Civitanova, Ciarapica; "Popsophia, manifestazione che fa sognare ad occhi aperti, vorrei che durasse tutto l'anno"
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica
In attesa che giunga l’ultima serata di Popsophia - Festival del Contemporaneo, con “la notte dei desideri” del 10 agosto, vorrei fare le mie considerazioni sul festival che si è appena concluso nella parte alta della città.
Prima di tutto vorrei dire che sono orgoglioso di rappresentare Civitanova Marche che, per restare nel tema di Popsophia, fa sognare a occhi aperti. Nei bellissimi scenari della nostra città si è svolto il festival del contemporaneo, che si è snodato tra strade antiche e vicoli del borgo antico.
Quale cornice migliore quindi per parlare di sogni?
E uno dei miei sogni, che era anche un desiderio e una promessa che ho fatto un anno fa era proprio il ritorno di Poposophia a Civitanova; ci ho tenuto ad essere presente a ciascuna delle 4 serate del festival e ho visto migliaia di persone riempire la piazza, ho visto gli ospiti mescolarsi ai cittadini. Per 4 notti, Civitanova Alta si è trasformata nella città ideale. È chiaro che, dopo tutti questi anni, Civitanova non ha dimenticato Popsophia e Popsophia non ha dimenticato Civitanova.
La pop-filosofia ha dato a tutti noi uno spazio importante per poter pensare, per riflettere su noi stessi, sui nostri sogni e per riscoprirci attraverso gli spunti dei grandi filosofi che gli ospiti ci hanno saputo raccontare con grande maestria.
Grazie a Popsophia, la cultura diventa popolare senza mai mettere da parte la qualità.
Quello che abbiamo visto, lo spettacolo al quale abbiamo assistito, non si è creato da solo, ma per l'instancabile lavoro dell'Amministrazione Comunale, degli operai del Comune, dei teatri di Civitanova, dello staff di Popsophia e di tutti i volontari che hanno garantito la sicurezza e il regolare svolgimento della manifestazione. A loro va il mio grandissimo e sentito ringraziamento, per averci fatto vivere queste serate magiche.
Mi resta ancora una cosa da fare, però, ringraziare Hermas, Lucrezia e gli ospiti che hanno partecipato e che ci hanno dato lo spunto per interpretare la realtà contemporanea e la vita di tutti i giorni che si rivela nelle piccole azioni: riti, quotidianità e abitudini.
In chiusura esprimo un altro desiderio, visto che la notte di San Lorenzo si avvicina: vorrei che Popsphia non fosse solo un festival estivo, ma che durasse tutto l’anno e che fosse capace di cogliere tutte le opportunità che una città come Civitanova è in grado di offrire.
La città intera abbraccia questo progetto e lo dimostra il calore e l’affetto col quale, dopo anni ha accolto questa strepitosa proposta culturale.
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