Montecassiano si appresta a festeggiare il santo patrono San Giuseppe con una pluralità di manifestazioni sia civili sia religiose. Domani (martedì 19 marzo), alle ore 19 sarà celebrata la santa messa nella collegiata di Santa Maria Assunta accompagnata dalla corale Piero Giorgi. Al termine della funzione religiosa inizierà la processione per le vie del centro storico con la stata del santo con la banda musicale cittadina insieme a tutte le confraternite e alle autorità cittadine.
Per quanto riguarda le manifestazioni civili, sabato 23 marzo alle 14, per gli amanti del ciclismo, in via Oberdan si terrà il 1° “Trofeo tris stampi”, gara a cronometro per dilettanti Elite Under 23, mentre alle 21 l’aula magna del Palazzo dei Priori ospiterà il “Concerto di primavera” delle corali Piero Giorgi di Montecassiano e Canto libero di Castelgandolfo. L’ingresso è libero.
Domenica 24 marzo, invece, l’appuntamento è alle 12 in piazza Unità d’Italia con il 59° “Gran Premio San Giuseppe”, gara ciclistica internazionale per dilettanti Elite Under 23. Alle 17 si terrà la premiazione dei ciclisti mentre alle 18 l’appuntamento è al cineteatro Camillo Ferri con “Note di cinema”, concerto della banda filarmonica Piero Giorgi diretta dal Maestro Osvaldo Bracalenti. Fino a domenica alla chiesa San Marco è fruibile la mostra “Don Antonio Castellani a Montecassiano: l’uomo, il sacerdote, l’educatore, l’artista (1956-1978)”.
«La festa patronale – ha dichiarato il sindaco Leonardo Catena – è una ricorrenza importante che assume una valenza sia religiosa, sia spirituale sia civile.
La comunità partecipa numerosa ad una cerimonia che è un momento di vicinanza, di fraternità che ci permette anche di riflettere sulle condizioni affinché la nostra comunità diventi sempre più civile e capace di offrire opportunità di inclusione sociale e qualità della vita. Lo scorso anno di questi tempi abbiamo ricordato Don Giuseppe Ortenzi, quest’anno solo alcune settimane fa abbiamo ricordato un’altra straordinaria guida della nostra comunità Don Antonio Castellani. Due sacerdoti che sono stati guide spirituali e di vita per tante generazioni. Il loro esempio e la loro memoria restano vivi con noi».
Giles Robson, la nuova star dell’armonica blues al Castello della Rancia.
Dopo i sold out dei precedenti eventi Club di San Severino Blues, sabato 23 marzo alle ore 21 arriva al Castello della Rancia di Tolentino una nuova grande serata con cena e il concerto di un importante ospite internazionale, l’inglese Giles Robson.
Grandi armonicisti come Sugar Blue e Paul Jones considerano il musicista inglese uno dei migliori suonatori d’armonica blues attuali, musicista impegnato in prima linea nel rendere popolare fra i giovani l’armonica, uno strumento poco usato nella musica contemporanea. Non a caso il suo primo disco solista “For Those Who Need The Blues” è uscito per la V2 Records, l’etichetta discografica di star mondiali “giovanili” come Mumford & Sons, Adele, Simply Red e Skunk Anansie.
Un bellissimo disco di blues urbano elettrico, nove tracce registrate in diretta che trasudano spontaneità e roots. Giles Robson del resto viene dall’esperienza di tanti palchi internazionali (Russia, Inghilterra, Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Scozia) calcati come frontman dei The Dirty Aces, garage band di rock blues. Il suo talento fenomenale, caratterizzato da uno stile potente, selvaggio e originale, pieno di groove e soul, ha entusiasmato il pubblico europeo e colleghi, con i quali ha fatto tour e jam session, come Mud Morganfield, Steve Cropper (Blues Brothers), Animals, Joe Louis Walker, Billy Branch, Charlie Musselwhite e il mitico Buddy Guy nel suo leggendario locale a Chicago.
La rivista Musicopolis definisce Robson “Il Joe Bonamassa dell’armonica blues”; il The Daily Express “Il miglior armonicista della scena blues di oggi”; Mike Vernon, il leggendario produttore di Eric Clapton ne parla come di “Una stella in ascesa… la cui creatività non ha limiti”. L’ultimo cd di Robson, “Journey To The Heart of the Blues”, firmato insieme al leggendario chitarrista Joe Louis Walker e al pianista Bruce Katz, è stato nominato in concorso come miglior album acustico e come miglior album dell’anno ai Blues Music Award 2019, che saranno proclamati il 9 maggio prossimo a Memphis al grande evento organizzato della Blues Foundation.
Il concerto di Robson al Castello della Rancia si annuncia quindi come un’occasione imperdibile di ascoltare una futura star del blues internazionale, accompagnata in tour da una band italiana di alto livello, composta da Pablo Leoni alla batteria, Ettore Cappellini alla chitarra e Max Pierini al basso.
