Dramma a Corridonia dove questa mattina intorno alle 8.30 un neonato è stato trovato morto nella culla dai suoi genitori.Il bambino, di appena un mese, è stato molto probabilmente soffocato da un rigurgito. Il fatto è avvenuto in via de Reja, in pieno centro storico.I genitori, di origini nordafricane, hanno immediatamente chiesto aiuto, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati sul posto, ormai per il piccolo non c'era più niente da fare.Sul posto, per gli accertamenti di rito, sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Corridonia.
Al volante ubriaco e con in tasca marijuana e anfetamine: così è stato trovato dai carabinieri, a seguito di un controllo, un giovane di Monte San Giusto, denunciato per guida in stato di ebbrezza e possesso di stupefacenti.Il controllo si inserisce in un dispositivo di sicurezza attuato la notte scorsa dai militari della Compagnia di Macerata che hanno vigilato in modo particolare nelle aree di Montecassiano, Montefano e Monte San Giusto.Una decina i militari impegnati. circa 40 le persone controllate, alcune già note alle aule giudiziarie.I controlli hanno riguardato anche esercizi publici e coloro che sono titolari di licenze per detenere le armi: scopo del controllo verificare se le armi vengono detenute secondo norme, al fine di evitare che qualcuno se ne possa impossessare con facilità.Durante l’attività di controllo alla circolazione stradale i militari della Stazione di Monte San Giusto hanno fermato un’autovettura condotta da un giovane del luogo il quale, dall’aspetto, non risultava perfettamente in sè. Il sospetto si è tramutato in certezza con il responso dell'etilometro che ha confermato come il ragazzo avesse nel sangue un tasso alcolico di gran lunga superiore al consentito. La perquisizione personale ha poi consentito di rinvenire la droga.
Voleva trascorrere un venerdì pomeriggio di shopping gratis: questo era l’intento di un romeno 28enne residente in provincia di Macerata e con qualche trascorso giudiziario.Una volta al centro commerciale Val di Chienti di Piediripa, l’uomo viene attratto da un giubbotto. Lo prova, gli piace e guarda il prezzo: circa 100 euro. A quel punto, prende la tronchesi che aveva portato con sè e stacca il sistema antitaccheggio.I movimenti dell'uomo, però, vengono notati dalla vigilanza interna del centro commerciale, e quando il romeno si accorge di essere stato scoperto scappa. Nel frattempo erano già stati avvisati i carabinieri.Sul posto in pochi minuti, grazie alle descrizioni, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile rintracciano l’uomo che aveva ancora con sè sia il giubbotto che l’arnese necessario per mettere a segno il colpo. Inevitabile l'arresto con l'accusa di furto aggravato.
Assalto al Vincotto di Cantagallo, nel territorio del Comune di Pollenza, al confine con Tolentino.Mentre il titolare Giordano Bordi non era presente nella sala principale del locale, intorno alle 23 di ieri due malviventi armati di pistola e a volto coperto, con l'accento dell'est europeo, hanno fatto irruzione nel bar.In quel momento c'erano la fidanzata del titolare, insieme alla sorella di quest'ultima e ad un cliente. Uno dei banditi ha intimato ai tre di stare fermi, mentre l'altro si è diretto spedito alla cassa, svuotandola. I due rapinatori sapevano anche che nella saletta attigua a quella principale ci sono delle slot machine e hanno chiesto alle due donne le chiavi che, però, loro non avevano. A quel punto, visto che sarebbe potuto arrivare qualcuno di lì a pochi secondi, i due si sono dati alla fuga. Il bottino è in fase di quantificazione.
