Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata alle oo.o5 di questa mattina nella zona di Muccia e Serravalle di Chienti.L'evento sismico si è verificato a una profondità di circa dieci chilometri ed è stato distintamente avvertito dalla popolazione del circondario di Camerino.Non si registrano danni a cose o persone.
Dramma questa mattina in contrada Mainesi a Passo di Treia, dove un anziano è morto carbonizzato a seguito dell'incendio del piccolo capanno dove stava effettuando dei lavori.La vittima è Giuseppe Moscatelli, 83 anni, di Treia. Tutte ancora da scoprire le cause che hanno portato all'incendio.Sul posto stanno ancora lavorando vigili del fuoco e carabinieri.(Foto Si.Sa.)
Il servizio realizzato dalle Iene a Civitanova sulla intricata vicenda relativa all'area Ceccotti ha inevitabilmente scatenato un vespaio.Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Tommaso Corvatta sono oggetto di una accurata e circostanziata replica da parte di Gabriele Frontoni, componente della famiglia cui l'area è stata espropriata e oggi in causa con il Comune. E spuntano anche soldi da Banca Marche."In merito alle dichiarazioni del sindaco Corvatta durante il servizio di Mauro Casciari" spiega Frontoni "tengo a precisare che: Quando il signor Sindaco dichiara di essere intermediario tra privati commette un errore di base. Il Comune non è un’agenzia immobiliare e ha fatto da intermediario solo tra i privati che intendevano realizzare la speculazione edilizia e l’interesse pubblico dei civitanovesi che avrebbero dovuto ricevere in cambio delle tre palazzine opere pubbliche (non ad uso pubblico ma di proprietà pubblica) come da convenzioni firmate dal notaio. Ora comprendo che il Comune è in una situazione molto difficile a causa delle scellerate scelte del passato che Corvatta si trova suo malgrado a gestire ma ricordo che la mia area è stata espropriata per “ragioni di pubblica utilità e urgenza” e sinceramente ad oggi non vedo la pubblica utilità (a meno che la Depositi e Vendite non sia un ente pubblico) nè tantomeno l’urgenza (dopo tredici anni parlare di urgenza sarebbe quantomeno grottesco). Il Comune di Civitanova ha sempre mantenuto un atteggiamento poco chiaro sull’intera vicenda, almeno fino alla giunta Mobili, stretto tra la morsa dei ricorsi che hanno visto annullare il piano particolareggiato nel 2005 e dal risarcimento chiesto dalla Terzo Millennio dei capitani d’industria locali pari a 20 milioni di euro. Quindi mi viene da chiedere, chi dovrebbe essere indennizzato Sig. Sindaco, chi si è visto privare della proprietà o la società fallita, quella Terzo Millennio che, svenduta prima a Marisa Ferri da Cessapalombo quale titolare della famosa 4 Srl poi a Luca Ferranti da Tolentino e venduta ad 1 euro alla new entry Occello Pio Massimo (???)? La mia famiglia ha sempre tenuto un atteggiamento chiaro, limpido e cristallino, ci siamo difesi per ottenere un giusto ristoro come previsto dalla Costituzione italiana e dal Trattato europeo dei diritti dell’uomo. Nel momento in cui il curatore fallimentare con un atto incomprensibile (senza autorizzazione del GD e del comitato dei creditori) che sarà valutato dalla magistratura ha inteso escludere la mia famiglia dallo stato passivo e, senza neppure informarci ha tentato “nottetempo” di recuperare le somme depositate presso la Tesoreria cosa avremmo dovuto fare se non difenderci e chiedere la restituzione dell’area? Corvatta sa bene che la mia famiglia non intende speculare sull’area, non siamo palazzinari o megalomani come la fallita Terzo Millennio oggi Prica e non abbiamo aderito al Consorzio proprio grazie a mio padre che all’epoca giudicò folle una cementificazione così selvaggia in quella zona che a nostro avviso dovrebbe essere un polmone verde di Civitanova. Anzi, il sindaco sa che nel caso ci sia retrocessione dell’area e risarcimento danni siamo disposti a lavorare con