Un’anziana di Monte San Giusto nel pomeriggio di ieri è stata derubata in casa da tre individui. Due donne si sono presentate presso la sua abitazione con la scusa di verificare le ricevute delle tasse sui rifiuti. Terminata la “verifica” le due donne si sono allontanate.
Più tardi la malcapitata, nel riporre le ricevute, si è accorta che i cassetti del comò della camera da letto erano aperti e mancava del denaro ed oggetti in oro per un danno ancora da quantificare.
Subito sono intervenuti i militari della locale stazione i quali hanno messo subito in moto la macchina delle indagini nonostante le scarne notizie. Probabilmehte le due malfattrici hanno permesso che un terzo complice riuscisse ad intrufolarsi in casa e a mettere a segno il colpo.
Più volte i carabinieri hanno incontrato gli anziani per metterli in guardia da simili avvenimenti e per sollecitare anche i parenti degli anziani affinchè abbiano un occhiuo di riguardo per i congiunti non più giovanisini e purtroppo preda di biechi individui.
I carabinieri continuano nella loro opera ed invitano a contattare il 112 o la stazione dei carabinieri di riferimento qualora vi fossero situazioni strane e comunque per ogni evenienza, facendo certamente affidamento sulla incondizionata disponibilità dell’arma.
C'era una volta...
Così iniziano le favole, ed oggi noi ne vogliamo raccontare una locale...
Apprendiamo infatti in data odierna che la Vice Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Sezione di Tolentino riferisce, in relazione alla possibilità di accogliere nei container i nostri amici a quattro zampe, di aver chiarito con il Sindaco Pezzanesi, il motivo del "momentaneo" divieto di condurre gli animali nel Villaggio Container. Attenzione. A comunicare non è l'amministrazione comunale, spiegando il motivo della sua decisione, bensì una associazione privata. E già questo suona alquanto strano. Ma andiamo avanti.
"In pratica l’Amministrazione voleva conoscere il numero dei cani che sarebbero stati ospitati negli stessi insieme ai loro proprietari ,e visto l’esiguo spazio dei containers, se era il caso, di predisporre una struttura nelle adiacenze, ove accoglierli in spazi adeguati e dove i proprietari potevano accudirli e/o portarli a passeggio, ma visto il limitato numero degli stessi (1 o 2) si è deciso di farli restare con le famiglie all’interno dei container".
E si continua nella ricostruzione e nel tentativo di spiegare quanto sta accadendo nel villaggio container.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane si sta occupando già da agosto, di cani e gatti rimasti nei paesi pressoché deserti, causa il terremoto e tramite i suoi volontari si occupa della cura e l’alimentazione delle colonie canine e feline.Non poteva quindi restare insensibile al problema creatosi a Tolentino, vi prego però, di ricordare che, dovendo convivere, (speriamo per non troppo tempo) in una comunità composta da diverse persone con diverse idee, di fare in modo che i nostri cani vengano accettati dagli altri e che soprattutto noi umani provvediamo a pulire laddove i nostri beniamini fanno i loro bisogni".
Così si narra... e si conclude: "Non mi resta che ringraziare tutti, i cittadini con gli animali, i cittadini senza animali ma che accettano di conviverci e soprattutto l’Amministrazione Comunale sempre disponibile e sensibile ai problemi dei nostri amici".
Certo, le favole piacciono a tutti soprattutto con il lieto fine. Ma in questo caso è necessario ritornare alla cruda realtà:
in primis ricordiamo che il divieto introdotto dall'ordinanza non è affatto temporaneo: il provvedimento è infatti categorico e recita che gli ospiti dei containers ”non possono tenere animali domestici di piccola, media o grossa taglia". Punto. Da nessuna parte è scritto momentaneo, temporaneo o cose simili dell'ultimo momento utili a tappare il buco.
In secondo luogo la proposta di uno spazio adiacente alla struttura compare per la prima volta nel nostro articolo su proposta dell'associazione Amici di Fido di Civtanova Marche, e non dell'amministrazione comunale!