Immediata la replica del Comitato No Crem alle affermazioni degli assessori Cecchetti e Poeta sulla situazione al cimitero di Civitanova Alta. Ad intervenire, a nome del comitato, è il presidente Alberto Mobili che spiega innanzitutto che "la situazione da noi descritta nella lettera aperta al sindaco è risalente alla seconda metà di gennaio, e precisamente, intorno al giorno 19 gennaio, abbiamo scattato le foto che sono state poi allegate insieme ad un filmato e consegnate nei giorni successivi al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e alla polizia provinciale.Dopo la nostra segnalazione, nel giro di una decina di giorni, sia i carabinieri che la polizia provinciale sono intervenuti in diversi momenti, per fotografare e cristallizzare la situazione, facendo i rilievi del caso.Solo successivamente si è provveduto a risistemare il luogo non si sa bene su quale input.Già nel periodo della festa dei morti si era verificata una situazione poco chiara sulle lapidi al cimitero che era stata riportata anche da alcuni quotidiani.Le stesse dichiarazioni degli assessori" incalza Mobili "sembrano evidenziare che questa situazione si protraesse nel tempo, visto che ne attribuiscono la parziale responsabilità alla situazione straordinaria delle estumulazioni di quest'anno e quindi si potrebbe anche pensare che questa non sia una casualità ma una pratica che si protrae da tempo. Speriamo che questo non sia vero e noi per questo, dopo aver fatto il nostro dovere di cittadini e aver segnalato alle autorità la situazione, non vogliamo esprimere nessun giudizio su questa brutta faccenda e ci rimettiamo al giudizio della Procura, che vorrà sicuramente fare piena luce su questa storia che vede implicata la ditta Service one, come dichiarato dagli assessori competenti.Noi d'altro canto, ci sentiamo sempre più preoccupati dalla situazione delle aree cimiteriali, e se è vero che saranno affidate a ditte differenti i servizi di cremazione, chi dovrebbe controllare la situazione sarà sempre l'amministrazione comunale, che visto il ripetersi di situazioni imbarazzanti, denotano una gestione non troppo scrupolosa per quello che è la nostra sensibilità su una materia così delicata, quella del "caro estinto".
Ci sono "novità in arrivo" per la sicurezza delle Marche. Lo ha detto il presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) Giacomo Stucchi, spiegando che "se il Governo decide di potenziare la dotazione di forze dell'ordine di un territorio, si vede che un motivo c'è".Del potenziamento nelle Marche aveva parlato anche il sottosegretario all'Interno Manzione, rispondendo a un' interrogazione dei parlamentari di M5s. "Sono poche le regioni che ottengono un aumento di agenti - ha spiegato Stucchi -, se lo ottengono è perché dietro c'è un'esigenza reale, come è successo a Milano per Expo o come sta succedendo a Roma per il Giubileo". Esigenza reale, che secondo il presidente del Copasir potrebbe essere legata al rischio di uno spostamento della rotta dei migranti dai Balcani all'Adriatico. "Il porto di Ancona - ha aggiunto - è uno degli elementi che impongono una riflessione, ma il problema riguarda tutta la costa adriatica" e servono controlli preventivi. (Ansa)
"Nessuna emergenza al cimitero di Civitanova Alta: già ieri sera non c'erano più materiali provenienti da estumulazione": l'assessore all'Ambiente Cristiana Cecchetti e l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Poeta intervengono dopo la denuncia del Comitato No Crem sulla situazione che si era venuta a creare."In seguito alla denuncia della situazione di degrado riscontrata nell'area esterna ad ovest del cimitero di Civitanova Alta (zona ex Beruschi), l'Amministrazione comunale ha effettuato un immediato sopralluogo già nella serata di ieri. Dal controllo non risultavano più i materiali provenienti da attività di estumulazione ed esumazione.La ditta “Service one”, responsabile dell'appalto per lo smaltimento dei materiali" spiegano Cecchetti e Poeta "ha dichiarato che il container dello zinco era aperto e che le due casse erano a terra poiché si stavano eseguendo le fasi operative del lavoro. A conferma di questo, abbiamo una documentazione fotografica (che alleghiamo) sullo stato attuale del luogo di deposito, che dimostra l'avvenuta pulizia presso i container.Pertanto appare chiaro che le foto pubblicate dai quotidiani locali hanno ripreso lo stato dei lavori ancora in corso.Facciamo presente che il Cosmari, in accordo con l'impresa appaltatrice del servizio, ha messo a disposizione alcuni container apribili nella parte posteriore per stoccare i rifiuti già in modalità diffrenziata. Dopo la fase di estumulazione, le casse vengono depositate all'interno dello specifico container: lo zinco viene compattato e depositato nel contenitore specifico, le imbottiture interne ed eventuali indumenti vengono chiusi in sacchi da inviare in discarica con modalità differenziata, il legno viene anch'esso stoccato nell'apposito contenitore (l'unico aperto superiormente). Il materiale inerte (pietre, fasce, tappi in cemento, lapidi) viene accumulato per essere inviato all'apposita discarica e nel frantoio autorizzato.Come Amministrazione comprendiamo la sensibilità e l'attenzione nei confronti dell'area cimiteriale, è giusto sia così, vorremmo però che sia presa in considerazione anche la grande quantità di estumulazioni avvenute nel 2015 e dunque anche la grande quantità di materiale da separare, stoccare e smaltire. Nel corso dell'anno sono state effettuate 382 estumulazioni, vista l'adozione da parte del Comune del regolamento riguardante la possibilità di effettuare la cremazione.L'Amministrazione non condivide l'opinione che il servizio cimiteriale sia mal gestito, anzi l'ufficio si adopera in ogni modo perché tutto avvenga con scrupolo e sensibilità. Quanto all'affermazione “di come potrà essere gestito l'impianto di cremazione” teniamo a precisare che nell'eventualità si tratterebbe di due realtà e due ditte assolutamente diverse.Al fine di migliorare la situazione, il Servizio cimiteriale predisporrà una recinzione per il materiale inerente lapidi e pietre e ha già sollecitato il Cosmari e la “Service one” affinché tutti i container siano chiusi superiormente per evitare eventuali cattivi odori durante le varie fasi dell'esumazione straordinaria".
