Addio al cardinale Menichelli: la vicenda dei Di Segni a Serripola, simbolo di dialogo e accoglienza
La scomparsa del cardinale Edoardo Menichelli, avvenuta questa mattina all’età di 86 anni, riporta alla memoria una pagina straordinaria della storia di San Severino Marche, legata alla solidarietà, all’accoglienza e al dialogo interreligioso.
Nato il 14 ottobre 1939 nella frazione di Serripola, il cardinale Menichelli condivise l’infanzia con i figli della famiglia ebraica Di Segni, rifugiati nel piccolo borgo settempedano tra il 1943 e il 1944 per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste. Il padre, il dottor Mosè Di Segni, medico partigiano e Medaglia d’Argento al Valor Militare, insieme alla moglie Pina e ai figli Elio e Frida, trovò protezione grazie all’accoglienza promossa dal parroco locale.
In quel periodo, i bambini ebrei e il piccolo Edoardo Menichelli trascorsero giornate spensierate tra giochi e amicizia. Come ricordato da Elio Di Segni, “Don Edoardo era uno dei bambini di Serripola con cui io e mia sorella Frida giocavamo. Lui sapeva che con quei bambini si poteva giocare ma non si poteva chiedere chi fossero e da dove venissero”. Il terzo figlio, Riccardo Di Segni, oggi rabbino capo della comunità ebraica di Roma, non era ancora nato, ma la sua vita rimane profondamente legata a quel periodo di rifugio e alla gratitudine verso la comunità settempedana.
Nel 2011, la città di San Severino Marche ha conferito la cittadinanza onoraria ai fratelli Di Segni, in una cerimonia durante la quale il cardinale Menichelli riabbracciò i suoi vecchi compagni d’infanzia. Questa vicenda è diventata un simbolo duraturo di dialogo cristiano-ebraico e di valori di accoglienza, rappresentando una testimonianza di eroismo silenzioso e di solidarietà civile.
Il cardinale Menichelli, ordinato presbitero il 3 luglio 1965, fu eletto alla sede arcivescovile di Chieti – Vasto il 10 giugno 1994 e ordinato vescovo il 9 luglio dello stesso anno. Trasferito ad Ancona – Osimo l’8 gennaio 2004, fu creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015 e divenne emerito il 14 luglio 2017.
A ricordarlo è stato anche il Presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, che ha sottolineato: “Uomo di grande fede, saggezza e profonda cultura, ha sempre mantenuto un legame stretto con Serripola, con il comune di San Severino e con l’intero territorio provinciale. La comunità perde un pastore tenace, che ha lottato fino all’ultimo, anche contro la malattia, sempre con il sostegno della fede e della preghiera. Mi stringo intorno al dolore della sua famiglia, dei fedeli e di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
La storia di Menichelli e dei fratelli Di Segni resta un monito contro l’odio e le persecuzioni e un inno all’umanità, alla capacità di tendere la mano al prossimo e al valore dell’amicizia, della memoria e del dialogo interreligioso.
Il sindaco,Rosa Piermattei, ha ufficialmente proclamato il lutto cittadino per mercoledì 22 ottobre, giornata in cui si terranno le esequie di sua eminenza il cardinale Edoardo Menichelli.
Il provvedimento dispone le bandiere poste sugli edifici comunali sianno esposte a mezz'asta in segno di lutto e invita tutti i titolari di attività commerciali di compartecipare al lutto evitando attività che contrastino con lo spirito del cordoglio per tutta la giornata del 22 ottobre.
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