Cultura

Like per lo Sferisterio, il progetto "Cento Mecenati" in finale al concorso Art Bonus 2024

Like per lo Sferisterio, il progetto "Cento Mecenati" in finale al concorso Art Bonus 2024

L'Associazione Arena Sferisterio chiama al voto tutta la città e il pubblico di appassionati per sostenere sui social il progetto "Cento Mecenati" nell’ambito del Concorso Art Bonus 2024. Il voto si esprime entro il 18 marzo a mezzogiorno sui canali Facebook e Instagram del Concorso, mettendo un like alla foto dedicata allo Sferisterio.  Il concorso, partito con le eliminatorie alcune settimane fa, ha visto arrivare il progetto di sostegno per lo Sferisterio tra i 20 più votati della categoria "Spettacolo dal vivo". Il concorso "Progetto Art Bonus dell’anno" è organizzato dal Ministero della Cultura, Ales Spa e Promo Pa Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%. È stato ideato nel 2016 con l’obiettivo di premiare l'impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile attraverso l’Art Bonus il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese. Annualmente il programma di sostegno allo Sferisterio – nato nel 2016 – ha ottenuto ottimi risultati e piazzamenti lusinghieri: adesso il successo è tutto nelle mani dei cittadini e degli stessi mecenati, chiamati a esprimere la loro preferenza. In questi anni il progetto Cento Mecenati ha ottenuto anche altri premi e riconoscimenti nazionali, è stato fra le attività esemplari raccontate in tv ed è un caso studiato a livello universitario. Com'è noto, l’adesione ai Cento Mecenati avviene attraverso la normativa di Art Bonus, ovvero lo strumento creato dal Governo per favorire il sostegno dei privati al finanziamento della cultura, con agevolazioni fiscali del 65% in tre anni: per esempio chi decide di sostenere lo Sferisterio con 1000 euro, ne recupera 650 sotto forma di credito d’imposta. Come negli anni scorsi, superati i primi cento aderenti, gli altri aspiranti potranno aderire con l'uscita di qualcuno (il rinnovo annuale è facoltativo). Il contributo allo Sferisterio può essere versato sia come persona fisica, sia come azienda o associazione.

05/03/2024 10:01
Musicultura, proseguono a ritmo serrato le audizioni: De.Stradis vince la terza serata

Musicultura, proseguono a ritmo serrato le audizioni: De.Stradis vince la terza serata

Proseguono a ritmo incessante le Audizioni Live della XXXV edizione di Musicultura nel gremitissimo Teatro Lauro Rossi che ha visto l’esibizione di sette nuovi artisti tra i 60 convocati a Macerata, selezionati su 1.187 iscritti al Concorso. De.Stradis di Bologna, classe 1994 con i brani  "Quadri d’autore" e "Quando era estate" si è aggiudicato il premio del pubblico, la Targa Banca Macerata, grazie ai voti dei presenti al Teatro Lauro Rossi e a quelli dei social, consegnato dal rettore dell'Università di Macerata John McCourt e dalla dottoressa Debora Falcetta, responsabile commerciale di Banca Macerata.  De.Stradis è il progetto solista di Vincenzo Destradis, cantante, autore e produttore bolognese di origini pugliesi, nato come frontman dei Mangroovia e attualmente cantante dei Westfalia. È anche il suo primo progetto in lingua italiana, in cui fonde la matrice black R&B, jazz, hip hop a una forte ricerca sonora vocale. Classe 94', diplomato in canto jazz al conservatorio di Bologna, ha un'esperienza di tour in Italia e in Europa e nel 2021 ha partecipato con i Westfalia ai Live di X-Factor. Sul bollente palcoscenico del Festival Valentina Tioli, di Modena, con uno stile indie-pop con influenze r&b ha presentato i brani "Verde" e "Drammi" quest’ultimo autobiografico e dedicato alle donne che hanno il coraggio di uscire da relazioni tossiche. Nel 2023 vince il premio Lunezia Nuove Proposte. Protagonista ai live di X-Factor 7, Valentina Tioli ha cantato al Concerto di Natale in Vaticano, in onda su Canale 5, al New York Canta su Rai 2 e al Deejay On stage. L’artista canta il suo brano Pressione Regolare con Anastacia, che pubblica il video sui suoi social scrivendo di Valentina «love her and her vibe». Pubblica feat con Mr. Rain e Dargen D’Amico, scrive per diversi artisti tra i quali Elodie e apre i concerti di Sophie and The Giants, Anggun e Dee dee Bridgewater. Suoni e liriche profondi quelli presentati da Francesco Pio Ricci di Montemiletto, in arte Heren Wolf nei brani “Cloe" e "Giacinto” dove esplora tematiche socio-politiche, con un suono mediterraneo filtrato dalla sua voce. Heren Wolf, cantautore di musica chamber-pop tra l'Inghilterra e l'Italia, si è dedicato alla musica dopo un grave infortunio che lo ha costretto ad abbandonare la carriera di ballerino. Dal 2018 si esibisce in l'Inghilterra e in Austria, nel 2022 viene stato selezionato tra gli 8 finalisti del concorso Music For Change. Heren Wolf collabora attivamente con i cori Citizens of The World, composti da rifugiati, richiedenti asilo e migranti, e London Contemporary Voices. Attualmente, il cantautore lavora al suo primo album in italiano e ad un progetto musicale che narra le storie dei rifugiati. Pierfrancesco Cordio di Catania, sul palco semplicemente Cordio si è esibito con i brani "Cose che si dicono" e "Martina fa la guerra" con uno stile ispirato alla tradizione dei cantautori italiani, fondendo canzone d’autore a sonorità pop mediterranee dove i colori e gli odori della Sicilia fanno da sfondo ai suoi racconti. Cordio esordisce in apertura dei concerti di Ermal Meta, Simone Cristicchi e Francesco Renga. Nel 2018 partecipa a Sanremo Giovani con il brano "La nostra vita". Pubblica due album: 'Ritratti post diploma', prodotto da Ermal Meta nel 2020 e 'Cose che si dicono', prodotto da Lorenzo Vizzini nel 2022. In qualità di autore collabora con Simona Molinari, Mario Venuti e Simone Cristicchi. Attualmente studia presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.  unadasola è il duo composto Arianna Lorenzi e Francesco Tommasi, due amici, due voci che si sono incontrate un giorno per caso e che hanno raccontato le proprie vite nelle canzoni dense di emozioni “A” e “Mamma”.  Arianna è diplomata in canto lirico all’Istituto Superiore di Studi Musicali Mascagni di Livorno, mentre Francesco è diplomato in chitarra jazz alla Siena Jazz University. I brani presentati a Musicultura sono tratti dal loro album di debutto ancora inedito. Il duo ha partecipato a diversi concorsi come Lunezia, SanNolo e Music for Change e vinto il premio Ernesto de Pascale del Rock Contest Controradio con il brano “Confine”. “Crimine" e "Quello che c'è" sono le canzoni presentati da Nicole Bullet originaria di Palermo e laureata in Cantautorato Moderno all’università di East London. Con un sound influenzato dal pop internazionale, tra electro pop e musica disco, Nicole Bullet racconta le sue storie attraverso metafore suggestive e una voce tanto cruda quanto onesta che trascina nel suo mondo di luci e ombre, immagini riflesse e disarmante energia femminile. Nel 2023 pubblica il suo EP d’esordio, Luna di Carta. A chiudere le esibizioni di domenica 3 marzo il cantautore Aigì all’anagrafe Antonio Il Grande, classe 1997 originario di Tropea e fiorentino di adozione con i brani "Niente di che" e "Cherosene" dove rappresenta il disagio contemporaneo. Dopo aver pubblicato due romanzi, nel 2018 inizia il suo percorso cantautorale un modo per conciliare le sue due passioni la musica e la letteratura. Nel 2020 pubblica i singoli “Notte sul pianeta terra”, “Piazzale Michelangelo”, “Io che non”, “Nuvole”, “Nudo/a” e “Sbalzi d'umore”. Con il brano Orsa Maggiore raggiunge il podio dei primi quattro alla finale del Premio Lunezia 2022. Il 15 marzo 2024 uscirà il suo ep d'esordio, mood-pop, un viaggio negli stati d'animo attraverso sonorità diverse.