Sarebbe riconducibile a un litigio per questioni di cuore quanto accaduto intorno alle 14 nella zona dei Cancelli a Macerata.Un uomo si è disteso praticamente in mezzo alla strada, causando momenti di preoccupazione nelle persone che si sono trovate a passare in zona, oltre all'inevitabile rallentamento del traffico.Nel giro di pochissimi minuti la situazione è tornata alla normalità.
La Polizia municipale ha identificato i vandali che hanno danneggiato la cancellata di ingresso dei locali della Protezione civile di Cingoli.Ignoti, nei giorni scorsi, avevano divelto il braccio della chiusura elettrica del cancello ed avevano pure reciso il cavo elettrico dell'elettrificazione del manufatto.Avviate le indagini, gli autori sono stati inchiodati dalle immagini delle telecamere visionate dai vigili urbani.In realtà, gli atti di vandalismo, hanno assunto negli ultimi tempi connotati abbastanza significativi e questa indagine appare, dopo l'educazione e la cultura, l'unica attività diretta a stroncare questo triste fenomeno. Infatti, più volte è stata danneggiata la staccionata in zona Portella ed altri segnali e arredi urbani hanno subito la stessa sorte.Lo scorso anno a Villa Strada alcuni ragazzi avevano strappato le telecamere installate all'interno del Plesso scolastico, ma le immagini anche in quel caso, hanno registrato per intero l'atto di teppismo. Per questo fatto è in corso il processo davanti al tribunale dei Minorenni di Ancona nei confronti dei autori.Per il danneggiamento del cancello della Protezione civile, gli autori saranno deferiti alla Procura della Repubblica e il Comune agirà per l'integrale risarcimento dei danni subiti dalla nostra collettività."Questi gesti sono assolutamente inqualificabili specie quando sono diretti in danno di beni comuni e rappresentano fatti da stigmatizzare poichè sono all'origine di ben altri comportamenti devianti che possono integrare ipotesi di reato e, dunque, perseguibili con la comminatoria di sanzioni criminali (arresto e ammenda). Ringraziamo il Corpo dei Vigili - ha sottolineato il sindaco Filippo Saltamartini - per la capacità investigativa che hanno dimostrato in questi episodi.Comportarsi male non conviene – ha aggiunto Saltamartini- primo perchè si lede la nostra coscienza civile e poi perchè, se scoperti, si rischia di pregiudicare il futuro lavorativo e professionale, specie per i ragazzi e le persone più giovani, in quanto il requisito della buona condotta è ancora richiesto per svolgere molteplici attività tra cui le funzioni e il lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione".
