Cronaca

Lutto nel mondo accademico: si è spenta Barbara Pojaghi

Lutto nel mondo accademico: si è spenta Barbara Pojaghi

Aveva sempre un sorriso da regalare ai suoi studenti, la professoressa Barbara Pojaghi docente di psicologia sociale dell'Università di Macerata che si è spenta ieri sera dopo una lunga malattia che però non le aveva impedito di insegnare.Vicedirettrice del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle relazioni internazionali e delegata alla didattica del Dipartimento, la Pojaghi è stata presidente del consiglio comunale di Macerata e per tutta la vita si è sempre impegnata a livello politico e civile. Vice presidente dell'associazione Insieme in Sicurezza la professoressa ha sempre voluto contribuire alla ricerca e allo studio in funzione del miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.A 67 anni Barbara Pojaghi ha lasciato questo mondo ma il suo ricordo vivrà nei racconti dei suoi familiari, studenti, amici e nel lavoro dell'associazione che ha contribuito a fondare che porterà avanti il suo progetto "arricchito della sua impronta onorando la sua unicità", come si legge nel sito di Insieme in Sicurezza.“Una grande perdita per la nostra comunità, afferma il sindaco Romano Carancini, che la ricorda come “una persona che ha lasciato un’impronta importante nella sua città e nelle persone che l’hanno conosciuta sia come formatrice di tanti giovani che come amministratrice del Comune di Macerata” “Ricordo la sua concretezza, la sua lungimiranza, la sua capacità di ascolto e d’analisi, qualità per cui è stata sempre un punto di riferimento importante nella vita politica e sociale della città.”Dal 1993 al 1997 Barbara Pojaghi è stata assessore alla Cultura della giunta Maulo, avviando i primi progetti mirati alla valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della città anche  attraverso la sensibilizzazione soprattutto delle nuove generazioni con iniziative quali “Libriamoci” e “La mia scuola adotta un monumento” e portando innovazione anche nella comunicazione istituzionale che valse al Comune il premio nazionale Montecelio per la comunicazione pubblica conferito nel 1998.  E’ stata stimata presidente del Consiglio comunale dal 2000 al 2005, facendosi apprezzare da ogni compagine politica per la sua correttezza ed equilibrio istituzionale.Una donna di grande energia, ma nello stesso tempo carica di dolcezza ed umanità che neppure la malattia ha tenuto lontana dal suo lavoro, dai suoi studenti, dalla partecipazione alla vita sociale della sua città. Proprio la settimana scorsa avrebbe dovuto dare il suo contributo al convegno Unimc sulle adozioni e relazioni familiari nei contesti educativi,   ma un aggravamento improvviso non glielo ha consentito.Il sindaco Romano Carancini e la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Luciano Pantanetti, il segretario generale Giovanni Montaccini e personale del Comune si stringono intorno ai familiari, esprimendo sentimenti di partecipazione e vivo cordoglio. Nel telegramma inviato alla famiglia, il sindaco afferma che “la città di Macerata ne ricorda, con stima e riconoscenza, l’elevato contributo offerto attraverso gli insegnamenti, la passione civile, le esperienze di vita, il forte impegno politico e l’attitudine al confronto. Resta indelebile nel patrimonio di tutti il pensiero e l’opera di un’importante protagonista dello sviluppo sociale e politico della nostra comunità che ha condotto fino all’ultimo la propria esistenza con lealtà, coraggio e determinazione e che lascia, pertanto, un grande patrimonio di conoscenza e umanità.” 

02/11/2016 10:19
Belforte: i cittadini vogliono recuperare i loro beni dalle case inagibili

Belforte: i cittadini vogliono recuperare i loro beni dalle case inagibili

“Non c’è più tempo da perdere - dice Giordano Carassai – il Comune si sbrighi a chiamare i Vigili del Fuoco per farci scortare nelle nostre abitazioni distrutte a riprendere il necessario. A breve pioverà e allora perderemo pure il poco che ci è rimasto”.Anche Belforte deve fare i conti con l’emergenza terremoto, qui alcune case dopo l’ultima violentissima scossa sono state sventrate. In quella di Giordano un’intera parete è venuta giù e adesso dall’esterno si vede la camera da letto. Scena simile tre abitazioni più in là, un intero spigolo non ha retto e al posto dei mattoni c’è il retro dell’armadio. Le due abitazioni al centro gravemente lesionate.Situazione analoga per Roberta Rimatori. Abitava in campagna, il terremoto ha aperto una voragine su un muro portante. E’ crollato il sottotetto, vorrebbe entrare a riprendere almeno i referti medici degli anziani genitori ma da sola sa che non può far niente e il papà, Peppe, è ancora sotto shock.Il Sindaco Roberto Paoloni, dopo le lamentale dei cittadini ha sollecitato di nuovo l’intervento dei Vigili del Fuoco. Già da domani mattina dovrebbero arrivare per permettere a tutti coloro rimasti senza un tetto di riprendere almeno i propri effetti personali in sicurezza.“In tutto, al momento, sono una decina le case completamente inagibili – ci dice il Sindaco - ma tra abitazioni lesionate e quelle in corso di verifica un censimento di tutti gli sfollati è in corso d’opera”. Anche qui il grosso della popolazione, oltre 200 persone, passa la notte all’interno dei quattro dormitori ricavati nel palazzetto dello sport e all’interno delle scuole.Tutto qui è gestito dai volontari della Protezione Civile locale. Per adesso non è stato necessario chiamare soccorsi esterni, i gazebo e la cucina utilizzati normalmente durante le feste rionali sono stati montati e adibiti a mensa. Anche i lavori di messa in sicurezza del centro storico sono stati fatti da imprese del posto. Le scosse telluriche hanno lesionato molte abitazioni e lo stesso palazzo comunale. Il campanile sopra al municipio presenta una fenditura, è stato necessario smontare la campana e allestire una fasciatura in legno capace di dare solidità alla struttura. Anche il prezioso polittico del Boccati custodito nella chiesa di S. Eustachio è stato protetto con un’armatura. “Invito comunque i cittadini a non entrare autonomamente all’interno delle loro abitazioni – conclude il Sindaco Paoloni – accelereremo le operazioni coi Vigili del Fuoco pur sapendo delle grandi difficoltà che sono chiamati a fronteggiare nei comuni più vicini all’epicentro.”

