Nasce a Macerata una nuova associazione di cultura, arte e spettacolo: Lutes. Una realtà formata, in tempo di Covid-19, da persone di ogni età, con professioni, ruoli e sensibilità diverse, unite dalla volontà di contribuire a valorizzare la città di Macerata.
«È un’associazione libera e aperta - dichiara il presidente Massimo Crucianelli, durante la presentazione pubblica odierna - di cui sentivamo il bisogno; non in competizione o concorrenza con le altre realtà esistenti ma pronta a collaborare».
Oltre al presidente, del direttivo fanno parte il vice presidente Marco Luchetti, il direttore organizzativo Mauro Perugini, il segretario Carlo Scheggia, il tesoriere Giuseppe Romano e i consiglieri Simona Angeletti, Federico Lelli e Paola Cesanelli. Nel gruppo dei soci fondatori ci sono anche Barbara Antolini, Andrea Celi, Sergio De Carolis, Fabio Giustozzi, Vittorio Lanciani, Adolfo Leoni, Erika Mariniello, Stefano Pagnanelli, Fabio Pallotta, Paola Pippa, Stefano Quarchioni, Paolo Virgili e l’IRCR - Azienda pubblica Servizi alla persona.
«Abbiamo aderito subito con slancio - afferma il presidente IRCR Giuliano Centioni - come azienda nella sua interezza. Il nostro lavoro è aprirci alla città, recuperare i contatti e quindi in una realtà che ha una forte componente culturale ci dovevamo essere perché in linea con quanto stiamo facendo. Penso anche al parco di Villa Cozza, l’unico immerso nella città con le sue piante secolari, veri monumenti nazionali, dove si trova la residenza per anziani, un asilo nido, un corso dell’Università di Macerata e dove si svolgono attività ludiche e animazioni».
In un momento straordinario come quello che tutti noi stiamo vivendo, l’associazione Lutes vuole rispondere in modo straordinario con idee e progetti che valorizzino il capoluogo, l’identità, la storia, la sua vocazione insieme alle tante eccellenze.
«Il nome della nostra associazione nobilita la parola “lute” - sottolinea Perugini - che da un verso rappresenta lo scintillare della brace nel nostro dialetto e dall’altro, così come scritto, è liuti in lingua inglese, magnifici strumenti antichi. Con questo nome abbracciamo un universo. Tra le prime iniziative che abbiamo individuato c’è la collaborazione con i gestori del cinema Italia, affinché questo spazio possa diventare un polo attrattivo per tutte le fasce d’età, proponendo eventi oltre alla programmazione già esistente».
Teatro comico, cabaret come nel sogno di Silvio Spaccesi, musica, convegnistica e altre attività che ne facciano un luogo di incontro e di crescita, aperto ai desideri della città.
Un’attenzione particolare sarà rivolta al giovedì, con un’offerta dedicata ai giovani.
«Nelle prossime settimane parleremo con gli attori del territorio, in primis Comune, Università e Accademia - conclude Perugini - e con realtà attente e sensibili al futuro della nostra città proprio per condividere progetti. Un grazie all’IRCR che ci ospita e che è tra i soci fondatori: con loro cercheremo di valorizzare insieme lo stupendo parco di Villa Cozza e pure il mondo degli anziani a cui va il nostro più grande affetto quali custodi preziosissimi della memoria collettiva».
Il gruppo è già al lavoro per un primo appuntamento da realizzare prima di Natale.
Brilla l’arte nell’autunno di Camerino dove è stata inaugurata questa mattina nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Le Mosse la mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate; con il contributo della Regione Marche. In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Quelle in esposizione saranno 20 opere provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. Di grande rilevanza storico-artistica, sono esposte sculture e dipinti di autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Questi interventi non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi.
“Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, ma mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate - spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione. Con questa esposizione, quarta tappa di “Rinascimento marchigiano” che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza, riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile”.
A portare colore nella splendida giornata di sole, dopo il taglio del nastro, i bambini dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino che hanno vestito i panni delle “guide” illustrando e raccontando ognuno un’opera. Un gesto simbolico pensato proprio per dare il giusto spazio a coloro che, nonostante la propria fragilità, negli anni hanno dovuto affrontare tante difficoltà: dal sisma alla pandemia. “L’arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Ringrazio la Sovrintendenza, l’Anci, la Regione e tutti coloro che vi hanno lavorato. Mi piace che siano proprio i bambini a illustrare le opere che sono esposte perché sono il futuro e sono i primi a dover raccontare e conoscere i tesori che tutti custodiamo e amiamo”.
Sono intervenuti al taglio del nastro oltre al sindaco Sandro Sborgia e al curatore della mostra Pierluigi Moriconi (storico dell'arte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche); Giovanna Sartori, assessore alla cultura del Comune di Camerino; Anna Menghi, consigliere regionale; Paola Camera, Direzione Generale MIC (Ministero della cultura); Marcello Bedeschi, Segretario Generale Anci Marche. La mostra sarà aperta fino al 9 gennaio, dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.
Si apre una nuova stagione per la produzione cinematografica e televisiva regionale: l'assessorato alla Cultura della Regione Marche ha chiesto 16 milioni di euro (in passato erano soltanto 3) nella ripartizione dei Fondi europei per queste produzioni.
"Siamo di fronte ad una vera svolta. La Regione Marche crede molto nel potenziale dell'industria cinematografica e televisiva anche come elemento di promozione culturale e turistica. Stiamo spingendo sull'acceleratore: la somma richiesta per questo settore nella ripartizione dei Fondi comunitari è più che quintuplicata rispetto al passato", dichiara l'assessore alla Cultura, Giorgia Latini.
Nel frattempo, Fondazione Marche Cultura indice anche una selezione per l'affidamento dell’incarico di Responsabile della Marche Film Commission, mediante l'attivazione di un contratto della durata di due anni, rinnovabile.
I candidati dovranno essere in possesso, oltre che dei requisiti di carattere generale, dei seguenti requisiti specifici: diploma di laurea Diploma di Laurea (vecchio ordinamento) o Diploma appartenente alle classi di lauree specialistiche (nuovo ordinamento) in una delle seguenti discipline: Scienze Politiche, Giurisprudenza, Economia e Commercio, Lettere e Filosofia, Scienze delle Comunicazioni o equipollenti; aver ricoperto un ruolo analogo, per almeno un decennio, in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private operanti nel settore cinematografico e audiovisivo, riconosciute a livello nazionale ed internazionale; conoscenza della lingua inglese con capacità di scrittura, lettura ed espressione orale.
La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissata per il 15 novembre 2021.
In occasione della festività di Ognissanti il museo Palazzo Ricci rimarrà eccezionalmente aperto al pubblico anche lunedì 1° novembre con orario 10.00 – 13.00 e 15.30 – 18.30.
Come di consueto sarà possibile visitare gratuitamente la collezione permanente di arte italiana del Novecento della Fondazione Carima, che comprende opere pittoriche e scultoree dei maggiori artisti del XX secolo senza preclusioni di stile.
Dai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini e Balla ma anche Depero, Prampolini e Pannaggi alla Metafisica di De Chirico. Dagli orientamenti del gruppo Novecento alla Scuola Romana con artisti della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël. Dagli esponenti del gruppo Corrente alle ricerche astratte. Dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa e Ceroli.
Un consistente nucleo di sculture, inoltre, documenta le ricerche plastiche del secolo scorso: da Rosso, figura di congiunzione tra Ottocento e Novecento, a Martini, Fazzini e Basaldella. Dai grandi del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina a Greco, Vangi e Manzù.
Fino al 9 gennaio, inoltre, negli spazi espositivi al piano terra è allestita la mostra temporanea “Fare Libero” di Maurizio Prenna, promossa dalla Fondazione Carima con il patrocinio della Regione Marche e del Comune di Macerata, che sta riscuotendo grande apprezzamento da parte dei numerosi visitatori.
L’artista, nato a San Severino Marche ma residente a Roma da diverso tempo, ha fatto ritorno nella propria terra d’origine per raccontare vent’anni di carriera attraverso la propria produzione artistica.
