume dal titolo “La mano ribelle” edizioni Zefiro, il Maestro Iacomucci è stato in grado di stupirci, trasformando gli esercizi di scrittura e disegno in un’opera d’arte in formato libro, altamente impreziosito da testimonianze e appunti di esperti di questa particolare patologia neurologica, quali il Dott. Giovanni Flamma, Dirigente Medico Neurologia-Ospedale di Pesaro e dal Dr. Francesco Logullo, Direttore Neurologia-Ospedale di Macerata, nonché della gentile prefazione della Presidente A.R.D. Sig.ra Flavia Cogliati.
Carlo Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, maceratese d’adozione, è nato ad Urbino nel 1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro.
Illustre incisore e pittore, nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti-nazionali, internazionali, fra i tanti: l’onorificenza di Cavaliere al merito artistico e culturale conferitagli nel 2011 e nel 2017 quella di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, con decreto del Presidente della Repubblica.
Ha partecipato a numerose mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 ha ricevuto il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso, promosso dall’Istituto Superiore della Sanità. Per info: carloiacomucci@libero.it - tel. 320.0361833.
Ampliare l’utenza della biblioteca, costruire un’immagine innovativa e più friendly per avvicinare i fruitori più giovani e far conoscere e diffondere una nuova immagine della Mozzi Borgetti e i suoi servizi.
Sono questi gli obiettivi del progetto “Illustriamo la parola” della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, finanziato e sostenuto dalla Regione Marche, assessorato alla Cultura, per complessivi 5.000 euro nell’ambito del “Bando per il sostengo a progetti di rilievo regionale per la valorizzazione delle Biblioteche del territorio marchigiano , a cui l’ente ha partecipato. Il cofinanziamento del Comune di Macerata è invece pari a 3.300,00 euro.
“Illustriamo la parola” prenderà il via il prossimo 23 marzo con una serie di appuntamenti che vedrà protagonista Marco Lorenzetti, docente e tutor della scuola d’illustrazione Ars in Fabula.
Il progetto prevede sia un corso di formazione rivolto ai docenti e ai bibliotecari di tutta la regione, sia laboratori dedicati ai giovani sulla tecnica narrativa dell’illustrazione e narrazione per immagini. Queste tecniche, confluite in attualissimi generi letterari con la grapich novel, i fumetti, il fantasy e così via, sono state scelte come perno tematico del progetto perché riscuotono grande successo tra i giovani.
Ai ragazzi verrà proposta l’elaborazione di storytelling attraverso l’utilizzo dello storyboard, strumento attraverso cui si costruiscono e orientano i diversi vettori di azione su cui poggia l’architettura narrativa della storia che i ragazzi saranno chiamati a inventare. I partecipanti avranno occasione di creare un proprio elaborato illustrato e di scegliere l’immagine più significativa da postare poi sul canale Instagram della Mozzi Borgetti. Gli autori delle immagini che otterranno più like verranno premiati.
Gli incontri del laboratorio virtuale per ragazzi, che vogliono conoscere meglio l'albo illustrato e il disegno, si terranno, sempre dalle 15 alle 17, martedì 23 marzo “L’albo illustrato e i suoi codici” con dimostrazioni pratiche on line, sabato 27 marzo “Ricercare per illustrare” con esempi di ricerca sugli albi illustrati e i classici per conoscere i “dietro le quinte del lavoro, martedì 6 aprile “L’albo illustrato e i suoi codici: dalla parola scritta allo storyboard”, sabato 10 aprile “L’albo illustrato e i suoi codici: le tecniche di realizzazione”, sabato 8 maggio “Il fumetto: “analisi” degli stili” e, infine, sabato 22 maggio “Il fumetto: dinamiche di realizzazione tra parole e disegni”. Previste per ogni appuntamento dimostrazioni pratiche on line.
Gli incontri rivolti principalmente a docenti, illustratori e formatori per conoscere meglio l'albo illustrato e i fumetti, sono previsti invece martedì 4 maggio 15-17 “L’albo illustrato e i suoi codici”, martedì 18 maggio 16-18 “Come scegliere un albo illustrato e i libri illustrati”, martedì 25 maggio 16-18 “ Il linguaggio del fumetto: un percorso tra storia e attualità di questa forma d’arte”.
Sono previsi massimo 25 partecipanti per ogni incontro. Per prenotarsi basta compilare il questionario dedicato collegandosi all’indirizzo https://forms.gle/Ai3pqP1XQY4dHER3A .
Gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno attraverso la piattaforma ZOOM, le credenziali di accesso saranno inviate agli interessati in prossimità dell'avvio degli incontri.
Accordo tra il Comune di Macerata e Santoni per eventi da organizzare a Palazzo Buonaccorsi in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dalla prima rappresentazione lirica allo Sferisterio.
Giuseppe Santoni, che già un anno fa all'inizio della pandemia si era fatto promotore della campagna di raccolta fondi NoiSiamoLeMarche per supportare gli ospedali locali, ha scelto di sostenere i progetti culturali dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi nel 2021, in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dalla prima rappresentazione lirica allo Sferisterio.
I Musei Civici intendono infatti celebrare la ricorrenza con l’acquisizione di un’opera e l’allestimento di una mostra dell’artista maceratese Fabrizio Cotognini, vincitore del Premio Cairo 2018 e ormai lanciato nel panorama artistico internazionale. La coniugazione dell’opera lirica, una identità fondante della comunità maceratese e marchigiana riconosciuta da più di mezzo secolo a livello internazionale, con l’arte contemporanea rafforza il ruolo della città di Macerata come centro avanzato di ricerca per la creatività e l’innovazione.