01/11/2016 21:13
Tolentino: circa 150 persone ospiti a Loreto, in 10 mila senza casa

Tolentino: circa 150 persone ospiti a Loreto, in 10 mila senza casa

Nuova emergenza a Tolentino. Infatti a seguito delle segnalazioni, dei sopralluoghi e delle immagini dei droni si stanno riscontrando un alto numero di tetti caduti, danneggiati o con ampi squarci. Pertanto, in previsione della pioggia, annunciata per metà settimana, ci si sta adoperando per reperire un adeguato numero di coperture per evitare che l’acqua piovana aggravi la situazione già precaria di molti edifici già fortemente danneggiati dal terremoto. Si ricorda che circa il 50% degli stabili presenti sul territorio comunale tolentinate sono danneggiati e per lo più, da una prima analisi, inagibili.Sul fronte delle persone sfollate si confermano i numeri già diffusi ieri pomeriggio. Tra i circa 10.000 cittadini che si trovano ad essere senza casa, la maggior parte ha trovato una sistemazione autonoma. Novità di oggi è che circa 150 persone sono state ospitate in una struttura di Loreto. Molti di essi sono stati accompagnati in autobus.Rafforzata la capienza dei punti di prima accoglienza che ospitano già più di 1.200 persone nei sei luoghi appositamente allestiti. Da domani verranno aggiunti anche altri bagni chimici. Sono stati reperiti altri 200 letti e altrettante coperte.Sempre molto affollate le aree di sosta per camper e roulottes che accolgono oltre 2000 persone.Questi i sei punti di prima accoglienza:presso gli impianti sportivi di zona Sticchi, di fianco la piscina comunale, accesso da via Weber; palestra della scuola King, piazza Ugo La Malfa; oratorio e locali della chiesa dello Spirito Santo in via Brodolini; Palasport “G. Chierici” viale della Repubblica; ex locali Tigotà nella zona commerciale Oasi, di fronte alla multisala Giometti; locali ex concessionaria Toyota zona commerciale La Rancia nei pressi dello svincolo della superstrada “Tolentino – Zona Industriale”. A queste si aggiunge anche la parrocchia Santa Famiglia in viale Trento e Trieste. Si consiglia di portare con se coperte e indumenti caldi ed eventualmente brandine e lettini oppure materassini per trascorrere la notte.Attivate anche le mense scolastiche della scuola Grandi, della scuola King e della scuola Lucatelli per distribuire i pasti. Per informazioni si può chiamare il numero 0733.901263.Per garantire la pubblica incolumità sono state individuate quattro zone rosse che sono interdette all’accesso delle persone.Zona 1 – via Fidi numeri civici 1, 2, 4, via delle caserme 8, vicolo Carità, via Ozeri numeri civici 46, 48, 50, 52, 54 (pericolo di crollo del campanile della chiesa ex Carità).Zona 2 – primo tratto di via Filelfo da piazza della Libertà a piazza Mauruzi (pericolo di crollo della collegiata di San Francesco).Zona 3 – via Valporro intera via (pericolo di vari crolli).Zona 4 – traversa Santa Maria, vicolo del Triangolo, via Panunzi, VIA Sparaciari, via I Maggio, via del Popolo (pericoli di vari crolli).Si ricorda che quanti avessero bisogno di segnalare danni o richieste di sopralluoghi possono rivolgersi o al COC il cui ufficio è stato spostato da piazza della Libertà nella nuova sede di piazza Peramezza (ex locali Linea Casa, nelle vicinanze dell’Hotel 77 – attivo a partire dalle ore 10) oppure compilare l’apposita domanda modello IPP scaricabile sul sito del Comune di Tolentino all’indirizzo www.comune.tolentino.mc.it che può essere inviata via mail all’indirizzo info@comune.tolentino.mc.itPer ogni informazione o chiarimento si può contattare il numero 0733.1960101 oppure il numero della Polizia Locale 901263.Per segnalazioni inerente i servizi sociali è a disposizione l’apposito Ufficio ubicato al piano terra della Palazzina ex caserma dei Carabinieri in via Roma.Si comunica che è ancora chiuso al traffico, sempre per pericoli di crollo, viale Vittorio Veneto nel tratto compreso tra il civico 7 e il numero 15. In via Montegrappa invertito il senso di marcia da viale Trento e Trieste a viale Vittorio Veneto. In viale Trento e Trieste compreso tra i numeri civici 1 e 5, senso unico di marcia con direzione viale Trento e Trieste. Nell’ultimo tratto di viale Cappellacci invertito il senso di marcia con direzione viale Vittorio Veneto – Trento e Trieste. In via Adamello obbligo di svolta a sinistra, nel tratto che esce su via Montegrappa, invertito in direzione viale Vittorio Veneto con direzione viale Vittorio Veneto.Ancora chiusa via dei Vasari a causa di un cedimento di un edificio che risulta danneggiato e transennate una porzione di Via Lauro Cappellacci per il possibile crollo di una abitazione e parte di viale Matteotti in prossimità della Bnl per il pericolo di crollo del marciapiede.Riaperte sia via Laura Zampeschi e via San Nicola. Si sta lavorando per riaprire entro domani 2 novembre tutte le vie di accesso al centro storico anche con l’intento di rendere fruibili e facilmente raggiungibili le attività commerciali. Il mercato settimanale del martedì, si è tenuto regolarmente e come già previsto in viale Giovanni XXIII come concordato, dopo una apposita riunione, dal Sindaco Pezzanesi con i rappresentanti della Confcommercio e degli ambulanti.Nel tardo pomeriggio l’ex Priore della Comunità Agostiniana del Convento di San Nicola Padre Massimo Giustozzo ha celebrato una messa nella tensostruttura di zona Sticchi.Continua la ricerca di disponibilità di ingegneri ma anche di architetti e geometri per effettuare i controlli negli edifici danneggiati dal sisma. Manifestando la propria disponibilità si aiuta concretamente a superare questa prima fase di emergenza.I tecnici che vogliono mettersi a disposizione possono recarsi all’Ufficio Tecnico in via Roma, al primo piano della palazzina ex-caserma dei Carabinieri.