Le sezioni in cui è articolata la mostra, curata dal Direttore di Rai 1 Stefano Coletta, restituiscono la poliedricità di Maurizio Prenna, che ama sperimentare tecniche diverse, utilizzare una pluralità di materiali e ricorrere a più codici espressivi. I lavori esposti, infatti, sono per la maggior parte composizioni a tecnica mista frutto di un’intensa e continua ricerca che ha sempre caratterizzato il suo percorso artistico, il cui minimo comun denominatore è appunto il fare. Un fare che è competenza, esperienza, libertà, materializzazione del pensiero creativo ed espressione di sé.
I quadri, le sculture e le opere grafiche in esposizione consentiranno ai visitatori di compiere un viaggio alla scoperta della poetica eclettica dell’artista, ma anche dentro loro stessi poiché offrono numerosi spunti di riflessione e attraversano l’intero spettro dei sentimenti umani. Come sottolinea lo stesso Maurizio Prenna “Se c’è la voglia di entrare in relazione con le emozioni profonde che ci appartengono, ciascuno può ritrovare qualcosa di sé stesso e andare a casa cambiato”.
In particolare, in questi giorni di fine ottobre in cui vengono ricordati i tragici eventi sismici che cinque anni fa hanno colpito il territorio maceratese, una sezione della mostra è dedicata proprio a quel terremoto, che l’artista ha vissuto in prima persona perché si trovava a Tolentino in visita ai familiari. Queste opere sono in grado di fissare la drammaticità di quei momenti narrando un aspetto particolarmente doloroso del sisma, vale a dire la perdita della casa. Si tratta, come spiega Maurizio Prenna, di “Quadri che sono porzioni di pareti, sfregiate, su cui sono appesi oggetti della quotidianità che il terremoto ha strappato alla loro collocazione naturale. Simboli di una vita fermata che raccontano la tragedia del presente ma ricordano anche la storia di ambienti e persone”.
Dopo lo stop di un decennio della campagna nazionale di Legambiente, il circolo “Il Grillo” ha proseguito autonomamente, negli anni, a organizzare degli appuntamenti locali fino al 2015, raggiungendo in tutto tredici edizioni: solo il terremoto del 2016 ha interrotto completamente gli eventi settempedani.
Ora, nel 2021, torna “Salvalarte” a San Severino Marche, nell’anno in cui la storica kermesse sui Beni Culturali è di nuovo una campagna nazionale di Legambiente. La manifestazione locale è organizzata da “Il Grillo”, con il patrocinio di Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, Città di San Severino Marche e Accademia di Belle Arti Macerata, in collaborazione con CAI San Severino, MASCI San Severino e C2C, cammino “Coast to Coast” Portonovo – Orbetello.
È intervenuto per primo Paolo Gobbi, presidente de “Il Grillo”, ringraziando i presenti, le associazioni e gli enti che patrocinano e collaborano all'evento: «Sono state molte le edizioni di Salvalarte da noi realizzate, e ci siamo occupati di svariati beni del territorio: gli organi delle chiese, le edicole votive, le sculture del Bigioli e molto altro. Ricordo che la prima edizione la dedicammo alla Valle dei Grilli e all'abbazia di Sant'Eustachio, ora ritorniamo ad occuparci di questi luoghi, perché richiedono attenzione e recupero, affinché ritornino fruibili ad ogni persona. Il motto di questa campagna è “l'arte che ci salva”, e io voglio aggiungere che dobbiamo essere noi a salvare l'arte: cittadini e istituzioni devono interessarsi delle proprie produzioni artistiche, perché dall'interesse nasce il fondamentale stimolo per la cura del nostro patrimonio».
Marco Ciarulli, direttore, e ora presidente pro tempore, di Legambiente Marche, ha sottolineato questa necessità di tutelare il nostro patrimonio artistico: «L'arte ci racconta ciò che eravamo e ciò che potremmo essere. Perciò, le attività come Salvalarte, il continuo lavoro negli anni del Grillo, sono fondamentali. Sin da quando sono nell'associazione, dal 2016, ho compreso quanto sia fondamentale il mondo del volontariato per la messa in sicurezza dei beni culturali: dal volontariato, dal basso, parte la necessaria ottica di prevenzione per i nostri beni e per il nostro territorio». Successivamente, Francesco Ranciaro, del direttivo “Il Grillo”, ha illustrato il programma delle due giornate di sabato 30 e domenica 31 ottobre: «Le giornate di Salvalarte che si prospettano serviranno a riscoprire questi due luoghi, la Valle dei Grilli e la chiesa di Sant'Antonio in Cesalonga. Il primo, un luogo ricco di natura e storia, ma tristemente dimenticato e inaccessibile; il secondo, un piccolo tesoro inaspettato, una chiesa all'apparenza “semplice” che, nella realtà, contiene degli interessanti affreschi ignoti fino a poco tempo fa».
Sempre del direttivo del Grillo, ha preso la parola Luca Maria Cristini: «Salvalarte ha lo scopo di far conoscere i beni affinché vengano tutelati: quando si conosce un bene, ci si attrezza affinché venga valorizzato. Più si fa conoscere, più c'è speranza che nasca questa sensibilità per il patrimonio. Abbiamo sempre tenuto alla Valle dei Grilli, più volte sede di “Puliamo il Mondo”: anni fa facemmo realizzare lì un centro di educazione ambientale, e ci attrezzammo affinché la Chiesa di Sant'Eustachio fosse presa in comodato d'uso dal Comune, nella speranza di un suo recupero. La Valle è un punto di incontro per escursionisti di ogni genere, ed è ricca di storia: lì passa il “cammino dei Cappuccini” che unisce il convento di Renacavata e il convento di Colpersito; è luogo che unisce natura e cultura in maniera pregevole, e non può continuare ad essere così precluso al pubblico. Chiediamo che il sito ritorni al centro dell'attenzione, che venga messo in sicurezza affinché ci si possa tornare tranquillamente, dato che ora non si può per via dell'ordinanza comunale 123 del 10/07/19».
Marino Scattolini, presidente del CAI settempedano, ha ribadito la centralità della Valle: «Noi salviamo l'arte della natura. Come associazione, organizziamo escursioni, ci muoviamo nei luoghi non solo per il piacere della camminata in sé, ma anche per far conoscere l'ambiente, le caratteristiche, le sue ricchezze e sorprese. Dispiace vedere l'incuria di questi ambienti, tanto da parte dei singoli cittadini quanto dalle istituzioni, e crediamo fortemente che queste manifestazioni siano necessarie, affinché luoghi come la Valle dei Grilli non vengano dimenticati e ritornino al centro delle nostre attività».
Egidio Pacella, del gruppo scout MASCI, ha definito la Valle «una palestra a cielo aperto per gli studenti, utile per portare i ragazzi a studiare le piante, l'ambiente: un luogo da attraversare, dove si può scoprire la natura ed apprendere le sue sfaccettature. Mettere in sicurezza questi luoghi è fondamentale per i giovani, per farli entrare in contatto con il loro territorio».
Dopodiché, Cristini ha illustrato in maniera più dettagliata gli affreschi che si vedranno nella giornata di domenica nella chiesa di Sant'Antonio in Cesalonga.
L'incontro si è concluso con la calorosa videochiamata di Simone Frignani, ideatore del cammino “Coast to Coast”, amante dei nostri luoghi e pieno sostenitore dell'attività organizzata per Salvalarte e, infine, Paolo Severini, ristoratore del locale ospitante, ha dimostrato il suo sostegno nei confronti di questa iniziativa, perché capace di dare il giusto risalto alle nostre meraviglie territoriali e di attivare un sano turismo.
Le attività previste per questa edizione:
Sabato 30 ottobre ci sarà alle ore 15.00 il flash mob “Riprendiamoci la Valle dei Grilli e l'Abbazia di Sant'Eustachio”, nella Valle dei Grilli, con la collaborazione del Masci, del Cai e altre associazioni cittadine, per segnalare la necessità di riaprire al transito pedonale e ciclabile la valle. Questa era percorsa dalla medievale “Via dritta” tra San Severino e Camerino, segmento di quel tracciato di collegamento tra Roma e il principale porto adriatico di riferimento, ovvero Ancona; oggi per la Valle dei Grilli si transiterebbe per entrambi i cammini: il “Coast to Coast” e la “Via Lauretana antica”, ma la valle è chiusa da molto tempo e non se ne conosce una prospettiva di riapertura.
