Nasce dalla collaborazione tra la casa editrice maceratese Liberilibri e «Il Foglio» la collana Liberi dal populismo. L'iniziativa è partita lo scorso 12 maggio: nelle edicole, in abbinamento al quotidiano diretto da Claudio Cerasa, è possibile acquistare ogni due settimane uno dei cinque titoli del catalogo Liberilibri, rinnovati nella grafica e al prezzo speciale di 4,50 euro. I libri scelti sono, nell'ordine di uscita: Il circo mediatico-giudiziario di Daniel Soulez Larivière, L’antirazzismo come terrore letterario di Richard Millet, Crainquebille di Anatole France, Verso una teologia dell’impresa di Michael Novak, I vizi non sono crimini di Lysander Spooner.
“Se è vero, come ha scritto Thomas Mann, che verità e giustizia sono i concetti più puri e più alti, e che chi li pronuncia a vuoto è un fanfarone della virtù, oggi il populismo è proprio questo: fanfaronate. Pericolose fanfaronate radicalmente ostili al principio di realtà e alla più basilare ragionevolezza. Il populismo si dovrebbe intendere, allora, come una forza che asseconda gli istinti più bassi dell’uomo ricoprendoli, allo stesso tempo, con una patina di grossolana etica sanculotta.”
La collana “Liberi dal populismo” nasce contro questo tipo di atteggiamento che nel nostro Paese ha preso piede senza la benché minima opposizione culturale, anzi, venendo nobilitato facendolo passare per un grido di dolore mentre non si tratta d’altro che di un colossale rigurgito. La casa editrice Liberilibri e «Il Foglio» hanno scelto di portare avanti assieme questa battaglia culturale con cinque grandi testi, su argomenti che vanno dalla giustizia all’economia passando per la critica del moralismo e l’analisi del linguaggio. Un invito a pensare in maniera diversa e liberatoria rispetto all’asfittica cortina fumogena in cui è avvolto il ceto medio riflessivo del nostro Paese.
Arriva il caldo e il Centro di Aggregazione Giovanile “Pippo..per gli amici” di Corridonia festeggia la fine dell’anno educativo con un grande evento “E alla fine arriva Pippo!”.
Un pomeriggio speciale, giovedì 31 maggio, a partire dalle ore 15:30, con i bambini, i ragazzi, le famiglie e gli operatori del centro al termine di un anno di attività, per salutarsi prima dell'inizio dell’estate. In programma tanto divertimento con giochi di gruppo all’aria aperta ai giardini pubblici della città e una merenda golosa con il gelato. La Cooperativa Pars ringrazia l’amministrazione comunale di Corridonia per la fattiva e continua collaborazione, le famiglie e tutti i volontari.
“L’evento è rivolto a bambini e genitori che nel corso dell’anno sono stati “Amici di Pippo” spiega l’operatrice Pars Giulia Gentili “Utenti e famiglie che hanno condiviso con noi questo tempo insieme. Cogliamo l’occasione, a conclusione di questo terzo anno, per ringraziare l’amministrazione comunale e il centro culturale socio-ricreativo Mons. R. Vita che ci ha supportato nell’organizzazione di molti eventi”.
Il Centro comunale è gestito da tre anni dalla cooperativa sociale Pars onlus che attraverso operatori qualificati realizza attività per diverse fasce d’età: bambini 3-11 anni e giovani 12-18 anni.
“Nel corso dell’anno c’è stata una grande partecipazione da parte dei bambini e delle loro famiglie” commenta l’operatrice Giada Taglioni “E’ sempre molto richiesto l’aiuto ai compiti per la fascia d’età 7-14 anni. Siamo molto soddisfatti, perché sono stati realizzati tanti laboratori: Pippo Masterchef 3, Pippo Bon-ton, Pippo in scena, I like you moovin’, Skizzi d’arte”.
Ora “Pippo..per gli amici” va in vacanza e passa il testimone del divertimento ai centri estivi del Comune di Corridonia, gestiti dalla cooperativa sociale Pars onlus.
In programma, dall’ 11 al 29 giugno, per i bambini e i ragazzi da 6 a 14 anni, il centro stanziale a villa Fermani, San Claudio. Dal 2 al 27 luglio, alla scuola Martiri della Libertà per 6-14 anni, alla scuola dell’infanzia Crocefisso per 3-5 anni e il centro estivo marino alla spiaggia “Golden beach” di Civitanova Marche, per 6-14 anni.
Per informazioni, contattare il Cag Pippo al 3402135634 oppure allo 0733-434861. La struttura si trova all’ex mercato coperto in via Cavour 65 e via Don Bosco 18/20.
Per la seconda giornata di Civitanova Film Festival arrivano in sala i primi attesissimi otto cortometraggi in concorso. Anche quest'anno la rassegna presenta una proposta molto eterogenea messa e un'ampia varietà di argomenti e generi.
Dopo l'anteprima dedicata alla regista Francesca Mazzoleni, il pomeriggio del mercoledì 30 maggio al cinema Cecchetti avrà una connotazione tutta civitanovese grazie alla presenza in sala di Alessandro Santini, regista nato in città che presenterà il suo mediometraggio dal titolo "Cenere" (34' drammatico, 2018). Intervistato da Peppe Barbera e Michele Fofi, Santini racconterà la sua storia di amicizia girata al Porto e presentata fuori concorso a Cannes; un film sull'alienazione dei rapporti, le distanze, la catarsi straniante del sopravvivere, l'educazione sentimentale.
Il pomeriggio proseguirà alle 17,30, con il capolavoro di Edoardo Winspeare "In grazia di Dio" (drammatico, 2013). Winspeare, classe 1965, è regista, sceneggiatore, attore e produttore. Autore di corti, medi e lungometraggi, di documentari, è attivo anche in teatro. Le suo opere filmiche hanno avuto numerosi riconoscimenti in campo internazionale. Il regista sarà protagonista di un'intervista giovedì 31 maggio alle ore 23, insieme all'attrice Celeste Casciaro.
Mercoledì alle ore 21:15, dunque spazio ai cortometraggi in gara. Si inizia con IL NOSTRO LIMITE – di Adriano Morelli – durata 10' 07'' – drammatico per proseguire con: PEGGIE – di Rosario Capozzolo – 9' 42'' – drammatico; MON AMOUR, MON AMI – di Adriano Valerio – 15' – documentario; MOBY DICK – di Nicola Sorcinelli – 13' 10'' – drammatico; BIRTHAY – di Alberto Viavattene – 15' – thriller; TABIB – di Carlo D'Ursi – 8' – drammatico; OLIVIDATE DE ESO – di Manuel Marini – 11' 30'' – drammatico; L'AVENIR – di Luigi Pane – 15' – drammatico.