01/11/2016 20:09
Il dramma di Serrapetrona: si è salvato solo il centro storico - FOTO -

Il dramma di Serrapetrona: si è salvato solo il centro storico - FOTO -

Il piccolo borgo dell'entroterra noto a tutti per il suo caratteristico vino, la Vernaccia, è in stato di emergenza.Soltanto il centro storico, forse perché protetto dalla montagna nella quale è arroccato, risulta essersi, in linea di massima, salvato dalla furia delle scosse di terremoto che si sono susseguite in questi giorni, per il resto, fuori dalle mura cittadine, nella periferia e nella campagna si registrano crolli e cedimenti. Molte persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione, una trentina dormono alla bocciofila, altri nella tensostruttura a Caccamo costruita dalla Protezione civile, una decina nella frazione di Villa d'Aria si sono rifugiati nella casetta di leggo solitamente utilizzato come ritrovo sociale, alcuni dormono in camper o macchina e circa settanta persone se ne sono andati verso la costa. Borgiano è stato evacuato, la vice sindaco Maria Beatrice Amici Abbati, racconta che è rimasto un solo anziano che non vuole andarsene, perché non vuol lasciare la sua casa " Non è facile convincere le persone a lasciare la propria casa, i propri averi, molti hanno i fucili nelle abitazioni e hanno paura che nella notte qualche malvivente entri e si porti via tutto e possa prendere anche le armi" racconta "Per fortuna non ci sono state vittime e la temperatura non è scesa troppo, ma la situazione è critica. I bambini sono terrorizzati, non possono andare a scuola e cerchiamo di tenerli occupati grazie ai volontari, ma non è semplice. Stiamo utilizzando la cucina della bocciofila per offrire il cibo ma non abbiamo ancora un cuoco che si occupi di tutti gli abitanti. Ci arrangiamo come possiamo, stiamo cercando di fare il massimo e speriamo solo che non ci siano altre scosse".Serrapetrona è ferita, anche la aziende vinicole stanno cercando di fare la conta dei danni, in un momento così particolare per la produzione della Vernaccia. Ma non è solo una questione di danni strutturali, ciò che più spaventa è il futuro.Cancellato l'evento Appassimenti Aperti, in programma dal 13 al 20 novembre, per motivi di sicurezza e per il rispetto della situazione che si sta vivendo in questo territorio. La paura non è solo riguardo alla ricostruzione fisica del paese, ma anche del futuro economico. Serrapetrona era riuscita a costruire la sua economia intorno ai suoi prodotti e quindi al turismo, alla valorizzazione di ciò che la terra gli aveva donato e della bellezza architettonica sviluppata dall'uomo nel tempo. "Ci vorranno anni per tornare all'indotto economico che eravamo riusciti a garantirci e su cui tutta Serrapetrona viveva" ci spiega Mauro Quacquarini proprietario dell'azienda vinicola che porta il suo nome "L'entroterra non esiste più, Serrapetrona e tutti gli altri paesi colpiti dal sisma vivevano dello sviluppo del turismo e dei suoi prodotti. Ora queste terre sono state abbandonate e, nella peggiore delle ipotesi, rase al suolo. Sarà difficile riprendersi, potremmo farlo solo progettando un turismo collettivo, dobbiamo unirci e dare la spinta giusta per il rilancio di questa zona".Chi volesse aiutare la popolazione di Serrapetrona può portare beni al bocciodromo sito in località Collina, hanno bisogno soprattutto di coperte perché sono rimasti molti anziani negli accampamenti e il freddo della notte per loro è difficile da sopportare.  

01/11/2016 18:08
Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Solo carte da compilare e nessun aiuto"

Lo sfogo del sindaco Piermattei: "Solo carte da compilare e nessun aiuto"

“La città sta cadendo e nessuno interviene, le istituzioni ci chiamano in continuazione per sapere qual è la situazione. Continuiamo a fornire numeri su numeri, schede su schede. Ma che se ne fanno di tutta questa carta? Ma che stanno aspettando? E, soprattutto, quanto ancora dobbiamo aspettare? Vogliono vedere la nostra città rasa al suolo e con le macerie ovunque?”.Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il giorno dopo la visita del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, e del capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, è ancora un fiume in piena. “Ho già detto queste cose a Errani e Curcio, alla presenza anche del governatore Ceriscioli, ma stamattina c’è stata un’altra forte scossa che ha peggiorato tutto il quadro. Ogni ora contiamo e ricontiamo i danni. E a ogni verifica aumenta il numero delle case che siamo costretti a dichiarare inagibili. Ci sono cinque zone rosse in città, sono centinaia gli immobili distrutti dalle scosse. Abbiamo bisogno di tutto. Servono uomini della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e, soprattutto, serve un coordinatore che abbia l’esperienza per affrontare l’emergenza e, successivamente, la ricostruzione. Questo è un lavoro che non può fare un sindaco anche se, da primo cittadino, sono il responsabile della Protezione Civile. Solo questa mattina, in un paio d’ore, ho firmato più di cento ordinanze di sgombero. Alcune le ho scritte anche a mano, direttamente in strada. Stiamo facendo tutto da soli, prendendo decisioni in autonomia. E’ come vivere isolati da tutto e da tutti. Nel bilancio del Comune sono disponibili solo i soldi del mio stipendio, a cui ho rinunciato praticamente all’indomani della mia elezione. I Comuni, come il nostro, hanno bisogno di fondi per questa emergenza ma di fondi subito perché non possono permettersi di anticipare nulla. Abbiamo cinquantaquattro fra frazioni e locali, un territorio di oltre 195 chilometri quadrati di territorio e anche quando non siamo in emergenza facciamo fatica ad arrivare ovunque. Il terremoto – conclude il suo sfogo il sindaco Piermattei – peggiora le cose, non le migliora”.

01/11/2016 17:11
Errani e Ceriscioli a Castelraimondo: priorità rassicurare la popolazione

Errani e Ceriscioli a Castelraimondo: priorità rassicurare la popolazione

Il commissario straordinario Vasco Errani ed il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, accompagnati dall'assessore Angelo Sciapichetti hanno fatto visita questa mattina a Castelraimondo e sono stati accolti dal sindaco Renzo Marinelli e dall'amministrazione comunale. Errani e Ceriscioli si sono soffermati sotto al Palazzo Municipale e la Torre del Cassero in Piazza della Repubblica e hanno voluto accertarsi della situazione cittadina a seguito delle scosse.“Il commissario questa mattina ha visitato la nostra Castelraimondo – ha affermato il sindaco Renzo Marinelli – ed ha voluto chiederci i numeri di questa emergenza e come era stata gestita. L'ho informato che abbiamo centinaia di persone fuori casa, un dato ancora incerto e probabilmente in crescita, e molti edifici sia pubblici che privati dichiarati inagibili. Ma anche che sin da subito la macchina dei soccorsi si è attivata con oltre 600 persone alloggiate nel centro d'accoglienza con altrettanti pasti serviti sia nella mensa che al palazzetto per chi è fuori casa. Conosciuta la realtà di Castelraimondo e ciò che in questi giorni è stato fatto per l'incolumità dei nostri cittadini e la messa in sicurezza del paese il commissario ha manifestato la sua soddisfazione per come è stata gestita l'emergenza e soprattutto ci ha invitato a tranquillizzare la popolazione, che ad oggi ha più di una soluzione adottabile per sopperire all'emergenza cui ci ha costretto questo terremoto. Chi infatti ha già avuto l'ordinanza di inagibilità può procedere con la richiesta sia per il Contributo di Autonoma Sistemazione che per il trasferimento provvisorio verso una delle strutture in convenzione con la Regione Marche lungo la costa. Inoltre resta attivo il Centro di Accoglienza presso il Palazzetto dello Sport in località Feggiani, e sono state messe a disposizione le docce sia nello stesso palazzetto che presso i campi sportivi comunali. Il commissario Errani inoltre sottolineando la sua vicinanza a tutti coloro che hanno subìto le conseguenze di questo sisma ci ha rassicurato sul futuro che seguirà questa prima fase critica e la gestione dell'emergenza, confermando che tutto ciò che è stato danneggiato sarà ricostruito e che le attività commerciali e produttive saranno rimborsate”. Si ricorda che la sede Comunale provvisoria dove è stato aperto il Centro Operativo Comunale è stata allestita presso la scuole elementare Edmondo De Amicis. L'amministrazione comunale invita inoltre chiunque disponga di appartamenti agibili da concedere il locazione a contattare il Comune.  