Domenica 31 ottobre si andrà invece alla scoperta di una delle chiese meno note della città e del suo apparato di affreschi devozionali coperti da secoli di scialbature e riaffiorati di recente grazie ad alcuni saggi stratigrafici. Si tratta della chiesa confraternale di Sant’Antonio in Cesalonga, vicina all’omonimo ponte medievale, utilizzata, come vuole la tradizione, per molti secoli anche come lazzaretto e per questo motivo molte volte imbiancata con calce a fini sanitari. Come spesso succedeva per questi luoghi di culto, l’edificio era completamente tappezzato di dipinti per lo più ex voto, talvolta realizzati anche in più strati. È tra le poche chiese agibili dopo il sisma del 2017: in più turni nell’arco della giornata (ore 10.30 – 11.30 - 15.30 - 16.30), chi lo vorrà sarà accompagnato alla scoperta di questi tesori ancora da scoprire completamente.
Si è svolta in mattinata, presso la Sala Consiliare di Palazzo Sforza, la conferenza stampa sul “Premio alla Cultura 2021”, giunto alla seconda edizione, organizzato dall’Unitre in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e dell’Azienda Teatri, in programma sabato 30 ottobre p.v., alle ore 16.30, al Teatro Annibal Caro a Civitanova Alta. L’ingresso sarà gratuito e potranno accedere coloro che sono muniti di “green pass”.
All’incontro hanno partecipato l’Assessore Barbara Capponi, il Presidente dell’Unitre Civitanova Marche Marisa Castagna ed il Direttore dell’<Associazione Nuovi Linguaggi> Andrea Anconetani, regista dello spettacolo teatrale “Anime Perse”.
Il "Premio alla Cultura Unitre" viene conferito a personalità che si sono distinte nell'insegnamento di diverse discipline, nel campo dell'Arte, della Letteratura e Poesia, del Cinema e Spettacolo, Teatro, Danza e Musica, della Storia e del Folclore, in tutte le diverse qualità e specialità della Cultura intesa nel senso più ampio del termine.
Sulla base dei giudizi espressi dalla giuria formata dal Prof. Stefano Papetti, dalla Dott.ssa Enrica Bruni e dalla Prof. Valentina Cannizzaro, il “Premio alla Cultura 2021” è stato assegnato ad Umberto Piersanti, come riportato della giuria “quale poeta ed interprete della nostra terra marchigiana”, al quale sarà consegnato il premio nel corso dell’evento. La consegna sarà preceduta dall’esibizione delle allieve della scuola “Laboratorio Danza duepuntozero" diretta da Sara Gagliardini, mentre in chiusura è previsto lo spettacolo teatrale “Anime Perse” tratto dall’omonimo libro di Umberto Piersanti.
“Riparte il Premio Cultura – ha dichiarato Marisa Castagna – saltato l’anno scorso a causa Covid. Condivido la scelta della giuria di premiare Umberto Piersanti, figura di spicco e di spessore, poeta e scrittore marchigiano di fama internazionale. Così come ripartono, dopo l’interruzione di un anno, i corsi dell’Unitre, i cui programmi saranno illustrati nel corso dell’evento di sabato prossimo”.
“Ho ripreso quattro dei diciotto racconti di “Anime Perse” – ha affermato Andrea Anconetani – facendone una trasposizione teatrale. Sono racconti di storie vere di ordinaria follia, avvenute nelle Marche, raccolte in una comunità di accoglienza nel Montefeltro e trascritte da Piersanti nel suo libro. Gli attori Maddalena Fenucci e Michele Salvatori racconteranno le quattro storie, l’ultima delle quali ambientata a Civitanova”.
“Siamo aperti ad ogni forma di arte e di cultura – ha dichiarato Barbara Capponi – dando il giusto riconoscimento a chi ne cura la diffusione. L’arte che sabato prossimo abbraccerà la danza, la poesia, il teatro coinvolgendo un pubblico variegato ed eterogeneo. Sottolineo l’importanza del terzo settore che contribuisce in larga misura ad esaltare i valori della cultura, dell’arte e della bellezza”.
Una tre giorni di arte e cultura, quella alle porte a Macerata, che consentirà di trascorrere le festività dei Defunti e Ognissanti tra tante iniziative e visite alle mostre allestite nei contenitori culturali della città e ai Musei civici di Palazzo Buonaccorsi.
“Abbiamo lavorato intensamente - afferma l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta - perché questo weekend di festa, all’insegna della cultura, sia denso di appuntamenti per accogliere cittadini, turisti e visitatori con appuntamenti per tutte le età. Dai concerti ai laboratori passando per mostre ed esposizioni; dopo una stagione estiva che ha fatto registrare numeri importanti, ci auguriamo che Macerata continui a essere viva e propositiva a livello culturale confermando la sua potenza attrattiva e catalizzatrice”.
Si inizia giovedì 28 ottobre con un piccolo “aperitivo”, ovvero l'ultimo appuntamento a Palazzo Buonaccorsi con l’artista Fabrizio Cotognini. Sarà un'occasione per le scuole per scoprire la mostra “The Flying Dutchman” - prolungata per le festività fino al 1° novembre rispetto al crono programma iniziale – immergendosi nell’arte e nell’immaginario dell’artista. Il laboratorio si terrà dalle 9 alle 11. Il workshop è accessibile gratuitamente, previo acquisto del biglietto di ingresso al museo, con la possibilità di usufruire di quello ridotto di 3 euro per le scolaresche degli istituti secondari di primo e secondo grado del comune di Macerata.
In “The Flying Dutchman” Fabrizio Cotognini offre la sua visione dell'Olandese Volante, archetipo per antonomasia di chi per superare i limiti sfida sé stesso e Dio, con un tracciato narrativo che si snoda tra le sale del piano nobile di Palazzo Buonaccorsi. La mostra, attraverso un percorso immersivo costituto da disegni, sculture e installazioni, propone una trasposizione concettuale di un’opera letteraria storica, sulla scorta delle varie rappresentazioni e interpretazioni che sono state attribuite nel tempo a l’Olandese Volante.
Nella sale espositive temporanee che affacciano sul cortile del settecentesco palazzo maceratese, un’altra mostra da non perdere. Si tratta di “FreeType” di Lorenzo Marini, curata da Sabino Maria Frassà che ha inaugurato “Contemporanea.mente”, la prima rassegna sul Contemporaneo organizzata dall’assessorato alla Cultura e dai Musei civici. Lorenzo Marini ha creato per le Marche - la mostra si snoda contemporaneamente in due importanti spazi espositivi, il Palazzo Buonaccorsi di Macerata e il Politeama di Tolentino che ospitano 20 opere ciascuno - inediti che esplorano l’utilizzo delle lettere e del colore in opere mixate con media differenti facendo riflettere sulle modalità di comunicazione dettate dalla ricerca di nuovi caratteri alfabetici fondati sulla giocosa concettualità dell’artista. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 14 novembre.
Da palazzo Buonaccorsi allo Sferisterio per godere, oltre che della straordinaria bellezza dell’Arena, anche degli “scatti” della personale di Daniele Duca “Da vicino”. La mostra, allestita nel Corridoio Innocenziano, presenta una serie di foto di oggetti – grucce, penne, trame di tessuti, pasta, peperoni – che, privati del loro contesto, diventano delle nature morte contemporanee.
Cucchiai che assomigliano ad alberi, un soffione doccia che prende le sembianze di un serpente, forbici che sembrano occhi. Immagini nelle quali le luci giocano con le ombre e fanno apparire ciò che vogliamo vedere, superando ogni riferimento esclusivamente didascalico. Oggetti privati dal loro contesto, fotografati su sfondi neutri in modo da apparire quasi come delle nature morte contemporanee, come nella migliore tradizione della fotografia still-life.