Domenica 17 marzo si conclude l’edizione 2019 dell’antica Festa di San Firmano, una “dieci-giorni” piena di eventi religiosi, culturali e ludici. La mattinata inizierà con la gara di bocce in campo aperto e con le funzioni religiose all'Abazia. Si prosegue poi alle ore 17:00 con il divertente spettacolo teatrale “Tutti i nodi vengono al pettine” presentato dalla compagnia “Attori per Caso” e offerto dalla locale sezione Aido. Alle 19 ci sarà l'estrazione della Lotteria, per concludere la giornata alle ore 20:30 con i fuochi pirotecnici.
Per tutta la giornata saranno attrezzati tendoni riscaldati, stand gastronomici, giochi popolari, pesca di beneficenza, luna park e la mostra culturale “San Firmano sulla Via lauretana” allestita all’interno dell’Abazia.
La Festa di San Firmano 2019, progettata e gestita dal Comitato “L’Abbadia” presieduto dalla dott. Cinzia Mandolesi, ha coniugato il millenario passato con il prossimo futuro archeologico, in un suggestivo mix di religione, storia, tradizione, arte e ricerca archeologica condotta con metodi e strumenti scientifici, che consoliderà il prestigio del Sito-San Firmano anche quale tappa fondamentale, e attrezzata per l’accoglienza, della Via lauretana.
Sarà un mese importante quello di marzo per la Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti. Domenica 31 marzo alle ore 16, infatti, riapre l’antica sala di lettura situata al primo piano dello storico immobile di piazza Vittorio Veneto e porterà il nome di un illustre maceratese, Libero Paci.
L’inaugurazione della sala avviene nello stesso giorno del 1787 quando ebbe luogo la prima apertura dell’importante contenitore culturale maceratese. La sala lettura oggi diventa centro di documentazione per la storia locale Maceratese e marchigiana grazie al lavoro da parte del personale bibliotecario di catalogazione dei fondi presenti in biblioteca, coordinati dal dirigente del settore Gianluca Puliti e fino a settembre da Alessandra Sfrappini, e aperta alle nuove produzioni editoriali.
La Giunta comunale ha deliberato l’intitolazione a Libero Paci a motivo all’alto contributo culturale che lo studioso maceratese ha offerto attraverso le ricerche e le opere, la passione civile e il forte impegno che profuse a beneficio della nostra comunità. Ricercatore, archivista e scrittore, Paci è stato uno dei massimi esperti e conoscitori della storia, della cultura e delle tradizioni maceratesi. Per oltre trent’anni dipendente del Comune di Macerata, dopo il suo lavoro come segretario del sindaco Otello Perugini, proseguì la sua carriera lavorativa proprio alla Biblioteca Mozzi Borgetti dove riordinò diversi fondi librari ma anche, grazie alla sua passione per la musica, manoscritti e libretti musicali, contribuendo alla valorizzazione e alla fruizione del prezioso patrimonio della biblioteca comunale.
Collaboratore de Il Messaggero, Paci ha firmato innumerevoli pubblicazioni tra cui, in veste di coautore insieme a Dante Cecchi e Aldo Adversi, l’opera in cinque volumi della “Storia di Macerata” pubblicata a partire dal 1969 per volontà dell’Amministrazione comunale e Consiglio comunale di quel periodo. Conosciutissimo anche il suo libro “Ma c’era Macerata” del 1989 dove sono raccolti gli scritti di Paci nel suo inconfondibile stile aneddotico che tanto amava, illustrati dalle opere artistiche di Magdalo Mussio.
L’antica sala di lettura è stata sottoposta, nell’ambito del più ampio intervento di riqualificazione che ha riguardato l’intero immobile del polo culturale, a lavori di riallestimento e risanamento mantenendo le caratteristiche che gli erano proprie. La sala, infatti, ha conservato il soppalco che è stato soltanto ampliato adeguandolo alle vigenti norme di sicurezza, è stata ritinteggiata e arredata con tavoli e sedie mentre è stata allestita una nuova illuminazione estesa poi anche all’ingresso del locale.
Oggi la Biblioteca Mozzi Borgetti conta oltre 350.000 volumi e, oltre ai 10.000 manoscritti, possiede 300 incunaboli ed oltre 4000 edizioni del XVI secolo. La Biblioteca ha inoltre una raccolta musicale e teatrale, una collezione risorgimentale e una ricca fototeca con oltre 20.000 immagini, un patrimonio ricchissimo e prezioso.
In Italia, fino al 2004, erano circa 400 l'anno i bambini abbandonati alla nascita, ma anche grazie a linee d'azione volte a garantire l'anonimato alle madri, soprattutto affinché l'abbandono avvenga in ospedale, dove si può avviare la strada dell'adozione, ad oggi siamo a molti meno di 300. Tuttavia, garantire l'anonimato alla madre per permettere al figlio comunque una vita, significa lasciare questi neonati senza qualcosa di intimamente originario. Sono esperienze drammatiche e vissute spesso con un costante senso di mancanza. Di questo e di altro, di come si spera e si rinasce si parlerà alla presentazione del libro "Perchè? Una storia vera" di Anna Agostiniani, curatori Michele Albini e Giulia Bornacin (edizioni booksprint, 2015), in un incontro aperto a tutti promosso dal Consiglio delle donne del Comune di Macerata e dall'Università di Macerata per il prossimo 20 marzo, alle ore 15, nell'Aula verde del Polo Pantaleoni.