04/03/2024 18:07
A San Severino inaugurata 'La città delle Donne'. "Una mostra che misura creatività e orgoglio al femminile"

A San Severino inaugurata 'La città delle Donne'. "Una mostra che misura creatività e orgoglio al femminile"

San Severino Marche, la ‘Citta' delle Donne’. Nulla a che vedere con il mito cinematografico felliniano, naturalmente. Tuttavia, a parte la Feronia Tellus, cui è dedicato il bellissimo teatro cittadino (vi approda nel suo tour marchigiano l'8 Marzo, il filosofo Umberto Galimberti intervistato da Beatrice Testadiferro) è un fatto che l'amministrazione comunale sia guidata da quasi un decennio da un sindaco donna, Rosa Piermattei. Quest’ultima, top manager Tod's, prima fra tutti gli amministratori marchigiani nell'impegno post sisma 2016 (secondo una valutazione dell'allora assessore regionale alla Protezione Civile). Vice della Piermattei, un'altra donna: la professoressa Vanna Bianconi. "La mostra delle pittrici per l'8 Marzo, inaugurata sabato scorso, è ormai entrata in un'eccellente tradizione consolidata in pochi anni che misura creatività ed orgoglio al femminile" dice il sindaco Rosa. Un'esposizione che trova location ideale nell'ex Chiesa della Madonna della Misericordia, a dominare una delle più belle piazze delle Marche e d’Italia, puntualizza la stessa Piermattei. Un successo affidato, come di consueto, all'associazione 'Del Colle' di Colleluce, che riunisce un bel numero di artiste attorno alla maestra/coordinatrice Serenella Eugeni.Quest'anno la mostra settempeda ha inoltre superato i confini comunali aprendo a pittrici provenienti da altri centri della provincia di Macerata e delle Marche, e pure fuori regione. Ospitando per la prima volta le opere- con un tema rivolto obbligatoriamente all'altra Metà del Cielo- di un artista uomo: lo scultore Fabrizio Savi.  L'8 Marzo non è dunque soltanto una questione di donne, nella ‘Citta' delle Donne’. La mostra' resta aperta dal venerdì alla domenica (dalle ore 16.30 alle 19.30) fino al 17 marzo.

04/03/2024 11:39
Civitanova, "Neve" al cinema Rossini: incontro con il cast e proiezione del film

Civitanova, "Neve" al cinema Rossini: incontro con il cast e proiezione del film

Al cinema Rossini di Civitanova incontro con il regista e il cast di Neve, ultimo film dell’attore e produttore maceratese Simone Riccioni. L’appuntamento è in programma domenica 10 marzo, alle ore 17: in sala, con Riccioni, anche la protagonista Azzurra Lo Pipero e l’attrice Margherita Tiesi. Dopo la proiezione, ci sarà un dibattito. Neve è un film commovente che esplora i legami umani e affronta temi attuali come il bullismo e il cyberbullismo. La protagonista è una bambina di 10 anni, che mostra una forza interiore sorprendente nonostante le prove difficili della vita. Minuta ma resiliente, Neve cresce come una montagna, affrontando con forza un ambiente scolastico ostile come un campo di battaglia, dove chiunque mostri debolezza viene isolato e preso in giro.  Per aiutarla a superare queste difficoltà, Marta, la madre di Neve, dopo esserci imbattuta in un volantino che promuove un workshop teatrale tenuto dall’attore Leonardo Morino, decide di far partecipare sua figlia. Leonardo ha 35 anni e si trova in un momento delicato della sua carriera, che lo vede in fasce discendente e durante il workshop, affrontando Neve e nel rapportarsi con lei, dà il via a una storia emozionante che trasformerà entrambi. Neve è un viaggio che riflette la forza interiore dei protagonisti, lotta contro il bullismo e celebra l'amore che supera le differenze.

04/03/2024 10:06
Macerata, Art Bonus: l’Amministrazione omaggia i mecenati e annuncia un nuovo progetto

Macerata, Art Bonus: l’Amministrazione omaggia i mecenati e annuncia un nuovo progetto

Un ringraziamento per il contributo elargito a favore della valorizzazione del patrimonio artistico culturale della città e della comunità. A farlo, nel corso di una cerimonia che si è svolta oggi nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, è stata l’Amministrazione comunale che ha omaggiato, con una pergamena, i mecenati dello studio legale Borgiani – Parisella e della Farmacia Paccacerqua di Fabio Simonelli Paccacerqua per la loro partecipazione finanziaria, attraverso lo strumento delle erogazioni Art Bonus, rispettivamente alla pubblicazione del libro “Il restauro della Madonna di Macerata di Carlo Crivelli" e all’allestimento della mostra “Sante Monachesi. Da Macerata a Parigi”. “Un profondo ringraziamento ai mecenati che hanno testimoniato, con la loro generosità e sensibilità, un esempio di cittadinanza attiva rinnovando la proficua quanto efficace sinergia tra pubblico e privato – ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. Lo strumento dell’Art Bonus viene apprezzato, di anno in anno, sempre più e il suo valore sta nella capacità dei cittadini di donare alla città risorse ed energie per progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico di cui può godere tutta la comunità. Dovremmo sentirci tutti responsabili e cooperare per la promozione delle nostre ricchezze e bellezze che rappresentano uno dei motori pulsanti dell’attrattività di Macerata e questo è testimoniato dai tre progetti maceratesi che sono in gara per il premio nazionale Art Bonus”.  “Confermiamo con giornate come questa la gratitudine per i mecenati e l’impegno a diffondere sempre più la conoscenza di uno strumento, quello dell’Art Bonus, ancora poco noto ma nel quale abbiamo creduto e investito da subito per aiutarci a sostenere la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio - ha affermato l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Dal nostro insediamento abbiamo raccolto più di 86.000 euro per una serie di interventi a sostegno delle attività dei Musei Civici grazie anche all’attività degli uffici che stanno acquisendo sempre più competenze e grazie anche agli investimenti che operiamo. Un patrimonio che vorremmo sempre più valorizzare anche grazie alla generosità di tanti mecenati che si sentono parte di un progetto ed in esso credono e investono insieme a noi”. “Questa la società civile che cresce in consapevolezza e integra la promozione di un patrimonio che ha ancora tanto da mostrare per poi arricchire ognuno di noi in conoscenza. A questo abbiamo aggiunto un lavoro costante nella condivisione con sponsor privati di progetti espositivi di qualità e l’accettazione di importanti donazioni di opere che sono andate ad arricchire il nostro patrimonio, a beneficio nostro e di chi verrà dopo di noi”. Inoltre l’assessore Cassetta, ricordando che il Comune di Macerata con la mostra dedicata a Crivelli, è attualmente in gara per il concorso Art Bonus organizzato dal Ministero della cultura, ALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC con l’obiettivo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus, ha annunciato il nuovo intervento che verrà inserito quest’anno denominato “Conservazione, valorizzazione e promozione delle collezioni del patrimonio cittadino”. La cerimonia di riconoscimento è stata l’occasione per presentare l’intervento in Art Bonus "Esami diagnostici Madonna con Bambino di Carlo Crivelli e pubblicazione scientifica", con le relazioni del Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata Pierluigi Moriconi e della docente di Storia dell'arte moderna dell'Università di Macerata Francesca Coltrinari e curatrice, insieme a Daphne De Luca e Giuliana Pascucci, del volume "Il restauro della Madonna di Macerata di Carlo Crivelli. La riscoperta di un capolavoro su tela" (TAB edizioni) che a breve verrà presentato. Grazie alla generosità dello studio legale Borgiani-Parisella è stato possibile analizzare in maniera approfondita e puntuale la preziosa Madonna con il Bambino di Carlo Crivelli, simbolo delle collezioni civiche maceratesi, esposta in occasione della mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”, ospitata dai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal 7 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023. Attraverso le approfondite indagini scientifiche operate mediante l’uso di tecnologie diagnostiche innovative e il conseguente confronto tra gli esperti, è stato possibile mettere in luce tratti inediti del modus dipingendi di uno dei più importanti protagonisti della pittura marchigiana di fine Quattrocento, rilevando, tra l’altro, la grande novità del supporto in tela, e non in legno, una scoperta che ha permesso agli studiosi di formulare nuove ipotesi sull’origine di quest’opera. Il volume, raccogliendo gli innovativi e approfonditi contributi degli esperti che alla luce degli esami diagnostici si sono dedicati allo studio dell’opera, si pone come un fondamentale gradino verso una più puntuale conoscenza dell’opera di Carlo Crivelli. A seguire la descrizione della realizzazione della mostra dedicata alla promozione e valorizzazione della figura di Sante Monachesi, sostenuta in Art Bonus dalla Farmacia Paccacerqua di Fabio Simonelli Paccacerqua. La preziosa donazione di opere dell’artista Sante Monachesi, ricevuta dai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi grazie alla generosità della figlia dell’artista, Donatella Monachesi, ha costituito l’occasione per la realizzazione della mostra Sante Monachesi. Tra Macerata e Parigi, allestita nei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal 26 giugno al 24 settembre 2023. La donazione si compone di un nucleo di opere estremamente rilevante che arricchisce e completa la collezione permanente del museo, particolarmente attenta alla produzione artistica del primo Novecento e radicata nel territorio regionale.  La mostra ha chiuso un importante ciclo espositivo triennale dedicato al secondo Futurismo, che ha celebrato l’attività di Tullio Crali e Wladimiro Tulli. La mostra, curata da Maurizio Faraoni con la collaborazione di Donatella Monachesi, ha ripercorso il periodo parigino di Sante Monachesi, indagando il rapporto che ha intessuto con la città sin dal 1946 e offrendo uno sguardo inedito sulla vita e sulle opere dell’artista, tentando di identificare il nesso ideale tra Macerata e Parigi.

