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Cultura Macerata

Il Macerata Opera Festival si presenta a Milano nel segno di Matteo Ricci e Giuseppe Tucci

Il Macerata Opera Festival si presenta a Milano nel segno di Matteo Ricci e Giuseppe Tucci

Macerata profumerà di fiori di loto e thè verde durante il Macerata Opera festival. La cinquantatreesima edizione guarderà infatti a Oriente. Oggi, 13 giugno in via Gesù a Milano nella galleria d'arte "Oriental art" di Renzo Freschi è stata presentata la stagione 2017.

Dal 20 luglio al 14 agosto nella magica cornice dell'Arena Sferisterio oltre a tre opere italiane (Turandot, Madame Butterfly e Aida) ci sarà una novità. "Shi, si faccia": opera contemporanea del compositore Carlo Boccadoro su libretto di Cecilia Logorio, dedicata al gesuita maceratese Matteo Ricci. 

"Il momento più bello è quando si ascolta quello che si è realizzato per tanto tempo - dice Boccadoro -  È un'opera senza orchestra sinfonica. Solo due pianoforti e un esercito di strumenti con tre attori: uno interpreterà Matteo Ricci, un altro un suo allievo e poi un narratore. Tutti e tre si riveleranno per Ricci". 
Il compositore poi ironizza sul titolo: "Shi non è il maceratese Sì, ma si legge She".

Alla presentazione anche il sindaco di Macerata Romano Carancini: "Questa è l'occasione ideale per presentare la stagione che quest'anno dà sfogo all'identità della città attraverso due grandi concittadini amanti dell'Oriente: padre Matteo Ricci e lo storico Giuseppe Tucci. 

Esiste un intreccio originale e profondo tra Oriente e Macerata - prosegue il primo cittadino - Macerata potrebbe essere definita come il punto di partenza della via della seta grazie ai due concittadini partiti da qui per andare in Oriente. In questa stagione del Festival ci sarà occasione per trovare Oriente a Macerata".

Il direttore del Festival Francesco Micheli, dopo aver presentato anche le altre tre opere più blasonate, ha detto: "È un progetto ambizioso lanciare la stagione con questa opera. Ci vogliono idee positive in un momento difficile come questo per la nostra terra. La situazione è tremenda e lo sforzo di produrre oggetti d'arte non diminuisce il bisogno di solidarietà".

Luciano Messi, sovraintendente del Festival: "È questo il festival che ci piace, quello con le tre A: Accessibilità perché il teatro deve essere per tutti. Autofinanziamento perché il Macerata festival si autofinanzia per 60% da sola. Anniversari: 50 anni dalla riapertura dello Sferisterio nel 1967 e i 5o del Doc rosso Conero e Verdicchio di Matelica, la cui valle è rivolta a Oriente".

L'evento si è poi concluso con un aperitivo che non poteva non essere espressione di questo matrimonio tra Macerata e Oriente con Verdicchio di Matelica e sushi ammirando le foto di Giuseppe Tucci.

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