In terzo luogo è sempre l'associazione Amici di Fido di Civitanova Marche che ha sollevato la questione del divieto su segnalazione di un residente di Tolentino. Come tra l'altro accaduto anche in passato interfacciandosi con l'Unione Montana dei Monti Azzurri per sollecitare fortemente un cambio di rotta nella gestione del canile comprensoriale.
Nella favola narrata dalla Vice Presidente, purtroppo anche la Lega del Cane sembra recitare la parte della bella addormentata che si desta dopo un fatato riposo rotto dalla confusione dell'indignazione locale verso una notizia fatta passare in sordina dall'amministrazione.
E il finale della storia, ahinoi non così lieto, è che finchè non viene formalmente modificato il regolamento varrà quanto in esso scritto. Quindi allo stato attuale nulla è cambiato. Se nei fatti così fosse, che sia l'amministrazione comunale a formalizzare il cambiamento e a renderlo pubblico e non comunichi tramite terzi, mettendoci la faccia.
E allora sì, vivremo tutti felici e contenti... quattrozampe compresi.
Incidente questa sera intorno alle 19 in Borgo Santa Croce a Macerata. Per cause ancora in corso di accertamento, sono entrate in collisione una Lancia Y e una Punto. Ad avere la peggio è stato il conducente della Y che, nell'urto, ha sfondato con la testa il parabrezza. Per lui si sono rese necessarie le cure dei sanitari del 118.
Per i rilievi di rito, sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale.
E' salito da 4.000 a 4.300 il numero di posti letto nelle strutture ricettive delle Marche pronte a ospitare i terremotati fino al 31 dicembre prossimo. Il dato è stato diffuso dalla Regione dopo una riunione del tavolo operativo presso l'assessorato al Turismo, al quale siedono anche Protezione civile, Sanità e servizi sociali, associazioni di categoria degli imprenditori turistici. Si stanno inoltre aggiungendo nuove disponibilità da confermare, nell'ordine di una capienza recettiva di circa mille nuovi posti. Numeri che si avvicinano quindi alla copertura del fabbisogno degli attuali 5.500 sfollati che si trovano già negli alberghi, campeggi e villaggi turistici della costa marchigiana.
Ad oggi inoltre sono stati liquidati agli albergatori 15 milioni e 746 mila euro su un importo rendicontato di 22 milioni. Un lavoro lungo e complesso che va avanti da settembre, sottolinea l'assessore al Turismo e Cultura Moreno Pieroni. (Ansa)
Nei giorni scorsi, durante un mirato servizio di vigilanza e perlustrazione del territorio all’interno della Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra, il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Abbadia di Fiastra, diretti dal Comandante Maresciallo Bruschini Francesco, rinveniva la presenza di due trappole per fauna selvatica, costituite da lacci metallici, all’interno di un’area boscata.
Questi strumenti, costruiti in modo tale da formare un cappio sugli animali al momento del loro passaggio, costituiscono un metodo di cattura illecito particolarmente cruento, in quanto gli animali rimangono spesso intrappolati, a lungo tempo, con conseguenti lesioni e sofferenze.
In alcuni casi vengono addirittura trovati animali morti, in stato di decomposizione, ancora legati alla trappola; gli esemplari catturati, infatti, cercando di liberarsi, non fanno altro che stringere ancora di più il cappio, morendo per asfissia se non prontamente liberati.
Un altro rilevante aspetto di pericolosità di questi mezzi è rappresentato dal fatto che essi costituiscono un dispositivo di cattura indiscriminato e non selettivo; le specie che rischiano di cadere intrappolate, infatti, non sono solo quelle che rappresentano l’usuale “obiettivo” del bracconiere – come ad esempio cinghiali e caprioli -, ma anche tutte le specie di fauna stanziale protetta, a volte persino cani di affezione.
L’ulteriore gravità di tale condotta criminosa è data dal fatto che questa avveniva all’interno di un‘area protetta – la Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra - , di particolare pregio naturalistico.
Fortunatamente, comunque, al momento delle operazioni non si è registrata la presenza di fauna intrappolata.
Il personale Carabinieri Forestale ha proceduto al sequestro e alla rimozione dei mezzi illeciti di caccia, informando immediatamente la competente Autorità Giudiziaria.