Si tratta di un volume autobiografico, è il racconto di una bambina abbandonata alla nascita, adottata e abusata che nella continua ricerca della madre e delle sue origini ritrova sé stessa fino a dedicare la sua vita ai bambini in difficoltà attraverso la creazione dell'associazione "Mango onlus" che lavora in Paraguay. Per questo racconto Anna Agostiniani è stata già premiata al Salone internazionale del libro, ospite del TG2 e della Biblioteca nazionale di Roma. L'incontro con Anna, accompagnata dalla curatrice-attrice Giulia Bornacin che intermezzerà l'incontro con letture dal volume, sarà l'occasione per parlare anche della legge sul diritto dei figli abbandonati di conoscere i genitori e le loro origini e delle proposte legislative per riformarla.
“Proprio per sottolineare la rinascita di una donna forte e generosa – interviene la presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani - abbiamo scelto la giornata che precede l'inizio della primavera, la stagione delle possibilità. L'iniziativa rientra tra quelle stimolate dalla Giornata delle donne, oggi più che mai importante anche per segnalare donne che ce l'hanno fatta, che sono uscite dalle difficoltà, che sono di esempio per continuare a lavorare per il loro pieno riconoscimento sociale”.
All'incontro, al quale interverranno Ninfa Contigiani, presidente del Consiglio delle donne e docente UniMc, l’onorevole Irene Manzi, Paola Nicolini docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione UniMc, Natascia Mattucci, docente di Filosofia dei diritti umani UniMc e presidente Cug, porterà i saluti dell’Amministrazione comunale l’assessore alle Pari opportunità Federica Curzi. Il coordinamento sarà di Barbara Vittori componente del Consiglio delle donne e presidente della Cooperativa sociale La Meridiana.
La presentazione del libro è accreditata per gli studenti di Servizio sociale (L – 39 e LM 87), Psicologia evolutiva e Filosofia dei diritti umani.
È Daniele Lippi, classe 1990 già 1 stella Michelin, il vincitore della sesta edizione del Sina Chef’s Cup Contest con il suo “Lambrusco e popcorn”, tenuta ieri sera al ristorante Vere Italie in centro storico a Macerata. Una sfida a “suon di piatti”, in finale anche Marcello Trentini del Magorabin di Torino e Luciano Monosilio di Luciano Osteria Gourmet di Roma, la gara tra coppie di chef stellati in Italia, che quest’anno ha visto come protagonista la musica.
Ognuno dei tre chef ha infatti omaggiato cantautori italiani con il proprio piatto che ha preso forma dalle note di Pietro Mascagni, Lucio Dalla e Luciano Ligabue per una trasformazione in gusto senza precedenti. Una finale emozionante che Daniele Lippi ha vinto con la sua creazione “Lambrusco e popcorn” prevalendo sui “Tortelli di crostacei, barbabietola e yuzu” di Marcello Trentini e “Maiale, ostrica, broccolo romanesco e birra” di Luciano Monosilio. Un piatto ciascuno, una ricetta inedita e originale, che insieme all’entrée del residente chef Entiana Osmenzeza e al dolce del pastry chef di Vere Italie Roberto Molesti, ha composto la cena che gli ospiti hanno potuto degustare.
La giuria, composta da Andrea Martina Di Lena (So Wine So Food), Salvatore Cosenza (Via dei Gourmet, Agrodolce) e Evio Hermas Ercoli (Presidente Accademia di Belle Arti Macerata), ha valutato le creazioni degli chef secondo i criteri di coerenza con il tema, esecuzione dello show cooking, bontà del piatto, rapporto qualità-prezzo e valore estetico ed artistico.
Una vera e propria cena esperienziale per un evento definito 5.0. ospitata nel nuovo ma già noto ristorante Vere Italie in via Crescimbeni a Macerata. Il pubblico si è “immerso totalmente” nel sapore del piatto grazie all’accompagnamento della musica che ha ispirato i piatti per un coinvolgimento completo dei cinque sensi.
Le ricette sono state accompagnate dai vini dell’azienda Quacquarini di Serrapetrona.
Civitanova all’Opera inizia con un tripudio di applausi. Buona la prima. Ieri sera pubblico numeroso al Teatro Rossini, 800 persone circa, per assistere alla recita di Madama Butterfly. Spettatori attenti nel seguire la tragedia di Cio cio-san, composta da Giacomo Puccini, con un’ottima interpretazione del soprano Daria Masiero, molto apprezzata; così come il tenore Giuseppe Varano che ha vestito i panni di Pinkerton, tenente della Marina degli Stati Uniti e il baritono Gianpiero Ruggeri nel ruolo del console americano Sharpless, ben sostenuti dall’Orchestra Sinfonica Puccini e dal Coro Gaspare Spontini, diretti da Alfredo Sorichetti, direttore artistico di Civitanova all’Opera.
Tra i presenti istituzionali c’erano il Commissario capo della Polizia di Civitanova Marche Lorenzo Sabatucci, il Comandante della compagnia Carabinieri di Civitanova, Maggiore Enzo Marinelli, il Comandante della Capitaneria di Porto Patrizio Piacentini, il Sindaco Fabrizio Ciarapica e gran parte della Giunta, oltre ai rappresentanti del CdA dei Teatri.