il Comune per una soluzione equa, sostenibile e che funzioni, a tutto vantaggio della città. Il Comune poi, tramite l’arch. Scarpecci, dice di aver disposto lo svincolo ma che l’individuazione del beneficiario spetta alla Cassa Depositi e Prestiti. Ebbene nulla di più sbagliato secondo la CCDDPP che osserva come l’atto del dirigente sia incompleto perchè manca il nome del beneficiario. Qualcuno sbaglia di certo e ad intuito, leggendo la legge che regola l’esproprio a mio parere è il dirigente che tra l’altro ha impiegato sette mesi per rispondere invece dei prescritti 30 giorni. Infine, consiglio al Sindaco, per il quale nutro stima personale e che non ha colpe politiche sulla vicenda, di seguire il buon senso e di individuare con più precisione da chi difendersi visto che, notizia che ho saputo ieri, il 29 gennaio scorso il fallimento della Terzo Millennio, oggi Prica, ha presentato istanza di prelievo al TAR Marche perchè si proceda alla discussione sul ricorso da 20 milioni di euro presentato dai vecchi proprietari, gli stessi che poi hanno svenduto la società che è andata a morire a Roma. I Frontoni ci hanno sempre messo la faccia, gli altri una girandola di consorzi, società, amministratori e i soldi, guarda caso, di Banca delle Marche. La famiglia Frontoni è terza nella vicenda e chiede solo il giusto indennizzo determinato dalla Corte di Appello di Ancona. Non pensi il sindaco che ci divertiamo a fare causa al Comune, intendiamo solo non subire il furto o meglio la confisca dei nostri beni. E’ una questione di giustizia, in questa vicenda chi ha fatto il macellaio dell’area Ceccotti non siamo stati noi espropriati ma chi in quei tempi voleva realizzare “la città in città”, come scriveva nel proprio sito web la Terzo Millennio e i politici che non hanno saputo programmare lo sviluppo inseguendo fantomatici palazzi, grattacieli e parcheggi multipiano, tutte opere che l’attuale vice sindaco Silenzi ha giustamente stralciato da Presidente della Provincia rendendo la zona un’area “bianca” non normata dal PRG. Ci auguriamo che la vicenda possa concludersi al più presto con soddisfazione delle nostre ragioni e di quelle dei cittadini civitanovesi, la mia famiglia e i civitanovesi sono le vere vittime di questo ginepraio di speculazione edilizia e politica".
Il materiale rubato in un istituto di bellezza di Loro Piceno è stato recuperato ieri dai carabinieri di Petritoli.La merce si trovava all'interno di un'auto di grossa cilindrata, risultata rubata il 26 gennaio a un uomo di 65 anni di Monte Urano, condotta da una ragazza di 23 anni di Monte Rinaldo.La giovane è stata fermata durante un servizio dei militari della Stazione di Petritoli e dal controllo è emerso subito che la vettura era oggetto di furto. Nel bagagliaio della macchina i carabinieri hanno trovato anche arnesi da scasso e, appunto, gli strumenti di parrucchieria rubati il giorno prima all’interno di un istituto di bellezza di Loro Piceno. La 23enne è stata denunciata per i reati di ricettazione e possesso di arnesi da scasso.
C'è una certa preoccupazione tra i residenti di Treia per le insistenti voci di un prossimo, imminente arrivo di migranti.Da quanto si vocifera in maniera insistente, un numero non precisato di migranti starebbe per arrivare a San Lorenzo, ospitati nei locali della parrocchia adiacenti la chiesa della piccola frazione.Ed è proprio l'incertezza su quanti migranti sarebbero in procinto di arrivare a San Lorenzo che preoccupa diversi residenti, al punto che è stato chiesto un incontro con il vescovo Nazzareno Marconi al fine di chiarire tutta la questione.L'incontro è stato fissato per martedi 9 febbraio alle ore 18 a San Lorenzo. "Si invita la cittadinanza a partecipare numerosa in modo che si riesca tutti insieme a risolvere una volta per tutte questa delicata situazione ,visto già l'alto numero di presenze di immigrati nel nostro territorio. Grazie".