29/02/2024 18:54
Macerata, arte e opera lirica: chi acquista un biglietto per il Mof avrà diritto a sconti nei musei

Macerata, arte e opera lirica: chi acquista un biglietto per il Mof avrà diritto a sconti nei musei

Il comune di Macerata, Sistema Museo e l’Associazione Arena Sferisterio, hanno siglato un accordo che mette insieme arte e opera lirica in un’ottica di crescente collaborazione per la promozione della città e delle sue bellezze.  Lo spunto è il soggetto dell’opera per bambini "Turandot. Enigmi al museo" che sarà in scena allo Sferisterio dal 4 al 7 giugno, nell’ambito del Macerata Opera Family. Dall’ambientazione di questa versione per i più piccoli dell’ultimo capolavoro pucciniano, nasce questa nuova intesa, che rinnova e rafforza azioni sperimentali delle precedenti due estati, rivolte sia ai cittadini maceratesi che ai tanti turisti che verranno per il festival. L’obiettivo è, tra l’altro, favorire l’accesso al circuito museale cittadino da parte dei genitori o comunque degli adulti accompagnatori dei più piccoli che partecipano al Macerata Opera Family. "Un percorso virtuoso e in piena coerenza con il lavoro che da anni stiamo facendo per far fruire sempre più e sempre meglio il nostro patrimonio culturale da tutti e soprattutto alle nuove generazioni - ha commentato l'assessore alla cultura Katiuscia Cassetta -. Con 'Turandot enigmi al museo', come nuova opera dedicata ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, è stato per noi spontaneo trovare una forma per invitare alla visita del luogo che più rappresenta la nostra rete museale, Palazzo Buonaccorsi e, di conseguenza, illustrare e raccontare le tante storie che custodisce. Un modo per far avvicinare i tanti che parteciperanno da tutta la regione alla meraviglia dello spettacolo allo Sferisterio a scoprire anche i tesori della nostra rete museale". L’accordo prevede infatti che, da maggio ad agosto, chi è in possesso di un biglietto per gli spettacoli del Macerata Opera Family, potrà acquistare un biglietto ridotto per le sedi del circuito museale (Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Arena Sferisterio, Torre Civica) o sottoscrivere la card Mc Cult al prezzo ridotto di 15 euro (la card permette l’accesso gratuito e illimitato per un anno al circuito museale). Il biglietto per coloro che hanno fino a 13 anni è sempre gratuito. Facilitazioni anche per tutti coloro che sono (o saranno) in possesso di un biglietto per gli spettacoli del Macerata Opera Festival 2024 (19 luglio - 11 agosto): nei mesi di luglio e agosto potranno infatti accedere con un biglietto ridotto alle sedi del circuito museale (Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Arena Sferisterio, Torre Civica). Numerose anche le attività collaterali alle quali potranno partecipare i possessori di biglietti sia del Macerata Opera Family che del Macerata Opera Festival. Sabato primo giugno e giovedì 6 giugno, alle ore 17:00, in occasione di "Turandot. Enigmi al museo" sono ad esempio previste due attività per bambini (6-10 anni) e famiglie ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal titolo "Art detective cercas"i: attraverso indovinelli, quiz e una vera e propria caccia all’indizio tra le opere del museo e le sue antiche stanze, i partecipanti si metteranno in gioco come il giovane Calaf. Il costo dell’attività per ogni bambino partecipante è di 5 euro. Quindi lunedì 8, giovedì 11 e mercoledì 24 luglio, in occasione di "Tutti all’opera allo Sferisterio" (la prova d’assieme aperta al pubblico e guidata da Paolo Gavazzeni alle ore 18:00), con il biglietto di ingresso al percorso museale con la formula ridotta per i possessori di biglietto Mof, alle ore 17:00 si potrà seguire anche la visita guidata gratuita dell’Arena. Stessa possibilità venerdì 19 e sabato 20 luglio, in occasione dei debutti di Turandot e Norma, quando la visita guidata dell’Arena Sferisterio è prevista alle ore 11:00. Di seguito gli orari di apertura di Palazzo Buonaccorsi e dello Sferisterio: aprile e maggio dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:30, da giugno a settembre dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (ultimo ingresso 30 minuti prima). 

29/02/2024 15:30
Musicultura, dieci giorni di Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi: fra gli ospiti Piero Pelù

Musicultura, dieci giorni di Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi: fra gli ospiti Piero Pelù