Il prossimo appuntamento con l’opera è il 18 maggio. In scena La bohème, sempre di Giacomo Puccini, titolo che segnò il debutto nell’opera lirica di Sesto Bruscantini (nel ruolo di Colline) a cui è dedicata questa stagione lirica. Il giovane basso fece la sua prima esperienza operistica nel 1946 nella sua città, proprio sullo stesso palco calcato dai protagonisti di Civitanova all’Opera. Il regista è José Medina, mentre il ruolo di Mimì è interpretato da Marta Torbidoni, cantante marchigiana in forte ascesa.
Domani (domenica 17 marzo) l’associazione “La Zattera” presenta il film documentario “Terra rossa” di Diego Capomagi. La proiezione, ad ingresso libero, si terrà nella sala Aleandri del teatro Feronia, in piazza del Popolo. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severino Marche.
Nel sud dell’Etiopia c’è una località di nome Key Afer, cioè Terra Rossa: prende il nome dal colore della terra, ricca di argilla, con la quale secondo la Bibbia è stato forgiato il primo uomo. Ed è proprio lì, nella bassa Valle dell’Omo, che, secondo la scienza, è nata davvero l’umanità, così come noi la conosciamo.
In questi luoghi impervi vivono popoli che vantano una storia plurimillenaria. Queste persone, libere, fiere, dirette discendenti dei primi Homo Sapiens, e quindi nostri congiunti, oggi sono a rischio di estinzione, e la loro cultura potrebbe scomparire per sempre.
Il regime etiope sottrae i terreni a chi li coltiva e li usa come pascoli, per svenderli a grandi compagnie multinazionali, e i popoli locali si ribellano, rivendicando i propri diritti, libertà e giustizia per tutti.
Il film “Terra Rossa” è un viaggio alla scoperta di queste terre e questi popoli e mostra una realtà incredibile e meravigliosa che sta per essere spazzata via a causa di dinamiche gestite in malo modo da un governo autoritario e violento.
Domani 16 marzo 2019 alle ore 17 presso la Galleria degli Antichi Forni di Macerata si inaugura la mostra dal titolo “Attorno alla scuola della stazione” in occasione della “Giornata della Donna 2019”
La mostra curata da Paola Ballesi e voluta dal CIF Centro Italiano Femminile di Macerata e con il patrocinio del Comune di Macerata. La mostra resterà aperta dal 16 al 25 marzo.
Gli artisti invitati saranno:
- SILVIO CRAIA
- FEDERICA AMICHETTI
- CARLO BALLESI
- EGIDIO DEL BIANCO
- PAOLO GOBBI
- CARLO IACOMUCCI
- TERESA MARASCA
- WILLIAM MEDORI
- GIANFRANCO MORINI
- SHURA OYARCE YUZZELI
Intorno all’Odissea di Basilio, testimonial del progetto Pappa Fish la campagna educativa alimentare per l’introduzione del pesce fresco locale nelle mense scolastiche, si sono ritrovati stamattina bambini e insegnanti della scuola infanzia e primaria di via Cardarelli a Macerata, per un momento di festa conclusivo del percorso educativo portato avanti sul tema alimentare nel corso dell’anno.
Presenti anche il dirigente Gianluca Puliti, la dirigente scolastica Sabina Tombesi e le educatrici responsabili del progetto Pappa Fish, i più piccoli hanno allestito una mostra dei poster da loro disegnati sulle peripezie di Basilio, mentre i bambini della scuola primaria hanno messo in scena le avventure di questo simpatico pescatore di acciughe, alle prese con una nonna e nipote che volevano pesce fresco da fare a scottadito.
Il progetto è finanziato al settanta per cento con i fondi europei destinati allo sviluppo del settore ittico, per un importo di 21mila 910 euro. Obiettivo del progetto, che si è sviluppato durante tutto l’arco dell’anno scolastico in tutte le scuole maceratesi e che si sta concludendo in questi giorni con eventi nei vari plessi, è quello di abituare i bambini al consumo di pesce fresco attraverso progetti didattici, laboratori creativi ed attività artistiche per far sì che possano avvicinarsi con più piacere e conoscenza a questo alimento.
Nasce il nuovo progetto Civitanova Solidarity sound con l’obiettivo di unire la musica dei giovani non professionisti all’impegno sociale. Da un’idea del gruppo di lavoro dell’area minori e famiglie, appartenente alla rosa dei sodalizi che gravitano attorno alla Consulta dei Servizi sociali, l’Assessorato al Welfare e quello alle Politiche giovanili del Comune promuovono questo concorso aperto a tutti i giovani d’Italia (dai 14 ai 35 anni) che siano liberi da contratti discografici discografici o editoriali.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina, nella Sala della Giunta di Palazzo Sforza, dagli assessori Barbara Capponi e Pierpaolo Borroni insieme a Paolo Ugolini e Anna Maria Pollastrelli, rispettivamente presidente e vice presidente della Consulta dei Sevizi sociali. In base all'accordo di programma tra Comune e Consulta stipulato lo scorso anno, è stato proposto un progetto rivolto ai giovani finalizzato ad avvicinarli a tematiche sociali attraverso la musica.
