Partiti con successo gli "Aperitivi europei", l'omaggio di Macerata all'Europa - FOTO
Prendi una città universitaria a maggio e un mare di gente con la voglia di viaggiare mangiando. Aggiungi un po' di storia del Vecchio continente, i sapori, la musica, i costumi e le tradizioni che arrivano da lontano. E il gioco è fatto: si chiama "Aperitivi europei", uno tra gli eventi più attesi a Macerata, un omaggio all'Europa che passa dalla scoperta delle specialità culinarie dei Paesi che ne fanno parte.
Una ricetta riuscitissima: la undicesima edizione è appena iniziata e le vie della città sono state prese d'assalto.
Ce n'è per tutti i gusti, basta scegliere la meta. Per gli amanti della Spagna, ad esempio, al Maracuja Cafè paella e tortillas. Direttamente dalla Francia al Cafè Venanzetti, pommes de terre grillées au beurre e filet de poulet à l'orange. Cartolina da Malta a Il pesce e il vino, dove si potranno gustare pastizzi, helva tat tork, sfineg e mimli zucchini. "Abbiamo scelto l'Austria perché attratte dal cartoccio di fritti, poi sicuramente faremo un salto in Grecia" raccontano quattro ragazze sedute ai tavolini di Coast to coast in Corso Matteotti. "A me le feste piacciono, sono brasiliana. Ben vengano eventi come questi in una città che non ne offre molti nonostante sia universitaria" commenta una ragazza intenta a gustare le sue patate hasselback da Quanto basta, per l'occasione vestito coi colori della Svezia. In piazza della Libertà, la Porchetteria centrale ha studiato un panino che sa di Polonia, lo zapiekanka: salsiccia, funghi, cipolla, scamorza affumicata e ketchup.
"Mai vista una cosa così, qualcosa di diverso dal solito, un clima da festa godereccia" dicono due studenti ancora indecisi sulla prima tappa della serata. "Una bella idea, allegra. Una delle poche manifestazioni che vivacizzano la città" spiega una coppia di studentesse tentate dai sapori della Turchia proposti da Doppiozero lab.
Ben 73 i locali che fino a sabato 13 maggio proporranno piatti tipici europei: per sentirsi tutti parte di un disegno di comunità pensato esattamente 60 anni fa, quando vennero firmati i Trattati di Roma, e a 30 dalla nascita del progetto Erasmus.
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