Alla Biblioteca Mozzi Borgetti, sempre per la rassegna “Contemporane.mente”, sabato 30 ottobre (al mattino alle 10, 11 e 12 e nel pomeriggio dalle 16 alle 18 con prenotazione obbligatoria da effettuare compilando il form https://forms.gle/voCnde5x7Lr9WPph9), sarà visitabile la mostra “Crepita la carta. Libri e Vertigini di Emilio Villa” ideata e organizzata dall’artista romano Fabio Orecchini. Nelle antiche teche si potranno ammirare curiosi oggetti poetici, libri d’artista unici e perlopiù introvabili, e rare carte manoscritte sparse e disperse dell’immaginario villiano.
Nella galleria Scipione infine, nell’ambito della rassegna Contemporane.mente” si potrà ammirare l’opera “IN DOMUM” dell’artista marchigiana Adinda-Putri Palma, vincitrice nel 2019 del bando nazionale “Per chi crea” promosso dal MIBACT e gestito da SIAE, presentato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata, e che quest’anno la redazione di “Arte” ha selezionato tra le venti giovani promesse per la ventunesima edizione del prestigioso Premio Cairo. Dopo essere stata esposta lo scorso anno a Matelica e a Recanati, la suggestiva e imponente opera è arrivata a Macerata, dove vi rimarrà fino al 13 novembre.
Il 30 e 31 ottobre aperto anche l’Ecomuseo delle case di terra di Villa Ficana con orario 14 – 19 (chiuso lunedì 1° novembre).
Fino a domenica 31 ottobre gli orari di apertura di Palazzo Buonaccorsi, Sferisterio e Infopoint Macerata sono, al mattino dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 mentre le visite guidate della Torre Civica sono alle 10.30, alle 12, alle 15, alle 16 e alle 17.
Lunedì 1 novembre tutti gli spazi saranno eccezionalmente aperti in occasione delle festività osservando il nuovo orario in vigore fino a marzo (10 - 13 e 15 -17.30). Per il resto del mese, sempre fino a marzo, Palazzo Buonaccorsi, Sferisterio, Infopoint Macerata e Torre Civica saranno aperti dal martedì alla domenica e le visite guidate della Torre Civica ci saranno dal martedì alla domenica alle 10.30, alle 12, alle 15 e alle 16.
Sul fronte laboratori, sabato 30 ottobre in calendario l’incontro - organizzato in due turni alle 15 e alle 17 - promosso nell’ambito del progetto STEAM per bambini dai 7 agli 11 anni. Obiettivo avvicinare i più giovani alla lettura come strumento di costruzione del pensiero critico e creativo, di sviluppare capacità comunicative e relazionali, aumentare fantasia, logica e pensiero computazionale per rafforzare le soft skills più importanti, valorizzare la capacità di collaborare con gli altri per raggiungere uno scopo comune e infine fare entrare in relazione bambini e bambine con materie scientifiche e tecnologiche.
Per partecipare all’incontro STEAM gli interessati possono iscriversi all'indirizzo: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-steam-in-biblioteca-30-ottobre-197011505717
Si sono aperti nell’Aula Magna del Comune di Recanati i lavori del convegno internazionale promosso dal Centro Nazionale di Studi Leopardiani “Leopardi e il paesaggio” alla presenza delle numerose autorità e dei molti stimati studiosi di Leopardi giunti da tutta Italia per l’importante evento che si protrarrà a Recanati fino a sabato 30 ottobre prossimo. Il Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani Fabio Corvatta ha evidenziato l’importanza del grande lavoro fatto in rete con le istituzioni.
“Il tema significativo e attuale del Convegno deriva dall’importante sinergia creata tra le istituzioni culturali che l‘hanno promosso: il Fai, la Biblioteca Nazionale di Napoli, il Gabinetto Vieusseux di Firenze, l'Istituto di Studi Filosofici di Napoli e la Cattedra “Giacomo Leopardi” dell'Università di Macerata. – Ha affermato Fabio Corvatta -Fondamentale è stato inoltre il sostegno del Ministero dei Beni Culturali e del ministro Dario Franceschini, da cui sono arrivate le risorse per le nostre attività. Tra i punti chiave del Convegno la presentazione del piano dello strumento urbanistico di Recanati, voluto dal sindaco Bravi, che permetterà di tutelare i luoghi leopardiani, e la digitalizzazione degli autografi, dove stiamo investendo risorse importanti per mettere a disposizione di tutti l’ingente patrimonio delle carte Leopardiane.”
“Ringrazio il Centro Nazionale di Studi Leopardiani per aver dedicato questo importante convegno al rapporto tra Leopardi ed il paesaggio. – Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Dobbiamo ritenerci fortunati di vivere in un territorio che ha mantenuto in gran parte le caratteristiche che hanno ispirato la produzione poetica di Giacomo. Per questo crediamo che sia un preciso dovere di chi amministra la tutela di tale paesaggio che non è semplice conservazione, ma anche valorizzazione a fini turistici ed agricoli. Con l’occasione presentiamo il piano urbanistico particolareggiato del Colle dell’Infinito, un progetto che ho avviato quando avevo la delega all’urbanistica da vicesindaco e che oggi nella fase di elaborazione finale non nascondo la soddisfazione di presentarlo in anteprima a questo importante appuntamento. Un piano, che attinge al pensiero Leopardiano, studiato per avviare la grande opera collettiva della riqualificazione della nostra terra”
Uno strumento di tutela ma soprattutto di riqualificazione ambientale e paesaggistica realizzato con l’Assessorato all’Ambiente e presentato dall’Architetto Carlo Brunelli che utilizza nuovi strumenti urbanistici e di programmazione partecipata per offrire ai proprietari e ai cittadini recanatesi nuove opportunità attraverso la valorizzazione culturale e turistica del Colle dell’Infinito.
L’assessora alla Cultura Rita Soccio ha ricordato la figura di Vanni leopardi e il suo grande impegno nella tutela del paesaggio.“Vanni Leopardi sarebbe stato felice della scelta di un tema così importante come il paesaggio, nel suo ultimo intervento che fece proprio all’inaugurazione dell’orto sul Colle dell’Infinito parlò approfonditamente del paesaggio e delle numerose battaglie fatte a Recanati per la tutela e valorizzazione. Il nostro obiettivo è quello di tutelare il paesaggio con azioni di sviluppo ecologico sostenibili per una valorizzazione agricola e turistica. Il turismo ad oggi rappresenta sempre di più un motore economico importante per nostra comunità.”
“Qui a Recanati mi sento a casa – ha detto il presidente del Fai Andrea Carandini – la nostra sfida è stata quella di salvare e raccontare il significato dell’Orto sul Colle dell’Infinito e soprattutto il significato della straordinaria poesia che il colle ha ispirato. Credo che siano stati i primi al mondo a fare un piccolo museo non di una personalità come Leopardi ma di un’unica poesia L’infinito. E’ stato complicato da rendere semplice ma penso che ci siamo riusciti con successo e abbiamo contribuito a rendere ancora più affascinante questo luogo straordinario d’Italia.”
A portare il saluto della famiglia Leopardi il giovane Gregorio Rufini Leopardi“Il pensiero di Leopardi non può essere compreso a fondo se non in relazione al suo paesaggio familiare. L’attaccamento di Giacomo nei confronti di Recanati si trasmette di generazione in generazione nella mia famiglia, mi fa piacere ricordare mio nonno Vanni Leopardi che più di tutti ha rappresentato meglio questa forte sensibilità. L’obiettivo della mia famiglia e credo di tutti i recanatesi non è certamente quello di cristallizzare il paesaggio o peggio di farlo regredire all’aspetto che poteva avere nell’epoca leopardiana, ma è piuttosto quello di svilupparlo in accordo e in armonia con il passato.
