Biennale d’Arte di Venezia 2019, l’artista Giovanni Scagnoli di Sarnano espone al Padiglione Grenada
Un sarnanese alla Biennale d’Arte di Venezia 2019. L’artista Giovanni Scagnoli di Sarnano, docente all’Accademia delle Belle Arti di Macerata, bissa la partecipazione del 2017 e si presenta di nuovo al palcoscenico mondiale dell’arte. Scagnoli approda all’appuntamento veneziano, uno degli eventi del settore più importanti al mondo, che ha aperto i battenti lo scorso 11 maggio, con due opere presenti nel padiglione Grenada, ospitato insieme ad altri due Stati, Guatemala e Repubblica Dominicana, negli splendidi spazi di palazzo Albrizzi Capello.
Il commissario alla Cultura del Grenada, Susan Mains, e il curatore Daniele Radini Tedeschi, hanno collaborato a stretto contatto nella preparazione e nella presentazione di questa mostra collettiva. Gli espositori sono: Amy Cannestra, Billy Gerard Frank, Dave Lewis, Shervone Neckles, Franco Rota Candiani, Roberto Miniati, il collettivo CRS avant-garde, di cui fanno parte Carlo Caldara, Giovanni Scagnoli e Paolo Rossetto. “Epic Memory” (Memoria Epica) era il tema dell’edizione 2019 lanciato dal Grenada Arts Council, sotto gli auspici del Ministro della Cultura: “la memoria epica combina frammenti di storie, individuali e collettive, sedimentate nel passato.
Gli artisti lasciano emergere i vecchi ricordi, le sensazioni dimenticate, definendo così la propria identità in un contesto caraibico altrettanto frammentario. Le loro opere provengono da una dimensione onirica, sono trasognate, impalpabili, eteree. Il ricordo della seducente e multiforme natura di Grenada viene raccontato attraverso opere vibranti, in costante trasformazione. La storia di questa terra è depositata nel DNA, tramandata di generazione in generazione, incisa come una cicatrice: l’arte traccia dunque la mappa di una civiltà caraibica in continuo mutamento, eppure ancora vagamente familiare”.
Lo spunto per il bando è arrivato dalle parole del poeta Derek Walcott, nel suo discorso di ringraziamento per il premio Nobel in letteratura: una sfida per gli artisti a guardare i propri ricordi e a contemplare il modo in cui il nostro arazzo di frammenti di memoria ci porta verso l'interconnessione intesa come una regione. I Caraibi sono stati un luogo di sintesi, adattamento, rifiuto, affermazione e innovazione, attraverso il flusso costante di culture e persone che si incontrano.
Walcott implica che da queste complesse interrelazioni, la regione si sia straordinariamente costruita come una civiltà con un eccezionale tessuto sociale.
All'inaugurazione, a Palazzo Pesaro Papafava, erano presenti: il giornalista Marco Frittella, il Commissario alla cultura del Grenada Susan Mains, il Ministro della Cultura del Guatemala Elder de Jesus Suchite Vargas, il Vice Ministro Juan Alberto Monzòn, l'addetta alla culturale della Repubblica Dominicana Luisa Auffant, il curatore del Padiglione Grenada Daniele Radini Tedeschi, la curatrice del Padiglione Guatemala Stefania Pieralice, i curatori della Repubblica Dominicana Marianne de Tolentino e Simone Pieralice, Francesco Gallo Mazzeo e gli artisti dei Padiglioni Nazionali del Grenada, Guatemala e Repubblica Dominicana.
Gli spazi espositivi della Biennale sono visitabili fino al 24 novembre 2019.
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