Un grande evento conclusivo, in una ambientazione emozionante. Giovedì 31 maggio, alle ore 21, nel rinnovato Parco del Colle dell’Infinito a Recanati, si svolgerà l’appuntamento “Lotto Leopardi Sgarbi”. Un incontro aperto a tutta la cittadinanza insieme al curatore Vittorio Sgarbi, per un dialogo sulla mostra esposta fino al 3 giugno nelle sale del museo civico di Villa Colloredo Mels “Solo, senza fidel governo et molto inquieto de la mente. Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi” e che da dicembre ha appassionato oltre 14mila visitatori. Un incontro che vedrà protagonisti l’arte e la poesia in un luogo tanto reale quanto, al tempo stesso, astratto e così intimo e dove, nel 1819, Giacomo Leopardi compose L’infinito. Un evento che anticipa le celebrazioni per il bicentenario dalla scrittura e pubblicazione di questa celeberrima poesia, che animeranno la città di Recanati il prossimo anno. L’ingresso all’evento è gratuito. In caso di maltempo l’incontro si svolgerà nelle sale dell’ex granaio a Villa Colloredo Mels.Un viaggio nella cultura che ha indagato l’inquietudine sotto diversi aspetti, come durante la presentazione del libro di Mauro Zanchi “In principio sarà il sole. Il coro simbolico di Lorenzo Lotto” dedicato alla simbologia lottesca o durante il recente incontro “La forza e la poesia dell’inquietudine. Mogol racconta”. Tanti gli eventi collaterali organizzati in questi mesi da Sistema Museo che hanno ruotato intorno alla mostra e che hanno registrato il tutto esaurito, confermando Recanati come meta culturale. Oltre ai tour esperienziali Lotto Experience e Leopardi Experience, che hanno visto i visitatori impegnati in una visita guidata per le vie della città e per la mostra, anche gli appuntamenti con “Lotto Marzo”, in occasione della Festa delle donne con la partecipazione della storica dell’arte Marta Paraventi, “Lotto alle 8 colazione d’artista”. Senza dimenticare gli originali eventi in occasione di San Valentino “Cuori inquieti. Eros e sentimento nelle vite e nelle opere di Giacomo Leopardi e Lorenzo Lotto” e “Baci al museo”. Non per l’ultima, La Notte dei Musei dove i quattro musei civici di Recanati hanno aperto le porte dalle 21 alle una di notte con visite guidate, spettacoli musicali e di teatro e che ha visto la partecipazione agli eventi di oltre 700 persone.L’evento fa parte della programmazione di mostre ed eventi culturali per il 2017 – 2019 a Recanati dell’innovativo progetto della Società Sistema Museo “Recanati verso l’Infinito”, che fa leva sulla forte identità della città legata all’arte, alla poesia e alla musica. L’evento è promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Recanati, con il contributo della Camera di Commercio di Macerata, Università degli Studi di Macerata e Centro Nazionale Studi Leopardiani. La mostra è organizzata dalla Società Sistema Museo in collaborazione con Spazio Cultura.
Il Circolo Acli S.Domenico di Recanati indice una serie di conferenze,aperte a tutti,la prima delle quali avrà per titolo: “Anziani e Pensionati oggi. Presentazione della FAP ACLI” che si svolgerà martedì 29 Maggio 2018 alle ore 21,15 a cura del Prof. Marco Moroni.
Al centro dell’incontro al circolo Acli c'è l'idea che gli ultimi dati Eurostat confermano che l’Italia ha il tasso over 65 più alto d’Europa,con oltre 13 milioni pari a circa il 35% della popolazione totale,contro una media europea del 30%. Secondo inoltre le prospettive dell’ONU, nel 2050, per la prima volta il numero di anziani supererà quello dei giovani con età inferiore ai 15 anni.
"Se da un lato - dicono gli organizzatori - è positivo, perché evidenzia come nel nostro Paese ci sia una aspettativa di vita più alta che altrove,tutto questo comporterà tutta una serie di conseguenze,ma anche di grandi cambiamenti non solo sociali,ma culturali ed economici. Occorrerà quindi ripensare non solo il welfare, ma anche i trasporti, l’edilizia, la tecnologia, le attività culturali e ludico-sportive. Gli anziani sono quindi una grande risorsa sociale,in una società italiana che non lascia spazio ai giovani,gli anziani possono essere una risorsa fondamentale,ma devono riuscire a realizzare un dialogo con le nuove generazioni.Solo da un’alleanza fra le diverse generazioni,che riesca a valorizzare le capacità di giovani e anziani,si potranno ottenere le risorse necessarie per impedire il declino del nostro Paese. L’allungamento della vita non è un peso per la società,ma un grande fattore di sviluppo,purché si realizzi un “invecchiamento attivo” che permetta agli anziani di essere partecipi di quella “cittadinanza attiva” teorizzata e voluta dalle ACLI. A questo scopo la FAP(Federazione Anziani Pensionati) sostiene ogni forma di promozione di auto-organizzazione degli anziani e favorisce esperienze di carattere sociale,sportivo e culturale nate per iniziativa degli anziani".
Appuntamento quindi martedì 29 maggio 2018 alle ore 21,15 al Circolo Acli San Domenico di Recanati,con ingresso libero a tutti, per la trattazione di questi temi con un relatore d’eccezione,ovvero il Prof. Marco Moroni.
Con il poeta della beat generation si chiudono “I concerti della domenica”Per un’ora abbondante Jack Hirschman ha incantato il pubblico portorecanatese. Lo ha tenuto incollato alla sedia, mentre le sue poesie echeggiavano nell’aria, in un’atmosfera da Caffè americano. Oltre alla bellezza dei suoi versi, recitati in inglese, a cui Piergiorgio Viti ha fatto da controcanto, leggendo le traduzioni italiane curate da Raffaella Marzano, incredibile il tappeto sonoro degli Infrared Quartet, che, sulle ali dell’improvvisazione, hanno performato musica di alto livello. Mito assoluto della letteratura americana, professore di Jim Morrison alla UCLA, comunista convinto e brillante performer, prima, durante e dopo l’esibizione, Jack ha fatto il pieno di simpatia. Pure a microfono spento, una volta sceso dal palco, l’autore, newyorchese di nascita, ma da anni residente a San Francisco, si è mostrato disponibile con tutti, pronto a farsi fotografare, a scrivere dediche e, a 84 anni suonati, capace ancora di affrontare un pubblico, quello italiano, che lo adora, e che lo segue con ammirazione in questo tour ormai agli sgoccioli.