Un ringraziamento particolare va al FAI che negli ultimi anni si è molto speso nella tutela e soprattutto nella valorizzazione del paesaggio per farlo apprezzare agli italiani in modo naturale e spontaneo, educando al bello.”I lavori sono proseguiti con le relazioni dei numerosi studiosi e personaggi presenti tra cui Antonio Prete, Gilberto Lonardi, Perle Abbrugiati, Fabiano della Bona, Antonio Moresco e Marco Magnifico.
Saranno tutti aperti anche lunedì primo novembre i musei del circuito “Infinito Recanati” (Villa Colloredo Mels, Museo Emigrazione Marchigiana, Torre del Borgo, Museo della Musica, Museo Beniamino Gigli), in un ponte, quello di Ognissanti, all’insegna della cultura e di tante iniziative per scoprire i musei civici e il centro storico di Recanati. Questo il programma:
Sabato 30, domenica 31 ottobre, lunedì 1 novembre alle ore 12.00 si terrà il percorso teatralizzato “Infinito Experience”, in compagnia di un attore che nei panni di Giacomo Leopardi racconterà la sua infanzia e fanciullezza a Recanati (partenza dall’Ufficio Turistico di via Leopardi). Sempre sabato 30 ottobre, alle 16.15, si terrà la visita guidata a tema musicale “Recanati... in quattro quarti”, alla scoperta del Teatro Persiani, del Museo Beniamino Gigli e del nuovo Museo della Musica (partenza dalla Torre del Borgo).
Domenica 31 ottobre, alle ore 10.00, al museo civico di Villa Colloredo Mels è prevista “Lorenzo Lotto, tra arte e fede”, visita guidata ai quattro capolavori del Maestro Rinascimentale custoditi a Villa Colloredo Mels: Polittico di San Domenico, Trasfigurazione, San Giacomo Maggiore e Annunciazione. Già tutto esaurito invece per il doppio appuntamento di domenica con il laboratorio d'intaglio della zucca di Halloween.
Lunedì 1 novembre, alle 10.30, si terrà infine una visita guidata alla Sezione Leopardiana di Villa Colloredo Mels, alla scoperta della preziosa collezione Leopardiana del Comune di Recanati.
L’Accademia Musicale Lizard di Macerata ha sempre dato molta importanza alla musica d’insieme: avere la possibilità non solo di studiare uno strumento attraverso un metodo didattico innovativo e che si concentra sulla musica degli ultimi 50 anni, ma anche di potersi esercitare all’interno di un gruppo, e magari formare delle band che possano continuare a suonare insieme per molto tempo, è uno degli aspetti più apprezzati dai ragazzi che studiano all’interno dell’accademia. Tuttavia, la situazione sanitaria mondiale, con il distanziamento sociale come prima misura di contenimento dei contagi, aveva bloccato i corsi di musica d’insieme nello scorso anno accademico.
Quando, durante l’estate, la direzione della Lizard, ha proposto ai ragazzi di organizzare uno spettacolo in cui far esibire le band, gli allievi hanno risposto in maniera entusiasta e, tra luglio e settembre, con il tempo necessario affinché tutti provvedessero ad ottenere il Green Pass, hanno lavorato intensamente con i propri insegnanti per preparare uno show di grande effetto.
Il concerto, svoltosi nella serata del 23 ottobre alla Domus San Giuliano di Macerata, ha visto alternarsi sul palco 12 formazioni di tutte le età. Il repertorio ha spaziato da grandi leggende del rock come i Cream e i Queen, fino a successi più recenti di Billie Eilish e dei Boomdabash.
Nella preparazione dello spettacolo, gli allievi hanno potuto recuperare quell’elemento fondamentale del fare musica, che tanto era mancato loro nel periodo più intenso della pandemia: la socialità. Potersi confrontare in maniera costruttiva con gli altri membri della propria band è stato di enorme importanza per i giovani musicisti, che hanno potuto anche recuperare il contatto diretto con il palco e con il pubblico.
La crescita di questi ragazzi, a livello musicale e non solo, dipende poi dal diretto coinvolgimento nella riuscita degli spettacoli dal vivo, a cui la Lizard Macerata ci ha abituati nel corso degli anni. Come tiene a sottolineare il direttore Massimo Liverotti: “Il successo di questa serata deriva dal grande lavoro fatto dagli allievi, che hanno deciso di assumersi la responsabilità del risultato finale, lavorando tutti insieme con impegno. Credo che questo sia l’aspetto più importante e che, attraverso questi corsi, si possa fornire ai ragazzi un’occasione di vera crescita.”
Tra le band c’è da ricordare 2 formazioni di soli adulti. Il corso ha fornito loro la possibilità di ritagliarsi del tempo, al di fuori del lavoro, per un hobby che li appassiona fortemente. Si potrebbe pensare che approcciarsi allo studio di uno strumento da adulti non sia consigliato, mentre in realtà uno dei principali punti di forza dell’Accademia è l’inclusività. La dimostrazione del grande valore della pratica musicale da adulti è nella soddisfazione che si legge sui volti dei membri di queste band; gli allievi dell’Accademia si mettono alla prova a tutte le età, ma sempre con il sorriso e la consapevolezza di far parte di una realtà basata sulla passione e sull’incontro tra personalità diverse, con la musica come comun denominatore.
Non sono mancate le formazioni insolite con il coinvolgimento degli insegnanti che hanno suonato con i propri allievi; ad aprire il concerto è stato il duo basso elettrico e voce dei docenti Luca Gnocchini e Irene Laslo, il direttore è “sceso in campo” per un brano acustico con Sarah Castro (pedagogista e insegnante di canto e propedeutica all’interno dell’accademia) e a seguire, tra le tante esibizioni delle band, anche il numero di polivocalità, con l’unione di voci timbricamente diverse ma ben armonizzate dal loro insegnante Leonardo Frezzotti presentatore della serata.
Il concerto è stato, anche, l’occasione per far conoscere il nuovo corso di Flauto Traverso (classico e pop), che sarà tenuto in Accademia dal M° Michela Alessandrini. Già da diversi anni attiva come insegnante di strumento e propedeutica musicale, la musicista ha partecipato come direttore artistico a numerose produzioni di spettacoli con e per i ragazzi, e proprio per la comune finalità, cioè quella di avvicinare sempre più persone al mondo della musica, ha instaurato con l’Accademia un rapporto non solo di collaborazione ma anche di lunga amicizia.
Al termine di questa magnifica serata, è apparso chiaro come, nonostante le difficoltà legate al Covid, l’Accademia Lizard di Macerata sia assolutamente pronta ad affrontare un nuovo anno pieno di sfide e soddisfazioni. Ora che anche gli allievi hanno potuto riunirsi attraverso le note, insieme si è più forti.
Sono regolarmente iniziate le attività didattiche dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” di Camerino per l’anno scolastico 2021/2022.
L’offerta didattica della scuola di musica diretta da Vincenzo Correnti e gestita dall’associazione Adesso Musica si conferma ampia e di livello, da anni un punto di riferimento sul territorio per tutti coloro che vogliano intraprendere o perfezionare lo studio di uno strumento musicale oppure semplicemente approfondire una propria passione.
Dallo scorso anno (1 ottobre 2020) le attività si svolgono presso la nuova sede donata dalla Andrea Bocelli Foundation.
Il programma prevede corsi pre-accademici, dipartimento jazz e moderno, musicoterapia, propedeutica della musica per i più piccoli e molto altro ancora.
«Questo nuovo anno scolastico – dice Vincenzo Correnti, direttore artistico dell’Istituto “Biondi” – ci vede ripartire con la speranza che segni il ritorno alla normalità. L’attività dell’istituto non si è mai fermata durante la pandemia, seguendo tutte le prescrizioni di sicurezza, anche grazie alla didattica a distanza riuscendo anche a proporre master e workshop con importanti musicisti che hanno visto la partecipazione di giovani musicisti provenienti da varie parti d’Italia, ma l’auspicio è ovviamente quello di fare musica tutti insieme. E continuare a rappresentare un punto di partenza anche propedeutico nello studio degli strumenti musicali, offrendo un percorso su misura, sia per chi si avvicina alla musica per la prima volta e sia per chi volesse perfezionare le proprie abilità».