01/11/2016 15:00
Treia: tecnici volontari per affrontare l'emergenza sisma

Treia: tecnici volontari per affrontare l'emergenza sisma

Dopo la prima scossa del 26 ottobre, seguita da altre di fortissima entità, l’analisi della situazione nel territorio di Treia fa emergere un quadro abbastanza sconfortante. Il Santuario del SS. Crocifisso, già gravemente danneggiato a seguito del sisma del 24 agosto scorso, ha subìto nuovi danni, con ulteriori crolli di materiale della cupola e verifiche in corso sulla staticità del campanile. La facciata della Chiesa di Sant’Ubaldo, a Passo di Treia, presenta pericolo di crollo, per cui, a titolo precauzionale, è stata disposta la chiusura, in entrambi i sensi di marcia, di un tratto di Corso Garibaldi - su cui si affaccia tale Chiesa - con deviazione del traffico veicolare lungo Via del Vallato. Ad oggi sono pervenute circa 120 nuove segnalazioni e sono iniziati immediatamente i sopralluoghi speditivi, grazie al prezioso aiuto del collegio dei Geometri di Macerata, che ha messo a disposizione alcuni tecnici che, volontariamente, affiancano i tecnici comunali nel gravoso compito di effettuare le prime verifiche speditive.Continuano a restare aperti i centri di accoglienza presso: ·                     Spazio antistante il Campo Sportivo di Treia·                     Palestra Polivalente di Passo di Treia, via Nicolò V·                     Palestra della scuola di Chiesanuova, via Don Luigi Sturzo con diverse centinaia di persone che vi trascorrono la notte.Prosegue incessantemente l’attività del C.O.C., che è attivo con presenza fisica di personale comunale dalle ore 8:00 alle ore 20:00 dal lunedì al sabato.

01/11/2016 14:43
San Severino, il sindaco invita i cittadini sfollati ad utilizzare gli alberghi

San Severino, il sindaco invita i cittadini sfollati ad utilizzare gli alberghi

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha emesso un avviso pubblico con il quale, a seguito delle continue scosse di terremoto che hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, invita i cittadini proprietari di immobili destinatari di ordinanze di inagibilità totale dei propri edifici ad utilizzare, quale accoglienza provvisoria, gli alberghi e le strutture ricettive messe a disposizione dall’Amministrazione comunale.“Ci stiamo adoperando – spiega il sindaco Piermattei - perché tali sistemazioni siano il più vicino possibile alle strutture danneggiate comprendendo gli inevitabili disagi che la cittadinanza, comunque, dovrà sopportare in questo periodo di emergenza.Abbiamo già fatto appello a tutte le istituzioni perché, nel più breve possibile, sia trovata una sistemazione alternativa che non sia provvisoria”.Per ulteriori informazioni, e per la compilazione delle schede di richiesta, ci si può rivolgere direttamente all’Ufficio Servizi alla Persona presso il C.O.C. Centro Operativo Comunale allestito al palasport “Albino Ciarapica” in viale Mazzini (tel. 3204082044).

01/11/2016 13:08
Camerino, interventi senza sosta

Camerino, interventi senza sosta

Continua senza sosta il lavoro per gestire l'emergenza post-terremoto guidato dal Centro Operativo Comunale con i funzionari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, le Forze dell'Ordine ed i numerosi volontari che stanno operando sul nostro territorio.Il Comune di Camerino ha attivato un Conto Corrente per l'emergenza terremoto a cui si possono effettuare donazioni. (UBI><BANCA POPOLARE DI ANCONA – AGENZIA DI CAMERINO. IBAN: IBAN: IT 86 C 05308 68830 000000004280 )I Vigili del Fuoco hanno consegnato questa mattina la mappatura completa della città, il triage del capoluogo e di tutte le frazioni con l'obiettivo di consentire gli interventi di messa in sicurezza e di rimozione dei pericoli incombenti sulle strade e sulle aree aperte al pubblico. Il lavoro è in continua evoluzione perché la terra continua a tremare e non è possibile eliminare definitivamente i pericoli di crollo o di distacco delle parti sospese nei tetti e nei balconi delle case per via del continuo riproporsi dello sciame sismico. In queste ore non è possibile accedere alle abitazioni lesionate per recuperare beni di prima necessità o oggetti personali di valore perché il valore delle persone non si può anteporre a nessun'altra priorità. La prudenza esige di non andare a creare situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza e l'incolumità dei cittadini e degli addetti ai lavori.In ogni caso, presso i locali della Contram in Via Le Mosse 19, dove è attivo il Centro Operativo Comunale, si possono continuare a presentare le richieste di recupero beni e di sopralluogo. I sopralluoghi e le verifiche per l'agibilità delle abitazioni inizieranno non appena la fase acuta dello sciame sismico si sarà quietata. È possibile invece, per chiunque sia titolare di un'attività commerciale, iniziare a presentare le richieste per i moduli prefabbricati che saranno consegnati successivamente.Risultano effettuati tutti gli sgombri di merci reperibili o elementi che compromettono la salubrità o l'igienicità dagli esercizi pubblici e nelle attività commerciali.Nei prossimi giorni sarà rimodulata la zona rossa rendendola se possibile più ristretta e meglio rispondente alle effettive esigenze della salvaguardia della pubblica e privata incolumità.Saranno altresì programmate nei prossimi giorni le verifiche interne agli alloggi lesionati e per questo è necessario che i richiedenti indichino anche un riferimento per essere successivamente contattati al momento dell'accesso nei locali. Le verifiche speditive saranno eseguite da tecnici comunali e da professionisti che volontariamente rendono le loro prestazioni con il coordinamento dei rispettivi ordini professionali e collegi di appartenenza. Diffidate da tutti coloro che si presentano da soli o che non hanno un tesserino di riconoscimento riconducibile agli addetti sopra citati.