Nella tarda serata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Camerino, coordinati dal Capitano Vincenzo Orlando, hanno attuato un dispositivo straordinario di controllo del territorio che ha riguardato le zone di Matelica, Castelraimondo ed Esanatoglia ed ha visti impegnati circa 20 militari, sia del Nucleo Operativo che delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia.Nel corso dei mirati servizi sono stati controllati parchi ed esercizi pubblici, al fine di individuare soggetti dediti all’uso ed allo spaccio di droga, nonché le maggiori arterie di collegamento per prevenire condotte illecite commesse dagli utenti della strada. Durante i controlli, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, nella zona della Stazione di Matelica, hanno “pizzicato” uno studente 17 enne di Fabriano, il cui comportamento aveva destato sospetto, con addosso cinque grammi di marijuana già suddivisi in dosi e nascosti in un pacchetto di sigarette. Il minore, denunciato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato poi affidato ai genitori.Le pattuglie delle Stazioni di Matelica e Castelraimondo, invece, sorprendevano tre giovani, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, che guidavano i propri veicoli nonostante avessero esagerato nel bere, accertando la violazione mediante l’etilometro in dotazione. Per loro è scattato l’immediato ritiro della patente e la denuncia alla competente autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezzaNel corso delle operazioni di controllo, sono state elevate anche 10 contravvenzioni per infrazioni al Codice della Strada, identificate circa 80 persone, perquisiti 10 soggetti ed altrettanti veicoli
Con l’intensificarsi dei controlli amministrativi da parte dei Comuni sul fronte delle istanze rese dai cittadini extracomunitari al fine di ottenere l’iscrizione nei registri dei residenti, la Sezione di polizia Giudiziaria della Polizia di Stato presso la procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, ha concluso delle attività d’indagine in materia di false attestazioni.L’indagine era coordinata dal pubblico ministero Cristina Polenzani che ha ravvisato gli estremi di reato in materia di falsità in atti.Il successivo coinvolgimento dell’Ufficio Immigrazione per le ulteriori verifiche, ha determinato la revoca del permesso di soggiorno che, nello specifico, era stato rilasciato ad un cittadino di nazionalità pakistana, come seguito delle conseguenze penali per aver rilasciato dichiarazioni mendaci, formato atti falsi o averne fatto uso nei casi previsti dalla legge.Questa autocertificazione, utilizzata per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, aveva di fatto tratto in inganno il personale addetto all’istruttoria che, sulla base di ciò, aveva ritenuto lo straniero in possesso del requisito della residenza legale nel comune di Civitanova Marche. Il cittadino pakistano è stato formalmente indagato poiché, proprio sul presupposto del requisito della falsa residenza anagrafica, traendo in inganno il Pubblico Ufficiale esaminatore, era riuscito ad ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno da considerarsi, a quel punto, atto ideologicamente falso.
Nel pomeriggio di ieri, gli agenti della Squadra mobile hanno tratto in arresto M. R.N., pakistano di 29 anni, domiciliato a Porto Recanati, perché trovato in possesso di otto grammi di eroina destinata allo spaccio.L’uomo è stato rintracciato in un appartamento del complesso residenziale River Village di Porto Recanati. Alla vista dei poliziotti ha lanciato nel vuoto un involucro, contenente le bustine da spacciare, che andava a cadere sul balcone corrispondente del primo piano. Oltre alla droga, è stata sequestrata la somma di 1000 euro e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle singole dosi oltre al telefonino che il pakistano utilizzava per essere contattato dai tossicodipendenti. Dopo le formalità di rito, l'arrestato, che risulta sprovvisto del permesso di soggiorno, è stato collocato in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.Nel contesto della stessa operazione, è stato segnalato alla locale Prefettura anche un altro pakistano, trovato in possesso di una modica quantità di hashish.
Furto a Montecosaro nella notte fra giovedì e venerdì. Ignoti malviventi, intorno alle 3.15 del mattino, si sono introdotti in una abitazione in contrada Cavallino.I ladri hanno rubato denaro contante e una televisione nuova. A mettere a segno il colpo potrebbe essere stato qualcuno che sapeva come muoversi e, non è escluso, seguisse da qualche tempo i movimenti delle vittime. Il sistema di allarme non ha funzionato e la telecamera di sorveglianza è stata messa fuori uso.
Allarme a Civitanova per la presenza di due donne sospette che si aggirano per la città armate di piede di porco e spranga.La segnalazione è partita intorno alle 11 di questa mattina sui social network da parte di una residente che afferma di aver notato "due nomadi con dei bambini aggirarsi armate di spranga e piede di porco nella zona del b&b Birilli in via Regina Elena".Del caso si stanno interessando i carabinieri, prontamente avvertiti della probabile presenza di giro delle due donne sospette.