Così, con un monumento vivente della beat generation (anche se in realtà Hirschman, dopo una parentesi iniziale, se ne è distaccato, definendo Ginsberg, Kerouac e gli altri “rivoluzionari borghesi”), si sono chiusi “I concerti della domenica”. Non ci si poteva aspettare chiusura migliore per l’associazione Lo Specchio guidata da Vanni Semplici, che, dopo il successo invernale di Versus a Recanati, anche a Porto Recanati ha fatto il pienone, stavolta abbinando alla poesia, musica di ottima qualità. Un successo davvero notevole, perché parola e suono si sono incontrati a meraviglia in due appuntamenti che hanno visto il sostegno dell’Assessore alla Cultura del Comune di Porto Recanati, Angelica Sabbatini, della locale Associazione commercianti, Porto Recanati è, e la libreria Passepartout di Recanati come main sponsor.
Cala dunque il sipario su una rassegna capace di proiettare la cittadina rivierasca in una dimensione internazionale, con centinaia di presenze anche dai Comuni limitrofi e che aspira a diventare un riferimento per la cultura portorecanatese anche nei prossimi anni.
Gran finale a Corridonia per il Corso di Formazione per lettori volontari: “ Un libro….una storia…una voce…”. Si è concluso a Corridonia lo scorso 26 maggio, presso il Centro di Aggregazione Giovanile, alla presenza del Sindaco Paolo Cartechini e del signor Daniele Antonozzi, presidente della Delegazione provinciale Csv Marche, il Corso, promosso dalla locale Associazione di Volontariato “Equilibri”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed interamente finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato, in seguito al positivo conseguimento del bando riservato alle Associazioni della Regione Marche.
Il Corso, rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolar modo a genitori, educatori, insegnanti ed aspiranti lettori volontari, ha preso il via lo scorso 19 febbraio, si è snodato attraverso una serie di 15 incontri tenuti da esperti del settore, quali narratori e attori, professori universitari, neurologi e psicoterapeuti.
L’iniziativa, del tutto gratuita, a cui si sono iscritti circa novanta corsisti, ha visto un’assidua partecipazione di un tenace gruppo, estremamente motivato dalla competenza, dalla professionalità e dalla capacità di coinvolgimento dei vari relatori che si sono succeduti.
Il Dottor Francesco Sagripanti, neurologo, ha messo in luce lo stretto rapporto tra lettura e sviluppo dell’immaginazione e quindi dello sviluppo cerebrale.
L’attrice narratrice Lucia de Luca, con la sua travolgente energia, ha invece proposto laboratori attraverso i quali i corsisti hanno potuto conoscere alcune tecniche di animazione alla lettura.
Intensi e ricchi di stimoli sono stati i due incontri tenuti da Simone Maretti, la cui voce narrante evoca con potenza storie antiche, ma che rivivono nell’ascoltatore attento.
Elena Carrano, responsabile NpL della provincia di Macerata ha invece sottolineato l’importanza della lettura a bassa voce fin dai primi giorni di vita nel contesto familiare ed ha fornito un’interessantissima bibliografia di libri per l’infanzia.
Anche l’intervento della presidente dell’Age Corridonia, Ivana Staffolani, ha puntualmente evidenziato l’insostituibile ruolo della famiglia nella promozione della lettura, per un armonico sviluppo della persona.
La psicoterapeuta Diletta Seri nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della lettura quale strumento di inclusione nei diversi contesti di vita anche di soggetti con varie disabilità, mentre la Professoressa Anna Ascenzi dell’Università di macerata, partner del progetto, nei suoi interventi ha ricordato che la pratica della lettura scaturisce sostanzialmente dall’emulazione, usando le provocazioni, sempre attuali di Rodari, per far odiare la lettura ad un bambino.
A conclusione di questo impegnativo quanto stimolante progetto, si può dire che gli obiettivi che esso intendeva perseguire sono stati pienamente raggiunti.
Il primo è stato quello offrire ai lettori volontari una preparazione più specifica in termine di conoscenze psico-pedagogiche e neurologiche e di tecniche di lettura; il secondo, non meno importante, è stato quello di sensibilizzare un gran numero di persone circa l’importanza della lettura quale potente strumento di sviluppo cognitivo e socio-affettivo del bambino.
Infine il Corso ha contribuito ad avvicinare le persone al mondo del Volontariato, grazie al quale possono essere attuate iniziative pregevoli ed interessanti come questa che si è appena conclusa, grazie alla collaborazione e alla preziosa sinergia di vari Enti, che ha visto tra i principali attori l’Amministrazione Comunale, Il Csv Marche, sportello di Macerata, nonché le Associazioni partner, quali l’Università di Macerata, L’Age Corridonia e l’Associazione Genitori Petriolo.
In una piacevole domenica di sole, il club CAEM-Lodovico Scarfiotti è riuscito a coinvolgere una sessantina di equipaggi per la 25^ edizione del Giro delle Abbazie, uno dei riusciti progetti di carattere culturale del club maceratese. La concentrazione dei partecipanti è avvenuta in Piazza Caraffa a Cerreto d’Esi nell’anconetano, con la squisita ospitalità dell’Amministrazione Comunale, che ha accolto con gli assessori alla cultura Katia Galli ed allo sport e turismo Carlo Pasquini.
I partecipanti hanno potuto vedere la raccolta di opere d’arte ospitata presso l’ex Antica Farmacia Giuli in Piazza Guglielmo Marconi, sotto l’imponente Torre del Belisario, con la sua inclinazione di poco inferiore alle analoghe di Pisa e Bologna.
Interessanti le vetture presenti, immatricolate entro il 1985, da una Lancia Flaminia del 1969 ad un’Alfa Romeo 1900 Touring del 1954, poi Lancia Aurelia B12 del 1954, Lancia Ardea del 1952, Maserati Merak del 1975 e via via Fiat, Porsche, Volkswagen, Morgan, MG, Triumph, Autobianchi, Bmw, Mercedes, Innocenti, Ford, Simca e Austin Healey.
Con un lungo e suggestivo trasferimento che ha lambito Esanatoglia, Fiuminata, Nocera Umbra e Valtopina, la lunga e colorata teoria di vetture d’epoca, è lentamente salita sulle pendici sul Monte Subasio per raggiungere il piccolo abitato di Collepino, restaurato, ben conservato e dal panorama invidiabile da 600 metri d’altitudine sulla valle di Assisi, Spello e Foligno. Dopo aver percorso a ritroso nella parte finale il singolare itinerario utilizzato qualche anno fa anche dai protagonisti della Mille Miglia, i radunisti hanno sostato nei pressi dell’Abbazia e con la disponibilità delle Piccole Suore di Maria del vicino Eremo della Trasfigurazione, hanno potuto visitarla e scoprirne la storia legata all’insediamento eremitico dell’anno Mille per divenire poi Abbazia Camaldolese, la vicina fonte benefica per le neo-mamme e per vedere la particolare cripta romanica a tre colonne, una soluzione architettonica non abituale da vedere.