La mostra, dal titolo The Flying Dutchman, sarà allestita nelle prestigiose sale dei Musei Civici e sarà accompagnata da seminari e laboratori per coinvolgere anche le scuole e il pubblico più giovane. Inoltre, nella Gran Sala dell’Arena Sferisterio, durante la stagione lirica, sarà organizzato un talk con l’artista che potrà essere seguito dal vivo e in streaming.
Il brand inoltre darà visibilità agli splendidi ambienti di Palazzo Buonaccorsi e degli altri monumenti simbolo della città nell'ambito delle principali iniziative di comunicazione a livello mondiale.
«Un ringraziamento a Santoni che, nuovamente, si è dimostrato sensibile a sostenere le iniziative di valorizzazione sociale e culturale del nostro territorio e, in questo caso, di Macerata – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Abbiamo tantissime realtà eccellenti nel nostro territorio e, come Amministrazione, ci stiamo attivando per fare squadra e dare vita a progetti di valore come questo».
«Il territorio per me è importante - commenta Giuseppe Santoni, CEO - è da lì che parte tutto, esattamente come l’evoluzione affonda le radici nella tradizione. È da questo territorio che provengono i nostri artigiani. È questo territorio che ci ispira con le sue colline dolci, il mare e le testimonianze di quel che artisti, architetti, inventori e scrittori qui hanno prodotto. Ciò che è stato è uno stimolo a far sempre meglio, a radicare manualità e saperi nel tempo corrente. Sono molto lieto di poter sostenere le iniziative culturali proposte dal sindaco Parcaroli e di supportare un promettente e talentuoso artista della nostra regione. Credo che, soprattutto in un momento come questo, sia importante fare sistema e impegnarsi in progetti di valore»
«Un grazie a Santoni che ha scelto di supportare il progetto culturale della città di Macerata e il percorso di crescita internazionale dell'artista Fabrizio Cotognini, artista che - come afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - abbiamo scelto con attenzione nel momento di programmazione della mostra da legare al Centenario. Un artista del nostro territorio ma, allo stesso tempo, affermato a livello internazionale, esempio della creatività delle nuove generazioni e della capacità di formazione della città, avendo lui frequentato la nostra Accademia di Belle Arti. Un artista che abbiamo scelto soprattutto per la sua poetica di richiamo all’antico rivisitato in chiave contemporanea».
Santoni è una realtà fortemente radicata nel territorio: le Marche, terra di origine della famiglia e dell'azienda, regione di paesaggi morbidi, declivi gentili e colline sinuose dai colori tenui che sfumano verso l’azzurro del Mare Adriatico, celebrati nella poesia di Giacomo Leopardi come nella pittura ineffabile di Raffaello Sanzio. Un centro assoluto già del Rinascimento, culla di sapere in ogni campo. Come nelle botteghe dell’arte rinascimentali, che in fondo erano famiglie, in Santoni sono racchiusi saperi e valori che hanno origine dalla cultura e dal contesto marchigiano. Santoni è da sempre sensibile al sostegno e alla valorizzazione sociale e culturale del territorio, contribuendo ad elevare le Marche e tutti i suoi valori a livello internazionale con iniziative di grande prestigio, affiancando in territorio al percorso di sviluppo del brand.
Nel tempo sospeso della pandemia, gli spazi museali di Recanati si preparano per la riapertura al pubblico, reinventandosi sempre nuovi modi per offrire cultura con la sperimentazione di nuovi canali di comunicazione e linguaggi diversi che stanno riscuotendo consensi sul web da parte del pubblico nazionale e internazionale.
Tra gli ultimi progetti di successo in atto ricordiamo “OltreMarche” l’iniziativa del Museo regionale dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati che sta promuovendo i valori culinari del territorio legati ai fenomeni migratori, con dei viaggi nel mondo tra i cibi e i ristoranti di cucina marchigiana.
Un format multimediale a puntate che sta riscuotendo un grande successo di pubblico nei social e nel web tanto da essere scelto dalla Radio Internazionale del Belgio come protagonista della rubrica “Italia in diretta”.
Intanto proseguono le attività gestionali e manutentive previste per i Musei cittadini, per poter sempre meglio accogliere i visitatori alla prossima riapertura, in particolare per la manutenzione straordinaria prevista sull’impiantistica del Museo di Villa Colloredo Mels, per l’aggiornamento e l’adeguamento degli impianti antincendio e gli impianti elettrici alle normative di legge.
Un’ intensa attività di rinnovo portata avanti in questi mesi dalla Cooperativa Sistema Museo, partner e concessionario del Comune di Recanti dal 2017 nella gestione dei poli museali della Citta dell’ Infinito grazie al project financing "Infinito Recanati". È stata prevista, infatti, una spesa complessiva di circa 120.000 euro, parte della quale rientrante nei canoni 2020 e 2021 già destinati a Sistema Museo per le normali attività di gestione, ma viste le chiusure degli spazi museali a causa della pandemia, in accordo con il concessionario, sono state reinvestite dal Comune per la realizzazione delle attività straordinarie in atto.
Oltre alla valorizzazione e alla promozione turistica dell’ingente patrimonio culturale custodito nei musei, l’obiettivo del Comune di Recanati è quello di rendere gli spazi museali sempre più fruibili alla comunità, per farli divenire parte attiva della vita dei cittadini, luoghi d’incontro e di attività dove confrontarsi e discutere di idee e di opinioni.
