Nel pomeriggio di ieri a Caldarola si sono verificati due furti in abitazione. La zona presa di mira è stata quella compresa tra via Rimessa e via Mazzini.In ogni abitazione sono stati rubati oggetti in oro per un valore complessivo di circa 1500 euro. In una delle case i ladri sono entrati forzando una finestra, mentre nell’altra probabilmente sono stati agevolati da una finestra, accidentalmente lasciata aperta. Indagano i carabinieri della locale Stazione.Invece a Tolentino, i ladri hanno colpito questa mattina in viale Benadduci. Anche qui, i malviventi sono entrati in un appartamento forzando una finestra durante l’assenza dei padroni di casa, ma sono riusciti a rubare soltanto un paio di orecchini del valore di 200 euro. Indagano i carabinieri di Tolentino.
I due minorenni fermati in mattinata dagli agenti della Volante sono due giovani di origine nomade dediti ai furti in abitazione. Lui, in particolare, diciasettenne di origini croate, con alle spalle almeno una decina di furti acclarati, commessi sin dal 2011, per i quali è già stato arrestato tre volte. Ha inoltre inanellato una serie di reati minori, ma sempre “specifici”, come il possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Anche la 16enne italiana che era con lui non è proprio una “novizia” dei furti in abitazione, poiché è stata a sua volta arrestata per questo reato già due volte. Stavolta però, grazie al fatto che era incinta, se l’è cavata con una denuncia a piede libero e il riaffidamento.I due, che davanti al dottor Tommasi hanno candidamente ammesso di essere dediti ai furti, avevano vestiti firmati e orologi alla moda, oltre a profumi di griffe famosissime: erano questi i vezzi e i “benefit” che, sicuramente grazie anche alla loro vita sregolata, riuscivano a garantirsi. Agivano come una perfetta coppia di fidanzatini, assolutamente insospettabile. Stamattina, dopo aver forzato la porta d’ingresso di un appartamento sito al terzo piano di un condominio di via Urbino, si sono diretti all’interno della camera da letto, dove stava riposando il proprietario dell’immobile. Quest’ultimo, destatosi di soprassalto, gli urlava di andarsene: è seguita poi la loro rocambolesca fuga dalla finestra.I due minorenni recuperavano la loro Fiat Multipla e, con lui alla guida, si dileguavano sgommando. Ma la lucidità del proprietario, che ha avuto la freddezza di chiamare subito il “113” e di fornire una descrizione dettagliata dei due malviventi, e la prontezza di reazione della Volante hanno fatto il resto: la Volante li ha intercettati in zona dopo 2 minuti dalla chiamata, e, dopo un breve inseguimento, in cui la Fiat Multipla ha aumentato sensibilmente di velocità ed ha effettuato manovre azzardate, li ha bloccati in via Rosetani.Il diciasettenne guidava ovviamente senza aver mai conseguito la patente di guida, senza assicurazione e senza aver mai fatto la revisione del veicolo, che è stato poi sequestrato. All’interno dell’auto, sono stati rinvenuti svariati strumenti di effrazione, verosimilmente utilizzati per mettere a segno i furti.Il giovane, stavolta, visti i numerosi precedenti specifici e la gravità del fatto commesso, è stato tratto in arresto ed associato al Centro di Prima Accoglienza di Ancona ove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Da sottolineare che, nell’occasione, la rapidità d’intervento dalla Volante è stata anche consentita da una intensificazione degli uomini e mezzi dedicati al controllo del territorio: sembra dunque funzionare la strategia della Questura, che da inizio anno ha arrestato svariate persone per spaccio di sostanze stupefacenti, e che ora sta sempre più proiettando la sua attenzione sulla repressione dei reati contro il patrimonio: dopo aver sventato a febbraio un furto notturno al distributore "Q8"sito in strada Carrareccia e la rapina alla “Banca Popolare di Ancona” di via Carducci, ora arrivano anche gli arresti dei topi d’appartamento.
Operazione contro il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti a Civitanova Marche dove i finanzieri della locale Compagnia nella serata ieri hanno messo a segno un altro colpo, sequestrando 45 grammi di cocaina e 5 grammi di hashish all’interno di una pizzeria.Ad attirare l’attenzione dei finanzieri è stata l’anomala presenza di persone già note alle forze dell’ordine quali assuntori di stupefacenti nelle vicinanze dell’esercizio commerciale. Alcuni di loro sono stati anche visti entrare per poi uscire senza acquistare nulla.Sono stati quindi acquisiti utili elementi info investigativi nei confronti del titolare della pizzeria, che hanno permesso ai finanzieri di entrare in azione. Con l’ausilio dell’unità cinofila è stata effettuata una perquisizione all’interno dei locali individuando dapprima 5 grammi di hashish, alcuni grammi di cocaina ed un bilancino di precisione nascosti all’interno di una scatola riposta in un armadietto metallico contenente gli effetti personali del titolare. Successivamente altri 44 grammi di cocaina sono stati rinvenuti occultati all’interno della cappa di aspirazione della cucina.Il titolare dell’esercizio con specifici precedenti è stato denunciato a piede libero alla locale A.G.