01/11/2016 13:04
Appello urgente del Comune di Tolentino: "Servono tecnici per i controlli"

Appello urgente del Comune di Tolentino: "Servono tecnici per i controlli"

Appello urgente da parte del Comune di Tolentino. Si richiede la disponibilità possibilmente di ingegneri ma anche di architetti e geometri per effettuare i controlli negli edifici danneggiati dal sisma. Manifestando la propria disponibilità si aiuta concretamente a superare questa prima fase di emergenza.I tecnici che vogliono mettersi a disposizione possono recarsi all’Ufficio Tecnico in via Roma, al primo piano della palazzina ex-caserma dei Carabinieri oppure chiamare il numero 338.1573423.Si ringrazia per la collaborazione.

01/11/2016 10:37
Castelsantangelo, paese raso al suolo. Altri crolli anche a Ussita

Castelsantangelo, paese raso al suolo. Altri crolli anche a Ussita

''Qui sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo. Per fortuna l'ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l'ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano 5 allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame''. Così il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo la scossa 4.7 di oggi. ''Servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero''.''La scossa di stamani è stata fortissima, il maresciallo dei carabinieri mi dice che ci sono stati altri crolli in paese, e si vede del fumo''. Così all'ANSA il sindaco di Ussita (Macerata) Marco Rinaldi, dopo il sisma registrato poco prima delle 9. ''E' un calvario, non finisce mai'', aggiunge. ''Ieri sera sono sceso a Porto Recanati per incontrare i miei sfollati negli alberghi: la scossa me l'ha raccontata in diretta al telefono un allevatore. Ora cerco di andare su, ma le strade sono un disastro". Crolli anche a Visso.

01/11/2016 10:25
"Ciao Condor": lo sport maceratese in lutto per la scomparsa di Claudio Pandolfi

"Ciao Condor": lo sport maceratese in lutto per la scomparsa di Claudio Pandolfi

Profondo cordoglio in tutto il mondo della sport provinciale per la prematura scomparsa di Claudio Pandolfi, 54 anni da compiere, storico dirigente della Morrovallese.Un commovente saluto è arrivato dalla Polisportiva Morrovallese: "Tutta la Polisportiva Morrovallese piange la prematura scomparsa di Claudio Pandolfi. Con Claudio e con gli amici del Circolo Santa Lucia abbiamo collaborato nell'organizzazione di tanti eventi, sportivi e non, alcuni dei quali, come la mitica "Bike Pavè", sono ancora ricordati con entusiasmo nel mondo del ciclismo fuoristrada marchigiano. Una persona di grande cuore, sempre disponibile e con una infinita voglia di impegnarsi. Noi lo ricorderemo così.Un grande abbraccio alla famiglia Pandolfi, ai tanti amici di Claudio ed a tutti i dirigenti e soci del Circolo ACLI di Santa Lucia da parte di tutta la nostra associazione. Ciao Clá".Anche l'Acd Morrovalle si stringe al dolore della famiglia: "Profondamente commossa, l'A.C.D. Morrovalle tutta si stringe al dolore della Famiglia e di tutta la Comunità per la prematura scomparsa del proprio Dirigente nonché Bandiera e punto di riferimento per tutta la Città Claudio Pandolfi. Ciao Condor, che la terra ti sia lieve".

01/11/2016 10:12
La tragedia di Lucia: i genitori a Londra, sabato a Loro Piceno i funerali

La tragedia di Lucia: i genitori a Londra, sabato a Loro Piceno i funerali

Si svolgeranno sabato 5 novembre i funerali di Lucia Ciccioli, la ragazza di Loro Piceno di 32 anni scomparsa tragicamente il 24 ottobre a Londra, investita da un tir mentre stava andando a lavorare (leggi qui e qui).I genitori della giovane hanno raggiunto la capitale britannica nella giornata di ieri, mentre il riconoscimento ufficiale della salma di Lucia è stata fissato per domani, mercoledì 2 novembre. Il corpo di Lucia sarà riportato in Italia venerdì con un volo British Air che atterrerà alle 13.10 a Roma. L'arrivo del feretro a Loro Piceno è previsto per le 18.30 nella chiesa di Santa Maria dove sarà allestita la camera ardente. Poi, sabato pomeriggio alle 14.30, si svolgeranno le esequie. Lucia aveva compiuto 32 anni lo scorso 31 luglio. Da circa quattro anni lavorava a Londra nel campo della ristorazione. Aveva iniziato, come tanti ragazzi, facendo la cameriera e inseguendo il sogno di una vita migliore, arrivando da qualche tempo ad essere direttrice di sala in un ristorante di una catena vietnamita.

01/11/2016 09:42
Ancora una scossa questa mattina: magnitudo 4.7

Ancora una scossa questa mattina: magnitudo 4.7

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.7  è stata avvertita poco prima delle 9 nelle Marche e in Umbria. Il sisma si è sentito distintamente anche ad Ancona. Sono in corso verifiche della Protezione civile.L'epicentro è stato localizzato vicino a Acquanina - Fiastra a una profondità di dieci chilometri.

01/11/2016 09:16
Sisma, Pasqui: "Università priorità per la ripartenza della città"

Sisma, Pasqui: "Università priorità per la ripartenza della città"

"In un momento - si legge in una nota del sindaco Gianluca Pasqui in merito all'Università di Camerino - nel quale tutto è una priorità, non posso non considerare l'Università la priorità per la ripartenza della nostra città.Ritengo pertanto di dover incontrare il prima possibile il Commissario Straordinario Vasco Errani ed il Presidente della Regione Luca Ceriscioli, congiuntamente al Magnifico Rettore Flavio Corradini, per riuscire a concretizzare l'impegno preso durante la visita a Camerino del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: quello di riuscire a riprendere al più presto la vita universitaria del nostro Ateneo nella nostra Città. Non posso infatti in alcun modo immaginare che l'anno accademico, le attività amministrative e la vita accademica dell'Università di Camerino possano riprendere in un luogo diverso dalla città che porta il suo nome. Già ci siamo attivati richiedendo tecnici agibilitatori Aedes al fine di verificare le strutture universitarie così da avere i numeri certi sui quali discutere e ragionare, oltre ad identificare altre aree che serviranno ad ospitare strutture idonee ad accogliere i nostri studenti".

