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Salviamo i tesori delle Marche: campagna di sensibilizzazione per il patrimonio artistico colpito dal sisma

Salviamo i tesori delle Marche: campagna di sensibilizzazione per il patrimonio artistico colpito dal sisma

Il terremoto sembra aver lasciato cicatrici di guerra sui tesori artistici del territorio colpito dal sisma. Un danno che ferisce il cuore la nostra Regione e soprattutto l’entroterra che negli ultimi anni ha saputo puntare proprio su questi tesori “nascosti” per attirare turismo.

La Protezione Civile e il Ministero dei Beni Culturali si sono dati subito da fare per salvare tutto ciò che era rimasto sotto le macerie o le opere a rischio costudite in chiese o archivi pericolanti. A diffondere informazioni e sensibilizzare le persone sul patrimonio artistico delle Marche colpito dal sisma è nata una pagina Facebook che girando per “la terra di Marca” mostra lo stato dei tesori da salvare e quelli da ricostruire.

L’equipe ha girato tra Fiastra, zona dell’epicentro del sisma, ma anche il luogo dove Neri Marcorè ha girato lo spot per incentivare il turismo nella Regione: “Le Marche non ti abbandonano mai”. Oltre ai palazzi storici e alle case, è crollata anche la chiesa parrocchiale di San Lorenzo in Colpolina, attorno a cui si è stretta una grande comunità di volontari pronti a dare il loro sostegno al borgo e a stringersi attorno alla comunità che ha perso questa chiesa, punto di riferimento per i fedeli.

Riflettori puntati anche sulla bellissima chiesa di Penna San Giovanni, situata nella frazione di Villa Pilotti. La chiesa di san Giovanni, in stile gotico, ha subito gravi danni dovuti al sisma che ha fatto crollare il campanile sul tetto della navata centrale sfondandolo.

Questa mattina, Salviamo i tesori delle Marche, ha dato spazio alla chiesa di S. Maria nuova o S. Maria della Tempesta, la più antica della città di Tolentino, situata vicino alla basilica di San Nicola e costruita sui resti di un antico tempio romano e che conserva dipinti del XVI secolo. La chiesa custodisce la scultura lignea della Madonna della Tempesta del XIV secolo, esempio della scultura marchigiana. Anche questo edificio è stato notevolmente danneggiato dal terremoto.

La speranza è che tutto il patrimonio artistico culturale torni a splendere al più presto e che sia di nuovo il motore del turismo del nostro territorio.

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