L'artista Carlo Iacomucci ha fatto un regalo a se stesso ed ai suoi estimatori, con la pubblicazione di un libro molto particolare e insolito, dal titolo “ La Mano Ribelle”, edizioni Zefiro.
Ancora una volta, il Maestro (urbinate di nascita, ma maceratese di adozione) è stato in grado di stupirci, trasformando gli esercizi di scrittura e disegno per curare una fastidiosa patologia della mano, dal nome complicato (distonia di torsione idiopatica), in un’opera d’arte in formato libro, dal titolo” La mano ribelle”.
Questa particolare patologia rientra tra le malattie rare ed è conosciuta ai più come “crampo dello scrivano”. Si tratta, nello specifico, di una non corretta funzionalità e comunicazione tra il cervello e la mano, che di conseguenza, agisce da sola e non esegue a dovere gli ordini, come ci si aspetterebbe in condizioni normali. Recentemente è stato ospite e relatore, al convegno nazionale dell’Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia (ARD) che si è tenuto a Firenze, e al convegno sulle malattie rare a Loreto.
Siamo a conoscenza di vari libri sulla distonia, ma finora, nessuno dei tanti era stato ideato con disegni eseguiti da un artista con distonia della mano e, con questa opera , Iacomucci vuol lasciare una verità o traccia (per rimanere nel suo stile), nella storia delle distonie che, nello specifico, si riscontrano in categorie di artisti quali gli scrittori, i musicisti e gli incisori.
In tutto il libro, si nota la presenza molto attiva e preponderante della “mano ribelle” dell’artista e possiamo considerarlo una sorta di gestazione, che si è maturata ed evoluta nel tempo, durante il quale Iacomucci ha esercitato la sua “mano ribelle”.
La mano umana ha caratteristiche anatomiche uniche: è un mezzo di espressione e attraverso di essa l'artista svolge il suo personale processo creativo. L’incisore francese Henri Focillon, sintetizzò in una frase del suo raffinato “Elogio della mano” «l’arte si fa con le mani e la mano dell’artista è “mano operaia”.
Il libro di Iacomucci si compone di una quarantina di disegni, realizzati con penne grafiche, punzone e alcune sfumature di grafite e intervallati da parti scritte, dettate dalla necessità di fare esercizio manuale. Ogni foglio ha la pagina numerata, ma soprattutto ha la data ben scritta, in basso, ad indicare il momento esatto della sua realizzazione, che si è protratta nell’arco di un decennio (dal 2008 al 2018). Le pagine sono state più volte rimaneggiate, con l’aggiunta di nuovi elementi, ma in questi “disegni-scarabocchi” o gestualità del segno, troviamo i motivi ricorrenti della poetica di Iacomucci, come ad esempio le gocce o tracce, i personaggi, le linee e l’immancabile aquilone.
Da sottolineare che il libro è altamente impreziosito da testimonianze e appunti di importanti studiosi ed esperti di questa particolare patologia. In primis la stessa Sig.ra Flavia Cogliati, Presidente dell’ Associazione Italiana per la Ricerca sulla Distonia – A.R.D. Non mancano, altresì, le testimonianze e, soprattutto, le spiegazioni medico- scientifiche sulla diagnosi e la cura di questo disturbo neurologico, sapientemente esposte dal Dott. Giovanni Flamma, Dirigente Medico Neurologia-Ospedale di Pesaro e dal Dr. Francesco Logullo, Direttore Neurologia-Ospedale di Macerata.
La generosa collaborazione di questi medici, rende il libro ancora più ricco e denso di significato, soprattutto a livello umano e personale.
È, senza dubbio, un’opera insolita e unica nella sua composizione e di rilevante valore artistico, poiché rappresenta la sintesi di tutta la tematica più intima e personale del Maestro Iacomucci.
Studiare l’Odissea immaginando i viaggi e le avventure di Ulisse attraverso le opere d’arte della sala dell’Eneide. E’ quello che hanno sperimentato gli alunni di una scuola di Macerata che sono tra i 207 studenti che nel mese di febbraio hanno visitato il Palazzo Buonaccorsi e svolto laboratori sulle tematiche della natura proposte dalla mostra Foglia-me di Serena Vallese.
Purtroppo da oggi lunedì 1° marzo, essendo le Marche passate in zona arancione, il portone dei Musei è di nuovo chiuso ma i dati di affluenza registrati nel mese appena trascorso sono incoraggianti e dimostrano “l’importanza del lavoro svolto e che si continua a svolgere nella speranza di tornare presto alla normalità” spiega l’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta.
In totale a febbraio i visitatori registrati sono stati 453. Dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati e il massimo rispetto delle misure anti-covid, oltre agli studenti e ai loro insegnanti hanno visitato i musei di Palazzo Buonaccorsi 197 persone in forma singola o in piccoli gruppi di due, massimo tre persone. Trentacinque invece coloro che dopo la premiazione del Premio Pannaggi hanno visitato sia la mostra Foglia-me di Serena Vallese che le sale di Arte antica, moderna e il museo della Carrozza.