“Nasce questa nuova iniziativa che ha grande valenza sociale – ha spiegato l’assessore Capponi – che consente di coniugare l’obiettivo di far avvicinare i giovani al mondo del volontariato. Sostenere questi progetti è in linea anche con quanto ci siamo proposti nel programma di mandato relativo allo sviluppo di progettualità territoriali e giovani e a vantaggio della cittadinanza. I giovani possono divertirsi e fare musica anche accostandosi a temi più impegnativi”.
Due i premi in palio, uno per i gruppi e l’altro per solisti, che si trasformeranno in buoni acquisto in strumenti musicali.
“Abbiamo vincolato i testi delle canzoni a temi sociali quali il rispetto delle diversità, il disagio giovanile, l’ambiente, la salute e la solidarità – ha detto Ugolini. Ci auguriamo una ampia adesione, anche da altre regioni, perché sarebbe un bel segno di attenzione non solo verso la musica, ma verso il sociale da parte dei giovani”. Il direttore artistico è il Maestro Samuele Dutto.
“Non servono arrangiamenti per inviare la canzone – ha precisato Dutto, perché non vogliamo che i giovani sostengano spese. Basta registrare voce e chitarra o pianoforte e inviare un video di qualsiasi genere musicale. Le premiazioni avverranno in una data di luglio al Varco sul Mare”.
Entusiasta di questa data zero anche l’assessore Pierpaolo Borroni, che nel 2003 avviò la prima sala prove in città, raddoppiata dopo pochi anni e oggi gestita da una cooperativa a tariffa agevolata.
“Amo la musica, suono il basso da una vita – ha commentato Borroni – la musica aiuta i giovani a non imboccare brutte strade, quindi occorre incentivare queste iniziative. Sono molto soddisfatto di portare la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche sociali e ci impegneremo a fare anche di più quando riproporremo al seconda edizione del concorso”.
La celebre pianista polacca Joanna Trzeciak domenica 17 marzo in concerto a Recanati alle ore 18,30 presso l’Auditorium del Centro Mondiale della Poesia.
Nata a Cracovia dove ha iniziato la sua formazione musicale all’età di 7 anni, in seguito ha conseguito il diploma in pianoforte al Conservatorio di Varsavia. Ha suonato in quasi tutti i paesi europei, oltre che in Argentina, Brasile, Uruguay, Israele, Egitto, Kazakistan, Azerbaijan, Turchia, Libano, Canada, e Stati Uniti dove regolarmente viene invitata a tenere concerti e corsi di perfezionamento. Ha partecipato ai più importanti festival internazionali e tenuto concerti nelle più prestigiose sale da concerto e teatri.
Joanna Trzeciak ha una discografia significativa. Ha pubblicato vari CD di opere di K.Szymanowski, di Chopin e due straordinari CD con opere di JN Hummel. Queste registrazioni hanno ricevuto riconoscimenti internazionali, tra cui cinque Diapason. Ha poi pubblicato album con musiche di S.Rachmaninoff, F.Chopin, L.v.Beethoven, Max Reger, S.Prokofiev. Nell’ottobre 2010 ha ricevuto un ‘Award of Merit’ dal ministro della cultura polacco. È la direttrice artistica dell’Associazione Chopin delle Fiandre e del festival “Pianotune”.
Il programma del concerto prevede la Sonata n. 8 di Beethoven nota con il titolo di Patetica, composizione del cosiddetto primo periodo, che determinerà un punto di svolta nella produzione beethoveniana. Esempio del focoso temperamento del giovane compositore tedesco che piega la forma alle sue necessità espressive e che, nel periodo in cui questa sonata è stata concepita, forza i limiti delle potenzialità tecniche della tastiera. La pianista ci propone poi la sonata op.109, sempre di Beethoven, che fa parte del ciclo delle ultime tre sonate che nacquero quasi contemporaneamente tra il 1819 e il 1822, elaborate nel periodo in cui lo sforzo creativo del musicista era concentrato nelle immani composizioni vocali-sinfoniche della Missa Solemnis e della Nona Sinfonia. In questa sonata si delinea nettamente la nuova tendenza a una assoluta libertà fantastica che va oltre le esigenze formali della forma sonata.Dal vertice della musica tedesca passiamo ai due compositori che sono il simbolo della musica polacca, Chopin e Szymanowski. Del primo la Trzeciak ci propone la Polacca op. 44 in fa diesis minore pubblicata nel 1841, celebre composizione nata in un periodo di ricerca di nuove soluzioni formali, divisa in quattro parti che mantengono tuttavia una forte unitarietà. Szymanowski è un compositore meno noto al grande pubblico ma molto apprezzato in Polonia e nei paesi dell’est Europa, nato nel 1982 e scomparso nel 1937. Di lui verranno eseguiti due brani tratti da “Masks” (Maschere) composti nel 1915-1916 terribilmente complessi che mettono in evidenza il virtuosismo dell’esecutrice. Lavori altamente contrastanti e drammatici che si ispirano all’orientalismo e alla cultura spagnola. Il concerto è organizzato dalla Civica Scuola di Musica Beniamino Gigli e dal Comune di Recanati Assessorato alle Culture. L'ingresso è libero.
Aperte le selezioni per la 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), uno dei più importanti concorsi internazionali per solisti jazz under 30, fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz.