31/10/2016 19:57
Sisma, a Castelraimondo 600 persone nel centro accoglienza

Sisma, a Castelraimondo 600 persone nel centro accoglienza

Proseguono le attività di verifica e di sopralluogo a seguito della scossa di domenica mattina, gestite dalla sede comunale provvisoria allestita nella Scuola Elementare Edmondo De Amicis in Piazza Dante grazie ai numerosi addetti e volontari. L'amministrazione comunale di Castelraimondo intende ringraziare con tutto il cuore gli addetti e i volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, tutte le Forze dell'Ordine, la Polizia Munipale e non da ultimi tutti i dipendenti comunali e per il grande lavoro di questi giorni.Sono stati fatti uscire in sicurezza tutti gli anziani le cui abitazioni sono risultate inagibili o fortemente danneggiate, e sono stati trasferiti nel Centro di Accoglienza ricavato nel Palazzetto degli Impianti Sportivi Comunali in località Feggiani così che siano loro garantite tutte le attenzioni e le cure.Anche numerose attività economiche, artigianali e commerciali hanno risentito gravemente dei danni riportarti sia direttamente che indirettamente a seguito del terremoto. Una situazione che rischia di aggravarsi e di rappresentare un vero problema per l'occupazione.Oltre 600 le persone accolte nel centro di accoglienza che continua a restare funzionante presso gli Impianti Sportivi Comunali.

31/10/2016 18:15
Sisma, Errani, Curcio e Ceriscioli a San Severino. Quattro rioni sono zona rossa

Sisma, Errani, Curcio e Ceriscioli a San Severino. Quattro rioni sono zona rossa

Nuova visita nel Comune più grande del Maceratese colpito dal terremoto, quello di San Severino Marche, da parte del commissario straordinario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani, del capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, e del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. A mezzogiorno in punto l’elicottero dell’Esercito Italiano è atterrato allo stadio “Soverchia”.Il primo cittadino ha incontrato la delegazione, composta anche dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, presso il C.O.C., il Centro Operativo Comunale, allestito all’interno del palasport “Albino Ciarapica”. Qui il sindaco Piermattei ha presentato l’ultima conta dei danni con 500 edifici crollati, più di 1000 fabbricati dichiarati totalmente inagibili o agibili con provvedimenti di pronto intervento. Alla fine è stato effettuato anche un sopralluogo per rendersi conto della reale situazione per non fermarsi a quello che sta divenendo un bollettino di guerra.“Quasi la metà delle abitazioni presenti nel territorio di San Severino Marche risulta danneggiata. E’ un grandissimo numero visto che, in città e nelle frazioni, abbiamo circa 6500 immobili. Ma la nostra vera preoccupazione, prima che per le case, è per le persone. Abbiamo 1500 persone che sono state evacuate dalle proprie abitazioni, 3mila persone che hanno trascorso la scorsa notte in auto in città e altre 2mila persone che hanno passato la notte in auto nelle frazioni. Altre 400 persone hanno dormito, invece, nei 100 camper che abbiamo ospitato nelle aree di sosta attrezzate. Abbiamo garantito un posto letto a 500 persone nei cinque Centri d’accoglienza che abbiamo allestito e che sono stati tutti utilizzati. Quattro famiglie sono state alloggiate in albergo, ma a Martinsicuro. Altri nuclei hanno rifiutato per non andare in Abruzzo. Poi, grazie a un intervento del Governatore Ceriscioli, sono state trovate altre sistemazioni lungo la costa marchigiana e più vicine a noi. Ma sono ancora troppo poche. L’albergo per la Protezione Civile sembrava essere la soluzione migliore per affrontare questa prima emergenza ma molti preferiscono restarsene in auto perché non vogliono lasciare le vie e i quartieri dove fino a ieri sono stati. La paura è stata tanta anche perché le scosse continuano e continuano. I danni sono incalcolabili, ogni ora la lista aumenta con numeri a due e tre cifre. Le scosse delle ultime ore, l’ultimo sciame sismico, ci hanno intanto costretto a dichiarare “rosse” quattro zone della città: il rione Uvaiolo, da via Mazzini lungo la strada provinciale 502 che porta a Serrapetrona, il rione Mazzini, da via Raffaelo a via Da Vinci, via Alighieri e via Leopardi. Poi il rione Settempeda, da via Padre Giuseppe Zampa a via della Libertà a via Crivelli e la zona che va da via Settempeda a via Pergolesi, via Rossini fino a villa Collio. Infine la zona del centro storico da via Massarelli, via Lazzarelli e diverse altre vie e vicoli di collegamento laterale. Poi abbiamo tantissime aziende danneggiate: da quelle storiche, impegnate nella lavorazione del marmo, a quelle agroalimentari e vitivinicole. Poi ci sono crolli di capannoni agricoli e di strutture che ospitano allevamenti. Infine abbiamo le attività artigianali e quelle commerciali. Nelle prossime ore – ha concluso il sindaco - dovrò chiudere due bar perché inagibili”.“Comprendiamo la paura di tutti ma non possiamo trasformare la città di San Severino Marche in un campeggio visto che si sta anche avvicinando l’inverno – hanno spiegato il commissario Errani e il governatore Ceriscioli, sottolineando – Oggi la Protezione Civile nazionale installerà una grande tenda che darà ospitalità a 350 persone. Ci raccomandiamo solo di non autorizzare la sistemazione di moduli abitativi o di abitazioni in legno nei pressi delle abitazioni. In questo caso ci vedremo costretti ad intervenire perché si tratta di un abuso edilizio. La paura non può andare nei moduli e non ha senso dormire nelle auto o nelle tende. Dobbiamo capire la reale situazione visto che i danni sono evidenti, cercheremo di fare i sopralluoghi il prima possibile ma dobbiamo anche guardare alla sicurezza dei certificatori e delle persone impegnate nel portare soccorso alle popolazioni”.Capitolo a parte, sull’argomento si è incentrata quasi tutta la seconda parte del summit, è stato da ultimo destinato alle scuole: sono più di 800 gli studenti dell’Itts, l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”, che hanno una sede inagibile. La struttura, di proprietà della Provincia di Macerata, è stata transennata dopo il sopralluogo dei tecnici. Inagibili le strutture comunali dell’asilo “Virgilio” e della materna di via Talpa. Altri 540 alunni del plesso “Alessandro Luzio” stanno attendendo i sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile regionale, sollecitati più volte in queste ore dal Comune, per avere una risposta. “Abbiamo strappato da Errani e dal governatore Ceriscioli, con loro anche l’assessore Sciapichetti, la promessa di una verifica ulteriore in tempi rapidissimi. Dalla Protezione Civile abbiamo avuto anche una promessa: una cucina da campo, capace di garantire un pasto a 500 persone, e un’altra struttura, se sarà necessario, per dare un tetto alle persone per trascorrere le prossime notti”. 