Dopo l’ennesimo record di partecipazioni al Festival con 1.187 artisti e la novità di Musicultura Première - la piattaforma digitale che ha messo in vetrina le centouno proposte in concorso più meritevoli, registrando 100.000 visualizzazioni e 25.000 espressioni di voto - la XXXV edizione di Musicultura entra nel vivo con l’annuncio dei 60 artisti che accedono alle Audizioni Live. Il direttore artistico Ezio Nannipieri ha svelato i loro nomi nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi a Macerata, nella Gran Sala Piero Cesanelli dello Sferisterio, alla presenza dei rappresentanti dei principali partner di Musicultura. Paola Turci ha portato il saluto del Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura: “Voglio augurare il meglio ai sessanta partecipanti del Concorso, Musicultura è un bel palcoscenico che ha portato al successo tanti artisti di grande qualità e spessore. – Ha detto la cantautrice romana - Per me è sempre emozionante partecipare al Festival, anche quando vengo come ospite mi sento sempre nel posto giusto”. La rosa delle 60 proposte in gara nel 2024 è composta da 11 band e da 49 solisti e soliste, tra le regioni italiane di provenienza più rappresentate troviamo al primo posto la Lombardia con ben 13 artisti, seguita dall’Emilia Romagna con 8 e dal Lazio e dalla Sicilia con 6 artisti ciascuna. Sono due i marchigiani in gara tra i 60 artisti: la pesarese Veri, all’anagrafe Veronica Forlani, e Michelangelo Martin di Civitanova. "Le serate di spettacolo delle audizioni live sono un'esperienza rigenerante, ci riconciliamo con la freschezza delle canzoni e la vivacità intellettuale di chi le scrive e canta - ha affermato Ezio Nannipieri direttore artistico di Musicultura -. In teatro non c’è niente delle emozioni a comando e della routine sfarzosa e un po' intronata dei talent. Si respira aria pulita, si sta bene insieme, dietro e davanti le quinte. La gioventù di quasi 300 musicisti che arrivano da tutta Italia si confronta con la gioventù delle giurie studentesche degli atenei di Macerata e Camerino e degli studenti dell’Accademia coinvolti negli allestimenti. Molto poi lo si deve al pubblico che dà un apporto fantastico e che assapora ogni sera con noi la trepidazione di poter intercettare, da un momento all’altro sul nascere, la parabola artistica di un nuovo talento, di un possibile futuro protagonista della canzone italiana, come è già capitato tante volte, la più recente con i Santi Francesi, protagonisti all’ultimo Sanremo". I convocati alle audizioni, tutti autori e autrici delle loro canzoni, si esibiranno sei alla volta rigorosamente dal vivo sul palco del Teatro Lauro Rossi di Macerata, nel corso di dieci serate di spettacolo, aperte liberamente al pubblico su prenotazione, tramite il sito www.musicultura.it, in programma continuativamente dal primo al 10 marzo, con inizio alle ore 21 e la domenica alle ore 17. "Musicultura rappresenta uno degli asset culturali più prestigiosi della città di Macerata e di tutta la regione Marche - ha dichiarato il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. Di anno in anno, grazie ad un lavoro consolidato nel tempo sempre nuovo, all’avanguardia e originale, ha donato alla città proposte musicali e artistiche di qualità, incontri stimolanti, coinvolgenti e ricchi di spessore culturale. Un Festival che anima Macerata in ogni suo angolo, in ogni suo spazio, e che rappresenta un grandissimo valore aggiunto che continueremo a supportare e sostenere". A portare i saluti della Regione Marche l’assessore alla Cultura Chiara Biondi: “Musicultura è importante per il nostro territorio sia per la qualità assoluta delle proposte artistiche che seleziona e valorizza ogni anno e sia per la grande promozione che offre alla nostra Regione e a Macerata, tempio della musica. Da parte mia e di tutta la Regione Marche faccio un grande in bocca al lupo ai ragazzi in gara e che viva sempre la musica”. Durante le Audizioni Live, ogni sera gli spettatori eleggeranno l’artista preferito, al quale andrà il Premio Banca Macerata. "Ci prepariamo ad aprire la 35esima edizione di Musicultura che fa parte del dona della nostra città e che porta ogni anno a Macerata migliaia di persone tra artisti, tecnici, addetti ai lavori e spettatori - ha detto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Uno dei Festival di punta della programmazione annuale che, oltre alla qualità delle proposte, conferisce a Macerata un grande ritorno in termini di marketing territoriale, di ricaduta economica, di ritorno d’immagine e comunicativo e di incoming turistico”. Tra gli spettatori ci sarà quest'anno per la prima volta anche un gruppo di detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione Ancona, coinvolti in una giuria speciale grazie al progetto "La casa in riva al mare", promosso e sostenuto dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli. "Un progetto importante per la rieducazione del detenuto, un confronto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità, in partecipazione - ha dichiarato il garante Giancarlo Giulianelli - Una scelta di iniziative di qualità, per fornire ulteriore spessore alle attività trattamentali e contribuire a tenere in comunicazione le vite dei detenuti con la realtà esterna al carcere e viceversa. Grazie ai percorsi laboratoriali organizzati da Musicultura a Barcaglione i partecipanti prenderanno confidenza con l’ascolto analitico delle canzoni in concorso, maturando la consapevolezza necessaria per l’assegnazione finale del premio 'La casa in riva al mare' che sarà conferito sul palco dello Sferisterio a uno degli otto vincitori di Musicultura 2024".   Non mancheranno ospiti speciali, tra i quali il giornalista e critico musicale di Rai Radio 1 John Vignola sabato 2 marzo, e Piero Pelù, di recente entrato a far parte del Comitato Artistico di Garanzia, che porterà la sua amichevole testimonianza martedì 5 marzo. Sul palcoscenico del Festival si esibirà anche il Coro di voci bianche della Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio lunedì 4 marzo. Partner culturali del Festival le Università di Camerino, Macerata, e l’Accademia di Belle Arti di Macerata. "Unicam è orgogliosa di essere partner di Musicultura, i nostri ragazzi sono entusiasti di far parte della giuria, la musica ha la forza rompere le barriere di ogni tipo, razziali e sociali - ha detto la Prorettrice dell’Università di Camerino Giulia Bonacucina -. È un piacere e un dovere dell’Università incentivare gli studenti a partecipare ad attività ed esperienze formative come quelle offerte da Musicultura". "Musicultura è un vero collante tra studenti e istituzioni e rappresenta un valore aggiunto grazie alle competenze trasversali che offre ogni anno ai ragazzi che partecipano al Festival", ha affermato il professor Massimiliano Stramaglia dell’Università di Macerata. "Rinnoviamo con grande piacere la collaborazione con Musicultura, i nostri studenti sono appassionati, ogni anno sgomitano per poter partecipare a questa bellissima esperienza che li connette in un vero percorso lavorativo di graphic design e di scenografia", ha concluso la professoressa Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. Tra le novità che riguardano il concorso è da segnalare il consolidamento della partnership tra Musicultura e PMI (Produttori Musicali Indipendenti), avviata nella scorsa edizione con l’istituzione del Premio PMI per il miglior progetto discografico. Da quest’anno, infatti, la vetrina delle Audizioni Live diviene un osservatorio privilegiato di ascolto per le aziende associate a PMI. Queste etichette avranno modo di esplorare e valutare uno spaccato di creatività musicale giovanile, selezionato da Musicultura con criteri di qualità, per contribuire direttamente, nei casi di interesse, a indirizzarlo su percorsi di valorizzazione discografica.  Dalle Audizioni live emergeranno i 16 progetti artistici finalisti, che passeranno al vaglio del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura. Tra i 1.187 partecipanti al concorso otto saranno i vincitori di Musicultura che si esibiranno, con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, nelle serate finali del Festival il 21 e 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.

28/02/2024 18:45
"La locandiera" in vernacolo approda al teatro di Caldarola: Saverio Marconi alla regia

"La locandiera" in vernacolo approda al teatro di Caldarola: Saverio Marconi alla regia

"La locandiera” in vernacolo approda a teatro: domenica 3 marzo anteprima al teatro Comunale di Caldarola con due spettacoli, alle 17.30 e alle 21. Il maestro Saverio Marconi firma l’adattamento e la regia della celebre commedia di Carlo Goldoni; la traduzione in dialetto fermano-maceratese è di Manu Latini. Sui generis l’ambientazione della vicenda che avviene in una locanda e annesso stabilimento balneare della costa marchigiana negli anni Sessanta. A sostenere il progetto culturale è l’Unione Montana dei Monti Azzurri, grazie alla sensibilità del presidente Giampiero Feliciotti, e i Comuni di Caldarola, Sant’Angelo in Pontano e Servigliano, oltre a vari partner privati. Si tratta della nuova produzione dell’Associazione culturale Progetto Musical. Da una settimana regista, tecnici, scenografi e cast di Progetto Musical sono a Caldarola per preparare il debutto fin nei minimi dettagli.È già caccia al biglietto che può essere acquistato nelle biglietterie (anche online) del circuito ciaoticket. Fissata una replica a Sant’Angelo in Pontano (Teatro Angeletti, sabato 4 maggio ore 21). Dal prossimo autunno “La locandiera” sarà in tournée in vari teatri marchigiani.  “Ho pensato a un allestimento sui generis de La locandiera – sottolinea il regista Saverio Marconi –. È ambientata negli anni ’60 in una cittadina di mare sulla costa marchigiana. Mirandolina è una ragazza del posto che gestisce la piccola pensione: Maresole. Siamo alla fine della stagione turistica, non ci sono molti clienti ma quelli ospitati sono molto particolari. C’è il marchese Filiberto, il conte Arbì e l’ingegnere Sciapigotto. Ci sono anche due signorine allegre: Ortenzia di Macerata e Dejanira di Sforzacosta. L’unico personaggio che non parla marchigiano è Fabrizio, il tuttofare della locanda. Lui è nato nel quartiere romano dalla Garbatella. Mi sono preso molte libertà rispetto alla commedia di Goldoni, una su tutte è di aver ambientato lo spettacolo in una scenografia della commedia dell’arte ma che non descrive una locanda del ‘700, bensì una degli anni ’60. Evviva il dialetto marchigiano e mi perdoni signor Carlo!”.   Ecco il cast: Cinzia Paoletti (Mirandolina), Thomas Tossici (Ing. Sciapigotto), Manu Latini (Conte Arbì), Simone Pompozzi (Marchese), Simone Rossetti (Fabrizio), Rachele Morelli (Dejanira), Ombretta Ciucani (Ortensia), Leonardo Scagnoli e Maria Polini (camerieri). Importante la scenografia, in continuo movimento, studiata e realizzata per l’occasione. Le scene sono firmate da Elisabetta Cereda, mentre fonica e luci sono affidate a Alessandro Pianesi. La crew è composta anche da Pietro Leombrini (aiuto regia), Lucrezia Cruciani, Maria Vittoria Calzetti, Matilde Corradini (assistenti). Disegno affidato a Monica Massi con la collaborazione di Rudy Teodori e Niccolò Moretti.  