Due anziani di 77 e 78 anni affetti da patologie croniche sono morti nel mese di agosto nelle province di Ancona e Macerata dopo aver contratto un'infezione da Listeria, un batterio molto diffuso nell'ambiente, ubiquitario e 'opportunista', tollerato entro limiti fissati dalle norme europee anche negli alimenti, ma che può rappresentare un rischio per persone immunodepresse per malattie o perché in cura con farmaci immunosoppressori.La notizia dei due decessi è stata diffusa dalla Regione Marche. L'Agenzia regionale sanitaria, i Dipartimenti di prevenzione dell'Asur e gli Istituti zooprofilattici sperimentali di Umbria-Marche e Abruzzo-Molise stanno ricercando le cause dei 13 casi di Listeriosi umana (contro gli otto del 2014) che si sono registrati nel 2015 nelle province di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata, a partire dal maggio scorso. Gli accertamenti, condotti in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute, hanno consentito di identificare ''uno specifico ceppo di Listeria, isolato in 13 pazienti di un'età media di 72 anni. Dodici di questi pazienti erano affetti da patologie o condizioni debilitanti, o erano in terapia con farmaci che riducono la risposta immunitaria''. Due uomini da tempo malati sono appunto deceduti l'estate scorsa. Le procedure per rintracciare l'alimento contaminato che funge da veicolo dell'infezione se manipolato in modo non corretto, si sono estese a tutte le filiere alimentari della tipologia di prodotti abitualmente consumati dai due anziani morti. Mesi dopo, a fine gennaio, dunque senza poter stabilire alcun legame diretto con i due decessi, è stato individuato un alimento a base di carne, una 'coppa di testa' con il medesimo ceppo di Listeria tipizzato. A scopo precauzionale, spiega il dottor Alberto Tibaldi, dirigente della Veterinaria e Sicurezza alimentare dell'Agenzia sanitaria regionale delle Marche, ''tutte le linee di produzione della coppa di testa sono state bloccate il 2 febbraio, così come la commercializzazione del prodotto''. Ma, osserva Tibaldi, ''non bisogna creare allarmismi o 'demonizzare' questo tipo di alimenti'', tanto più che gli accertamenti sono nella fase iniziale. ''La maggior parte dei soggetti adulti in buona salute dopo il consumo di alimenti contaminati da Listeria, non presenta alcun sintomo - aggiunge il dottor Giuliano Tagliavento, dirigente della Promozione e Prevenzione salute dell'Agenzia sanitaria -, o manifesta sintomi simili a quelli influenzali o gastroenteriti. Il rischio di sviluppare una malattia grave (sepsi e meningiti) è elevato solo nelle persone affette da altre patologie, che determinano la diminuzione delle difese immunitarie. Nelle donne in gravidanza l'infezione può causare aborti o sepsi neonatali''. Nelle Marche comunque il livello di sorveglianza delle malattie infettive è ''elevatissimo e capillare''. Materiale informativo è stato distribuito agli ospedali, ai medici di famiglia, ai dipartimenti di prevenzione e ai distretti sanitari, e ulteriori informazioni si possono avere sul sito wwww.veterinariaalimenti.marche.it. Fra i consigli, quello di attenersi ad una corretta gestione degli alimenti, e di tenere i cibi cotti in frigorifero. Il batterio della Listeria si trova più comunemente sulla crosta di formaggi freschi molli, o in formaggi a base di latte crudo, salmone affumicato, carni fresche non stagionate, ma anche nei vegetali. La cottura dei cibi uccide il germe. I primi sintomi si possono rilevare anche a distanza di 70-90 giorni dall'assunzione di cibo.contaminato.Il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito istituzionale questo avviso:In relazione a casi di Listeriosi umana avvenuti nelle Regioni Marche e Umbria, causati dallo stesso ceppo di Listeria monocytogenes riscontrata su un successivo campione di alimento sospetto, si avvisano i consumatori che il prodotto denominato “Coppa di Testa” lotto n. 51209 con scadenza 09/01/2016, della ditta Salumificio Monsano srl sito in via Toscana n.27, Monsano (AN) (CE IT 1523 L) è risultato contaminato. Le Autorità competenti della Regione Marche, dopo un sopralluogo effettuato presso la ditta Salumificio Monsano srl, hanno sospeso l’attività produttiva dello stabilimento e la vendita di tutte le tipologie di alimenti, in quanto Listeria monocytogenes è un germe che contamina l’ambiente e, pertanto, anche gli altri prodotti dello stesso stabilimento potrebbero essere a rischio.A scopo precauzionale, si avvisano i consumatori di non consumare tutte le tipologie di prodotti della ditta Salumificio Monsano srl di Monsano (AN) (CE IT 1523 L), via Toscana n. 27 eventualmente in loro possesso. Si ricorda ai consumatori che la listeriosi fa parte del gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes.La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza.(Ansa)
Proseguono senza sosta i controlli su territorio dei carabinieri della Compagnia di Macerata in diversi settori.Questa volta i controlli sono scatttati sulla strada e nei locali pubblici, bar, discoteche e sale giochi, anche per verificare che a nessun minorenne venga permesso di giocare alle video-slot.Negli ultimi due giorni sono stati controllati alcuni locali, identificate circa 50 persone, qualcuna già nota alle forze dell’ordine.Nessun minorenne è stato sorpreso a giocare, ma un locale notturno aveva iniziato l’attività senza essere in regola con la licenza. Il titolare è stato deferito per questa violazione. Ora l’esercizio dovrà prima munirsi della licenza per poter riaprire i battenti.I controlli sulla strada hanno portato i militari del Norm a denunciare due automobilisti maceratesi che guidavano con un tasso alcolico superiore alla soglia consentita. Uno dei due nel pieno centro città dopo aver perso il controllo del mezzo, si era ribaltato. Entrambi dovranno attendere qualche tempo prima di poter tornare a guidare un veicolo.Sempre i carabinieri del Norm, hanno denunciato un giovane maceratese per ricettazione. I militari, ricevuta la segnalazione di oggetti proventi di furto su siti dedicati alla vendita on-line, hanno seguito le tracce “telematiche”, analizzato il traffico telefonico e scoperto che il giovane aveva postato su una piattaforma informatica materiale tecnico per amplificazioni musicali, rivendendoli ad uno sconosciuto. Peccato che questi oggetti erano stati rubati da una sala da ballo. I militari sono ora sulle tracce della strumentazione.Sempre i carabinieri del Norm hanno sorpreso un giovane maceratese che, incurante del passeggio serale, tranquillamente espletava bisogni fisiologici sui muri di una via. L'’intervento dei militari è costato al giovane una denuncia per “atti contrari alla pubblica decenza”.
Un ragazzo di Corridonia è finito in ospedale a seguito di un brutto incidente che si è verificato questo pomeriggio intorno alle 16.15 a Corridonia in via Sant'Anna, praticamente di fronte all'Ipsia.Ad entrare in collisione, per cause ancora in corso di accertamento, un'Audi A3 e uno scooter 50. Ad avere la peggio è stato il giovane alla guida dello scooter, per il quale si è reso necessario il trasporto in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi.(Foto Si.Sa.)