“Stiamo tutti lavorando con estrema difficoltà ad una pianificazione delle iniziative culturali della primavera con molte incertezze ma anche con determinazione” ricorda l’assessore Cassetta “non molliamo e proviamo ad offrire alla città una programmazione che tenga conto delle difficoltà del momento e sia prudente, ma allo stesso tempo provi a far ripartire il mondo della cultura e dello spettacolo duramente colpito dalle restrizioni. Oggi si parte infatti con i laboratori STEAM online rivolti ai bambini dai 7 agli 11 anni che vedono la Biblioteca Mozzi Borgetti nel ruolo di capofila e, se tutto procede per il meglio e verranno garantite le aperture a Pasqua, inaugureremo una nuova Mostra a Palazzo Buonaccorsi. L’11 Marzo andrà in onda la lezione spettacolo con Cesare Catà su Pier Paolo Pasolini dalla Sala Consiliare del Palazzo Comunale e altri spettacoli saranno registrati al Teatro Lauro Rossi. E infine, se verrà garantita la riapertura a fine mese dei teatri, proveremo ad offrire delle date di prosa in collaborazione con l'AMAT”.
Anche nella Biblioteca comunale Mozzi Borgetti dal 3 febbraio, dopo un lungo periodo di chiusura, è stata riaperta il 3 febbraio la Sala delle Terme per dare la possibilità di studiare in biblioteca fino a un massimo di 23 persone.
Purtroppo neanche la Biblioteca in questa prima settimana di marzo potrà accogliere gli utenti ma, anche nel periodo di chiusura al pubblico, non si interrompono i servizi su prenotazione, vale a dire il prestito librario, il reference fatto in presenza su appuntamento e mediante e_mail, il prestito interbibliotecario, l’attivazione del servizio MLOL su richiesta degli utenti.
Sempre aggiornati inoltre i canali social dove si pubblicano regolarmente recensioni delle novità librarie più rilevanti acquisite dalla Mozzi Borgetti, vengono ricordati anniversari di letterati o artisti in genere e comunicate le informazioni utili all’utenza
E’ ripartita la BiblioMacchina delle storie: tanti libri in sacchi sorpresa che le famiglie e i bambini possono portare a casa, distribuiti nelle piazze della città a cura dei volontari NpL.
Si tratta di un’iniziativa Nati per Leggere Provincia Macerata, partner del progetto QUIsSI CRESCE!, sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attuata in collaborazione con il Comune di Macerata, Biblioteca Mozzi Borgetti.
Un format ripartito in questi giorni da piazza Mazzini che ha visto la presenza di tanti bambini e genitori intorno alla BiblioMacchina con il suo prezioso carico di storie e che si sposterà mercoledì 3 marzo a Piediripa sotto il porticato Asur del Centro vaccinale di via Annibali ad attendere bambini e genitori dalle ore 16,30 alle 18,30, per trascorre insieme momenti magici con i libri e le storie lette ad alta voce.
Le volontarie NpL distribuiranno sacchi con libri a sorpresa, scelti sulla base di gusti e età dei bambini presenti e dialogheranno con i genitori sulle buone prassi in famiglia per favorire la lettura ad alta voce e l’approccio al libro per i più piccoli. I libri ricevuti in prestito potranno essere poi restituiti alla biblioteca Mozzi Borgetti o al successivo appuntamento con la BiblioMacchina.
L'obiettivo è far circolare buoni libri nelle famiglie, raggiungendole anche nelle periferie della città, e mantenere una condivisione sulle buone prassi educative e di salute, soprattutto in questo periodo di grandi restrizioni e distanziamento. Libri di qualità, vari e variegati, che entrano naturalmente nella quotidianità del leggere insieme ai propri bambini. Una condivisione preziosa e profonda da sostenere e incoraggiare, perché ci fa stare bene.
La BiblioMacchina viaggerà dunque fino al mese di aprile, toccando tanti punti della città e creando preziosi momenti di dialogo della comunità in tutta sicurezza in questo tempo di distanziamento, per ritrovare una normalità tanto desiderata e per non perdere il contatto e l’amore per il libro e le storie.
Queste le tappe della BiblioMacchina, tutte dalle 16,30 alle 18,30: 3 marzo Piediripa, 10 marzo Sforzacosta porticato adiacente ai giardini pubblici di via borgo Sforzacosta, il 17 marzo Villa Potenza porticato del supermercato di via Costantini, il 24 marzo piazza Mazzini Macerata, il 31 marzo Piediripa porticato Asur del Centro vaccinale di via Annibali, il 5 aprile ancora Sforzacosta porticato adiacente ai giardini pubblici, il 12 aprile Villa Potenza porticato supermercato di via Costantini.
Nonostante il periodo pandemico in atto, il recupero ed il rilancio delle sale cinematografiche rappresenta uno dei punti programmatici prioritari per l’attuale Amministrazione recanatese.
Recanati, “Città della Cultura”, non può prescindere da una stabile programmazione cinematografica di qualità, rivolta sia agli adulti, sia ai più giovani e ai giovanissimi che vogliano essere spettatori o parte attiva del progetto.
Questo l’impegno della Consigliera comunale Roberta Sforza delegata alle politiche giovanili e recentemente alla funzionalizzazione e rilancio delle sale cinematografiche con l’obiettivo di riaprire entro l’anno la sala comunale Gigli di Recanati.
“Come Consigliera delegata alle politiche giovanili ed alla funzionalizzazione e rilancio delle sale cinematografiche e a nome del gruppo Recanati Insieme che rappresento, voglio ringraziare il Sindaco Antonio Bravi per la recente costituzione di un’apposita delega che attesta l’impegno dell’Amministrazione comunale nel garantire il ritorno del grande schermo a Recanati – ha affermato Roberta Sforza - Nonostante i comprensibili rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid-19, il complesso iter per il recupero di una sala cinematografica da restituire a tutte e tutti i recanatesi è iniziato in sinergia con i competenti uffici comunali.