28/02/2024 14:44
Corridonia, con "Mattei. Petrolio e Fango" Giorgio Felicetti è al teatro Velluti

Corridonia, con "Mattei. Petrolio e Fango" Giorgio Felicetti è al teatro Velluti

Venerdì 1 marzo Giorgio Felicetti propone "Mattei. Petrolio e fango" al Teatro Velluti di Corridonia nuovo appuntamento nel cartellone in abbonamento proposto da Comune e Amat con il contributo di MiC e Regione Marche. Scritto con Francesco Niccolini e interpretato con Valentina Bonafoni, lo spettacolo, prodotto EstEuropaOvest & Festival della Narrazione di Arzo in Svizzera, è frutto di una lunga ricerca fatta di testimonianze dirette, interviste a persone che hanno conosciuto Enrico Mattei, di consultazione di libri, foto, film, documentari e soprattutto dei materiali prodotti dal tribunale di Pavia, sulla ricostruzione degli ultimi giorni di vita e sul giorno della morte del presidente dell'Eni, mistero tutto italiano. Mattei, "l’italiano più importante dopo Giulio Cesare" scrive Felicetti nella nota di presentazione "prefigura un'Italia-nazione che si riscatta da una guerra mondiale perduta tragicamente, dalla povertà atavica, dalle valigie di cartone dei nostri migranti e trova la sua identità e la sua dignità nel lavoro". In un presente in crisi energetica, Mattei torna, a quindici anni dal debutto, di attualità. Giorgio Felicetti pone con chiarezza interrogativi mai risolti e accompagna lo spettatore in un viaggio verso le zone buie della storia recente del nostro Paese alla ricerca di una giustizia annegata nel fango. Dato il tema di particolare attualità, Amat e Assessorato alla Cultura del Comune hanno predisposto in occasione dello spettacolo un appuntamento di Scuola di Platea per gli studenti delle scuole superiori, con visione dello spettacolo e incontro con il protagonista guidato dai formatori teatrali di Amat. I biglietti (posto unico numerato 15 euro con riduzione a 15 euro), si possono acquistare nei punti vendita Amat/Vivaticket, su vivaticket.com e a teatro il giorno di spettacolo.

27/02/2024 10:40
Dietro le quinte di “La Paura dei Numeri”: l’Art Film raccontato dai suoi protagonisti (FOTO e VIDEO)

Dietro le quinte di “La Paura dei Numeri”: l’Art Film raccontato dai suoi protagonisti (FOTO e VIDEO)

Sabato 24 febbraio si sono svolte presso la splendida cornice di Villa Luzi di Treia le prove generali dell'Art film "La paura dei numeri", prodotto da Associazione Picus e diretto dal regista Mauro John Capece.  Una storia sulla disabilità e sulla paura del diverso, ispirato al racconto di Elisabetta Garbati "Il fantasma della fontana", pubblicato nell'antologia "Marche d'Autore-I Misteri". "L’idea di questo Art Film nasce grazie alla grande amicizia con David Miliozzi e Jonathan Arpetti. Questi due grandi sceneggiatori hanno visto in me una potenzialità e mi hanno spinto a scrivere un racconto tratto da una mia esperienza di quando ero bambina. Tale racconto si ispira ad una leggenda marchigiana. Da qui nasce poi l’idea di portare il racconto sul grande schermo, grazie al grande lavoro del regista Mauro John Capece, che ci ha supportato in questo progetto". Dice Elisabetta Garbati, ideatrice del progetto.  Le riprese inizieranno il 7 marzo e si svolgeranno interamente nella provincia di Macerata. Protagonista del film l'undicenne civitanovese Margherita Cerolini e il maceratese Francesco Pugnaloni. Nel cast Andrea Pierdicca, Meri Bracalente, Corinna Coroneo, David Miliozzi, Maurizio Boldrini, David Romano.  "Sono molto felice di girare questo Art film nelle Marche, una regione che adoro. Sarà un film molto attento all'estetica e lavorerò con persone meravigliose”, dice il regista Mauro John Capece. "Abbiamo ricercato il perturbante nella natura, nella storia della casa tra passato e presente e nell'animo dei personaggi ”, afferma la scenografa veneziana Cristina Alaimo, che è anche costumista del film.  "Una storia che andava raccontata, che apre il cuore e la mente su tematiche importanti" concludono i tre sceneggiatori, David Miliozzi, Jonathan Arpetti e Valerio Tatarella.

25/02/2024 21:46
Porto Recanati: trionfo di pubblico per la presentazione del libro del Senatore Menia

Porto Recanati: trionfo di pubblico per la presentazione del libro del Senatore Menia

La presentazione del libro del Senatore Menia, intitolato "10 febbraio dalle foibe all'esodo", presso la prestigiosa Pinacoteca Attilio Moroni a Porto Recanati è stata un grande successo, attirando l'attenzione di numerosi partecipanti desiderosi di approfondire la conoscenza di una parte dolorosa della storia italiana. L’evento organizzato dal circolo cittadino di Fratelli d’Italia Porto Recanati in collaborazione con Gioventù Nazionale provincia di Macerata ha visto la presenza, oltre che al Senatore Roberto Menia, del Senatore Elena Leonardi coordinatrice regionale Fratello d’Italia, Massimo Belvederesi coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, Riccardo Ficarra Pigini presidente provinciale Gioventù Nazionale e Emanuele Piloni coordinatore regionale  Unione degli Istriani. L'ambientazione suggestiva della Pinacoteca Attilio Moroni ha fornito il contesto ideale per una riflessione profonda e significativa sulla tragedia delle Foibe e sull'Esodo, due eventi che hanno lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva del nostro paese. La presenza del Senatore Menia, nel ventennale dell’istituzione della Giornata del Ricordo da lui promossa, ha conferito all'evento un'autorevolezza particolare, considerando il suo impegno nel portare avanti la memoria storica delle vittime delle Foibe e dell'Esodo. La sua presenza ha permesso ai partecipanti di approfondire ulteriormente i temi trattati nel libro attraverso un dialogo diretto e stimolante. Durante la presentazione, sono stati condivisi passaggi significativi del libro, testimonianze toccanti e approfondimenti storici che hanno suscitato emozioni intense e riflessioni profonde tra il pubblico presente. La discussione ha permesso di mettere in luce l'importanza di preservare la memoria di questi eventi tragici e di trasmettere il loro significato alle generazioni future. L'evento ha rappresentato anche un momento di incontro e condivisione tra coloro che condividono l'interesse per la storia e la memoria collettiva, creando un'opportunità preziosa per scambiare idee, esperienze e punti di vista. La Pinacoteca Attilio Moroni a Porto Recanati ha fornito non solo uno spazio fisico per l'evento, ma anche un ambiente culturale e artistico che ha arricchito l'esperienza complessiva della presentazione del libro. In conclusione, la presentazione del libro del Senatore Menia sulla tragedia delle Foibe e sull'Esodo presso la Pinacoteca Attilio Moroni a Porto Recanati è stata un successo indiscusso, offrendo un'opportunità unica per ricordare, riflettere e condividere la memoria di eventi che non devono essere dimenticati.

25/02/2024 19:35
Civitanova, lezione su Pablo Picasso: ai "Martedì dell'arte" torna il professor Roberto Cresti

Civitanova, lezione su Pablo Picasso: ai "Martedì dell'arte" torna il professor Roberto Cresti

Ai Martedì dell’Arte 2024, l’ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri, arriva il professor Roberto Cresti. Martedì 27 febbraio 2024, Cresti terrà una lectio su Pablo Picasso. L’incontro è in programma alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero). Il calendario 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni e la nuova stagione vede salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti. Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Mur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.  Inoltre, nell’ambito della rassegna, è stata inaugurata al foyer del Cecchetti una nuova personale, dell’artista Maria Rosa Cataldi (in arte Herry Frux). La mostra è visitabili fino al 5 marzo, in orario di apertura del cine-teatro.