La Questura di Macerata negli ultimi mesi sta intensificando i controlli per debellare ogni forma di microcriminalità dal territorio.In quest’ottica, richiede con frequenza appositi rinforzi che vengono inviati dal Ministero per porre in essere una vera e propria task force: anche oggi hanno dato man forte alle Volanti, dirette dal Commissario Capo Dott. Sandro Tommasi, intervenuto in prima persona ai controlli, gli Uomini del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria-Marche” provenienti da Perugia ed il Reparto Cinofili antidroga di Ancona.Nel pomeriggio i Poliziotti del Questore Pallini con l’ausilio di personale della Polizia Scientifica, hanno controllato alcune agenzie di scommesse, site nel centro urbano, verificando la posizione dei presenti. Nei pressi dei locali è stato anche rinvenuto un modesto quantitativo di marijuana.Ma il colpo grosso “le pantere” della Volante e la Polizia Scientifica lo hanno fatto ai Giardini Diaz: con un’operazione fulminea, grazie anche all’apporto dei rinforzi esterni, hanno letteralmente circondato il perimetro del principale parco cittadino: da subito è stata intercettata una ventenne australiana, in Italia per l’Erasmus, intenta a consumare una dose di marijuana. I piani, tuttavia, le sono stati rovinati perché i poliziotti l’hanno sorpresa alle spalle senza possibilità, per lei, di disfarsi dello stupefacente.Ci hanno provato invece a disfarsene, ed anche platealmente, due stranieri, un 22enne pakistano in Italia da due anni, ed un 29enne afghano in territorio nazionale da un anno e mezzo, che hanno provato a darsela a gambe, sbarazzandosi di un etto di hashish. Ma la velocità e la prontezza di riflessi degli Uomini della Questura non hanno lasciato scampo ai due asiatici che sono stati tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.Contemporaneamente, a Sforzacosta, nell’ambito della stessa operazione di polizia, gli uomini della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, in collaborazione con gli agenti delle “Volanti”, procedevano alla perquisizione di un’abitazione all’interno della quale vi era un giovane di 19 anni con piccoli precedenti di Polizia. Nella circostanza, veniva trovato e sequestrato mezz’etto di hashish, un bilancino di precisione, alcune centinaia di euro ed altro materiale ritenuto utile per il proseguo delle indagini.Il giovane è stato tratto quindi in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e ristretto agli arresto domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.In totale quindi, nella giornata, tre sono stati gli arresti per detenzione ai fini di spaccio e sono stati sequestrati un etto e mezzo di hashish oltre ad un modesto quantitativo di marijuana.(Foto Si.Sa. e Guido Picchio) ?
Ritrovate dai carabinieri della Compagnia di Macerata un'autovettura rubata a Jesi e la refurtiva rubata durante la stessa azione criminale, messa a segno lo scorso mese di gennaio.E' successo la notte scorsa, quando i militari delle Stazioni di Apiro e Cingoli, a seguito di una segnalazione giunta in caserma, hanno in prima battuta ritrovato una Opel risultata rubata nel territorio di Jesi alla fine del mese di gennaio.Le indagini dei carabinieri sono proseguite e, seguendo le indicazioni ricevute, sono arrivati fino all'abitazione di un cittadino straniero che da diverso tempo non abita più in quella casa. L'abitazione era stata violata e all’interno i militari hanno trovato una cassaforte contenente fucili da caccia e pistole, ormai “datate”, oltre ad argenteria varia.L'attività investigativa ha permesso di stabilire che gli oggetti rinvenuti altro non erano che quelli rubati durante la stessa azione criminosa commessa nella zona di Jesi dove i malviventi avevano rubato anche la Opel.In collaborazione con i carabinieri di Jesi, sono in corso ulteriori accertamenti.
Ancora un furto è stato registrato nella tarda serata di ieri a Monte San Giusto.Ignoti malviventi, approfittando dell'assenza dei proprietari, si sono introdotti all'interno di un'abitazione. Hanno forzato la porta d'ingresso e, una volta dentro, sono riusciti a rubare diversi oggetti in oro per un valore di diverse centinaia di euro. Indagano i carabinieri.