L’indiscutibile successo della rassegna ‘Cinema sotto le stelle’ della scorsa estate, in programma anche per la prossima stagione estiva, grazie alla dedizione dei volontari del Circolo del Cinema di Recanati e del gruppo Recanati Insieme con il sostegno dell’Amministrazione, ed ancor prima della rassegna ‘Cinema in Villa’, rafforza ulteriormente l’impegno profuso per recuperare la sala comunale adibita a cinematografo. L’auspicio è che il cinema possa tornare a Recanati quanto prima, contribuendo ad arricchire l’offerta culturale del Centro storico e a riattivare, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, le occasioni di incontro socio-culturale che la pandemia ci sta da tempo sottraendo".
Come diceva il grande regista Andrej Tarkovskij:“A differenza di tutte le altre forme d’arte, il cinema è in grado di cogliere e rendere il passaggio del tempo, per fermarlo, quasi a possederlo in infinito. Direi che il film è la scultura del tempo”.
Un corposo acquisto di nuovi libri e possibilità di noleggio dei dispositivi digitali: viaggiano sul doppio binario le proposte della Biblioteca comunale “Silvio Zavatti” per garantire ai numerosi utenti, anche durante le chiusure dovute all’emergenza sanitaria, un’offerta completa che affianchi il tradizionale libro stampato a quello in formato elettronico.
Da lunedì 8 marzo, chi si recherà in Biblioteca potrà prenotare gratuitamente il proprio dispositivo per leggere in digitale, oppure usufruire dei tanti titoli recentemente acquistati con il fondo emergenza imprese (10 mila euro ndr) che il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il turismo ha destinato agli enti che ne hanno fatto richiesta durante la pandemia da Covid-19.
Le nuove dotazioni sono frutto della partecipazione a tre bandi (due regionali e uno ministeriale) predisposti dal Servizio Cultura e Turismo del Comune di Civitanova nel corso del 2020, per la concessione di finanziamenti per la promozione della lettura. Grazie alla realizzazione del progetto denominato “E-Ready”, rientrante tra quelli cofinanziati dalla Regione, sono stati acquistati 15 tavolette elettroniche da destinare alla promozione della lettura degli e-book disponibili nella biblioteca digitale Media Library On Line (MLOL) e sulla Rete Indaco. Gli e-reader saranno destinati al prestito per gli utenti regolarmente iscritti alla Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”, compilando gli appositi modelli di richiesta. Con i diecimila euro del fondo ministeriale, invece, sono stati acquistati libri stampati.
La struttura ha poi allestito una postazione da dedicare esclusivamente al servizio di reference on-line, dotata di computer portatile, per guidare gli utenti da remoto nella fruizione ottimale delle potenzialità della biblioteca. Il servizio on-line sarà attivo, anch'esso da lunedì 8 marzo, tutti i lunedì e venerdì dalle ore 12,00 alle ore 13,00.
“In questo anno così difficile – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – la Biblioteca Zavatti ha dimostrato di essere all’altezza dei cambiamenti, che a volte ci vengono inaspettatamente imposti. Il Comune ha messo risorse proprie ed ha partecipato a bandi, aggiudicandosi così risorse regionali e statali. Grazie alla preziosa sinergia tra l’Ufficio Cultura del Comune e il personale della Zavatti, sempre molto preparato e disponibile, alcune iniziative che erano in presenza si sono attivate on line, come la Scuola di Poesia, e non si sono perse preziose occasioni per favorire la cultura sfruttando la tecnologia”.
Come ha sottolineato in una recente nota il presidente del Consiglio di Biblioteca Paolo Giannoni, molto importante in questo periodo è stata la messa in sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti grazie all'installazione di pannelli separatori anticontagio e l'utilizzo della prenotazione obbligatoria per poter studiare in biblioteca senza creare code. Garantita anche nei periodi di chiusura la possibilità del prestito dei libri. Sono state inoltre acquistate due nuove scrivanie per l'ufficio e otto scaffali per la sistemazione dei libri e predisposti i lavori per i bagni al primo piano, accanto alla sala Cecchetti che ne era sprovvista.
L’accesso alla Sala Generale è per un massimo di 28 postazioni di studio dal lunedì-venerdì ore 14,00-19,00 con prenotazione obbligatoria.
Il servizio prestiti sarà erogato dal lunedì al venerdì ore 14,00-18,45, e il sabato ore 9,00-13,00 con accesso consentito fino alle 12,30.
Resta consigliato effettuare la prenotazione dei volumi via e-mail o telefonando in Biblioteca. Tel. 0733.813837-0733.776871E-mail: biblioteca@comune.civitanova.mc.it
Si è tenuto l’incontro preliminare in vista della seconda edizione di “Musicalmente”, evento e progetto pensato e promosso dal Consigliere Comunale di Potenza Picena con delega per eventi e spettacolo Michele Galluzzo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura.
Il progetto, partito e realizzato lo scorso anno in forma digitale a causa dell’emergenza sanitaria, intende compattare e sostenere l’intero settore musicale della città e del territorio, coinvolgendo le molte realtà attive a riguardo, quali associazioni, attività professionali, corpi bandistici, scuole musicali, festival ed iniziative di rilievo.