Gli autori di tali condotte rischiano l'arresto fino a sei mesi e l'ammenda da euro 464 a euro 1.549.
La Regione Marche ha ordinato 639 soluzioni abitative provvisorie, le cosiddette "casette", per diversi comuni del territorio danneggiati dal terremoto.
Le strutture saranno così distribuite: 137 nel Comune di Arquata del Tronto, 72 a Fiastra, 222 a Visso, 100 a Ussita, 76 a Castelsantantangelo sul Nera.
Da un comunicato della Regione pare che si insista a ricostruire anche nella frazione di Pescara del Tronto in cui dopo i lavori di urbanizzazione e di fondazione, entro la prossima settimana verranno montate le casette.
I lavori di urbanizzazione inizieranno a breve anche per Visso, Fiastra, Ussita, Castelsantantangelo,San Severino Marche, Amandola, Treia, Bolognola, Camerino, Gualdo, Valfornace, Pievetorina, Muccia, Montegallo, Rotella e altri.
Sempre per la metà della prossima settimana la Regione Marche svolgerà le gare per affidare i lavori nelle varie aree.
(Fonte ANSA)
"Fino a maggio resteremo qui, poi chi lo sa... tornare a casa ci piacerebbe, ma chissà quando potremo farlo''. Maria, con il marito Arnaldo, è sfollata dalle scosse di ottobre a Porto Sant'Elpidio (Fermo) in uno degli appartamenti del Camping Le Mimose. ''Non avevamo mai fatto vacanze e il mare chi l'aveva mai visto, ma certo abbiamo sbagliato stagione per venire'' scherza parlando con l'ANSA seduta al sole su una panchina della piazzetta del villaggio. Il posto dove la comunità degli sfollati del sisma si riunisce aspettando la cena. ''Ci hanno detto che potremo rimanere fino a maggio ma poi dovremo andare via...chissà dove? Mio figlio con la moglie fa avanti e indietro da Valfornace (l'ex Pievebovigliana, nel Maceratese, ndr), dove abbiamo la casa. Mi ha detto che la neve ha aggravato le infiltrazioni. I danni sono tanti, i muri sono tutti rovinati. Io su non sono più tornata, sto qui da 4 mesi con mio marito, che non sta bene, il trasloco forzato lo ha solo fatto peggiorare. In questa situazione chi sta bene si ammala e chi sta male sta peggio".
Anche Franco, ultraottantenne, siede al sole guardando il vuoto, con il suo bastone di canna in mano. "Non so dove andremo - spiega -, qui non ci manca nulla ma ci manca tutto, i posti in cui siamo nati sono 'spianati' dal terremoto, ma io vorrei tornare su, e lassù voglio morire. Sarà l'umidità, ma qui non mi sento bene, la mia pressione è peggiorata''. ''Siamo tutti stati male, pure mio figlio: lo hanno salvato in extremis in ospedale da una brutta polmonite''. Franco tiene anche una triste contabilità: ''tra qui e le altre strutture sono 18 gli anziani deceduti dopo il terremoto''. Con lui ci sono i figli e i nipoti: ''ma non so che fare, non c'è neanche un panorama che mi piace. Siamo gente di montagna e al mare stiamo male. Non mi lamento, certo, ma vorrei tanto la mia casa e i miei posti e invece non si sa se potremo rientrare né quando''. Alle Mimose gli sfollati sono scesi da 300 a 192 attuali. Resteranno nel camping fino al 27 maggio, poi con la stagione estiva molti se ne dovranno andare. La Regione sta cercando sistemazioni alternative.
''Abbiamo prenotazioni già da un anno all'altro - spiega l'amministratrice Roberta Sabbatini -, per questo non possiamo continuare ad ospitare i terremotati. Stiamo facendo un censimento dopo che nei giorni scorsi ci è stato comunicato che l'emergenza proseguirà fino al 31 dicembre prossimo: cercheremo di far restare le famiglie con ragazzini iscritti a scuola fino a giugno, e anche le persone che hanno trovato lavoro tra Porto Sant'Elpidio e e Porto San Giorgio. Tentiamo di far rimanere anche gli anziani con situazioni particolarmente difficili o disagiate. Il problema è per il trimestre estivo, da settembre potremo riprendere tutti''.