Cifre spaventose in partenza dall'Italia e dirette verso paesi esteri, senza alcun controllo nè fiscale nè sulla provenienza. In base agli ultimi dati provenienti dalla Western Union, dall'Hotel House di Porto Recanati vengono trasferiti online circa 450mila euro al mese, qualcosa come cinque milioni di euro all'anno. Certamente, ed è evidente, un flusso di denaro così cospicuo non deriva dal semplice lavoro dei circa duemila residenti (in larghissima parte stranieri e che diventano oltre quattromila nei mesi estivi) nel condominio multietnico, che, in molti casi, come più volte apparso sulle cronache non pagano nemmeno le utenze base di luce e acqua. I punti di money-transfer dell'Hotel House, oltre a venir utilizzati anche dai non residenti del palazzo, sembra trasferiscano spesso denaro ad un unico soggetto che riceve donazioni di oltre 20mila euro al giorno, con diversi movimenti effettuati nell'arco della giornata a suo favore. Questo giro vertiginoso di denaro potrebbe essere ricondotto in parte ad attività di spaccio di stupefacenti e di mercato nero. I soldi sono inviati prevalentemente in Pakistan, Bangladesh, India e Senegal.
Si sveglia di soprassalto e si trova davanti due ladri. E' successo stamattina in via Urbino a Macerata, dove le Volanti della Questura hanno sferrato l’ennesimo colpo ai malintenzionati.Gli agenti hanno sorpreso in flagranza due giovanissimi ladri che avevano cercato di svaligiare un’abitazione. Su segnalazione del proprietario, che se li era trovati direttamente in camera da letto, destandosi di soprassalto dopo una fase di dormiveglia, i poliziotti delle Volanti -diretti dal dottor Tommasi- hanno intercettato nelle vicinanze del luogo del furto l’insolita coppia di ladri, e, dopo un breve inseguimento, li hanno bloccati e condotti in Questura per il prosieguo delle indagini.
Gesto di onestà di un uomo che stamattina intorno alle 11 ha trovato per terra una borsa e l'ha prontamente consegnata alla polizia.Andrea Rogante, di Porto San Giorgio, si è imbattuto in una borsa da donna, lasciata a terra sul lungomare, semiaperta e con all'interno un portafoglio con 170 euro, un cellulare, dei trucchi e i documenti della donna che aveva perso la borsa. Rogante non ha neanche aperto il portafoglio ed ha immediatamente chiamato le forze dell'ordine che hanno rintracciato poi la proprietaria della borsa.
Dopo la prima scossa di terremoto a mezzanotte e otto minuti di magnitudo 2.3 con epicentro nella zona di San Ginesio, in provincia di Macerata nel giro di poco più di sette ore gli strumenti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato altre quattro scosse, tutte concentrate nella zona fra Muccia e Monte Cavallo.La prima, di magnitudo 1.8, è stata avvertita alle 3.09, con profondità di dieci chilometri ed epicentro a Muccia. Stesso epicentro, ma stavolta con magnitudo più bassa di 1.3 e profondità di 14 chilometri, alle 3.47.La terra è tornata a tremare alle 10.44 e alle 10.47 di questa mattina, con due scosse entrambe di magnitudo 1.8 e profondità di 12 e 13 chilometri, stavolta con epicentro fra Monte Cavallo e Pieve Torina.