“Il settore musicale e dello spettacolo dal vivo sta affrontando un momento di grande sofferenza, ed ora più che mai è importante parlarne e adoperarsi per sostenerlo – ha precisato il Consigliere Michele Galluzzo - specie in un territorio, come il nostro, ricco di realtà virtuose e variegate. Ringrazio a nome dell’Amministrazione Comunale le realtà presenti all’incontro e che credono nell’iniziativa”.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore alla cultura e turismo Tommaso Ruffini per la risposta e l’entusiasmo delle realtà coinvolte. I numerosi partecipanti intervenuti si sono confrontati sulla situazione attuale, sul percorso già avviato grazie alla collaborazione di tutti, e sulle novità e proposte da poter mettere in campo fin da quest’anno, per contribuire a far crescere e sviluppare il progetto. Per seguire gli sviluppi e le novità è disponibile la pagina facebook “Musicalmente – Potenza Picena”.
Il porto di Civitanova Marche e i suoi murales si apprestano a diventare un vero e proprio “Museo d’Arte Urbana”, una vera eccellenza in Italia, che sarà inserita in un percorso turistico-culturale istituzionale, che parte dall’area portuale e si snoda in vari altri punti pubblici della città.
In virtù dello sviluppo e della longevità del progetto "Vedo a Colori“ di Giulio Vesprini, rinomato urban artist, grafico e architetto di formazione civitanovese, la città vanta oggi uno dei "porti più dipinti d'Italia", già meta attrattiva spontanea di molti cittadini, appassionati e turisti per la libera fruizione delle opere d'arte urbana presenti.
“L’Amministrazione comunale, riconosciuto l’alto valore culturale del progetto ideato nel 2009 da Vesprini - dichiara il sindaco e assessore alla Cultura e Turismo Fabrizio Ciarapica - dà il via ad un importante e storico passaggio che identifica Vedo a Colori come un “Museo d’Arte Urbana”, un innovativo disegno di rigenerazione urbana e di dialogo sociale attraverso la disciplina della Street Art. Negli ultimi anni l’area portuale è sicuramente la zona della città di maggior attrattiva turistica e, in questa ottica, l’Amministrazione vede nel Museo di Arte Urbana il mezzo ideale per valorizzare i luoghi della tradizione marinara insieme ad altri spazi pubblici, tramite opere artistiche moderne che vanno ad accrescere l'interazione tra le generazioni e a creare un ponte narrativo con i giovani a cui saranno destinati appositi progetti nei prossimi anni. Inoltre, l’idea è in linea con la sostenibilità ambientale richiesta tra i parametri per la Bandiera Blu, perché va a valorizzare la riscoperta dell'ambiente costiero e dei luoghi tipici del mare recuperando e conservando le memorie legate alla cultura marinara e alle professioni tipiche del settore”.
A pochi mesi dall’apertura del Museo Magma della Grafica e del manifesto a Civitanova Alta, la città si appresta quindi ad inaugurare un nuovo percorso Museale nel capoluogo. Tale iniziativa si realizzerà con il coordinamento e la sinergia tra pubblico e privato e con il coinvolgimento di tutti gli attori (enti, istituzioni, scuole, associazioni, operatori, etc.) coinvolti nella gestione dell'area portuale, delle sue attività caratteristiche e del correlato settore promozionale-economico-commerciale.
“Vedo a Colori nasce nel 2009 come un progetto di recupero urbano attraverso la disciplina della Street Art – dice l’ideatore e direttore artistico Vesprini. Sono passati 11 anni e il porto è diventato un vero museo a cielo aperto, uno spazio fruibile a tutti: “Vedo a Colori” si è trasformato nel tempo in un dispositivo per la città, un luogo d’ispirazione e di forte identità, un monumento urbano atipico riconosciuto da tutti, che ha cambiato la cartolina della città partendo proprio dal suo cuore pulsante. Per non perdere tutto questo, era necessario identificare questo altro passaggio fondamentale che ne riconoscesse ulteriormente il valore sociale e culturale. “Vedo a Colori” è il più longevo e attivo progetto della Regione Marche nel campo della Street Art, ed ora acquista l’importane caratterizzazione di “Museo d’Arte Urbana”. Tengo a ringraziare l’Amministrazione comunale attuale per l’impegno messo in campo e per la grande opportunità che porta ad uno storico traguardo dopo un percorso lungo e costante, ringraziamento esteso anche a tutte le Amministrazioni precedenti che hanno promosso l’inizio e garantito successivamente una crescita continua”.
La concretizzazione e messa a sistema di tale percorso museale urbano prevede un crono programma di medio-lungo periodo, organizzato per step con obiettivi triennali tra i quali figurano: l’aggiornamento e l’ampliamento delle opere anche in altre zone della città, come nelle scuole, già iniziato nel 2019; la realizzazione e l’installazione di targhe/totem/segnaletica/grafiche con QR-code all'ingresso del porto e nei punti strategici del percorso museale; la progettazione e pubblicazione in rete del sito internet "Vedo a Colori-Museo d’Arte Urbana“; la realizzazione di un vero e proprio percorso a libera fruizione con audio-guide web, disponibili h24; l’inserimento e la valorizzazione del sito Museale tra le destinazioni turistiche cittadine; la promozione e la diffusione, anche in collaborazione con le realtà locali e regionali di accoglienza e valorizzazione turistica; l’attuazione di strategie di divulgazione web e social e la realizzazione di mostre, documentari e cataloghi.