31/10/2016 18:02
Sisma, resta chiusa strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”

Sisma, resta chiusa strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”

Proseguono le operazioni dell’Anas per ripristinare la transitabilità sulle strade statali in seguito ai danni provocati dal sisma nel Centro Italia. In queste ore sono impegnati oltre 60 operatori specializzati e tecnici, con circa 40 mezzi, nei tratti danneggiati.La riapertura della strada statale 4 “Via Salaria”, attualmente chiusa in entrambe le direzioni tra l’uscita per Amatrice e Grisciano (comune di Accumoli), in provincia di Rieti, è prevista entro la giornata di domani. In questo tratto l’arteria è stata interessata da deformazioni del piano viabile in vari punti del tracciato. Il personale incaricato da Anas sta provvedendo ininterrottamente, 24 ore su 24, ad eseguire gli interventi di ripristino localizzato necessari a riaprire al traffico nel più breve tempo possibile, previo l’esito positivo dei controlli in corso sui viadotti. Il transito è già consentito ai mezzi di soccorso.Nel tratto marchigiano della Salaria il transito è consentito a senso unico alternato in vari tratti dove sono in corso interventi di ripristino. A Pescara del Tronto le barriere di container installate da Anas all’inizio di ottobre hanno contenuto integralmente una consistente quantità di materiale franato a causa dell’ultima forte scossa, consentendo la riapertura tempestiva al traffico già dal pomeriggio di ieri.La strada statale e 685 “delle Tre Valli Umbre” (Spoleto-Norcia-Arquata del Tronto) è chiusa in entrambe le direzioni tra Cerreto di Spoleto e Serravalle, in provincia di Perugia, e tra Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP).Tra Cerreto di Spoleto e Serravalle il transito è consentito ai mezzi di soccorso. In questo tratto l’arteria è stata interessata dalla caduta di massi in vari punti. Le reti di protezione installate a seguito del sisma del 24 agosto scorso hanno consentito di trattenere alcuni grossi massi, evitando gravi danneggiamenti all’infrastruttura. Al momento sono in corso le operazioni di svuotamento e ripristino delle reti, le attività di verifica sulla stabilità delle pendici rocciose e gli interventi di disgaggio dei volumi rocciosi pericolanti che incombono sulla sede stradale, al fine di garantire le condizioni di sicurezza e ripristinare i collegamenti tra Spoleto e Norcia.Nei pressi di Norcia inoltre il piano viabile è stato interessato da cedimenti e deformazioni, il transito è regolato sul posto.Tra Norcia e Arquata del Tronto il sisma ha danneggiato la galleria “San Benedetto”, in corrispondenza del confine regionale, e cinque viadotti sul tratto marchigiano. Al momento sono in corso verifiche tecniche e rilievi preliminari agli interventi di consolidamento e ripristino necessari alla riapertura. In questo tratto il transito è pertanto interdetto a tutti i veicoli. I soli mezzi di soccorso provenienti da Ascoli Piceno in direzione Norcia possono transitare fino a Pescara del Tronto.In considerazione del ripetersi delle scosse sismiche, sono inoltre in corso ricognizioni e verifiche tecniche continue per garantire la sicurezza della circolazione su tutto il resto della rete stradale di competenza, dove attualmente non risultano danni rilevanti.  

31/10/2016 17:55
Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

Il terremoto di Norcia - Preci: "occorre studiare le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata"