Esiste anche in provincia di Macerata un fenomeno sommerso del quale si sa poco o nulla. Sfugge all'attenzione dei più perché vive e ricerca spazi poco frequentati e insospettabili.Ci siamo fatti largo fra annunci sui giornali e siti online per capire un mondo di cui tutti conoscono l'esistenza, ma del quale pochi effettivamente sanno qualcosa più del "sentito dire". Stiamo parlando della prostituzione e del mercato del sesso che sta prendendo nuove vie e sta subendo nuovi sviluppi. È un mondo parallelo, ai limiti della legalità e di dimensioni non quantificabili. Basta poco per accedervi: un giornale di annunci o digitare su Google "prostitute Macerata".Dietro quei numeri, quelle foto e quelle frasi esplicite ci sono delle persone e le loro storie. Lo sfruttamento e la tratta delle donne che da sempre ha caratterizzato il mercato sessuale tradizionale pare stia lasciando spazio a questa nuova forma di prostituzione in casa anche a causa dell'aumento dei controlli nelle strade. Il fenomeno dalla strada si è spostato negli appartamenti privati, quasi sempre presi in affitto, all'interno dei quali il ricambio di ragazze esercitanti è pressoché continuo, solitamente di un paio di mesi ma a volte addirittura di 15-20 giorni.Donne di varie nazionalità, per la maggior parte provenienti dall'Europa dell'Est, dall'America Latina e dall'Asia, offrono a pagamento prestazioni nei loro domicili privati. L'età media è compresa tra i 20 ed i 45 anni.Difficile dire con certezza il perché di questa scelta di vita. Secondo le loro dichiarazioni, di cui non abbiamo certezza di veridicità, è stata la necessità, nient'altro, a spingerle verso quest'opzione professionale. La mancanza di lavoro in primis, che la maggior parte delle persone purtroppo ha sperimentato in prima persona in questi ultimi anni, i debiti da saldare, l'aver perso tutto nel proprio paese in guerra, un familiare malato, le spese quotidiane da sostenere. Questi sono solo alcuni esempi delle motivazioni che spingono alcune di queste donne a vendere il proprio corpo, esempi che tuttavia vanno ricondotti ad un fattore univoco: la crisi economica. Tuttavia non sappiamo se le ragazze ascoltate siano in realtà manipolate o controllate.Il target del cliente medio si aggira intorno ai 40-50 anni, ma non mancano ragazzi anche più giovani (sulla ventina) o anziani, che spesso, incontrano le donne semplicemente per non sentirsi soli e magari per fare due chiacchiere. I prezzi variano a seconda della prestazione offerta ma con una base di partenza che oscilla fra 50 e 100 euro.Il fenomeno, che fino a poco tempo fa com'è noto, era concentrato prevalentemente sulle città costiere (Civitanova Marche e Porto Recanati) si sta spostando anche nell'entroterra: Macerata, San Severino Marche e Passo di Treia, con particolare riguardo alle zone periferiche, Sforzacosta, Villa Potenza, Taccoli e Berta, molto probabilmente per questioni di privacy, essendo queste zone molto meno trafficate rispetto ai centri urbani.Questo dato viene confermato anche dal vice questore Albini, capo della squadra mobile di Macerata. Lo stesso ci ha riferito che il fenomeno, oggi difficilmente controllabile, non costituisce reato in sè, poiché svolto all'interno di abitazioni private. L'illegalità persiste quando questi appartamenti sono gestiti da organizzazioni o singoli che sfruttano il lavoro delle inquiline per trarne lucro personale: in questo caso si configura il reato di sfruttamento della prostituzione. La squadra mobile da anni si impegna in attività di monitoraggio e controllo, ma in assenza di precise e puntuali segnalazioni o operazioni sotto copertura risulta molto difficile intervenire concretamente.
I Carabinieri del Nucleo Operativo lo tenevano d’occhio da alcuni giorni, per i suoi movimenti poco chiari dopo essersi stabilito pochi mesi fa a Tolentino. Infatti, i sospetti dei militari si sono rivelati più che concreti dopo che lo hanno sottoposto ad un controllo più approfondito.Ieri sera, E.S., 38enne originario del bergamasco, disoccupato e con precedenti per droga, è stato fermato non molto lontano dalla sua abitazione e controllato. Subito i militari hanno acquisito gli elementi necessari per perquisire anche la sua abitazione, dove convive con una straniera madre di due figli. Nel bagno, nascoste tra la biancheria, hanno trovato 10 involucri di cellophane, ben confezionati e sigillati a caldo, contenenti ognuno circa mezzo grammo di cocaina; nella camera da letto invece sono state rinvenute due dosi di hashish per circa un grammo, un bilancino di precisione e una boccetta di metadone, oltre alla somma di 485 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.L'uomo è stato arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.Oggi sono previste in tribunale a Macerata l’udienza di convalida e il giudizio con rito direttissimo.
Un terremoto di magnitudo 2.3 con epicentro a circa 21 km di profondità nella zona di San Ginesio, è stato registrato stanotte alle 00.08 dalla Sala Sismica dell'INGV di Roma.Questi i comuni nelle immediate vicinanze dell'epicentro: Ripe San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano, Loro Piceno, Montappone, Colmurano, Urbisaglia, Massa Fermana, Falerone, Monte Vidon Corrado, Penna San Giovanni, Gualdo, Mogliano e Servigliano.