La manifestazione si è conclusa alla Taverna San Silvestro con il saluto a tutti gli equipaggi.
L’arte della Falconeria approda a Petriolo, grazie alla Sezione Comunale Federcaccia, che ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione Wild-World di Potenza Picena, il WildLife Day lo scorso 28 maggio, per i bambini della Scuola Primaria e dell’Infanzia.
L’evento è stato strutturato in una parte introduttiva a scopo didattico ed una pratica, consistente in una dimostrazione di volo dei Rapaci, suscitando stupore tra i presenti, grandi e piccoli.
Enorme è stato il grado di attenzione dei bambini durante la fase introduttiva, in cui l’esperto Falconiere Gianluigi Mandolesi esponeva le peculiarità dei diversi rapaci, come Falchi, Aquile, Poiane e Gufi, in attesa della fatidica Dimostrazione di Volo, tanto attesa, che nel momento in cui ha avuto luogo ha scatenato gioia e divertimento tra gli alunni, coinvolti in alcune circostanze anche in prima persona.
“Il sorriso dei bambini è la massima espressione della Vita e di quanto valga la pena viverla”, afferma il Presidente Michele Merola, che esprime la sua soddifazione ed i suoi più vivi ringraziamenti al Sindaco di Petriolo Domenico Luciani, alla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Lauretta Corridoni ed agli Insegnanti, al Presidente Provinciale Federcaccia Macerata Nazzareno Galassi, alla Società A.S.D. San Marco Petriolo, a tutti coloro che sono intervenuti e che hanno contribuito alla riuscita dell’evento e non per ultimo al Falconiere Gianluigi Mandolesi, che ha dimostrato “sul campo” la sua massima professionalità.
Vede la luce il nuovo progetto del noto musicista italiano. Tornato dai tour in Inghilterra, Grecia e Germania realizzati con le leggende della musica (membri dei Deep Purple, dei Genesis, dei Weather Report) Francesco Ricci, anche detto "Frank", è ora il testimonial di un videoclip girato insieme a Fiona May, la celebre campionessa del mondo di salto in lungo.
È un videomessaggio di pace lanciato attraverso la fusione fra musica e sport.Nel videoclip si assiste a una trasformazione: una pistola, lentamente, diventa un telescopio. In che modo? Con due matite, una gomma, e un foglio. Il musicista e l'atleta siedono uno di fronte all'altro: tutto avviene senza dire una parola, nel massimo della complicità. Il video si conclude con il disegno di una stella, ingrandita dal telescopio stesso.
Il senso è affidato ai disegni; le emozioni sono affidate alla musica.Il titolo della colonna sonora è "Small", composizione dell'ultimo disco di Frank, uscito sia in vinile che in cd per l'etichetta discografica Cimbarecord.Il musicista: "No al razzismo nei confronti degli immigrati; no al razzismo nei confronti degli abitanti autoctoni. In un mondo dove odio e violenza sembrano avere sempre un certo fascino, ogni tanto è necessario fermarsi e pensare. Ad esempio, alla stella che tutti abbiamo in comune, il sole." L'atleta: "Sono lusingata perché mi fa molto piacere fare una cosa così bella. Fondere la musica e lo sport è un messaggio unificante." Il videoclip è stato prodotto dalla Cimbarecord di Alessandro Galassi e girato da Massimiliano Luciani.
Il video qui
Una festa nella festa. Così la città di San Severino Marche ha salutato la decima edizione, un’edizione storica, della manifestazione podistica promossa dall’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Eustachio Divini” e dall’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Don Enrico Pocognoni”. Ben 1300 gli studenti ai nastri di partenza per la camminata non competitiva di 5 chilometri lungo le vie del centro storico e per gli altri due percorsi, questi competitivi e aperti a tutti, di 2,5 e 5 chilometri.
Ad aprire la due giorni di venerdì 25 e sabato 26, l’incontro con gli studenti delle scuole medie superiori e delle prime classi del “Divini” e del “Pocognoni” su “Disabilità e sport” con la partecipazione straordinaria di Ivan Cottini, ex ballerino di “Amici” di Maria De Filippi malato di sclerosi multipla che ogni giorno lotta con coraggio e una forza incredibile per far fronte a mille difficoltà. Con lui anche Manuel Trebbi, atleta pesarese costretto a gareggiare con una protesi in fibra di carbonio dopo aver perso una gamba in un incidente in moto. Trebbi, tra l’altro, ha aperto la gara di sabato mattina presentandosi per primo allo start. In “cattedra”, nello speciale incontro con le scuole, anche i giocatori della squadra di basket in carrozzina del Santo Stefano che hanno fatto provare agli studenti, c’è stato chi si è commosso, come andare a canestro con una disabilità.
E venerdì sera applausi per chi si è esibito sul palco, allestito in piazza Del Popolo, per il gran galà condotto da Barbara Chiappini e Marco Moscatelli. Tante le risate strappate dalla “Iena” Filippo Roma e dal duo comico Lando e Dino. Emozioni forti con la voce di Marta Porrà e della piccola Nicole Mazzaroli, vincitrice dell’ultima edizione dello “Zecchino d’Oro”. Fra i protagonisti della serata anche due ex studenti dell’Itts, Riccardo Brandi e Simone Della Ceca, insieme agli studenti dell’Ipsia Frau Tolentino con abiti da loro stessi creati e le studentesse del Coreutico “Filelfo” che hanno eseguito danze e balletti. Poi la toccante testimonianza di Ivan Cottini.
Sabato, prima, durante e dopo l’evento sportivo tantissimi momenti per studenti e non in una manifestazione impeccabile che ha visto curare la regia da parte degli instancabili organizzatori di sempre: Rodolfo Benigni, Paola Fiori e Livio Poleti. Straordinaria la partecipazione della Fanfara Umbra, di Francesco Capodacqua di “Amici” ma anche di tantissimi studenti delle medie Visso e Pieve Torina, di San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano, dell’Ipsia di Matelica e Camerino, dell’Itcg “Antinori” di Matelica, del “Filelfo” di Tolentino e dell’Ipsia di Tolentino, Sarnano e San Ginesio. Alla fine pasta all’amatriciana cucinata per tutti dai volontari del Cisom, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, e pizza offerta dai panifici e dalle pizzerie settempedane insieme ai dolci della Giampaoli. Presente a tutti gli eventi il sindaco, Rosa Piermattei, insieme all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, e ad altri rappresentanti dell’Amministrazione.
Domani, martedì 29 maggio, a Tolentino padre Giorgio Previdi, frate comboniano, incontrerà gli amici dell’associazione Sermit nella loro sede in viale Bruno Buozzi alle 17,30.