Nel corso della serata di ieri dalle 20 alle 2, sei pattuglie di Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno proceduto ad un servizio straordinario di controllo del territorio nei comuni di Civitanova Marche, Potenza Picena, frazione Porto e Porto Recanati, finalizzato a contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio.Nel corso dei controlli, anche con l’attuazione di posti di blocco, in Porto Recanati, è incappato un italiano di 55anni, di origini siciliane, che doveva espiare 11 mesi e dieci giorni di reclusione per il reato di rapina, commessa nel 2005 nella provincia di Macerata. Dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Camerino.Invece, a Civitanova Marche, verso le 2, il conducente di un ciclomotore alla vista dei Carabinieri, impegnati in un posto di controllo, invertiva la marcia e prontamente inseguito, imboccava la pista ciclabile che porta a Civitanova Marche Alta per poi darsi alla fuga a piedi per le campagne, abbandonando il mezzo, un Aprilia Scarabeo di colore nero risultato rubato in città il 25 scorso e un borsone risultato contenere tubi e cavi in rame per circa 40 kg di peso e un piccolo quadro raffigurante il volto di Leonardo da Vinci, verosimilmente placcato oro. Lo sconosciuto, pur se inseguito, grazie al buio, è riuscito a far perdere le proprie tracce. Il motorino rubato è stato riconsegnato già al legittimo proprietario mentre per il materiale in rame e il quadro, sono in corso degli accertamenti per verificare da quale abitazione o cantiere possano provenire.Poco dopo, c'è stato anche un tentativo di furto in un capannone della zona industriale B di Civitanova Marche, dove però è scattato l’allarme e subito si è portata una pattuglia di Carabinieri e il personale della vigilanza privata. Dall’esame poi del sistema di videosorveglianza si sono visti due uomini incappucciati che poco prima l’arrivo delle pattuglie si sono dati a una precipitosa fuga. Le ricerche in zona hanno dato esito negativo.Nel corso del servizio, inoltre, sono state identificate circa 40 persone e 36 veicoli ed elevate 7 contravvenzioni al Codice della Strada.
Brutta fine per un tasso che ieri sera poco dopo le 22 si era avventurato per il centro di Macerata.Mentre stava attraversando in via Leopardi, non molto distante da Rampa Zara, l'animale è stato centrato da un'auto che non si è neanche fermata ed è morto. Sul posto, chiamati ad intervenire da un passante che ha visto la carcassa in mezzo alla strada, sono arrivati i carabinieri. Per rimuovere il povero animale è stato necessario l'intervento di un veterinario dell'Asur.
Acquista un telefono on line, ma il tempo passa e non riceve nulla e capisce di essere stato truffato.Navigando sui siti dedicati, un signore di Macerata trova un telefono cellulare di suo gradimento. Segue le istruzioni, chiama il venditore, si accordano sul prezzo e l'uomo deposita quanto pattuito su una carta di credito ricaricabile.Queste sono in linea di massima le fasi di un “negozio giuridico telematico” che quotidianamente avvengono.Ma questa volta l’acquirente è rimasto a bocca asciutta. Nonostante avesse pagato, il telefono non arrivava. Dopo numerose insistenze rimaste senza alcun esito, decide di rivolgersi ai carabinieri perchè si rende conto che qualcosa è andato storto.Le indagini dei militari ripercorrono le tracce telematiche: vengono analizzati i dati delle movimentazioni della carta segnalata e i carabinieri individuano una persona, di giovane età, di origini campane, come autrice della truffa.La donna ora dovrà rispondere di truffa: del telefono, ovviamente, nessuna traccia.
Spaccia eroina al terminal dei bus di Macerata e viene arrestato dai carabinieri.Nel pomeriggio di ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, durante uno dei tanti servizi messi in campo per raffrenare l’uso e lo spaccio di stupefacenti, vicino ad un capolinea di autobus di Macerata, una delle zone maggiormente “battute” dai militari, hanno assistito ad uno scambio di dose tra due giovani. Intervenuti proprio nel momento in cui avveniva il “triste” passaggio, hanno recuperato la dose di stupefacente che è risultato essere eroina.Il giovane, un 28enne originario della Sicilia ma residente in provincia di Ancona, è stato arrestato con l’accusa di spaccio. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire altri due grammi di eroina, quasi un grammo di cocaina, un pezzetto di hashish e tutto l’armamentario per il confezionamento.In mattinata in tribunale a Macerata si terranno l’udienza di convalida ed il processo per direttissima.