Piccolo incidente nel primo pomeriggio nel centro abitato di Pioraco. Un furgoncino della New Tec ha tamponato il camion di una azienda di consegne proprio all’ingresso del paese, all’altezza della Caserma dei Carabinieri. L’impatto tra i due veicoli è stato piuttosto violento, ma la bassa velocità ha fatto sì che nessuna delle persone coinvolte riportasse particolari traumi. Tante le persone che si sono affacciate dalle finestre e sono scese in strada, spaventate dal rumore delle lamiere al momento dell’impatto. Il traffico ha subito qualche breve rallentamento, ma nulla di significativo e la circolazione è ripresa regolare non appena sono stati rimossi i veicoli, nel giro di pochi minuti
Si sente male non appena arrivato con il camion allo stabilimento della Fileni, ma viene prontamente soccorso e portato in ospedale a Jesi per le cure del caso.E' successo nella tarda mattinata di oggi a Cingoli, quando l'uomo, un autista di 49 anni, D.G., è sceso dal camion e si è sentito male. Immediatamente è stato soccorso e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che gli hanno prestato le prime cure e hanno richiesto l'intervento dell'eliambulanza.Nel frattempo, i medici hanno stabilizzato il paziente sul posto e diagnosticato un ictus al 49enne che non era in pericolo di vita.L'eliambulanza, così, è rientrata alla base senza paziente a bordo e lo sfortunato autista è stato accompagnato in ambulanza alla Stroke Unity dell'ospedale di Jesi.
Ulteriori dettagli sull'arresto messo a segno nel tardo pomeriggio di ieri sono stati diffusi dai carabinieri di Civitanova.I militari hanno infatti arrestato un 38enne del posto, trovato in possesso di due etti di cocaina.I carabinieri definiscono "importante il risultato conseguito con l’arresto di Cristiano Ripari", barista dipendente di un locale del centro,"per la quantità di stupefacente sequestrato, per il giro d’affari e per il tipo di clientela".Gli investigatori hanno accertato che Ripari, appena tornato da un viaggio in Brasile, per le consegne dello stupefacente utilizzasse anche uno scooter che, dato il periodo certo non caldissimo, non è passato inosservato agli investigatori.
I carabinieri della Stazione di Civitanova, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto D.G., 67enne commerciante del luogo in quanto colpito da ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata, dovendo scontare due anni ed undici mesi di reclusione per associazione a delinquere, contrabbando, falsità ideologia ed omesso versamento Iva, commessi tra il 2008 ed il 2011 tra Macerata, Napoli e Taranto. L’uomo ora si trova ristretto presso il carcere di Camerino a disposizione della competente autorità giudiziaria.Questo arresto si somma a quello di ieri per droga, conseguenza di un ulteriore accrescimento dell’impegno operativo di tutti i Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche che ha portato al controllo di numerosissime persone ed ai risultati palesati.
I Carabinieri di Porto Recanati, collaborati da quelli della Compagnia Civitanovese, nel pomeriggio di ieri hanno effettuato, in massa, un servizio al fine di contrastare i reati in genere ma, soprattutto, controllare la zona “Pineta” dove ultimamente è stata segnalata la presenza di prostitute.I militari, sul posto, hanno controllato diverse persone, tra le quali quattro sono state deferite in stato di libertà in quanto, stranieri, non esibivano alcun documento. Si tratta di due uomini S.O. 26enne della Sierra Leone; M.A. 21enne del Ghana; e due donne C.I. 21enne, sedicente, nigeriana; J.E. 21enne nigeriana, sedicenne.L’atteggiamento delle due donne era chiaramente riconducibile alla prostituzione. I militari che stavano operando però non si sono fidati delle generalità, ma soprattutto dell’età dichiarata dalle stesse per cui hanno deciso di farle sottoporre all’esame radiografico dei polsi per stabilirne l’età. Il fiuto ed il primo intuito dei Carabinieri è stato premiato, infatti, dagli esami clinici le stesse risultavano avere anni diciassette, quindi minorenni.Atteso ciò, i Carabinieri, come concordato con la Procura per i Minori di Ancona, hanno affidato le minori al Commissario Prefettizio di Porto Recanati che, attivando i Sevizi Sociali, se ne è fatto carico.Questo non è stato il primo servizio che i Carabinieri di Porto Recanati hanno effettuato in località “Pineta”. Anche il primo febbraio avevano effettuato, in autonomia, un controllo simile, controllando una prostituta, B.O., 21enne nigeriana, che sottoposta ai rilievi dattiloscopici è stata anch’essa denunciata per non aver esibito i documenti.
