Montecosaro, il "Museo Cinema a Pennello" inaugura la sala dedicata a Rodolfo e Franco Gasparri
Lunedì 8 agosto, presso il "Museo del Cinema a pennello" di Montecosaro, curato con passione e competenza da Paolo Marinozzi, è stata inaugurata la sala dedicata al pittore Rodolfo Gasparri e al figlio Franco (Gianfranco), attore di fotoromanzi prima e di cinema poi. A tagliare il nastro ci ha pensato il presidente il presidente del Consiglio Regionale Marche Dino Latini, insiema a Vincenzo Canali e Beniamino Bugiolacchi di Castelfidardo (amici del pittore).
L'idea di questo omaggio permanente ai due artisti si è concretizzata grazie alla collaborazione di due fidardensi, gli amici d'infanzia Vincenzo Canali e Beniamino Bugiolacchi. La famiglia Gasparri, inoltre, ha voluto donare alcune opere originali del pittore: un autoritratto ed il bozzetto del film "Marcellino pane e vino".
Rodolfo nella sua carriera ha realizzato quadri per manifesti di film quali "C’era una volta il West", "Giù la testa", "Per qualche dollaro in più", "I quattro dell'Ave Maria", "Mimì metallurgico".
Franco, invece, dopo aver interpretato centinaia di fotoromanzi, diventando l'idolo delle ragazzine degli anni '70, passa al cinema ottenendo subito un grande successo con la serie di "Mark il poliziotto", diretto dal regista civitanovese Stelvio Massi. Con Zeudi Araya, darà vita ad una celebre coppia artistica con appassionanti storie d'amore in “La preda” e “La peccatrice”. Al culmine della carriera incontra lungo la strada un amaro destino, un drammatico incidente motociclistico lo renderà invalido per vent'anni, anticipando a soli cinquant'anni la fine della sua avventura terrena.
Questa importante sala appena inaugurata, va ad aggiungersi a quelle già presenti nel percorso museale e dedicate a Totò (1992), Claudia Cardinale (madrina del museo, 2011), Carlo Verdone e Giancarlo Giannini (2015). È inoltre già allestita, per una prossima inaugurazione, un'esposizione dedicata a Bud Spencer e Terence Hill.
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