Padre Giorgio Previdi è un frate comboniano e quella di domani sarà un’occasione per conoscere ed apprendere dalla sua viva voce l’esperienza di vita missionaria, umana e cristiana maturata in 50 anni di presenza attiva in Uganda. Quella di padre Previdi è stata una vita spesa con un popolo ricco di tradizioni, desideroso di emanciparsi e di valorizzare le possibilità di crescita che il messaggio cristiano ed il corretto utilizzo dei talenti umani e naturali consentono nella ricerca della pace e della collaborazione tra i popoli.
Con il frate comboniano, che attualmente si trova nella missione di Kasaala, a circa 50 chilometri da Kampala, capitale dell’Uganda, il Sermit e l’associazione “Il Sorriso di Daniela” di Ancona hanno realizzato numerosi progetti, come la costruzione di aule didattiche e di dormitori. Ad accogliere padre Previdi il presidente dell’associazione Sermit Luciano Ruffini, gli altri componenti dell’associazione, i benefattori, i volontari e i soci.
Civitanova Film Festival prende il via domani, 29 maggio, al cinema Cecchetti di viale Vittorio Veneto, con Francesca Mazzoleni e il suo primo film "Succede”, tratto dall'omonimo romanzo di Sofia Viscardi (ore 21,30). Durante la serata sarà proiettato in anteprima anche il video promozionale del CFF realizzato dai ragazzi del Liceo Leonardo da Vinci di Civitanova, all'interno del progetto alternanza scuola-lavoro.
La rassegna, realizzata con il contributo del Comune di Civitanova dai direttori artistici Peppe Barbera e Michele Fofi della Fango&Assami, da quattro anni apre la stagione dei Festival civitanovesi, proponendo cortometraggi realizzati da registi esordienti che presentano le loro opere per otto premi in concorso: Stelvio Massi (miglior cortometraggio), Miglior regia, Miglior sceneggiatura, Miglior attrice, Miglior attore, Miglior corto d'animazione, Premio Fango&Assami e Premio del pubblico.Quest'ano sono stati selezionati 15 corti di finzione e 6 d'animazione su un totale di 195 corti pervenuti (contro gli 87 della prima edizione). Nella qualificata rosa dei giurati figurano Alessandro Guida (regista), Andrea Peraro (distributore cineteca di Bologna), Daniele Urciolo (direttore artistico Formia Film Festival), Melissa Anna Bartolini (attrice), Rossella D'Andrea (attrice).
Domani, dopo la proiezione del film Mazzoleni, ci sarà l'incontro con la regista moderato dai direttori artistici del Festival Michele Fofi e Peppe Barbera.La giornata si apre alle ore 18, con la rassegna “50 anni di” e la proiezione del film: La notte dei morti viventi di George Romero (horror, 1968).
Domani, 29 maggio 2018, è la data dell’uscita ufficiale del nuovo libro dal titolo A piedi nella notte. Camminare insieme verso Casa (ed. Piemme, 14,90 €), dedicato alla storia del Pellegrinaggio Macerata-Loreto.
I due autori, Andrea Tornielli e Domenico Agasso, incuriositi da questo evento che da 40 anni percorre di notte il tradizionale cammino che da Macerata conduce alla Santa Casa di Loreto, hanno deciso di raccontarlo con le parole di chi lo ha vissuto personalmente.
Le lettere e le testimonianze dei pellegrini scandiscono lo svolgersi nel tempo di questo gesto di fede che ripropone le esperienze piccole e grandi, drammatiche e gioiose di un popolo riunito nel nome di Maria, che ha sperimentato e continua a sperimentare la possibilità di una speranza per la propria vita.
Suddiviso per decadi, il libro permette di penetrare nel cuore dell’esperienza stessa dei pellegrini, che diventano i veri protagonisti di un racconto semplice, profondo e coinvolgente. Le voci, tra gli altri, di san Giovanni Paolo II e papa Francesco, di don Luigi Giussani, don Julián Carrón, di don Oreste Benzi, si uniscono a quelle di molti pellegrini che raccontano lo stupore di un’esperienza che ha lasciato un segno indelebile nella loro vita.
Inizia domani, martedi 29 maggio, la XVII edizione del Licenze Poetiche Festival, la rassegna di poesia aggiornata curata da Alessandro Seri e dall’associazione culturale Licenze Poetiche che da anni porta in città il meglio della poesia italiana e internazionale. Il ricco calendario dell’edizione 2018 ha come tema implicito quello del rapporto tra la poesia e i mutamenti della società che le vede impegnate in un dialogo costante capace di essere forma anticipatrice delle tendenze sociali, culturali e civili. Si inizia martedi sera alle 21,30 presso la Bottega del libro di Corso della Repubblica con un incontro intitolato “Non 1 di meno – Parole violente, crimini d’odio, esclusioni” che avrà come protagonista la poetessa fiorentina Eleonora Pinzuti, presentata da Renata Morresi e con interventi sul tema da parte di Annalisa Cegna, Tatiana Petrovich Njegosh e Francesco Rocchetti.La seconda serata della rassegna, quella di mercoledi 30 ore 21,30 alla Galleria Antichi Forni di Piaggia della Torre, sarà dedicata a Danni Antonello, poeta veneto che viveva da tempo a Macerata e che è venuto a mancare nel novembre scorso. A ricordare Antonello sarà Davide Nota che insieme ai poeti Marco Di Pasquale, Lorenzo Fava, Renata Morresi, Alessio Ruffoni, Stefano Sanchini e Alessandro Seri leggerà testi editi e inediti dello sfortunato intellettuale che da tempo aveva creato un legame fortissimo con la città d Macerata, gestendo una originalissima libreria in piazza Mazzini e avendo dato vita alla casa editrice Giometti e Antonello.Giovedi 31 maggio sempre alle 21,30 presso i magazzini Uto di via Gramsci si svolgerà la tradizionale serata del festival dedicata alla poesia internazionale che avrà come titolo “Il fantasma del nemico – Voci del dialogo interculturale”. Ospite sarà la poetessa brasiliana Rosana Crispim da Costa che verrà introdotta da Marco Di Pasquale. Infine a chiusura, il Licenze Poetiche Festival presenterà presso la sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, alle 21,30 del 1 giugno, il poeta e performer Lello Voce: una tra le voci più importanti del contemporaneo italiano, colui che ha portato nei primi anni 2000 la formula del poetry slam in Italia e che giusto lo scorso anno, con il libro “Il fiore inverso” è risultato vincitore del premio Pagliarani
Nella settimana dal 20 al 27 maggio, presso il teatro “G. Verdi” di Pollenza, si è svolta “Tuttascena”, la Rassegna di teatro per la scuola, promossa e organizzata dall’Istituto Commerciale “V. Monti” di Pollenza, con la collaborazione e il sostegno del Comune di Pollenza, delle associazioni del territorio e di alcuni sponsor locali. Giunta alla diciassettesima edizione, l’iniziativa ha coinvolto gli alunni di diverse scuole della provincia di Macerata (Primaria “D. Alighieri” di Appignano, Primaria “S. D’Acquisto di Macerata, Secondaria di I grado “E. Paladini” di Treia, Secondaria di I grado “E. Fermi” di Macerata, Primaria e Secondaria “V. Monti” di Pollenza), che, con grande spontaneità, si sono esibiti con spettacoli diurni e serali.Un appuntamento di grande valore formativo per i ragazzi e una opportunità per mettersi in gioco e, al tempo stesso, un’occasione di apprendere in modo creativo. La Rassegna si è conclusa domenica 27 maggio con una manifestazione in cui si sono alternate esibizioni di danza, canto, musica, un incontro finale per un confronto positivo sulle esperienze teatrali effettuate. Alla presenza delle locali autorità e dei rappresentanti di tutte le scuole partecipanti, sono stati consegnati un attestato di partecipazione e un premio, consistente in materiale scolastico. La giuria, inoltre, ha attribuito dei riconoscimenti alle “eccellenze”, dopo aver valutato con attenzione testo e recitazione, allestimento, costumi e scenografie degli spettacoli in gara. Menzioni speciali sono state attribuite anche agli studenti dell’Istituto Comprensivo “V. Monti” di Pollenza ed alle classi quarta e quinta della Scuola Primaria “G. Natali” di Sforzacosta, hanno avuto una segnalazione per i migliori costumi per lo spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, mentre Nicolas Ramazzotti e Caterina Dignani, alunni della 1^A della Scuola Secondaria “V. Monti di Pollenza, sono stati segnalati, come miglior interprete maschile e miglior interprete femminile nello spettacolo “Il mago di Oz”.