(Fonte Ansa)
I carabinieri della Stazione di Apiro hanno denunciato, in concorso, per porto abusivo di arma e di oggetto atto ad offendere, due soggetti dello jesino, rispettivamente di 46 e 43 anni, conosciuti alle cronache giudiziarie.
I militari, nel corso di servizi specifici sul territorio per prevenire e reprimere furti nelle abitazioni, hanno controllato un’autovettura.
Vista la situazione i carabinieri hanno deciso di approfondire i controlli, trovando nell’abitacolo del mezzo un grosso pugnale ed uno sfollagente, per il possesso dei quali i due non hanno fornito plausibili spiegazioni.
L’armamentario è stato ovviamente sequestrato.
A Civitanova, nel quartiere Villa Eugenia, da quanto scritto da un residente su facebook, pare che si aggiri una signora che tenta di entrare nelle abitazioni facendo finta di chiedere delle informazioni.
Si riferisce che in un condominio, questa settimana, ci siano state già due visite, per fortuna senza conseguenze.
Al riguardo si invitano tutti gli abitanti del quartiere a non aprire a nessuno e nel caso ad allertare immediatamente le forze dell'ordine.
Questa notte, intorno alle 3:30, c'è stato un accoltellamento nel quartiere San Marone, in via Dante Alighieri. Il giovane 36enne, arrivato al pronto soccorso per la ferita, ha riferito agli agenti che mentre stava parcheggiando la propria autovettura nei pressi della propria abitazione aveva notato due soggetti che armeggiavano con fare sospetto su un’autovettura in sosta nella stessa area. Visto ciò si è avvicinato ai due quando all’improvviso uno di questi lo ha colpito al petto con un oggetto appuntito dandosi subito alla fuga a piedi. Il giovane è ricoverato in osservazione per la ferita ricevuta ritenuta comunque non grave dai sanitari.
Sono in corso indagini volte alla esatta ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione dei due soggetti datisi alla fuga.
Raccogliamo la testimonianza di una nostra lettrice che ieri mattina era a fare la spesa in un supermercato della zona stadio, a Civitanova, e che si è trovata ad assistere in diretta al compimento di un furto.
Racconta la donna che poco dopo essere entrata nel supermarket, ha sentito la cassiera che cercava di richiamare l'attenzione di due ragazzi dalla carnagione olivastra, più o meno sui vent'anni che stavano varcando l'uscita con un borsone, presumibilmente pieno di merce trafugata e come se niente fosse, al richiamo hanno risposto allungando il passo e scappando di corsa.A quel punto l'operatrice del negozio si è rimessa alla cassa finendo di servire i clienti, come se nulla fosse accaduto e la signora che aveva assistito al furto, che ha fatto la commessa per molti anni e quindi con una certa esprienza, le ha chiesto: "Perché li hai fatti uscire così facilmente? Perchè almeno non hai bloccato le porte?"Al che la ragazza del negozio le risponde candidamente di non averci pensato ma poi se ne esce con una domanda inquietante: "Se dopo mi denunciano per sequestro di persona?"Ormai viviamo in un mondo alla rovescia e con tutte le stranezze che si leggono sui giornali, si ha paura perfino a far valere i propri diritti.Conclude sconsolata ed ironica la signora dicendo che sia lei che ha pagato che i due ragazzi che hanno rubato, sono tornati a casa con una borsa piena di roba, sentendosi quasi presa in giro, vista la facilità con cui si può fare la spesa gratis.
Denunciato un marocchino di ventisei anni, clandestino senza fissa dimora, per furto. Il ragazzo, l’8 febbraio scorso, aveva forzato lo sportello di un’auto in sosta a Civitanova rubando dei borsoni con all’interno abbigliamento, per un valore complessivo di 800 euro.
Il proprietario dell’auto ha subito sporto denuncia e vista la presenza di telecamere i carabinieri del comando di Civitanova sono riusciti a risalire al colpevole, ora denunciato a piede libero per furto aggravato.