Questa mattina alle 6,30 il titolare della ditta Enrico Rosetti di Botontano di Cingoli si è trovato di fronte ad una scena davvero inquietante: durante la notte dal suo capannone sono stati trafugati 2 Fiat Iveco, 4 assi da Cava e un quantità indefinita di attrezzature varie, per un valore che supera i 300.000 euro.Durante la notte i malviventi hanno infatti scaricato uno dei mezzi della ghiaia che era sul cassone e dopo aver spostato una pala meccanica e un furgone si sono dileguati con un altro Fiat Iveco.Sono entrati nel capannone da una finestra dopo aver disinserito il sistema di allarme. I vicini non hanno sentito alcun rumore sebbene tutta l’esecuzione del furto ha avuto fasi piuttosto rumorose.Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Cingoli e il nucleo scientifico di Macerata. Le indagini sono indirizzate a 360 gradi.Comprensibilmente preoccupato il sindaco Filippo Saltamartini che ha commentato su facebook:"Vogliono chiudere gli occhi sulle bande di criminali che stanno saccheggiando il nostro territorio.Questo genere di rapine di ingenti proporzioni economiche per le imprese del settore che stanno subendo anche gli effetti della crisi delle costruzioni, può dare il colpo di grazia finale all’industria delle estrazioni, nelle Marche. Le modalità criminali si ricollegano alle Bande del Foggiano e richiamano la rapina in Autostrada con armi pesanti sui furgoni che trasportavano milioni di euro trafugati qualche mese fa. Ed è chiaro che in una Regione quasi totalmente scoperta dai controlli delle Forze di polizia, con un organico risibile, il rischio di essere arrestati è quasi nullo. Tant’è che non si conoscono esiti fruttuosi di queste indagini da anni. Negli ultimi tempi si sono registrati il furto di trattori dall’Officina Spadoni; il furto di muletti e camion a San Faustino da Luciano Rosetti; il furto a Montefano dalla ditta Paoloni di 3 camion Mercedes da cava e questa notte la sottrazione di 2 Fiat Iveco dalla Cava Rossetti del valore complessivo di oltre 300.000 euro.Tutti reati impuniti che aumentano l’arroganza e la penetrazione della criminalità.Non si riesce a capire chi abbia interesse a sottovalutare ciò che sta accadendo. Il furto di più camion e attrezzatura varia presuppone che l’esecuzione del reato sia stata eseguita da un numero elevato di malviventi. E sappiamo pure che in questi casi l’organizzazione del reato mette anche in conto l’impunità e tutti gli stratagemmi idonei per sfuggire alle Forze dell’Ordine.C’è pure da chiedersi se per caso dovesse intervenire una sola pattuglia, quali rischi correrebbero questi militari o i proprietari di questi mezzi, di fronte a malviventi senza scrupoli e verosimilmente muniti anche di armi pesanti. E’ giunto il momento di pensare che la nostra bella Regione si sta trasformando in una bella opportunità per ogni tipo di misfatto criminale. In realtà abbiamo la colpa di non avere (geneticamente) mafia, ndrangheta e camorra o nuova corona unita. Ed inoltre abbiamo anche la colpa di avere la più alta percentuale in Europa di Imprese e di fatturare una percentuale alta del PIL nazionale in rapporto allavpopolazione residente che contribuisce in modo significativo al gettito tributario nazionale . Ma non abbiamo il diritto di avere più polizia e carabinieri e magistrati, in una sola parola non abbiamo il diritto ad avere <<sicurezza>>. Dopo la manifestazione davanti alla Prefettura a Macerata forse è il caso di rinnovare un’altra.E’ questo l’unico strumento che la democrazia mette a nostra disposizione per non subire tutto questo. Se vogliamo dire basta, prima che sia troppo tardi".
Tenta la rapina ai danni della filiale UbiBanca (ex Banca Popolare di Ancona) in viale Don Bosco a Macerata, ma all'interno trova un poliziotto fuori servizio che lo ferma.Non è stato decisamente fortunato il malvivente solitario, un 50enne di origini campane residente a Macerata, che questo pomeriggio intorno alle 15 è entrato in banca e, impugnando un sacchetto, ha intimato la cassiera di dargli i soldi. Infatti, proprio in quel momento all'interno dell'istituto di credito era presente un poliziotto fuori servizio, un ispettore della Questura di Macerata, che stava facendo delle commissioni. Non appena il rapinatore ha chiesto i soldi, il poliziotto si è qualificato e ha immobilizzato il bandito, mentre i dipendenti della banca davano l'allarme.Il malvivente, sembra alle prese con problemi di natura psichica, è stato denunciato a piede libero per tentata rapina aggravata.Nelle concitate fasi della tentata rapina, una dipendente dell'istituto di credito ha accusato un malore e si è reso necessario l'intervento di un'ambulanza.(in aggiornamento)(Foto Si.Sa.)