Il 25 Maggio é uscito in rotazione radiofonica e in tutti gli store digitali il nuovo singolo di Viola Thian “La paura di affogare” scritto in collaborazione con il produttore Emilio Munda, autore/compositore/produttore per Francesco Renga, Nomadi, Umberto Tozzi, Nina Zilli, Michele Bravi, Gemelli Diversi.
Attualmente in esclusiva con la Sugar Music di Caterina Caselli. “La paura di affogare è un messaggio rivolto alle donne che vivono una violenza psicologica, grave quanto quella fisica, che lascia segni altrettanto indelebili nell’anima. Un invito ad avere coraggio, a riprendersi la vita, a tornare ad essere felici, e non con un amore a tutti i costi” Viola Thian è nata a Fano, dove vive, il 1 Maggio 1997, dall'Agosto 2016 lavora assieme al suo produttore Michele Giardina, ex collaboratore di Biagio Antonacci ai suoi esordi, con cui ricopre un po‟ tutti i ruoli. In seguito Michele Giardina lavora come Road Manager e Personal Manager di: Niccolò Fabi, Piero Pelu’, Simone Cristicchi, Marina Rei, Ivano fossati, Tiromancino, Federico Zampaglione, per il quale ha svolto anche il ruolo di discografico per la sua etichetta “Deriva”. Nel 2017 Viola Thian è stata ospite di alcune delle date del tour estivo di Luca Barbarossa, precisamente a Senigallia, Civitanova e Pineto, duettando con lui sul palco. A Marzo 2017 è uscito il suo primo singolo "Ti Amerò Per Sempre", pubblicato con L‟etichetta Rossoarancia.
Sempre nel 2017 ad Agosto ha partecipato al contest di Radio Deejay gareggiando con il brano inedito scritto da lei “The Flight" sul palco di Riccione, assieme ad artisti come Francesca Michielin, Mario Venuti e Michele Bravi.
A Novembre 2017 con la canzone “Tutti i sogni del mondo“ Viola è arrivata alla fase finale di Area Sanremo. Nel corso del 2018/2019 Viola sarà protagonista e “ padrona “ di casa nello spettacolo teatrale ”Incontro con...” che ospita i più grandi cantautori italiani nei più bei teatri d‟Italia per un incontro tra musica e parole. Lo spettacolo s‟ispira a “Studio 1“ il programma televisivo della Rai degli anni „60, presentato da Mina, che oltre a cantare e condurre, ospitava grandi artisti. I primi appuntamenti sono stati con Mario Venuti e il 28 Aprile con Bungaro al teatro Annibal Caro di Civitanova Marche, per l‟anteprima nazionale del suo tour e disco “Maredentro“.
Sabato 2 giugno, dalle ore 16, all’interno della manifestazione “Il Ducato in un bicchiere” che si terrà presso l’Antica residenza dei Da Varano a Torre del Parco di Camerino, ritorna la musica di “Vincenzo Correnti e il mio Henghel”, lo spettacolo tributo a Henghel Gualdi (l’angelo del clarinetto) che lo scorso anno ha avuto tantissimi consensi da parte del numerosissimo pubblico presente.
Un viaggio musicale incentrato sulle musiche dello splendido clarinettista, autore jazz, di colonne sonore in cui si apprezzano contaminazioni con la musica tradizionale italiana ed emiliana e che propone i grandi cavalli di battaglia e i brani composti con Vincenzo Correnti, allora giovane allievo. Una serata speciale da non perdere per ascoltare la buona musica live di Gualdi, interpretata dal meraviglioso clarinetto di Vincenzo Correnti, definito come uno tra i maggiori e fedeli interpreti della musica e dello stile di Gualdi, accompagnato da una band di giovani e promettenti musicisti: Matteo Morosi al trombone, Chiara Ercoli al pianoforte , Andrea Passini al contrabbasso e Giacomo Correnti alla batteria
di Nicoletta Maggi
Midnight’s Children, (Figli della mezzanotte), il romanzo di Salman Rushdie, famoso in tutto il mondo e vincitore di diversi premi internazionali, aveva raccontato di certi poteri speciali conferiti a tutti quei bambini nati allo scoccare della notte del 15 Agosto. E questo successivamente al 15 agosto del 1947, anno dell’indipendenza dell’India.
Ala Marinetti e Carla Tulli sono anche loro delle figlie speciali. Nate in un periodo particolare da due padri altrettanto straordinari. Sono le figlie di Filippo Tommaso Marinetti e Wladimiro Tulli. Le figlie del Futurismo.
Manifesto del Futurismo di Marinetti su le Figaro
Il primo, Filippo Tommaso Marinetti, (22 dicembre 1876-2 dicembre 1944), è l’indiscusso ideatore e fondatore della corrente del Futurismo con il manifesto del Futurismo, pubblicato sul giornale francese Le Figaro il 20 febbraio del 1909. Famoso a livello internazionale, in tutta Europa e in Russia. Sue furono le massime teorie. Celebri le poesie, gli interventi e gli scritti. Un istrione che con il suo carisma incoraggiò molti scrittori e letterati ad inseguire le proprie inclinazioni. Un grande mecenate che aiutò con i suoi fondi personali diversi giovani artisti futuristi. Pittori, scultori e poeti.