Il progetto “Vedo a Colori - Street Art Civitanova Marche” si integra nella progettualità del Comune di Civitanova Marche in seno al Fondo Europeo per la pesca (FEAMP), sia nel 2014 con l'intervento 4.3.1c "Valorizzazione degli spazi portuali di pesca" - Piano di sviluppo locale del Gac Marche Sud Gruppo d'Azione costiera Marche Sud, sia nel 2018 all'interno del Flag Marche Centro, di successiva costituzione, all'interno della manifestazione Gustaporto.
A pochi giorni dalla conferma del rinnovo del sostegno istituzionale del Comune di Macerata a Musicultura, una notizia altrettanto significativa giunge dal fronte privato: a scendere in campo è la Banca di Macerata, nel ruolo di Main Partner del festival. È la riprova di come e quanto la vicinanza al territorio sia uno degli elementi costitutivi del DNA dell’Istituto bancario. La ricerca della qualità, il dialogo fra eccellenza della tradizione e slancio dell’innovazione, la trasparenza sono i valori condivisi da Musicultura e Banca Macerata, sulla base dei quali nasce la collaborazione.
Il nuovo Main Partner è stato ufficializzato oggi a Macerata dal direttore artistico del Festival Ezio Nannipieri, nella conferenza stampa di apertura di Musicultura 2021 nella Gran Sala dello Sferisterio dedicata al compianto fondatore e direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli, alla presenza del Sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, dell’Assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi, dei vertici di Banca Macerata il Presidente Ferdinando Cavallini e il Presidente Onorario Loris Tartuferi, dei Rettori dell’Università di Macerata e Camerino Francesco Adornato e Claudio Pettinari e della direttrice dell’ Accademia di Belle Arti Rossella Ghezzi.
“Nel ricordo di Piero Cesanelli abbiamo l’onore e la responsabilità di tenere alta la bandiera del Festival rispondendo con dinamismo al mutare della difficile realtà che ci circonda – ha detto Ezio Nannipieri – Immaginazione tenacia e passione sostenute da una compagine pubblica e privata di attori del territorio che oggi sono tutti qui riuniti nel nome di Musicultura”.
Un’unione d’intenti verso il Festival espresso anche nel messaggio di saluto pervenuto dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli "Non potrà mancare il sostegno della Regione per una manifestazione importante come Musicultura, che da oltre 30 anni dà alle Marche e a Macerata un risalto nazionale e un ruolo centrale nel panorama musicale italiano e rappresenta contemporaneamente un evento di grande potenzialità turistica e di valorizzazione del nostro territorio."
Il Sindaco Sandro Parcaroli, dopo aver ricordato commosso la grande figura di Piero Cesanelli, ha dichiarato “Lo scorso anno non si sapeva cosa sarebbe successo e oggi siamo qui ad annunciare il Festival, io sono un ottimista, dobbiamo continuare con uno spirito positivo a guardare avanti. Siamo grati a Musicultura per quanto ha dato e continua a dare da 16 anni alla città di Macerata. Il nostro appoggio e sostegno saranno massimi perché è compito anche dell’Amministrazione investire in una manifestazione che rappresenta un valore aggiunto per Macerata".
“Abbiamo deciso di supportare concretamente Musicultura e lo faremo anche nei prossimi anni per contribuire a mantenere l’altissimo livello artistico raggiunto e per creare una sempre più stretta sinergia tra il Festival e la città – ha aggiunto l’Assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi - il formidabile apparato comunicativo del Festival valorizza, in modo unico, la potenzialità dell’offerta turistica della città. In un anno caratterizzato dall’emergenza pandemica, Musicultura rappresenta un forte segnale di ottimismo e di positività oltre che di ripartenza".
Qualità, talento, passione e valorizzazione del territorio, valori del Festival da quest’anno condivisi con il nuovo Main Partner Banca Macerata.
“Banca Macerata rappresenta il partner ideale per unirsi ad un’eccellenza culturale del territorio quale è Musicultura – ha detto il Presidente Onorario di Banca Macerata Loris Tartuferi - siamo estremamente felici di poter avviare questa nuova sinergia, cominciata qualche anno fa proprio con Piero Cesanelli, poiché la nostra missione è quella di restituire al territorio un’Istituzione bancaria locale; una Banca che più cresce, più sarà in grado di sostenere iniziative di questo calibro”.
“Questa sponsorizzazione – ha affermato il Presidente di Banca Macerata Ferdinando Cavallini – è volta a veicolare valori comuni, quali il sostegno al territorio di appartenenza, la valorizzazione dei giovani e delle eccellenze, la perfetta fusione dei concetti di innovazione e tradizione, e si lega al filone di progetti a sostegno dei giovani che la Banca ha supportato e promosso negli anni. Questo è il momento più opportuno per sostenere la più alta rappresentanza locale di un settore particolarmente colpito dalla pandemia. La musica è cultura, la cultura è il pane dell’anima. Banca Macerata c’è”.
La XXXII edizione di Musicultura riconferma anche le storiche collaborazioni con i centri culturali di riferimento del territorio, l’Università di Macerata, l’Università di Camerino e l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Le iniziative in comune si dipaneranno nell’ambito di uno spettro ancora più vasto di esperienze formative che coinvolgeranno studentesse e studenti sui terreni della comunicazione, dell’acquisizione di strumenti critico estetici di analisi musicale, della grafica, del light design e dell’audio-video.