24/02/2024 12:47
"Sono uscito dalla sala turbato e coinvolto": la recensione del film 'Castelrotto' di Damiano Giacomelli

"Sono uscito dalla sala turbato e coinvolto": la recensione del film 'Castelrotto' di Damiano Giacomelli

Sono appena uscito dalla gremitissima sala dove è stato presentato il film di Damiano Giacomelli dal titolo: "Castelrotto". Intorno a me ci sono centinaia di persone che come me si muovono per uscire dal cinema quasi scontrandosi con quelle che cercano di entrare. Da più parti sento ripetere lo stesso aggettivo: 'Bello! ... Bello! ... Bello!' che rimbalza risuonando come fosse la sfera d’acciaio di un vecchio flipper. Hanno ragione, il film è bello, anzi, per me molto bello, e la gente ha dimostrato tutta la sua curiosità a tal punto, da costringere gli organizzatori ad aprire un’altra sala per permettere al maggior numero di persone di riuscire a vederlo. Era dai tempi della mia gioventù (una quarantina di anni fa) che non mi capitava una cosa simile, così come, poche altre volte, mi sono sentito turbato e coinvolto dalle immagini e dalla trama di un film in un modo così persistente e profondo. Sinceramente non comprendo se sia stato questo film a entrarmi nella mente, oppure se sono io ad essere rimasto intrappolato in quella particolare e suggestiva narrazione. Fra non molto sarò a casa, e cercherò di fissare tutte le idee che ora si moltiplicano e si confondono nella mia coscienza. Userò il computer, in qualche modo emulando il personaggio principale del film: Ottone (pregevolmente interpretato da un Giorgio Colangeli in stato di grazia); che davanti alle sua vecchia macchina per scrivere, tra la pressione di un tasto e un altro, ci fa sapere: "Io, quando ci-ho tempo m’envento le storielle, e quelle bone me le scrio".  "Castelrotto" è un film che non può essere rinchiuso in un 'genere cinematografico': non è una 'commedia', non è 'dramma', così come non è un 'film noir”' né, tantomeno un 'poliziesco' poiché è tutto questo e molto altro ancora. È un'opera che offre diversi piani interpretativi e numerosi intrecci psicologici che ciascun personaggio inserisce nella storia grazie alle molteplici sfaccettature del suo essere, proprio come accade nella vita vera ad opera di ciascuno di noi; e forse è proprio questo il principale motivo che mi ha trascinato in questa storia quasi fossi uno dei suoi personaggi. Da molto tempo coltivo la passione per la fotografia e quindi sono certo di aver visto "Castelrotto" privilegiando le scenografie, le inquadrature, le luci, i piani sequenza. Ecco perché, malgrado tutta la mia attenzione sul dipanarsi della storia, ho la netta sensazione di essermi perso qualcosa, proprio come accade nella vita di tutti i giorni. In questo caso però il problema è facilmente risolvibile, infatti, questo è il tipico film che avrò il piacere di rivedere con particolare attenzione almeno un altro paio di volte. Ora però, vorrei farvi partecipi di alcune suggestioni regalatemi da quest’opera partendo proprio dal titolo, che sembra essere stata la scelta quasi obbligata e banale, proprio del nome del paese (anche se immaginario) ne quale si svolge la gran parte della storia. Ho detto: "sembra essere stata", perché non è così. Ogni castello non è forse una costruzione difensiva attorniata da mura e posta solitamente su un rilievo geografico proprio come la maggior parte dei borghi marchigiani? Non è forse una costruzione nata per proteggere e infondere sicurezza a chi si trova nel suo interno? Quanti tra noi si “arroccano” dietro le tranquille mura del nostro “tran tran” quotidiano? Ma cosa succede quando questa sicurezza si rompe? Quando qualcosa di inaspettato come un "terremoto", materiale o ideale che sia, fa crollare le nostre certezze?. La "verità della fragilità" erompe con particolare violenza nelle profondità del nostro animo. E questo è proprio quello che è successo a Ottone, quando un fatto di cronaca: la misteriosa scomparsa di un venditore ambulante che frequentava anche il suo paese; riapre le vecchie ferite di un dramma mai superato che lo ha reso e continua a renderlo fragile, vulnerabile, esposto all’inclemente giudizio della sua coscienza.  Ma la "rottura" non è fatta solo di aspetti negativi, passivi, depressivi poiché sa ben celare persino i loro opposti. Ricordo come fosse ora quel che da bambino combinavo con i miei giocattoli che a mio giudizio possedevano un aspetto più complicato degli altri. Volevo conoscere ogni loro segreto, vedere cosa li facesse muovere in modo piuttosto che in un altro. Quella era la beata curiosità della fanciullezza che mi spingeva a smontarli pezzo dopo pezzo senza rendermi minimamente conto che mentre da un lato finalmente vedevo, dall'altro inesorabilmente rompevo. Proprio come Ottone, che per darsi delle risposte ha dovuto necessariamente rimettersi in gioco, “mettersi allo scoperto”, rischiare, spingendosi ha cercare in luoghi assai bel celati dalle ombre. Ottone si è sempre sentito in colpa per la tragica morte di sua nipote. È stata la droga a portargliela via giungendo persino in uno sperduto paesino dell'Appennino centrale che si credeva ben protetto dai mali di un mondo assai poco “mondo”. Quei fantasmi, a distanza di anni, hanno ripreso a tormentarlo come e forse più di prima. Il burbero, solitario e orgoglioso, Ottone, sente chiaramente di non essere riuscito a fare e ad essere quello che avrebbe dovuto e forse potuto fare ed essere. E questo anche nei confronti della moglie e della figlia, che vivono lontane da quella casa ormai fin troppo grande, anche se il suo perimetro di solitaria desolazione viene meno quando è stretto tra le amichevoli braccia paesane. Proprio lui, che in qualità di maestro elementare del borgo, si era comportato come una specie di secondo padre per tutti i suoi alunni. All'inconscio di Ottone non resta che un appiglio, lo stesso appiglio che aveva trovato dopo la morte della nipote, lo stesso appiglio che ciascuno di noi a volte può trovare o persino costruire e cioè proiettare verso l’esterno quel sentimento autodistruttivo, attribuendo tutta o gran parte della responsabilità a qualcun altro, a ciò che ha disturbato gli "equilibri".  Ottone, da sempre, è più che sicuro della colpevolezza di chi è invece riuscito a sfuggire alla verità, e allora finisce persino col costruire delle false prove pur di forzare gli eventi per ottenere quello che sente di non avere ancora ottenuto, e cioè quel briciolo di umana giustizia che ciascuno di noi desidera. Egli non è stato solo un maestro ma anche un giornalista, o meglio, un cronista di eventi; che adesso, stimolato dalla moglie che vive da molto tempo lontano dal paese e che lavora presso un giornale, si mette nuovamente davanti alla sua vecchia macchina per scrivere. Oltre a questo la moglie gli manda una studentessa (interpretata dall’aggraziata e sempre più brava Denise Tantucci) che aspira a diventare giornalista e che si presenta in qualità di "stagista". Ed è qui che un nuovo piano interpretativo entra in questo affascinante affresco di vita. Non solo il gioco tra passato e presente di una vicenda drammatica, ma anche quello tra il passato modo di fare "il giornalismo di provincia" sulla carta stampata, e quello attuale, rappresentato soprattutto dall’informazione digitale non sempre legata alle testate giornalistiche accreditate. Il primo, più intimista, meno sensazionalista, più garbato, per nulla influenzato dalla lunghezza di un articolo e dal tempo che occorre per leggerlo l’altro, sempre all’affannosa ricerca di vincere la "grade sfida" collezionando il numero più grande possibile di letture, di "Follower" e di "like" con notizie sempre più sensazionalistiche, incalzanti, ripetute, brevi, fatte soprattutto di immagini. E Ottone, così, si ritrova a dover comprendere queste nuove regole del gioco. Alle volte però, mentre ci illudiamo di giocare con la vita, non capiamo che in realtà è la vita a giocare con noi e, infatti, il ritrovamento di alcune pagine scritte da sua nipote, indica ancora una volta a Ottone che dentro una verità se ne può celare benissimo un’altra. E allora la curiosità lo spinge a togliere un altro pezzo dal giocattolo, a togliere un ulteriore “velo” ma, con una precisa accortezza: svelare per ri-velare. E questo solamente per proteggersi il più possibile dalla luce nuda e accecante della verità.  La verità umana è un gioco di luci e di ombre, e non è mai semplice giocarci, né, tantomeno, "vincere". Il "giocattolo", proprio come quel "castello", giacciono rotti tra la polvere, e se qualcuno li vedrà e soprattutto capirà, forse da essi nascerà un nuovo inizio. Dal canto mio sto già pensando a quando andrò nuovamente a vedere il film "Castelrotto" di Damiano Giacomelli proprio per riuscire a comprendere.   