«Infatti l’Istituto musicale “Nelio Biondi” propone l’insegnamento pre-accademico delle discipline musicali in linea con i programmi del Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo con il quale siamo convenzionati dal 2011 e consente l’accesso ai conservatori. Offre a giovanissimi e adulti un’opportunità formativa altamente qualificata».
Per iscriversi ai corsi oppure per avere ulteriori informazioni – oltre a far riferimento al sito web e alla pagina Facebok – è possibile anche rivolgersi alla sede dell’Istituto, in via Savonanzi - Camerino MC (tel. 3397335864) lunedì – mercoledì - venerdì dalle ore 9 alle 14 martedì e giovedì dalle ore 12 alle 17.
Ultima tappa per la mostra “Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” che arriva a Camerino, ospitata dal Comune, dal 30 ottobre al 9 gennaio, nella chiesa Santa Maria delle Grazie in Località Le Mosse, col contributo della Regione Marche.
L’esposizione racconta, attraverso l’arte e la storia di un territorio, il prezioso patrimonio disseminato nelle Marche, danneggiato dal sisma, recuperato, portato a nuova vita e reso di nuovo fruibile. Dopo un viaggio per l’Italia che l’ha portata a Roma, Ascoli Piceno e Senigallia e che ha consentito a un vasto pubblico di scoprire un significativo nucleo di opere d’arte che sono state restaurate dopo il sisma del 2016, ecco dunque l’arrivo nella città ducale che così impreziosisce anche la stagione autunnale all’insegna dell’arte con un’altra importante mostra.
“L'arte rimane al centro della nostra offerta culturale e turistica - spiega l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - e con questa importante mostra si offre a turisti e visitatori uno spaccato delle meraviglie pittoriche e scultoree del territorio ferito dal sisma, che con coraggio si sta rialzando. Per il tutto il periodo di apertura della mostra saranno aperti e gratuiti anche i Musei Camerino nella loro sede temporanea del Venanzina Pennesi, creando così un bel circuito per visitare e scoprire la nostra città”.
La mostra è a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Un’anteprima sarà offerta ai sindaci che interverranno a Camerino al Convegno organizzato da ANCI martedì 26 ottobre a distanza da 5 anni dal sisma, alla presenza di Giovanni Legnini, Commissario straordinario alla ricostruzione; Fabrizio Curcio Capo dipartimento Protezione Civile; Antonio Decaro, presidente ANCI; sua Eccellenza monsignor Stefano Russo, segretario generale CEI.
Buone notizie per tutti gli appassionati lettori di Caldarola. Un gruppo di donne, capitanato dall’Assessore alla Cultura Teresa Minnucci, nato spontaneamente con l’unico scopo di creare un servizio e renderlo fruibile a tutti i cittadini, si è reso disponibile a tenere aperta la biblioteca caldarolese presente presso la sede della scuola “De Magistris”, proprio per permettere a tutti di coltivare la passione per la lettura e non sprecare il notevole patrimonio librario che negli anni l’Amministrazione Comunale è riuscita ad acquistare.
Proprio recentemente infatti il Comune ha acquisito nuovi volumi divisi per categorie e fasce d’età. Per i più piccoli inoltre prosegue l’adesione all’iniziativa nazionale “Nati per leggere”. Oltre a nuovi libri per bambini da 0 a 6 anni l’Amministrazione Comunale ha, su indicazione della dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, acquistato anche libri in lingua inglese.
Le volontarie dal prossimo mese di novembre si impegneranno a tenere aperta la biblioteca 2 ore al giorno per 4 pomeriggi, alternandosi 2 alla volta. Il gruppo è aperto non solo all’adesione di nuovi volontari ma anche a proposte ed iniziative per gestire al meglio la biblioteca.
Si apre domani 19 ottobre, il ciclo di tre lezioni tenute dal prof. Gennaro Carotenuto nell’ambito della rassegna “I Martedì dell'Arte”, organizzata al teatro Rossini dall’associazione Arte con il patrocinio del Comune di Civitanova e Azienda Teatri.
L’appuntamento di domani è sul tema: “Le dittature latino-americane e la guerra fredda”.
Gennaro Carotenuto è professore associato in Storia Contemporanea presso l’Università di Macerata. È stato fellow teacher presso l’Università Bocconi di Milano e research fellow presso l’Institut des hautes études d’Amérique latine dell’Università Sorbonne Nouvelle e presso la City University di New York, oltre che presso università di Argentina, Cile, Uruguay, Venezuela, Tunisia.
La sua attività di storico riguarda la politica internazionale, i fascismi e le dittature di destra, la storia contemporanea dell’America latina, la storia orale e la storia del giornalismo in particolare quella degli ultimi trent’anni, con studi sul rapporto tra giornalismo digitale e mainstream.
Ingresso gratuito con green pass.
Celebrata nell’Aula Magna del Comune di Recanati la figura di Adelaide Gigli l’artista e intellettuale recanatese vissuta in Argentina con un evento culturale coordinato dall’Assessora alla cultura Rita Soccio e dalla giornalista Nikla Cingolani a cui hanno preso parte il professor Stefano Papetti e lo scrittore argentino Adrian Bravi.
Per l’occasione Adrian Bravi ha donato al Polo Bibliotecario di Recanati "M.A. Bonacci Brunamonti" tutto il materiale relativo all’artista in suo possesso per metterlo a disposizione della comunità, tra cui foto originali, poesie, racconti, manoscritti e articoli.
“Siamo molto soddisfatti di questa giornata dove abbiamo ricordato e rivalutato la figura di Adelaide Gigli come artista e intellettuale. – Ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio - Una donna con un vissuto difficile e passionale che ha trovato nella cultura e nell’arte della ceramica un mezzo per dare voce ai suoi stati d’animo. Ringrazio Nikla Cingolani per aver organizzato questo primo evento, il prof. Papetti per la lezione su Adelaide e la difficoltà delle pittrici donne ad affermarsi in un mondo dell’arte quasi esclusivamente al maschile, e lo scrittore Adrian Bravi che con la sua donazione di foto e documenti alla nostra biblioteca comunale “Bonacci-Brunamonti” può aprire percorsi di studi su questa importante figura recanatese".
Proseguendo la serie avviata dei personaggi celebri recanatesi per i pìù piccoli, Adelaide Gigli è stata presentata anche alle bambine e ai bambini della città per far conoscere i personaggi più significativi della storia di Recanati
“Teniamo fede all'adesione al progetto di Città delle bambine e dei bambini, rivolgendo a loro l'attenzione con azioni che accompagnano la comprensione di quanto avviene nella vita cittadina. – ha affermato l’Assessora alle politiche sociali Paola Nicolini - In questo caso abbiamo redatto una scheda biografica che racconta Adelaide Gigli, all'interno di una serie in cui sono già stati presentati Giacomo Brodolini, Paolina Leopardi, Beniamino Gigli, Giuseppe Persiani, Piero Cesanelli, Malvina (donna di origini contadine, in occasione del 1° maggio, per narrare il lavoro delle donne nei campi)".
Adelaide Gigli, nata a Recanati nel 1927, si trasferì con la sua famiglia nel 1930 in Argentina per volere del padre il pittore Lorenzo Gigli che non voleva vivere sotto il fascismo, senza immaginare che trentasei anni dopo avrebbe trovato un’altra dittatura, per certi aspetti peggiore della prima. Negli anni Cinquanta Adelaide aveva frequentato la facoltà di Filosofia e lettere di Buenos Aires e nel novembre del 1953 aveva creato, insieme al marito David Viñas e ad altri noti intellettuali (quali Juan José Sebreli, Oscar Masotta, Ismael Viñas, ecc.) il gruppo culturale che aveva dato vita alla rivista Contorno, punto di riferimento essenziale della letteratura argentina di quell’epoca.