Entrano nella gioielleria mentre sta uscendo un cliente e riescono a mettere a segno una rapina. E' successo poco dopo le 17 a Porto Recanati ai danni della gioielleria Baldoni.Un cliente stava uscendo dal negozio e in quel momento sono sopraggiunti due banditi con il volto travisato che sono riusciti ad entrare, intimando alle due commesse di consegnare loro i gioielli. Un'azione fulminea: i due malviventi sono scappati, ma una delle commesse ha provato ad inseguirli. La donna è caduta, ferendosi a una gamba. Dei due malviventi nessuna traccia.Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il bottino è ancora in fase di quantificazione.
Quando il senso civico scarseggia, incuria e degrado prendono il sopravvento.Gli abitanti di Rione di Contro di San Severino Marche non ci stanno. Nel Parco che si estende lungo le rive del fiume Potenza, lungo via Lorenzo d'Alessandro, sotto le pendici del Monte Nero dove è situata la torre civica e meta privilegiata per far trascorrere ai bambini delle scuole qualche momento di svago sopratutto durante la bella stagione, l'abbandono e l'incuria sono è diventati una realtà quotidiana. Questo è quanto denunciano i cittadini della zona che, come noto, è un grande quartiere residenziale che comprende al suo interno le principali scuole cittadine: il Circolo Didattico "Alessandro Luzio", sede della scuola elementare e materna e nelle immediate vicinanze la scuola media "Tacchi Venturi".La situazione, in effetti è abbastanza critica. Panchine rotte, cestini divelti, sporcizia di vario genere e degrado generalizzato fanno da padrone in un parco che dovrebbe essere un'area ricreativa per tutti, sopratutto per i bambini. Per non parlare dell'annuale festa di quartiere che in genere si svolge a fine agosto. Quella di quest'anno, a quanto pare, ha lasciato i suoi pesanti strascichi. Vi sono infatti quelli che appaiono essere proprio "i resti" dell'evento: frigo abbandonati in mezzo al prato, attrezzature di vario genere per la cottura dei cibi, taniche di alcool e bagno con tanto di porta sfondata e rotto. Anche l'immondizia anch'essa probabile residuo della festa si trova ancora in loco."Il parco è molto bello, è una zona verde utilizzata da sempre, da tutti, per andare a fare due passi, per andare a fare sport e rilassarsi. Tutti siamo cresciuti in questo parco ed è terribile vederlo ridotto così" denuncia un abitante delle zona.Bisogna intervenire, ed in fretta. L'incuria, purtroppo, attira solo altra incuria.
Allarme truffa a Civitanova nei quartieri Maranello e Fontespina, dove, secondo l'allerta lanciata sui social network, alcuni residenti starebbero ricevendo chiamate da un presunto avvocato che li informa che un parente, del malcapitato stesso, ha avuto un incidente in macchina.Il sedicente avvocato spiega loro che oltre all'incidente, il parente, ha l'assicurazione del veicolo scaduta e quindi sarà trattenuto in caserma. In questo modo, i malviventi cercano di far uscire di casa in fretta la vittima per poi rubare nell'abitazione, o addirittura si presentano di persona per chiedere i soldi necessari a far "liberare" il parente.Si tratta palesemente di truffe e chi venisse contattato è invitato a chiamare immediatamente le forze dell'ordine.
Colto da un malore, riesce ad accostare il tir evitando di coinvolgere altri veicoli. E' successo intorno alle 13 di oggi lungo la superstrada 77, fra gli svincoli di Montecosaro e Civitanova, dove un autotrasportatore alla guida di un tir, si è improvvisamente sentito male. Ha accostato, percorrendo quasi duecento metri contro il guard-rail, prima che il mezzo si fermasse.Una manovra fondamentale, grazie alla quale non ci sono stati incidenti. L'uomo è stato tempestivamente soccorso e portato in ospedale per tutti gli accertamenti. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per rimuovere il mezzo pesante dalla strada.
Una Volkswagen Golf utilizzata da una banda di malviventi per mettere a segno dei furti è stata ritrovata questa mattina dai carabinieri nei pressi della zona industriale di Mogliano.L'auto è risultata rubata poco meno di una settimana fa, il 3 marzo, a Grottazzolina in provincia di Fermo.Da quanto si è appreso, anche la notte scorsa, a Mogliano sarebbero stati compiuti dei furti. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere per capire quante volte la Golf sia stata utilizzata per attività illecite e chi siano i malviventi che l'hanno usata.
