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Cultura Macerata

Controra, il rettore Adornato racconta Bruno Lauzi: "La mia malinconia di adolescente si fece canzone con Ritornerai"

Controra, il rettore Adornato racconta Bruno Lauzi: "La mia malinconia di adolescente si fece canzone con Ritornerai"

Dismessi i panni da rettore dell’Università di Macerata per un pomeriggio, Francesco Adornato ha accompagnato gli spettatori della Controra di Musicultura alla scoperta di uno dei più grandi cantautori italiani, Bruno Lauzi. E’ emerso un ritratto vivo, complesso, di “un uomo libero”, come recitava il titolo dell’incontro ospitato nel cortile comunale, che ha visto intrecciarsi insieme episodi di vita, riflessioni, relazioni e pensieri dell’artista. 

A dialogare con il rettore, appassionato e fine conoscitore del panorama musicale contemporaneo, non solo nazionale, è stato Stefano Bonagura, consulente artistico del Festival, conduttore e autore di tanti programmi per le reti radiofoniche Rai. Il tutto punteggiato dalle letture di Piero Piccioni e dagli intensi interventi musicali del duo Alessandra Rogante, voce, e Casta alla chitarra. 

Bruno Lauzi, ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta “scuola genovese”, ottiene i primi riconoscimenti a 26 anni con il brano Ritornerai. “Quando l’ascoltai la prima volta, è stato come se la mia malinconia di adolescente si facesse canzone”, è stato il ricordo di Adornato, che ha sottolineato  il grande successo avuto dal brano anche nel cinema.

“In un incontro a Roma per festeggiare il ritorno di Gabriel Garcia Marquez, attraversando la Piazza, finito il pranzo, lo scrittore colombiano gli cinge la vita e gli chiede un autografo e racconta che, nel suo primo soggiorno nella capitale, Ritornerai era la sua canzone preferita”, ha raccontato. 

I rapporti con Giorgio e Paolo Conte, l’impegno civile, “Rivendicava la libertà di scegliere per coerenza e non per convenienza“, il rapporto con la provincia sono stati alcuni dei punti toccati. “Il microcosmo della provincia faceva diventare ogni piccolo tratto o vicenda un epifenomeno del mondo: Menica Menica, Le bigotte, Il poeta. Penso anche all’America di Paul Simon, scoperto insieme a James Taylor, grazie ai fratelli La Bionda. Dice: Adoravo l’America. Orizzonte più ampio rispetto alla provincia italiana ma sostanzialmente analoga”. 

Lauzi è stato uno scrittore poliedrico. Suoi sono capolavori per grandi interpreti femminili come Ornella Vanoni e Mia Martini. “Adatta in italiano due testi di Roberto Carlos Braga e di Erasmo Carlos. L’appuntamento si apre con un verso rimasto quasi nella memoria collettiva: Ho sbagliato tante volte ormai…”. 

Per non parlare dei più piccoli. “La sua bizzarra creatività – ha concluso Adornato - è stata esercitata con risultati sorprendenti anche nelle canzoni per bambini: La tartaruga, Johnny Bassotto (cantata da Lino Toffolo), Cocciottella, Al pranzo di gala di Babbo Natale, l’audio-libro Virgola, un cane con le orecchie a sventola con disegni di Altan, fino a fondare una casa editrice di disco-libri, la “Pincopallo” dove poesia e canzone fanno corpo comune”. 

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