Continua, anche quest’anno, il format sperimentato lo scorso anno che porterà il Premio ad ascoltare i concorrenti in gara in tre importanti jazz club italiani prima delle finali di Camerino che decreteranno i vincitori dell’edizione.
Infatti il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, quest’anno farà tappa a Torino il 26 aprile presso il Torino Jazz Club, a Roma il 1 maggio all’Alexanderplatz Jazz Club e il 4 maggio presso l’Associazione Culturale Oltretromba Jazz Club di Poggiardo, a Lecce, per poi concludersi con le finali del 29 e 30 giugno a Camerino. A presiedere la giuria tecnica il sassofonista Francesco Cafiso che proprio dal Premio Urbani ha mosso i primi passi.
«Il format itinerante nato lo scorso anno è stato un grande successo e abbiamo voluto replicarlo anche quest’anno – racconta il direttore artistico Daniele Massimi – Si tratta di un modo per dare ai giovani la possibilità di esibirsi in importanti jazz club, suonando accompagnati da grandi jazzisti e al cospetto di una giuria di esperti davvero importante e che sveleremo prossimamente – continua – Presidente di giuria per questa edizione è un big del sassofono, Francesco Cafiso, vincitore del Premio Urbani nel 2001 a soli 12 anni. Da lì la sua carriera si è avviata al grande successo che sappiamo».
Le domande di iscrizione al PIMU dovranno pervenire via mail entro l’8 aprile 2018 attraverso l’invio dei materiali richiesti dal bando scaricabile sul sito del Premio (www.premiomassimourbani.com).
Rimangono da svelare i nomi degli altri componenti della giuria di questa edizione che certamente saranno al livello di quello che è ormai convenzionalmente il parterre del Premio Urbani. Infatti nelle passate edizioni i nomi sono sempre stati altisonanti, basti annoverare Kurt Rosenwinkel, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Ada Montellanico, Giorgio Li Calzi e numerosi altri. Un concorso che intesse partnership con importanti realtà come il Midj, Nuoro Jazz, Torino Jazz e Fara Jazz Festival e che, nel tempo, ha premiato e scovato l’eccellenza prima che chiunque altro potesse accorgersene. Nomi del calibro di Francesco Cafiso, Rosario Giuliani, Gianluca Petrella, Max Ionata, Dino Rubino, Julian Oliver Mazzariello, Alessandro Lanzoni e numerosissimi altri sono saliti alla ribalta proprio dopo l’incoronazione al Premio Urbani.
l Rotaract club di Macerata e Rotaract di Loreto insieme per il “Progetto Fenice” il cui fine è aiutare con diverse iniziative e service le popolazioni del territorio duramente colpite dal sisma del 2016. Spinti da questo obiettivo domenica 17 Marzo alle ore 17,30 al Teatro Don Bosco di Macerata andrà in scena il Musical “Vivi Felice perchè...Muori”, spettacolo adatto ad adulti e bambini che racconta una storia d’amore surreale e complicata tra due adolescenti che nell’annunciare alle loro famiglie la volontà di sposarsi scateneranno una serie di irresistibili equivoci.
Questo spettacolo è con ingresso a offerta libera il cui ricavato sarà devoluto al ‘Progetto Fenice’ che con questa ed altre iniziative è impegnato a favorire la ripartenza delle aree colpite dal sisma
Alda Merini, tra le voci più alte della poesia contemporanea italiana, sarà ricordata a Civitanova domenica 17 marzo, alle ore 17,30, nell’ambito della rassegna “Essenze femminili in Arte”. In occasione del decimo anno dalla scomparsa della poetessa, che si spegneva il primo novembre del 2009, domenica il Comune e la Pro Loco le rendono omaggio con lo spettacolo "Anime", che si svolgerà presso lo spazio multimediale San Francesco a Civitanova Marche Alta, per la regia di Loris Barzon (ingresso libero).
Si tratta del secondo appuntamento in calendario dopo lo spettacolo di Rossana Carretto, che ha registrato tantissime presenze. Nell’allestimento di Barzon, lo spettatore sarà accompagnato in diverse stanze dove verranno rappresentate le sfaccettature della vita della poetessa attraverso le sue parole, dall’abbandono al mondo del manicomio, dal rapporto con sé a quello con le figlie, dal dialogo con Dio alla parola.
Posti su prenotazione (ingresso di gruppo di 20 persone), con repliche ore 18,15 – 19,45 – 20,30. Con possibilità di degustazione vini Fontezoppa. Prossimo appuntamento sabato 23 marzo con la serata tango. Lo spettacolo è organizzato dalla Pro Loco di Civitanova Alta in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale del Comune di Civitanova.
Un pomeriggio tutto dedicato alla donna quello di domenica 17 marzo a Cingoli (MC). L'evento, organizzato dalla Amministrazione Comunale di Cingoli in collaborazione con l'Associazione Culturale Euterpe di Jesi (AN) si svolgerà presso l'Auditorium Santo Spirito, a partire dalle ore 17:30.
Su idea delle Consigliere dell'Associazione Culturale Euterpe, le scrittrici Gioia Casale e Alessandra Montali, con il sostegno dell'Assessore alla Cultura Martina Coppari, il nuovo evento, dal titolo “Tre passi di donna” offrirà, in un percorso artistico-culturale multidisciplinare, l'occasione per un ricco approfondimento sulla donna nella nostra società.