22/02/2024 16:50
Montefano, stagione teatrale 2024 al femminile: Nada in concerto al Teatro "La Rondinella"

Montefano, stagione teatrale 2024 al femminile: Nada in concerto al Teatro "La Rondinella"

Martedì pomeriggio, nel Foyer del Teatro "La Rondinella", il sindaco Angela Barbieri e Marco Bragaglia, presidente dell’Associazione Culturale La Rondinella, hanno presentato la stagione teatrale 2023/2024 dal titolo "L’Arte è Donna": il progetto, sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, è incentrato sugli incontri con l'universo femminile nel mondo della performance artistica, la programmazione teatrale pone la donna come figura centrale di rinascita e filo conduttore del programma culturale. Gli spettacoli in cartellone offriranno un'ampia gamma di esperienze tra cui opere liriche, concerti musicali e performance teatrali, tutte mirate a esplorare e celebrare il talento femminile e il suo impatto sulla società. "La selezione degli spettacoli per questa stagione teatrale è il risultato di un attento processo di ricerca e valutazione - ha commentato Marco Bragaglia -. Siamo entusiasti di presentare una programmazione così diversificata, che riflette l'impegno dell'Associazione nel portare al nostro pubblico esperienze culturali stimolanti e significative, un viaggio attraverso generi e tematiche differenti”. "La Stagione 2023/2024 del nostro splendido teatro rappresenta un importante appuntamento culturale per la nostra comunità - ha aggiunto il sindaco di Montefano Angela Barbieri -. Ringrazio l'Associazione Culturale La Rondinella per il suo impegno nel promuovere l'arte e valorizzare il talento femminile attraverso queste affascinanti proposte." Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:  Domenica 25 Febbraio 2024 - Ore 18.00 "DONNE ALL’OPERA tra Ottocento e Novecento" Lo spettacolo offre un viaggio attraverso le opere di compositori celebri come Donizetti, Verdi e Puccini, eseguite magistralmente dai Solisti dell'Accademia d’Arte Lirica di Osimo. Un'occasione imperdibile per gli amanti del bel canto. Biglietto Unico € 8 Sabato 2 Marzo 2024 - Ore 21.15 "NADA DUO in concerto" Nada, accompagnata da Andrea Mucciarelli alla chitarra, riprende quello che era il concerto del "Nada Trio", un progetto nato nel 1994 con la collaborazione di Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti, chitarra e contrabbasso degli Avion Travel. Dalla loro unione nasce un disco che ottiene innumerevoli apprezzamenti seguiti da molti concerti in Italia e in Europa. Il progetto venne documentato da un cd dal titolo "Nada Trio" che vince tra gli altri il Premio Tenco ed il premio Musicultura di Recanati, poi distribuito nelle edicole da Olis e successivamente nella distribuzione tradizionale da "Storie di Note". Biglietto € 20 (Ridotto € 18 per Soci Rondinella e ragazzi fino a 12 anni) Domenica 17 Marzo 2024 - Ore 18.00 "LETTERA 22 - CANTIERI Olivetti" Un'opera teatrale ispirata alla figura di Adriano Olivetti, ideata e diretta da Isabella Carloni e Andrea Fazzini. "Lettera 22" esplora il pensiero visionario di Olivetti e la sua rilevanza nel contesto contemporaneo, offrendo uno spettacolo che coniuga arte e riflessione sociale. Biglietto € 12 (Ridotto: € 10 per Soci Rondinella e ragazzi fino a 12 anni)      

22/02/2024 11:05
San Severino, Umberto Galimberti sul palco del Feronia nel giorno della Festa della donna

San Severino, Umberto Galimberti sul palco del Feronia nel giorno della Festa della donna

La città di San Severino Marche si appresta a vivere un 8 marzo pieno di spunti di riflessione. In occasione della Festa della Donna il teatro Feronia ospiterà, infatti, il grande filosofo, giornalista, saggista e psicoanalista italiano Umberto Galimberti in una nuova data del Rivela Festival, rassegna organizzata da Eclissi Eventi con il sostegno della Regione Marche, il patrocinio del Comune e della Provincia, la collaborazione della Pro Loco di Tolentino Cultura e Turismo, dei Teatri di Sanseverino e della Pro Loco Iat di San Severino Marche. “Il pubblico che partecipa al Rivela Festival sarà portato a meravigliarsi, ad interrogarsi su ciò che accade nel mondo e dunque a comprendere” - spiegano gli organizzatori. A moderare l’incontro sarà la giornalista Agnese Testadiferro. Sul palco Galimberti rifletterà sul tema “L’io e il noi: il primato della relazione”. “Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva – riflette Galimberti in merito al tema della sua “lectio” – Mia moglie, mio marito: togliete questi possessivi. Non c’è niente di vostro: l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro. Ciascuno di noi è il riflesso dello sguardo dell’altro. Oggi ci si lamenta dell’egoismo, del narcisismo, ma chi ha messo il seme del primato dell’individuo rispetto alla comunità?”. E ancora: “La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore. L’aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Noi viviamo finché c’è qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane “se ne vanno” perché nessuno le ama più. L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico. L’amore – conclude il filosofo – è prevalentemente vissuto oggi come passione, come fatto transitorio: nel nostro tempo si è sviluppato un concetto terrificante di libertà, dove libertà non è facoltà di compiere delle scelte ma come “revocabilità” di tutte le scelte”. L’evento si preannuncia già come sold out.   

21/02/2024 11:33
"La ragione umana risponde a tutte le domande della vita?" La risposta nel Purgatorio di Dante

"La ragione umana risponde a tutte le domande della vita?" La risposta nel Purgatorio di Dante

Seconda tappa del viaggio nel Purgatorio della Commedia, venerdì 23 febbraio, alle ore 21.15, nella Palazzina sud del Lido Cluana di Civitanova Marche, insieme all’Associazione dantesca civitanovese. L’evento ha il patrocinio del comune di Civitanova. Dopo la libertà, di cui si è parlato il mese scorso attraverso la figura di Catone, sarà la volta della ragione e della misericordia. Introduce la conversazione, la professoressa Maria Luisa De Luca. Il canto III, infatti, si apre con il riconoscimento del limite della ragione umana: se essa fosse stata sufficiente a comprendere tutte le cose, non sarebbe stata necessaria l’Incarnazione di Cristo. Ma questo è anche il canto della misericordia divina, che spiazza i giudizi degli uomini. Un concetto incarnato dalla vicenda terrena di Manfredi, figlio di Federico II, morto nella battaglia di Benevento nel 1266. Da scomunicato, non fu neanche sepolto in terra consacrata e sarebbe stato ragionevole trovarselo all’Inferno. Ma il suo pentimento in punto di morte gli valse il perdono di Dio, perché «la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei».  

21/02/2024 10:11
A Macerata i "Venti dell'Est": appuntamento al Lauro Rossi con l'Orchestra Filarmonica Marchigiana

A Macerata i "Venti dell'Est": appuntamento al Lauro Rossi con l'Orchestra Filarmonica Marchigiana

Un direttore e un solista di grande livello internazionale per il prossimo programma "Form: Venti dell’Est". Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana sale per la prima volta Carlo Rizzi, ambasciatore della musica italiana a Londra, Parigi, Salisburgo e soprattutto a New York, dove in 30 anni ha diretto circa 250 opere alla Metropolitan Opera. Il solista è il pianista Andrea Lucchesini, accademico di S. Cecilia dal 2008, impegnato anche nell’organizzazione musicale e direttore artistico degli Amici della Musica di Firenze. Il viaggio di Form lambisce i confini dei paesi ad Est di Vienna: la Polonia di Chopin, la Transilvania di Bartók e la Boemia che accoglie Mozart con un entusiasmo maggiore che nella capitale dell'Impero. Opere e Autori, tra Settecento e Novecento, si trovano accostati per analogie o per contrasti. La serata musicale inizia con le Danze Popolari Rumene per orchestra di Béla Bartók, estroverse nei loro ritmi caratteristici, per passare al Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore, Op. 21, di Fryderyk Chopin, opera giovanile, presentata per la prima volta a Varsavia. Si prosegue con la prima esecuzione italiana della Marcia per orchestra, arrangiamento di frammenti da due divertimenti in re maggiore di Mozart per archi e per fiati scritto da uno dei più importanti compositori polacchi viventi, Zygmunt Krauze, per il centenario mozartiano del 1991. Chiusura con la Sinfonia n. 38 in re magg. K. 504 di Wolfgang Amadeus Mozart, nota con l’appellativo "di Praga", perché scritta nella capitale boema mentre andava in scena il Don Giovanni. L’appuntamento al Teatro Lauro Rossi è per martedì 20 febbraio, alle ore 21. Biglietti da 15 a 18 euro, per gli studenti prezzo speciale a 4 euro. Biglietteria dei Teatri: tel. 0733 230735, boxoffice@sferisterio.it. Vendita anche online su www.vivaticket.com.