Parallelamente ai suoi interessi intellettuali, Adelaide Gigli coltivava la passione per la ceramica; aveva creato un proprio laboratorio e partecipava a diverse esposizioni. Ma dopo il fatale colpo di Stato del 1976 da parte della giunta militare, capeggiata dal generale Videla, la vita di Adelaide Gigli venne segnata da una delle vicende più drammatiche della storia argentina. I figli, María Adelaide soprannominata Mini e Lorenzo Viñas Gigli, furono entrambi considerati desaparecidos, rispettivamente nel 1978 e nel 1981. Dopo mezzo secolo vissuto a Buenos Aires Adelaide nel 1977 ritorna a Recanati e comincia la sua produzione artistica in un monolocale nel chiostro di Sant’Agostino: famose saranno le sue ceramiche con raffigurazioni femminili scavate nell’argilla.
Al via le giornate di studio, promosse e organizzate dall’Università di Camerino, con il sostegno della Regione Marche e la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno, che si svolgeranno ad Ascoli Piceno presso il Palazzo dei Capitani (Sala della Ragione) e a Camerino presso l’Università degli Studi di Camerino (Polo informatico ‘Carla Lodovici’), il prossimo 22 e 23 ottobre, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami. L’obiettivo degli appuntamenti è di riunire, per la prima volta, alcuni fra i massimi esperti del pittore veneziano, in un felice connubio fra studi storico-artistici e studi tecnici che vedono coinvolti storici dell’arte, restauratori, chimici e diagnosti.
La prima giornata, che si aprirà con la lectio magistralis di Claudio Strinati, già Soprintendente per il Polo Museale Romano, è dedicata agli studi storico-artistici sul pittore con alcune nuove riflessioni di natura iconologica e iconografica: gioielli, vestiti, fiori, frutti, candele, insetti e altri oggetti che popolano gli animati parapetti marmorei o lignei nelle sue incredibili macchine d’altare ed altri capolavori.
Ma non solo Crivelli. Nella prima giornata si approfondirà inoltre il contesto culturale e sociale nel quale si muove il pittore al suo arrivo nelle Marche, introducendo invenzioni iconografiche e compositive di grandissima qualità, e quale eredità lascerà sul territorio in un contesto artistico piuttosto fiacco. Si susseguiranno in qualità di relatori studiosi di levatura internazionale provenienti, tra gli altri, dagli Atenei di Bologna, Lille, Harvard, Sapienza Università di Roma, oltre agli esperti e docenti Unicam.
Sabato 23 ottobre, a Camerino, si concentreranno gli interventi inerenti alla tecnica pittorica del maestro veneziano. Numerosi sono gli esperti fra restauratori, chimici e diagnosti che negli ultimi anni si sono dedicati all’analisi delle opere di Crivelli nel tentativo di svelare il complesso e straordinario modus operandi del pittore. Le più importanti istituzioni museali si confronteranno effettuando paragoni tecnici con i dati desunti da nutrite campagne diagnostiche spesso inedite: dalle tecniche di assemblaggio dei supporti lignei e delle maestose cornici, così imponenti con le loro predelle, cuspidi, pilastrini e lunette da divenire opere d’arte a sé stanti, agli strati preparatori e pittorici, dorature, graniture, punzonature e verniciature finali.
Nella seconda, ed ultima, giornata di studio interverranno, tra gli altri, esperti e professionisti provenienti da importanti Musei e Gallerie sia italiani che stranieri.
Per la prima volta dalla riscoperta del pittore si tenterà di presentare, alla comunità scientifica e no, un viaggio nella materia, dedicato all’esplorazione delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche. La giornata, connotata da un taglio prettamente tecnico, intende rivelare i segreti di bottega che hanno reso i polittici di Carlo non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore, dotato di grande abilità tecnica, che concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento, finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.
“Siamo estremamente soddisfatti – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – di poter ritornare in aula per affrontare queste due giornate di studio su un artista così importante per la storia della nostra Regione. Ringrazio la Regione Marche ed il Comune di Ascoli per il supporto e la collaborazione, ma naturalmente il ringraziamento più grande va ai docenti del nostro corso di laurea in “Tecnologie innovative per i beni culturali” che hanno organizzato un convegno di elevato spessore coinvolgendo i massimi esperti del Crivelli. Mettere le proprie conoscenze e competenze a disposizione del territorio è uno degli obiettivi dell’Università e questo convegno ne è una ottima dimostrazione”.
“Un appuntamento importante per la nostra città – ha dichiarato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – che permetterà di approfondire la conoscenza della figura di Crivelli. Queste due giornate arrivano a breve distanza dal completamento del restauro del Polittico, tornato a splendere nella Cattedrale di Sant’Emidio. Vogliamo rendere Ascoli sempre più un luogo di cultura e di studio: eventi come questo, con ospiti e relatori di altissimo livello, ci permettono di perseguire con forza questo obiettivo”.
“La crescita culturale della città – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Donatella Ferretti - non può prescindere da contributi come questi. Siamo onorati di poter ospitare storici dell’arte, restauratori e altre figure di spicco per un simile appuntamento, che andrà a focalizzare la sua attenzione su un artista molto conosciuto e amato ad Ascoli”.
“La 'due giorni', tra Ascoli Piceno e Camerino, - sottolineano gli organizzatori e curatori dell’evento – contribuirà a dissolvere il totale silenzio delle fonti sull’operato di Carlo Crivelli. Il pittore, infatti, è rimasto praticamente sconosciuto per quasi due secoli: Vasari lo ignorerà del tutto, forse perché non vedrà le sue opere disseminate nel lontano e poco accessibile territorio marchigiano, mentre verrà citato per la prima volta da Ridolfi e altri scrittori marchigiani a partire dalla metà del Seicento. La rivalutazione di Crivelli si avrà solo intorno al 1950”.
Marco Sonaglia torna al suo pubblico con un terzo disco solista intitolato "Ballate dalla grande recessione”: dieci brani inediti realizzati in collaborazione con il poeta Salvo Lo Galbo, autore dei testi. Anticipato dal singolo e videoclip di “Primavera a Lesbo”, brano rappresentativo degli argomenti politico-civili a cui Sonaglia ci ha abituati, il disco è disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato cd su etichetta Vrec/Audioglobe distribuzione (etichetta da sempre attenta al miglior cantautorato e rock d'autore italiano).
È il 2019 quando il cantautore marchigiano, insegnante di musica presso l'Accademia dei cantautori di Recanati, e Salvo Lo Galbo, giornalista, poeta, traduttore dagli chansonniers siciliano, si conoscono, scoprendo di condividere la stessa militanza e la passione per la musica d’autore.
Dalla sorprendente affinità nasce subito un promettente sodalizio. Nella struttura della ballata francese, resa leggendaria da François Villon, Lo Galbo trova la forma immediata, un richiamo quasi naturale per il lamento di un’umanità dannata che invoca inconcessa pietà nei convalescenti miasmi di un medioevo industrializzato. Questo dolente «ragionar per versi» che descrive un riferimento da Guittone a Fortini si innesta con le suggestive melodie e la rapsodica interpretazione di Marco Sonaglia, capace di trasformare la poesia in canzone e riaffermarne il legame atavico.
Composte durante il primo lockdown 2020, nascono e si presentano come “canzoni emergenziali”. In qua dalle sbarre grafiche della più grande crisi recessiva dalla seconda guerra, “Ballate dalla grande recessione” è tuttavia un album che riesce a far tenere ancora sulla pelle quel sol dell'avvenire che più si sente lontano e più si sa necessario. Il disco ha ricevuto lusinghiere recensioni sulla stampa specializzata.
Marco Sonaglia è nato a Fabriano nel 1981. Oltre a una decennale esperienza come insegnante di educazione musicale ha all’attivo tre dischi da solista "Il pittore è l'unico che sceglie i suoi colori” (2012), "Il vizio di vivere"(2015) e "Ballate dalla Grande Recessione" (2021), due dischi con il gruppo dei Sambene "Sentieri partigiani, tra Marche e memoria" (2018) e "I Sambene cantano De Andrè"(2019), una partecipazione al live dei Gang "Quando gli angeli cantano" (2011).
Autore anche di un cd di musiche per l'infanzia intitolato "I galletti bulletti" (2017). Ad inizio della sua carriera musicale, ha avuto l'occasione di aprire i concerti di alcuni nomi importanti come Claudio Lolli, Massimo Bubola e Modena City Ramblers. Svolge un'intensa attività live in tutta Italia.