Travestito da idraulico, provoca una perdita in un rubinetto e ne approfitta per rubare in casa.E' successo ieri mattina alla periferia di Appignano, quando un soggetto munito di una casacca simile a quelle utilizzate dai dipendenti delle aziende di erogazione dei servizi idrici, ha suonato al campanello di una coppia di anziani, asserendo che ci fosse una perdita d'acqua e di dover fare un controllo.L'uomo ha addirittura provocato un piccolo danno al rubinetto della cucina così da distrarre ulteriormente la coppia ed ha potuto gironzolare in casa rubando denaro trovato nei portafogli e nei cassetti.Raggiunto lo scopo, ha frettolosamente salutato ed è fuggito a bordo di autovettura, forse una Alfa 147, condotta da un complice.Le indagini sono svolte dai carabinieri di Appignano.
Rapina a mano armata intorno alle 13 ai danni della filiale di Banca Etruria a Villa Musone.Quattro banditi, con il volto travisato da un passamontagna e armati di coltello, sono entrati all'interno dell'istituto di credito e hanno intimato i due dipendenti presenti di consegnargli il denaro contenuto nelle casse.Hanno atteso per diversi minuti l'apertura delle casse a tempo e, una volta arraffato il bottino, sono scappati a bordo di un'auto, dove forse ad attenderli c'era un complice. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di recanati.Molto ingente il bottino: anche se ancora in fase di quantificazione, dovrebbe superare i 40mila euro.
Operazione contro il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti all’“Hotel House”, dove i finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, nel corso della nottata, hanno messo a segno un altro importante colpo, sequestrando circa mezzo chilogrammo di eroina e arrestando tre spacciatori.La struttura, spesso crocevia di traffici illeciti con diramazioni lungo tutta la costa maceratese, viene costantemente monitorata dai finanzieri, i quali operano in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica, per prevenire e reprimere ogni tipo di attività illegale.Infatti, nel corso della notte, a seguito di una preventiva attività di intelligence e controllo del territorio, è scattato il blitz all’interno del complesso edilizio, con l’esecuzione di perquisizioni locali e personali.Dapprima, è stata bloccata una persona che si aggirava nei dintorni dello stabile, la quale, alla vista dei finanzieri, tentava la fuga gettando via un pacchetto, risultato poi contenere dieci involucri di stupefacente.A seguito della perquisizione personale, sono state rinvenute delle chiavi, attraverso le quali i militari sono riusciti ad individuare due appartamenti nel popoloso condominio. L’immediato intervento, ha consentito di bloccare altre due persone: una colta mentre, con un cacciavite, cercava di cambiare la serratura alla porta di ingresso di una delle due abitazioni, l’altra all’interno della seconda.Le perquisizioni dei locali hanno consentito di rinvenire, abilmente occultati nel vano motore di un frigorifero e all’interno di alcuni bastoni per tende, decine di ovuli contenenti eroina.Complessivamente, è stato sequestrato circa mezzo chilogrammo di eroina, oltre a cinque telefoni cellulari, un bilancino di precisione ed utensileria varia per il taglio e confezionamento della droga.Tre le persone arrestate, tutte di origine pakistana. Si tratta di A.K. di anni 30, di A.N. di anni 25 e di A.I. di anni 30, i quali sono stati associati alla Casa Circondariale di Camerino, a disposizione del Pubblico Ministero.
E' successo questa mattina, intorno alle 9 in Località Sfercia di Camerino.Un donna a bordo della sua utilitaria è andata fuoristrada, da sola e senza coinvolgere altre vetture, lungo la strada di Colle Altino. I primi passanti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto per i rilievi di rito la polizia municipale ed i vigili del fuoco di Camerino, che hanno aiutato la donna ad uscire dalla vettura. La donna sta bene e non avrebbe subito particolari lesioni.
Si svolgeranno domani (martedì 8 marzo) alle 15 a Fiuminata i funerali di Eraldo Grandoni, il maitre di 53 anni stroncato da un infarto nel pomeriggio di venerdì mentre si stava cambiando per iniziare la serata di lavoro al ristorante dell’Hotel Cosmopolitan di Civitanova.Dopo l'ispezione cadaverica, di rito in situazioni come questa, la salma è stata restituita alla moglie Donatella e alla figlia Ilenia. Grandoni era conosciutissimo e apprezzato per il suo lavoro nel mondo della ristorazione che svolgeva da tanti anni. Era partito da Fiuminata, suo paese di origine, dove aveva gestito il ristorante “Il Leone d’Oro”, per poi lavorare al “Marchese del Grillo” a Fabriano e a Borgo Lanciano di Castelraimondo.Da qualche anno lavorava sia al Park Hotel di Pollenza che all’Hotel Cosmopolitan di Civitanova dove venerdì si è consumata l'inaspettata tragedia.