L'iniziativa culturale vedrà la presenza di tre artiste: la scrittrice Laura Molinelli (in arte “Laura Moll”) fondatrice e referente del Centro “Quello che le donne non dicono” di Falconara Marittima (AN), la poetessa, scrittrice e aforista, la pedagoga professoressa Laura Margherita Volante, con varie pubblicazioni alle spalle, tanto letterarie che di taglio universitario. A coronare la serata sarà la presenza speciale della performer maceratese Morena Oro, speaker radiofonica e poetessa che ha recentemente pubblicato il libro di poesie “Il respiro di Medusa”, che terrà la performance “Venere spezzata”. Tre diversi stili per parlare e approfondire la donna.
L'apertura sarà a cura di Martina Coppari (Assessore alla Cultura del Comune di Cingoli) mentre la Consigliera dell´Associazione Culturale Euterpe Alessandra Montali fungerà da moderatrice del ricco evento. La serata sarà, inoltre, allietata da brani musicali eseguiti per l'occasione dagli allievi della scuola musicale "G. Cerquetelli&" di Cingoli e dall'esposizione di opere pittoriche a tema delle artiste Manuela Testaferri e Irinka Sichinava. Al termine della serata si terrà un brindisi finale. L'ingresso è libero.
"Libri delle Marche", primo evento della stagione 2019 del calendario del Museo MIDAC, anche quest'anno prevede quattro appuntamenti. La rassegna, giunta alla sua seconda edizione, sempre a cura di Erika Carassai, si svolge a Palazzo Bonfranceschi, Via Cavour, 14 nel centro storico di Belforte del Chienti.
Il secondo appuntamento, domenica 17 Marzo alle ore 17:30, prevede la presenza di Maristella Angeli, con il suo libro di racconti “Oltre ...”, e di Sandro Orlandi, con il suo testo teatrale “La vita (non) è una farsa.
Di seguito due brevi note di presentazione dei libri.
“La vita (non) è una farsa” di Sandro Orlandi
I personaggi di questa storia sono attori che recitano in una commedia di un teatro di second’ordine. Ma scesi dal palco, inconsapevolmente, continuano a recitare nella vita di tutti i giorni, con le contraddizioni, le ipocrisie e le finzioni del caso. La verità però viene a galla, scoprendo così i loro sentimenti reali, le loro paure, le mancanze, ciò che sono veramente e che tanto faticosamente hanno cercato di nascondere agli altri. Alla fine, questa enorme bolla di sapone scoppierà, e li costringerà a pagare un prezzo altissimo, che non tutti saranno in grado di saldare fino in fondo.
Non è così anche per alcuni di noi, impegnati quotidianamente nell’autoinganno e a fingere su tutto?
“Oltre ...” di Maristella Angeli
A volte nella vita di qualcuno di noi accadono fatti inspiegabili e incredibili, capaci di mettere in serio dubbio le nostre certezze e destabilizzando il nostro equilibrio interiore, così faticosamente conquistato. Eventi che, sotto una prima parvenza di normalità, nascondono qualcosa di misterioso che non sembra appartenere al nostro solito, rassicurante mondo quotidiano, rimanendo in sospeso per sempre come qualcosa di incomprensibile.
L’autrice, con invidiabile senso narrativo, riporta quattro racconti tratti da altrettanti fatti a lei realmente accaduti, recenti o magari passati da tempo, ma mai dimenticati, proprio perché segnano profondamente l’animo di chi ne resta coinvolto.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, dal Comune di Civitanova Marche e dall’Associazione culturale “Popsophia”, la mostra La bellezza della velocità aprirà i battenti il prossimo luglio presso l’ex chiesa di Sant’Agostino e l’Auditorium San Francesco, luoghi privilegiati destinati ad accogliere opere d’arte.
“La bellezza della velocità è l’occasione - come precisa la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti - di riportare la Fondazione Carima al centro dei progetti culturali del territorio provinciale e conferma ancora una volta di essere un attore importante e attivo, non solo accanto ai comuni dell’entroterra che ancora patiscono gli effetti del sisma del 2016, ma anche nei confronti delle municipalità rivierasche”.
Anche Fabrizio Ciarapica, Sindaco di Civitanova Marche, manifesta grande soddisfazione e tutto il suo plauso: “Noi vogliamo valorizzare sempre di più l’estate civitanovese per la qualità dei suoi appuntamenti culturali. Questa mostra all’interno del festival di Popsophia, segna il grande ritorno della Fondazione Carima in città in una rinnovata partnership”.
La bellezza della velocità avrà anche un forte valore celebrativo per la ricorrenza quest’anno del “Manifesto del futurismo”, pubblicato il 20 febbraio 1909 sul quotidiano francese Le Figarò.
La mostra, curata dal Prof. Evio Hermas Ercoli, avrà la finalità di illustrare le convinzioni artistiche, politiche, intellettuali presenti nel testo di Filippo Tommaso Marinetti.
Il Manifesto è composto da poche asserzioni: secchi punti programmatici in altrettante frasi lapidarie. “Precetti” della concezione del mondo futurista: basta con il passato, avanti con il nuovo in ogni campo, elogio della forza in un mondo modellato dalla tecnica.