Giovedì grasso macchiato da una violenta rissa che si è scatenata in pieno centro a Macerata fra una comitiva di ragazzi italiani e una di ragazzi albanesi.Intorno alle due e mezza del mattino, le due comitive si sono incrociate in corso della Repubblica e, per futilissimi motivi, prima hanno cominciato a prendersi a parole per poi passare, nel giro di pochissimo tempo, ai fatti.Circa una decina di persone si sono azzuffate e sono volati calci e pugni, tanto che qualcuno ha pensato bene di avvertire i carabinieri. Quando la pattuglia è arrivata sul posto, però se l'erano data tutti a gambe e per strada non c'era più nessuno.E chi le ha prese è tornato a casa senza passare dal pronto soccorso, al quale nessuno dei "duellanti" ha fatto ricorso.
Pomeriggio di paura e grande apprensione per il popolarissimo "Cavalier" Franco Prato, noto a Macerata e in tutta la provincia per il suo "parco della fantasia" all'ingresso di Macerata, spesso al centro di discussioni e polemiche.Verso le 16 di ieri, Prato è stato infatti improvvisamente aggredito da un giovane mentre era intento a sistemare i suoi cimeli in garage. Ignoti i motivi che hanno scatenato l'aggressione, ma pare che fra i due da tempo non corresse buon sangue.Dopo aver trascorso tutta la notte in ospedale per gli accertamenti del caso, a Franco Prato sono state diagnosticate la frattura della tibia e la lussazione del mignolo della mano destra. La prognosi è di 25 giorni di assoluto riposo, senza poter appoggiare la gamba infortunata. Durante la convalescenza, quindi, sarà costretto all'utilizzo della sedia a rotelle per spostarsi.(Foto Guido Picchio)All'uscita dell'ospedale, il "Cavaliere" afferma che il ragazzo che lo ha aggredito già da qualche anno lo minacciava e lo derubava dei suoi oggetti. "Co' li matti ce se commatte male!" commenta amaramente Prato, ancora incapace di spiegarsi il perchè di tanto accanimento nei suoi confronti.Il ragazzo è stato fermato ed identificato dai Carabinieri giunti sul posto, dopo che la moglie della vittima li aveva allertati. A suo carico è scattata una denuncia a piede libero.
Trovato con due etti di cocaina in casa, 38enne di Civitanova finisce in manette.E' successo nel tardo pomeriggio di oggi, quando i militari di Civitanova, che da diverso tempo osservavano i movimenti che interessavano un appartamento situato nel centro, hanno deciso di intervenire, effettuando una perquisizione.Al momento del blitz nella sua abitazione, R.C., 38 anni, di Civitanova, vistosi ormai scoperto, in un ultimo tentativo disperato di farla franca, ha cercato di disfarsi di alcune dosi di cocaina ma è stato immediatamente bloccato.In casa, i militari hanno effettuato un controllo meticoloso, rinvenendo, ben nascosti in diversi ambienti come cucina e camera da letto, complessivamente due etti di cocaina, 50 grammi di sostanza da taglio, un bilancino di precisione e in tasca dell’arrestato duemila euro in contanti. Tutto è stato sequestrato.R.C., dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Camerino a disposizione dell’autorità giudiziaria maceratese. SONY DSC
Tragico investimento nel tardo pomeriggio di oggi sulla strada statale 78 nel territorio di Colmurano. Un anziano, Primo Angeletti, 85 anni, è deceduto dopo essere stato travolto da un auto mentre cercava di attraversare la strada. La tragedia si è verificata vicino alla pizzeria che si trova nel centro abitato di Passo Colmurano.Malgrado i tempestivi soccorsi, per l’uomo purtroppo non ce stato nulla da fare. Sul posto per i rilievi di rito la polizia stradale.Primo Angeletti era originario di Loro Piceno e aveva due figlie, Cristina, titolare di un negozio a Maestá di Urbisaglia, e Catia, dipendente dell'Area T di Tolentino e sposata con Amedeo Tombolini, cugino dei proprietari della Urbis.