In queste ore si susseguono notizie ed ipotesi su quanto sta accadendo nel Centro Italia. Dopo il sisma si ipotizza di tutto. Confusione, notizie falsate, bombardamento mediatico sensazionalistico. Questo è quello che non vogliamo. Alimenta il panico ed il senso di incertezza in una popolazione già stremata. Doveroso ci appare un contributo scientifico serio sulla attuale situazione. E non possiamo non chiederlo al prof. Emanuele Tondi, che a pochi giorni dal terremoto di Amatrice del 24 Agosto aveva indicato la zona tra Norcia e Preci come la possibile area epicentrale di futuri terremoti distruttivi (http://www.picchionews.it/il-geologo-tondi-intervista-choc-sapevamo-dal-2009-che-il-terremoto-avrebbe-colpito-in-quel-punto/ PUNTO 5: “Da una personale valutazione, se si verificasse questa seconda evenienza, la zona che ha la probabilità maggiore di generare un terremoto è quella a nord di Norcia, nell’area di Preci”). “Innanzitutto l’unica certezza che c’è sempre stata e che resta ferma nel marasma di informazioni è che non può essere previsto quando un terremoto colpirà. Il nostro territorio, come ormai tristemente di conoscenza comune, è ampiamente e fortemente sismico e ciò che sta accadendo si è verificato già nel passato. Purtroppo abbiamo avuto secoli per prepararci ma non l'abbiamo fatto. Stiamo accusando il colpo di anni di ritardo nella messa in sicurezza delle strutture e del territorio. In secondo luogo, la geologia, giovane scienza in evoluzione, ci ha fornito una base di dati da utilizzare, dati che però devono essere progressivamente aggiornati studiando i fenomeni naturali quali appunto i movimenti delle faglie. I terremoti di Amatrice e Preci non sono stati previsti in termini temporali; sulla base dei concetti scientifici che riguardano la meccanica delle faglie, erano state individuate le faglie candidate a riattivarsi prima di altre, ovviamente sempre in termini probabilistici, perché le variabili, come sappiamo, sono molte. Questo tipo di analisi, permetterebbe di ottimizzare ed indirizzare con criteri tecnico-scientifici (e magari non politico-clientelari) le opere di prevenzione (miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici), che ovviamente non possono essere svolte in tutta Italia contemporaneamente. Il concetto a cui mi riferisco è più o meno quello sviluppato dal laboratorio sismologico dell’Università di Berkeley in California: http://seismo.berkeley.edu/blog/2008/10/10/earthquake-probabilities-in-the-bay-area.html. Chiaramente stiamo sempre parlando di probabilità, che non è una certezza, come dimostrato dall’evento del 30 mattino di magnitudo 6,5, considerato improbabile ma che si è invece verificato. Per concludere, quando si afferma che c’è il rischio dell’attivazione di altre faglie (e questo lo dicono tutti), visto che si sa dove sono, si può dire anche quali sono. Bisognerebbe avere un po’ più di coraggio ad utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche in questo campo. Valutare la pericolosità sismica con gli stessi criteri per un area in cui il terremoto è avvenuto l'altro ieri o 400 anni fa, ai giorni nostri, è un concetto superato. “ Doveroso appare da parte nostra ringraziare il prof. Tondi per la pazienza con cui ci fa partecipi di concetti scientifici ignoti ai più, facendo crescere in tutti noi la consapevolezza del rischio sismico e quindi la richiesta prioritaria di prevenzione. Questa è l’informazione che dobbiamo richiedere agli studiosi, non miracoli o risposte salvifiche, ma la verità ricavabile dal dato oggettivo. Abbiamo conosciuto il presupposto da cui la geologia muove: non ci sono certezze quanto ai terremoti in termini di previsioni temporali. Le faglie si sanno dove sono, quanta energia massima possono rilasciare, ma non si può stabilire con certezza né quando né con quale frequenza si attiveranno. In molti si chiedono ora cosa ci si può aspettare. Due sono le risposte che si possono dare. La prima viene dalla scienza e su questo risponde Tondi: “Si sono avuti eventi multipli “mainshocks” sempre lungo la stessa zona di faglia, quella che si estende da Pescara del Tronto fino a nord di Castel Sant’Angelo, nota come il Sistema di Faglie del Monte Vettore-Monte Bove. Con l’evento del 24 Agosto si è attivata la porzione meridionale, poi il 26 Ottobre si è attivata la parte centro-settentrionale e il 30, purtroppo, si è riattivata in tutta la sua lunghezza, con il terremoto di magnitudo 6,5, il più forte degli ultimi 300 anni in questa zona dell’Appennino centrale. Ora occorre studiare al più presto e nella forma più approfondita possibile le caratteristiche della faglia così come si è realmente mostrata ed estendere i risultati di questi studi, laddove possibile, ad altre faglie dormienti che potrebbero riattivarsi. Rendere il dato che la scienza naturale ci offre il più certo e sicuro possibile ai fini della sua utilizzazione in chiave di prevenzione e non, come erroneamente si vuol credere o ci si vuole illudere, in termini di previsione”. La seconda risposta ve la forniamo noi e deve venire dalle istituzioni e da noi collettività: cominciare a costruire una differenza per il futuro, PRIORITA' NAZIONALE sicurezza in termini di risposta ai sismi ma anche al dissesto idrogeologico. Oggi è un terremoto. Domani sarà un alluvione. E noi stessi rendiamoci protagonisti: investiamo in prevenzione, formiamoci e pretendiamo che l'informazione in funzione di prevenzione continui e diventi un "modello stabile". Tutti: amministrazioni, aziende e cittadini. La prevenzione pretendiamola e facciamola. Sequenza sismica iniziata il 24 Agosto 2016 ed epicentro dell’ultimo evento di magnitudo 6,5 del 30 Ottobre 2016 (da www.ingv.it) Nastro scuro alla base della faglia a Nord del Monte Vettore che indica la sua riattivazione di oltre mezzo metro in superficie (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater). Dettaglio del movimento lungo la faglia (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater) "Spostamento sulla faglia di oltre un metro" (da Paolo Galli, https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10210570561410750&set=g.50026449082&type=1&theater)

31/10/2016 17:49
Sisma, Carancini: "Anche Macerata ha varie criticità"

Sisma, Carancini: "Anche Macerata ha varie criticità"

L’amministrazione comunale ha tracciato un bilancio degli effetti causati dal terremoto di ieri mattina in città. “La città sta soffrendo con discrezione e rispetto per altre zone molto più colpite, ma anche qui a Macerata comunque esistono varie criticità” ha detto il sindaco Romano Carancini durante la conferenza stampa convocata al termine di una riunione del Coc, il Centro Operativo Comunale, alla quale erano presenti il vice sindaco Stefania Monteverde, gli Narciso Ricotta, Paola Casoni, Mario Iesari, Alferio Canesin e il dirigente dei servizi Tecnici del Comune Tristano Luchetti.Ieri sono stati messi a disposizione dei cittadini 1200 posti letto divisi in sei strutture e distribuiti 700 pasti caldi con un significativo sforzo di tutta la struttura comunale impegnata fino a tarda notte e con il fondamentale supporto di dieci associazioni, un totale di 120 volontari, che con grande slancio si sono prodigati in favore della collettività. L’Ircer da parte sua ha ospitato persone con difficoltà di deambulazione e anziani allettati.Sempre ieri, in seguito a sopralluoghi eseguiti dai tecnici del Comune sono state fatte evacuare le famiglie di una palazzina in via Verga 128, a causa di lesioni ai pilastri, in via Roma, in via Emanuele Filiberto 10 e in via Tommaso Lauri, ma i sopralluoghi sono ancora in corso e quindi la situazione è ancora da valutare. Anche le scuole, che erano già state visionate dopo la scossa del 26 ottobre ed erano in procinto di riaprire il 3 novembre, dovranno essere nuovamente attenzionate e le lezioni sono state quindi sospese fino al 5 per riprendere regolarmente lunedì 7 novembre.Gli asili nido comunali riapriranno invece mercoledì 2 novembre essendo stati tutti visionati questa mattina.A scopo precauzionale sono stati annullati i mercati settimanali di mercoledì 2 novembre nel centro storico (Mercato delle merci, dei fiori e della frutta e verdura) mentre si svolgeranno regolarmente quelli del Foro Boario e all’ingrosso di Piediripa.Il Comune anche per questa notte mette a disposizione dei cittadini le sei strutture di accoglienza che stasera non avranno il punto di ristoro. Ricordiamo i luoghi: Palasport di Fontescodella, Aula sinodale, Palavirtus, Centro fiere di Villa Potenza, Palestra di via Fratelli Cervi e della scuola di Sforzacosta. Attive anche le aree di servizio per la sosta nei parcheggi del Foro Boario, dell’Oasi, del Palasport di Fontescodella, nella zona industriale di Sforzacosta e Valleverde di Piediripa.In accordo con la Diocesi durante la riunione del Coc è stato deciso che la celebrazione liturgica di domani, 1° novembre, si svolgerà ai Giardini Diaz alle 11,30. Per il giorno dei defunti, 2 novembre, ci sarà alle 9,30 al Cimitero la deposizione di una corona in onore dei caduti di tutte le guerre. Alle 10,30 la celebrazione liturgica si svolgerà ai Giardini Diaz. Nel pomeriggio, alle 15, la funzione del vescovo si svolgerà invece all'interno del civico cimitero, nella parte nuova ma in un punto ancora in via di definizione. (sb) 

31/10/2016 17:45
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