L’appuntamento civitanovese ha l’obiettivo di non guardarsi alle spalle; tende non a mostrare, ma ad interpretare le parole di Filippo Tommaso Marinetti, e non solo con la presentazione della produzione artistica futurista.
Attraverso l’energia della tecnica La bellezza della velocità affronterà il nodo del linguaggio: della pittura, della scultura, dell’architettura, della musica o della letteratura.
La mostra cercherà di aggredire la concezione futurista della nozione di nuovo: le novità del ‘motore’, del muoversi, del conferire all’essere umano poteri maggiori rispetto al passato; un uomo mutante distopico, una sorta di superuomo alla guida di una super macchina.
L’esposizione punterà ad avverare nello spettatore l’idea futurista che sia necessario distruggere, per abbracciare davvero la coscienza dell’epoca attuale.
Le istallazioni visive, così come le opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, andranno ad esaltare il rapporto del futurismo con lo spazio attraverso i mezzi di trasporto; il loro rapporto con la fotografia, con la radio, con la musica, con le immagini in movimento.
La mostra pertanto non potrà essere una classica esposizione chiusa, ma un insieme di apparati eterogenei, aperti a diverse forme creative come la video art, i visuals, il mapping, il teatro, il concerto live e vari eventi collaterali.
Un tentativo visivo estremo, ma controllato, di realizzare il nuovo modo di concepire la filosofia del mondo presente in quella colonna apparsa a suo tempo su Le Figarò.
La mostra verrà inaugurata a Civitanova Alta il 19 luglio e rimarrà visitabile fino al 15 settembre 2019.
Il Comune di Camporotondo di Fiastrone e l’APS “Il Paese Rotondo” sono molto orgogliosi di aderire al progetto dei Cantieri Mobili di Storia e della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (L.U.A.A) fondata dal prof. Duccio Demetrio, dal titolo: “Scrivere per ricostruire. Biografie e storie di comunità nei paesi del dopo-sisma”.
In particolare, Camporotondo ospiterà un laboratorio di scrittura autobiografica, gratuito e aperto a tutti gli abitanti di Camporotondo e dei Comuni adiacenti, condotto da Gabriella de Angelis, esperta di Metodologia autobiografica della L.U.A.A.
Il percorso è destinato a persone adulte di qualunque età, in grado di leggere e scrivere, che abitino nel territorio ed avrà al centro il tema dei luoghi del territorio, con l’obiettivo di:
· accompagnare i corsisti al ricordo di eventi e persone inseriti in luoghi particolari che hanno indotto sensazioni, emozioni e scoperte;
· suscitare il desiderio di esplorare i luoghi del proprio territorio per rendersi conto dei cambiamenti e dunque del mutare e del permanere;
· costruire la mappa del territorio con i punti di riferimento della comunità;
· conciliarsi, ri-conciliarsi, con i luoghi del proprio territorio, ricostruendo così anche il proprio paesaggio interiore.
. Il Laboratorio si svolgerà in due fine settimana, per complessive 18 ore, così distribuite: 30 marzo (9,30 – 12,30 e 15.00 – 18.00) e 31 marzo (9,30-12.30); 4 maggio (9,30 – 12,30 e 15.00 – 18.00) e 5 maggio (9,30-12.30):
Primo incontro:
PAESAGGIO E PAESAGGI
Secondo incontro:
I LUOGHI DEL CUORE
Terzo incontro:
DAI “NOSTRI” LUOGHI AI LUOGHI CONDIVISI
Quarto Incontro:
UNO SGUARDO DALL’ALTO
Quinto Incontro:
SUL CAMBIAMENTO
Sesto incontro:
DOPO IL TERREMOTO: SOGNO DI UN PAESE
Il cioccolato, cibo degli dei o simbolo del peccato? Leccornia alla quale nessun bambino sa resistere o cibo per intenditori da conoscere e degustare? Slow Food Loreto Val Musone dedica due serate, lunedì 25 marzo e 1 aprile, alla scoperta del cioccolato, della sua storia millenaria, della sapienza che da sempre accompagna questo cibo tanto amato.
Presso il ristorante di Montecosaro, regno dello chef Biagiola, “Signore te ne ringrazi”, alle ore 20.30, infatti, Roberto Borgiani, sommelier AIS dal 2002, certificate of taster presso la Compagnia del Cioccolato di Torino, Trainer Chocolate per Istituto Internationale Chocolier di Brescia, dedicherà per due lunedì una lezione al cioccolato.
La prima delle due serate, quella di lunedì 25 marzo, tratterà “L’affascinante storia del cioccolato”, dalla bevanda delle antiche popolazione centroamericane, passando per i grezzi cioccolati modicani, per la piemontese invenzione del gianduia, fino alle raffinate praline di oggi.
Il secondo appuntamento, il 1 aprile, verterà invece su “Le diverse tipologie di cacao nei cioccolati single-origin”. Un viaggio nel cioccolato da "intenditori", il fondente. Un appuntamento per gustare i più interessanti fondenti, provenienti da singole varietà di cacao, alcune delle quali molto rare ed esclusive.
Ogni incontro terminerà con una degustazione.