L'appuntamento è per domenica 24 ottobre, alle ore 17:00, al Museo Civico di Villa Colloredo Mels.
Con l’autunno tornano le letture condivise per famiglie con bambini e bambine da 0 a 6 anni promosse dall’Amministrazione comunale, Assessorato alle Culture, in collaborazione con Nati per Leggere. Ogni secondo giovedì del mese, presso la sala ragazzi della Biblioteca Comunale “M.A.Bonacci Brunamonti”, l’appuntamento con le letture sarà il pomeriggio alle ore 17:00.
Le date in calendario sono 14 Ottobre, 11 Novembre, 9 Dicembre, 13 Gennaio, 10 Febbraio, 10 Marzo, 14 Aprile e 12 Maggio. "I programmi Nati Per Leggere e Nati Per la Musica rappresentano un importante momento di benessere e di crescita intellettiva delle nostre bambine e bambini - afferma l’Assessora alle Culture Rita Soccio – Recanati si fregia del bollino nazionale di “Città che Legge” anche grazie alle lettrici volontarie che mettono a disposizione il loro tempo libero per i più piccoli. NpL, attivato nel 2015, e NpM, insieme alle tante iniziative del polo bibliotecario “Bonacci, Brunamonti” rappresentano un fiore all'occhiello della vita culturale della nostra comunità”.
Nati per Leggere e Nati per la Musica sono programmi nazionali di promozione della lettura e dell’esperienza musicale rivolti alle famiglie con bambini in età prescolare, promossi dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus.
L'obiettivo è la promozione della lettura e della musica in famiglia sin dalla nascita, perché leggere con una certa continuità ai bambini e giocare con la voce e con i suoni ha una positiva influenza sul loro sviluppo cognitivo, linguistico, emotivo e relazionale, con effetti significativi per tutta la vita adulta
Il celebre teologo, filosofo e accademico Vito Mancuso sul tema “Natura cultura e fede” è stato l’atteso protagonista applauditissimo del secondo appuntamento del Mugellini Festival che quest’anno festeggia i 150 anni dalla nascita del celebre compositore marchigiano, nella suggestiva Cappella della Congrega dei Contadini di Potenza Picena.
“Natura, cultura e fede sono tre concetti decisivi dell’esistenza umana perché ognuno di noi ha a che fare con essi: con la natura in quanto proveniamo da lì, con la cultura in quanto costruiamo la nostra personalità, con la fede in quanto aderiamo a una visione del mondo. Saper conciliare le tre dimensioni significa compiere l’arte di vivere.”
Ha affermato il Prof Vito Mancuso all’attenta platea, soffermandosi sul frutto più bello e più maturo della cultura: la libertà.
“Una persona di cultura conosce delle nozioni, ma una persona veramente di cultura giunge a vivere dentro di sé la dinamica della libertà e per libertà intendo la sintesi di tre atteggiamenti vitali: primo la consapevolezza, secondo la creatività e terzo la responsabilità. – Ha spiegato il Prof Vito Mancuso - Una persona libera è innanzitutto consapevole di ciò che conosce e non conosce, riconosce il suo valore e quello degli altri. Una persona libera è anche una persona creativa che si pone di fronte al mondo osservando e agendo, non necessariamente seguendo tutto quello che gli altri fanno e neanche negandolo, la persona libera agisce ogni volta pensando in maniera creativa.Infine, una persona libera è una persona responsabile, il termine responsabilità deriva dal verbo latino rispondere e quindi una persona libera sa ascoltare le domande che l’ambiente e le persone pongono, anche in maniera non verbale, e risponde.
Ecco quando noi ci troviamo di fronte ad un essere umano così, cioè consapevole, creativo e responsabile ci troviamo al cospetto di una persona che esprime il frutto più bello della cultura che porta a compimento quello che noi tutti vorremmo essere cioè il valore della perfetta umanità.”
L’apertura dell’evento è stata affidata al giovane talento della fisarmonica Antonino De Luca “Primo ambasciatore della fisarmonica e di Castelfidardo nel mondo” che ha incantato il pubblico con i suoi brani e con un omaggio al celebre compositore di musica sacra e organista della Santa Casa di Loreto della metà del 900 Adamo Volpi.
In esposizione le opere del pittore e incisore Carlo Marchetti, una pala d’altare e alcuni dipinti su tavola su temi filosofico religiosi interpretati in maniera originale e in chiave simbolica.
La Treccani ha omaggiato la figura di Bruno Mugellini in occasione dei 150 anni dalla sua nascita con una un poster riportante la voce dedicata al celebre compositore marchigiano, estratto dalla rinomata opera “Il Dizionario biografico degli Italiani”, un gradito omaggio per gli ospiti e per il pubblico presente.
Nicola Losito, classe 1996, è considerato uno dei maggiori talenti della sua generazione. Sabato 9 ottobre, alle ore 21:15, e domenica 10 ottobre, alle ore 18, si esibirà al Politeama di Tolentino in un concerto per pianoforte dedicato alle più belle pagine di L.v. Beethoven e F. Liszt.
Nell’anno di Dante interpreterà la celeberrima sonata Après une lecture du Dante di Franz Liszt, ispirata alla Divina Commedia e considerata uno dei brani più difficili del repertorio pianistico.
Nonostante la giovane età, Nicola Losito è già una star della musica classica, a soli 21 anni la rivista Amadeus gli ha dedicato la copertina con un CD inedito interamente dedicato a Robert Schumann. Nel 2017 ha ricevuto la Medaglia della Camera dei Deputati conferita come riconoscimento al talento. Tiene numerosi recital in Italia e all’estero, tra Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Norvegia, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Turchia e Ungheria.
In veste di solista, si è esibito con i Solisti Aquilani, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, Serbian National Theatre Symphonic Orchestra, Orchestra Filarmonica Italiana, Klagenfurt Landeskonservatorium Symphony Orchestra, Orchestra Giovanile Italiana, Orchestra Filarmonica della Calabria, Ignacy Jan Paderewski State Philharmonic Orchestra.
Ha vinto numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il XXVIII Concorso pianistico “Muzio Clementi” di Firenze, il “6th Isidor Bajic Piano Memorial Competition” di Novi Sad (Serbia), il Premio pianistico Internazionale “Silvio Bengalli” di Pianello Val Tidone, Concorso pianistico internazionale di Osimo, International Piano Competition “Dinu Lipatti” di Bucarest.
Sta perfezionando gli studi con Leonid Margarius presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Ha all’attivo incisioni per la rivista Amadeus e l’etichetta discografica Movimento Classical. È stato ospite in trasmissioni per Rai Radio 1, Radio Classica, Radio Vaticana e Sky.
Il programma prevede la sonata op. 27 n. 1 in mi bemolle e la sonata op. 27 n. 2 “Al Chiaro di Luna” di Ludwig van Beethoven che appartengono al momento in cui Beethoven esce dagli schemi consueti per sperimentare forme nuove di organizzazione della Sonata.
Segue la sonata Après une lecture du Dante di Franz Liszt, che prende il motivo ispiratore dalla Divina Commedia per una raffigurazione sonora di tre momenti tipici del poema: l'inferno, l'angosciosa supplica dei dannati e l'episodio di Paolo e Francesca. Infine la suggestiva Rapsodia spagnola di Franz Liszt ispirata al tour di Liszt in Spagna e Portogallo.
Master Piano Festival Più è organizzato grazie alla consulenza artistica di Cinzia Pennesi e continua sabato 13 novembre alle ore 21,15 e domenica 14 novembre alle ore 18 con il Duo Squitieri-Oliva, pianoforte e violoncello.
Biglietti a partire da 8 euro disponibili al Botteghino del Politeama, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e da tre ore prima di ciascun spettacolo, online all’indirizzo http://www.liveticket.it/politeamatolentino. Tutte le attività del Politeama si svolgono nel rispetto delle normative per il contrasto del Covid-19, l’ingresso è consentito esclusivamente ai possessori del Green Pass.