Solita truffa ad un’anziana di Civitanova residente in zona Fontespina. Una donna ben vestita e di ben curata ha suonato alla porta della sessantacinquenne civitanovese affermando che la vedova avrebbe avuto diritto ad un assegno mensile, ma per esserne certa doveva controllare di persona alcuni documenti che sicuramente costudiva in casa.
L’anziana ha fatto entrare la pseudo incaricata ma ha capito subito che qualcosa non andava e ha iniziato a fare domande per meglio capire, come mai, proprio lei, poteva avere un assegno mensile. Ovviamente l’intento della visitatrice era quello di trovare una scusa per svaligiare la casa dell’anziana, ma messa sottopressione dalle continue richieste di chiarimenti la ladra non ha più saputo inventarsi nulla di buono ed è fuggita dalla casa.
Si raccomanda di non far entrare estranei in casa e che non esistono incaricati che girano per le abitazioni per controllare se si è in possesso di requisiti particolari per avere un assegno mensile o per controllare la bolletta della luce o del gas. È necessaria la massima prudenza, nel dubbio sempre meglio chiamare subito i carabinieri al numero 112.
Nell’ambito di servizi preordinati, questa mattina agenti della Questura di Macerata hanno effettuato quattro perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di soggetti pregiudicati residenti all’Hotel House di Porto Recanati. Nel corso di una perquisizione effettuata in un appartamento sito al 12° piano, il proprietario dell’immobile, un tunisino da molti anni residente in Italia, ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente detenuta gettandola dalla finestra.
Immediatamente l’involucro, poi rivelatisi un calzino, è stato individuato e sequestrata la droga, cocaina, che era al suo interno divisa in nove dosi pronte per lo spaccio. L’uomo nella cui abitazione è stato rinvenuto e sequestrato anche altro materiale ritenuto utili al proseguo dell’attività di indagine oltre alla somma di 3000 euro in contanti ritenuta provento dell’attività di spaccio, è stato denunciato all’A.G. per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Sono due campani, un 39enne e un 49enne, gli autori della rapina all'ufficio postale di Recanati che questa mattina ha fruttato un bottino di 810 euro.
Sono stati arrestati poco dopo il colpo avvenuto verso le 9,00.
Due persone con il volto coperto da passamontagna hanno fatto irruzione nell'ufficio mentre erano presenti diversi clienti. Uno dei due repentinamente saltava il bancone, colpiva al volto il direttore (unico impiegato questa mattina che, successivamente medicato dai sanitari del pronto soccorso di Recanati, riportava 10 gg di prognosi) e si impossessava di tutto il denaro custodito nella cassa, pari a 810 euro, in banconote di vario taglio, fuggendo poi a piedi per le vie circostanti.
Le immediate ricerche attivate dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, secondo il piano provinciale antirapina, permettevano ai militari del Reparto Operativo e della Compagnia di Civitanova di intercettare nell’immediatezza uno dei malviventi, pluripregiudicato per vari reati contro il patrimonio, il quale veniva trovato in possesso dell’intera refurtiva, sottoposta a sequestro. In particolare, lo stesso veniva sorpreso nei pressi dell’autovettura utilizzata, una Fiat Uno di proprietà di un altro siciliano residente nel fermano, al momento estraneo ai fatti, mentre il complice riusciva momentaneamente a dileguarsi. Le successive ininterrotte attività di ricerca consentivano, poi, verso le ore 12.00 di rintracciarlo e bloccarlo a Civitanova nei pressi della rotatoria c.d. “PACIOTTI”, a bordo di un’autovettura di un amico che aveva contattato, essendo rimasto a piedi.
Pertanto, i Carabinieri del Reparto Operativo unitamente a quelli della Compagnia di Civitanova e della Stazione di Recanati sottoponevano i due a fermo di indiziato di delitto per concorso in rapina aggravata. Tra l’altro, i due malviventi, per eludere le ricerche delle forze dell’ordine, si erano subito disfatti dei giubbotti e dei maglioni che indossavano, cambiandosi gli indumenti.
La tragedia risale a stamattina, ma resta avvolta nel mistero la dinamica dell'accaduto.