19/02/2024 16:15
Macerata, il monumento dedicato ai martiri delle foibe voluto dal Comune

Macerata, il monumento dedicato ai martiri delle foibe voluto dal Comune

Nella città di Macerata un nuovo monumento si erge solenne nel paesaggio urbano del quartiere delle Vergini. Esso commemora i martiri delle foibe e onora la memoria di coloro che hanno perso la vita in uno dei capitoli più oscuri della storia italiana. Ideato e voluto fortemente da un socio recentemente entrato a far parte del Rotary Club Macerata, il colonnello dell’esercito ing. Marco Maria Contardi, questo monumento è un simbolo tangibile di ricordo e riflessione. Il progetto del monumento è stato curato con grande attenzione al dettaglio con l'obiettivo di rappresentare la memoria e la dignità delle vittime del martirio. Le sue dimensioni non sono state scelte a caso, bensì con l'intento di rispecchiare l'importanza e la sacralità del tema trattato. Pertanto il progettista ha fatto volutamente uso del un “rettangolo aureo”, una sezione artistica in uso sin dall'antichità per le sue proporzioni ideali, che si ritrova in varie forme d'arte e architettura e incarna armonia e simmetria. Al centro di questo rettangolo in sezione aurea è riportata la sezione longitudinale di una foiba, una ferita aperta nella storia italiana che qui è simboleggiata dalla bandiera italiana squarciata verticalmente. Questa rappresentazione visiva evoca il dramma delle foibe (grandi inghiottitoi carsici così chiamati in Venezia Giulia), dove l'Italia stessa è stata gettata con violenza e, soprattutto, rappresenta la ferita inflitta alla nostra Patria. I colori e le dimensioni della bandiera riportati sul monumento non sono stati scelti a caso, ma rispettano fedelmente le prescrizioni governative, conferendogli un'autenticità e una coerenza straordinarie. Il rosso della bandiera, che si trasforma nel sangue dei martiri sul fondo delle foibe, bagna idealmente il basamento del monumento, realizzato in pietra d'Istria. Questa scelta non è casuale, ma intenzionale, poiché simboleggia il legame profondo con la terra d'Istria, amata e martoriata. Il rosso, che nella simbologia della bandiera rappresenta anche l'amore, aggiunge un significato ancora più profondo a questo monumento dalla forte carica emozionale. Dietro la sezione della foiba un vetro stratificato e satinato diffonde un fascio di luce ascendente a richiamo della gloria dei martiri che si innalza verso il cielo. Questa luce riflette anche la speranza e la resilienza di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la giustizia. Il sito e l'orientamento del monumento sono stati scelti con cura dal Comune, il quale ha individuato un luogo che consente anche di intravedere il Mare Adriatico in direzione dell'Istria. Questa scelta geografica aggiunge un ulteriore spessore di significato al monumento, collegando il passato doloroso al presente e al futuro. Inaugurato il 10 febbraio 2024 con una cerimonia toccante e partecipata dal Club rotariano e dalla comunità cittadina tutta, questo monumento si erge come un tributo tangibile alla memoria dei martiri delle foibe ed è un vigoroso monito contro l'oblio. Esso è per la comunità un luogo di riflessione, di onore e di impegno affinché le tragedie del passato non vengano mai dimenticate e non si ripetano mai più. Impegnato anche in missioni all’estero durante la sua carriera militare, in particolare nell’ambito della Missione NATO “Joint Enterprise” nel teatro di operazioni nel Kosovo, il rotariano Contardi, ideatoredel monumento, è un’acquisizione molto strategica per il club, nel quale porta una visione geo-politica allargata e una esperienza di servizio per la pace importante. Lunedì 19 febbraio Contardi terrà presso la consueta conviviale del Club rotariano di Macerata una conferenza “KFOR – JOINT ENTERPRISE” in cui, a partire dalla sua esperienza vissuta direttamente, illustrerà la presenza di missioni militari internazionali di pace, umanitarie e di stabilizzazione nei Balcani che hanno avuto inizio nel 1991 al fine di attenuare i conflitti determinati dal processo di disgregazione della Repubblica iugoslava e dalla costituzione degli Stati nazionali, a governare le crisi e ad arginare le conseguenze di carattere umanitario.

17/02/2024 21:20
Recanati: inaugurata la sala intitolata ad Adelaide Gigli

Recanati: inaugurata la sala intitolata ad Adelaide Gigli

Al Museo Civico Villa Colloredo Mels di Recanati inaugurata la sala intitolata ad Adelaide Gigli, artista nata nella città leopardiana ed emigrata in Argentina all'epoca del fascismo. Insieme al sindaco Antonio Bravi e all'assessora alla cultura Rita Soccio anche lo scrittore Adrian Bravi, autore del libro "Adelaida" sulla biografia dell'intelletuale, segnalato per il Premio Strega 2024. Una storia personale che attraversa gli anni della dittatura militare argentina, l'impegno politico, la sorte dei figli desaparecidos e il ritorno nella città della poesia, dove Adelaida ha vissuto gli ultimi anni della sua vita tra la creta delle sue sculture e un bicchiere di buon whisky. La sala appena inaugurata - adiacente agli spazi che sono già sede del Museo dell'emigrazione marchigiana - ospiterà le prossime mostre temporanee.

17/02/2024 19:46
Le "Eminenze grigie" di Lorenzo Castellani: vite straordinarie di uomini all’ombra del potere

Le "Eminenze grigie" di Lorenzo Castellani: vite straordinarie di uomini all’ombra del potere

Nel suo ultimo libro in uscita oggi per i tipi di Liberilibri, intitolato "Eminenze grigie. Uomini all’ombra del potere", Lorenzo Castellani passa in rassegna le vite straordinarie di dodici personaggi tanto influenti quanto avvolti nel mistero che, agendo dietro le quinte della politica da palcoscenico, hanno fatto la storia e soprattutto la fortuna degli uomini di potere ai quali hanno messo a disposizione i loro servizi. Castellani, docente di storia delle istituzioni politiche alla Luiss, ci offre una inedita e intrigante carrellata di "eminenze grigie" dell’ultimo secolo, che si apre con la storia di frate Giuseppe, il capostipite dei moderni consiglieri politici: la proto-eminenza grigia del cardinale Richelieu. «Il frate di Richelieu, per quanto affascinante, non è una figura positiva», scrive Castellani, «ma un fantasma che continua ad aggirarsi per il mondo nel corso del Ventesimo secolo. È un costruttore di idolatrie – la deificazione dello Stato, della nazione e del capo politico – che ingannano molti e servono l’interesse di pochi. Succedeva nell’Europa della Guerra dei Trent’anni ed è successo nel mondo del Novecento.» Quelle tratteggiate dall’autore sono figure spesso appartate e poco note, religiosi, banchieri, scienziati, spin doctor, burocrati e giuristi, ma che hanno orchestrato momenti politici fondamentali. Una specie invisibile di potenti decisori sui quali si sono costruite le facciate ben più popolari e riconoscibili di molti regimi politici: personaggi che hanno rappresentato lo spirito di intere epoche storiche e che si sono spesso rivelati molto più potenti e determinanti di un voto o delle correnti di un partito.  E se la storia li relega ancora in meandri inesplorati e impenetrabili, questo libro ne ricostruisce le biografie e le personalità, raccontandone le azioni e svelandone le intuizioni geniali, i feroci scontri e le strategiche alleanze: «Potere opaco, dunque, commistione tra pubblico e privato, incontrollabile, dotato di sfumature magiche, sovrannaturali, religiose oppure scientifiche, incline all’affarismo e al cinismo. Nel corridoio che porta al trono, laddove stazionano le eminenze grigie, le passioni più elevate e quelle più meschine si fondono insieme.» Tra loro Zhou Enlai, l’intellettuale consigliere di Mao Zedong definito il Machiavelli cinese; lo scienziato Frederick Lindemann, amico intimo e primo consigliere di Churchill; Michel Debré, il sarto costituzionale di Charles de Gaulle; e ancora Keith Joseph, il cervello di Margaret Thatcher, fino a Vladislav Surkov, il tecnologo politico di Vladimir Putin.

15/02/2024 11:03
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