“In questi anni l’Università di Macerata ha condiviso con Musicultura un percorso che ha permesso a tanti giovani di esprimere se stessi attraverso la musica, la cultura e l’arte, in piena sintonia con la missione che da sempre anima l’ateneo. – ha detto il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato - Questo festival è un patrimonio importante che dobbiamo sostenere, continuando ad avvicinare le nuove generazioni ad un festival che premia talento e creatività”.
“Musica arte e scienza camminano insieme per il benessere della comunità – ha affermato il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari - l’Università di Camerino è orgogliosa di proseguire il legame con il Festival. La musica rappresenta da sempre un momento di confronto, di aggregazione e di incontro tra culture, ed anche in questo momento in cui la pandemia ci costringe a rinunciare a queste cose, è importante mantenere viva l’attenzione e non rinunciare ad appuntamenti importanti, quale è Musicultura”.
Per il secondo anno consecutivo l’Accademia delle Belle Arti di Macerata è partner del Festival, gli studenti del corso di Graphic Design 2, hanno infatti firmato la nuova immagine di Musicultura 2021.
“Le nostre collaborazioni sono un segno tangibile dell’importanza di investire nei mestieri creativi, con il coinvolgimento e la sinergia tra Istituzioni che generano cultura e arte a beneficio del territorio. - Ha detto la Direttrice dell’Accademia di Belle Arti Rossella Ghezzi - Tutto ciò conferma il valore dato, come espressione di coerenza, alla crescita artistica e culturale della contemporaneità. Una contemporaneità che guarda e si rivolge soprattutto al futuro delle nuove generazioni”.
Con un messaggio benaugurante di Vasco Rossi su Instagram, in qualità di membro del Comitato di Garanzia di Musicultura, si conclusa la prima conferenza stampa della XXXII Edizione del Festival che dopo il record di iscrizioni, i tre mesi di ascolto delle 2.126 canzoni e il recente annuncio delle 63 proposte artistiche selezionate, si accinge ad entrare nelle sue fasi pulsanti. Dal 19 al 28 marzo prossimi, il Teatro Lauro Rossi di Macerata ospiterà le Audizioni dal vivo, dieci serate consecutive di spettacolo, con proposte artistiche da tutta Italia e tutte da scoprire. Le misure di contrasto al Covid-19 impediscono la presenza in sala del pubblico, ci saranno però le dirette streaming. Musicultura intende concepirle con originalità, varando formule che diano modo di assaporare anche da casa tutto il sapore della variopinta kermesse musicale rappresentata dalle audizioni live, forse il passaggio artisticamente più intrigante nell’iter annuale della manifestazione.
Al termine delle audizioni saranno proclamati i 16 finalisti di Musicultura 2021, ad eleggere due degli otto vincitori sarà il pubblico dei social, i rimanenti sei saranno decretati dal prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura, composto da:
Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
Il lungo cammino di Musicultura 2021 terminerà a giugno, nella settimana tra il 14 e il 19, quando nel centro storico di Macerata si dissemineranno i variegati appuntamenti della Controra e lo Sferisterio ospiterà le serate conclusive del festival, con gli otto vincitori del concorso in veste di protagonisti sul palco assieme ad ospiti prestigiosi nazionali ed internazionali. Lì conosceremo il nome del vincitore assoluto della XXXII edizione, decretato dal pubblico, al quale andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Anche il Comune di Macerata, in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio, aderisce all’iniziativa “Facciamo luce sul teatro” promossa da Unita, l’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, per richiamare l’attenzione sulla difficile situazione che i palchi italiani, con i sipari abbassati da un anno, continuano a vivere. Lunedì 22 febbraio, dalle 19:30 alle 20:30, in tutta Italia, le luci dei teatri saranno accese per sensibilizzare sul tema.
A Macerata, oltre all’accensione architetturale esterna, saranno accese anche le luci interne dello Sferisterio come se fosse pronto per accogliere il pubblico di un’opera lirica. Luci accese quindi nel Corridoio innocenziano, nell’atrio e nella Sala Cesanelli.
Per quanto riguarda il Teatro Lauro Rossi, anche qui le luci interne saranno accese e le porte verranno lasciate simbolicamente aperte. Nella facciata del teatro sarà video proiettato lo slogan dell’iniziativa “Facciamo luce sul teatro” e inoltre sarà diffusa musica lirica con supporto registrato delle tre opere in cartellone per il Centenario: l’Aida, la Traviata e Il Barbiere di Siviglia. Sarà infine presente una postazione presidiata all’esterno del Teatro Lauro Rossi dove, chi vorrà, potrà lasciare il proprio pensiero o la propria riflessione.
«Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa nazionale perché comprendiamo la difficoltà che sta vivendo il settore dello spettacolo in generale – ha detto l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Tante sono le richieste di aiuto e soprattutto ai cittadini manca lo spettacolo dal vivo, manca l’emozione vera di assistere a un concerto, a una pièce teatrale, alla proiezione di un film. In sicurezza e con tutte le dovute precauzioni crediamo sia necessario, pian piano, ripartire e avere certezze su come ci dovremo comportare quando si potrà tornare sul palco. Capiamo il momento difficile legato all’emergenza sanitaria ma come tanti altri settori in crisi dobbiamo prendere tutti coscienza e per questo abbiamo deciso di aderire all’iniziativa nazionale “Facciamo luce sul teatro” illuminando i nostri spazi dedicati alla cultura perché possano ancora illuminarci e guidarci nelle scelte».