Molti hanno scritto che sua fu la prima intuizione di internet. Aveva sognato un sistema che potesse unire tutto il mondo nello spazio di brevissimo tempo. Una connessione velocissima e dinamica. Allora non erano in possesso dei mezzi e delle tecnologie avanzate per sviluppare un tale progetto. L’idea sì però. Fu sua – sostengono in diversi. Aveva scritto nel Manifesto futurista:”Il Tempo e lo Spazio morirono ieri…”, alludendo al fatto di far decadere l’idea di tempo e spazio. Facebook, Twitter, i social, tutti quei programmi che collegano il mondo intero al tempo di un click, si sono realizzati molti anni dopo, come fantasticato da Marinetti.
Tulli, Se ti affacci alla finestra Silvia, 1942, olio su tavola
Wladimiro Tulli, di Macerata, (4 settembre 1922-28 Febbraio 2003), è stato un pittore appartenente al secondo futurismo. Anche lui istrionico, al quale Ungaretti dedicò una poesia nel 1961. Il 29 giugno del 1937, ancora studente all’istituto tecnico commerciale, ascolta per la prima volta a Recanati un intervento poetico di Filippo Tommaso Marinetti su Giacomo Leopardi e ne rimane da subito folgorato. Si avvicina al Gruppo Futurista “Umberto Boccioni” di Macerata nel 1938. Tulli scopre la sua vocazione artistica nella pittura iniziando così la sua carriera, grazie a Marinetti. Tulli, nelle sue opere pittoriche, subirà l’influenza del poeta Giacomo Leopardi. Molti dei suoi quadri, soprattutto quelli raffiguranti i temi principali delle liriche leopardiane, si trovano nella pinacoteca del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
Ala Marinetti e Carla Tulli, le figlie, vivono entrambe a Roma. Sono le figlie vere del Futurismo. Cresciute all’ombra di due padri geniali. Due giganti. Senza farsi schiacciare dalle personalità predominanti, hanno saputo sviluppare, ognuna a sua maniera, delle abilità particolari, quasi come quelle descritte egregiamente da Salman Rushdie. Le figlie della mezzanotte. Eredi di quel passaggio brusco dall’immobilismo ottocentesco ad una nuova luce, all’alba della modernità. Il futurismo fu la maggiore rivoluzione culturale di tutta Europa. Niente fu più lo stesso. Di colpo taglia i ponti con l’arte figurativa e l’immobilismo dell’ottocento. Basta con le immagini sacre, le nature morte ed i ritratti di damine romantiche. Va oltre l’impressionismo. Si manifesta irruento in vari campi: pittura, architettura, letteratura e poesia. Esiste pure una cucina futurista.
Marinetti, La cucina futurista
Ala Marinetti contiene già insito nel suo nome una poesia. L’ala di un uccello che volteggia libero nel cielo. Le sue sorelle sono state chiamate Luce e Vittoria, nomi anch’essi molto futuristi. Dinamismo, velocità ed ottimismo. Il volo. Di un uccello o di un aereo. L’aeropittura. L’aeromusica. Tutti simboli del futurismo. E’ una signora elegante, colta, intelligente e piena di vita. “Bisogna sempre guardare al futuro – spiega – anche a 80 anni. E’ questo il senso del futurismo. Poi, si deve essere sempre ottimisti e fiduciosi altrimenti non si mettono in luce le nostre doti migliori. La creatività”.
Carla Tulli è un affermato architetto ed esercita la sua attività perlopiù a Roma. In passato si è occupata di opere pubbliche. Ora segue le ristrutturazioni. Opera sua sono gli interni delle case più prestigiose della capitale e del centro Italia. Eleganti ma con quel tocco estroso. E’ una donna dai gusti e dall’abbigliamento minimalisti. Molto colta anche lei e sicura della sua professionalità. Cosa le accomuna? La forza, la cultura ed una visione del mondo estremamente aperta e vivace. Hanno viaggiato, conosciuto gente molto influente, respirato arte e poesia fin dalla più tenera età. “A casa mia, da piccola, venivano personaggi del calibro di Pirandello – racconta Ala con estrema naturalezza. Allo stesso tempo sono entrambe moderne e dinamiche. Indipendentemente dall’età.
Carla Tulli e Ala Marinetti
Venerdì 18 maggio 2018, si conoscono per la prima volta. L’incontro avviene alle 11:30 in una mattinata soleggiata in un bar alle spalle del Pantheon. Ho l’onore di organizzare l’appuntamento, visto che conosco entrambe. Carla è una mia amica di vecchia data. Tutt’e due dalle Marche, mi ha spesso accompagnata pazientemente per le vie di Roma alla ricerca disperata di una casa. Ala è una mia conoscenza più recente, ma profonda fin dal primo momento. Ogni volta che la incontro, mi inonda di consigli di vita e di ottimismo. Mi rimprovera di aver studiato Marinetti solo a scuola. “Non basta – taglia corto – nelle scuole insegnano poco, ti devo dare dei libri da leggere su mio padre”. Mi parla spesso del grande amore di suo padre per sua madre. Delle poesie romantiche che Marinetti dedica a quella moglie bellissima e molto più giovane di lui, la pittrice e scultrice Benedetta Cappa che lavorava nello studio di Balla. Le poesie a Beny. O Beny. Acqua benedetta! Biancospino caro…O Beny, acqua benedetta, caduta dalla luna…Per lei aveva saputo rinunciare agli anni di libertinaggio per diventare un marito ed un padre amorevole.
Appena si incontrano si salutano con calore. E’ la prima volta che si vedono ma, come è logico che sia, parlano da subito la stessa lingua. L’approccio è diretto ed informale. Futurista. Ci sediamo ad un tavolo e loro due iniziano una conversazione molto emozionante. Parlano dei loro padri e delle persone che hanno conosciuto in comune da giovani. Tutti futuristi e famosi. E’ una profonda dissertazione di storia dell’arte superiore a qualsiasi altra lezione accademica.
Carla Tulli e Ala Marinetti
“Mio padre è diventato un pittore affermato grazie a Marinetti – spiega un’emozionata Carla Tulli. Era un ragazzo molto giovane e sentiva qualcosa dentro che doveva esprimere. Veniva da una famiglia per niente benestante. Poi quell’incontro – prosegue – va per caso ad un convegno su Leopardi a Recanati tenuto da Marinetti e gli si apre un mondo. Rimane folgorato da quella personalità eclettica e rivoluzionaria. Capisce la sua vocazione. Fa parte della seconda parte del futurismo”.
