Giuseppe Centanni firma “ingranaggi”, il ricavato sarà devoluto alla Caritas di Civitanova
“Ingranaggi” è l’ultimo libro del civitanovese Giuseppe Centanni, già autore di “Sole di burro” e “Dove vanno le parole” (edizioni “Il Ponte Vecchio”). Nato come raccolta dei migliori articoli, inediti o pubblicati su stampa specializzata nazionale e distrettuale, degli ultimi venti anni, quest’opera nasce con l’intento di analizzare ed interfacciare gli scopi di una delle più importanti organizzazioni di Service con tematiche sociali: il Rotary.
“I rapidi cambiamenti degli scenari internazionali impongono a tutte le associazioni impegnate nel volontariato un’attenta disamina dei loro Statuti ed una valutazione sull’idoneità degli strumenti per affrontare criticità ed urgenze contemporanee – spiega Giuseppe Centanni –. Ulteriore incombenza umanistica sarebbe quella di aggiornare, costantemente, i codici di “etica” e “solidarietà”, senza trascurare, da un punto di vista procedurale, il modello di un nuovo e più destrutturato volontariato “post-moderno”, tenendo conto che i costi di mantenimento delle infrastrutture, a volte, sopravanzano, impropriamente, il valore del “dono”. Tutti i dispositivi solidali e culturali sono sotto gli occhi delle comunità perché, per definizione, vanno verso il “Prossimo”, nei confronti del quale potremmo sempre essere debitori; in tal senso rappresentano anche un materiale sensibile ed insostituibile per la costruzione della pace”.
Un primo chiaro richiamo al Rotary è senza dubbio la copertina, in cui compare un albero fatto di ingranaggi meccanici che rimandano allo stemma dell'associazione: una ruota con denti di un ingranaggio, per l’appunto. Da qui il titolo dell’opera di Giuseppe Centanni, che offre altresì un’ulteriore interpretazione: come ogni ingranaggio concorre al perfetto funzionamento di una macchina, così tutte le nostre attività e le decisioni che prendiamo influenzano la nostra vita, la nostra società. In questo contesto, dunque, si inseriscono gli argomenti trattati dall’autore (su tutti l’attuale tema dell’immigrazione, il rapporto fra cultura occidentale e cultura orientale, il concetto di pace, di etica), legati a tematiche sociali in maniera differente, fondamentali per la comprensione dei rilevanti fatti che stanno caratterizzando la nostra epoca.
“Non c’è un atto, che non sia una competenza procedurale ed al tempo stesso politica, perché non è certo la stessa cosa (è qui che nasce la politica legata al fare delle arti e mestieri) mettere in orbita un satellite per le comunicazioni anziché un satellite per spiare il prossimo, come non è la stessa cosa forgiare il ferro battuto per cancelli o il ferro per le mine antiuomo – aggiunge Centanni –. In sostanza, non esiste e non è mai esistita una neutralità del sapere e della cultura e, siccome il nostro sapere e la nostra cultura ce li portiamo dietro, non può esistere una neutralità del Rotary e della cultura rotariana”.
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