Le "Eminenze grigie" di Lorenzo Castellani: vite straordinarie di uomini all’ombra del potere
Nel suo ultimo libro in uscita oggi per i tipi di Liberilibri, intitolato "Eminenze grigie. Uomini all’ombra del potere", Lorenzo Castellani passa in rassegna le vite straordinarie di dodici personaggi tanto influenti quanto avvolti nel mistero che, agendo dietro le quinte della politica da palcoscenico, hanno fatto la storia e soprattutto la fortuna degli uomini di potere ai quali hanno messo a disposizione i loro servizi.
Castellani, docente di storia delle istituzioni politiche alla Luiss, ci offre una inedita e intrigante carrellata di "eminenze grigie" dell’ultimo secolo, che si apre con la storia di frate Giuseppe, il capostipite dei moderni consiglieri politici: la proto-eminenza grigia del cardinale Richelieu. «Il frate di Richelieu, per quanto affascinante, non è una figura positiva», scrive Castellani, «ma un fantasma che continua ad aggirarsi per il mondo nel corso del Ventesimo secolo. È un costruttore di idolatrie – la deificazione dello Stato, della nazione e del capo politico – che ingannano molti e servono l’interesse di pochi. Succedeva nell’Europa della Guerra dei Trent’anni ed è successo nel mondo del Novecento.»
Quelle tratteggiate dall’autore sono figure spesso appartate e poco note, religiosi, banchieri, scienziati, spin doctor, burocrati e giuristi, ma che hanno orchestrato momenti politici fondamentali. Una specie invisibile di potenti decisori sui quali si sono costruite le facciate ben più popolari e riconoscibili di molti regimi politici: personaggi che hanno rappresentato lo spirito di intere epoche storiche e che si sono spesso rivelati molto più potenti e determinanti di un voto o delle correnti di un partito.
E se la storia li relega ancora in meandri inesplorati e impenetrabili, questo libro ne ricostruisce le biografie e le personalità, raccontandone le azioni e svelandone le intuizioni geniali, i feroci scontri e le strategiche alleanze: «Potere opaco, dunque, commistione tra pubblico e privato, incontrollabile, dotato di sfumature magiche, sovrannaturali, religiose oppure scientifiche, incline all’affarismo e al cinismo. Nel corridoio che porta al trono, laddove stazionano le eminenze grigie, le passioni più elevate e quelle più meschine si fondono insieme.»
Tra loro Zhou Enlai, l’intellettuale consigliere di Mao Zedong definito il Machiavelli cinese; lo scienziato Frederick Lindemann, amico intimo e primo consigliere di Churchill; Michel Debré, il sarto costituzionale di Charles de Gaulle; e ancora Keith Joseph, il cervello di Margaret Thatcher, fino a Vladislav Surkov, il tecnologo politico di Vladimir Putin.
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