Carla continua il suo racconto: ”Non aveva soldi, solo tante idee. Poi un giorno decide di andare a Roma a casa di Marinetti in piazza Adriana. Gli chiede dei soldi per poter realizzare un progetto artistico. Lui senza esitazione glieli dà. E’ grazie a Marinetti che mio padre è diventato quello che è diventato”.
Tulli pour Giacomo. Raccolta. Centro nazionale di Studi Leopardiani
Ala Marinetti, elegantissima, ascolta concentrata, poi esplode in tutta la sua vitalità, è un torrente in piena: “Se mio padre ha deciso di investire i suoi soldi in quel giovane, significa che ne aveva intuito il talento. Lui era molto benestante ed altrettanto generoso. Pensa che voleva istituire una banca per gli artisti”. Poi prosegue con mille aneddoti e gli insegnamenti che le erano stati ripartiti. “Mio padre andò a scuola ad Alessandria d’Egitto con Ungaretti e due degli altri studenti divennero addirittura premi Nobel. Per lui la cultura era fondamentale – e poi – era così affettuoso con noi figlie. Mi ha chiamato Ala dedicandomi una poesia. Dovevo essere l’ala dolce di una colomba, ma al tempo stesso l’ala forte di un aereo che oltrepassa ogni avversità. Quando in casa arrivavano delle grandi personalità però, noi bambine dovevamo andare in un’altra stanza con la cameriera, non potevamo essere presenti. Ci difendeva sempre per le nostre marachelle. La nostra tata tedesca voleva licenziarsi perché noi le mettevamo i nervi a dura prova. Del tipo che nascondevamo degli spilloni nel suo cuscino. Mio padre candidamente le replicava:” ma che avranno mai fatto di male? Bambine? Mettetevi i cappottini ed andate ad incendiare la stazione!”- ricorda divertita.
“Era tanto aperto mentalmente quanto convenzionale nell’educazione di noi figlie”. Qui la interrompe la Tulli:”Anche il mio era così. Con me che sono stata l’unica figlia è sempre stato autoritario. Quando ho deciso di fare architettura a Roma, trasferendomi dalle Marche, non mi ha più parlato per sei mesi. Poi però ha sempre continuato a darmi dei consigli :”l’università non serve a niente – ripeteva – ma è importante che tu scelga la migliore e che la faccia lo stesso seriamente!”
Sono due donne felici di essersi trovate. Parlano di Boccioni, Balla, Carrà e degli altri importanti futuristi come se parlassero di normali conoscenze. Di Enrico Prampolini che frequentavano entrambe.
“Secondo me le cose più importanti da fare per uno stato sono le opere sociali – dichiara con convinzione Ala Marinetti – subito dopo vengono quelle culturali però. Mio padre ha scritto tanti libri. Consiglio la lettura di Al di là del comunismo. Lui leggeva sempre. Leggeva di tutto. Per questo poi è stato in grado di dar vita ad un movimento culturale che ha scosso tutta l’Europa. Una vera rivoluzione. Per il suo dinamismo dirompente lo chiamavano caffeina d’Europa. Non si è improvvisato dall’oggi al domani, era preparatissimo, aveva preso la seconda laurea in giurisprudenza a Pavia poi per far contento il padre che era un affermato avvocato ad Alessandria d’Egitto. Viaggiava molto per imparare. Trascorse molti anni a Parigi. Andava spesso in Russia. I soldi andavano spesi per l’arte, per i poeti, per gli scultori e per i letterati. Finanziava I poveri artisti che a quel tempo mangiavano un giorno sì e l’altro no. Poi quando mia madre preoccupata gli chiedeva cosa avrebbe lasciato in eredità a noi figlie se andava spendendo tutto così, le rispondeva semplicemente che alle figlie sarebbe bastato avere il suo cognome: Marinetti. Sarebbe stato quello il suo lascito”.
Ala Marinetti continua i suoi racconti sempre più appassionata. Dopo quasi due ore decide che è tempo di tornare a casa per la colazione. Ci lascia a malincuore invitandoci ad andare nei prossimi giorni a casa sua. Le due donne si abbracciano affettuosamente felici. “A presto”- saluta Ala. “Sono contenta di averti conosciuta” – le risponde Carla.
Ora anche Ala e Carla sono diventate amiche e cominceranno a frequentarsi. Nell’accomiatarsi Carla mi dice: ”non capisco come una donna colta come Ala Marinetti non sia considerata come una risorsa dal mondo culturale e dai critici d’arte. Con il suo spessore, dovrebbe essere ascoltata. Sono proprio contenta che me l’hai fatta conoscere. Grazie!” E se ne va raggiante.
Pochi giorni e la piscina de La Filarmonica in via Ghino Valenti a Macerata aprirà nuovamente i battenti per la stagione estiva alle porte.
L'apertura è infatti stata fissata per venerdì 1 giugno. Il ristorante e la piscina gestiti come l'anno scorso da Stefania Cittadini e dalle figlie (foto), riapriranno i cancelli della piscina per dare così il benvenuto alla bella stagione per un’estate da passare “a mollo” per ritemprare il corpo e lo spirito. "Fondamentale anche stavolta è stata la collaborazione con la Società Filarmonico Drammatica di Macerata. Ringrazio a nome mio e di tutta la mia famiglia il presidente Enrico Ruffini e tutti i consiglieri" dice Stefania Cittadini "per avermi concesso ancora l'opportunità di poter gestire la piscina. Estendo i ringraziamenti anche a tutti i maceratesi che ci concendono la loro fiducia e hanno consentito non solo alla sede estiva de La Filarmonica, ma anche a quella invernale di via Gramsci di essere un vero e proprio punto di riferimento.
L'orario di apertura è continuato tutti i giorni dalle 8 alle 20. Il biglietto d'ingresso sarà differenziato a seconda delle fasce orarie, con la possibilità di un biglieto ridotto al prezzo di 3 euro per chi sceglie di trascorrere in piscina la pausa pranzo dalle 13 alle 15. Il costo d'ingresso per mezza giornata è di 7 euro, mentre per la giornata intera è di 12 euro. Per due week end al mese, la Filarmonica offrirà la possibilità per i più piccoli di divertirsi con dei gonfiabili appositamente posizionati.
La parte tecnica delle piscina è stata affidata in questa stagione alla Giessemme di Piediripa. Lo staff bagnini è composto da Simone Bruzzesi (istruttore e responsabile dello staff), Maria Sara Mirabile, beatrice Scocco, Luca Ilari e Luca Paoletti.
Sempre dal primo giugno, sarà possibile usufruire del pranzo a buffet presso il ristorante de La Filarmonica. Il bar della piscina, invece, resterà aperto dalle 8 alle 20. E' possibile effettuare convenzioni con enti, associazioni e squadre sportive.