Il dramma si è consumato nel tratto ferroviario tra Senigallia e Marzocca e la vittima, Vasile Zavate, 24enne residente a Fiuminata, è stata travolta da un treno in corsa, intorno alle 5 di stamattina.
Il giovane, di origine rumena, studiava all'Università di Camerino, iscritto alla facoltà di "Scienze degli enti no profit", e aveva finito gli esami proprio nei giorni scorsi. Vasile, apparentemente senza nessun problema, si era allontanato da casa ieri sera, intorno alle 18.30, dicendo ai genitori che sarebbe andato a cena a Camerino. Dopo cena il giovane non è rientrato, ma i genitori non si solo allarmati perché era solito fare tardi. Solo stamattina, la telefonata della polizia, ha svelato la tragica verità.
Vasile è arrivato a Marzocca con la sua auto che è stata trovata poco distante dai binari. Il fatto che il ragazzo conducesse una vita tranquilla e apparentemente non problematica pone molti interrogativi intorno alla sua morte e sul fatto che abbia deciso di farla finita. In procura è stato aperto un fascicolo sulla vicenda.
Sabato pomeriggio scorso, gli agenti della “Volante” nel corso dell’attività di controllo del territorio è intervenuta presso il parco di Fontescodella sorprendendo due cittadini del Gambia mentre cedevano sostanza stupefacente ad altri ragazzi.
Uno di questi è riuscito a darsi alla fuga mentre l’altro è stato fermato. Il giovane che era fuggito è stato comunque identificato ed entrambi sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria.
Continuano i controlli della Polizia nei confronti dei locali notturni. Tra sabato e domenica scorsa inoltre, gli agenti della Squadra Amministrativa della Questura unitamente a personale della Squadra Volanti hanno effettuato svariati controlli amministrativi a locali di pubblico spettacolo situati lungo la costa. Dall'esito dei controlli sono state rilevate svariate infrazioni di carattere amministrativo e piu’ gravi irregolarità per inosservanza di norme che regolano la sicurezza dei locali. A seguito di tale attività sono state pertanto denunciate 10 persone per esercizio abusivo delle mansioni di vigilanza ed esercizio non autorizzato di attività di intrattenimento.
Un maceratese di 41 anni è stato arrestato dai carabinieri di Montegranaro e Civitanova Marche per stalking, lesioni personali, minacce, violazione di domicilio, danneggiamento aggravato e incendio ai danni di una 37enne di Montegranaro con cui aveva avuto una relazione, poi finita, durata quasi due anni.
L'uomo avrebbe fatto appostamenti e irruzioni in casa della ex, devastando gli arredi e picchiandola, una valanga di telefonate e sms pieni di minacce e ingiurie, pedinamenti nei luoghi da lei frequentati dove l'avrebbe anche aggredita fisicamente con calci e pugni.
Un calvario che alla fine la donna ha deciso di denunciare. Il 13 febbraio scorso l'uomo, vedendo la vettura della ex parcheggiata nei pressi della caserma dei carabinieri e immaginando che la vittima stesse formalizzando una denuncia a suo carico, aveva spezzato il tergicristalli dell'auto, l'antenna della radio e ammaccato il cofano gettandosi di peso su di esso, per poi, la notte stessa, incendiarla, nonostante fosse alimentata a gpl.
Tentato furto al centro commerciale il Cuore Adriatico di Civitanova Marche. Ieri nel tardo pomeriggio una coppia di rumeni, residenti a Pescara, ha cercato di trafugare dei cosmetici in un negozio ma arrivati all'antitaccheggio sono stati subito fermati. Il valore del bottino era di circa 200 euro.
Sono stati subito chiamati i carabinieri del comando di Civitanova e la coppia è stata denunciata per tentato furto aggravato.
Un camper ha preso fuoco ieri nel tardo pomeriggio, circa alle 18, a Porto Potenza Picena dove si trovava nell’area di sosta adibita, nel piazzale del mercato.
A spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco di Civitanova.
Il mezzo apparteneva ad un potentino che stava effettuando dei lavori con la bombola per il fornello. L’uomo, nel tentativo di spegnere il fuoco si è intossicato con i fumi ed è stato trasportato all’ospedale di Civitanova per le cure necessarie dagli operatori del 118.